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  • Confidate in un Dio che è reale?
    La Torre di Guardia 2002 | 15 gennaio
    • Confidate in un Dio che è reale?

      La spedizione era effettuata per conto dell’American Museum of Natural History allo scopo di studiare una terra artica che l’esploratore Robert E. Peary aveva detto di aver avvistato circa sette anni prima, nel 1906.

      DA CAPE Colgate, all’estremità nord-occidentale dell’America del Nord, Peary aveva osservato le cime bianche di una terra lontana o quello che così gli era sembrato. L’aveva chiamata Terra di Crocker, dal nome di uno dei suoi finanziatori. Come dovettero essere entusiasti i componenti della spedizione successiva quando davanti a sé intravidero colli, valli e cime innevate! Ma si accorsero ben presto che era solo un miraggio. Questo effetto ottico dell’atmosfera aveva tratto in inganno Peary e ora essi avevano impiegato tempo, energie e risorse per esplorare qualcosa di irreale.

      Molti oggi mostrano devozione e dedicano tempo a dèi che ritengono reali. Ai giorni degli apostoli di Gesù venivano adorati dèi come Hermes e Zeus. (Atti 14:11, 12) Oggi ci sono milioni di dèi adorati dai seguaci dello scintoismo, dell’induismo e di altre religioni del mondo. In effetti, come dice la Bibbia, “ci sono molti ‘dèi’ e molti ‘signori’”. (1 Corinti 8:5, 6) Possono tutti questi dèi essere reali?

      Dèi che ‘non possono salvare’

      Considerate, ad esempio, l’uso di immagini o di simboli nell’adorazione. A chi confida in loro o prega per mezzo di loro, gli idoli appaiono come dei salvatori dotati di poteri sovrumani che possono ricompensare o liberare dal pericolo. Ma possono veramente salvare? Riguardo a tali oggetti il salmista cantò: “Gli idoli delle nazioni sono argento e oro, opera delle mani dell’uomo terreno. Hanno bocca, ma non possono pronunciare nulla; hanno occhi, ma non possono vedere nulla; hanno orecchi, ma non possono prestare orecchio a nulla. Inoltre non esiste spirito nella loro bocca”. In realtà sono dèi che ‘non possono salvare’. — Salmo 135:15-17; Isaia 45:20.

      Sì, quelli che fanno gli idoli possono anche attribuire vita e potenza all’opera delle loro mani. E quelli che li adorano ripongono fiducia in essi. “Portano [un idolo] sulla spalla”, disse il profeta Isaia, “lo sostengono e lo depositano nel suo luogo perché stia fermo”. E aggiunse: “Dal suo luogo in cui sta in piedi non si muove. Uno perfino grida a lui, ma esso non risponde; non lo salva dalla sua angustia”. (Isaia 46:7) Il fatto è che un idolo rimane senza vita non importa quanto sia fervente la fede di chi confida in esso. Queste immagini scolpite e statue di metallo fuso sono “dèi che non valgono nulla”. — Abacuc 2:18.

      Un’altra cosa comune oggi è idoleggiare o venerare personaggi dello spettacolo e dello sport, sistemi politici e certi capi religiosi. Per molti, inoltre, il denaro è un dio. In ciascun caso, questi idoli sono fatti passare per quello che non sono. Non danno e non possono dare tutto ciò che sperano coloro che credono in essi. Per esempio, può sembrare che con la ricchezza si possano risolvere molti problemi, ma il potere della ricchezza è ingannevole. (Marco 4:19) Un ricercatore ha chiesto: “Come spiegare il fatto che qualcosa di tanto desiderato da molte persone, e ritenuto una specie di panacea, una volta raggiunto ha una gamma di effetti che vanno dalla delusione al trauma?” Sì, chi cerca la ricchezza può dover sacrificare ciò che ha vero valore, come la salute, una vita familiare soddisfacente, amicizie solide o una preziosa relazione con il Creatore. Il ‘dio denaro’ dimostra di non essere altro che un ‘idolo di falsità’. — Giona 2:8.

      “Non c’era chi rispondesse”

      È stolto dire che una cosa è reale quando non lo è. Gli adoratori del dio Baal ai giorni del profeta Elia lo riscontrarono a proprie spese. Erano fermamente convinti che Baal avesse il potere di far scendere fuoco dal cielo per consumare un sacrificio animale. In effetti, “invocavano il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: ‘O Baal, rispondici!’” Baal aveva forse orecchi per udire e una bocca per parlare? La Bibbia prosegue: “Non c’era voce, e non c’era chi rispondesse”. In realtà, “non ci fu chi prestasse attenzione”. (1 Re 18:26, 29) Baal non era reale, vivo o attivo.

      Com’è essenziale conoscere e adorare un Dio che è reale! Ma chi è? E in che modo confidare in lui può recarci beneficio?

      [Immagini a pagina 3]

      Egingwah, il compagno di Peary, scruta l’orizzonte per avvistare la terra

      Robert E. Peary

      [Fonti]

      Egingwah: Dal libro The North Pole: Its Discovery in 1909 Under the Auspices of the Peary Arctic Club, 1910; Robert E. Peary: NOAA

      [Immagini a pagina 4]

      Molti sono ingannati da ciò che questo mondo idoleggia

  • Confidate in Geova, l’Iddio che è reale
    La Torre di Guardia 2002 | 15 gennaio
    • Confidate in Geova, l’Iddio che è reale

      Avete mai guardato in una notte serena il cielo trapunto di stelle? Come ne spiegate l’esistenza?

      NEL silenzio della notte le stelle parlarono a Davide, re dell’antico Israele, spingendolo a scrivere: “I cieli dichiarano la gloria di Dio; e la distesa annuncia l’opera delle sue mani”. (Salmo 19:1) Non la creazione, ma il Creatore è degno “di ricevere la gloria e l’onore e la potenza”. — Rivelazione (Apocalisse) 4:11; Romani 1:25.

      “Chi ha costruito tutte le cose è Dio”, dice la Bibbia. (Ebrei 3:4) In effetti il vero Dio, ‘il cui nome è Geova, è l’Altissimo su tutta la terra’. (Salmo 83:18) Ed egli non è un’illusione, un miraggio. Gesù Cristo disse riguardo al suo Padre celeste, Geova: “Colui che mi ha mandato è reale”. — Giovanni 7:28.

      Geova, Colui che adempie i suoi propositi

      Geova, l’incomparabile nome di Dio, ricorre quasi 7.000 volte nelle sole Scritture Ebraiche. Il nome stesso indica che egli è reale. Tale nome significa letteralmente “Egli fa divenire”. Pertanto Geova Dio si definisce Colui che adempie i suoi propositi. Quando Mosè chiese a Dio il suo nome, Geova ne spiegò il significato in questo modo: “Io mostrerò d’essere ciò che mostrerò d’essere”. (Esodo 3:14) La traduzione di Rotherham dice appropriatamente: “Io diverrò qualunque cosa mi piaccia”. Geova dimostra di essere, ossia sceglie di divenire, qualunque cosa sia necessaria affinché i suoi giusti propositi e le sue promesse divengano realtà. Pertanto ha una sorprendente quantità di titoli, come Creatore, Padre, Sovrano Signore, Pastore, Geova degli eserciti, Uditore di preghiera, Giudice, grande Insegnante, Ricompratore. — Giudici 11:27; Salmo 23:1; 65:2; 73:28; 89:26; Isaia 8:13; 30:20; 40:28; 41:14.

      Solo il vero Dio può giustamente chiamarsi Geova, poiché gli esseri umani non possono mai essere sicuri che i loro progetti si realizzino. (Giacomo 4:13, 14) Solo Geova può dire: “Proprio come scende il rovescio di pioggia, e la neve, dai cieli e non vi torna, a meno che non saturi realmente la terra e la faccia produrre e germogliare, e si dia realmente seme al seminatore e pane a chi mangia, così sarà la mia parola che esce dalla mia bocca. Non tornerà a me senza risultati, ma certamente farà ciò di cui mi son dilettato, e avrà sicuro successo in ciò per cui l’ho mandata”. — Isaia 55:10, 11.

      È così certo che Geova adempia il suo proposito che anche quello che agli uomini può sembrare irreale per lui è reale. Molto tempo dopo che Abraamo, Isacco e Giacobbe erano morti, Gesù parlò di loro e disse: “Egli [Geova] non è l’Iddio dei morti, ma dei

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