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  • In che senso Gesù Cristo fu un profeta come Mosè?
    La Torre di Guardia 1991 | 15 novembre
    • Sia Mosè che Gesù furono messi a capo della casa di Dio. Mosè fu fedele come capo della casa di Dio nell’antico Israele. (Numeri 12:7) In maniera simile, Gesù fu fatto Capo della casa spirituale dei figli di Geova e si è dimostrato fedele in tale incarico. Sì, Gesù “è stato fedele a Colui che lo ha reso tale, come anche Mosè lo fu in tutta la casa di Lui. Poiché questi è considerato degno di una gloria più grande di quella di Mosè, in quanto colui che la costruisce ha più onore della casa. . . . Mosè come servitore fu fedele in tutta la casa di Lui in testimonianza delle cose che dovevano essere dette in seguito, ma Cristo fu fedele come Figlio sulla casa di Lui. Noi siamo la casa di Lui, se manteniamo salda sino alla fine la nostra libertà di parola e il nostro vanto della speranza”. — Ebrei 3:2-6.

      Mosè e Gesù furono simili persino in quanto alla morte. In che modo? Ebbene, Geova fece sparire il corpo di Mosè, impedendo così agli uomini di profanarlo oppure di idoleggiarlo. (Deuteronomio 34:5, 6; Giuda 9) Allo stesso modo Dio fece sparire il corpo di Gesù, evitando che vedesse la corruzione e impedendo così che divenisse una pietra di inciampo per la fede. — Salmo 16:10; Atti 2:29-31; 1 Corinti 15:50.

      Prestate attenzione alla profezia

      Questi sono alcuni dei modi in cui Gesù Cristo si è dimostrato un profeta come Mosè. Le parole che Dio disse a Mosè riguardo alla venuta di questo profeta si sono adempiute meravigliosamente!

      Non c’è nessun dubbio che Geova ha adempiuto la sua promessa profetica di suscitare un profeta come Mosè. Le parole di Deuteronomio 18:18 si sono adempiute nella vita e nelle esperienze di Gesù Cristo, e questo ci dà motivo di confidare nelle altre profezie della Parola di Dio. Pertanto, prestiamo sempre attenzione alla profezia biblica.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1991 | 15 novembre
    • Domande dai lettori

      ◼ Perché nella storia biblica è il 29 E.V. ad essere considerata una data fondamentale anziché il 14 E.V., data in cui ebbe inizio il regno di Tiberio Cesare, il quale è menzionato in Luca 3:1?

      La Bibbia non menziona l’inizio del regno di Tiberio, mentre invece menziona un avvenimento che ebbe luogo verso la fine del suo 15º anno. Questo permette agli studenti della Bibbia di collocare tale avvenimento nel 29 E.V., che può essere considerata una data fondamentale dal punto di vista biblico.

      I dati relativi al regno del secondo imperatore di Roma, Tiberio Cesare, sono storicamente ben attestati. La New Encyclopædia Britannica afferma: “Il 19 agosto del 14 d.C. Augusto [il primo imperatore] morì. Tiberio, ora capo supremo, brigò con il Senato e non permise che lo nominassero imperatore per quasi un mese, ma il 17 settembre succedette al principato”.a

      Questa precisa datazione dell’inizio del regno di Tiberio è importante dal punto di vista biblico perché Luca 3:1-3, parlando del ministero di Giovanni il Battezzatore, dice: “Nel quindicesimo anno del regno di Tiberio Cesare, quando Ponzio Pilato era governatore della Giudea, . . . la dichiarazione di Dio fu rivolta a Giovanni figlio di Zaccaria nel deserto. Egli venne dunque in tutto il paese intorno al Giordano, predicando il battesimo in simbolo di pentimento per il perdono dei peccati”.

      Giovanni non iniziò a predicare e a battezzare quando Tiberio divenne imperatore, bensì “nel quindicesimo anno del regno di Tiberio Cesare”. Quel 15º anno andava dall’autunno del 28 E.V. all’autunno del 29 E.V. Tuttavia, di per sé questo non permette di determinare, all’interno di quell’anno, quando ebbe inizio il ministero di Giovanni, né di datare avvenimenti ad esso legati.

      La Bibbia, tuttavia, ci fornisce ulteriori informazioni essenziali. Ad esempio, la profezia di Daniele delle “settanta settimane” indicava il 29 E.V. come l’anno in cui sarebbe comparso il Messia. Prediceva anche che il ministero di Gesù sarebbe durato tre anni e mezzo. (Daniele 9:24-27) Aggiungete a questo i seguenti dettagli menzionati dalla Bibbia: Gesù nacque sei mesi dopo Giovanni; quando Gesù fu battezzato “aveva circa trent’anni”; Gesù morì nella primavera del 33 E.V. (nel periodo della Pasqua), all’età di 33 anni e mezzo. — Luca 1:24-38; 3:23; 22:14-16, 54.b

      Queste precise informazioni bibliche, insieme alla datazione secolare del regno di Tiberio, permettono agli studenti della Bibbia di concludere che il ministero di Giovanni ebbe inizio nella primavera del 29 E.V. e che sei mesi dopo, nell’autunno del 29 E.V., Giovanni battezzò Gesù. Pertanto non è il 14 E.V., bensì il 29 E.V. che va considerata come data fondamentale dal punto di vista della Bibbia.

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