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Non venite meno allo scopo della liberazione di GeovaLa Torre di Guardia 1972 | 1° novembre
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soffermiamo a provare la nostra fede per vedere se è forte e se siamo spiritualmente desti. Quindi, se necessario, dovremmo cambiar pensiero in modo da mostrare apprezzamento per la liberazione di Geova e per la sua immeritata benignità.
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Apprezziamo la liberazione di GeovaLa Torre di Guardia 1972 | 1° novembre
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Apprezziamo la liberazione di Geova
1. (a) Quale liberazione ha Geova recato oggi ai suoi servitori? (b) Quale fu lo scopo della liberazione che Geova recò a Israele nel 537 a.E.V.? Perché sono stati liberati i suoi servitori moderni?
LIBERAZIONE! Libertà! Questi sono pensieri meravigliosi per quelli che si trovano in prigionia o schiavitù. I veri cristiani oggi si rallegrano d’aver ottenuto la liberazione, la liberazione dalla schiavitù a Babilonia la Grande e al resto di questo vecchio sistema di Satana il Diavolo. (2 Cor. 4:4) Tali cristiani godono la vera libertà spirituale, poiché la verità della Parola di Dio li rende liberi. (Giov. 8:32) È un’esperienza meravigliosa prender parte alla libertà dalla schiavitù spirituale che oggi godono i servitori di Geova. Ma in qualità di leali servitori, come possiamo mostrare che realmente apprezziamo la liberazione di Geova? Come possiamo attenerci a questa libertà che oggi abbiamo? Ecco, è bene ricordare lo scopo per cui fu liberato l’antico Israele. Quale fu questo scopo? Fu quello di riedificare il tempio di Geova e restaurare la vera adorazione in Gerusalemme. In modo simile oggi, Geova ci libera da Babilonia la Grande così che possiamo intraprendere la vera adorazione, per esaltare il nome di Geova e farlo conoscere con la partecipazione al ministero che egli ci affida. (Rom. 10:13-15) In relazione con la vera adorazione di Geova e con il ministero cristiano, ci sono dunque alcune cose che ci aiuteranno a mostrare apprezzamento di cuore per la liberazione di Geova. Supponete di prendere del tempo per rivederle.
CORRETTA ATTITUDINE MENTALE
2. Quale fu l’attitudine di Paolo verso il ministero cristiano?
2 Rispetto al ministero cristiano, l’apostolo Paolo ebbe la corretta attitudine mentale. Provava gioia nel ministero e cercava sempre di dare in esso un buon esempio: “In nessun modo noi diamo alcuna causa d’inciampo, affinché non si trovi da ridire sul nostro ministero; ma in ogni modo ci raccomandiamo quali ministri di Dio”. (2 Cor. 6:3, 4) Paolo menzionò quindi molte cose che sopportò, come tribolazioni, casi di bisogno, difficoltà, battiture, prigioni, disordini, fatiche, notti insonni, mancanza di cibo. Ma in tutte queste condizioni Paolo mantenne una buona attitudine mentale. È importante che abbiamo una buona attitudine mentale se vogliamo mostrare vero apprezzamento per la liberazione che Geova ci ha recata facendoci uscire da Babilonia la Grande.
3. (a) Come si può definire la parola “attitudine”? (b) In quali modi la nostra attitudine dovrebbe essere positiva, e in quali modi dovrebbe essere negativa?
3 Un dizionario della lingua italiana definisce l’attitudine dicendo che “può essere rafforzata e resa proficua, ovvero corretta o isterilita dall’influenza di fattori ambientali, dall’educazione e dalla volontà”. Questo significa che la vostra attitudine mentale riflette quindi realmente i vostri sentimenti e le vostre convinzioni.
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