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  • Esibizione di unità nel mondo diviso
    La Torre di Guardia 1961 | 15 marzo
    • suo Padre Santo deve perciò essere quello dei cristiani testimoni di Geova. (Isa. 43:10-12, SA; NM) Per rispetto verso il suo proprio nome, Geova, il Padre Santo, ha vigilato su di loro fino ad ora, portandoli nell’unità per cui pregò Gesù Cristo. In essi troviamo la odierna esibizione di unità nel mondo diviso.

  • Promessa l’unità di tutti gli uomini di buona volontà
    La Torre di Guardia 1961 | 15 marzo
    • Promessa l’unità di tutti gli uomini di buona volontà

      1. (a) Come Michea si distinse specialmente quale profeta di Geova? (b) Quale profezia pronunciò Michea riguardo al gregge di Geova e al Suo pastore?

      PRIMA della venuta di Cristo uno dei profeti di Geova fu Michea di Moresheth, nel territorio della tribù di Giuda. Il nome di Michea significa “Chi è simile a Geova?” Michea si distingue specialmente perché predisse la nascita di Gesù Cristo in Betlemme di Giuda. (Mich. 5:2) Dopo avere predetto la nascita di Gesù, Michea aggiunse: “Ed egli certamente si ergerà per pascolare nella forza di Geova, nella superiorità del nome di Geova suo Dio. Ed essi continueranno certamente a dimorarvi, poiché ora egli sarà grande fino ai confini della terra. E questi diverrà pace”. (Mich. 5:4, 5) Predicendo le esperienze del rimanente del piccolo gregge delle pecore spirituali di Gesù, Michea, quale portavoce di Geova, disse: “Io radunerò sicuramente Giacobbe, tutti voi; riunirò senza fallo i rimanenti d’Israele insieme. Io li unirò, come un gregge nell’ovile, come una mandra in mezzo al suo pascolo; essi saranno rumorosi a causa degli uomini”. — Mich. 2:12.

      2. (a) Per quale speciale motivo i rimanenti di Giacobbe o Israele sarebbero stati radunati e resi uniti? (b) A chi si deve dunque veramente applicare questa profezia di Michea inerente all’unità?

      2 Per capire questa profezia, dobbiamo ricordare che Giacobbe e Israele sono i nomi di una stessa organizzazione, poiché Geova Dio soprannominò Israele il patriarca Giacobbe. “Israele” significa “Contenditore (Perseveratore) con Dio”. (Gen. 32:28, nota in calce) È chiaro che i rimanenti di Giacobbe o Israele ai quali Geova Dio promise di radunarli e raccoglierli come un gregge di pecore in un ovile sarebbero stati uniti a favore del Governatore che sarebbe nato in Betlemme di Giuda e sarebbe divenuto “governante in Israele, la cui origine è dai tempi antichi, dai giorni del tempo indefinito”. A favore di tutto questo rimanente di Giacobbe o Israele, egli deve ergersi per “pascolare nella forza di Geova, nella superiorità del nome di Geova suo Dio”. Quindi, questa profezia di Michea 2:12 inerente all’unità deve realmente applicarsi alla congregazione cristiana dell’“Israele di Dio”, l’Israele spirituale. — Gal. 6:16.

      3. Quale profezia di Isaia identifica più chiaramente chi sia questo “Israele di Dio”?

      3 Un altro fatto che identifica più chiaramente chi è realmente questo “Israele di Dio” lo troviamo in Isaia 43:1, 10, dove Dio si rivolge a Giacobbe o Israele, dicendo: “Così dice Geova che ti ha creato, o Giacobbe, e colui che ti ha formato, o Israele: Non temere, poiché io ti ho redento; io ti ho chiamato per nome, tu sei mio. Voi siete i miei testimoni, dice Geova, e il mio servitore che io ho scelto”. Dio ripete questa identificazione di chi sia Giacobbe o Israele, dicendo, nel 12º versetto di Isaia 43: “Non vi fu nessun dio straniero fra voi: perciò voi siete i miei testimoni, dice Geova, e io sono Dio”. (SA) E per questo l’“Israele di Dio” non significa la cristianità ma la congregazione dei cristiani testimoni

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