-
La congregazione nel tempo della fineLa Torre di Guardia 1961 | 1° settembre
-
-
di molte profezie inerenti ai nostri giorni abbiamo la prova che la giusta condizione in cui devono essere i veri servitori di Dio in questo “tempo della fine” non è quella di individui associati liberamente che agiscano indipendentemente l’uno dall’altro. Piuttosto, è quella d’una congregazione saldamente organizzata, unificata e ben connessa, di proporzioni mondiali, e sotto la sorveglianza dell’esperto e spiritualmente maturo rimanente del corpo spirituale di Cristo. Tutti i lettori di questa rivista sono esortati a unirsi a questa congregazione, i testimoni di Geova, ad associarsi con loro, a paragonare il loro insegnamento, la loro adorazione, le loro opere e l’organizzazione della loro congregazione con la Bibbia. “Venite, saliamo al monte di Geova, alla casa del Dio di Giacobbe, ed egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri”. Cercate e riconoscete il popolo col quale oggi è Dio, ed associatevi ad esso. — Isa. 2:2-4; Zacc. 8:20-23.
-
-
Quando finirà questa follia?La Torre di Guardia 1961 | 1° settembre
-
-
Quando finirà questa follia?
LA FRENETICA ricerca di armi belliche ha portato l’uomo dall’èra della spada all’èra della bomba all’idrogeno, dall’èra della freccia all’èra dei razzi. Questo ha significato un cambiamento dalle guerre che influivano su parti limitate della terra a guerre che influiscono sulla terra intera. Una guerra potrebbe essere ora così devastatrice da distruggere tutta la vita terrestre.
La guerra è vera follia, oggi più che mai. Le nazioni comprendono che si deve far qualcosa per fermarla, che si deve stabilire la pace permanente. Ma i loro sforzi falliscono ed esse continuano ad armarsi.
La conoscenza è aumentata e la civiltà è progredita, ma l’uomo non ha conseguito relazioni pacifiche, come ci si sarebbe aspettato. Le sue guerre sono invece divenute più spietate. Dal quindicesimo secolo avanti l’èra cristiana al diciannovesimo secolo dopo il suo inizio, vi furono 3.357 anni di guerra e solo 227 anni di pace. Questo rappresenta circa un anno di pace ogni quindici anni di guerra. Dal 1861 i rapporti umani sono andati costantemente peggiorando, poiché non vi è stato un solo anno, da quella data ad oggi, in cui non si combattesse in qualche parte della terra una o più guerre.
Il crescente costo della guerra si è mantenuto a pari passo con la costruzione da parte dell’uomo di armi sempre più distruttive. In tempi primitivi non costava praticamente nulla uccidere un uomo in guerra. Ai giorni di Giulio Cesare il costo era di circa L. 450. Ai giorni di Napoleone salì quasi a L. 1.860.000. I quattro anni della prima guerra mondiale portarono il costo a L. 13.000.000, e questo salì durante la seconda guerra mondiale a L. 34.000.000. Ora, con le costose armi di distruzione in massa di quest’èra atomica, il costo per uccidere un soldato nemico è aumentato in misura favolosa. La guerra è divenuta così costosa che la nazione che vi si prepara mette in pericolo la sua economia.
Ma più importante è il costo della guerra calcolato in vite umane e sofferenze. Questa è una maggiore ragione di odiare la guerra. Un giornalista svizzero calcolò che la seconda guerra mondiale fece 32 milioni di vittime in battaglia, 20 milioni nei bombardamenti aerei e 26 milioni nei campi di concentramento. In sei anni furono uccise 78 milioni di persone. Aggiungete a queste 15 o 20 milioni di persone che la guerra ridusse in miseria ed avrete 98 milioni di persone che subirono le conseguenze
-