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  • Predicata la “buona notizia” nel gelido nord

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  • Predicata la “buona notizia” nel gelido nord
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
  • Sottotitoli
  • “BISOGNA VISITARE OGNI CASA”
  • ANSIOSI DI IMPARARE LA VERITÀ DELLA BIBBIA
  • ALCUNE DIFFICOLTÀ
  • DA OPPOSITORI A ZELANTI SERVITORI DI DIO
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
w74 15/11 pp. 693-695

Predicata la “buona notizia” nel gelido nord

“OGGI fa 34 gradi sotto zero con venti di sedici chilometri orari. Con venti simili l’effetto prodotto sulla carne umana equivale a 43 gradi sotto zero”, riferì un testimone di Geova nell’estremo nord e aggiunse: “Questa mattina è stata una sfida predicare di casa in casa”.

Questo ministro dei testimoni di Geova e centinaia di migliaia d’altri come lui recano regolarmente ad altri il messaggio della Bibbia, anche nel gelido nord. I Testimoni hanno fatto sforzi speciali per visitare persone di ogni luogo, inclusi gli abitanti di luoghi isolati.

Nel 1971 un gruppo di testimoni di Geova si recò in remoti villaggi indiani della provincia canadese del Manitoba. In quanto alle condizioni incontrate, Donald Anders, che fece parte di questo gruppo, osserva:

“La temperatura scende spesso a 40 gradi sotto zero. Il vento può essere davvero tagliente e congelare parti del viso prima che uno se ne accorga. A volte era così freddo che l’aria effettivamente cristallizzava, diventando densa e impedendo agli aerei di atterrare per la risultante scarsa visibilità. Spesso si forma il gelo sulle palpebre, sul naso e sulla bocca.

“In un freddo così intenso ci si deve vestire adeguatamente. Dovevamo indossare abiti che non lasciassero penetrare il vento. Spesso la sola cosa visibile in noi erano gli occhi e la bocca. Non si poteva sopravvivere altrimenti”.

“BISOGNA VISITARE OGNI CASA”

Un Testimone di Geova in Alasca commenta: “Forse la maggiore difficoltà per predicare qui la ‘buona notizia’ non sono tanto le temperature sotto zero quanto la distanza tra i villaggi”. Molti villaggi si possono raggiungere solo in barca o in aereo. Ciò nondimeno, i testimoni di Geova si sono sforzati di visitare gli abitanti di queste zone remote. Il ministro citato sopra menziona un metodo seguìto per visitare le persone abitanti in solitarie casette della foresta:

“Avvistata una casetta isolata, i Testimoni sull’aereo la sorvolano finché non compare l’occupante. La volta successiva che passano sopra la casa gettano giù al padrone di casa un pacchetto contenente esemplari di letteratura biblica e una lettera che spiega le fondamentali verità bibliche. Così anche in questi luoghi isolati i testimoni possono recare la ‘buona notizia’”.

Un anziano che visita le congregazioni nel nord della Norvegia descrive gli sforzi compiuti per visitare le persone isolate di quella zona. “La congregazione di Alta [più di 300 chilometri al di sopra del Circolo Polare Artico] ha trovato alcuni interessati in cinque case di Garkolobold, in aperta campagna. Per arrivarci, devono prima percorrere in auto 85 chilometri sin dove finisce la strada, e poi 35 chilometri su uno scooter [imbarcazione a vela che permette di viaggiare sul ghiaccio]. Con quelli che abitano lontano ci tratteniamo spesso più a lungo, studiando parecchi capitoli e considerando varie domande”.

Mattie Tiainen, ministro viaggiante dei testimoni di Geova nell’estremo settentrione della Finlandia, menziona gli sforzi dei Testimoni locali per visitare le persone isolate di quella zona: “Alcuni portavano con sé sull’autobus la bicicletta e gli sci e percorrevano più di 100 chilometri per raggiungere lontani villaggi, compiendo la predicazione sulla via del ritorno. Gli sci erano necessari per lavorare strade secondarie, che non erano state liberate dalla neve”.

Alcune case erano inaccessibili d’inverno, ma se ne prendeva nota con cura per tornare d’estate. In una di queste case situata dall’altra parte di un fiume che d’inverno non si poteva attraversare i testimoni di Geova trovarono Kustaa Nurmela e la sua famiglia. Questo tranquillo contadino accettò subito lo studio biblico. Divenne testimone di Geova e addestrò anche la sua famiglia a servire Geova. Com’è felice il fratello Nurmela che i testimoni di Geova non trascurassero la sua casa isolata!

Il fratello Tiainen narra pure di Kaisa Aho, una donna che conobbe le promesse della Bibbia quando un testimone di Geova fece visita alla loro casa isolata:

“La sorella Aho aveva visitato ogni casa della zona. Talvolta il marito Veikko le permetteva di fare viaggi per andare a predicare in altri villaggi, alcuni dei quali molto lontani. Viaggiava a piedi d’estate e con gli sci d’inverno. A volte questa sorella percorreva con gli sci da 20 a 30 chilometri al giorno. In un viaggio di parecchi giorni poteva coprire una distanza di 100 chilometri”.

Perché faceva simili sforzi per visitare le persone? Ella spiega: “Si deve visitare ogni casa, perché è così che fummo trovati mio marito e io”.

ANSIOSI DI IMPARARE LA VERITÀ DELLA BIBBIA

Molti nativi del gelido nord sono umili e ansiosi di conoscere la verità di Dio. Essi accettano volentieri l’idea del paradiso restaurato sulla terra. Ma spesso sono necessarie parole e illustrazioni e figure semplici per farsi capire da questa umile gente.

Nell’estate del 1972 e del 1973 Morris Charland e Bryce Smith, due ministri in servizio continuo di Sept Îles, nel Quebec, si misero in viaggio per visitare ventisette villaggi nella parte nordoccidentale di quella provincia. Gli abitanti di questi luoghi erano ansiosi di udire la “buona notizia” del regno di Dio? Essi riferirono:

“Molti abitanti dei villaggi non si accontentarono di udire solo una volta il messaggio. Ci seguirono di porta in porta finché si formò una grande processione. In una casa la folla era così numerosa che facevo fatica a piegarmi per prendere la letteratura dalla borsa. Dovevano esserci almeno trenta persone radunate in quella casa per udire il messaggio del Regno”.

Nel piccolo villaggio di Shaktolik, in Alasca, un testimone di Geova si avvicinò a un anziano Eschimese che si accingeva a partire sul suo veicolo da neve per andare a prendere la moglie e i nipoti che pescavano ad alcuni chilometri di distanza. Ma quando seppe lo scopo della visita, l’uomo mandò invece suo figlio, dicendo: “Questo è troppo importante perché me ne vada. Entri e mi dica tutto”. Poco dopo arrivò la moglie e anch’ella fu colma di gioia udendo le confortanti promesse della Bibbia. Mentre il fratello stava per andarsene, corsero alla porta, dicendo: “No, non se ne vada. Vogliamo sentire tutto!”

A volte basta una visita sola dei testimoni di Geova per destare interesse in chi ama la verità. Nel 1972 il libro ‘Cose nelle quali è impossibile che Dio menta’ fu lasciato al giovane capo di un complesso pop nel nord della Norvegia. Letto il libro quest’uomo si recò alla sede locale della Società Torre di Guardia per avere altre informazioni. Ricevuto l’indirizzo di un anziano di Bodø, fece un viaggio di mezza giornata per incontrarlo e ottenere la risposta ad altre domande, servendosi di un registratore a nastro per poter risentire la conversazione, che durò parecchie ore. Sciolse subito il suo complesso, diede le dimissioni dalla chiesa e smise di far parte di un partito politico. Nel giugno del 1972, pochi mesi dopo aver udito per la prima volta la verità, questo giovane fu battezzato come testimone di Geova.

ALCUNE DIFFICOLTÀ

La maggioranza dei nativi del gelido nord sono amichevoli e favorevoli alla verità della Bibbia. Ma vi sono anche difficoltà per predicare la “buona notizia” in queste zone. Anzitutto, le persone del luogo sono spesso timidissime, per cui è difficile scoprire il vero interesse. Per cui sono spesso restii ad apportare nella loro vita cambiamenti che li farebbero apparire diversi dai vicini.

Anche il pregiudizio religioso può causare difficoltà. Nella Finlandia settentrionale un ecclesiastico scrisse in un giornale: “I geoviti sono il flagello di Pudasjärvi”. Egli li accusò anche falsamente di divulgare insegnamenti comunisti. A causa di questa opposizione due testimoni di Geova nella zona dovettero cercare per oltre un anno per trovare un alloggio fisso. In un altro caso un commerciante ricevette tre avvertimenti pubblici e fu infine espulso dalla sua chiesa perché “permette ai testimoni di Geova di tenere adunanze nei locali di un’azienda di sua proprietà”. Ma nonostante una certa opposizione, “tutte le persone di quelle zone hanno udito la ‘buona notizia’ del regno di Dio”, secondo una recente lettera della filiale finlandese della Società Torre di Guardia.

DA OPPOSITORI A ZELANTI SERVITORI DI DIO

Ma anche dov’è manifestata opposizione, la “buona notizia” tocca i cuori bendisposti. Infatti, alcuni ex oppositori sono ora zelanti testimoni di Geova. Per esempio, nel Quebec orientale un testimone di Geova visitò un giovane sposato che dapprima si mostrò ostile, accusando il Testimone di cercar di ‘vendere la sua religione’. Quando fu spiegato che Gesù stesso predicava “di villaggio in villaggio”, l’uomo accettò una copia del libro La Verità che conduce alla Vita Eterna. (Luca 8:1; 13:22) Lo lesse in una notte e poi suggerì un incontro con il locale sacerdote cattolico. Ecco come andò:

“Il sacerdote fu molto cortese. Portai la conversazione su argomenti che sapevo interessavano questo giovane, inclusa la Trinità. Il sacerdote fu continuamente d’accordo con la Bibbia, e fece molte domande. Non potendosi più contenere, l’uomo insisté che il sacerdote si difendesse. ‘Difendermi?’ replicò. ‘Cerco la verità quanto te!’

“La mattina dopo alla messa questo sacerdote annunciò che se qualcuno voleva conoscere la Bibbia, doveva parlare ai testimoni di Geova. Alcuni mesi dopo fui sorpreso apprendendo che il giovane aveva accettato di cuore la verità della Bibbia, andando anche di casa in casa di sua iniziativa per parlarne ai vicini. Non so ciò che accadde al sacerdote, poiché poco dopo la nostra conversazione fu trasferito in un altro distretto”.

In un’altra esperienza i testimoni di Geova incontrarono un uomo che aveva lasciato la sua casa nel Canada meridionale per trasferirsi nel nord in cerca di vera fratellanza e felicità tra gli Indiani. Dapprima quest’uomo si oppose. Ma poi lesse ne La Torre di Guardia un articolo intitolato “Come la buona notizia unisce il genere umano”. Queste informazioni gli fecero una tale impressione che chiese uno studio biblico a domicilio. Alcuni mesi dopo fu battezzato e poco più tardi questo ex oppositore divenne un predicatore della “buona notizia” in servizio continuo. Come si sentì riguardo al fatto che aveva conosciuto la verità della Bibbia? Si espresse così: “Tutto quello che cercavo — unità, pace, vero amore cristiano fra tutte le razze e la speranza di vedere un mondo senza ingiustizia — l’ho trovato nella Parola e nella terrena organizzazione di Geova”.

Come predisse Gesù, la buona notizia viene predicata in tutta la terra abitata, anche nelle zone scarsamente popolate del gelido nord.

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