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La vera adorazione richiede decisioni fermeLa Torre di Guardia 1975 | 1° aprile
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cominciarono a criticarla, dicendole che era pazza ad abbandonare l’uomo che aveva provveduto bene materialmente per lei. Anche i parenti la incoraggiarono a continuare la sua associazione con lui, poiché egli aveva aiutato pecuniariamente anche loro.
Ma ella si attenne alla propria decisione. Alcuni mesi dopo partorì un bambino maschio e in seguito si battezzò, decisa a servire Geova come discepola del Figlio suo. Sebbene ora debba sostenere se stessa e il bambino, ella si rallegra d’avere dinanzi a Geova una coscienza pura.
Veramente, per quanto si debbano fare cambiamenti drastici e agli occhi del mondo possa sembrare che si subisca una perdita, chi prende la propria decisione per essere un fedele discepolo di Gesù Cristo guadagna ciò che è di valore assai più grande. Si ottiene dinanzi a Dio e agli uomini una coscienza pura, e, facendo la volontà di Dio, si trova vera contentezza e soddisfazione.
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Fermi per il dominio di DioLa Torre di Guardia 1975 | 1° aprile
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Fermi per il dominio di Dio
“I TESTIMONI DI GEOVA SE NE VANNO A CASA”: questa è una di varie intestazioni simili comparse nella prima pagina dei principali quotidiani d’Olanda il 31 luglio 1974. Che cosa accadde che spinse a scrivere questi articoli di giornale?
Quel giorno i quotidiani riferirono che era stato raggiunto il culmine di una serie di azioni compiute dal Ministero della Difesa e dal Ministero della Giustizia d’Olanda riguardo ai cristiani testimoni di Geova soggetti alla leva militare. Il problema consisteva nel fatto che giovani puliti, di buona condotta, il cui unico “delitto” era quello d’aver rifiutato di esercitarsi a uccidere altri, eran messi in prigione accanto a incalliti criminali, a volte con condanne più lunghe di quelle inflitte ai criminali. Quei giovani testimoni di Geova avevano assunto questo atteggiamento perché riconoscevano che il dominio di Dio aveva la priorità sulla loro vita.
Alcuni anni fa il Ministero della Giustizia aveva fatto il primo passo in questa serie di azioni. Questo consentì di conseguenza ai cristiani testimoni di Geova di avere nella prigione letteratura biblica. In seguito i Testimoni furono trasferiti in un’altra parte degli edifici della prigione, dove si trovarono in circostanze meno rigide. Fu permesso loro di avere anche le loro assemblee, e rappresentanti della sede filiale di Amsterdam della Società Torre di Guardia ebbero la concessione di visitarli e pronunciare discorsi. Ancora più tardi, a questi giovani Testimoni fu permesso di lasciare la prigione per assistere a congressi nazionali e internazionali dei testimoni di Geova. Fu anche consentito loro di andare a casa in certi fine-settimana.
Portando oltre la questione, i funzionari del Ministero della Difesa fecero parecchie discussioni con rappresentanti della Società Torre di Guardia. L’11 luglio 1974, il Ministero della Difesa annunciò a questi rappresentanti della Società che nessun battezzato Testimone avrebbe più dovuto presentarsi per il servizio militare.
Il Ministero della Giustizia quindi entrò di nuovo in scena. Si decise che siccome il Ministero della Difesa sta lavorando a una specifica legislazione su tale questione, non era più necessario che i Testimoni già in prigione vi rimanessero ulteriormente. Così tutti questi Testimoni furono rilasciati.
Il giornale Nieuwsblad van het Noorden del 31 luglio 1974 disse: “Si sta facendo una legge per concedere a ogni battezzato Testimone di Geova l’esenzione dal servizio militare. Mentre si aspetta che venga dibattuta questa proposta di legge da parte dei rappresentanti del popolo, ogni azione contro i [testimoni] di Geova è stata sospesa”.
Così per il momento i giovani Testimoni battezzati non sono soggetti in Olanda alla leva militare. Essi apprezzano l’azione compiuta a loro favore dai funzionari olandesi. Senza dubbio i funzionari governativi riconoscono la sincerità di questi giovani che han deciso d’esser fermi per il dominio di Dio a motivo della loro dedicazione a Geova, Colui che riconoscono ha la priorità sulla loro vita.
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