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  • Pace divina per quelli ammaestrati da Geova
    La Torre di Guardia 1987 | 15 marzo
    • 15. Durante il ministero terreno di Gesù, Geova cosa insegnò ai suoi futuri figli che era indispensabile fare per avere la pace?

      15 Questo ci aiuta a capire le parole di Gesù riportate in Giovanni 6:45-47. Lì egli stava parlando a giudei che non si erano avvicinati a lui come Messia e che quindi mormoravano contro di lui. Ma fu con riferimento ai suoi discepoli che egli disse: “È scritto nei Profeti [per la precisione in Isaia 54:13]: ‘E saranno tutti ammaestrati da Geova’. Chiunque ha udito gli insegnamenti del Padre e ha imparato viene a me. Non che alcun uomo abbia visto il Padre, eccetto colui che è da Dio; questi ha visto il Padre. Verissimamente vi dico: Chi crede ha vita eterna”. Quei discepoli accettarono l’istruzione che Geova impartiva loro. Furono attirati a Gesù. Quando altri rigettarono le cose che Gesù insegnava e lo abbandonarono, i suoi apostoli rimasero. Pietro disse: “Noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio”. (Giovanni 6:69) Grazie alla loro fede in Gesù Cristo, poterono stringere una pacifica relazione con Geova Dio, una relazione che comporta la garanzia della vita eterna.

      16. (a) A cominciare dalla Pentecoste del 33 E.V., in che modo i seguaci di Gesù Cristo beneficiarono dei provvedimenti presi tramite lui? (b) Cos’altro si richiedeva poi da loro?

      16 A cominciare dalla Pentecoste del 33 E.V. i benefìci del sacrificio di Cristo cominciarono ad essere applicati a quei fedeli seguaci di Gesù. Si avverò nel loro caso ciò che in seguito Paolo scrisse in Romani 5:1: “Ora che siamo stati dichiarati giusti come risultato della fede, godiamo la pace con Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo”. Per nascita essi erano tutti discendenti di Adamo. Come peccatori, erano lontani da Dio. Nessun’opera buona che avessero potuto personalmente compiere sarebbe stata in grado di cancellare la loro eredità di peccato. Ma grazie alla Sua immeritata benignità Geova accettò il sacrificio della perfetta vita umana di Gesù a favore della progenie di Adamo. Coloro i quali esercitavano fede in questo provvedimento ebbero così la possibilità di vedersi attribuire la giustizia e di venire adottati da Dio come figli con la prospettiva della vita celeste. (Efesini 1:5-7) Ma si richiedeva da loro qualcos’altro? Sì, dovevano camminare nelle vie di Geova. Non dovevano più praticare il peccato. Naturalmente essi si rendono conto che qualsiasi giustizia abbiano è dovuta all’immeritata benignità di Dio espressa mediante Cristo. Come dice la scrittura, ‘godono la pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo’.

      17, 18. (a) Le “altre pecore” godono questa pace con Dio? (b) Quali altre domande vale la pena di esaminare?

      17 E coloro che Gesù definì le sue “altre pecore”? (Giovanni 10:16) Godono esse questa pace con Dio? Non in qualità di figli di Dio, ma Colossesi 1:19, 20 li include fra quelli che ricevono la pace divina quando dice che Dio ritenne bene per mezzo di Cristo “riconciliare di nuovo con sé tutte le altre cose facendo la pace mediante il sangue che [Gesù] sparse sul palo di tortura, siano esse le cose sulla terra [cioè quelli che riceveranno la vita eterna su una terra paradisiaca] o le cose nei cieli”. Questi che hanno la prospettiva di vivere sulla terra sono dichiarati giusti e godono la pace con Dio fin d’ora, in qualità non di figli, ma di ‘amici di Dio’, come Abraamo. Che condizione privilegiata! — Giacomo 2:23.

      18 Avete personalmente questa pace? La godete pienamente, per quanto è possibile a esseri umani che vivono in questo periodo cruciale della storia? Nel prossimo articolo esamineremo alcune cose che possono esserci di aiuto in tal senso.

  • Come potete godere più pienamente la pace divina
    La Torre di Guardia 1987 | 15 marzo
    • Come potete godere più pienamente la pace divina

      “Oh se tu realmente prestassi attenzione ai miei comandamenti! Allora la tua pace diverrebbe proprio come un fiume, e la tua giustizia come le onde del mare”. — ISAIA 48:18.

      1. Cosa occorre per godere la pace il più pienamente possibile?

      QUELLI che partecipano regolarmente allo studio biblico di congregazione compiuto con l’ausilio di questa rivista si rendono conto dell’importanza della pace concessa da Dio e la desiderano. Senza dubbio la maggioranza d’essi gode questa pace. Ma non tutti la possiedono nella misura in cui potrebbero. Perché? A proposito di coloro che avrebbero avuto la pace divina, Geova dice: “Io, Geova, sono il tuo Dio, Colui che ti insegna per il tuo beneficio, Colui che ti fa calcare la via per la quale devi camminare. Oh se tu realmente prestassi attenzione ai miei comandamenti! Allora la tua pace diverrebbe proprio come un fiume, e la tua giustizia come le onde del mare”. — Isaia 48:17, 18.

      2. (a) Cosa sottintende l’espressione ‘prestare attenzione’? (b) A quanti comandamenti di Dio dobbiamo prestare attenzione? (1 Giovanni 5:3)

      2 Ovviamente, chiunque può trarre beneficio dall’assistere ad adunanze dove si studia la Bibbia. Ma solo quelli che prestano attenzione ai comandamenti di Geova, applicandoli a livello personale e conformandosi ad essi, godono davvero la pace divina. Ci sono campi in cui lo dovete fare più pienamente? (2 Pietro 1:2) Non basta soddisfare alcune esigenze di Dio e poi ignorare quelle che si ritengono scomode o più difficili. Quando il Diavolo cercò di convincere Gesù Cristo a condividere il suo modo di pensare egoistico, Gesù rispose risolutamente: “È scritto: ‘L’uomo non deve vivere di solo pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova’”. — Matteo 4:4.

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