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Un riscatto corrispondente per tuttiLa Torre di Guardia 1991 | 15 febbraio
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14 Facciamo un esempio. Immaginate una grande fabbrica con centinaia di dipendenti. Un dirigente disonesto manda in fallimento la fabbrica, che è costretta a chiudere i battenti. Ora centinaia di persone sono disoccupate e non sono in grado di far fronte alle proprie spese. I loro coniugi, i loro figli e anche i loro creditori soffrono tutti a motivo della corruzione di quell’unico uomo! Ma ecco che arriva un ricco benefattore che salda il debito della società e riapre la fabbrica. Saldando quell’unico debito, di riflesso, egli reca sollievo ai molti dipendenti, alle loro famiglie e ai creditori. Ma l’ex dirigente beneficia forse della nuova prosperità? No, egli è in prigione e quindi escluso per sempre dal suo lavoro! In maniera analoga, saldando l’unico debito di Adamo si reca beneficio a milioni di suoi discendenti, ma non ad Adamo.
Chi provvede il riscatto?
15. Chi poteva provvedere un riscatto per l’umanità, e perché?
15 Il salmista osservò tristemente: “Nessuno di loro può in alcun modo redimere sia pure un fratello, né dare a Dio un riscatto per lui (e il prezzo di redenzione della loro anima è così prezioso che è cessato a tempo indefinito)”. La Bibbia Concordata dice che il prezzo di riscatto era talmente alto che ‘nessuno mai sarebbe arrivato a pagarlo’. (Salmo 49:7, 8) Chi, dunque, avrebbe provveduto il riscatto? Solo Geova poteva provvedere il perfetto “Agnello . . . che toglie il peccato del mondo”. (Giovanni 1:29) Dio non mandò qualche angelo a liberare l’umanità. Fece il supremo sacrificio di mandare il suo unigenito Figlio, “colui del quale egli specialmente si deliziava”. — Proverbi 8:30; Giovanni 3:16.
16. (a) In che modo il Figlio di Dio poté nascere come uomo perfetto? (b) Come avrebbe potuto chiamarsi Gesù in senso giuridico?
16 Conformandosi volontariamente al piano divino, il Figlio di Dio “vuotò se stesso” della sua natura celeste. (Filippesi 2:7) Geova trasferì la forza vitale e le caratteristiche della personalità del suo primogenito Figlio celeste nel seno di una vergine giudea di nome Maria. Lo spirito santo quindi ‘la coprì con la sua ombra’, facendo sì che il bambino che essa portava in grembo fosse santo, del tutto esente dal peccato. (Luca 1:35; 1 Pietro 2:22) Come uomo sarebbe stato chiamato Gesù, ma in senso giuridico avrebbe potuto chiamarsi ‘il secondo Adamo’, perché corrispondeva perfettamente ad Adamo. (1 Corinti 15:45, 47) Gesù poté pertanto offrire se stesso in sacrificio come “un agnello senza difetto e immacolato”, quale riscatto per l’umanità peccatrice. — 1 Pietro 1:18, 19.
17. (a) A chi è pagato il riscatto, e perché? (b) Visto che Dio allo stesso tempo provvede e riceve il riscatto, perché mai viene fatto questo scambio?
17 Ma a chi andava pagato quel riscatto? Per secoli i teologi della cristianità hanno sostenuto che fosse stato pagato a Satana il Diavolo. È vero che l’umanità è stata ‘venduta sotto’ il peccato e così si è venuta a trovare sotto il controllo di Satana. (Romani 7:14; 1 Giovanni 5:19) Ma è Geova, non Satana, a ‘esigere la punizione’ per la trasgressione. (1 Tessalonicesi 4:6) Perciò, come afferma esplicitamente Salmo 49:7, il riscatto va pagato “a Dio”. È Geova a provvedere il riscatto, ma dopo che l’Agnello di Dio è stato sacrificato, il valore del suo riscatto dev’essere pagato a Dio. (Confronta Genesi 22:7, 8, 11-13; Ebrei 11:17). Questo non riduce il riscatto a uno scambio inutile e meccanico, come quando si prende del denaro da una tasca e lo si mette in un’altra. Il riscatto non implica tanto uno scambio materiale quanto una transazione giudiziaria. Esigendo il pagamento di un riscatto, anche a costo di pagare di persona un caro prezzo, Geova ha dimostrato la sua incrollabile adesione ai giusti princìpi. — Giacomo 1:17.
“È compiuto!”
18, 19. Perché era necessario che Gesù soffrisse?
18 Nella primavera del 33 E.V. era tempo che il riscatto fosse pagato. Gesù Cristo fu arrestato sulla base di false accuse, giudicato colpevole e messo a morte essendo inchiodato a un palo. Egli supplicò Dio con “forti grida e lacrime” a motivo dell’intenso dolore e dell’umiliazione che provava. (Ebrei 5:7) Era necessario che Gesù soffrisse tanto? Sì, perché rimanendo “leale, semplice, incontaminato, separato dai peccatori” sino alla fine, Gesù diede una risposta definitiva alla contesa relativa all’integrità dei servitori di Dio. — Ebrei 7:26.
19 Le sofferenze di Cristo servirono anche a perfezionarlo in vista del suo ruolo di Sommo Sacerdote a favore dell’umanità. In quanto tale, egli non sarebbe stato un burocrate freddo e distaccato. “Poiché in ciò che egli stesso ha sofferto essendo messo alla prova, può venire in aiuto di quelli che sono messi alla prova”. (Ebrei 2:10, 18; 4:15) Nell’esalare l’ultimo respiro, Gesù poté gridare in trionfo: “È compiuto!” (Giovanni 19:30) Non solo aveva dimostrato la propria integrità, ma era riuscito a porre le basi per la salvezza dell’umanità e, cosa ancora più importante, per la rivendicazione della sovranità di Geova.
20, 21. (a) Perché Cristo fu destato dai morti? (b) Perché Gesù Cristo fu “reso vivente nello spirito”?
20 Ma in che maniera il riscatto sarebbe stato effettivamente applicato all’umanità peccatrice? Quando? Come? Questi aspetti non furono lasciati al caso. Il terzo giorno dopo la morte, Geova destò Cristo dai morti. (Atti 3:15; 10:40) Con questo atto importantissimo, che ebbe centinaia di testimoni oculari, Geova non solo ricompensò suo Figlio per il suo fedele servizio, ma gli permise anche di completare la sua opera di redenzione. — Romani 1:4; 1 Corinti 15:3-8.
21 Gesù fu “reso vivente nello spirito”, mentre le sue spoglie terrene furono eliminate in qualche maniera non rivelata. (1 Pietro 3:18; Salmo 16:10; Atti 2:27) Come persona spirituale, il risuscitato Gesù poteva ora tornare trionfante in cielo. Che immensa gioia ci dev’essere stata in cielo in quell’occasione! (Confronta Giobbe 38:7). Gesù non tornò in cielo solo per godere di questo benvenuto. Ci andò per compiere altro lavoro; tra le altre cose, doveva mettere l’intera razza umana in condizione di beneficiare del suo riscatto. (Confronta Giovanni 5:17, 20, 21). Il prossimo articolo spiegherà come ha fatto questo e cosa significa tutto ciò per l’umanità.
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“Siete stati comprati a prezzo”La Torre di Guardia 1991 | 15 febbraio
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“Siete stati comprati a prezzo”
“Siete stati comprati a prezzo. A tutti i costi, glorificate Dio nel vostro corpo”. — 1 CORINTI 6:20.
1, 2. (a) Che cosa ha aperto “le vie d’uscita dalla morte”? (b) Cosa si doveva fare affinché il sacrificio di Cristo avesse valore legale, e che cosa lo prefigurava?
“IL VERO Dio è per noi un Dio di atti di salvezza”, disse il salmista, “e a Geova il Sovrano Signore appartengono le vie d’uscita dalla morte”. (Salmo 68:20) Il sacrificio di Gesù Cristo ha aperto quelle “vie d’uscita”. Ma perché quel sacrificio avesse valore legale, Cristo doveva comparire di persona dinanzi a Dio stesso.
2 Questo era ciò che prefigurava il sommo sacerdote quando entrava nel Santissimo il giorno di espiazione. (Levitico 16:12-15) “Comunque”, scrisse l’apostolo Paolo, “quando Cristo venne come sommo sacerdote . . . , entrò una volta per sempre nel luogo santo, no, non con sangue di capri e di giovani tori, ma col proprio sangue, e ottenne per noi una liberazione eterna. Poiché Cristo entrò non in un luogo santo fatto con mani, che è una copia della realtà, ma nel cielo stesso, per comparire ora dinanzi alla persona di Dio per noi”. — Ebrei 9:11, 12, 24.
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