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  • Cosa vi aiuta a risolvere i problemi della vita?
    Svegliatevi! 1977 | 8 dicembre
    • loro e fece loro alcuni regali. L’aiutò questo a vincere il dolore per la perdita del marito? Ella continua:

      “Quei due orfanelli fecero per me più di quanto non facessi io per loro. Questa esperienza mi fece capire ancora una volta la necessità di far felici gli altri per essere felici noi stessi. Mi resi conto che la felicità è contagiosa. Se diamo, riceviamo. Aiutando qualcuno e dando per amore, avevo superato la preoccupazione e il dolore e l’autocommiserazione e mi sentivo una persona nuova. Ed ero una persona nuova, non solo allora, ma negli anni che seguirono”.

      Chi pensa di non riuscire più ad andare avanti può sentirsi bisognoso di aiuto, anziché sentirsi in grado di darlo. Nondimeno, facendo una gentilezza a qualcuno si solleva sempre il proprio morale, così che è più facile superare i problemi. Gesù Cristo disse: “Vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. (Atti 20:35) Ma che dire se non avete denaro o altre cose materiali da regalare? Considerate un’altra esperienza che sollevò inaspettatamente qualcuno dall’abbattimento.

      “La tragedia della mia infanzia e dei primi anni della mia giovinezza fu la povertà. Non potevo intrattenere gli amici come facevano le altre ragazze del mio ambiente. I miei abiti non erano mai della migliore qualità. Mi diventavano piccoli e non mi stavano bene e spesso erano fuori moda. Mi sentivo così umiliata e mi vergognavo tanto che spesso mi addormentavo piangendo.

      “Alla fine, nella più nera disperazione, mi venne l’idea di chiedere sempre a chi mi faceva da cavaliere alle feste di parlarmi delle sue esperienze, delle sue idee e dei suoi progetti per il futuro. Non facevo queste domande perché mi interessassero particolarmente le risposte. Le facevo allo scopo di distrarre il mio compagno perché non guardasse i miei abiti scadenti.

      “Ma accadde una cosa strana: mentre ascoltavo questi giovani parlare e imparavo a conoscerli meglio, cominciai ad ascoltare veramente con interesse quello che dicevano. Ero così interessata che a volte io stessa mi dimenticavo del mio abbigliamento. Ma la cosa sorprendente per me fu questa: dato che ero una buona ascoltatrice e incoraggiavo i ragazzi a esprimersi, li rendevo felici e a poco a poco divenni la ragazza più corteggiata del nostro gruppo e tre di questi uomini mi fecero proposte di matrimonio”.

      Una terza esperienza riguarda il valore di dare sul piano spirituale. Anch’essa fu inaspettata e aiutò una persona a sopportare meglio i disagi di una malattia cronica. Una testimone di Geova dell’Illinois narra:

      “Ero appena stata 10 o 12 giorni in ospedale per una malattia cronica molto fastidiosa. Ora che ero tornata a casa, disposi di ricominciare ad andare di casa in casa per parlare ai miei vicini delle verità bibliche. Quando giunse il giorno stabilito, però, mi sentivo eccezionalmente depressa. Benché decidessi di uscire ugualmente, dissi alla persona che doveva accompagnarmi: ‘Per questa mattina lasciami ascoltare. Riesco a malapena a parlare a un’amica, tanto meno a degli estranei’.

      “La mia compagna acconsentì. Bussò a una porta e cominciò a parlare con una donna, che infine ci invitò a entrare. Mi unii subito alla conversazione, esprimendo pensieri scritturali alla padrona di casa. Notando il suo apprezzamento per quello che udiva, la mia depressione svanì per essere sostituita dalla gioia. Quando ce ne andammo, non avrei saputo dire cos’era la depressione. La gioia che si prova parlando della verità biblica è indescrivibile”.

      Vi sentite abbattuti a volte? In tal caso, lottate strenuamente contro l’eccessiva autocommiserazione cercando i modi di aiutare gli altri. Sebbene in questo modo la causa del dolore non sia necessariamente eliminata, sarete senz’altro aiutati a risolvere il problema. — Luca 6:38; Filip. 4:8, 9.

  • Giudici accorti difendono i diritti di una minoranza
    Svegliatevi! 1977 | 8 dicembre
    • Giudici accorti difendono i diritti di una minoranza

      UNA volta un giudice famoso e dotato di grande discernimento disse: “La legge non conosce momento più felice che quando scavalca i concetti formali e le emozioni passeggere per proteggere cittadini impopolari dalla discriminazione.a

      Un ottimo esempio di giudizio imparziale si è avuto recentemente nella città di Tacoma, nello stato di Washington (U.S.A.).

      Fu lì che una minoranza religiosa decise di erigere un edificio per l’adorazione di Dio. Doveva sorgere nella Contea di Pierce, a tredici chilometri da Tacoma. L’edificio con 1.800 posti a sedere doveva servire per i convegni religiosi congiunti di parecchie congregazioni dei Testimoni di Geova. Erano stati ottenuti più di tre ettari e mezzo di terra in questa zona scarsamente popolata dove il piano regolatore permetteva la costruzione di una “chiesa”, o luogo di adorazione.

      Furono presentati progetti e documenti preparati con cura, che andavano anche oltre le esigenze tecniche. Fu prestata alle autorità ogni cooperazione possibile. Il Dipartimento della Sanità diede l’approvazione. Con leggere modifiche, il Dipartimento del Genio Civile diede l’approvazione. E, con la decisione che la sala di assemblea non avrebbe avuto “nessun effetto sfavorevole di apprezzabile entità sull’ambiente”, il Comitato

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