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La chiave della felicità familiareLa Torre di Guardia 1979 | 1° marzo
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La chiave della felicità familiare
IL DESIDERIO di felicità è comune a tutti noi, non è vero? Quali che siano la nostra età, nazionalità o condizione sociale, vogliamo essere felici. E poiché la felicità aumenta condividendola con altri, il nostro cuore si rallegra vedendo che anche gli altri sono gioiosi e contenti. Questo può dirsi specialmente dei nostri cari, di coloro che amiamo. E allorché questa condizione di benessere chiamata felicità regna tra i componenti di una famiglia, non è forse vero che le inevitabili avversità della vita si possono sopportare e superare più facilmente? Chi negherà dunque che la felicità familiare è una cosa desiderabile?
Anche in questo mondo caotico, la vita familiare può essere molto piacevole. È vero che comporta molto duro lavoro, preoccupazioni e sacrifici. Ma quale famiglia non converrebbe che ne vale senz’altro la pena se si considerano le gioie che se ne traggono?
Tuttavia, per quanto piacevole possa essere la vita familiare, oggi una famiglia veramente felice è un’eccezione. Naturalmente ogni famiglia ha i suoi alti e bassi; nessuna è immune da problemi. I malintesi, ad esempio, guastano la felicità di qualsiasi famiglia se si lasciano sussistere. Oppure varie cose, come malattie o difficoltà nel lavoro, possono far diventare irritabili o irascibili, e l’irritabilità può sfogarsi con parole e azioni incresciose. A loro volta esse possono ferire i sentimenti e, di conseguenza, i rapporti possono divenire tesi. Pertanto nel mondo imperfetto in cui viviamo i problemi, grandi o piccoli, sono comuni nelle famiglie.
FAMIGLIE IN CRISI
In questo ventesimo secolo i modelli di vita hanno talmente accentuato i problemi familiari che alcuni mettono in dubbio la continuazione stessa dell’istituzione familiare come nucleo fondamentale della società umana. La spirale dei divorzi, le separazioni e le relazioni consensuali e omosessuali sono alcuni dei fattori che danno adito a tale preoccupazione.
Poiché in tutta la terra ci sono tante famiglie in condizioni critiche è solo logico chiedersi: Perché? Come mai molti, anche se forse hanno successo in altre attività, falliscono sul fronte domestico? Malgrado chiedano aiuto a consulenti di problemi familiari, psichiatri, ecc., perché non trovano la chiave della felicità familiare?
Benché non ci sia da scherzare, un’indicazione per trovare la risposta è suggerita da una frase pronunciata spesso a cuor leggero: “Quando tutto il resto fallisce, segui le istruzioni”. Se si seguono le istruzioni, come ad esempio per far funzionare una macchina, in genere si evitano problemi di funzionamento e guasti. Quindi è naturale consultare prima le istruzioni. Tuttavia, essendo la natura umana quello che è, spesso vengono consultate solo come ultima risorsa, “quando tutto il resto fallisce”. Ma quali sono le “istruzioni”? Dove si trovano?
IL CREATORE DELLA FAMIGLIA
La famiglia è molto più complessa di qualsiasi macchina inventata dall’uomo. Perciò, è assolutamente antiscientifico supporre che venisse all’esistenza per caso, senza l’intervento di un progettista e creatore. A ogni effetto deve corrispondere una causa. Perciò la seguente dichiarazione di uno scrittore del primo secolo è scientificamente valida: “Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito tutte le cose è Dio”. — Ebr. 3:4.
Quindi la vita familiare non ebbe inizio in modo accidentale. Fu istituita. Qualche tempo dopo avere creato il primo uomo, Colui che la istituì disse: “Non è bene che l’uomo stia solo. Gli farò un aiuto, come suo complemento”. Quindi dopo avere unito in matrimonio i nostri primogenitori, e pienamente in armonia con il fatto che li aveva creati maschio e femmina, “Dio li benedisse e Dio disse loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi ed empite la terra e soggiogatela’”. (Gen. 2:18; 1:27, 28) Pertanto, in adempimento dell’espresso proposito di Dio, venne all’esistenza l’istituzione familiare.
PROVVEDUTE LE NORME PER UNA FELICE VITA FAMILIARE
Il Creatore della famiglia si aspettava forse che i suoi figli terreni imparassero qual era la loro funzione nella vita attraverso penosi tentativi? O ci diede delle norme su come il nucleo familiare deve funzionare? Com’era da attendersi da un Padre amorevole, ci diede delle regole di condotta o “istruzioni” per guidarci. La chiave della felicità familiare sta nel ‘seguire le istruzioni’ sulla vita familiare e nel coltivare una buona relazione con chi le ha provvedute, Colui che ci ha fatti. — Sal. 100:3; 119:1, 2; 128:1, 2.
Per nostro beneficio, circa 3.500 anni fa il nostro amorevole Creatore cominciò a far scrivere le norme sulla vita familiare in un volume formato di piccoli libri che trattano esaurientemente il soggetto della famiglia. Disponibile oggi, per intero o in parte, in oltre 1.600 lingue, questo volume è praticamente alla portata di tutte le famiglie della terra. Dato l’incomparabile valore del suo contenuto, è davvero provvidenziale che sia il libro più estesamente diffuso di tutti i tempi. Questo libro, ovviamente, è la Sacra Bibbia. — 2 Tim. 3:16, 17.
Facendo noi riferimento alla Sacra Bibbia come raccolta di documenti originali da cui trarre informazioni sulla vita familiare, non potrebbe il lettore concludere che ci riferiamo agli insegnamenti delle chiese tradizionali su questo soggetto? No. Infatti, anche un esame superficiale mostrerà che le chiese mondane della cristianità hanno presentato Geova, l’Iddio della Bibbia, sotto falsa luce, e hanno reso senza valore la Sua Parola con le loro filosofie e tradizioni umane. (Sal. 83:18; Matt. 15:6) Non è dunque un caso che nella loro sfera d’influenza la crisi della famiglia sia così evidente. Nondimeno, la condotta biasimevole delle chiese non annulla in nessun modo il fatto che la Bibbia è una guida verace, fidata e pratica di cui abbiamo tanto bisogno per trovare la chiave della felicità familiare.
La Bibbia è un libro che tratta in modo notevole la vita familiare. Parlandoci del primo matrimonio, spiega perché Dio fece i sessi e, perciò, lo scopo dei rapporti sessuali e del legittimo posto che hanno nell’onorevole vita familiare.
Nella Parola di Dio leggiamo pure delle gioie e dei dolori di decine e decine di famiglie. Tali racconti possono essere di grande utilità per tutti noi, giovani e vecchi. Cerchi un coniuge che sia un leale compagno? Allora vorrai consultare la Bibbia per sapere come fare una buona scelta e prepararti alle responsabilità del matrimonio. Sei un marito e capofamiglia? In tal caso, trarrai senz’altro profitto dai molti eccellenti esempi biblici di uomini che adempirono molto bene il loro ruolo. Sei una moglie e madre? Hai davvero molti compiti. Nondimeno la Bibbia ti mostrerà come assolverli con gioia e come procurarti lode da una famiglia riconoscente. O forse sei un figlio, il meraviglioso frutto dell’unione coniugale. Cosa puoi fare per favorire nella casa un’atmosfera calorosa e amorevole? Vuoi saperlo? L’ispirata Parola di Dio te lo dirà.
È nella Parola di Dio che troverete la soluzione di molti problemi della vita, inclusi i problemi familiari. Essendo il “felice Iddio”, il Creatore vuole che anche la vostra famiglia sia felice. (1 Tim. 1:11; Prov. 2:6; 3:13, 18) Come mostra il seguente racconto, i testimoni di Geova sono sempre pronti ad aiutare altri a trovare tale felicità, insieme ad amore, gioia e pace.
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Abbiamo trovato la strada dell’amore, della gioia e della paceLa Torre di Guardia 1979 | 1° marzo
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Abbiamo trovato la strada dell’amore, della gioia e della pace
OGGI mia moglie ed io condurremo uno studio biblico con un giovane drogato. Ogni volta che lo visitiamo ci chiediamo se lo troveremo in preda alla depressione o all’angoscia. Forse se lo chiedevano anche quelli che studiarono con noi nel 1970, poiché allora eravamo hippies e vivevamo proprio come questo giovane.
Pur non essendo sposati, Romy e io, insieme ad altri cinque giovani, abitavamo in un grande appartamento di Roma. Volevamo scoprire il senso della vita, imparare come far capire al prossimo l’amore, la pace e la verità attraverso l’architettura, la musica, l’arte drammatica e perfino i fumetti. Oltre a far uso di hascisc e di LSD, praticavamo la meditazione trascendentale e studiavamo le scienze occulte. Tuttavia, invece di risolvere i nostri problemi e trovare le risposte alle nostre domande, eravamo sempre più confusi.
Vedendo che le cose andavano di male in peggio, pensammo di abbandonare la società, la città e l’Establishment. Insieme ai nostri compagni, organizzammo un viaggio che ci avrebbe portato in Polinesia, dove intendevamo vivere vicino alla natura, facendo con le nostre mani quello di cui avevamo bisogno per sostenerci. Era la nostra ultima speranza.
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