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Fantasticherie clericaliLa Torre di Guardia 1954 | 1° ottobre
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recare conforto agli uomini di buona volontà e ad onorare il nome di suo Padre come fece lui. (Matt. 5:3; 11:28-30; 24:14; Giov. 17:4; 18:37) Al tempo stabilito Dio metterà fine al comunismo e alle altre ideologie che non riconoscono il governo del suo unto Figlio, Cristo Gesù. (Sal. 2:12) E questa non è una fantasticheria!
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I monastici esseniLa Torre di Guardia 1954 | 1° ottobre
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I monastici esseni
AVETE mai sentito parlare degli Esseni? No? Ebbene, ciò non stupisce affatto. Benché essi siano vissuti in Palestina al tempo di Cristo, erano una setta così piccola e insignificante che non furono menzionati neppure una volta nelle Scritture. Quello che sappiamo intorno a loro ci è stato tramandato da Giuseppe Flavio, da Filone e da Plinio il Vecchio. Poiché la veracità di questi scrittori lascia alquanto a desiderare, non c’è da stupirsi che vi siano delle divergenze fra gli studiosi relativamente a questi Esseni.
Dobbiamo specialmente a Giuseppe Flavio ciò che è noto riguardo agli Esseni, perché egli ne ebbe una conoscenza diretta. Benché Giuseppe Flavio fosse egli stesso un Fariseo, e benché gli Esseni fossero soltanto quattromila membri circa, troviamo tuttavia che dedica agli Esseni uno spazio dieci volte maggiore di quello che dedica ai Farisei e ai Sadducei. Perché volle Giuseppe Flavio dedicare tanto spazio agli Esseni mentre gli scrittori biblici li ignorarono interamente? Perché gli scrittori biblici cercarono esclusivamente di fare un resoconto accurato degli importanti avvenimenti che ebbero luogo nel loro tempo, mentre Giuseppe Flavio, Giudeo, residente in una Roma imbevuta di cultura greca, cercava principalmente di fare buona impressione sui Romani, ed egli trovò gli Esseni particolarmente utili a questo scopo, dato che avevano attinto dalla filosofia greca più di qualsiasi altra setta giudaica.
È interessante notare che i settari del Mar Morto, scrittori del rotolo d’Isaia del Mar Morto e di altri rotoli scoperti in prossimità del mar Morto nel 1947, sembra che siano stati degli Esseni; poiché fra i rotoli si trovò un manuale dei loro costumi e delle loro attività, che presentano un’impressionante analogia con quanto Giuseppe Flavio riferisce sugli Esseni.
Dove c’è una spiccata differenza questa può essere spiegata dal fatto che Giuseppe Flavio colori il suo racconto in modo da conferire agli Esseni l’apparenza di possedere una cultura greca maggiore di quella che avevano effettivamente.
Perché qualificare gli Esseni monastici? Perché avevano una “organizzazione monastica”, “analoga alle istituzioni monastiche sorte più tardi”. Essi costituirono una setta di asceti mistici, mortificavano duramente la carne e davano alle Scritture un significato mistico o allegorico. Sembra si siano sviluppati gradatamente, perché la loro precisa origine è sconosciuta. La loro prima menzione fu fatta al tempo dei Maccabei, circa 150 anni avanti Cristo. Le loro vedute religiose furono colorite sia dalla filosofia greca che da quella persiana, e non è quindi il caso di meravigliarsi se credettero nell’
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