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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1973 | 1° luglio
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l’anniversario del proprio matrimonio. Ma non è nemmeno una cosa necessaria.
Basilarmente l’anniversario è il ritorno annuale del giorno di un passato avvenimento. Ci sono anniversari di ogni sorta. I popoli pagani hanno rimarchevoli anniversari di speciali avvenimenti. Ma li hanno anche i servitori di Dio. (Eso. 12:14, 24-27; Giov. 10:22, 23; 1 Cor. 11:23-26) Certo, questi anniversari o commemorazioni indicate nella Bibbia riguardavano direttamente alcuni aspetti della vera adorazione. Tuttavia, possiamo vedere da ciò che non tutti gli anniversari si possono escludere come biasimevoli. Tutto dipende da ciò che si commemora e come.
Il cristiano eviterebbe ovviamente le celebrazioni che includono pratiche non scritturali o della falsa religione. (Giov. 4:24) Oggi, però, un anniversario di nozze non è normalmente una celebrazione religiosa. Ma l’usanza di commemorare il proprio matrimonio ha origine dall’antica religione pagana? Pare di no. L’Encyclopedia Americana (ediz. del 1971) dice: “La pratica familiare di osservare anniversari di nozze pare sia sorta nell’Europa occidentale. I più antichi riferimenti nella letteratura inglese si trovano nel 17º secolo”. — Vol. 28, pag. 564.
Ora in alcuni paesi c’è l’usanza che marito e moglie osservino in modo speciale l’anniversario del loro matrimonio. Anche alcune coppie di cristiani lo fanno. Ritengono coscienziosamente di poter rafforzare i vincoli del loro matrimonio riflettendo tranquillamente e in privato sulla gioiosa occasione in cui divennero marito e moglie. Nel loro anniversario possono ripensare al progresso che hanno fatto nell’edificare un felice matrimonio e rinnovare la loro risoluzione di continuare in tal senso.
Altre coppie provano piacere a condividere la felicità del loro anniversario con alcuni amici e parenti cristiani, inclusi i figli. Se si fa questo, si dovrebbero ricordare certi punti per mantenere l’equilibrio.
In qualsiasi riunione o celebrazione, si deve stare attenti a non perdere il controllo della situazione. Anche una modesta celebrazione può divenire esagerata o portare a una condotta scorretta, come pare accadesse a volte fra i Giudei del primo secolo. (Giov. 2:10) Questo sarebbe innegabilmente sbagliato per i cristiani. (1 Piet. 4:3, 4) Né sarebbe appropriato che i celebranti dessero alle creature umane eccessivo onore, come se si dovesse venerare la coppia di cui si celebra l’anniversario. La Bibbia mostra chiaramente che la venerazione dovrebbe andare al Creatore, non a qualche creatura della terra, sia essa animale o umana. (Rom. 1:24, 25) Se una coppia ha avuto un matrimonio felice, bene. Altri possono giustamente essere felici per loro. Ma non dovrebbe questo spingere anche a rendere riconoscente lode all’Autore del matrimonio? Egli dovrebbe essere nei loro pensieri e tutto ciò che fanno dovrebbe recarGli onore.
Con i suddetti commenti non raccomandiamo alle coppie che non seguono questa usanza di cominciare ora a celebrare l’anniversario delle loro nozze. In effetti, non incoraggiamo né scoraggiamo gli anniversari di nozze. Ciascuna coppia, senza essere criticata da altri, può decidere personalmente il da farsi. Le circostanze o la coscienza di una coppia può indurla a non osservare in modo speciale l’avvenimento. Un’altra coppia ancora può commemorare l’anniversario del proprio matrimonio. In tal caso, la decisione di come faranno questo dovrebbe quindi essere presa tenendo presente il consiglio: “Sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio”. — 1 Cor. 10:31.
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Domande dai lettori (4)La Torre di Guardia 1973 | 1° luglio
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Domande dai lettori
● Perché il principio della prima guerra mondiale non coincise con i primi di ottobre, quando finirono i “fissati tempi delle nazioni”? — U.S.A.
Com’è stato spesso mostrato in questa rivista, il conferimento a Cristo Gesù del regno sulle nazioni ebbe luogo nel 1914 E.V., al termine dei “fissati tempi delle nazioni” o Tempi dei Gentili. (Luca 21:24; Dan. 4:16, 17, 31, 32) Quei “fissati tempi” cominciarono 2.520 anni prima, dopo la distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V. e l’assassinio del governatore giudeo Ghedalia. L’assassinio di Ghedalia nel mese di Tishri (settembre/ottobre) (“alla settima nuova luna”, traduzione di Byington) spinse quei Giudei che si eran lasciati rimanere nel paese di Giuda a fuggire. (Ger. 41:1, 2; 43:2-7) Al tempo in cui i timorosi Giudei fuggirono in Egitto dovette essere almeno la metà di Tishri, per consentire tempo sufficiente onde avessero luogo gli avvenimenti menzionati nella Bibbia fra l’assassinio e la fuga. (Si paragoni Geremia 41:4, 10–42:7). Ciò porrebbe l’inizio dei Tempi dei Gentili verso il 15 Tishri 607 a.E.V.
Alla fine dei Tempi dei Gentili, verso il 15 Tishri (4/5 ottobre) 1914 E.V., si adempì Rivelazione 11:15: “Il regno del mondo è divenuto il
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