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Sorveglianti per la gioia del greggeLa Torre di Guardia 1961 | 1° novembre
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vorranno fare più che una limitata conversazione analitica delle condizioni esistenti, offrendo consigli pratici per migliorare; essi parleranno con calore e incoraggiamento suscitando nel cuore dei loro fratelli la gioia dell’attività. Lo scopo della visita che Tichico fece ai fratelli di Efeso, essendo egli un “caro fratello e fedel ministro del Signore”, fu quello di ‘confortare i loro cuori’. — Efes. 6:21, 22, VR.
20. A quale impresa possiamo ora partecipare, e con quale spirito?
20 Le prospettive del servizio del Regno che ci stanno dinanzi, prima che la distruzione dell’attuale sistema di cose ponga fine ad Armaghedon alla nostra predicazione della buona notizia, sono rallegranti. La crescente affluenza di persone di buona volontà provenienti da ogni nazione è una prova del grande radunamento che ora è in corso nella società del Nuovo Mondo. Noi non sappiamo per quanto tempo avremo il privilegio di partecipare a questa grande impresa. Ma prendiamo la determinazione di parteciparvi con gioia. Perseguiamo le cose che contribuiscono alla pace e rallegriamoci dell’allegrezza della nazione di Geova. — 1 Piet. 3:11, 12; Sal. 106:5.
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Lo scopo della mia vitaLa Torre di Guardia 1961 | 1° novembre
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Lo scopo della mia vita
Narrato da Elmer C. Ihrig
NEL lontano 1926, quando mia madre ricevette per la prima volta alcuni opuscoli della Società Torre di Guardia, non immaginavo che lo scopo della mia vita sarebbe stato un giorno quello di ministro in servizio continuo. Avevo rifiutato quegli opuscoli definendoli ‘solo un’altra religione’ di cui non mi interessavo. Ma ora, dopo trentaquattro anni, di cui ventisei trascorsi nel servizio continuo di pioniere, sono missionario dei testimoni di Geova nell’Honduras Britannico.
Nel 1928 comprammo la nostra prima radio, ed ancora oggi penso che quello fosse il nostro migliore investimento. Dapprima erano le trasmissioni locali che ci interessavano, ma poi, quasi per caso, ascoltavamo le tante trasmissioni che la Società faceva durante le assemblee. Cominciai a capire che questa religione era veramente diversa.
Qualche tempo dopo, mentre ero da mio fratello, vidi che aveva alcune pubblicazioni. Gli chiesi subito di prestarmele; ed egli altrettanto presto acconsentì, non essendo molto interessato in esse. Vedendo che c’era l’indirizzo della Società e che si poteva ricevere un catalogo, mandai il mio nome e indirizzo; dopo non molto tempo lessi con piacere la descrizione di tutti i libri e gli opuscoli in esso elencati. Appena mi fu possibile feci un’ordinazione.
Venni in contatto con la congregazione locale in modo piuttosto insolito. Generalmente sono i membri della congregazione che visitano le persone, ma nel mio caso fui io a cominciare a parlare con un uomo anziano che conoscevo da qualche tempo. Si era riparato da un improvviso acquazzone nella nuova casa che io e mio fratello avevamo costruita. È difficile dire chi fu più sorpreso. Apprendemmo da lui che a quell’epoca la congregazione locale si riuniva in casa sua. Apprendemmo anche che
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