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Perché dobbiamo dedicarci a Dio?La Torre di Guardia 1958 | 15 ottobre
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ESIGENZE DELLA DEDICAZIONE
La dedicazione, per essere fatta con intelligenza e onestà, richiede preparazione anticipata. Dobbiamo avere un “cuore giusto e buono”, ed essere ‘consapevoli delle nostre necessità spirituali’. Quindi dobbiamo acquistare conoscenza della Parola di Dio ed esercitare fede in Geova Dio, nella sua Parola e in Gesù Cristo come nostro Salvatore e Redentore. Man mano che progrediremo in conoscenza e in intendimento, la nostra fede e il nostro amore aumenteranno fino al punto che vorremo dedicarci a Dio. — Luca 8:15; Matt. 5:3.
La Parola di Dio ci consiglia di calcolarne anche il costo. Non per determinare se dovremmo dedicarci o no, poiché non vi può essere che una risposta a questa domanda, ma per apprezzare ciò che vi è implicato, per essere preparati a ‘dire addio a tutti i nostri averi’, se è necessario. E quando prendiamo la decisione di dedicarci a Dio non possiamo lasciarci influenzare dagli amici, dai sentimenti, dal timore dell’uomo o da qualche altro fattore esterno. — Luca 14:25-33.
Dopo che ci siamo dedicati a Dio, dobbiamo adempiere tale dedicazione. “È meglio per te non far voto che far voto e non adempierlo”. L’esigenza principale è che dichiariamo apertamente di fronte a testimoni di aver fatto una dedicazione mediante il battesimo “nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo”. E in seguito dobbiamo sempre continuare a “cercare prima il regno” di Dio. — Eccl. 5:5; Matt. 28:19, 20; 6:33.
Dobbiamo continuare a cibarci della Parola di Dio, ad associarci con il suo popolo e a sforzarci di produrre i frutti dello spirito che sono: “Amore, gioia, pace, longanimità, gentilezza, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”. Dobbiamo anche tenerci separati dalla politica, dal commercio e dalle ipocrite religioni di questo vecchio mondo, sapendo che chiunque “vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Dio”. E dobbiamo partecipare attivamente alla predicazione di “questa buona notizia del regno”, a seconda delle nostre opportunità e capacità. — Gal. 5:22, 23; Giac. 4:4; Matt. 24:14.
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Il convincente messaggio di un volantinoLa Torre di Guardia 1958 | 15 ottobre
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Il convincente messaggio di un volantino
● Uno dei modi con cui la Società Torre di Guardia si vale delle sue opportunità è quello di stampare il messaggio sul retro dei volantini che annunciano i discorsi pubblici. Che questo serva a un buon proposito è evidente non solo dalle richieste di letteratura che la Società riceve dai lettori dei volantini, ma anche da esperienze, come la seguente, che vengono narrate: “Come madre di cinque ragazzini avevo di solito pochissimo tempo per leggere. Ma generalmente il giorno in cui lavavo e passavo la cera sui pavimenti leggevo nell’angolo in cui rimanevo ad attendere che la cera si asciugasse. In questo particolare giorno, quando mi trovai nell’angolo, non vidi nulla a portata di mano da leggere. Poi ricordai il piccolo volantino che una signora aveva lasciato diverse settimane prima. Lo avevo messo nel mio vecchio lume sulla radio. Poiché era vicino pensai fosse bene leggerlo, piuttosto che sedere oziosamente. Il soggetto ‘È caldo l’inferno?’ fu per me così convincente che decisi di esaminare più a fondo la religione. Di conseguenza, sia mio marito che io, siamo sinceri credenti della verità, e ringraziamo Geova per i molti modi, pure quelli insignificanti, con cui egli raduna le sue pecore”.
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