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  • Perché il Regno impiega tanto a ‘venire’?
    “Venga il tuo Regno”
    • Capitolo 5

      Perché il Regno impiega tanto a ‘venire’?

      1. In vista di Romani 8:22, quali domande sorgono?

      L’APOSTOLO Paolo scrive: “Sappiamo che tutta la creazione continua a gemere insieme ed è in pena insieme fino ad ora”. (Romani 8:22) Perché accade questo? Perché Dio ha permesso le guerre, i delitti, le infermità e la miseria dei passati 6.000 anni di storia documentata? Che cosa andò male perché il genere umano, creato per vivere secondo la legge divina, fosse ora piagato dall’illegalità? Perché il nostro Padre celeste non ha corretto questa situazione? Se la soluzione è il Regno, perché ha impiegato tanto a ‘venire’? Possiamo veramente sperare che Dio capovolgerà queste terribili condizioni?

      2. Sotto la sovranità di Dio, cosa sarebbe dovuta divenire la terra?

      2 Sotto il supremo dominio, o sovranità, del “Re d’eternità”, sarebbero dovute prevalere sulla terra condizioni ideali dal tempo della creazione in Eden. Quando il primo uomo e la prima donna generarono figli, e la famiglia umana si moltiplicò in migliaia di milioni di unità familiari, l’intera terra sarebbe dovuta divenire un paradiso di bellezza, pieno di gioiose risa e amore fra le pacifiche razze del genere umano. — Confronta Ecclesiaste 2:24.

      3. (a) A somiglianza di chi fu creato l’uomo? (b) Cosa ebbe l’incarico di fare la prima coppia umana? (c) Quale domanda dobbiamo ora rivolgere?

      3 Questo è ciò che l’amorevole Creatore si propose per questa terra quando creò l’uomo a sua propria somiglianza morale e formò la donna dall’uomo. Poiché il racconto biblico della creazione ci dice:

      “Li creò maschio e femmina. Inoltre, Dio li benedisse e Dio disse loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi ed empite la terra e soggiogatela, e tenete sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e ogni creatura vivente che si muove sopra la terra’. . . . Dio vide poi tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono”. (Genesi 1:26-31)

      Perché, dunque, la creazione di Dio sulla terra oggi non sembra ‘molto buona’?

      SFIDATA LA SOVRANITÀ DI DIO

      4. (a) Quale legge di Dio è superiore, e perché? (b) Chi volle fare leggi diverse, e come si comportò a questo riguardo?

      4 La creazione si basava sulle leggi di Dio. E fra queste è rilevante la legge dell’amore. Dio stesso “è amore”. (I Giovanni 4:8) Ma ora comparve qualcuno che voleva fare leggi diverse per il genere umano. Quel “qualcuno” era un invisibile ‘figlio angelico di Dio’, senza dubbio uno di quelli che “emettevano urla d’applauso” quando Geova creò la terra e tutto ciò che è in essa. (Giobbe 38:7) Questo angelo fece di se stesso un satana, un avversario di Dio. Volle divenire indipendente, cercò l’adorazione per sé e seminò uno spirito di ribellione. (Efesini 2:1, 2; confronta Luca 4:5-7). Architettò di impiegare i nostri primogenitori umani per i suoi propri fini egoistici. Come agì a questo riguardo?

      5, 6. (a) Quale semplice comando Dio diede ad Adamo? (b) Quale tentativo fece Satana, e perché è appropriatamente chiamato “Diavolo”?

      5 Nel paradisiaco giardino di Eden, Adamo ed Eva avevano ricevuto la benevola norma di Geova. Dio aveva provveduto tutto il necessario per sostenerli spiritualmente e fisicamente. Perché il loro benessere durasse, aveva anche richiesto che gli ubbidissero come loro Sovrano Signore. A tal fine aveva dato ad Adamo un semplice comando, che non mangiasse dell’“albero della conoscenza del bene e del male”. Questo si applicava anche a Eva, dopo che era stata creata. Non che Dio li privasse di alcuna cosa, poiché gli altri alberi del giardino provvedevano una deliziosa varietà di frutti nutrienti. Tuttavia, se avessero disubbidito a Dio mangiando di quest’unico frutto, sarebbero ‘positivamente morti’. Con l’inganno, per mezzo di un serpente, il ribelle Satana fece la sua proposta prima a Eva, dicendo: “Positivamente voi non morrete. Poiché Dio sa che nel medesimo giorno in cui . . . mangerete [il frutto dell’albero] i vostri occhi davvero si apriranno e voi sarete davvero simili a Dio, conoscendo il bene e il male”. — Genesi 2:17; 3:1-5.

      6 Questo fece apparire che Dio fosse un bugiardo. Ma il bugiardo in realtà era Satana. Giustamente, quel “padre della menzogna” fu chiamato poi anche Diavolo, che significa “Calunniatore”. (Giovanni 8:44) Qui era una diretta sfida alla sovranità di Geova, al suo Regno sopra le sue creature. Era come dire che Dio trattenesse conoscenza a cui avessero diritto, che il dominio di Dio non fosse fidato, che avrebbero fatto meglio a seguire la loro propria via indipendente, stabilendo le loro proprie norme “del bene e del male”.

      7. Sotto quale aspetto la coppia umana venne meno nella prova?

      7 Come rispose la donna a questo discorso calunnioso? Essa non salvaguardò il proprio cuore, lasciando che il desiderio errato vi ponesse radice. Questo desiderio divenne quindi fertile, così che fu ingannata, essendo indotta a commettere volontariamente peccato con la disubbidienza a Dio. Così facendo si prese anche gioco dell’autorità del marito, che avrebbe dovuto consultare. E come reagì l’uomo? “Adamo non fu ingannato”, ma preferì schierarsi dalla parte di Eva, seguendone volontariamente la condotta ribelle. Quale triste giorno fu quello per i nostri primogenitori, e per l’intera razza del genere umano! — Genesi 3:6, 7; I Timoteo 2:14; confronta Giacomo 1:14, 15.

      8. (a) Quale giusta sentenza emise Dio su Adamo ed Eva? (b) Avevano essi anime che alla morte sarebbero andate in cielo o in un inferno di tormento? (c) Che cosa regna su di noi, e perché?

      8 Adamo ed Eva avevano mostrato grave mancanza di riguardo per la sovranità di Dio. Or dunque, in armonia con la sua legge, Dio annunciò la sentenza di morte, dicendo ad Adamo:

      “Poiché polvere sei e in polvere tornerai”. (Genesi 3:19)

      Qui Dio non volle dire che solo il corpo di Adamo sarebbe morto, mentre qualche “anima” o “spirito” interno sarebbe uscito dal corpo per continuare a vivere in un cielo o in un inferno. No, poiché Adamo stesso era un’“anima”. Come dice il racconto della creazione, in Genesi 2:7: “Geova Dio formava l’uomo dalla polvere della terra e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima vivente”. A suo tempo, sia Adamo che Eva morirono, come anime. E siccome l’intera razza umana è la progenie di Adamo reso difettoso dal peccato, tutti noi abbiamo ereditato il peccato e la morte. “L’anima che pecca, essa stessa morrà”. (Ezechiele 18:4, 20) Sì, come anime umane, tutti moriamo. La morte regna su di noi. — Romani 5:12, 14; 6:12; Ecclesiaste 3:19, 20; 9:5, 10; Salmo 6:5; 115:17.

      CONTESA DELL’INTEGRITÀ DELL’UOMO

      9. Quale altra contesa fu suscitata in Eden?

      9 Comunque, in Eden la ribellione non mise in dubbio solo la sovranità di Dio. Fu suscitata un’altra contesa. Siccome i primissimi esseri umani che Dio aveva posto sulla terra erano divenuti infedeli nella prova, c’era qualche cosa di sbagliato nella creazione di Dio? Si poteva davvero dire che tutte le sue opere erano “perfette”?

      10. (a) La creazione di Dio fu forse difettosa, e perché rispondi così? (b) Come possono gli uomini mostrare d’essere ‘a somiglianza di Dio’?

      10 Dio avrebbe potuto distruggere Adamo ed Eva immediatamente e creare un’altra coppia umana. Ma non sarebbe stata questa un’ammissione che la sua prima creazione fosse difettosa? Essa non era difettosa. Solo che i nostri primogenitori avevano preferito servirsi della loro facoltà morale della libera scelta nel modo sbagliato. Se fossero stati dei robot costretti a fare in ogni circostanza la cosa giusta, sarebbero stati privi del senso morale. Non sarebbero stati ‘a somiglianza di Dio’. Geova fa sempre le cose perfettamente, nel modo giusto, perché è amore. Egli vuole che le sue creature intelligenti siano similmente motivate dall’amore nel fare ciò che è giusto. — Genesi 1:26, 27; I Giovanni 5:3.

      11. Quale luce Deuteronomio 32:4, 5 fa sulla situazione di quel tempo?

      11 Di Geova è scritto: “La Roccia, la sua attività è perfetta, poiché tutte le sue vie sono dirittura. Un Dio di fedeltà, presso cui non è ingiustizia; egli è giusto e retto”. La sua creazione, il genere umano, può pure essere fedele, giusto e retto. Permise dunque ad Adamo ed Eva di generare figli. Nonostante che questi ereditassero i tratti peccaminosi dei loro genitori, fra loro ci sarebbero stati quelli che avrebbero mostrato incrollabile amore per il loro Creatore e avrebbero dato prova della loro integrità verso di lui, pur essendo nella carne imperfetta e dovendo affrontare dure prove e persecuzioni. Ma altri del genere umano avrebbero “agito rovinosamente” e avrebbero mostrato di non essere figli di Dio. Questa sarebbe stata la loro propria scelta, il difetto sarebbe stato imputabile a loro e non a Dio. — Deuteronomio 32:4, 5.

      12, 13. Come Satana schernì Dio riguardo a Giobbe? (b) Quale risposta fornì Giobbe, e con quale risultato per lui?

      12 Che Satana il Diavolo suscitasse questa contesa dell’integrità dell’uomo dinanzi a Dio è mostrato nel libro biblico di Giobbe. L’uomo Giobbe, che visse circa 2.500 anni dopo la defezione di Adamo, era ‘irriprovevole e retto, temeva Dio e si ritraeva dal male’. Satana schernì Dio asserendo che la rettitudine di Giobbe non era genuina, che serviva Dio solo per ciò che ne poteva trarre. Quindi Dio permise a Satana di mettere Giobbe alla prova. Giobbe subì gravi perdite di proprietà; i suoi 10 figli furono uccisi in un disastro; egli stesso fu poi afflitto da una disgustante malattia, e infine la sua propria moglie lo schernì: “Mantieni ancora la tua integrità? Maledici Dio e muori!” Giobbe dovette in seguito contrastare i sarcastici biasimi di tre falsi confortatori. — Giobbe 1:6–2:13.

      13 In tutte queste prove Giobbe si attenne alla sua determinazione:

      “Finché spirerò non rimuoverò da me stesso la mia integrità!”

      Egli si mostrò fedele a Dio, provvedendo così una vigorosa risposta alle accuse di Satana. Perciò, Geova ricompensò Giobbe, dandogli il doppio di tutto ciò che aveva posseduto prima. Fu anche benedetto avendo di nuovo sette figli e tre figlie, e queste furono le più belle di tutto il paese. — Giobbe 27:5; 42:10-15.

      14. Come altri hanno similmente risposto alla pretesa di Satana, e quale ne è l’esempio più eccellente?

      14 Comunque, Giobbe è solo uno delle centinaia di migliaia di fedeli servitori di Dio che hanno rallegrato il Suo cuore in quanto hanno dato una risposta alla falsa pretesa di Satana che chi ama Geova gli ubbidisca e lo serva solo per ragioni egoistiche. Il più eccellente esempio di questo fu dato dallo stesso Figlio di Dio, Gesù, che, mentre fu sulla terra, “sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna”, tutto per la gioia di continuare a servire altruisticamente nel compito che Dio gli aveva assegnato. — Ebrei 12:2.

      RISPOSTA ALLA SFIDA DELLO SCHERNITORE

      15. Perché si può dire che Geova ha dato le sue prove in risposta alla sfida?

      15 Ora, il tempo fissato è quasi scaduto. Durante circa 6.000 anni Geova ha dato le sue prove in risposta alla sfida. Ha mostrato che può avere e in effetti ha sulla terra uomini e donne che mantengono l’integrità non importa quale persecuzione o altra perversa prova Satana rechi su di loro. Il Diavolo ha usato ogni malvagio accorgimento concepibile contro di loro, ma invano. I fedeli servitori di Dio hanno rallegrato il cuore del Padre loro, poiché gli hanno fornito una risposta per colui che “biasima” Dio, cioè il grande avversario, Satana. — Proverbi 27:11.

      16. (a) A quale vittoria hanno già partecipato certi leali di Dio? (b) Perché i sudditi del Regno possono aver fiducia nei loro governanti?

      16 Nello stesso tempo, e nella sua economica maniera di fare le cose, Geova ha eletto di fra questi leali coloro che governeranno con Cristo nel regno celeste. Benché Satana li abbia accusati “giorno e notte davanti al nostro Dio”, essi l’hanno vinto “a causa della parola della loro testimonianza, e non amarono la loro anima neppure dinanzi alla morte”. Come il loro Esempio, Gesù Cristo, sono stati disposti a mostrare la superlativa qualità del loro amore verso Dio e verso il prossimo cedendo perfino la loro vita. Quale fiducia potrà avere il genere umano nel regno celeste costituito da Cristo e dai suoi 144.000 re associati, tutti provati e approvati per aver mantenuto l’integrità! — Rivelazione 12:10, 11; 14:1-5; 20:4; Giovanni 15:13.

      17. Chi eredita il dominio terreno del Regno?

      17 Ad altri, come Giobbe, che morirono fedeli a Dio nei tempi precristiani, è assicurata “una risurrezione migliore” in una “nuova terra”. (Ebrei 11:35; II Pietro 3:13) Divengono parte delle “altre pecore” del “pastore eccellente” Gesù Cristo, con la prospettiva della vita eterna su una terra paradisiaca. Inoltre, quelli simili a pecore che mostrano benignità agli unti “fratelli” di Cristo nel tempo del “termine del sistema di cose” sono invitati a ereditare questo dominio terreno del Regno. (Giovanni 10:11, 16; Matteo 24:3; 25:31-46) Sono lasciati in vita quando gli angeli del cielo liberano i venti della “grande tribolazione” sulla nostra terra. Vuoi essere uno di quella “grande folla” di superstiti quando il regno di Dio ‘viene’ per frantumare le nazioni malvage? Lo puoi! Perché, mantenendo l’integrità, anche tu puoi dimostrare che solo la via di Dio permette di conseguire la vita eterna nella felicità. — Rivelazione 7:1-3, 9, 13, 14.

      18. (a) Perché non sarà più necessario vendicare la sovranità di Geova? (b) Ora chi ha una splendida speranza? (Salmo 37:11, 29)

      18 Una volta che il regno di Dio ha schiacciato Satana e il suo corrotto sistema di cose, non sarà più necessario vendicare la sovranità di Dio. Le contese suscitate dal ribelle Satana avranno avuto risposta una volta per sempre. (Naum 1:9) Proprio qui, su questa terra, la giustizia, la rettitudine, l’eccellenza del dominio basato sulla legge d’amore di Dio, saranno state provate, e il Regno sarà ‘venuto’ per santificare il grande nome del Sovrano Signore Geova. Quale splendida speranza offre il regno di Dio per quelli della ‘creazione che geme’ che ora servono Dio nell’integrità! Preghi con fervore perché esso “venga”? — Romani 8:22-25.

      [Riquadro a pagina 44]

      PERCHÉ DIO HA PERMESSO IL MALE PER TANTO TEMPO?

      ● Per stabilire la rettitudine, giustizia, eccellenza e permanenza della sovranità universale di Geova

      ● Per dimostrare una volta per sempre che ogni specie di dominio umano indipendente da Dio conduce solo a sventura e disastro

      ● Per consentire l’attuazione delle promesse relative al regno di Dio, e l’elezione e la prova degli eredi del Regno

      ● Per concedere il tempo di provare, come in un tribunale, che i servitori di Dio possono mantenere l’integrità nonostante ogni prova recata su di loro da Satana

      ● Per mostrare che l’ubbidienza, basata sulla divina legge dell’amore, è la sola condotta che conduce all’eterno godimento della vita

      ● Per rispondere alla sfida di Satana così completamente e per stabilire un tale precedente legale che non sarà mai più necessario rivendicare il nome e la sovranità di Geova

  • Aspiriamo al Regno
    “Venga il tuo Regno”
    • Capitolo 6

      Aspiriamo al Regno

      1. (a) Riguardo al governo, che cosa offre Geova in contrasto con ciò che hanno provveduto gli uomini? (b) Perché possiamo sicuramente fare della Parola di Dio la base della nostra vita?

      QUANDO ti è offerto qualcosa che ti piace, cosa fai? Non stendi la mano per prenderlo? Ebbene, Geova Dio ti offre l’opportunità della vita eterna sotto un governo perfetto. È vero che, nel governo d’oggi, molti politici sono corrotti e le loro promesse sono spesso prive di valore. Anche se hanno buone intenzioni, gli uomini si sono mostrati incapaci di provvedere un buon governo indipendente dalla sovranità di Dio. (Proverbi 20:24) Ma nel tempo, Dio ha compiuto passi progressivi che hanno portato all’istituzione del suo perfetto governo del Regno, ed egli invita gli amanti della giustizia a riceverne i benefici. Il suo proposito è degno di fede e verace. Egli non può mentire. Possiamo sicuramente fare della sua Parola la base della nostra vita. — Rivelazione 21:1-5; Tito 1:2.

      2. (a) Quando e come Dio dichiarò il suo proposito di stabilire un regno giusto? (b) Che cosa rivela Ebrei 11:4-7 in quanto a quelli che attesero l’adempimento della speranza del Regno?

      2 Il proposito di Dio di stabilire un regno di giustizia non è nuovo. In Eden, quando la sua sovranità fu messa in dubbio la prima volta, Dio dichiarò il suo proposito di produrre un “seme” che avrebbe ‘stritolato’ Satana e la sua stirpe. (Genesi 3:15; Romani 16:20) Tra la violenza di quel mondo antico, Abele, Enoc e Noè mostrarono fede in tale promessa di Geova. Con la fiducia che Dio avrebbe ricompensato “quelli che premurosamente lo cercano”, sopportarono i biasimi, preferendo ‘camminare con Dio’ e predicare la giustizia. (Ebrei 11:4-7) Quali eccellenti esempi per tutti noi che oggi esercitiamo fede nella ‘venuta’ del regno di Dio!

      RAGGUARDEVOLE DISCENDENZA FAMILIARE

      3. Secondo Genesi 12:1-7, come Abraamo fu per noi uno splendido modello?

      3 Più di 400 anni dopo il Diluvio, Dio fece capire che il promesso “seme” reale sarebbe venuto dalla discendenza familiare di Abraamo. Ma perché da Abraamo? Perché Dio vide in lui una fede notevole. Egli fece uscire Abraamo dalla sua città natia, Ur dei Caldei, e lo mandò in un paese straniero, Canaan, dicendo:

      “Tutte le famiglie della terra per certo si benediranno per mezzo di te, . . . Darò questo paese al tuo seme”. (Genesi 12:3, 7; Atti 7:4)

      Anziché rimanere nella nazione dov’era nato, Abraamo la lasciò, per non tornarvi più. Fu disposto a fare un completo cambiamento del suo modo di vivere, per rendere assoluta ubbidienza al Sovrano Signore Geova. Davvero uno splendido modello per tutti quelli che avrebbero perseguito oggi una vita di dedicazione a Geova!

      4. Come Sara fu benedetta a causa della sua fede? (Ebrei 11:11, 12)

      4 Nonostante che sua moglie, Sara, rimanesse sterile fino alla vecchiaia, Geova rassicurò più tardi Abraamo, dicendogli: “Per certo la benedirò ed ella diverrà nazioni; re di popoli verranno da lei”. (Genesi 17:16) All’età di 90 anni, la fedele Sara fu benedetta generando miracolosamente ad Abraamo un figlio, Isacco, antenato di molti re. — Matteo 1:2, 6-11, 16; Rivelazione 17:14.

      5. Come fu ricompensata l’ubbidienza di Abraamo e Isacco?

      5 Nel corso del tempo, Geova sottopose sia Abraamo che Isacco a una prova scrutatrice. Ordinò ad Abraamo di prendere il suo unico figlio avuto da Sara e di portarlo per un viaggio di circa tre giorni al monte Moria, per sacrificarvelo come olocausto. Ora Isacco aveva molto probabilmente circa 25 anni ed era abbastanza forte da portare il proprio carico di legna da ardere sopra il monte; era anche abbastanza forte da resistere al padre di 125 anni, se lo avesse voluto. Ma padre e figlio fecero ubbidientemente la loro parte in questo commovente dramma fino al punto in cui l’angelo di Geova fermò la mano di Abraamo che aveva alzato il coltello per scannare il sacrificio. Un montone prese il posto di Isacco come vittima. — Genesi 22:1-14.

      6. (a) Quale modello profetico fu fornito? (b) Perché la promessa di Genesi 22:18 ti dovrebbe specialmente interessare?

      6 Così Dio fornì un modello profetico di come avrebbe sacrificato il suo proprio Figlio, per togliere il peccato del mondo del genere umano. (Giovanni 1:29; Galati 3:16) Poiché Dio disse quindi ad Abraamo:

      “Per mezzo del tuo seme tutte le nazioni della terra di certo si benediranno per il fatto che tu hai ascoltato la mia voce”. — Genesi 22:15-18.

      7. Quale nostra condotta sarà ricompensata da Geova?

      7 Quali straordinari esempi di ubbidienza furono Abraamo e Isacco! Forse non ci sarà mai chiesto di fare la loro specie di sacrificio, ma è importante che ci sottomettiamo a Geova come fecero loro, per genuino amore verso di lui. (Giacomo 4:7; II Corinti 9:13) La prontezza a sacrificare se stessi e i propri interessi egoistici, per ottenere il ‘Regno avvenire’, è ciò che Geova sempre approva e ricompensa. — Matteo 6:33.

      8. (a) Come la condotta di Giacobbe fu in contrasto con quella di Esaù? (b) Quale benedizione Isacco conferì a Giacobbe?

      8 Giacobbe figlio di Isacco fu un altro che aspirò al Regno. Ma il suo fratello gemello Esaù disprezzò le cose sacre, interessandosi di donne cananee e di egoistico materialismo. Ed egli vendé la sua preziosa primogenitura a Giacobbe per un semplice piatto di minestra! (Ebrei 12:16) Giacobbe che era di mentalità spirituale teneva in alta considerazione la primogenitura, e Geova guidò gli avvenimenti in modo che egli poté ritenere tale premio, fino a ricevere la benedizione dall’anziano Isacco. Esaù aveva sposato donne adoratrici di demoni, ma in contrasto Giacobbe fece un lungo viaggio in Mesopotamia per cercarsi una moglie fra le adoratrici di Geova. In quel tempo Isacco rassicurò Giacobbe con le parole:

      “Dio Onnipotente ti benedirà e ti renderà fecondo e ti moltiplicherà, e per certo diverrai una congregazione di popoli”. — Genesi 25:27-34; 26:34, 35; 27:1-23; 28:1-4.

      9. (a) Perché il nome di Giacobbe fu cambiato in Israele? (b) Come possiamo trarre beneficio dal suo esempio?

      9 Più tardi, quando aveva quasi 100 anni, Giacobbe mostrò di nuovo in quale alta considerazione teneva le cose spirituali. Lottò con un angelo per tutta la notte per ottenere una benedizione. Come segno del Suo favore, Geova cambiò lì il nome di Giacobbe in Israele, che significa “Colui che ha perseverato con Dio”. (Genesi 32:24-30) Anche noi saremo oggi ricompensati, se perseveriamo nella ricerca delle ricchezze spirituali, mentre evitiamo lo spirito del mondo malvagio che ci circonda. — Matteo 6:19-21.

      10. (a) Come si adempì la profezia di Genesi 28:3? (b) In quanto alla fedeltà individuale, quali sono alcuni rincoranti esempi riportati in Ebrei 11:1–12:1?

      10 Geova veramente organizzò i discendenti di Giacobbe come una “congregazione di popoli”, e per mezzo del Suo mediatore Mosè, che Egli impiegò anche per iniziare a scrivere la Bibbia, Dio chiamò quella nazione di Israele, dicendo:

      “Se ubbidirete strettamente alla mia voce . . . voi stessi mi diverrete un regno di sacerdoti e una nazione santa”. (Esodo 19:5, 6)

      Infelicemente, siccome non ubbidì alla voce di Dio, l’Israele carnale non divenne quel regno spirituale. Ma insieme a quella nazione, molti individui mostrarono la loro integrità verso Dio, come i giudici d’Israele, i profeti e anche un’ex meretrice, Raab. Possiamo leggere di quei fedeli “testimoni” in Ebrei 11:1–12:1, e quale caloroso incoraggiamento provvedono a quelli che, nei tempi moderni, attendono la ‘venuta del regno di Dio’!

      11. Come puoi essere simile a quei fedeli testimoni?

      11 Vuoi divenire forte nella fede? Vuoi essere ora simile a quegli uomini e quelle donne di fede che ‘aspirarono a un luogo migliore, cioè uno che appartiene al cielo’, sì, che aspirarono alla “città che ha reali fondamenta, il cui edificatore e creatore è Dio”? (Ebrei 11:10, 16) ‘Ma’, puoi chiedere, ‘cos’è questa “città”’?

      LA CITTÀ EDIFICATA DA DIO

      12. A quale “città” aspiravano quegli antichi servitori di Dio? (Vedi anche Ebrei 11:22-32; Rut 1:8, 16, 17)

      12 La “città” è il promesso regno di Dio. Perché diciamo questo? Ebbene, nei tempi antichi spesso avveniva che una città era un regno, retto da un re. Il primo re menzionato nella Bibbia con approvazione fu “Melchisedec, re [della città] di Salem, sacerdote dell’Iddio Altissimo”. Secoli dopo, la città di Gerusalemme fu edificata in quello stesso luogo, e, come Salem, raffigurò il regno celeste retto dal grande Re e Sommo Sacerdote, Gesù Cristo. (Genesi 14:1-20; Ebrei 7:1, 2, 15-17; 12:22, 28) Benché non conoscessero allora i particolari, Abraamo e Sara, come anche Isacco e Giacobbe, cercavano premurosamente la “città” su cui avrebbe regnato il Messia. Abraamo “si rallegrò grandemente alla prospettiva”. Anche tu puoi provare gioia mentre aspiri con fede a un luogo in quella disposizione del Regno. — Ebrei 11:14-16; Giovanni 8:56.

      13, 14. In che modo cominciò ad adempiersi la profezia che Giacobbe pronunciò sul suo letto di morte?

      13 Giacobbe generò 12 figli, che a suo tempo divennero i capostipiti delle 12 tribù di Israele. Sul suo letto di morte, Giacobbe predisse quale delle 12 tribù avrebbe generato il governante di Dio con autorità reale, dicendo:

      “Giuda è un leoncello. . . . Lo scettro non si allontanerà da Giuda . . . finché venga Silo [che significa: Colui del quale è]; e a lui apparterrà l’ubbidienza dei popoli”. (Genesi 49:9, 10, NW)

      Silo venne da Giuda? Sì, certo!

      14 L’adempimento della profezia di Giacobbe cominciò ad aver luogo più di 600 anni dopo. Fu allora che Geova scelse, dalla tribù di Giuda, “un uomo secondo il suo cuore”. Si chiamava Davide. Dio fece di questo coraggioso ‘leone di Giuda’ un condottiero e re sul Suo popolo Israele. (I Samuele 13:14; 16:7, 12, 13; I Cronache 14:17) Al re Davide, Geova promise un regno eterno. — Salmo 89:20, 27-29.

      15. Perché Geova rovesciò il regno giudaico, e fino a quando?

      15 Davide, che cominciò a regnare nel 1077 a.E.V. fu il primo di una dinastia di re giudei che regnarono nella città di Gerusalemme. La nazione prosperò ogni volta che il suo re ubbidì volontariamente a Geova. Ma quando un re divenne malvagio e si ribellò contro le giuste leggi di Geova, il popolo soffrì. (Proverbi 29:2) L’ultimo re di Giuda, Sedechia, fu molto malvagio. A lui, il profeta di Dio dichiarò: “‘Togli la corona. . . . Una rovina, una rovina, una rovina ne farò . . . finché venga colui che ha il diritto legale, e a lui lo devo dare’”. Il Sovrano Signore Geova rovesciò quel regno, in attesa della comparsa di un re col “diritto legale”. — Ezechiele 21:26, 27.

      IL RE COL “DIRITTO LEGALE”

      16. Come le Scritture identificano l’erede permanente del Regno?

      16 Chi avrebbe ereditato il “diritto legale” al regno davidico? I primi 17 versetti del libro biblico di Matteo forniscono la risposta. Tracciano la discendenza del promesso “seme” da Abraamo a Davide, e quindi fino a Giuseppe, che a suo tempo divenne il marito di Maria. Così il figlio primogenito di Maria avrebbe avuto il “diritto legale” al Regno. All’inizio dell’anno 2 a.E.V., l’angelo Gabriele poté perciò annunciare riguardo al figlio che sarebbe stato concepito miracolosamente nel seno di lei:

      “Dovrai mettergli nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; e Geova Dio gli darà il trono di Davide suo padre, e regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre e del suo regno non vi sarà fine”. (Luca 1:26-33)

      Nel corso dei secoli Geova aveva adempiuto magnificamente il suo proposito perché fosse generato questo erede permanente del regno di Davide. Mentre rivediamo queste cose, non rafforzano esse la nostra fede nella promessa di Dio circa il suo ‘regno avvenire’?

      17, 18. (a) Solo chi erediterà il regno celeste? (b) Chi sono alcuni dei fedeli che saranno risuscitati sulla terra? (c) Cosa dovrebbe incoraggiarci a fare la comprensione di ciò?

      17 Ciò non vuol dire che possiamo tutti attenderci di essere nel regno celeste con Gesù, poiché questa opportunità è riservata solo a un “piccolo gregge” di suoi discepoli. (Luca 12:32) Nemmeno il re Davide ebbe tale speranza. Ci viene detto: “Effettivamente Davide non ascese ai cieli”. (Atti 2:34) Né entrano nel “regno dei cieli” Giovanni il Battezzatore e altri uomini e donne fedeli dei tempi antichi. — Matteo 11:11; Ebrei 11:39, 40.

      18 Comunque, tali fedeli che mantennero l’integrità saranno risuscitati proprio qui su questa terra, e molti di loro diverranno “principi” nella disposizione del regno di Dio. (Salmo 45:16) Non ti piacerebbe accoglierli quando torneranno dalla tomba e avere la loro piacevole compagnia? Certo! Quindi siamo anche decisi ad attendere quella “città”, divenendo “compagni d’opera per il regno di Dio” con tutti gli altri che oggi apprezzano tale splendida opportunità. — Colossesi 4:11.

      [Immagini alle pagine 52 e 53]

      ASPIRARONO AL REGNO DI DIO

      ABELE c. 3900 a.E.V.

      NOÈ 2970-2020 a.E.V.

      ABRAAMO, SARA, ISACCO, GIACOBBE 2018-1711 a.E.V.

      GIUSEPPE 1767-1657 a.E.V.

      MOSÈ 1593-1473 a.E.V.

      RAAB 1473 a.E.V.

      GIUDICI 1473-1117 a.E.V.

      RUT, NAOMI c. 1300 a.E.V.

      DAVIDE 1107-1037 a.E.V.

      PROFETI 1117-442 a.E.V.

      GIOVANNI IL BATTEZZATORE 2 a.E.V.-31 E.V.

  • Identificato Messia, il Re
    “Venga il tuo Regno”
    • Capitolo 7

      Identificato Messia, il Re

      1. Perché, appropriatamente, Geova impiegò Daniele per profetizzare intorno al tempo fissato per certi avvenimenti?

      IL PROFETA Daniele sarà fra quei risuscitati che prenderanno parte alla disposizione del regno di Dio sulla terra. Mentre terminava la sua lunga vita di servizio a Geova, gli fu detto: “Riposerai, ma sorgerai per la tua sorte alla fine dei giorni”. Daniele si interessò profondamente del “tempo della fine” e delle “cose meravigliose” che allora sarebbero avvenute, proprio come oggi ce ne interessiamo noi. Perciò, fu appropriato che Colui che rispetta i tempi fissati, Geova Dio, impiegasse Daniele come suo profeta in relazione con il suo calcolo del tempo per la ‘venuta’ del Regno. — Daniele 12:4, 6, 13; 11:27, 35; confronta Amos 3:7; Isaia 46:9-11.

      “LE DEVASTAZIONI DI GERUSALEMME”

      2. (a) Quale profezia di Isaia si adempì improvvisamente nel 539 a.E.V., e come? (b) Quale miracolo era necessario perché si adempisse in tempo Geremia 25:11, 12?

      2 Conforme alla profezia di Geova pronunciata secoli prima, l’Impero Babilonese fu abbattuto dagli eserciti di Ciro il Persiano e Dario il Medo. (Isaia 44:24, 27, 28; 45:1, 2) Dario divenne re sull’ex regno babilonese. Questo avvenne nell’anno 539 a.E.V. Erano passati sessantotto anni da che Nabucodonosor re di Babilonia aveva devastato Gerusalemme e il suo tempio, aveva desolato il paese di Giuda e aveva deportato i giudei sopravvissuti a Babilonia. Fu perciò con viva attesa che l’anziano Daniele, nel primo anno di Dario, scrisse: “Io stesso, Daniele, compresi dai libri il numero degli anni riguardo ai quali la parola di Geova era stata rivolta a Geremia il profeta, per compiere le devastazioni di Gerusalemme, cioè settant’anni”. (Daniele 9:2; Geremia 25:11, 12) Per quale miracolo, entro i due anni seguenti, i giudei prigionieri sarebbero tornati e avrebbero restaurato in Gerusalemme l’adorazione di Geova?

      3. Perciò, quale preghiera fece Daniele con fervore?

      3 Con fervore Daniele invocò Geova a favore del suo popolo, riconoscendone i peccati e chiedendo a Geova di esercitare misericordia. Soprattutto, chiese che Geova togliesse dal Suo grande nome il biasimo che vi era stato accumulato dalle nazioni vicine di Israele. Egli supplicò il suo Dio: “O Geova, odi. O Geova, perdona. O Geova, presta attenzione e agisci. Non ritardare, per amore di te stesso, o mio Dio, poiché il tuo proprio nome è stato invocato sulla tua città e sul tuo popolo”. — Daniele 9:4-19.

      4. Come Geova esaudì quella preghiera?

      4 Esaudì Geova questa preghiera? Sì! E nel far ciò adempì anche la sua profezia. Fece emanare da Ciro di Persia, successore di Dario, il decreto che il rimanente israelita tornasse a Gerusalemme e riedificasse il tempio di Geova. Al termine dei “settant’anni”, nel 537 a.E.V., quei ristabiliti giudei cominciarono di nuovo a offrire sacrifici a Geova sul suo altare riedificato in Gerusalemme. — II Cronache 36:17-23; Esdra 3:1; Isaia 44:28; 45:1.

      CALCOLATO IL TEMPO DELLA PRIMA VENUTA DEL MESSIA

      5. (a) Quale seguito ci fu immediatamente dopo? (b) A quale periodo di tempo si dà risalto in Daniele 9:24-27?

      5 Quella preghiera di Daniele ebbe anche un risultato immediato. L’angelo Gabriele si materializzò davanti a lui in forma umana, e cominciò a parlargli. Si riferì a Daniele come a “qualcuno molto desiderabile [presso Geova]” e gli dava ulteriore “perspicacia con intendimento”. (Daniele 9:20-23) Ciò che doveva dire era una rivelazione completamente nuova per Daniele. Fu una profezia sorprendente, che includeva avvenimenti che avrebbero avuto luogo in un periodo non di “settant’anni”, ma di “settanta settimane”. Leggila per intero in Daniele 9:24-27. Qual è il significato della profezia?

      6. Quanto durano le “settanta settimane”?

      6 Dice che “settanta settimane” erano state determinate riguardo alla comparsa di “Messia il Condottiero”, il promesso Re della discendenza di Davide. Potevano queste essere settimane letterali? No, poiché tutte le cose profetizzate sarebbero potute difficilmente avvenire entro un anno e mezzo. Risultò che erano “settimane” in cui ciascun giorno conta un anno. (Confronta Levitico 25:8) Infatti, parecchie traduzioni della Bibbia usano espressioni come “settanta settimane di anni” in Daniele 9:24. (An American Translation, Moffatt, Today’s English Version; vedi anche le note in calce in Rotherham, The New American Bible, La Bibbia di Gerusalemme, La Sacra Bibbia a cura di B. Mariani). Le “settanta settimane” sono chiaramente 490 anni letterali.

      7, 8. (a) Perché le “settanta settimane” non si contano dal decreto di Ciro? (b) Come fu esaudita la preghiera di Neemia? (c) Come i giudei risposero alla “parola” del re? (d) Quando avvenne questo?

      7 Quando si cominciano a contare le “settanta settimane”? Daniele 9:25 ci dice: “Dall’emanazione della parola di restaurare e riedificare Gerusalemme”. Tuttavia, il decreto di Ciro non conteneva alcuna “parola” del genere. Era limitato alla ‘riedificazione della casa di Geova’, che avrebbe incluso l’altare per i sacrifici. (Esdra 1:1-4) Fino a più di 80 anni dopo, la città stessa rimase “devastata”, con le sue mura diroccate. In quel tempo un fedele giudeo, Neemia, prestava servizio come coppiere del re Artaserse di Persia, nel castello di Susan. Avendo udito della condizione dei giudei a Gerusalemme, pregò che questo “biasimo” sul nome di Geova fosse tolto. — Neemia 1:3, 11; 2:17.

      8 Con viso triste, Neemia portò il vino al re. Artaserse gli chiese: “Perché la tua faccia è accigliata se tu stesso non sei malato? Questa non è che tristezza di cuore”. Appena saputa la ragione, il re diede immediatamente a Neemia istruzioni di tornare a Gerusalemme, per edificare le “mura” e le “porte” della città. Quando Neemia vi giunse per riferire sul favore mostrato da Dio, e per trasmettere da parte del re la “parola di restaurare e riedificare Gerusalemme”, come reagì il popolo? “A ciò dissero: ‘Leviamoci, e dobbiamo edificare’. Essi rafforzarono dunque le loro mani per la buona opera”. Tutto questo avvenne “nel ventesimo anno di Artaserse il re”. — Neemia 2:1-18.

      9. Come possiamo determinare il 20º anno di Artaserse?

      9 Quale anno era questo? Secondo le testimonianze questo Artaserse (chiamato anche “Longimano” a causa della sua lunga mano destra) salì sul trono di Persia alla morte di suo padre Serse. Il primo anno di regno di Artaserse sarebbe il 474 a.E.V. Di conseguenza, il suo 20º anno sarebbe il 455 a.E.V.a

      10. Come si adempì la profezia relativa alle prime “sette settimane?

      10 Così, le “settimane” di Daniele 9:25 si comincerebbero dunque a contare dal 455 a.E.V. Leggiamo:

      “E dovresti conoscere e avere perspicacia che dall’emanazione della parola di restaurare e riedificare Gerusalemme fino a Messia il Condottiero, ci saranno sette settimane, anche sessantadue settimane. Essa tornerà e sarà effettivamente riedificata, con pubblica piazza e fossa, ma nelle strettezze dei tempi”. (NW)

      Evidentemente, le prime “sette settimane”, o 49 anni, comprendono il tempo della riedificazione della città, fino al 406 a.E.V. Le “strettezze dei tempi” si riferiscono all’accanita opposizione che i popoli vicini fecero a quest’opera di edificazione. (Neemia 4:6-20) Ciò nondimeno, come indica la storia, alla fine di quel secolo Gerusalemme era una città grande e fiorente.b

      11. Come “Messia il Condottiero” comparve in tempo?

      11 Comunque, oltre a ciò ci dovevano essere “sessantadue settimane”, formando un totale di 69 settimane di anni o 483 anni, dal 455 a.E.V. “fino a Messia il Condottiero”. Questi 483 anni, che includevano solo parte del 455 a.E.V. e parte dell’anno finale, si sarebbero estesi al 29 E.V. Comparve allora il Messia? Luca 3:1-3 dichiara che “nel quindicesimo anno del regno di Tiberio Cesare”, Giovanni il Battezzatore “venne in tutto il paese intorno al Giordano, predicando il battesimo”. Poiché gli storici stabiliscono che Tiberio divenne imperatore romano il 17 agosto 14 E.V. (calendario gregoriano), ne consegue che la predicazione e l’opera battesimale di Giovanni cominciarono durante il 15º anno di Tiberio, nella primavera del 29 E.V. Nell’autunno di quello stesso anno, 29 E.V., Gesù fu battezzato, e spirito santo scese dal cielo per ungerlo come Messia. Veramente, proprio in tempo per adempiere la profezia divina! — Luca 3:21, 22.

      12. (a) Allora che cosa attendevano molti giudei? (b) Perché non compresero il senso della profezia? (c) Ma come ne possiamo ricevere beneficio?

      12 In quei giorni, molti giudei attendevano la venuta del Messia, senza dubbio a causa in parte della loro conoscenza delle “settanta settimane”. (Luca 3:15; Giovanni 1:19, 20) Ma perché avevano cuori insensibili, la maggioranza non comprese il senso della profezia. (Matteo 15:7-9) Tuttavia, oggi possiamo essere rafforzati nella nostra fede prestando attenzione a tutti questi aspetti della “parola profetica”. (II Pietro 1:19-21) Non solo quella “parola” identifica chiaramente il Messia, come mostra il prospetto a pagina 66; essa addita anche le meravigliose benedizioni che si riceveranno sotto il regno di “Messia il Condottiero”. — Isaia 9:6, 7.

      “STRONCATO” MESSIA IL RE

      13, 14. In che modo la comparsa e la vita del Messia furono molto diverse da quanto si aspettavano i giudei?

      13 La comparsa di “Messia il Condottiero” diede luogo a un’immediata liberazione dei giudei? Essi si aspettavano che fosse un potente guerriero, un dominatore che li liberasse dalla dura schiavitù all’Impero Romano. (Giovanni 6:14, 15) Tuttavia, il Padre suo, Geova, si era proposto di recare una specie di liberazione diversa.

      14 Nella profezia delle “settanta settimane”, Gabriele fece capire che, invece di divenire un grande governante politico, il Messia doveva essere “stroncato, senza nulla per lui stesso”. Doveva morire di una morte vergognosa senza nome o ricchezza materiale da lasciare ai posteri. Quale sorprendente adempimento! Quando Gesù fu spogliato per l’esecuzione, i soldati tirarono perfino a sorte tutto ciò che gli era rimasto, i suoi abiti. — Daniele 9:26a; Matteo 27:35.

      15. (a) Quando fu “stroncato” il Messia? (b) Com’è confermata l’accuratezza di questo aspetto del tempo?

      15 Quando ebbe luogo questa esecuzione? Gabriele disse che sarebbe avvenuta “alla metà della settimana [finale]” di anni, cioè nella primavera del 33 E.V., tre anni e mezzo dopo il battesimo e l’unzione di Gesù. A prova dell’accuratezza della profezia, il Vangelo di Giovanni indica che Gesù stava assistendo allora alla quarta Pasqua dopo il suo battesimo. — Daniele 9:27b; Giovanni 2:13; 5:1; 6:4; 13:1.

      16, 17. (a) Come si adempirono tragicamente le parole di Daniele 9:26? (b) Come i veri seguaci del Messia che vissero in quel tempo sono un esempio per noi?

      16 Sì, “Messia il Condottiero” fu “stroncato”. Come fu tragico che i giudei non riconoscessero il loro re! Ma doveva accadere dell’altro. Gerusalemme doveva essere di nuovo devastata. Come preannunciò la profezia di Daniele:

      “Il popolo di un condottiero che verrà ridurrà in rovina la città e il luogo santo. E la fine d’essa sarà mediante l’inondazione. E sino alla fine ci sarà la guerra; sono decise le desolazioni”. — Daniele 9:26b.

      17 Conforme alla profezia, il periodo successivo allo ‘stroncamento’ del Messia fu contrassegnato dalla guerra “sino alla fine”. Da ultimo, nel 70 E.V., l’esercito romano spazzò via l’assediata Gerusalemme come un’inondazione. La città e il suo tempio furono demoliti, ‘ridotti in rovina’. Secondo lo storico Giuseppe Flavio, 1.100.000 giudei perirono in quell’olocausto. Felicemente, quando quel tempo giunse i veri seguaci del Messia avevano prestato ascolto al “segno” di avvertimento e si erano messi in salvo fuggendo sui monti oltre il Giordano. (Matteo 24:3-16) Questo mette oggi in risalto anche per noi quanto sia essenziale prestare attenzione al profetico “segno” di Dio prima che ‘venga’ il Regno per eseguire il giudizio sull’attuale sistema mondiale malvagio. — Luca 21:34-36.

      IL MESSIA RECA BENEFICI

      18. Che cosa si adempì di utile alla prima venuta del Messia?

      18 Che cosa si sarebbe dunque adempiuto con la prima venuta del Messia? Gabriele aveva detto a Daniele:

      “Settanta settimane sono state determinate sul tuo popolo e sulla tua santa città, per porre termine alla trasgressione, e porre fine al peccato, e fare espiazione per l’errore, e recare giustizia a tempi indefiniti”. (Daniele 9:24a)

      Prima e per mezzo della sua morte “Messia il Condottiero” avrebbe adempiuto tutto questo! Questa non sarebbe stata una liberazione politica ma una meravigliosa liberazione spirituale. Per mezzo del potere di riscatto della sua perfetta vita umana, data in sacrificio, Gesù avrebbe tolto da quelli che l’avrebbero accettato come Messia il difetto del peccato e della trasgressione, e li avrebbe introdotti in un “nuovo patto” come lo spirituale “Israele di Dio”. — Galati 6:16; Geremia 31:31, 33, 34.

      19. Come il Messia fece “cessare sacrificio e offerta di dono”?

      19 Quindi ciò che il patto della Legge, di cui Mosè era stato il mediatore, non aveva potuto fare in base ai suoi sacrifici animali, ora sarebbe stato compiuto dal nuovo patto di cui era stato mediatore il Messia in base al suo unico sacrificio umano perfetto, fatto “alla metà della settimana”. Così avrebbe ‘fatto cessare sacrificio e offerta di dono’, in quanto le offerte della Legge non avrebbero più avuto alcun valore. (Daniele 9:27) Come dichiarò più tardi l’apostolo Paolo: “Le cose vecchie son passate, ecco, cose nuove son venute all’esistenza. Ma tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Cristo e ci ha dato il ministero della riconciliazione”. — II Corinti 5:17, 18.

      20. Puoi essere felice di quale prospettiva per il genere umano?

      20 A suo tempo i benefici del sacrificio di riscatto di Gesù si sarebbero estesi molto al di là dell’Israele spirituale di cui Paolo divenne parte, poiché egli continua a dire che, per mezzo di Cristo, Dio riconcilia ‘a sé un mondo, non annoverando loro i loro falli’. (II Corinti 5:19) Come parte del mondo del genere umano, non sei felice che i tuoi falli dovuti all’imperfezione umana possano essere perdonati in base al sacrificio di Colui che ti riconcilia con Dio?

      21, 22. (a) Come la 70a settimana ‘impresse un suggello sulla visione e sul profeta’? (Daniele 9:24) (b) Come fu unto “il Santo dei Santi”?

      21 Comunque, non solo la ‘settantesima settimana’ avrebbe ‘recato giustizia a tempi indefiniti’, ma avrebbe anche ‘impresso un suggello sulla visione e sul profeta’. Come afferma Rivelazione 19:10, “il render testimonianza a Gesù è ciò che ispira la profezia”. E Gesù, alla sua prima venuta come Messia, adempì letteralmente centinaia di espressioni profetiche con ciò che fece e ciò che disse. Questo fu come apporre su quelle profezie un suggello indelebile, mostrando che erano veraci, accurate e venivano dal Sovrano Signore Geova. Ora, per mezzo del Messia, tutte le promesse di benedizione di Dio per il suo popolo si sarebbero adempiute. “Poiché per quante siano le promesse di Dio, sono state Sì per mezzo di lui”, il Messia, Gesù. — Daniele 9:24b; II Corinti 1:20.

      22 Durante quella ‘settantesima settimana’ si doveva adempiere anche l’unzione del “Santo dei Santi”. Il “luogo santo fatto con mani”, nel tempio di Gerusalemme, non sarebbe più potuto servire allo scopo di Dio in quanto al perdono dei peccati. Era stato solo una copia della realtà nella grande disposizione del tempio spirituale che venne all’esistenza con l’unzione del Messia nel 29 E.V. Lì, dopo la sua morte e risurrezione, Cristo entrò in cielo per presentare “una volta per sempre” il valore del suo sacrificio umano dinanzi alla Persona di Dio. (Ebrei 9:23-26) La dimora celeste di Dio aveva assunto così un aspetto nuovo. Era stata unta come “il Santo dei Santi”, divenendo la realtà spirituale tipificata dal Santissimo del tempio in Gerusalemme. Così, a cominciare dal giorno di Pentecoste del 33 E.V., e sino alla fine della ‘settantesima settimana’, quei giudei che accettarono il provvedimento di Dio ebbero un privilegio incomparabile. In base al sacrificio di Cristo presentato in quel “Santo dei Santi”, essi pure furono unti per servire come sottosacerdoti nel tempio spirituale di Dio.

      23. (a) In che modo i giudei furono specialmente favoriti durante la 70a settimana? (b) In che modo furono favoriti altri dopo che le “settanta settimane” erano finite?

      23 Riguardo a tali giudei che sarebbero stati portati nell’Israele spirituale, la profezia dice: “Egli deve tenere in vigore il patto per i molti per una settimana”. Questa è la ‘settimana di anni’ del 29-36 E.V., in cui giudei naturali furono specialmente favoriti in quanto furono adottati come parte dello spirituale ‘seme di Abraamo’. (Daniele 9:27a) Ma poi, con la predicazione di Pietro all’incirconciso gentile Cornelio, fu aperta la via perché incirconcisi delle nazioni potessero pure essere portati nel patto abraamico. Riguardo a ciò, Paolo scrive: “Infatti, siete tutti figli di Dio per mezzo della vostra fede in Cristo Gesù. Poiché tutti voi che foste battezzati in Cristo avete rivestito Cristo. Non c’è né Giudeo né Greco, non c’è né schiavo né libero, non c’è né maschio né femmina; poiché siete tutti una persona unitamente a Cristo Gesù. Inoltre, se appartenete a Cristo, siete realmente seme di Abraamo, eredi secondo la promessa”. — Galati 3:26-29; Atti 10:30-35, 44-48.

      24. (a) Quale meravigliosa assicurazione la promessa abraamica reca per altri ancora? (b) Com’è indicato da Luca 9:23, in che modo vi puoi partecipare?

      24 Comunque, che dire del resto del genere umano, i miliardi di persone che non sono state radunate perché divengano parte del “piccolo gregge” con un’eredità nei cieli? Ah, la promessa abraamica reca anche per queste una meravigliosa assicurazione, poiché in essa Dio dichiara: “Per mezzo del . . . seme [di Abraamo] tutte le nazioni della terra di certo si benediranno”. (Genesi 22:18) È tuo desiderio partecipare a tale benedizione? Lo puoi, e a tal fine dovresti pregare che ‘venga il regno di Dio’. Inoltre, mentre continui a investigare la Parola di Dio, imparerai come puoi ‘rinnegare’ te stesso dedicandoti a Dio e seguendo Messia il Condottiero “di continuo”. — Luca 9:23.

      [Note in calce]

      a Vedi La Torre di Guardia del 1º aprile 1966, pagine 211-216; Ausiliario per capire la Bibbia (ediz. inglese), pagina 1473.

      b Per esempio, lo storico Ecateo di Abdera del quarto secolo a.E.V., secondo una citazione che ne fa Giuseppe Flavio in Contra Apionem, Libro I:22, scrive: “I giudei hanno molte fortezze e villaggi in diverse parti del paese, ma una sola città fortificata, che ha una circonferenza di cinquanta stadi (circa 10.000 metri) e circa centoventimila abitanti; la chiamano Gerusalemme”.

      [Prospetto a pagina 66]

      PROFEZIE ADEMPIUTE RIGUARDO A “MESSIA IL CONDOTTIERO” VERSO LA FINE DELLE “SETTANTA SETTIMANE”

      PROFEZIA CONTENUTO ADEMPIMENTO

      Isaia 40:3 Giovanni il Battezzatore prepara la via Matteo 3:1-3

      Michea 5:2 Gesù nato in Betleem Matteo 2:1-6

      Genesi 49:10 Dalla tribù di Giuda Luca 3:23-33

      Isaia 7:14 Da una vergine Matteo 1:23-25

      Isaia 9:7 Discendente, erede di Davide Matteo 1:1, 6-17

      Geremia 31:15 Bambini uccisi dopo la nascita Matteo 2:16-18

      Osea 11:1 Chiamato fuori d’Egitto (asilo) Matteo 2:14, 15

      Daniele 9:25 Compare alla fine delle 69 “settimane” Luca 3:1, 21, 22

      Salmo 40:7, 8 Si presenta per fare la volontà di Dio Matteo 3:13-15

      Isaia 61:1, 2 Unto con lo spirito per predicare Luca 4:16-21

      Salmo 2:7 Geova dichiara che Gesù è “Figlio” Matteo 3:17

      Isaia 9:1, 2 Luce nella regione della Galilea Matteo 4:13-16

      Salmo 40:9 Predica con baldanza la “buona notizia” Matteo 4:17, 23

      Salmo 69:9 Zelante per la casa di Geova Giovanni 2:13-17

      Isaia 53:1, 2 I giudei non ripongono fede in lui Giovanni 12:37, 38

      Salmo 78:2 Parla mediante illustrazioni Matteo 13:34, 35

      Zaccaria 9:9 Entra in città su un puledro di asina Matteo 21:1-9

      Salmo 69:4 Odiato senza causa Giovanni 15:24, 25

      Isaia 42:1-4 Speranza delle nazioni, nessuna disputa Matteo 12:14-21

      Salmo 41:9 Apostolo infedele tradisce Giovanni 13:18, 21-30

      Zaccaria 11:12 Per 30 pezzi d’argento Matteo 26:14-16

      Salmo 2:1, 2 Governanti agiscono contro l’unto Matteo 27:1, 2

      Salmo 118:22 Rigettato, ma sicuro fondamento Matteo 21:42, 43

      Isaia 8:14, 15 Diviene la pietra d’inciampo Luca 20:18

      Salmo 27:12 Falsi testimoni contro di lui Matteo 26:59-61

      Isaia 53:7 Muto dinanzi ai suoi accusatori Matteo 27:11-14

      Salmo 22:16 Al palo per le mani e i piedi Giovanni 20:25

      Isaia 53:12 Annoverato fra i trasgressori Luca 22:36, 37

      Salmo 22:7, 8 È insultato mentre è sul palo Matteo 27:39-43

      Salmo 69:21 Gli viene dato vino drogato con mirra Marco 15:23, 36

      Zaccaria 12:10 Trafitto mentre è sul palo Giovanni 19:34

      Salmo 22:18 Gettate le sorti per le sue vesti Matteo 27:35

      Salmo 34:20 Non gli viene rotto nessun osso Giovanni 19:33, 36

      Salmo 22:1 Da Dio abbandonato ai nemici Matteo 27:46

      Daniele 9:26, 27 Stroncato dopo 3 anni e mezzoc Giovanni 19:14-16

      Zaccaria 13:7 Colpito il pastore, disperso il gregge Matteo 26:31, 56

      Geremia 31:31 Nuovo patto, tolti i peccati Luca 22:20

      Isaia 53:11 Porta gli errori di molti Matteo 20:28

      Isaia 53:4 Porta le infermità del genere umano Matteo 8:16, 17

      Isaia 53:9 Luogo di sepoltura col ricco Matteo 27:57-60

      Salmo 16:10 Destato prima della corruzione Atti 2:24, 27

      Giona 1:17 Risuscitato il terzo giorno Matteo 12:40

      Salmo 110:1 Esaltato alla destra di Dio Atti 7:56

      [Nota in calce]

      c Vedi alle pagine 61 e 62.

  • ‘Il Regno si è avvicinato’
    “Venga il tuo Regno”
    • Capitolo 8

      ‘Il Regno si è avvicinato’

      1. Perché le parole di Giovanni riportate in Matteo 3:1-10 furono opportune?

      ESAMINIAMO più particolareggiatamente l’attività che “Messia il Condottiero” compì alla sua prima venuta. Prima si udì dalle labbra di Giovanni il Battezzatore il sorprendente annuncio: “Pentitevi, poiché il regno dei cieli si è avvicinato”. (Matteo 3:2) Il futuro Re stava per comparire! Mentre si avvicinava la ‘settantesima settimana’, una “settimana” di favore speciale, era ormai tempo che i giudei si pentissero dei loro peccati contro la giusta legge che il loro Dio, Geova, aveva dato loro. Infatti, ora Israele stava per entrare in un giorno di giudizio. Perciò, Giovanni continuò a dire agli ipocriti capi religiosi della nazione: “Progenie di vipere, chi vi ha mostrato come fuggire dall’ira avvenire? Producete dunque frutto degno di pentimento. Già la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero, dunque, che non produce frutto eccellente sarà tagliato e gettato nel fuoco”. — Matteo 3:7, 8, 10.

      2. (a) Come il battesimo di Gesù fu diverso? (b) Quando “cominciò la sua opera”, con che cosa dovette contendere?

      2 Fu allora che Gesù venne dalla Galilea al Giordano e chiese a Giovanni di battezzarlo. Giovanni sapeva che Gesù era senza peccato, e in principio si rifiutò. Tuttavia, il battesimo di Gesù doveva essere diverso. Avrebbe simboleggiato che si presentava a Geova per l’opera speciale che il Padre suo intendeva fargli compiere sulla terra. Appropriatamente, dunque, Gesù fu battezzato in acqua.

      “E, mentre egli pregava, il cielo si aprì e lo spirito santo in forma corporea simile a una colomba scese su di lui, e dal cielo venne una voce: ‘Tu sei il mio Figlio, il diletto; io ti ho approvato’. Inoltre, Gesù stesso, quando cominciò la sua opera, aveva circa trent’anni”.

      Immediatamente, come Messia e Re designato, divenne l’oggetto degli attacchi dell’antico Serpente, il Diavolo, e dei capi religiosi giudei che ipocritamente professavano di servire Dio. — Luca 3:21-23.

      3. In che modo la condotta di Gesù quando fu nella tentazione differì da quella di Adamo ed Eva?

      3 “Or Gesù, pieno di spirito santo, tornò dal Giordano, e fu condotto dallo spirito nel deserto per quaranta giorni, essendo tentato dal Diavolo”. (Luca 4:1, 2) Satana riconobbe che Gesù era il “Seme” della promessa di Dio che a suo tempo avrebbe stritolato il Diavolo e il suo malvagio “seme”. Avrebbe potuto Satana frustrare il proposito di Geova inducendo Gesù a disubbidirGli? Gesù aveva digiunato per 40 giorni. Il Diavolo invitò dunque l’affamato Gesù a trasformare alcune pietre di quell’arido deserto in pagnotte di pane. Ora Gesù aveva il potere di fare miracoli, ma, rettamente, citò la giusta legge di Geova, dicendo:

      “È scritto: ‘L’uomo non deve vivere solo di pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova’”. (Matteo 4:1-4; Deuteronomio 8:3)

      Come si comportò in modo diverso da Eva e da suo marito, Adamo, che avevano disubbidito mangiando il frutto proibito benché fossero circondati da un’abbondanza di altri cibi nutrienti!

      4. Quale lezione possiamo imparare dal modo in cui Gesù affrontò la seconda tentazione?

      4 L’umiltà e la completa dipendenza di Gesù dal Padre suo furono dimostrate nel modo in cui affrontò la seguente tentazione. Satana cercò di far pensare a Gesù che, come Figlio di Dio, era una persona importante, una celebrità. Certo, si gettasse giù dal parapetto del tempio, e gli angeli di Dio lo avrebbero sicuramente preso perché non si facesse male. Ma Gesù rifiutò tale stolto suggerimento, citando di nuovo la legge di Geova, che dice:

      “È pure scritto: ‘Non devi mettere alla prova Geova il tuo Dio’”. (Matteo 4:5-7; Deuteronomio 6:16)

      Qui c’è una lezione per tutti quelli che asseriscono di essere servitori di Dio fino a questo giorno: Nessuno approfitti mai della propria posizione dinanzi a Geova. Che siamo benedetti da Dio non dipende dal servizio reso o dalla posizione avuta in passato ma dal continuare a ubbidirgli con ogni umiltà, avendo profondo rispetto per le disposizioni e i requisiti che egli ha stabilito. — Filippesi 2:5-7.

      5. (a) Su quale contesa di somma importanza fu concentrata la terza tentazione? (b) Come Gesù fece uso di nuovo della legge di Dio nella risposta? (c) Come questo è per noi oggi uno splendido esempio?

      5 Ora, la finale e culminante tentazione in questa occasione! Oh, se Satana avesse solo potuto far inciampare Gesù sulla contesa di somma importanza, quella del Regno! Quindi “il Diavolo lo condusse su un monte insolitamente alto, e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, e gli disse: ‘Ti darò tutte queste cose se ti prostri e mi fai un atto di adorazione’”. Con questo semplice compromesso, Satana argomentava, Gesù avrebbe potuto assumere all’istante il controllo dell’intero mondo del genere umano, senza dover aspettare per secoli il tempo stabilito da Geova. Ma di nuovo Gesù si riferì alla legge di Geova, rispondendo:

      “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. (Matteo 4:8-10; Deuteronomio 6:13)

      Di nuovo, uno splendido esempio per quelli che oggi servono Geova! Non importa quanto sembri lunga la strada da percorrere, quelli che rendono sacro servizio a Geova non cessino mai e poi mai di mettere il regno di Dio al primo posto nella loro vita. Non si sviino mai per edificare i loro piccoli “regni” nella società materialistica del mondo di Satana.

      “NON FA PARTE DI QUESTO MONDO”

      6. (a) In che modo il Regno si era ora avvicinato? (b) Nell’applicare I Pietro 2:21, quale esempio di Gesù devono seguire i cristiani?

      6 Che avvenne dopo che Gesù ebbe respinto le tentazioni del Diavolo? Il racconto biblico ci dice:

      “Gesù cominciò a predicare, dicendo: ‘Pentitevi, poiché il regno dei cieli si è avvicinato’”.

      In che modo il Regno si era avvicinato? In quanto colui che era stato unto per essere Re, Gesù Cristo stesso, ora era presente, “insegnando . . . e predicando la buona notizia del regno”. Grandi folle di persone lo seguivano di luogo in luogo. (Matteo 4:17, 23-25) Gesù fece capire chiaramente che quelli che accettavano la sua dottrina non dovevano essere ‘parte del mondo, come egli non era parte del mondo’. Dovevano separarsi dal mondo e dai suoi modi violenti e immorali. Tutti quelli che oggi vogliono seguire Gesù devono comportarsi in modo simile. — Giovanni 17:14, 16; I Pietro 2:21; vedi anche Matteo 5:27, 28; 26:52.

      7. In vista delle parole di Gesù riportate in Giovanni 8:44, perché è essenziale che oggi esaminiamo gli insegnamenti dei capi religiosi in relazione alla Bibbia?

      7 Riguardo alla falsa adorazione, Gesù disse ai capi religiosi del suo giorno: “Voi siete dal padre vostro il Diavolo e desiderate fare i desideri del padre vostro. Egli fu omicida quando cominciò, e non si attenne alla verità, perché in lui non vi è verità. Quando dice la menzogna, parla secondo la propria disposizione, perché è bugiardo e padre della menzogna”. (Giovanni 8:44) In quel tempo era della massima importanza che le persone comuni si liberassero dalle false tradizioni (più tardi incorporate nel Talmud) che si erano sviluppate nella religione dei giudei. E oggi, quelli che, come i giudei, hanno vissuto tutta la vita nella religione dei loro antenati, è essenziale che esaminino se i loro capi religiosi hanno ‘messo da parte’ o no la parola di Dio per insegnare semplici tradizioni umane. — Marco 7:9-13.

      8, 9. (a) Perché Gesù dichiarò che il suo regno “non fa parte di questo mondo”? (b) Perché, allora, i veri cristiani incontrano persecuzione? (c) Perché dovrebbero farsi coraggio?

      8 Quando stava per essere condannato a morte, Gesù dichiarò circa i governi politici del suo tempo:

      “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”.

      La fonte del regno di Gesù era celeste. Traeva la sua autorità dal Supremo Sovrano, Geova Dio, e non da Satana. Conformemente, Satana si servì del suo “seme” terrestre per perseguitare Gesù e i suoi seguaci. — Giovanni 18:36.

      9 Gesù disse perciò ai suoi veri discepoli: “Queste cose vi comando, che vi amiate gli uni gli altri. Se il mondo vi odia, sapete che prima di odiare voi ha odiato me. Se faceste parte del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo. Ora poiché non fate parte del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo motivo il mondo vi odia”. (Giovanni 15:17-19) Gli adoratori di Geova subiscono intenso odio e persecuzione fino a quest’oggi perché si separano dalla politica corrotta e dalla violenza che oggi sono tanto prevalenti. Ma una ricca ricompensa attende tutti quelli che infine avranno vinto il mondo. Come Gesù assicurò ai suoi discepoli: “Nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo”. — Giovanni 16:33.

      REQUISITI REGALI

      10, 11. (a) Cosa mostra che i governanti del mondo non governano per diritto divino? (b) In contrasto, come Gesù ha mostrato di avere i requisiti per il regno?

      10 Che requisiti cercheresti in un governante del mondo? La maggioranza dei governanti della storia sono stati “uomini forti”, arroganti, gonfi d’orgoglio. Di solito hanno anteposto il loro progresso personale alle necessità del popolo comune. Alcuni si sono vantati di avere edificato grandi imperi, ma col tempo tutti i loro potenti imperi sono crollati, a prova della veracità delle parole del re Salomone: “Salvo che Geova stesso edifichi la casa, non serve a nulla che vi abbiano lavorato duramente i suoi edificatori”. (Salmo 127:1) Questi “re” hanno dimostrato infatti di non regnare per diritto divino. La loro sovranità non è stata da Geova Dio.

      11 Invece, Gesù Cristo, l’unto Re di Dio, è profeticamente rappresentato mentre cavalca contro i suoi nemici “nella causa della verità e dell’umiltà e della giustizia”. Di lui si dice: “Tu hai amato la giustizia e hai odiato la malvagità. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio d’esultanza più dei tuoi compagni”, i re della discendenza di Davide che l’avevano preceduto. (Salmo 45:4, 7) Nel suo odio per tutto ciò che disonora il santo nome di Geova e viola i giusti principi di Dio, il Re celeste purificherà a suo tempo questa terra da ogni malvagità, e preparerà la venuta di un regno di giustizia. Ha mostrato Gesù di avere i requisiti per essere un tale governante? Certissimamente!

      12. Quale modello di sacro servizio Gesù stabilì per noi?

      12 Quando fu un uomo perfetto, Gesù manifestò in maniera esemplare amore verso Dio e verso il prossimo. Come membro della nazione di Dio, Israele, dedicata a Geova, Gesù diede l’esempio, ubbidendo ai due massimi comandamenti. Disse: “Il primo [comandamento] è: ‘Ascolta, Israele: Geova, l’Iddio nostro, è il solo Geova, e tu devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutta la tua forza’. Il secondo è questo: ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’”. (Marco 12:29-31; Deuteronomio 6:4, 5) Gesù non si risparmiò nel suo servizio a Geova e nell’insegnare al suo prossimo, i giudei. Quando questi cercarono di trattenerlo per udire di più, disse loro:

      “Anche ad altre città devo dichiarare la buona notizia del regno di Dio, perché per questo sono stato mandato”. (Luca 4:43)

      Nel rendere sacro servizio Gesù fu uno che operò stabilendo per tutti i veri cristiani il modello da seguire. — Confronta Giovanni 5:17.

      13, 14. (a) Come Gesù considerò il popolo? (b) Perché intraprese la predicazione, e perché mandò altri? (c) Che specie di sorveglianza gli uomini possono attendersi sotto il Regno?

      13 Gesù mostrò di essere amorevole e compassionevole. Nel suo cuore, desiderava ardentemente vedere il suo popolo liberato dai gravi pesi loro imposti dagli oppressori religiosi. Parlò dunque loro del Regno, e mandò i suoi discepoli, dicendo:

      “Mentre andate, predicate, dicendo: ‘Il regno dei cieli si è avvicinato’”. — Matteo 9:35–10:7.

      14 Questo re designato invitò il popolo, dicendo: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete su di voi il mio giogo e divenite miei discepoli, poiché io sono d’indole mite e modesto di cuore, e troverete ristoro per le anime vostre. Poiché il mio giogo è piacevole e il mio carico è leggero”. (Matteo 11:28-30) Gesù, come celeste Re di Dio su tutto il genere umano, mostrerà quella stessa specie di compassione, e farà in modo che, come fece mentre era sulla terra, quelli che regneranno con lui siano organizzati per provvedere il sollievo e la benevola sorveglianza di cui gli uomini hanno veramente bisogno. Tutti quelli che vivranno sulla terra sotto il dominio del regno di Gesù troveranno realmente ristoro per le loro anime.

      IMPECCABILE INTEGRITÀ

      15. In che modo Gesù diede la risposta completa alla sfida di Satana?

      15 Soprattutto, il futuro Re del genere umano dimostrò impeccabile integrità e ubbidienza al suo Padre celeste, fino a una crudele morte su un palo di tortura. Mentre l’ora dell’esecuzione si avvicinava, Gesù pregò Geova, dicendo: “Padre, glorifica il tuo nome”. La voce di Geova rispose dal cielo: “L’ho glorificato e lo glorificherò di nuovo”. Santificando il nome del Padre suo, Gesù diede la risposta completa alla sfida di Satana. Dimostrò che un uomo perfetto poteva mostrarsi fedele a Dio in ogni specie di prova a cui l’avversario lo sottoponesse. Gesù poté dunque dire: “Ora vi è il giudizio di questo mondo; ora il governante di questo mondo [Satana] sarà cacciato fuori”, completamente screditato, essendo stata fornita la prova che è un bugiardo. I capi religiosi giudei, come ‘seme del serpente’, avrebbero fatto ferire penosamente il “calcagno” del “seme” dell’organizzazione di Dio assomigliata a una donna, ma Dio avrebbe risuscitato il suo degno Figlio alla vita spirituale. — Genesi 3:15; Giovanni 12:27-31.

      16, 17. (a) Perché possiamo avere molta fiducia nel futuro Re della terra? (b) Come le Scritture indicano che la speranza di una terra paradisiaca è reale? (c) Dovrebbe il tuo precedente modo di vivere impedirti di conseguire la realizzazione di tale speranza?

      16 L’amore di Gesù per la giustizia, il suo odio per l’illegalità, il suo profondo affetto per il genere umano e, soprattutto, la sua incrollabile ubbidienza nel fare la volontà del Padre suo alla gloria del nome di Geova, tutte queste cose mostrano che questo leale Figlio è ammirevolmente dotato dei requisiti che ne fanno il futuro Re della terra. Non ti piacerebbe entrare nella vita eterna come felice suddito di un tale re?

      17 Non importa quanto il tuo modo di vivere sia stato finora buono o cattivo, puoi realizzare questa speranza della vita eterna su una terra resa gloriosa. Infatti, anche al ladrone pentito che fu giustiziato con Gesù fu data una tale speranza di risurrezione! Poiché quando disse a Gesù: “Ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno”, Gesù rispose: “Veramente ti dico oggi: Tu sarai con me in Paradiso”. (Luca 23:42, 43) Presto, il Paradiso diverrà una realtà. Attendi anche tu devotamente la ‘venuta’ del Regno e le sue benedizioni?

      [Immagine a pagina 77]

      IL PIÙ GRANDE UOMO CHE SIA MAI VISSUTO SULLA TERRA

      Come Re designato, diede prova di integrità fino alla morte, e versando il suo sangue riscattò il genere umano dal peccato e dalla morte

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