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La Grande Piramide di GizaLa Torre di Guardia 1958 | 15 febbraio
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IL MOTIVO PIÙ PLAUSIBILE
Rimane ancora una domanda. Dato che è chiaro che la Grande Piramide non fu costruita per comando di Geova, e dato che risulta non essere stata costruita soltanto per servire da tomba né da deposito di tesori né da tempio di un culto pagano, si può forse dare una spiegazione soddisfacente sul perché Cheope l’abbia costruita?
Sì, c’è una teoria molto raccomandabile, e si basa sulla preminenza che la Grande Piramide attribuisce alla scienza matematica ed astronomica. È un fatto che nei tempi antichi l’astronomia e l’astrologia erano considerate come una stessa cosa. Dalle Scritture e dalla storia secolare è evidente che i Caldei eccellevano in entrambe. Risulta inoltre che Cheope ed i suoi, che conquistarono l’Egitto con evidentemente poco sforzo, venivano dalla Caldea. Perciò in vista della “misteriosa influenza che gli astrologi attribuiscono a speciali numeri, figure, posizioni, eccetera, si spiega facilmente la cura con cui la Grande Piramide fu proporzionata in modo da indicare particolari rapporti astronomici e matematici”.
Inoltre, quando consideriamo che “i Caldei fin dai primi tempi seguirono lo studio dell’alchimia in relazione con l’astrologia”, mediante la quale speravano di scoprire la ‘pietra filosofale’, che permettesse loro di tramutare in oro e argento metalli vili e al tempo stesso scoprire il segreto della vita, possiamo trovare una giustificazione alla costruzione della Grande Piramide, come monumento eretto all’astrologia nella speranza di scoprire i segreti fondamentali della vita e di tutta la materia. — The Great Pyramid (inglese), di R. A. Proctor.
Questa, la più logica di tutte le spiegazioni intorno alla costruzione della Grande Piramide di Giza, indicherebbe dunque che certamente essa non fu costruita da quelli dedicati alla pura adorazione di Geova Dio, ma da devoti all’astrologia; una manifestazione della religione del Diavolo, e costruita per promuovere tale religione.
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I figli sono sensibili alla disciplinaLa Torre di Guardia 1958 | 15 febbraio
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I figli sono sensibili alla disciplina
● Una madre scrive riguardo ai suoi sforzi di allevare quattro figli: “Pensavo di aver tentato tutto, come si dice, per imporre ai miei figli l’ubbidienza, ma essi erano ancora ribelli e dispettosi nella nostra vita giornaliera. Da cinque anni ero testimone di Geova, ma mio marito era molto contrario e mi fu proibito di leggere ai figli qualsiasi pubblicazione della Torre di Guardia. Quando fu messo in risalto che i genitori avevano la responsabilità di dare giornalmente istruzione biblica ai figli, decisi di disporre il tempo per leggere la Bibbia ogni giorno. Questo sollevò un urlo di protesta da parte dei maschi, di 7, 5 e 3 anni, poiché sembrava sempre che capitasse nel momento in cui si divertivano di più. Dopo il racconto della creazione non ebbero alcun interesse e gli urli divennero sempre più forti quando spegnevo ogni sera il televisore per annunciare che era ora di leggere la Bibbia. Molte volte mi sedevo con la Bibbia in una mano e la verga della correzione nell’altra. Tuttavia, giorno per giorno l’opposizione diminuiva e ora, dopo tre anni, essi non solo sono ascoltatori volenterosi ma chiedono essi stessi che sia loro letta la Bibbia, partecipano alla lettura e vogliono perfino che io li interroghi su quello che abbiamo letto. Gli effetti di questa abitudine sono stati veramente di vasta portata. Non solo essi ricevono ora una buona conoscenza del contenuto della Bibbia, ma la nostra vita in famiglia è molto migliorata ed è diminuita la necessità di correzione. E ciò ha pure contribuito a che fossero fra i primi della classe a scuola, risultato questo dell’abitudine di leggere ad alta voce e pronunciare distintamente le parole difficili”.
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