Era ragionevole per Davide aspettarsi di essere preso in considerazione da Dio? Dio vi prende in considerazione? Molte persone stentano a credere che un Dio onnipotente si interessi di loro. Come mai?

Un motivo è che Dio è decisamente superiore ai semplici esseri umani. Dalla sua eccelsa posizione, intere nazioni “sono come una goccia dal secchio; e sono [...] considerate come il velo di polvere sulla bilancia” (Isaia 40:15). Uno scrittore dei nostri tempi piuttosto scettico ha concluso che sia “il colmo della presunzione credere nell’esistenza di un essere divino che si interessa personalmente e tempestivamente di quello che facciamo”.

D’altra parte, a motivo della loro condotta alcuni ritengono di non meritare che Dio si interessi di loro. Per esempio Jim, un uomo di mezza età, dice: “Pregavo costantemente di avere pace e autocontrollo, ma poi la rabbia aveva sempre il sopravvento. Alla fine sono arrivato alla conclusione di essere cattivo fino al midollo e che Dio non poteva aiutarmi”.

Dio è così distante dagli esseri umani da non riuscire a notarli? Cosa prova veramente per le sue creature imperfette? Senza una rivelazione divina, nessun uomo può rispondere al posto di Dio a questi interrogativi. Tuttavia la Bibbia, il messaggio ispirato da Dio e rivolto all’umanità, risponde che egli non è un essere distante e privo di interesse. La Bibbia sostiene che ‘in effetti non è lontano da ciascuno di noi’ (Atti 17:27). Nei quattro articoli che seguono vedremo cosa dice Dio in merito al suo interesse per i singoli individui e in che modo ha già mostrato questo interesse a persone in carne e ossa come voi.

PERCHÉ ALCUNI HANNO DUBBI: Secondo un recente studio, la nostra galassia da sola potrebbe contenere almeno 100 miliardi di pianeti. A motivo delle dimensioni straordinarie dell’universo, molti si chiedono: “Perché l’onnipotente Creatore dovrebbe guardare cosa fanno insignificanti esseri umani su un minuscolo pianeta?”

COSA INSEGNA LA PAROLA DI DIO: Geova non si è limitato a darci la Bibbia per poi disinteressarsi di noi. Anzi ci assicura: “Certamente darò consiglio col mio occhio su di te” (Salmo 32:8).

Consideriamo la vicenda di Agar, una donna egiziana del XX secolo a.E.V. Agar si comportò in modo irriverente nei confronti di Sarai, la sua padrona. A quel punto Sarai umiliò Agar, che fuggì nel deserto. Agar aveva sbagliato, ma Dio smise forse di interessarsi di lei? La Bibbia riferisce: “L’angelo di Geova la trovò”. Quell’angelo rassicurò Agar dicendole: “Geova ha udito la tua afflizione”. Agar allora disse a Geova: “Tu sei un Dio che vede” (Genesi 16:4-13).

Lo stesso “Dio che vede” guarda anche voi. Facciamo un esempio: una madre premurosa ha una considerazione speciale per i suoi bambini, perché più sono piccoli più hanno bisogno delle attenzioni dei genitori. Similmente, quando ci sentiamo insignificanti e vulnerabili Dio ci osserva con particolare attenzione. “Nell’alto e nel luogo santo è dove risiedo”, dice Geova, “anche con l’affranto e modesto di spirito, per ravvivare lo spirito dei modesti e per ravvivare il cuore di quelli che sono affranti” (Isaia 57:15).

Tuttavia potreste chiedervi: “Come mi osserva Dio? Mi giudica dalle apparenze, o mi scruta in profondità e mi capisce davvero?”

PERCHÉ ALCUNI HANNO DUBBI: Molti credono che Dio consideri gli esseri umani solo dei peccatori, impuri e indegni della sua attenzione. Kendra, che ha sofferto di depressione, si sentiva oppressa dai sensi di colpa perché non era in grado di soddisfare alla perfezione i requisiti stabiliti da Dio. Di conseguenza aveva smesso di pregare.

COSA INSEGNA LA PAROLA DI DIO: Geova guarda oltre le vostre imperfezioni e capisce chi siete veramente. “Conosce bene come siamo formati”, dice la Bibbia, “ricordando che siamo polvere”. Soprattutto, non agisce con noi “secondo i nostri peccati”, ma misericordiosamente quando ci pentiamo ci perdona (Salmo 103:10, 14).

Prendiamo il caso di Davide, il re israelita menzionato nel primo articolo di questa serie. Pregando Dio, Davide disse: “I tuoi occhi videro perfino il mio embrione, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti [...] Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore” (Salmo 139:16, 23). Nonostante avesse peccato, a volte gravemente, Davide era convinto che Geova avrebbe potuto scorgere il pentimento nel suo cuore.

Geova vi capisce meglio di qualunque essere umano. “Il semplice uomo vede ciò che appare agli occhi”, dice la Bibbia, “ma in quanto a Geova, egli vede il cuore” (1 Samuele 16:7). Geova comprende perché vi comportate in un certo modo. Sa che fattori quali ereditarietà, modo in cui siete cresciuti, ambiente e personalità determinano quello che siete veramente. Egli vede e considera la persona che vi sforzate di essere, anche se fate degli errori.

Allora in che modo Geova vi conforta usando la profonda conoscenza che ha di voi?

PERCHÉ ALCUNI HANNO DUBBI: Anche quando sono alla disperata ricerca di conforto, alcuni pensano che sia egoista chiedere a Dio di intervenire per aiutarli ad affrontare i loro problemi. “Quando penso alla moltitudine di persone che vivono in questo mondo e ai gravi problemi che affrontano”, dice una donna che si chiama Raquel, “le mie preoccupazioni sembrano così insignificanti che esito a chiedere a Dio di aiutarmi”.

COSA INSEGNA LA PAROLA DI DIO: Dio è già intervenuto in modo straordinario per aiutare e confortare gli esseri umani. Oggi sulla terra tutti hanno ereditato il peccato, ovvero l’incapacità cronica di soddisfare alla perfezione ciò che Dio richiede. Tuttavia, Dio “amò noi e mandò il Figlio suo [Gesù Cristo] come sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (1 Giovanni 4:10). Tramite la morte di sacrificio di Gesù, Dio rende possibile ottenere il perdono dei peccati, una coscienza pura e la speranza di vivere per sempre in un pacifico nuovo mondo.a Ma questo sacrificio è solamente per la razza umana nel suo insieme o riflette l’interesse che Dio nutre per ogni singolo essere umano?

Prendiamo il caso dell’apostolo Paolo. Fu talmente colpito dal sacrificio di Gesù che scrisse: “Vivo mediante la fede verso il Figlio di Dio, che mi amò e si consegnò per me” (Galati 2:20). È vero che Gesù morì prima che Paolo diventasse cristiano. Eppure, Paolo considerava quel sacrificio un dono di Dio fatto personalmente a lui.

La morte di sacrificio di Gesù è un dono che Dio fa personalmente anche a voi. Dimostra quanto Dio vi considera preziosi. Tramite questo dono potete ricevere “conforto eterno e buona speranza” e quindi essere resi “fermi in ogni opera e parola buona” (2 Tessalonicesi 2:16, 17).

Gesù però offrì la sua vita in sacrificio quasi 2.000 anni fa. Che prove ci sono che Dio vi offre il suo aiuto oggi?

PERCHÉ ALCUNI HANNO DUBBI: Molti che credono in Dio si sentono distanti da lui. “Per me era solo il Dio che ha creato tutto”, ammette Christina, una donna irlandese che andava in chiesa tutte le settimane. “Ma non lo conoscevo. Non mi sono sentita vicino a lui nemmeno una volta”.

COSA INSEGNA LA PAROLA DI DIO: Quando ci sentiamo persi, Geova non ci considera irrecuperabili. Gesù spiegò l’interesse che Dio ha per noi con questa illustrazione: “Se un uomo ha cento pecore e una di esse si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti per andare in cerca di quella smarrita?” E fece poi questa applicazione: “Similmente non è desiderio del Padre mio che è nel cielo che uno di questi piccoli perisca” (Matteo 18:12-14).

Ognuno “di questi piccoli” è prezioso per Dio. In che modo Dio va in cerca di chi si è smarrito? Secondo il versetto citato all’inizio, Geova attira le persone a lui.

Nel passato Dio prese l’iniziativa per attirare a sé alcune persone sincere. Nel I secolo E.V. Dio mandò il discepolo cristiano Filippo incontro al carro su cui viaggiava un funzionario etiope per parlare del significato di una profezia biblica che il funzionario stava leggendo (Atti 8:26-39). In seguito Dio guidò l’apostolo Pietro perché facesse visita a un ufficiale romano di nome Cornelio, che pregava Dio e si sforzava di adorarlo (Atti 10:1-48). Inoltre Dio guidò l’apostolo Paolo e i suoi compagni fino a un fiume fuori della città di Filippi. Là incontrarono un’“adoratrice di Dio” di nome Lidia, e “Geova le aprì pienamente il cuore affinché prestasse attenzione” (Atti 16:9-15).

In ciascun caso Geova si assicurò che chi lo stava cercando avesse un’opportunità per conoscerlo. Chi è oggi che va dalle persone a casa e nelle aree pubbliche per trasmettere il messaggio della Bibbia riguardo a Dio? Molti risponderebbero che sono i Testimoni di Geova. Chiedetevi: “È possibile che Dio si stia servendo di loro per offrirmi il suo aiuto?” Vi esortiamo a pregare Dio di aiutarvi ad accogliere i suoi sforzi di raggiungervi.a