-
La chiave della felicità familiareCome rendere felice la vita familiare
-
-
Capitolo 1
La chiave della felicità familiare
1, 2. Quali ottime cose può provvedere una sana vita familiare? Quindi quali domande potrebbero sorgere?
MOLTE aspirazioni umane possono essere appagate nella cerchia familiare. Possiamo trovarvi quello che tutti normalmente desideriamo: sentirci necessari, apprezzati e amati. Una calorosa relazione familiare può soddisfare questi bisogni in modo meraviglioso. Può produrre un’atmosfera di fiducia, comprensione e affetto. La casa diventa allora un vero rifugio da difficoltà e inquietudini esterne. I figli possono sentirsi al sicuro e la loro personalità può sbocciare in tutta la sua pienezza.
2 Questa è la vita familiare che tutti vorremmo. Ma nulla di ciò si ottiene automaticamente. Come si può raggiungere? Perché la vita familiare attraversa oggi difficoltà particolarmente gravi in molte parti del mondo? Cosa determina la differenza tra felicità coniugale e infelicità coniugale, tra una famiglia calorosa e unita e una famiglia fredda e divisa?
3. Cosa rivela la storia circa l’importanza della famiglia?
3 Se sei sinceramente preoccupato per il benessere e il successo della tua famiglia, ne hai buona ragione. Descrivendo l’importanza dell’istituzione familiare, The World Book Encyclopedia (1973) dice:
“La famiglia è la più antica istituzione umana. Sotto molti aspetti è la più importante. È l’elemento più fondamentale della società. Intere civiltà sono sopravvissute o scomparse, secondo che la vita familiare fosse forte o debole”.
4, 5. Quali spiacevoli atteggiamenti si osservano in molte famiglie?
4 Ma quante famiglie oggi sono intimamente unite da forti vincoli d’amore? Quante godono il calore di reciproche espressioni di benignità, gratitudine e generosità? Quante hanno imparato la verità del detto: “Vi è più felicità nel dare che nel ricevere”?
5 Uno spirito ben diverso dilaga oggi in tutta la terra. Predomina nel mondo occidentale, ma sta penetrando anche nell’Oriente e in altri luoghi dove la vita familiare era tradizionalmente assai stabile. Fra le opinioni correnti troviamo: ‘Fa quello che vuoi, e lascia che gli altri si arrangino’. ‘La disciplina è fuori moda; lascia che i ragazzi scelgano la propria strada’. ‘Non esprimere giudizi su ciò che è giusto o sbagliato’. In un crescente numero di paesi divorzi, delinquenza minorile e immoralità degli adulti aumentano con ritmo allarmante. Psicologi, psichiatri, ecclesiastici e altri consulenti offrono suggerimenti. Ma invece di rafforzare l’unità della famiglia, molti consiglieri condonano o perfino raccomandano l’immoralità come mezzo per alleviare la frustrazione. Il cattivo frutto di tutto questo conferma il detto: “Qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà”.
LA STORIA SOSTIENE L’ISTITUZIONE FAMILIARE
6. Come ciò che accadde nell’antica Grecia e Roma illustra l’importanza della famiglia?
6 Le lezioni insegnate dalla storia sull’importanza della famiglia meritano seria considerazione. Lo storico Will Durant, nella Parte II di The Story of Civilization, descrive il crollo della famiglia nella Grecia antica, quindi prosegue: “La causa essenziale della conquista romana della Grecia fu la disgregazione della civiltà greca dall’interno”. Egli mostra quindi che la forza di Roma stava nella famiglia, ma quando l’istituzione familiare venne minata dall’immoralità sessuale, l’impero cominciò a declinare.
7. Perché nell’impero romano certuni godevano una sana vita familiare mentre altri avevano gravi problemi?
7 In realtà la storia conferma l’antico detto: “Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”. Ma indica anche che vi è una fonte al di là della sapienza umana a cui ricorrere per farsi guidare, col risultato che la famiglia prospererà. Gli storici riferiscono che durante la decadenza dell’impero romano “la vita familiare degli Ebrei era esemplare, e le piccole comunità cristiane con la loro devozione e la loro modestia turbavano il mondo pagano pazzo dei piaceri”. (The Story of Civilization, Parte III, pag. 366) Cosa distingueva quelle famiglie? Avevano una guida diversa: la Bibbia. Finché ne applicarono i consigli, considerandola la Parola di Dio, ebbero famiglie sane, pacifiche. Quei risultati suscitavano nel decadente mondo romano un senso di colpa.
8. Nel cercare di risolvere i problemi familiari, perché la Bibbia merita la nostra attenzione? (Salmo 119:100-105)
8 I detti citati nei paragrafi precedenti sono pure tratti dalla Bibbia. In quel libro troviamo le parole di Gesù Cristo secondo cui c’è più felicità nel dare che nel ricevere, l’affermazione ispirata dell’apostolo Paolo che mieteremo quello che avremo seminato, e la dichiarazione di Geremia, profeta di Dio, che non spetta all’uomo dirigere i propri passi. (Atti 20:35; Galati 6:7; Geremia 10:23) Questi principi biblici si sono dimostrati veri. Gesù disse anche: “Che la sapienza sia giusta è provato dalle sue opere”. (Matteo 11:19) Se i consigli biblici sono davvero efficaci per risolvere i problemi familiari, non meritano la nostra rispettosa attenzione?
9, 10. (a) Perché suggerimenti utili e affetto naturale non bastano per avere una felice vita familiare? (b) Cos’altro ci vuole? (Rivelazione 4:11)
9 Oggi ci sono migliaia di pubblicazioni sul matrimonio e la vita familiare. Quasi tutte contengono almeno qualche informazione utile. Eppure la vita familiare continua a deteriorarsi. Ci vuole qualcosa di più, qualcosa che dia la forza di resistere alle pressioni che ora minacciano la cerchia familiare. Il naturale affetto fra marito e moglie e fra genitori e figli dà forza. Ma anche questo non basta a tenere molte famiglie unite quando arrivano tempi di crisi. Cosa ci vuole ancora?
10 Non basta avere un senso di responsabilità e devozione nei confronti del proprio coniuge, dei figli o dei genitori. Ci vuole anche un maggior senso di responsabilità verso Colui di cui la Bibbia parla come del “Padre, al quale ogni famiglia in cielo e sulla terra deve il proprio nome”. Egli diede origine al matrimonio e alla vita familiare: è il Creatore dell’umanità, Geova Dio. — Efesini 3:14, 15.
INTERESSE DI DIO PER L’ISTITUZIONE FAMILIARE
11-13. Qual è il proposito di Dio riguardo alla terra e alla famiglia umana?
11 Geova Dio conosce i bisogni dell’umanità e desidera che siamo felici, perciò ci dà consigli sulla vita familiare. Ma un proposito più importante si riflette nel suo profondo interesse per le famiglie. La Bibbia spiega qual è questo proposito. Mostra che la terra non esiste per caso. Noi non esistiamo per caso. Geova Dio creò la terra, si propose che esistesse per sempre e che fosse abitata per sempre. Il profeta Isaia scrisse: “Colui che la stabilì fermamente, che non la creò semplicemente per nulla, . . . la formò pure per essere abitata”. — Isaia 45:18.
12 Per adempiere il suo proposito Dio creò la prima coppia umana e disse loro di avere figli: “Li creò maschio e femmina. Inoltre, Dio li benedisse e Dio disse loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi ed empite la terra’”. (Genesi 1:27, 28) Il suo proposito richiedeva inoltre che essi e la loro progenie gli ubbidissero e avessero cura della terra. Genesi 2:15 dichiara: “Geova Dio prendeva l’uomo e lo poneva nel giardino di Eden perché lo coltivasse e ne avesse cura”. Col tempo tali condizioni paradisiache si sarebbero estese fino ad abbracciare l’intero globo. La terra e le sue risorse avrebbero offerto alla famiglia umana su tutta la terra infinite opportunità di apprendere e di provare soddisfazione nell’usare le proprie capacità.
13 Ora sulla terra vi sono oltre 4.000.000.000 di abitanti, ma queste moltitudini non adempiono il proposito di Geova per la terra. La maggioranza non gli ubbidisce, né ha cura della terra. Anzi, la rovina, ne inquina l’aria, l’acqua e il suolo. Secondo il suo proposito originale, Dio predisse non solo che avrebbe posto fine a tutto ciò, ma anche che avrebbe ridotto “in rovina quelli che rovinano la terra”. — Rivelazione 11:18.
DOMANDE A CUI DOBBIAMO RISPONDERE
14. Perché possiamo aver fiducia che il proposito di Dio riguardo alla vita familiare non verrà meno?
14 Il proposito di Dio riguardo alla terra e alla vita familiare non verrà meno. “La mia parola che esce dalla mia bocca . . . non tornerà a me senza risultati, ma per certo farà ciò di cui mi son dilettato”, egli dichiara. (Isaia 55:11) Dio istituì la famiglia e diede consigli per il suo buon funzionamento. Le sue norme rispondono alle domande veramente importanti sulla vita familiare, alcune delle quali forse ti riguardano.
15-17. (a) Quali sono alcune domande veramente importanti sulla vita familiare? (b) Perché è bene trovare risposte soddisfacenti a tali domande?
15 Per esempio: Come si può trovare un coniuge adatto? Come si può raggiungere un accordo su spinosi problemi coniugali? Due menti sono meglio di una; ma dopo essersi consultati, chi deve prendere le decisioni? Come il marito può meritare il rispetto della moglie, e perché questo è importante per lui? Perché la moglie ha bisogno dell’amore del marito, e cosa può fare per assicurarselo?
16 Come considerare i figli? Alcuni li considerano un simbolo della propria posizione sociale, una fonte di manodopera a buon mercato o un’assicurazione per la vecchiaia; altri li considerano un peso. Ma la Bibbia li definisce una benedizione. Cosa determina se lo saranno? E quando dovrebbe iniziare la loro educazione? Dovrebbero essere disciplinati? In tal caso, fino a che punto e in che modo? Nella famiglia dev’esserci un divario fra le generazioni? Si può colmarlo? Meglio ancora, si può impedire che sorga?
17 Trovare risposte soddisfacenti a queste domande contribuirà molto ad assicurare la felicità della tua vita familiare. Oltre a ciò, può infonderti la fiducia che esiste qualcuno di ineguagliabile forza, benignità e sapienza a cui rivolgersi nei momenti di bisogno e che può guidare la famiglia verso la felicità senza fine.
[Immagine a tutta pagina a pagina 4]
-
-
Poni un buon fondamento per il tuo matrimonioCome rendere felice la vita familiare
-
-
Capitolo 2
Poni un buon fondamento per il tuo matrimonio
1-3. Secondo Matteo 7:24-27, da cosa dipende il vero successo nella vita?
UNA casa, una vita o un matrimonio valgono quanto il fondamento su cui poggiano. In una delle sue illustrazioni Gesù parlò di due uomini: uno saggio che si costruì la casa sulla solida roccia e uno stolto che la costruì su terreno sabbioso. Quando venne un temporale, e acqua e vento sferzarono le case, quella sulla solida roccia resisté, ma quella sulla sabbia crollò con grande rovina.
2 Gesù non stava insegnando a costruire case. Sottolineava la necessità di costruire la propria vita su un buon fondamento. Quale messaggero di Dio, egli disse: “Chi ode queste mie parole e le mette in pratica” è come l’uomo che costruisce sulla solida roccia. Ma “chiunque ode queste mie parole e non le mette in pratica” è come chi costruisce sulla sabbia. — Matteo 7:24-27.
3 Notate che in entrambi i casi Gesù indica che non si tratta solo di udire un saggio consiglio e sapere cosa fare. La differenza fra il successo e l’insuccesso sta nel fare quello che dice il saggio consiglio. “Conoscendo queste cose, siete felici se le fate”. — Giovanni 13:17.
4. Quali sono alcune cose che possiamo apprendere dal matrimonio della prima coppia umana? (Genesi 2:22–3:19)
4 Questo è certamente vero nel matrimonio. Se il nostro matrimonio ha un fondamento solido, resisterà alle difficoltà della vita. Ma da chi ha origine questo buon fondamento? Dal Creatore del matrimonio, Geova Dio. Egli istituì il matrimonio quando unì la prima coppia umana come marito e moglie. Poi diede loro sagge istruzioni per il loro proprio bene. Dal seguire queste sagge istruzioni sarebbe dipeso per loro un glorioso futuro eterno o nessun futuro affatto. Entrambi conoscevano le istruzioni di Dio, ma purtroppo lasciarono che l’egoismo li distogliesse dal seguire queste norme. Preferirono ignorare i consigli e il risultato fu che il loro matrimonio e la loro vita crollarono come una casa costruita sulla sabbia colpita dal temporale.
5, 6. Quale aiuto Dio provvede agli sposati e a coloro che desiderano sposarsi?
5 Geova Dio unì quella prima coppia in matrimonio, ma egli non prende personalmente disposizioni matrimoniali per le coppie d’oggi. I suoi saggi consigli per un matrimonio felice sono tuttavia ancora disponibili. Sta a ciascun individuo che pensa oggi al matrimonio decidere se vuole applicarli. La Parola di Dio indica inoltre che possiamo chiedergli aiuto per prendere una saggia decisione nella scelta di un futuro coniuge. — Giacomo 1:5, 6.
6 Le circostanze senz’altro variano considerevolmente nelle diverse parti della terra. Attualmente in molte zone uomini e donne scelgono il proprio coniuge. Ma fra una considerevole parte della popolazione della terra sono i genitori a predisporre il matrimonio, a volte tramite un “mediatore”. In alcune zone l’uomo può prender moglie solo dopo aver pagato il “prezzo della sposa” ai genitori di lei, e l’ammontare del prezzo può anche impedirgli il matrimonio. Quali che siano le circostanze, la Bibbia offre consigli che possono contribuire al durevole successo del matrimonio.
PRIMA CONOSCI TE STESSO
7-10. (a) Pensando al matrimonio, cosa bisogna conoscere di sé? Come si fa a saperlo? (b) Cosa dice la Bibbia circa la validità delle ragioni per sposarsi?
7 Cosa cerchi nel matrimonio? Quali sono i tuoi bisogni, fisici, emotivi e spirituali? Quali valori morali, quali obiettivi ti prefiggi? Quali i metodi per raggiungerli? Per rispondere a queste domande devi conoscere te stesso. Questo non è così facile come si potrebbe pensare. Ci vuole maturità emotiva per esaminarci, e anche in tal caso non è possibile vederci come realmente siamo in ogni particolare. L’apostolo cristiano Paolo lo indicò scrivendo, in I Corinti 4:4: “Non mi rendo conto di nulla contro me stesso. Ma non per questo sono provato giusto, bensì chi mi esamina è Geova”.
8 In una certa occasione il Creatore volle che l’uomo Giobbe si rendesse conto di alcune cose che non gli erano chiare, e Dio gli disse: “Lascia che io ti domandi, e tu informami”. (Giobbe 38:3) Le domande possono aiutarci a conoscere noi stessi e a discernere i motivi. Chiediti dunque perché ti interessa il matrimonio.
9 Vuoi sposarti per soddisfare bisogni materiali: cibo, vestiario e alloggio? Questi sono bisogni fondamentali che tutti abbiamo, come dice la Bibbia: “Avendo nutrimento e di che coprirci, di queste cose saremo contenti”. E il bisogno sessuale? Anche questo è un desiderio normale. “È meglio sposarsi che essere infiammati dalla passione”. (1 Timoteo 6:8; 1 Corinti 7:9) Cerchi compagnia? Questa fu una delle ragioni principali per cui Dio istituì il matrimonio. Un’altra fu che i due collaborassero operando insieme. (Genesi 2:18; 1:26-28) Compiere un buon lavoro è fonte di soddisfazione e dovrebbe avere la sua ricompensa: “Ogni uomo mangi e in realtà beva e veda il bene per tutto il suo duro lavoro. È il dono di Dio”. — Ecclesiaste 3:13.
10 Da molto tempo gli innamorati considerano il cuore simbolo dei loro sentimenti. La Bibbia però fa una domanda inquietante circa il cuore: “Chi lo può conoscere?” (Geremia 17:9) Sei sicuro di sapere cosa c’è nel tuo cuore?
11. Quali fondamentali bisogni emotivi dovrebbero essere soddisfatti dal matrimonio?
11 Spesso l’attrazione fisica ci impedisce di riconoscere altri bisogni emotivi. Nella ricerca di un coniuge, dai abbastanza peso al tuo bisogno che ti siano mostrate comprensione, benignità e compassione? Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci sia vicino, in cui avere fiducia, con cui confidarci senza timore di essere feriti; qualcuno che non ci chiuda “la porta delle sue tenere compassioni”. (1 Giovanni 3:17) Puoi dare tutto questo al tuo coniuge? E lui o lei ti contraccambierà?
12. Perché la soddisfazione delle necessità materiali ed emotive non basta ad assicurare il successo del matrimonio?
12 Gesù disse: “Felici quelli che si rendono conto del loro bisogno spirituale”. (Matteo 5:3) Qual è il tuo bisogno spirituale? Ha relazione col fare carriera? Con la ricchezza? Coi possedimenti materiali? Ebbene, queste cose recano forse intima pace e contentezza? Di solito no. Quindi dobbiamo riconoscere che in ognuno vi è una fame spirituale che rimane anche dopo aver soddisfatto tutte le necessità materiali. Il nostro spirito ha bisogno di un’identità: di sapere chi siamo, cosa siamo, perché esistiamo, e cosa ci attende. Ci rendiamo conto di questi bisogni spirituali, e del modo di soddisfarli?
COMPATIBILITÀ
13. Per un felice matrimonio cosa si deve prendere in considerazione oltre ai propri bisogni?
13 Se sei consapevole di tutti questi bisogni del corpo, della mente e dello spirito, sai se anche il tuo futuro coniuge ne è consapevole? Non solo devi conoscere le tue particolari necessità per trovare felicità nel matrimonio, ma anche capire quelle del tuo coniuge. Certo vuoi che anche il tuo coniuge sia felice. Infelicità di uno significherà infelicità di entrambi.
14. Perché in molti matrimoni i coniugi riscontrano d’essere incompatibili?
14 Molti matrimoni finiscono nell’infelicità o nel divorzio per motivi di incompatibilità. Incompatibilità è una parola grossa, ma la sua importanza nel matrimonio è ancora maggiore. Se i due non sono disposti a collaborare la vita sarà difficile. Tale situazione ricorda il provvedimento della legge mosaica che vietava misericordiosamente di aggiogare insieme due animali di diversa costituzione e forza, per le difficoltà che ciò avrebbe creato. (Deuteronomio 22:10) Quindi è lo stesso anche per l’uomo e la donna che non sono fatti l’uno per l’altro eppure sono uniti in matrimonio. Quando i coniugi hanno interessi diversi, gusti diversi in quanto ad amicizie e attività ricreative, e hanno poche cose in comune, il vincolo coniugale è sottoposto a grave tensione.
15, 16. Quali sono alcuni argomenti che si dovrebbero discutere col futuro coniuge, e in che modo?
15 “I piani son frustrati dove non si parla in maniera confidenziale”, ci dice la Bibbia. (Proverbi 15:22) Nel pensare al matrimonio, si sono discusse questioni pratiche? In che modo il lavoro dell’uomo influirà sul matrimonio? Determinerà dove vivrete e quanto denaro avrete per soddisfare le effettive necessità. Chi si occuperà del bilancio familiare? È necessario che la moglie lavori, ed è consigliabile? Quali saranno i rapporti con i parenti acquisiti, specialmente i genitori di entrambi? Che ne pensa ciascuno del sesso, dei figli e dell’educazione dei figli? Uno vuole dominare l’altro, oppure prevarrà una benevola considerazione?
16 Tutte queste domande, e altre ancora, possono essere discusse con calma e logica, ed essere definite in modo che entrambi possano vivere bene insieme? Si possono affrontare e risolvere insieme i problemi, tenendo sempre aperte le linee di comunicazione? Questo è essenziale per avere successo nel matrimonio.
17-19. Perché l’ambiente familiare influisce sulla compatibilità nel matrimonio?
17 Maggiore compatibilità esiste di solito fra due persone che provengono da ambienti simili. L’Ausiliario per capire la Bibbia (inglese), pag. 1114, dice del matrimonio nei tempi biblici:
“Sembra che generalmente vi fosse la consuetudine che l’uomo cercasse moglie fra le sue conoscenze o nella stessa tribù. Questo principio è espresso nella dichiarazione di Labano a Giacobbe: ‘È meglio che io la dia [mia figlia] a te che a un altro uomo’. (Gen. 29:19) Ciò era particolarmente osservato dagli adoratori di Geova, come ne diede esempio Abraamo, che mandò a cercar moglie per suo figlio fra i suoi parenti nel suo stesso paese anziché prendere una delle figlie dei Cananei fra cui dimorava. (Gen. 24:3, 4)”
18 Naturalmente questo non significa che sia consigliabile sposarsi fra parenti stretti, perché ciò potrebbe dar luogo a problemi genetici che potrebbero produrre una progenie anormale. Ma l’ambiente familiare ha molta influenza sui valori morali di ciascuno. Durante l’infanzia e la giovinezza la propria condotta e i sentimenti sono naturalmente determinati dall’atmosfera familiare. Quando entrambi i coniugi provengono da ambienti simili, di solito trovano più facile andare d’accordo. Comunque persone di origini e ambienti diversi possono ugualmente affiatarsi bene nel matrimonio, specialmente se entrambi sono emotivamente maturi.
19 È chiaro che è utile conoscere un po’ la famiglia del tuo futuro coniuge. Ma osserva anche come lui o lei parla della famiglia: di genitori, fratelli e sorelle. Come tratta le persone anziane? Va d’accordo coi bambini?
20, 21. Nella scelta del coniuge, come si dovrebbero considerare i difetti di ciascuno?
20 Nonostante tutte le precauzioni prese, devi ancora ricordare questo: la compatibilità fra due persone non sarà mai perfetta. Entrambi avranno dei difetti. Di alcuni ci si può accorgere prima del matrimonio; altri verranno a galla dopo. E allora?
21 Non sono i difetti in sé che fanno fallire il matrimonio, ma come li prende l’altro coniuge. Riesci a vedere che i lati buoni superano le pecche, o pensi sempre al male e tocchi sempre lo stesso tasto? Sei abbastanza flessibile da fare concessioni, come hai bisogno e desideri che si facciano a te? L’apostolo Pietro disse: “L’amore copre una moltitudine di peccati”. (1 Pietro 4:8) Provi questo genere di amore verso chi intendi sposare? Altrimenti sarebbe meglio che non lo sposassi.
‘LO CAMBIERÒ’
22-24. Perché non è saggio sposare qualcuno fidandosi della sua promessa di cambiare vita, o con l’intento di cambiarlo?
22 Dici forse: ‘Lo cambierò’ o ‘la cambierò’, secondo il caso? Ma di chi sei innamorato? Della persona com’è, o di come sarà dopo i tuoi tentativi di rimodellarla? È difficile cambiare se stessi, tanto più cambiare gli altri. Tuttavia le potenti verità della Parola di Dio possono indurre l’individuo a cambiare se stesso. Ci si può ‘togliere la vecchia personalità’, essendo rinnovati nella forza che fa operare la mente. (Efesini 4:22, 23) Non fidarti della promessa del futuro coniuge di fare un improvviso cambiamento per te! Benché le cattive abitudini si possano correggere o modificare, ciò può richiedere tempo, anche anni. Né possiamo ignorare il fatto che tratti ereditari e fattori ambientali hanno prodotto in noi un certo temperamento e ci hanno modellati in modo da renderci individui diversi. Il vero amore può spingerci ad aiutarci l’un l’altro a migliorare e a superare debolezze, ma non ci spingerà a cercar di costringere il coniuge ad assumere un atteggiamento nuovo e innaturale che cozzi con la sua personalità.
23 Alcuni hanno in mente un’immagine ideale, e cercano di adattare ogni infatuazione passeggera a questa loro immagine. Naturalmente nessuno può essere all’altezza di un sogno impossibile, ma l’infatuato vi si attiene con tenacia e cerca di costringere l’altro ad avverarlo. Se non ci riesce, rimane deluso e cerca altrove l’ideale immaginario. Ma costoro non trovano mai il loro ideale. Sognano una persona che non esiste se non nella loro fantasia. Chi la pensa così non è adatto per un buon matrimonio.
24 Forse hai fatto dei sogni del genere. Quasi tutti li abbiamo fatti in certi momenti della nostra vita; molti giovani li fanno. Ma acquistando maggiore maturità emotiva ci rendiamo conto che tali fantasie poco pratiche si devono scartare. Nel matrimonio ciò che conta è la realtà, non la semplice immaginazione.
25. Che differenza c’è tra vero amore e infatuazione?
25 Il vero amore non è cieco come molti pensano. Può coprire una moltitudine di difetti, ma ne è cosciente. Non l’amore ma l’infatuazione è cieca, rifiutando di accorgersi dei problemi che altri possono prevedere. Sommerge anche i dubbi latenti; ma sii certo che più tardi affioreranno. Chiudi gli occhi a fatti spiacevoli prima del matrimonio e senz’altro dovrai affrontarli dopo sposato. La nostra inclinazione naturale è di mostrarci sotto la luce migliore a colui cui speriamo di piacere o che vogliamo attrarre, ma col tempo si rivela del tutto il vero aspetto. Concediti il tempo di vedere lui o lei come realmente è, e sii onesto nel presentarti come realmente sei. L’esortazione dell’apostolo in I Corinti 14:20 si potrebbe applicare anche alla ricerca di un coniuge: “Non divenite fanciullini . . . divenite uomini fatti nelle facoltà d’intendimento”.
PROMESSE FATTE NEL MATRIMONIO
26. Secondo le Scritture, fino a che punto il matrimonio è vincolante? (Romani 7:2, 3)
26 Si dovrebbero considerare seriamente le promesse fatte nel matrimonio. Se l’impegno di ciascuno non è forte e saldo, il matrimonio poggerà su un fondamento precario. In molte parti del mondo si celebrano matrimoni che poi s’infrangono subito. Spesso ciò avviene perché gli sposi non considerano la promessa moralmente vincolante, assumendo invece la posizione che ‘se non funziona, la pianto’. Se si ha un’idea del genere, il matrimonio è già destinato a fallire in partenza e, anziché recare felicità, generalmente produce solo afflizione. La Bibbia invece indica che il matrimonio dovrebbe durare tutta la vita. Della prima coppia Dio disse che i due dovevano “divenire una sola carne”. (Genesi 2:18, 23, 24) Per l’uomo non ci sarebbe stata altra donna, e per la donna nessun altro uomo. Il Figlio di Dio lo riaffermò dicendo: “Non sono più due, ma una sola carne. Perciò, quello che Dio ha aggiogato insieme l’uomo non lo separi”. Solo l’infedeltà sessuale costituirebbe un giusto motivo per infrangere il vincolo coniugale. — Matteo 19:3-9.
27-29. (a) Cosa fa bene a cercare la donna nel futuro marito? (b) Cosa potrebbe saggiamente cercare l’uomo nella futura moglie?
27 Vista la serietà del matrimonio, la donna che desidera aver successo sposandosi farà bene a sposare solo l’uomo che può rispettare, che è stabile ed equilibrato, che ha buon senso ed è in grado di assolvere responsabilità e che è abbastanza maturo da accettare critiche costruttive. Chiediti: Provvederà bene alla famiglia? Sarà un buon padre per i figli che potranno benedire la nostra unione? Ha alte norme morali affinché possiamo entrambi essere fermamente risoluti a mantenere onorevole e incontaminato il letto matrimoniale? Manifesta umiltà e modestia, o è orgoglioso e ostinato, uno che vuole ostentare la propria autorità, che pensa di essere sempre nel giusto e non è disposto a ragionare? Conoscendo l’uomo per un tempo sufficiente prima del matrimonio, si possono scoprire queste cose, specialmente se si usano come norma per il giudizio i principi biblici.
28 Similmente l’uomo che ha seriamente a cuore il successo del suo matrimonio cercherà una moglie che possa amare come la propria carne. Essa dovrebbe essere il suo complemento e assisterlo nel metter su casa. (Genesi 2:18) Essere una buona massaia è una carriera impegnativa che comporta varie responsabilità. Richiede talento come cuoca, arredatrice, economa, madre, insegnante, ecc. Il suo ruolo può essere creativo e interessante, dandole molte opportunità di arricchire la sua personalità. La buona moglie, come il marito che si rispetti, lavora sodo. “Vigila su ciò che avviene nella sua casa, e non mangia il pane di pigrizia”. — Proverbi 31:27.
29 Sì, entrambi fanno bene a riflettere su ciò che vedono: l’evidenza di pulizia e ordine personale o la mancanza di ciò; diligenza o, invece, pigrizia; ragionevolezza e considerazione anziché ostinazione ed egotismo; parsimonia o sperpero; capacità di pensare che consente piacevoli conversazioni e arricchimento spirituale in contrasto con la pigrizia mentale che rende la vita una monotona routine per provvedere ai bisogni materiali d’ogni giorno e poco più.
30, 31. Perché la condotta immorale durante il fidanzamento può nuocere alla gioia di un buon matrimonio?
30 Il sincero rispetto reciproco è importante perché il matrimonio abbia successo. E questo si applica anche alle espressioni di affetto durante il fidanzamento. Indebita familiarità o passione sfrenata possono svalutare la relazione ancor prima del matrimonio. L’immoralità sessuale non è un buon fondamento su cui edificare un matrimonio. Rivela egoistico disinteresse per la felicità futura del coniuge. La passione ardente che sul momento sembra forgiare un vincolo indissolubile può rapidamente raffreddarsi e, nel giro di alcune settimane o addirittura giorni, il matrimonio può andare in fumo. — Vedi il racconto della passione di Amnon per Tamar narrato in II Samuele 13:1-19.
31 Le manifestazioni appassionate durante il fidanzamento possono dar origine a dubbi che più tardi provocano incertezza circa il vero motivo del matrimonio. Si trattava semplicemente di provvedere uno sfogo alla passione, o di vivere insieme a qualcuno che si apprezza sinceramente e si ama come persona? La mancanza di padronanza di sé prima del matrimonio è spesso premonitrice della stessa mancanza in seguito, con conseguente infedeltà e infelicità. (Galati 5:22, 23) Cattivi ricordi lasciati dall’immoralità prematrimoniale possono rendere difficile l’adattamento emotivo al matrimonio nei suoi primi stadi.
32. In che modo le condotta immorale durante il fidanzamento può influire sulla propria relazione con Dio?
32 Cosa ancor più grave, tale immoralità nuoce alla propria relazione col Creatore, del cui aiuto abbiamo veramente bisogno. “Poiché questo è ciò che Dio vuole, la vostra santificazione, che vi asteniate dalla fornicazione; . . . che nessuno giunga al punto di danneggiare e usurpare i diritti del fratello [o, chiaramente, della propria sorella] in queste cose . . . L’uomo che mostra trascuratezza non trascura l’uomo, ma Dio, che pone in voi il suo spirito santo”. — 1 Tessalonicesi 4:3-8.
FONDAMENTO SOLIDO
33, 34. Nella scelta del coniuge, quali qualità sono ben più importanti dell’aspetto fisico, secondo le Scritture?
33 La tua casa, la tua famiglia, poggerà su un fondamento di roccia o di sabbia? In parte ciò dipende dal grado di saggezza con cui scegli il tuo coniuge. La bellezza e i rapporti sessuali non sono tutto. Non cancellano l’incompatibilità mentale e spirituale. Il consiglio della Parola di Dio è ciò che provvede un solido fondamento per il matrimonio.
34 La Bibbia mostra che la persona interiore è più importante dell’aspetto esteriore. “L’attrattiva può esser falsa, e la bellezza può esser vana”, dice il proverbio ispirato, “ma la donna che teme Geova è quella che si procura lode”. (Proverbi 31:30) L’apostolo Pietro, un uomo sposato, parla della “persona segreta del cuore” e dello “spirito quieto e mite” che sono “di grande valore agli occhi di Dio”. (1 Pietro 3:4) Dio non giudica l’uomo dall’aspetto esteriore, e possiamo trarre profitto dal suo esempio evitando di lasciarci influenzare troppo dall’aspetto esteriore del futuro coniuge. — I Samuele 16:7.
35, 36. (a) Perché è importante sposare una persona che ha fede in Dio e nella sua Parola? (b) Fino a che punto ti aspetteresti che il futuro coniuge manifestasse tale fede?
35 Il Saggio re Salomone contemplando la vita giunse a questa conclusione: “Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti. Poiché questo è l’intero obbligo dell’uomo”. (Ecclesiaste 12:13) Gli Israeliti, vincolati da un patto a ubbidire alla legge di Dio, ricevettero lo specifico comando di non contrarre matrimoni con persone che non avevano la loro stessa forma di adorazione, affinché non li allontanassero dal vero Dio. “Non devi formare nessuna alleanza matrimoniale con loro. Non devi dare tua figlia a suo figlio, e non devi prendere sua figlia per tuo figlio. Poiché farà allontanare tuo figlio dal seguire me, e per certo serviranno altri dèi”. — Deuteronomio 7:3, 4.
36 Per ragioni simili, a coloro che erano nel “nuovo patto” di Dio, che facevano parte della congregazione cristiana, fu dato l’avvertimento di sposarsi solo “nel Signore”. (Geremia 31:31-33; 1 Corinti 7:39) Anziché essere un’espressione di bigotteria, ciò è motivato da sapienza e amore. Nulla può dare maggior forza al vincolo coniugale della reciproca devozione al Creatore. Se sposi una persona che ha fede in Dio e nella sua Parola, e che la comprende come te, avrete un’autorità comune da cui prendere consiglio. Forse pensi che ciò non sia importante, ma “non siate sviati. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. (1 Corinti 15:33) Anche nella congregazione cristiana, però, bisogna assicurarsi che il futuro coniuge serva davvero Dio con tutto il cuore, e non cerchi di vivere ai confini del cristianesimo, lasciandosi trasportare nel contempo dalle vedute e pratiche del mondo. Non si può camminare con Dio e correre col mondo. — Giacomo 4:4.
37, 38. (a) Perché si dovrebbe evitare di aver fretta di fidanzarsi o sposarsi? (b) Quali consigli fanno bene a seguire coloro che desiderano sposarsi?
37 “Chi di voi volendo costruire una torre”, chiese Gesù, “non si mette prima a sedere e non calcola la spesa, per vedere se ha abbastanza per completarla? Altrimenti, potrebbe gettare il fondamento ma non essere in grado di finirla”. (Luca 14:28, 29) Lo stesso principio si applica al matrimonio. Poiché Dio considera il matrimonio un’unione per tutta la vita, la scelta del proprio compagno non dovrebbe certo essere affrettata. E accertati di essere tu stesso pronto a finire quello che hai iniziato. Anche il fidanzamento non è qualche cosa da prendere alla leggera, come un gioco. Giocare coi sentimenti altrui è uno sport crudele e le ferite e sofferenze emotive che provoca possono durare a lungo. — Proverbi 10:23; 13:12.
38 I giovani prudenti che desiderano sposarsi fanno bene ad ascoltare il consiglio delle persone anziane, specialmente di chi ha mostrato di avere a cuore i loro interessi. Giobbe 12:12 ce ne ricorda l’importanza chiedendo: “Non c’è sapienza fra gli anziani e intendimento nella lunghezza dei giorni?” Ascolta la voce dell’esperienza. Soprattutto: “Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non t’appoggiare al tuo proprio intendimento. In tutte le tue vie riconoscilo, ed egli stesso renderà diritti i tuoi sentieri”. — Proverbi 3:5, 6.
39. In che modo la Bibbia può essere d’aiuto alle persone già sposate?
39 Molti che leggono queste parole forse sono già sposati. Benché in un certo senso il fondamento sia già stato posto, la Bibbia può aiutarti a fare le modifiche necessarie, con preziosi risultati. Qualunque sia la condizione del tuo matrimonio, può essere migliorata riflettendo ulteriormente sui consigli del Creatore per la felicità familiare.
[Immagine a pagina 12]
Il tuo matrimonio può resistere a tempi burrascosi?
-
-
Dopo il giorno delle nozzeCome rendere felice la vita familiare
-
-
Capitolo 3
Dopo il giorno delle nozze
1. In che modo il tipo di cooperazione descritta in Ecclesiaste 4:9, 10 può essere utile nel matrimonio?
IL GIORNO delle nozze è passato, e tu e il tuo coniuge formate un nuovo nucleo familiare. La tua felicità è completa? Non sei più solo, ma hai qualcuno in cui avere fiducia, a cui confidare le tue gioie e anche i tuoi problemi. Riscontri che il pensiero espresso in Ecclesiaste 4:9, 10 è vero nel tuo caso? “Due sono meglio di uno, perché hanno una buona ricompensa per il loro duro lavoro. Poiché se uno di loro dovesse cadere, l’altro può rialzare il suo compagno. Ma che ne sarà di chi è solo quando cade se non c’è nessun altro per rialzarlo?” Il tuo matrimonio produce una cooperazione del genere? Di solito ci vogliono tempo e sforzo per fondere felicemente due vite. Ma in molti matrimoni, triste a dirsi, non accade mai.
2, 3. (a) Quali realtà della vita si devono affrontare dopo il giorno delle nozze? (b) Perché è solo ragionevole aspettarsi di dover fare cambiamenti dopo essersi sposati?
2 Nelle storie romantiche, spesso il problema è far sposare i due innamorati, dopo di che essi vivono per sempre felici. Nella vita reale, la vera difficoltà è vivere felici in seguito, giorno per giorno. Dopo le gioie del giorno delle nozze viene la monotonia della vita quotidiana: alzarsi presto, andare al lavoro, fare la spesa, cucinare, lavare i piatti, pulire la casa, e così via.
3 La relazione coniugale richiede adattamento. Entrambi vi siete pervenuti almeno con qualche aspettativa e ideale che non erano molto pratici e realistici. Quando questi non si realizzano, dopo le prime settimane ci può essere una certa delusione. Ma, ricorda, hai fatto un grande cambiamento nella tua vita. Non vivi più solo o con la famiglia con cui hai trascorso tutta la vita. Ora stai con una persona nuova, che forse scopri di non conoscere bene come pensavi. Il tuo programma è nuovo, il tuo lavoro può essere nuovo, il bilancio familiare è diverso, e ci sono nuovi amici e parenti acquisiti a cui abituarsi. Il successo e la felicità del matrimonio dipendono dalla tua prontezza ad adattarti.
SEI FLESSIBILE?
4. Quali principi scritturali possono aiutare una persona sposata a fare i cambiamenti necessari? (1 Corinti 10:24; Filippesi 4:5)
4 Alcuni, per orgoglio, trovano difficile essere flessibili. Ma, come dice la Bibbia, “la superbia precede la rovina e l’alterigia dello spirito precede la caduta”. Persistere nell’ostinazione può essere disastroso. (Proverbi 16:18, versione a cura di S. Garofalo) Gesù raccomandò di esser disposti a piegarsi e a cedere quando disse che se uno vuole la tua “veste, lascia che ti prenda anche il mantello”, e se qualcuno vuole che tu percorra “un miglio, va con lui per due miglia”. Anziché impuntarti con qualcuno che ti è intimo, ‘perché non ti lasci piuttosto fare un torto?’, chiese l’apostolo Paolo. (Matteo 5:40, 41; 1 Corinti 6:7) Se i cristiani possono giungere a tanto per rimanere in pace con gli altri, certo due persone sposate che si amano dovrebbero potersi adattare affinché la loro nuova relazione abbia successo.
5. Come si potrebbe pensare in modo positivo o negativo del proprio coniuge?
5 Ovunque vi sono opportunità di essere felici o infelici. Quali coglierai? Rivolgerai la tua attenzione a quelle positive o ti soffermerai su quelle negative? La nuova moglie può pensare: ‘Ora che siamo sposati, dov’è l’uomo romantico che soleva portarmi in posti interessanti e trascorrere il tempo con me? Non fa che seguire un binario. Mi considera una cosa ovvia. Certo non è più l’uomo che conoscevo!’ Oppure capisce e apprezza che egli ora lavora sodo per provvedere dovutamente alla famiglia? E il nuovo marito nota che la moglie lavora sodo per cucinare e pulire, che a volte è molto stanca e non ha tanto tempo per cercare di farsi bella? Oppure dice fra sé: ‘Cos’è accaduto all’attraente ragazza che ho sposato? È cambiata, ora che ha il suo uomo’?
6. Quando marito e moglie s’impegnano realmente per il successo del loro matrimonio, come questo influisce sulla loro relazione reciproca?
6 Entrambi dovrebbero essere maturi e rendersi conto che nessuno dei due ha il tempo e l’energia di fare tutte le cose che facevano prima di sposarsi. Ora è il momento di mostrarsi flessibili e accettare la responsabilità veramente soddisfacente di far riuscire il matrimonio. Basta uno a rovinare un matrimonio, ma ce ne vogliono due perché riesca. La riuscita del matrimonio è un’impresa. Un’impresa richiede di portare a compimento una cosa nonostante le difficoltà. Quando voi due vi unite in questo intento, una parte di ciascuno si fonde in quest’impresa. Questo sforzo congiunto con un obiettivo comune vi avvicina; vi lega intimamente; fa di voi due una cosa sola. Col tempo ciò crea un vincolo d’amore che supera qualsiasi sentimento provato prima del matrimonio, e con tale felicità unificatrice diventa un piacere per ciascuno adattarsi alle particolarità dell’altro.
7. Se si devono prendere decisioni, quando è bene essere disposti a cedere?
7 L’orgoglio scompare mentre l’amore cresce, e si ha felicità non solo nel dare ma anche nel cedere, quando sono implicate preferenze personali e non principi. Forse si tratta di comprare qualcosa per la casa, o di come trascorrere una vacanza. Quando si mostra interesse per la felicità dell’altro, la coppia comincia a mettere in pratica le parole dell’apostolo Paolo: “Guardando non solo all’interesse personale delle cose vostre, ma anche all’interesse personale di quelle degli altri”. — Filippesi 2:4.
VEDUTA EQUILIBRATA DEI RAPPORTI SESSUALI
8, 9. Qual è la veduta scritturale delle intimità coniugali?
8 La Bibbia non evita di parlare dei rapporti sessuali. Con espressioni poetiche descrive l’estasi che dovrebbero procurare a marito e moglie; mette anche in risalto che i rapporti sessuali si dovrebbero limitare al marito e alla moglie. Questo brano si trova in Proverbi 5:15-21:
“Bevi l’acqua della tua propria cisterna, e ciò che sgorga in mezzo al tuo proprio pozzo. Dovrebbero le tue sorgenti spargersi fuori delle porte, i tuoi corsi d’acqua nelle stesse pubbliche piazze? Siano per te solo, e non per estranei con te. Sia benedetta la tua fonte d’acqua, e rallegrati con la moglie della tua giovinezza, amabile cerva e attraente capra di montagna. Le sue proprie mammelle t’inebrino in ogni tempo. Sii di continuo in estasi del suo amore. Perché dovresti dunque, figlio mio, essere in estasi d’una donna estranea o abbracciare il seno di una donna straniera? Poiché le vie dell’uomo sono di fronte agli occhi di Geova, ed egli ne contempla tutte le tracce”.
9 Comunque sarebbe un errore dare eccessiva importanza al sesso al punto di dar l’impressione che il successo del matrimonio dipenda dalla vita sessuale della coppia, o che questa potrebbe compensare gravi mancanze in altri campi. La valanga di materiale sessuale da libri, pellicole e pubblicità — in gran parte destinato a suscitare desideri erotici — dà l’impressione che il sesso abbia tanta importanza. Ma la Parola di Dio non è d’accordo, poiché raccomanda la padronanza di sé in tutti i campi. Anche nel matrimonio eliminando ogni ritegno si possono adottare pratiche che degradano la relazione coniugale. — Galati 5:22, 23; Ebrei 13:4.
10. Quali sono alcune cose che potrebbero aiutare una coppia sposata a raggiungere l’intesa sessuale?
10 L’adattamento sessuale è spesso difficile e richiede qualche tempo dopo le nozze. Questo di solito dipende da mancanza di conoscenza e dall’incomprensione delle necessità del proprio compagno. Può essere utile parlare in anticipo con un amico sposato di cui si ha stima. Non solo l’uomo e la donna hanno una costituzione diversa, ma anche i loro sentimenti sono diversi. La considerazione per il bisogno di tenerezza della donna è importante. Ma non ci dovrebbe essere nessun sentimento negativo di falsa modestia o pudore né l’idea che ci sia qualcosa di vergognoso nel rapporto sessuale. Non dovrebbe neppure diventare un’occasione di conquista, come lo è per alcuni uomini. “Il marito renda alla moglie il suo debito”, dice la Bibbia, e “la moglie pure faccia similmente verso il marito”. E nel farlo, questo principio biblico è appropriato: “Ciascuno continui a cercare non il proprio vantaggio, ma quello altrui”. Se da parte di entrambi vi è tale amore e desiderio di far piacere all’altro, si raggiungerà una buona intesa. — 1 Corinti 7:3; 10:24.
DISACCORDI SENZA LITIGI
11-13. Quando ci sono disaccordi, cosa dovremmo ricordare affinché non si creino serie fratture?
11 Non esistono sulla terra due individui esattamente uguali. Ciascuno ha caratteristiche diverse. Questo significa anche che non ci sono due persone che possono andare d’accordo in ogni cosa. La maggior parte dei disaccordi sono insignificanti, ma alcuni potrebbero essere seri. Ci sono famiglie in cui i disaccordi danno subito origine a diverbi, grida, percosse e lancio di oggetti; uno o l’altro dei coniugi può andarsene per alcuni giorni o settimane, o possono semplicemente smettere di parlarsi. È possibilissimo non essere d’accordo senza arrivare a tanto. Come? Riconoscendo una certa verità fondamentale.
12 Tutti siamo imperfetti, tutti abbiamo difetti, e, nonostante le migliori intenzioni, le debolezze si manifestano. L’apostolo Paolo riscontrò che questo si verificava nel suo caso: “Il bene che desidero non lo faccio, ma il male che non desidero è ciò che pratico”. (Romani 7:19) Abbiamo ereditato il peccato dai nostri primogenitori. La perfezione è al di là delle nostre possibilità. Quindi “chi può dire: ‘Ho mondato il mio cuore; son divenuto puro dal mio peccato’?” — Proverbi 20:9; Salmo 51:5; Romani 5:12.
13 Noi accettiamo le nostre debolezze e le scusiamo. Non possiamo accettare e scusare quelle del nostro coniuge? Senza dubbio saremo pronti a riconoscere che siamo peccatori, ma ci teniamo forse sulla difensiva e siamo riluttanti ad ammettere un particolare peccato? E abbiamo l’intuito di capire che questa riluttanza ad ammettere di essere in errore è tipica di tutti, incluso il nostro coniuge, e facciamo concessioni? “La perspicacia dell’uomo per certo rallenta la sua ira, ed è bellezza da parte sua passar sopra alla trasgressione”, dice il proverbio ispirato. Indubbiamente tu, come chiunque altro, riconosci il principio della “regola aurea”. Gesù la enunciò nel suo famoso Sermone del Monte: “Tutte le cose dunque che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente farle loro”. Quasi tutti fanno questo a parole; pochi in pratica. Facendolo sinceramente si risolverebbero i problemi delle relazioni umane, inclusi quelli coniugali. — Proverbi 19:11; Matteo 7:12.
14, 15. (a) Quale può essere il risultato quando si mette a paragone il proprio coniuge con un’altra persona? (b) A proposito di che cosa si fanno a volte poco saggiamente tali paragoni?
14 A ciascuno di noi piace essere considerato e trattato per quello che è. Qual è la nostra reazione quando qualcuno ci mette a paragone con un altro, forse considerando inferiori le nostre qualità o capacità? Generalmente ce ne risentiamo o siamo offesi. In effetti diciamo: ‘Io sono IO, non lui’. Tali paragoni di solito non sono incoraggianti, perché vogliamo essere trattati con comprensione.
15 Per esempio: Tu, marito, esprimi apprezzamento per i pasti che prepara tua moglie o ti lamenti che non sa cucinare come tua madre? Come fai a sapere se tua madre cucinava bene quand’era appena sposata? Forse tua moglie fa meglio di quanto non abbia fatto lei. Dà a tua moglie l’opportunità di impratichirsi dei suoi nuovi compiti e divenire esperta. E tu, moglie, ti lamenti che tuo marito non porta a casa lo stipendio che porta tuo padre? Cosa guadagnava tuo padre quand’era appena sposato? Ma questo non conta. Quello che conta è l’aiuto che dai a tuo marito. Ti alzi per preparargli la colazione prima che vada a lavorare, affinché senta che sostieni e apprezzi i suoi sforzi? Vi sono fra voi battibecchi sui parenti acquisiti, o disaccordo sulle amicizie da coltivare o gli svaghi da scegliere? Queste e altre divergenze possono sorgere. Come le appianerete?
16. Cosa è sbagliato nella teoria che le liti violente aiutino a risolvere le difficoltà?
16 Alcuni psicologi moderni sostengono che litigare è utile per risolvere le difficoltà. La loro teoria è che le frustrazioni aumentano, generano pressione e alla fine esplodono in un violento litigio. In tali accesi diverbi, risentimenti a lungo trattenuti affiorano, si rivelano e si eliminano, secondo la loro teoria. Finché ciò non accade, le frustrazioni sono tenute dentro a ribollire, per poi esplodere in seguito. Ma c’è il grave pericolo che tali violenti scoppi vi facciano dire quello che non volete, e si possono produrre ferite insanabili. Potresti fare al coniuge un torto tanto grave che fra voi si frappone una barriera che diventa invalicabile. Infatti Proverbi 18:19 ammonisce: “Il fratello contro cui si trasgredisce è più di una città forte; e ci sono contese come la sbarra d’una torre”. Nella Bibbia si trova il sano consiglio: “Ritirati prima che la lite s’inasprisca”. — Proverbi 17:14, Versione Riveduta.
PARLA!
17. Che cosa si potrebbe fare per impedire che i dissapori covino in noi fino a raggiungere proporzioni esplosive?
17 Anziché lasciare che i dissapori covino dentro di te fino a raggiungere proporzioni esplosive, è molto meglio parlarne appena sorgono. Rimuginare un torto quasi sempre lo fa apparire molto peggiore di quello che è. Parlane subito o dimenticalo. È solo un’osservazione casuale? Lascia andare la cosa. Occorre parlarne? Il tuo coniuge ha fatto qualcosa che ti addolora? Non condannare seccamente; cerca di giungere al punto con qualche domanda, o facendo un suggerimento che aiuti a discuterne. Per esempio potresti dire: ‘Amore, c’è qualcosa che non capisco. Potresti aiutarmi?’ Poi ascolta. Cerca di capire il suo punto di vista. Ascolta l’avvertimento di Proverbi 18:13: “Quando chiunque risponde a una questione prima d’averla udita, questo da parte sua è stoltezza e umiliazione”. A nessuno di noi piace quando qualcuno giunge a una conclusione errata sul nostro conto. Quindi, anziché esser pronto a rispondere, sforzati di capire l’intento o il motivo dell’azione. Segui il suggerimento di Proverbi 20:5: “Il consiglio nel cuore dell’uomo è come acque profonde, ma l’uomo di discernimento è quello che l’attingerà”.
18. Cosa potrebbe aiutarci a evitare uno stato d’animo negativo?
18 Sei facilmente di cattivo umore? È difficile vivere con una persona che è spesso di malumore. Alcuni sostengono che non possiamo controllare il nostro umore, essendo determinato da certe sostanze chimiche nel cervello. Che ciò sia vero o no, i sentimenti sono contagiosi. Possiamo essere rallegrati o depressi da quelli che ci circondano. La musica può creare in noi vari stati d’animo. Anche quello che leggiamo può avere questo effetto. I pensieri che abbiamo nella mente influiscono sui nostri sentimenti. Se rimugini cose negative sarai depresso; con un atto di volontà puoi costringere la mente a soffermarsi su pensieri positivi, ottimisti. Pensa a cose del genere. (Filippesi 4:8) Se ti riesce difficile, cerca d’impegnarti fisicamente — fa qualche lavoro faticoso, anche se si tratta di estirpare erbacce o fregare il pavimento; esci a fare due passi o fa una passeggiata nel bosco, oppure, ancor meglio, fa qualcosa di utile per qualcun altro — qualsiasi cosa che distolga la tua attenzione e le tue energie. È molto meglio nutrire buonumore che alimentare malumore. Ed è molto più piacevole per te, e senz’altro per il tuo coniuge!
19. Come si potrebbe avere considerazione per l’umore del proprio coniuge?
19 Tuttavia, a volte avvenimenti ti addolorano profondamente, o gravi malattie e sofferenze ti affliggono. Oppure, nel caso di tua moglie, i cicli mensili e la gravidanza alterano notevolmente la secrezione di potenti ormoni che influiscono sul sistema nervoso e sulle emozioni. La donna può provare tensione premestruale senza rendersene conto. È un fattore importante che il marito dovrebbe ricordare affinché, invece di esasperarsi, possa mostrare perspicacia. In tali circostanze speciali marito e moglie dovrebbero riconoscere cosa è responsabile di qualsiasi cambiamento d’umore e reagire in modo costruttivo. “Il cuore del saggio fa mostrar perspicacia alla sua bocca, e aggiunge persuasione alle sue labbra”. E “il vero compagno ama in ogni tempo, ed è un fratello nato per quando c’è angustia”. — Proverbi 16:23; 17:17.
20-22. (a) Perché si deve evitare indebita gelosia? (b) Cosa si potrebbe fare per dare al proprio coniuge un senso di sicurezza?
20 Il tuo coniuge è geloso? È giusto esser gelosi della propria reputazione, e anche del proprio matrimonio. Come l’adrenalina fa ricominciare il battito cardiaco, così la gelosia spinge l’anima a difendere qualche cosa di caro. Il contrario della gelosia è l’indifferenza, e non dovremmo essere indifferenti al nostro matrimonio.
21 Ma, c’è un’altra specie di gelosia, quella provocata dall’insicurezza e alimentata dall’immaginazione. Tale gelosia irragionevole ed eccessivamente possessiva trasforma il matrimonio in una spiacevole prigione in cui fiducia e vero amore non possono sopravvivere. “L’amore non è geloso” in tal modo, e la gelosia ossessiva “è marciume alle ossa”. — 1 Corinti 13:4; Proverbi 14:30.
22 Se il tuo coniuge ha una giusta causa di sentirsi insicuro a motivo di gelosia, elimina immediatamente tale causa. Se non c’è una causa reale, fa tutto ciò che è in tuo potere per guadagnare la fiducia del coniuge geloso, con le parole e, quello che più conta, con le tue azioni. Toccagli il cuore!
23. Cosa sarebbe utile considerare quando si è inclini a cercare l’aiuto di estranei nel risolvere problemi coniugali?
23 Possono gli estranei aiutare a risolvere problemi fra persone sposate? Forse, ma non dovrebbero essere invitati a farlo a meno che entrambi i coniugi non lo consentano. Prima, “perora la tua propria causa col tuo prossimo, e non rivelare il discorso confidenziale di un altro”. (Proverbi 25:9) È specialmente rischioso chiedere ai parenti di fare da arbitro. Non è probabile che siano imparziali. Saggiamente la Bibbia dice: “L’uomo lascerà suo padre e sua madre e dovrà tenersi stretto alla sua moglie”. (Genesi 2:24) Lo stesso dicasi della moglie nei confronti dei propri genitori e del marito. Invece di chiedere a genitori o suoceri di fare da arbitro, parteggiando per un coniuge contro l’altro, marito e moglie dovrebbero rimanere uniti, riconoscendo che i problemi li toccano entrambi e che devono risolverli insieme. Rivolgersi ad estranei senza il consenso dell’altra parte sminuisce entrambi agli occhi altrui. Se parlate fra voi apertamente, onestamente e amorevolmente, non c’è ragione di non poter risolvere voi stessi i vostri problemi. Si può chiedere il parere di altre persone mature, ma alla fine la soluzione dipende da te e dal tuo coniuge.
24, 25. Cosa si potrebbe fare se l’orgoglio impedisce di risolvere un problema coniugale?
24 Non siate presuntuosi e ‘non pensate di voi più di quanto non sia necessario’, consiglia l’apostolo Paolo. Quindi aggiunge: “Nel mostrare onore gli uni agli altri prevenitevi”. (Romani 12:3, 10) A volte quando il nostro orgoglio e offeso è utile riflettere che non siamo poi così grandi. Certo non siamo grandi in confronto alla terra, e la terra stessa è piccola nel sistema solare, che a sua volta è una minuscola parte dell’universo. Agli occhi di Geova “tutte le nazioni sono . . . come qualche cosa d’inesistente . . . sono state considerate come nulla e un’irrealtà”. (Isaia 40:17) Simili pensieri aiutano a tenere le cose nella giusta prospettiva, a vedere che le divergenze dopo tutto non riguardano cose così importanti.
25 A volte il senso dell’umorismo può anche aiutarci a non prenderci troppo sul serio. Saper ridere di te stesso è segno di maturità e addolcisce molte asperità della vita.
“GETTA IL TUO PANE SULLE ACQUE”
26, 27. Quali principi biblici si dovrebbero applicare quando il proprio coniuge non accoglie i tentativi di appianare pacificamente i disaccordi, e perché?
26 E se il tuo coniuge non accoglie i tuoi tentativi di risolvere pacificamente i disaccordi? Segui il consiglio biblico: “Non rendete a nessuno male per male”. Gesù è il modello che dobbiamo imitare: “Quando era oltraggiato, non rese oltraggio”. Per la gente è normale rendere male per male. Ma se lo fai, lasci che gli altri ti modellino, che facciano di te ciò che sei. In effetti, fanno di te ciò che sono loro. Lasciare che ciò avvenga significa rinnegare te stesso, ciò che rappresenti, i principi che ti sono cari. Invece, imita Gesù, che è fedele a se stesso e rimane inalterato nonostante le debolezze altrui: “Se siamo infedeli, egli rimane fedele, poiché non può rinnegar se stesso”. — Romani 12:17; 1 Piet. 2:23; 2 Timoteo 2:13.
27 Se sei abbastanza forte da arrestare un ciclo del male col bene, puoi dare inizio a un ciclo del bene. “La risposta, quando è mite, allontana il furore”. (Proverbi 15:1) La risposta mite non è segno di debolezza ma di forza, e il tuo coniuge se ne accorgerà. Poiché tanti rendono male per male, interrompendo il ciclo con la bontà puoi trasformarlo dal male in bene. Certe scritture lo indicano. “Chi innaffia liberalmente altri sarà anche lui liberalmente innaffiato”. “Con la misura con la quale misurate, sarà rimisurato a voi”. “Getta il tuo pane sulle acque, perché con il tempo lo ritroverai”. (Proverbi 11:25; Luca 6:38; Ecclesiaste 11:1, versione a cura della CEI) Ci può voler tempo perché la tua bontà raccolga il bene dal tuo coniuge. Non semini il seme un giorno per raccogliere il giorno dopo. Tuttavia, “qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà; . . . Non smettiamo dunque di fare ciò che è eccellente, poiché a suo tempo mieteremo se non ci stanchiamo”. — Galati 6:7-9.
28. Quali ottimi principi si trovano nel libro biblico di Proverbi che possono contribuire a promuovere una felice vita coniugale, e come?
28 Ecco alcune scritture e domande che le coppie sposate possono considerare:
Proverbi 14:29: “Chi è lento all’ira è abbondante in discernimento, ma chi è impaziente esalta la stoltezza”. Se prendi il tempo di pensare, non scopri spesso che non c’è alcuna buona ragione di essere arrabbiato?
Proverbi 17:27: “Chi trattiene i suoi detti possiede conoscenza, e l’uomo di discernimento è freddo di spirito”. Mantieni la calma, e trattieni le parole che la farebbero perdere al tuo coniuge?
Proverbi 25:11: “Come mele d’oro in cesellature d’argento è la parola pronunciata a suo tempo”. La parola appropriata in un tempo potrebbe non esserlo in un altro tempo. Sai scegliere la parola giusta al momento giusto?
Proverbi 12:18: “C’è chi parla spensieratamente come coi colpi di una spada, ma la lingua dei saggi è salute”. Prima di parlare, ti soffermi a pensare che effetto avranno le tue parole sul tuo coniuge?
Proverbi 10:19: “Nell’abbondanza delle parole non manca la trasgressione, ma chi tiene a bada le sue labbra agisce con discrezione”. A volte quando siamo sconvolti diciamo più di quel che vorremmo, e poi ce ne dispiace. Eviti di far questo?
Proverbi 20:3: “È una gloria per l’uomo desistere dalla disputa, ma ogni stolto vi si intromette”. Bisogna essere in due per litigare. Sei abbastanza maturo da essere tu a smettere?
Proverbi 10:12: “L’odio è ciò che provoca le contese, ma l’amore copre pure ogni trasgressione”. Vai continuamente a rivangare vecchie dispute, o ami abbastanza il tuo coniuge da dimenticarle?
Proverbi 14:9: “Stolti son quelli che ridono della colpa, ma fra i retti c’è accordo”. Sei troppo orgoglioso per fare concessioni e cercare di mettere pace nel tuo matrimonio?
Proverbi 26:20: “Dove non c’è legna il fuoco si smorza”. Sei capace di smettere di discutere, o devi sempre avere l’ultima parola?
Efesini 4:26: “Il sole non tramonti sul vostro stato d’irritazione”. Insisti sui disaccordi e così prolunghi l’infelicità sia tua che del tuo coniuge?
29. Quali sono alcune cose fondamentali da ricordare quando si cerca di preservare la felicità del matrimonio?
29 Il consiglio saggio è utile solo quando è messo in pratica. Provalo. Similmente sii disposto a provare il suggerimento del tuo coniuge. Vedi se funziona. Di chi è la colpa se qualcosa non va? Non ha importanza. La cosa importante è come mettere le cose a posto. Sii flessibile, esponi i disaccordi, discutili a fondo, e non prenderti troppo sul serio. Parla! Se ‘ami il tuo coniuge come te stesso’, non dovrebbe essere troppo difficile adattarti alla relazione coniugale e renderla felice. — Matteo 19:19.
-