BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Acaia
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Corinto. Ignorando questi fatti, in passato alcuni critici obiettavano per il riferimento biblico a Gallione come ‘proconsole dell’Acaia’, davanti al quale fu condotto Paolo. (Atti 18:12) Tuttavia la scoperta di un’iscrizione a Delfi rese evidente che al tempo descritto dallo storico Luca, scrittore di Atti, c’era senz’altro in Acaia un proconsole di nome Gallione. — Vedi GALLIONE.

      In Romani 15:26 l’apostolo Paolo parla della generosità dei cristiani della provincia dell’Acaia nell’aiutare i fratelli bisognosi di Gerusalemme. Nel secondo e nel terzo viaggio missionario Paolo trascorse buona parte del tempo in Acaia, ed espresse grande amore per i fratelli di quella regione. — II Cor. 11:10.

  • Acan
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Acan

      (Àcan) (ACAR, I Cron. 2:7) [afflizione, che causa afflizione].

      Figlio di Carmi della casa di Zabdi della famiglia di Zera della tribù di Giuda. Quando gli israeliti ebbero attraversato il Giordano, Geova comandò esplicitamente circa le primizie della conquista, la città di Gerico: “Deve divenire una cosa votata alla distruzione; . . . appartiene a Geova”. L’argento e l’oro dovevano andare nel tesoro di Geova. (Gios. 6:17, 19) Acan tuttavia, avendo trovato un costoso abito di Sinar, un lingotto di 50 sicli d’oro e 200 sicli d’argento, segretamente li seppellì sotto la sua tenda. (Gios. 7:21) In effetti aveva derubato Dio! Per questa violazione delle sue esplicite istruzioni, Geova trattenne la sua benedizione, e Israele venne messo in fuga mentre attaccava la successiva città, Ai. Chi era il colpevole? Nessuno confessò. Tutto Israele fu portato in giudizio. Tribù per tribù, poi famiglia per famiglia della tribù di Giuda, e infine uomo per uomo della casa di Zabdi, passarono tutti davanti a Geova finché “fu designato” Acan, causa dell’afflizione. (Gios. 7:4-18) Solo allora egli ammise il suo peccato. La condanna fu prontamente eseguita. Acan e la sua famiglia e il suo bestiame furono prima lapidati e poi dati alle fiamme insieme a tutti i suoi possedimenti, nella valle di Acor, che pure significa “afflizione”. — Gios. 7:19-26.

  • Acaz
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Acaz

      (Àcaz) [egli, cioè Geova, ha afferrato].

      Figlio di Iotam re di Giuda. Salì al trono a vent’anni e regnò per sedici anni, fino al 745 a.E.V. (II Re 16:2; II Cron. 28:1) Dato che Ezechia figlio di Acaz aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, ciò indicherebbe che Acaz non aveva ancora dodici anni quando lo generò. Un manoscritto ebraico e anche le versioni Settanta e Pescitta in II Cronache 28:1 dicono che Acaz aveva “venticinque anni” all’inizio del suo regno. Qualunque fosse la sua età esatta, Acaz morì relativamente giovane e lasciò un pessimo ricordo di sé.

      Nonostante il fatto che Isaia, Osea e Michea profetizzassero tutti attivamente all’epoca di Acaz, una sfacciata idolatria contrassegnò il suo regno. Non solo la permise fra i suoi sud ma egli stesso compi regolarmente sacrifici pagani, fino al punto di sacrificare il proprio figlio (o figli) nel fuoco nella valle di Innom. (II Re 16:3, 4; II Cron. 28:3, 4) A causa della falsa adorazione il regno di Acaz fu irto di difficoltà. La Siria e il regno settentrionale d’Israele si unirono per attaccare Giuda da N, gli edomiti colsero l’opportunità di colpirlo da SE e i filistei lo invasero da O. Giuda perse l’importante porto di Elat sul golfo di ‘Aqaba. Zicri, potente efraimita, uccise un figlio del re Acaz e due dei suoi uomini principali durante l’incursione del regno settentrionale nel territorio di Giuda, in cui 120.000 giudei furono massacrati e circa 200.000 presi prigionieri. Solo grazie all’intervento del profeta Oded, col sostegno di certi uomini preminenti di Efraim, i prigionieri furono rilasciati per fare ritorno in Giuda. — II Cron. 28:5-15, 17-19; II Re 16:5, 6; Isa. 7:1.

      Il ‘tremante cuore’ di Acaz avrebbe dovuto essere rafforzato dal messaggio di Dio pronunciato dal profeta Isaia per assicurargli che Geova non avrebbe permesso a siri e israeliti di unirsi per distruggere Giuda e mettere sul trono un uomo non di stirpe davidica. Ma quando fu invitato a chiedere un segno da Dio, l’idolatra Acaz rispose: “Non chiederò, né metterò Geova alla prova”. (Isa. 7:2-12) Comunque fu predetto che, come segno, una ragazza avrebbe avuto un figlio Emmanuele (Dio è con noi), e che prima che il bambino fosse cresciuto il re d’Assiria avrebbe desistito dal minacciare Giuda. — Isa. 7:13-17; 8:5-8.

      In quanto ai “sessantacinque anni” di Isaia 7:8, cioè il periodo in cui Efraim sarebbe stato “frantumato”, il Commentary on the Whole Bible di Jamieson, Fausset e Brown dichiara (p. 437): “Una prima deportazione di Israele avvenne nel giro di un anno o due da questo momento [in cui pronunciata la profezia di Isaia], sotto Tiglat-Pileser (II Re 15:29). La seconda durante il regno di Oshea, sotto Salmaneser (II Re 17:1-6), circa venti anni dopo. Ma la deportazione finale che diede il ‘colpo di grazia’ a Israele così che non fosse più ‘un popolo’, accompagnata dall’insediamento di stranieri in Samaria, avvenne sotto Esar-Addon che deportò anche Manasse, re di Giuda, nel ventiduesimo anno del suo regno, sessantacinque anni dopo che era stata pronunciata questa profezia. (cfr. Esdra 4:2, 3, 10 con II Re 17:24; II Cronache 33:11)”.

      VASSALLAGGIO ALL’ASSIRIA E MORTE

      Invece di riporre fede in Geova, per timore di una congiura Acaz preferì l’imprevidente politica di corrompere Tiglat-Pileser III d’Assiria perché venisse in suo aiuto. Qualunque sia stato il sollievo che l’ambizioso re assiro diede ad Acaz abbattendo Siria e Israele, fu solo temporaneo, perché alla fine “gli causò angustia, e non lo rafforzò” (II Cron. 28:20); anzi Giuda finì sotto il pesante giogo dell’Assiria. Come re vassallo, Acaz fu evidentemente convocato a Damasco per rendere omaggio a Tiglat-Pileser e, mentre era in quella città, vi ammirò l’altare pagano, ne copiò il disegno e incaricò il sacerdote Urija di farne una riproduzione da collocare davanti al tempio di Gerusalemme. Acaz osò poi offrire sacrifici su questo “grande altare”, mentre l’altare originale di rame fu messo da parte in attesa che il re decidesse cosa farne. (II Re 16:10-16) Nel frattempo danneggiò gran parte degli utensili di rame del tempio e fece altri cambiamenti nell’area del tempio, tutto “a causa del re d’Assiria”, forse per pagare il pesante tributo imposto a Giuda o magari per nascondere parte della ricchezza del tempio agli avidi occhi dell’assiro. Le porte del tempio furono chiuse e Acaz “si fece altari in ogni angolo di Gerusalemme”. — II Re 16:17, 18; II Cron. 28:23-25.

      Dopo sedici anni di malgoverno e sfacciata apostasia, Acaz morì e, pur essendo stato sepolto come i suoi antenati “nella città di Davide” (II Re 16:20), il suo corpo non fu deposto nei luoghi di sepoltura dei re. (II Cron. 28:27) Il suo nome è menzionato nelle genealogie dei re. — I Cron. 3:13; Matt. 1:9.

      Il nome di Acaz compare in un’iscrizione di Tiglat-Pileser III come Yauhazi, che corrisponde alla forma non abbreviata del nome ebraico Ieoacaz (Geova ha afferrato).

      [Figura a pagina 28]

      Sigillo con l’iscrizione “Di Usna, servitore di Acaz”

  • Acazia
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Acazia

      (Acazìa) [Yah(u) ha afferrato].

      Nome di due re, uno d’Israele, l’altro di Giuda.

      1. Figlio di Acab e Izebel e re d’Israele per due anni (920-918 a.E.V.). Seguì i genitori idolatri nell’adorazione di Baal. (I Re 22:51-53) Alla morte del padre di Acazia, Moab colse l’opportunità di insorgere e così sottrarsi al pesante tributo di centomila agnelli di un ugual numero di montoni non tosati. (II Re 1:1; 3:4, 5) Questa rivolta è descritta da Mesa re di Moab nell’iscrizione della stele moabita. Forse a motivo dell’incidente che ebbe e della morte prematura, Acazia non fece alcun tentativo di soggiogare i moabiti.

      Acazia fece però alleanza con Giosafat di Giuda per costruire navi a Ezion-Gheber sul golfo di ‘Aqaba. Il progetto fu disapprovato da Dio per la malvagità di Acazia, e le navi fecero naufragio. (II Cron. 20:35-37) In I Re 22:48, 49 viene spiegato che Acazia voleva l’autorizzazione di Giosafat perché marinai israeliti prestassero servizio sulle navi insieme a quelli di Giuda, richiesta che Giosafat respinse. Se la richiesta era stata fatta prima del naufragio il rifiuto di Giosafat poteva indicare semplicemente che non si fidava di Acazia e voleva evitare ogni intrusione del regno settentrionale. Se la richiesta venne fatta dopo l’insuccesso della flotta, poteva essere un’insinuazione da parte di Acazia secondo cui gli uomini di Giosafat erano incapaci e perciò responsabili del naufragio e di qui il suggerimento che le navi, una volta riparate, riprendessero il mare con a bordo anche marinai israeliti. In tal caso il rifiuto di Giosafat poteva costituire un riconoscimento della manifesta disapprovazione di Dio per il progetto.

      In un incidente accaduto in casa, il re cadde attraverso una grata (che forse copriva un lucernario) della sua camera in terrazza, si ammalò gravemente e fu costretto a letto. (II Re 1:2) Come se il vero Dio non esistesse più, Acazia inviò messaggeri a interrogare il dio filisteo Baal-Zebub (Signore o proprietario di mosche) circa le prospettive di guarigione. Fermati dal profeta Elia, i messaggeri tornarono indietro e portarono al re il messaggio che il suo letto sarebbe diventato un letto di morte. Invece di umiliarsi, Acazia mandò una schiera di cinquanta uomini al comando di un capitano per condurgli Elia. Quella schiera e una seconda furono entrambe distrutte dal fuoco non appena si furono avvicinate al monte dov’era Elia e gli ebbero riferito l’ordine del re di ‘scendere’. Una terza schiera mandata dall’ostinato re si salvò solo grazie alla rispettosa supplica del capitano che la vita sua e dei suoi uomini ‘fosse preziosa agli occhi di Elia’. Allora Elia scese e pronunciò il messaggio di morte in faccia ad Acazia, il quale gradualmente morì. Dato che Acazia era senza figli, gli successe il fratello Ieoram. — II Re 1:2-17.

      2. Figlio di Ieoram e Atalia, re di Giuda per un anno (905 a.E.V.). Durante il regno del padre, filistei e arabi invasero Giuda e presero prigionieri tutti i figli di Ieoram tranne Ioacaz (Acazia), il più giovane. (II Cron. 21:16, 17; 22:1) Acazia aveva ventidue anni quando ascese al trono e la sua dispotica madre Atalia, figlia di Acab e Izebel, lo spinse ad agire malvagiamente. (II Re 8:25-27; II Cron. 22:2-4) Si unì a Ieoram re d’Israele (suo zio materno) in un combattimento contro la Siria a Ramot-Galaad, dove Ieoram rimase ferito. Più tardi fece visita al convalescente Ieoram a Izreel. (II Re 8:28, 29; 9:15; II Cron. 22:5, 6) Coordinando le due storie (II Re 9:21-28; II Cron. 22:7-9) risulta che ebbe luogo quanto segue: Ieu, diretto a Izreel, incontrò Ieoram e Acazia. Ieu abbatté Ieoram mentre Acazia riuscì a fuggire. Per il momento Ieu non inseguì Acazia, ma proseguì fino a Izreel per portarvi a termine la sua opera di giustiziere. Intanto il fuggitivo Acazia voleva far ritorno a Gerusalemme; tuttavia giunse solo a Samaria, dove cercò di nascondersi. Gli uomini di Ieu che inseguivano Acazia, scoprirono che era a Samaria, lo catturarono e lo condussero da Ieu nei pressi di Ibleam, non lontano da Izreel. Quando vide Acazia, Ieu ordinò ai suoi uomini di ucciderlo nel suo carro. Essi lo colpirono sulla via di Gur, presso Ibleam; ferito, Acazia riuscì a fuggire, e si rifugiò a Meghiddo, dove morì per le ferite. Fu poi trasportato e sepolto a Gerusalemme. Come osserva Douglas nel New Bible Dictionary (p. 21), “le versioni della sua morte . . . sono complementari e non contraddittorie”.

      In II Cronache 22:7 si rileva che la morte di Acazia “era da Dio”, e quindi Ieu agì da giustiziere di Dio nell’uccidere quest’uomo, amico della condannata casa di Acab. Acazia è menzionato anche come “Azaria” in II Cronache 22:6 (benché in quindici manoscritti ebraici si legga “Acazia”), e come “Ioacaz” in II Cronache 21:17, che è semplicemente una trasposizione del nome divino (Iah), usato come prefisso anziché come suffisso.

  • Accad
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Accad

      (Àccad) [fortezza].

      Una delle quattro città fondate da Nimrod che furono il “principio del suo regno”. (Gen. 10:10) Accad (o Akkad) è stata identificata con l’antica città di Agade, che secondo alcuni archeologi sorgeva sulla riva dell’Eufrate presso Sippar, a una cinquantina di chilometri da Babilonia dove il corso dell’Eufrate si avvicina a quello del Tigri. L’ubicazione precisa è però incerta.

      Il nome Accad (o Accadia) si applicava alla parte settentrionale della regione che fu poi chiamata Babilonia. Sembra che Accad acquistasse preminenza come città principale o regale della regione sotto l’antico re di nome Sargon (non il Sargon di Isaia 20:1). La regione meridionale della Mesopotamia era nota come Sumer. La Babilonia era formata da queste due regioni, e nei testi babilonesi i suoi sovrani erano chiamati “re di Accad”, fino alla caduta di Babilonia nel 539 a.E.V. Secondo il Cilindro di Ciro, il conquistatore di Babilonia assunse il titolo di “re di Babilonia, re di Sumer e Accad”.

      Gli accadi sembra abbiano superato i sumeri nell’arte della scultura e dell’intaglio di complicati sigilli. Il termine “accadico” attualmente è usato per definire l’antica lingua dell’Assiria e della Babilonia.

  • Acco
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Acco

      (Àcco) [focosità, sabbia rovente].

      Città portuale situata sulla punta settentrionale dell’ampia baia di Acco (o Acri), formata dal promontorio del Carmelo che si protende verso S nel Mediterraneo per circa 13 km. Situata una cinquantina di km a S di Tiro, Acco era il più importante porto marittimo della costa palestinese povera di porti finché Erode il Grande non costruì il porto artificiale di Cesarea. Acco non poteva competere coi

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi