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La seconda presenza di Cristo non è un falso allarmeLa Torre di Guardia 1954 | 1° settembre
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avvenimenti si sono abbattuti su questa generazione, ma tutti quanti. QUESTO NON È UN FALSO ALLARME!
Come hanno risposto a questo allarme gli ecclesiastici religiosi? Essi gli hanno prestato un orecchio sordo. Non essendo in grado di vedere Cristo nella carne son divenuti perplessi. Il Radio Times del dicembre 1950 dichiarò che “numerosi predicatori provano un senso d’inquietudine perché dovrebbero parlare intorno alla Seconda Venuta di Cristo: ma sono così perplessi al riguardo da sentirsi inclini a evitare la questione”. Il “rev”. dott. George Hedley di Mills College rispecchiò il punto di vista di molti ecclesiastici di oggi. Egli disse: “Quando ritornerà Cristo? Quando lo spirito di Dio entra nei cuori umani. Come riconosceremo noi la sua venuta? Constatando la vita divina in noi stessi. Viene di nuovo il Cristo? Sì, se lo lasciamo venire. Egli verrà a noi questa mattina se lo desideriamo soltanto”.
Tutto al contrario, la venuta di Cristo non dipende da qualche individuo. Ora egli è venuto, e governa come Re dal cielo in mezzo ai suoi nemici! (Sal. 110:1, 2) Gli avvenimenti del mondo lo provano. L’allarme fatto risuonare dai testimoni di Geova è sincero, verace. Non vi lasciate indurre a dormire dall’attitudine negativa, fredda e indifferente del mondo. Rispondete all’allarme. Fuggite ora verso i monti del sistema di cose di Geova. Non indugiate. Vi troverete protezione contro il fuoco di Harmaghedon. I superstiti di Harmaghedon attesteranno il fatto che QUESTO NON ERA UN FALSO ALLARME!
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Ammettono di aver fallitoLa Torre di Guardia 1954 | 1° settembre
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Ammettono di aver fallito
La rivista episcopale, The Living Church (La chiesa vivente), il 23 novembre 1952 disse: “Non molto tempo fa fu pubblicata una rassegna delle credenze religiose professate in una nota parrocchia della nostra Chiesa. Fu una costernazione notare quanto poco alcune persone veramente credevano, nonostante che in apparenza esse sostenessero e recitassero il Credo in chiesa ogni domenica. Fu giustamente fatto rilevare che in molti casi questa debolezza di fede piuttosto scoraggiante era causata dalla mancanza di una istruzione precisa. Nondimeno . . . un laico che sente il desiderio di dire un credo a cui egli non crede, o che si unisce effettivamente a una Chiesa che professa una Fede alla quale egli non crede, è tanto biasimevole quanto un ministro che manca d’insegnare al suo gregge il Cristianesimo vero e proprio”.
Altre mancanze di gran parte della religione attuale furono mostrate all’Assemblea Annuale dell’Unione della Congregazione d’Inghilterra e del Galles nella Cappella di Westminister in Londra, nel maggio 1950. In quella circostanza il presidente Lovell Cocks, direttore del Western College (Università Occidentale) di Bristol esclamò: “Può una fede così tentennante come la nostra superare l’ardente dinamismo del credo marxista? Possiamo noi sperare di battere i comunisti finché i Cristiani non conoscono la loro materia tanto bene quanto i comunisti conoscono la loro? Finché non abbiamo questa conoscenza i comunisti non hanno bisogno di temerci.” In quanto alle grandi chiese poco frequentate, egli scodellò: “Queste comunità hanno finito per credere che la causa del regno significhi tenere in funzione questi edifici, e si sacrifica ogni altra cosa. . . . Non è forse vero che ciò che Cristo vuole ch’essi facciano realmente sia vendere, liberarsi dei loro edifici, e affittare una stanza sopra un negozio, una stanza superiore, ricominciando tutto da capo alla maniera apostolica”.
Nessuna conoscenza, nessuna credenza, una fede vacillante, il culto di edifici, estinta la fiamma del vero Cristianesimo: questa è la Cristianità. Il suo dinamismo s’è spento col venefico gas delle teorie umane, con gl’intrighi sociali e politici e con la falsa dottrina. Ciò ha intorpidito i sensi alla vera credenza e azione cristiana. Voi avete una scelta: o l’apatia del mondo o la ferma e dinamica fede del vero Cristianesimo. Che cosa sceglierete?
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