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  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1968 | 15 febbraio
    • Domande dai lettori

      ● Qual è il motivo del cambiamento nel rendere Efesini 5:13 nella Traduzione del Nuovo Mondo, dall’edizione del 1950, che disse: “Ogni cosa che rende manifesto è luce”, all’edizione del 1961, dove si legge: “Ogni cosa resa manifesta è luce”? — R. J. S., Stati Uniti.

      In Efesini 5:13 l’espressione “che rende manifesto” che si trova nell’edizione del 1950 della Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane (solo in inglese), o l’espressione “resa manifesta” che si trova nell’edizione del 1961 della completa Traduzione del Nuovo Mondo, è una versione della forma participiale della parola greca, che nella voce attiva significa “rendere manifesto”. Comunque, questo participio greco in Efesini 5:13 non è nella forma della voce attiva, ma nella forma che può essere sia della voce media greca sia della voce passiva greca. L’edizione del 1950 la considerò nella voce media del participio greco, come pure la Authorized o King James Version, che la rende in modo simile. Nella voce media questo verbo significherebbe rendersi manifesto, e come il “Critical and Exegetical Handbook dell’Epistola ai Galati e agli Efesini” del dott. Meyer mostra, il trattare il participio verbale greco come voce media ha dato luogo a quelle traduzioni come: “Poiché è luce ciò che rende tutte le cose manifeste”, o: “Poiché ogni cosa che rende altre cose manifeste è luce”. Quest’idea sembra quella cui aderì monsignor Ronald A. Knox in The New Testament in English, poiché egli rende l’espressione: “Solo la luce si mostra”. Pare che questa sia anche l’idea di Hugh J. Schonfield, poiché in The Authentic New Testament rende l’espressione: “Giacché ogni visibilità è dovuta alla luce”. Conformemente, l’edizione del 1950 della Traduzione del Nuovo Mondo ha un buon sostegno.

      Comunque, nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture del 1961 il comitato di traduzione mostrò la sua preferenza intendendo che la forma del participio verbale greco rappresentasse la voce passiva invece della voce media. Con questo intendimento sono concordi molti altri traduttori moderni della Bibbia. Per esempio la traduzione di Moffatt dice: “Poiché qualsiasi cosa che è illuminata diviene luce”. An American Translation di Smith-Goodspeed dice: “Qualsiasi cosa che è resa visibile è luce”. The New English Bible, pubblicata nel 1961, dice: “Ogni cosa così illuminata è tutta luce”. La Sacra Bibbia a cura di monsignor Salvatore Garofalo, edita nel 1964, dice: “Tutto ciò, infatti, che si rende manifesto è luce”. La Sacra Bibbia a cura del Pontificio Istituto Biblico di Roma, edita nel 1961, dice: “Ché quanto è reso manifesto è luce”. La Sacra Bibbia a cura delle Università Pontificie di Propaganda Fide e Lateranense, edita nel 1964 da Garzanti, dice: “Tutto ciò che è manifesto è luce”. In maniera corrispondente, la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture del 1961 dice: “Ogni cosa resa manifesta è luce”.

      Naturalmente, come l’apostolo Paolo mostra nel contesto, le infruttuose opere che appartengono alle tenebre desiderano rimanere nascoste e oscurate e lungi dalla luce. Esse non preferiscono manifestarsi pubblicamente all’aperta vista di tutti. D’altra parte, quelle cose che appartengono alla luce si offrono di manifestarsi a chiunque per quello che sono, e questo senza vergogna o riprensione. Come Gesù disse in Giovanni 3:21: “Chi fa ciò che è vero viene alla luce, onde le sue opere siano rese manifeste, poiché sono state compiute in armonia con Dio”.

      Comunque, il primo pensiero di Efesini 5:13 risulta d’essere che i partecipanti a quelle infruttuose opere delle tenebre non le riconoscono per peccato. Non sono state smascherate a questi perpetratori come peccati. Comunque, col passar del tempo viene la luce della verità cristiana ed essa risplende su quelle infruttuose opere che appartengono alle tenebre. Essa smaschera la loro vera natura e rende molto chiaro ed evidente che quelle opere appartengono alle tenebre e sono peccaminose e son così vergognose che quelle cose che avvengono in segreto ad opera di questi perpetratori non meritano d’esser narrate, riferite o descritte, in modo da mettere cattive idee nei cuori o nelle menti di quelli che odono i racconti di queste cose. In ogni modo, quando a causa della necessità e dell’inevitabilità, tali cose vergognose sono smascherate dalla luce della verità cristiana, sono quindi rivelate come peccaminose. Questa rivelazione della peccaminosità di quelle cose è perciò un fulgore di luce. Si fa luce e quelle cose sono illuminate come peccaminose. La peccaminosità di quelle cose è ciò che è la luce, non le opere vergognose in se stesse. Quelle cose che sono riprovate e rese manifeste son dunque viste dai cristiani nella loro vera luce, cioè come cose condannate da Dio e che i cristiani devono evitare e scansare.

  • Scritture per marzo
    La Torre di Guardia 1968 | 15 febbraio
    • Scritture per marzo

      16 Cristo . . . [vi lasciò] un modello, onde seguiate attentamente le sue orme. — 1 Piet. 2:21. TG 15/1/67 8a

      17 Congregami il popolo affinché faccia udire loro le mie parole, onde imparino a temermi per tutti giorni che saranno in vita sul suolo e onde insegnino ai loro figli. — Deut. 4:10. TG 1/7/66 17, 20, 19

      18 Dicendo la verità, mediante l’amore cresciamo in ogni cosa in lui che è il capo, Cristo. — Efes. 4:15. TG 15/12/66 19

      19 Ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù. — Atti 5:42. TG 1/2/67 14

      20 Pertanto Elifaz . . . e Bildad . . . e Zofar . . . andarono e fecero proprio come Geova aveva parlato loro; e Geova accettò dunque la faccia di Giobbe. — Giob. 42:9. TG 15/3/67 21

      21 Se continuate a . . . osservare i miei comandamenti . . . metterò nel paese la pace. — Lev. 26:3-6. TG 15/2/67 24, 25

      22 Certo se alcuno non provvede per quelli che son suoi, e specialmente per quelli che sono membri della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede. — 1 Tim. 5:8. TG 15/8/66 14

      23 A far la tua volontà, o mio Dio, mi sono dilettato. — Sal. 40:8. TG 15/11/66 19, 20

      24 Perciò, sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio. — 1 Cor. 10:31. TG 15/8/66 14-16

      25 Questo calice significa il nuovo patto in virtù del mio sangue, che sarà versato in vostro favore. — Luca 22:20. TG 1/8/66 4, 5

      26 Quando era oltraggiato, non rese oltraggio. Quando soffriva, non minacciò, ma continuò ad affidarsi a colui che giudica giustamente. — 1 Piet. 2:23. TG 1/2/67 12, 13

      27 Io son venuto affinché esse abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. Io sono il pastore eccellente; il pastore eccellente cede la sua anima a favore delle pecore. — Giov. 10:10, 11. TG 1/10/66 13

      28 Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna. — Giov. 3:16. TG 1/11/66 2a

      29 Quelli che sono piantati nella casa di Geova, nei cortili del nostro Dio, fioriranno. Continueranno ancora a prosperare durante i capelli grigi, grassi e freschi continueranno ad essere per annunciare che Geova è retto. — Sal. 92:13-15. TG 1/12/66 14a

      30 Dove due o tre persone sono radunate nel mio nome, io sono in mezzo a loro. — Matt. 18:20. TG 1/7/66 9, 10

      31 In quel giorno di sicuro dirai: “Ti ringrazierò, o Geova, poiché sebbene tu ti adirassi con me, la tua ira gradualmente si stornò, e mi confortavi”. — Isa. 12:1. TG 1/1/67 21

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    La Torre di Guardia 1968 | 15 febbraio
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      MINISTERO DI CAMPO

      Tutti i testimoni di Geova sono ministri in servizio continuo. E nel loro servizio manifestano santa contentezza. (1 Tim. 6:8) Essi hanno dedicato la loro vita a Dio per fare la sua volontà, e, avendo studiato la Bibbia, sanno qual è tale volontà in questa particolare epoca. Gesù Cristo, come principale Testimone di Geova, diede loro l’esempio. Egli fu predicatore della buona notizia del regno di Dio, e portò quel messaggio alle persone ovunque fossero, addestrando i suoi discepoli a fare la medesima opera. Pertanto, nel mese di febbraio questi cristiani testimoni di Geova seguiranno l’esempio del loro Maestro, andando di casa in casa per far conoscere la buona notizia della prossima istituzione di un nuovo sistema di cose, offrendo l’abbonamento annuo a La Torre di Guardia. Se desiderate riceverlo, scrivete all’indirizzo del vostro paese, indicato nella parte interna della copertina di questa rivista.

      STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE

      del 10 marzo: Mantenete la lingua sotto controllo. Pagina 105.

      del 17 marzo: La lingua: Potere per il bene o per il male. Pagina 111.

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