-
Tradizioni religiose: un modo di adorare Dio in verità?La Torre di Guardia 1988 | 1° dicembre
-
-
In Colombia gigantesche statue di Cristo e di Maria dominano molte città dall’alto di alcune montagne. In cima al famoso picco di Monserrate si erge una chiesa piena di immagini molto venerate. Durante speciali settimane sante, migliaia di abitanti di Bogotá si arrampicano fin sulla cima rocciosa, alcuni camminando sulle ginocchia sbucciate e sanguinanti.
Immagini, crocifissi e feste fanno tutti parte delle tradizioni religiose che per persone di ogni parte del mondo sono divenute un radicato modo di vivere. Queste tradizioni si tramandano di generazione in generazione, e la gente è portata a considerarle sacre.
Un modo di adorare in verità?
Anche se forse la maggioranza delle persone si accontenta di seguire le tradizioni senza chiedersene la ragione, queste tradizioni costituiscono motivo di seria perplessità per molti che desiderano vivere da cristiani. Dopo tutto, fu Gesù Cristo stesso a dire: “I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità”. (Giovanni 4:23, CEI) Eppure, molte tradizioni religiose derivano chiaramente da riti religiosi non cristiani, o come minimo sono molto simili ad essi. Per esempio, la commemorazione dei defunti è in pratica l’equivalente di una festività buddista chiamata “Ullambana”, un giorno riservato all’“espressione della pietà filiale per gli antenati defunti e alla liberazione degli spiriti dalla schiavitù a questo mondo”. (The New Encyclopædia Britannica, ed. 1976, Micropædia, volume 1, pagina 260) Chi segue tali tradizioni sta davvero adorando in verità?
Alcuni sostengono che il semplice fatto che certe tradizioni siano state adottate dalla chiesa le renda accettabili. A proposito della tradizione, nel 1965 il Concilio Vaticano II decretò: “La Chiesa attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Scrittura. Perciò l’una e l’altra [la sacra Tradizione e la sacra Scrittura] devono essere accettate con pari sentimento di pietà e riverenza”. — I Documenti del Concilio Vaticano II (2ª ed.), Edizioni Paoline, 1966, pagina 155.
Che dire però se fra la tradizione di origine umana e la Scrittura ispirata da Dio esistono contrasti di fondo? Per rispondere, esaminiamo da vicino alcune tradizioni alla luce di ciò che dice la Bibbia.
-
-
Le tradizioni religiose e la BibbiaLa Torre di Guardia 1988 | 1° dicembre
-
-
Le tradizioni religiose e la Bibbia
‘VOI rendete la parola di Dio senza valore con la vostra tradizione’. Queste parole furono pronunciate da Gesù Cristo stesso. (Marco 7:13) Come molte persone d’oggi, gli ebrei dei giorni di Gesù seguivano scrupolosamente un complicato sistema di precetti e usanze. E i loro capi religiosi, come molti ecclesiastici odierni, attribuivano più importanza a queste tradizioni che alla Bibbia.
Per esempio, la Parola di Dio comandava espressamente ai figli di onorare i genitori. (Esodo 20:12) Questo includeva ovviamente l’aiutare i genitori che si trovavano in ristrettezze economiche. Comunque, era invalsa una tradizione giudaica che offriva una comoda scappatoia per sottrarsi a questo dovere biblico. Bastava che l’individuo egoista si impegnasse a donare in un secondo tempo i suoi beni al tempio, rendendo intoccabile la sua proprietà con la formula del “corbàn”. Questa parola significa “un dono dedicato a Dio”. Mentre a quanto pare l’adoratore ebreo era libero di continuare a usare questo corbàn per proprio tornaconto personale, poteva rifiutarsi di darlo ai genitori e fare per di più la figura del pio. — Marco 7:9-12.
Gesù, però, sfidò questa e altre ‘sacre tradizioni’, dicendo: “Ipocriti, Isaia profetizzò appropriatamente di voi, quando disse: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me. Invano continuano ad adorarmi, perché insegnano come dottrine comandi di uomini’”. — Matteo 15:3-9.
Tenendo conto di ciò che disse Gesù, può un cristiano mettere davvero una qualsiasi tradizione religiosa sullo stesso piano della Bibbia? Difficilmente. Non importa quanti sentimenti o emozioni un’usanza possa suscitare, ciò che interessa al cristiano è se essa è in armonia con la Parola di Dio o no. A questo riguardo, esaminiamo alcuni atti religiosi tradizionali descritti in un testo cattolico. (Liturgy—An Elementary Course, di María A. Lombillo Clark) Cosa si può dire di queste tradizioni alla luce di ciò che afferma la Bibbia?
[Riquadro]
LITURGIA PAROLA DI DIO
“Noi esprimiamo la nostra “Figlioletti, guardatevi dagli
adorazione a Dio mediante idoli”. — 1 Giovanni 5:21.
atti religiosi”.
“Dio è spirito, e quelli che
l’adorano devono adorarlo in spirito
e verità”. — Giovanni 4:24, CEI.
“Camminiamo per fede, non per
visione”. — 2 Corinti 5:7.
“Io sono Geova. Questo è il mio
nome; e non darò a nessun altro
la mia propria gloria, né la mia
lode alle immagini scolpite”.
— Isaia 42:8.
“Dovremmo compiere atti di “Non devi farti immagine
devozione in onore della scolpita né forma simile ad
Santissima Vergine Maria, alcuna cosa che è nei cieli di
degli angeli e dei santi. Ma sopra o che è sulla terra . . .
[tali] atti di venerazione Non devi inchinarti davanti a
. . . giungono infine a Dio, loro né essere indotto a
così come un re è onorato servirle”. — Esodo 20:4, 5.
dall’onore reso ai suoi
ministri”.
“Io, Giovanni, . . . caddi per
adorare davanti ai piedi
dell’angelo . . . Ma egli mi
dice: ‘Sta attento! Non farlo!
. . . Adora Dio’”. — Rivelazione
-