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Sono cristiani i doni natalizi?La Torre di Guardia 1958 | 15 dicembre
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Sono cristiani i doni natalizi?
DARE è una cosa lodevole. Rende gli altri felici, ma la felicità più grande è del donatore. Cristo pose in risalto ciò quando disse: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere”. Pertanto il dare dovrebbe essere accompagnato da una grande felicità. Dato che questo è il periodo dell’anno in cui nella Cristianità vengono fatti più doni del solito, la felicità dovrebbe abbondare. Ma la principale gioia del periodo natalizio deriva forse dal dare? — Atti 20:35.
Troppo spesso a Natale tutti i doni vengono fatti semplicemente per conformarsi alla consuetudine e così si perde la vera felicità. Alcuni danno per farsi pubblicità o onore. “Quando dunque tu fai doni di misericordia”, disse Cristo Gesù, “non suonar la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e per le strade, affinché siano glorificati dagli uomini. Veramente vi dico: Essi hanno appieno la loro ricompensa. Ma tu, quando fai doni di misericordia, non sappia la tua sinistra quello che fa la tua destra, in modo che i tuoi doni di misericordia siano in segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà”. — Matt. 6:2-4.
Il Fondatore del Cristianesimo rende chiaro pertanto che non tutti i doni meritano una ricompensa da Dio. Non tutti i doni dunque sono doni cristiani.
Sono cristiani i doni natalizi? Se lo sono, non soltanto deve derivare da essi grande felicità, ma devono anche essere basati sui princìpi biblici. I doni natalizi sono fatti fondamentalmente per riceverne il contraccambio. Ma dove nella Bibbia è dato tale esempio? I cosiddetti saggi o magi offrirono doni al piccolo bimbo Gesù. Ma in tal caso non vi fu scambio di doni. Ad ogni modo, essi non diedero alcun esempio ai veri Cristiani, poiché i magi erano astrologi adoratori di demoni condannati dalla Parola di Dio, come è indicato in Isaia 47:13, 14 (VR); in 2 Re 17:16 e in altre scritture.
No, Cristo non autorizzò mai a dare per ricevere in cambio. Dare soltanto per ricevere, come fanno molte persone coi famosi scambi di doni natalizi, non riceve alcun incoraggiamento da Cristo Gesù. Il Natale inganna e rende molti egoisti. Indicando che il dare cristiano non consiste in un semplice scambio di regali, Cristo disse: “E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, in realtà quale credito ne avete? Anche i peccatori fanno lo stesso”. — Luca 6:33.
Quali sono dunque i doni cristiani? Cristo li definisce: “Quando fai un pranzo o un pasto serale, non chiamare i tuoi amici, né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né ricchi vicini. Forse qualche volta essi pure ti inviterebbero e sarebbe per te una ricompensa. Ma quando tu fai una festa, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai felice, perché essi non hanno nulla per ricompensarti. Poiché tu sarai ricompensato nella risurrezione dei giusti”. — Luca 14:12-14.
È rallegrante vedere questa specie di doni, alcuni dei quali possono essere fatti nel periodo natalizio. Ma troppo spesso essi vengono fatti soltanto a Natale. I doni cristiani, d’altra parte, non si elargiscono in un solo giorno dell’anno. Sono indirizzati alle persone bisognose anche negli altri 364 giorni dell’anno.
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Può Cristo essere associato al Natale?La Torre di Guardia 1958 | 15 dicembre
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Può Cristo essere associato al Natale?
Riusciranno gli ecclesiastici nei loro tentativi di associare Cristo al Natale? Che cosa dice la Bibbia del Natale? Dice quando Gesù nacque?
“ASSOCIAMO di nuovo Cristo al Natale!” Queste sono le parole dette recentemente dall’evangelista Billy Graham. Ancor prima che questo popolare evangelista facesse tale richiesta, persone osservatrici avevano cominciato a dubitare che Cristo fosse associato al Natale. Ora che un sempre crescente numero di capi religiosi chiede che Cristo sia associato al Natale, diviene sempre più evidente che egli non vi è associato.
Ai lettori del Caller del Corpo di Cristo del 28 dicembre 1956, per esempio, fu rammentato nell’articolo di fondo dal titolo ‘Troppo’ che lo spirito cristiano mancava. Il giornale diceva:
“È una strana manifestazione popolare il modo in cui noi celebriamo la Natività. Se noi Americani non beviamo troppo, mangiamo troppo, e questo è uno strapazzo con cui sottoponiamo a grande sforzo l’organismo umano. È un tempo in cui bere e mangiare smoderatamente esigono il loro tributo, e la moderazione in tutte le cose vola via dalla finestra. Lo spirito del Natale come noi Americani lo manifestiamo è distinto principalmente dagli eccessi: troppo correre qua e là, troppo mangiare e bere, troppo spendere, troppa perdita di sonno e di riposo, troppo di ogni cosa, eccetto il vero spirito del Natale che, in un modo o nell’altro, si perde nello scompiglio”.
CELEBRATO DAI NON CRISTIANI
Questi eccessi in ogni cosa del giorno di Natale, eccetto che nel Cristianesimo, furono commentati l’anno scorso da un rabbino giudaico. Il dott. Maurice N. Eisendrath, presidente di un’organizzazione chiamata The Union of American Hebrew Congregations, pronunciò un discorso sul soggetto
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