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  • La nuova amministrazione delle cose della terra
    La Torre di Guardia 1968 | 1° febbraio
    • 10. Quando la Bibbia dice: “essi . . . regnarono col Cristo per mille anni”, significa forse che tutti i 144.000 sono con Cristo nei cieli quando comincia il regno di 1.000 anni? Dite le ragioni.

      10 “Ed essi vennero alla vita e regnarono col Cristo per mille anni”. Il regno millenario di Cristo comincia immediatamente dopo che Satana e i suoi demoni sono legati e scagliati nell’abisso. Possiamo capire che non ogni membro dei 144.000 sarà nei cieli all’inizio del regno millenario, poiché un piccolo rimanente sulla terra sopravvivrà ad Armaghedon e rimarrà sulla terra per un tempo non dichiarato. La dichiarazione non significa dunque che debbano essere tutti in cielo con Cristo per tutto il regno di mille anni. Coloro che morirono prima dell’istituzione del Regno furono risuscitati al tempo in cui Geova venne nel tempio col suo messaggero del patto nel 1918. Rivelazione 14:13 indica che alcuni del rimanente muoiono dopo la nascita del messianico regno di Dio nel 1914. Questi non devono dormire nella morte finché sia legato Satana il Diavolo. Lo raggiungono essendo risuscitati senza indugio. — 1 Tess. 4:15, 16; 1 Cor. 15:51-54.

      11. (a) Che cosa faranno quelli del rimanente sulla terra dopo l’inizio dei mille anni? (b) Perché è inserita la dichiarazione tra parentesi di Rivelazione 20:5, e che cos’è la “prima risurrezione”?

      11 Perciò, quando comincia il regno millenario di Cristo, quelli del “rimanente” lasciati sulla terra non si glorificheranno come re, ma saranno qui a servire gli interessi del Regno fino a quando non avviene la loro morte ed essi non sono risuscitati. (2 Piet. 3:11-14; Mal. 3:17 fino a 4:3) Essi parteciperanno al regno millenario di Cristo. Ma Cristo è il Re e il dominio millenario è suo. Non è necessario che siano tutti con lui per gli interi mille anni. Il pieno potere del Regno è stato dato a lui. (Riv. 12:5, 10; Sal. 2:8) Il suo regno dura mille anni dal tempo dell’inabissamento di Satana, e la maggioranza dei 144.000 sono con lui dall’inizio di questo periodo. La dichiarazione fra parentesi: “Il resto dei morti non venne alla vita finché i mille anni non furono finiti”, è inserita lì perché i 144.000 che partecipano con Gesù Cristo alla sua nuova amministrazione ricevono per primi la ricompensa della vita. Giovanni scrive dei 144.000: “Questa è la prima risurrezione”. Essa è prima per tempo, importanza e qualità, poiché la prima risurrezione è la stessa specie di risurrezione che ebbe Gesù Cristo. — 1 Piet. 3:18; Rom. 6:3-9; Filip. 3:9-11; 2 Tim. 2:11, 12.

      12. Perché la seconda morte non ha autorità su quelli che ricevono la prima risurrezione?

      12 “Felice e santo è chiunque prende parte alla prima risurrezione; su questi non ha autorità la seconda morte”. Gesù attendeva di ricevere una meravigliosa risurrezione, e i suoi seguaci ne sono in felice aspettativa. Essi sono destati dai loro corpi terrestri che sono mortali e corruttibili, e mutati, in quanto ricevono corpi incorruttibili, immortali. Sono in grado di entrare alla presenza stessa di Dio, che è immortale. La “seconda morte” simboleggiata dal “lago di fuoco che brucia con zolfo” in cui furono scagliati la “bestia selvaggia” e il “falso profeta” non “ha autorità” sui 144.000, poiché immortalità significa che non sono soggetti alla morte. Gesù Cristo ricevette una “vita indistruttibile” e questi partecipano con lui. — 1 Cor. 15:53, 54; Ebr. 7:16.

      SUDDITI DELL’AMMINISTRAZIONE

      13. Date l’evidenza che Rivelazione 20, versetto 5, fa parte del testo biblico.

      13 Anche se la frase tra parentesi: “Il resto dei morti non venne alla vita finché i mille anni non furono finiti”, non compare nel Manoscritto Sinaitico del quarto secolo, può essere stata su una pagina mancante del Manoscritto greco Vaticano N. 1209 del quarto secolo, e si trova nel Manoscritto greco Alessandrino del quinto secolo, e nella Vulgata latina, in Rivelazione 20:5.

      14. Chi sono quelli di cui si parla in Rivelazione 20:5, e quali esigenze dovranno soddisfare?

      14 Quelli qui menzionati sono coloro che vivranno sulla terra. La “grande folla” è una classe di persone che rimangono accanto ai fratelli spirituali di Cristo e sopravvivono alla battaglia di Har-Maghedon e all’atto di legare e inabissare Satana il Diavolo. Altri di coloro che Gesù chiamò “altre pecore” devono pure essere risuscitati. Essi si uniranno alla “grande folla” servendo Dio durante il giorno del giudizio di mille anni, e tutti questi insieme dovranno essere ubbidienti, resistendo lealmente alla prova del “po’ di tempo” in cui Satana e i suoi demoni saranno sciolti dall’abisso. — Riv. 7:9; Giov. 10:16; Riv. 20:3.

      15. Quando e in che senso il “resto dei morti . . . venne alla vita”?

      15 Dio è il Giudice che decide personalmente chi vivrà per sempre nel suo universo. “Dio è Colui che li dichiara giusti”. Dopo la prova egli dichiarerà questi fedeli incrollabilmente e immutabilmente devoti alla giustizia. Egli è in grado di giudicare con perfezione e sa che questi, negli anni avvenire, non si volgeranno mai contro la sua sovranità. Perciò li ricompensa col diritto alla vita eterna sulla terra in uno stato paradisiaco. Allora essi saranno realmente ‘venuti alla vita’ dal punto di vista di Dio. — Rom. 8:33.

      L’OPERA DEGLI AMMINISTRATORI

      16. Quale sarà l’opera dei 144.000 e quali saranno i risultati della loro opera?

      16 In quanto ai 144.000 immortali, Giovanni dichiara ulteriormente: “Saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni”. Sulla terra ci saranno la “grande folla” e quelli che sono risuscitati, i fedeli servitori di Dio dell’antichità e molti, forse miliardi di altri che sono morti. Lo straordinario ma piacevole compito dei nuovi amministratori della terra, Gesù Cristo e i suoi 144.000 re e sacerdoti associati, sarà quello di applicare i meriti del sacrificio di riscatto di Gesù Cristo a quelli che si dimostreranno ubbidienti. Essi amministreranno il governo con giustizia per adempiere il proposito di Dio che il genere umano viva sulla terra nella perfezione con la vita eterna. La terra sarà un giardino paradisiaco abbellito, con gli animali sottoposti al genere umano. Lì non ci sarà posto per la falsa religione; la politica sarà sparita per sempre; sarà fatta solo la volontà del Creatore che fece il genere umano a sua propria immagine e che ha amorevoli propositi per esso. — Gen. 1:27; Matt. 6:10.

      17. Perché allora sarà facile vedere che la vita ha uno scopo?

      17 Quindi avverrà il contrario di ciò che vediamo ora. Sarà facile discernere che la vita ha uno scopo. Il sistema malvagio della falsa religione e la corruzione politica che esercita una paralizzante stretta sul genere umano saranno cose del passato, per non rovinare mai più la terra né quelli che abitano su di essa. Il principale disturbatore del genere umano, Satana il Diavolo, sarà stato tolto di mezzo. Il nuovo amministratore è immortale e, essendo alla destra di Dio, sarà permanente, così che la corruzione e il male non possano più sorgere. La terra sarà allora come un gioiello nei cieli stellati di Geova Dio, all’eterna lode del suo nome. — Salmo 150.

  • “Uno spettacolo teatrale per il mondo, sia per gli angeli che per gli uomini”
    La Torre di Guardia 1968 | 1° febbraio
    • “Uno spettacolo teatrale per il mondo, sia per gli angeli che per gli uomini”

      Narrato da Maxwell G. Friend

      “VENITE, ascoltate, tutti voi che temete Dio, e per certo vi narrerò ciò che egli ha fatto per la mia anima”. (Sal. 66:16) Questo è ciò che voglio fare ora.

      Il mio antenato fu Abraamo. Come lui, il mio più ardente desiderio è stato quello di avere Geova come mio eterno Amico e di rimanere per sempre vicino a lui.

      Nacqui in Austria nel 1890 da devoti genitori ebrei con nove figli, fui allevato nella religione ortodossa ebraica e imparai a leggere l’ebraico prima di avere l’età per andare a scuola. Fui avvicinato a Dio in tenera età dai miei devoti genitori, non dai miei severi insegnanti di religione. Tutto quello che imparai da quegli insegnanti furono preghiere ebraiche formalistiche e meccaniche e riti senza senso.

      Nel 1897 la mia famiglia si trasferì a Zurigo, in Svizzera. Lì, durante il mio primo anno di scuola, udii per la prima volta la storia della nascita di Gesù. Ne rimasi affascinato. Avevo appena imparato a leggere il tedesco, quando un libro religioso incompleto, scritto e illustrato per bambini, entrò in casa nostra. Era stampato a grandi caratteri e narrava affascinanti racconti biblici tratti dalle Scritture Ebraiche e Greche. Con vivo interesse li lessi e li rilessi attentamente. Sia i familiari racconti biblici ebraici che quelli nuovi intorno al Messia e ai suoi primi discepoli divennero vivi e avvincenti per me. Vi credetti con tutto il mio piccolo cuore. In seguito fui attratto da libri sulla scienza popolare, principalmente la biologia e la cosmologia. Questo allargò il mio orizzonte, e a quattordici anni abbandonai la religione formalistica.

      DA ADULTO

      La cosiddetta istruzione superiore che ricevetti durante gli anni dell’università insieme

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