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Mantenete l’equilibrio cristianoLa Torre di Guardia 1982 | 15 giugno
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Mantenete l’equilibrio cristiano
CHI non ha mai visto qualcuno cadere o non è caduto egli stesso? Per mancanza di esperienza e di coordinamento muscolare, i bambini piccoli fanno spesso capitomboli. Le persone anziane possono essere troppo deboli per mantenere l’equilibrio su superfici scivolose o fortemente inclinate. Si può cadere per non aver esercitato la dovuta cautela o per aver sottovalutato certi pericoli. Sì, l’equilibrio fisico si può perdere all’improvviso, inaspettatamente. In modo analogo i cristiani possono perdere l’equilibrio spirituale.
Tra i fattori che possono minare l’equilibrio spirituale ci sono apatia, immoralità, svago eccessivo e troppi impegni nel lavoro secolare. È possibile che qualcuno di questi fattori rappresenti un rischio per il vostro equilibrio cristiano o per quello della vostra famiglia?
Evitate l’apatia
Oggi l’apatia è molto diffusa. Ci sono mariti indifferenti ai bisogni emotivi e spirituali della moglie e dei figli. Ci sono mogli che mostrano scarso interesse quando i mariti si rivolgono loro in cerca di comprensione, appoggio e affetto. Datori di lavoro si ritrovano con lavoratori che fanno poco per contribuire al raggiungimento di ragionevoli mete produttive o per il benessere e gli interessi della ditta. Vista la diffusa indifferenza verso responsabilità e doveri, il cristiano deve stare attento a non farsi contagiare da tale spirito di apatia.
Per evitare di diventare apatici, facciamo bene a tenere presente questo consiglio ispirato: “Qualunque cosa facciate, fatela con tutta l’anima come a Geova, e non agli uomini, poiché sapete che da Geova riceverete la dovuta ricompensa dell’eredità”. (Colossesi 3:23, 24) Se ci interessiamo sinceramente di piacere al nostro Creatore e a suo Figlio, lo si noterà dal buon lavoro che compiremo e dal fatto che non perderemo tempo.
Fortificatevi contro l’immoralità
La diffusa noncuranza verso le norme morali della Bibbia può pure costituire una vera minaccia per l’equilibrio spirituale del cristiano. L’apostolo Paolo consigliò ai conservi credenti di Corinto: “Né pratichiamo la fornicazione, come alcuni d’essi [gli israeliti] commisero fornicazione, solo per cadere, ventitremila d’essi in un solo giorno”. (I Corinti 10:8) L’apostolo si riferiva a ciò che era accaduto quando gli israeliti erano accampati nelle pianure di Moab, poco prima di entrare nella Terra Promessa. Erano stati adescati e avevano ceduto alla tentazione accettando l’invito di partecipare a una festa insieme a belle donne idolatre. (Numeri 25:1-9) Le tragiche conseguenze mostrano vigorosamente quanto sia pericoloso fraternizzare con persone che non hanno alcun riguardo per la volontà di Dio!
Quindi, per mantenere una buona reputazione morale, è saggio che ‘perseguiamo giustizia, fede, amore, pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro’. (II Timoteo 2:22) Evitare le cattive compagnie significa anche evitare pubblicazioni a sfondo erotico e pellicole cinematografiche o programmi televisivi che potrebbero suscitare desideri errati. Inoltre facciamo bene a fortificare la nostra mente empiendola di sani pensieri tratti dalla Parola di Dio. — Filippesi 4:8.
Controllatevi nello svago
Il Figlio stesso di Dio indicò che i “piaceri di questa vita” possono soffocare l’apprezzamento per le cose spirituali. (Luca 8:14) Per questo i veri cristiani si sforzano di fare attenzione che lo svago non acquisti troppa importanza nella loro vita. Non dovremmo permettere che esso ci impedisca di dedicare il giusto tempo alla lettura e meditazione della Parola di Dio e alla proclamazione della “buona notizia”, come pure di andare incontro ai bisogni altrui e di radunarci con quelli che hanno la nostra stessa preziosa fede.
Anche quando sono conformi ai giusti princìpi, le attività ricreative non danno vera soddisfazione se vi si dedica troppo tempo. I piaceri che attirano i sensi sono molto simili al condimento sul cibo. In quantità limitate, passatempi, riposo o svago possono essere molto piacevoli. Ma in dosi eccessive possono nauseare, perché lasciano un senso di vuoto dovuto alla sensazione di non aver combinato nulla di concreto.
Inoltre nello svago il cristiano fa bene a ricordare che egli è, prima di tutto e soprattutto, un servitore di Dio. Questo può aiutarlo a evitare di manifestare uno spirito competitivo e di prendere troppo sul serio il gioco, fino al punto forse di far del male a sé o ad altri. — Galati 5:26.
Equilibrio nel lavoro secolare
Anche nel lavoro secolare ci vuole equilibrio. I servitori di Dio devono necessariamente lavorare per mantenere se stessi e la loro famiglia, ‘facendo onesta provvisione non solo dinanzi a Geova, ma anche dinanzi agli uomini’. (II Corinti 8:21) Lavorando onestamente, il cristiano può avere la possibilità di aiutare altri spiritualmente e materialmente. Quando il lavoro secolare comincia a diventare così impegnativo da lasciargli poco tempo ed energie per aiutare spiritualmente altri, egli ridimensiona saggiamente i propri affari.
È molto incoraggiante vedere persone che limitano il loro lavoro secolare per avere più tempo da dedicare a importanti attività spirituali. Per esempio, in una famiglia, le due figlie si sono spartite un lavoro a tempo pieno in un ufficio, così che ognuna di loro lavora due giorni e mezzo la settimana anziché cinque. In questo modo ciascuna di loro può dedicare circa 100 ore al mese ad aiutare gli abitanti della zona ad acquistare conoscenza biblica.
Come si possono prevenire le cadute fisiche, così si può evitare di perdere l’equilibrio spirituale edificando spiritualmente se stessi tramite lo studio della Parola di Dio e l’associazione con i compagni di fede. Prodigandoci inoltre nel far conoscere ad altri le verità bibliche, proviamo la più alta forma di felicità, quella che deriva dal dare, e siamo aiutati a mantenere lo sguardo rivolto alle cose veramente importanti nella vita. (Atti 20:35) Mantenendo in tal modo l’equilibrio spirituale, potremo guardare al futuro con fiducia, ‘poiché Dio non è ingiusto da dimenticare la nostra opera e l’amore che abbiamo mostrato per il suo nome’. — Ebrei 6:10.
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Il costo della fameLa Torre di Guardia 1982 | 15 giugno
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Il costo della fame
Secondo il Guardian di Manchester, in Inghilterra, almeno 30 milioni di persone muoiono di fame ogni anno nel mondo. Per acquistare i viveri necessari a salvarli, ci vorrebbero 12 mila miliardi di lire. Mentre le nazioni non sanno come fare per mettere insieme questa gran quantità di denaro necessaria a salvare gli affamati, “il mondo spende la stessa cifra ogni 10 giorni nella produzione di armamenti”, osserva il Guardian. Questi “ultimi giorni” sono davvero contrassegnati da “tempi difficili”. — II Timoteo 3:1.
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