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RisoluzioneLa Torre di Guardia 1954 | 1° febbraio
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dice Geova, e io sono Dio”. (Isaia 43:12, American Standard Version) Noi consideriamo un alto onore e favore esser fatti testimoni di Geova, e non vorremo mai dimostrarcene indegni. Perciò, malgrado l’odio, il biasimo e la persecuzione che uomini privi d’intendimento potrebbero riversare contro di noi, continueremo ad avanzare, fedeli alla nostra missione divina, recando testimonianza alla sovranità universale di Geova e al suo santo nome, predicando in tutta la terra abitata la buona notizia dello stabilito regno del suo unto Figlio, Gesù Cristo, e confortando tutti quelli che piangono. Faremo questo impartendo educazione biblica a tutte le persone in pubblico e di casa in casa, con ogni mezzo a disposizione, affinché tutti quelli che lo desiderano possano prendere la loro determinazione per il Regno, divenire con noi parte della società del Nuovo Mondo sotto Cristo e condividere le sue speranze e i suoi conseguimenti di vita eterna nel giusto nuovo mondo di Geova.
10. Quale atto fu compiuto riguardo alla proposta Risoluzione?
10 La mozione a favore dell’adozione della Risoluzione suddetta fu assecondata da Percy Chapman, il presidente dell’Assemblea della Società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova. Essendo, stata rivolta la domanda, la Risoluzione fu adottata con tuonanti acclamazioni e ininterrotti applausi dell’assemblea. La successiva edizione del giornale dell’assemblea, il Rapporto del Congresso del 1953 dei Testimoni di Geova, conteneva il testo completo della Risoluzione e fu distribuito dai congressisti in tutta la città di New York e nei dintorni.
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La Bibbia, però soltanto le parti desiderabiliLa Torre di Guardia 1954 | 1° febbraio
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La Bibbia, però soltanto le parti desiderabili
● Il clero della Cristianità si è reso lungamente colpevole di rigettare quelle parti della Bibbia che non desidera. Anche i fondamentalisti fanno altrettanto con le dichiarazioni bibliche che l’anima muore e che Gesù e il Padre non sono una sola persona in una trinità. (Ezech. 18:4, 20; Atti 3:23; Giov. 14:28) Ora le condizioni si sono invertite per loro, perché i comunisti stanno facendo la stessa cosa. Il Christian Century del 14 gennaio 1953 riportò un sermone di Ch’ieng Ch’u Ku pubblicato sul New Church del 16 ottobre 1952 il quale dice che i nuovi cieli e la nuova terra sono già stati realizzati nella nuova Cina, grazie alla riforma agraria. “Più di 4 milioni di contadini posseggono ora la loro terra, edificano le loro case, mangiano i frutti del loro raccolto”. Ciò comprende anche i progetti fluviali, la riforma delle ferrovie e della chiesa. “Noi siamo i padroni della nostra stessa chiesa. Non saremo più confusi di nuovo dalla visione imperialistica della fine del mondo. . . . Dobbiamo alzarci e lavorare, dimostrando che i popoli sono padroni dei nuovi cieli e della nuova terra”. Quale presunzione! Gli uomini padroni della chiesa e del cielo! Non è necessario sapere quello che Dio esige, o sapere che cosa egli ha detto che solo lui può fare. Ad ogni modo questo ecclesiastico caccia Dio nella classe degli imperialisti, dato che la Sua Parola parla della fine del mondo; fine tanto delle democrazie quanto dei governi comunisti, di tutto il sistema di cose iniquo e della istituzione della giustizia e della pace che rimarranno eternamente. Ma Ch’ieng Ch’u Ku non si cura di ciò. Egli si preoccupa essenzialmente della propaganda politica allo stesso modo che gli ecclesiastici dell’occidente sostengono la loro merce; entrambi prendono soltanto quello che vogliono dalla Parola di Dio e rigettano il resto.
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