BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Perché siamo sulla terra
    Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca
    • Capitolo 7

      Perché siamo sulla terra

      1. A quale conclusione pervengono persone riflessive?

      DA MOLTO tempo gli uomini si chiedono che senso abbia la vita sulla terra. Guardano l’immenso cielo stellato, ammirano i colori del tramonto e la bellezza dei paesaggi. Le persone riflessive concludono che tutto ciò deve servire a uno scopo grandioso. Ma spesso si domandano quale sia il loro posto in esso. — Salmo 8:3, 4.

      2. Quali domande si fanno le persone?

      2 Prima o poi quasi tutti si chiedono: Dobbiamo vivere solo per breve tempo, trarre il meglio dalla vita e poi morire? Dove siamo diretti? C’è da aspettarsi qualcosa di più del breve ciclo nascita-vita-morte? (Giobbe 14:1, 2) Per capire meglio la questione, rispondiamo prima alla domanda: Come siamo venuti all’esistenza?

      EVOLUZIONE O CREAZIONE?

      3. Cosa dice la teoria dell’evoluzione?

      3 In alcuni luoghi si insegna comunemente che tutto ciò che vediamo è venuto all’esistenza da sé, per puro caso. Nel corso di milioni e milioni di anni, dicono, la vita si è evoluta, sviluppandosi da forme inferiori fino ad arrivare all’uomo. In molte parti della terra la teoria dell’evoluzione è insegnata come un fatto. Ma è vero che veniamo da un antenato scimmiesco vissuto milioni di anni fa? Questo grande universo è venuto all’esistenza per puro caso?

      4. Perché possiamo credere che “Dio creò i cieli e la terra”?

      4 La Bibbia dice: “In principio Dio creò i cieli e la terra”. (Genesi 1:1) E i fatti scientifici concordano nel dire che i cieli, con i loro miliardi di stelle, e la nostra terra hanno avuto un principio. Sono stati creati. Il moto delle stelle e dei pianeti è così regolare che se ne può determinare la posizione con la massima accuratezza anni in anticipo. Stelle e pianeti si muovono nell’universo secondo leggi e princìpi matematici. Il professor P. Dirac, docente di matematica all’università di Cambridge, ha detto: “Si potrebbe forse descrivere la situazione dicendo che Dio è un grandissimo matematico, e che nel creare l’universo si è servito di matematica ad altissimo livello”. — Scientific American.

      5. In che modo il nostro corpo mostra che siamo stati creati e non che siamo il prodotto dell’evoluzione?

      5 La Bibbia dice: “Riconoscete che Geova è Dio. È lui che ci ha fatti, e non noi stessi”. (Salmo 100:3) Il corpo umano è progettato in modo così meraviglioso che uno scrittore biblico si sentì spinto a dire a Dio: “Ti loderò perché sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa. . . . Le mie ossa non ti furono occultate quando fui fatto nel segreto . . . I tuoi occhi videro perfino il mio embrione, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti”. (Salmo 139:14-16) È meraviglioso il modo in cui un bambino si sviluppa nel seno materno. Una rivista (Newsweek) ha detto: “In poche parole, è un miracolo”. E ancora: “Nessuna tecnica può determinare con esattezza l’istante del concepimento. Nessuno scienziato può dire quali meravigliose forze quindi intervengano determinando lo sviluppo degli organi e le miriadi di connessioni nervose dell’embrione umano”.

      6. Perché è più logico credere alla creazione che non all’evoluzione?

      6 Pensate all’immensità dell’universo o al modo meraviglioso in cui è strutturato e progettato il nostro stesso corpo. Il sano ragionamento dovrebbe farci capire che queste cose non si sono evolute o fatte da sole. Devono avere avuto un Progettista, un Creatore. Considerate altre cose che vi circondano. Se siete in casa, chiedetevi: la scrivania, la lampada, il letto, la sedia, il tavolo, le pareti, la casa stessa, si sono evoluti o deve averli fatti qualcuno? È ovvio che devono essere stati fatti da persone intelligenti. Come si fa quindi a dire che l’universo, molto più complesso, e noi stessi non siamo stati fatti da nessuno? E se Dio ci ha messi qui, deve avere senz’altro avuto uno scopo.

      7. (a) Come mostrò Gesù di credere alla creazione? (b) Che altre prove abbiamo che Adamo è realmente esistito?

      7 Circa la prima coppia umana, Gesù Cristo stesso disse: “Colui che li creò dal principio li fece maschio e femmina e disse: ‘Per questo motivo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne’”. (Matteo 19:4, 5) Qui Gesù citava Genesi 1:27 e 2:24, che parlano della creazione di Adamo ed Eva. Mostrò così di accettare come verità questo racconto biblico. (Giovanni 17:17) Inoltre la Bibbia chiama Enoc “il settimo uomo nella discendenza da Adamo”. (Giuda 14) Se Adamo non fosse mai esistito, la Bibbia non ne parlerebbe in modo così specifico. — Luca 3:37, 38.

      8. Quale idea sull’origine dell’uomo non è sostenuta dalla Bibbia?

      8 Alcuni dicono che Dio si servì dell’evoluzione per creare l’uomo. Sostengono che Dio lasciò che l’uomo si evolvesse, e che quando questi giunse a un certo livello Dio gli diede un’anima. Ma la Bibbia non contiene affatto quest’idea. Al contrario, dice che piante e animali furono creati “secondo le loro specie”. (Genesi 1:11, 21, 24) E i fatti mostrano che una specie vegetale o animale non si evolve col tempo in un’altra specie. Troverete altre informazioni a conferma che non siamo il prodotto di un’evoluzione nel libro Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione?

      COME DIO CREÒ L’UOMO

      9. (a) Com’è descritta nella Bibbia la creazione dell’uomo? (b) Cosa accadde quando Dio soffiò nelle narici dell’uomo l’“alito della vita”?

      9 Dio creò l’uomo dalla terra perché vivesse sulla terra, come dice la Bibbia: “Geova Dio formava l’uomo dalla polvere del suolo e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima vivente”. (Genesi 2:7) Da questo comprendiamo che l’uomo fu una diretta creazione di Dio. Con uno speciale atto creativo, Dio fece l’uomo come una persona completa. Quando Dio gli soffiò nelle narici l’“alito della vita”, i polmoni dell’uomo si empirono d’aria. Ma, oltre a ciò, con quell’atto Dio diede la vita a quel corpo umano. Questa forza vitale è sostenuta dalla respirazione.

      10. Cos’è l’anima umana, e come fu creata?

      10 Si noti, però, che la Bibbia non dice che Dio diede all’uomo un’anima, ma che quando Dio ne ebbe avviato la respirazione “l’uomo divenne un’anima vivente”. Perciò l’uomo era un’anima, come uno che diventa medico è medico. (1 Corinti 15:45) La “polvere del suolo”, da cui fu formato il corpo fisico, non è l’anima. Né la Bibbia dice che l’“alito della vita” sia l’anima. Piuttosto la Bibbia indica che, come risultato della combinazione di queste due cose, “l’uomo divenne un’anima vivente”.

      11. Secondo la Bibbia, perché l’anima umana non può essere una cosa vaga in grado di esistere separatamente dalla persona?

      11 Poiché l’anima umana è l’uomo stesso, non può essere una cosa vaga che risieda nel corpo o che possa abbandonarlo. In parole semplici, la Bibbia insegna che la vostra anima siete voi. Per esempio la Bibbia parla del desiderio dell’anima di mangiare cibo fisico, dicendo: “La tua anima brama mangiare carne”. (Deuteronomio 12:20) Dice anche che le anime hanno sangue che scorre nelle loro vene, poiché parla del “sangue delle anime dei poveri innocenti”. — Geremia 2:34.

      PERCHÉ DIO HA MESSO L’UOMO SULLA TERRA

      12. Qual era il proposito di Dio per gli uomini sulla terra?

      12 Il proposito di Dio non era che Adamo ed Eva dopo un po’ morissero e andassero a vivere altrove. Dovevano rimanere qui per aver cura della terra e di tutto ciò che vive su di essa. La Bibbia dice: “Dio li benedisse e Dio disse loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra e soggiogatela, e tenete sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e ogni creatura vivente che si muove sopra la terra’”. (Genesi 1:28; 2:15) Adamo ed Eva, come anche tutti i figli che avrebbero avuto, avrebbero potuto essere felici sulla terra per sempre ubbidendo ai comandi di Dio.

      13. (a) Come possiamo essere felici? (b) Cosa dà un vero senso alla nostra vita?

      13 Notate che “Dio li benedisse”. Si interessava veramente dei suoi figli terreni. Come un padre amorevole diede quindi loro istruzioni per il loro bene. Eseguendole sarebbero stati felici. Gesù lo sapeva, per cui in seguito disse: “Felici quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!” (Luca 11:28) Gesù osservò la parola di Dio. “Faccio sempre le cose che gli piacciono”, disse. (Giovanni 8:29) Questo ci aiuta a capire il vero motivo per cui siamo sulla terra, cioè per avere una vita piena e felice, in armonia con la volontà di Dio. Servire Geova dà un vero senso alla nostra vita attuale, e così facendo ci prepariamo a vivere per sempre nel Paradiso sulla terra. — Salmo 37:11, 29.

      PERCHÉ INVECCHIAMO E MORIAMO

      14. Disubbidendo al comando di Dio, cosa fecero Adamo ed Eva?

      14 Ma ora tutti invecchiamo e moriamo. Perché? Come si è detto nel capitolo precedente, ciò è dovuto alla ribellione di Adamo ed Eva. Geova li aveva sottoposti a una prova che metteva in risalto il bisogno di ubbidire a Dio. Egli disse ad Adamo: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai”. (Genesi 2:16, 17) Mangiando di quell’albero, Adamo ed Eva voltarono le spalle al loro Padre celeste e ne respinsero la guida. Disubbidirono e presero ciò che non apparteneva loro. Avrebbero potuto vivere per sempre felici in un paradiso senza povertà o sofferenze, ma recarono su di sé la pena del peccato. Questa pena è l’imperfezione e la morte. — Romani 6:23.

      15. Come abbiamo ricevuto il peccato da Adamo?

      15 Sapete come abbiamo ricevuto il peccato da Adamo? Divenuto imperfetto, Adamo trasmise l’imperfezione e la morte a tutti i suoi figli. (Giobbe 14:4; Romani 5:12) Per capire meglio, immaginate un pasticciere che fa dei dolci in una teglia ammaccata. Tutti i dolci cotti in quella teglia presenteranno quel medesimo segno. Possiamo paragonare Adamo alla teglia e noi ai dolci. Egli divenne imperfetto quando violò la legge di Dio. Fu come se avesse ricevuto un’ammaccatura, un brutto segno. Perciò tutti i figli che egli generò ricevettero il marchio del peccato: l’imperfezione.

      16, 17. In che modo uno dei miracoli di Gesù mostra che l’uomo si ammala a causa del peccato?

      16 Tutti noi ci ammaliamo e invecchiamo a causa del peccato ereditato da Adamo. Lo dimostra uno dei miracoli compiuti da Gesù. Mentre insegnava nella casa in cui dimorava, si radunò una grande folla, finché nella stanza non ci fu più posto. Arrivarono quattro uomini con un paralitico su una branda, ma, visto che non potevano entrare, salirono sul tetto, vi fecero un buco e calarono la branda col paralitico proprio accanto a Gesù.

      17 Vedendo la loro fede, Gesù disse al paralitico: “I tuoi peccati ti sono perdonati”. Ma alcuni dei presenti pensavano che Gesù non potesse perdonare i peccati. Perciò Gesù disse: “‘Affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha autorità di perdonare i peccati sulla terra’, [rivolgendosi al paralitico]: ‘Io ti dico: Alzati, prendi la tua branda e vattene a casa tua’. Allora egli si alzò, e immediatamente prese la sua branda e uscì davanti a tutti”. — Marco 2:1-12.

      18. Quale futuro possono attendersi i servitori di Dio?

      18 Pensate a ciò che questo potere di Gesù può significare per noi! Sotto il dominio del Regno di Dio, Cristo potrà perdonare i peccati di tutti quelli che amano e servono Dio. Ciò significa che tutti i dolori, le pene e le malattie saranno eliminati. Nessuno dovrà più invecchiare e morire! Che meravigliosa speranza per il futuro! Sì, possiamo aspettarci molto più del breve ciclo nascita-vita-morte. Continuando a imparare intorno a Dio e a servirlo possiamo davvero vivere per sempre su una terra paradisiaca.

      [Immagine a pagina 69]

      Molti si chiedono che senso abbia la vita

      [Immagine a pagina 70]

      Questi oggetti si sono evoluti o sono stati fatti da qualcuno?

      [Immagine a pagina 75]

      Il racconto biblico sulla guarigione del paralitico compiuta da Gesù mostra che ci si ammala a causa del peccato di Adamo

  • Che accade quando si muore?
    Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca
    • Capitolo 8

      Che accade quando si muore?

      1. Quali domande vengono spesso fatte riguardo ai morti?

      FORSE conoscete il senso di vuoto che si prova quando muore una persona cara. Come ci si sente tristi e impotenti! È solo naturale chiedersi: Che accade a una persona quando muore? Continua a vivere altrove? I vivi potranno mai riabbracciare sulla terra quelli che ora sono morti?

      2. Cosa accadde al primo uomo, Adamo, allorché morì?

      2 Per rispondere a queste domande è utile sapere ciò che accadde ad Adamo allorché morì. Quando egli peccò, Dio gli disse: “Tornerai al suolo, poiché da esso sei stato tratto. Poiché polvere sei e in polvere tornerai”. (Genesi 3:19) Riflettete su queste parole. Prima che Dio lo creasse dalla polvere, Adamo non esisteva. Così, quando morì, Adamo tornò in quello stesso stato di inesistenza.

      3. (a) Cos’è la morte? (b) Cosa dice Ecclesiaste 9:5, 10 circa la condizione dei morti?

      3 In parole semplici, la morte è il contrario della vita. La Bibbia lo indica in Ecclesiaste 9:5, 10. Secondo la Sacra Bibbia delle Edizioni Paoline, questi versetti dicono: “I vivi sanno che morranno, ma i morti non sanno più nulla; non c’è più mercede per loro; anche il loro ricordo è obliato. Tutto quello che ti occorre di fare, fallo mentre sei in vita, perché non ci sarà più né attività, né pensiero, né conoscenza, né sapienza giù nel soggiorno dei morti, dove stai per andare”.

      4. (a) Che accade ai pensieri di una persona quando muore? (b) Perché quando si muore tutti i sensi smettono di funzionare?

      4 Ciò significa che i morti non possono né fare né sentire nulla. I loro pensieri cessano, come dice la Bibbia: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza. Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Salmo 146:3, 4) Quando l’uomo muore, il suo spirito, la sua forza vitale, sostenuta dalla respirazione, “se ne esce”. Non esiste più. Perciò tutti i sensi dell’uomo — udito, vista, tatto, odorato e gusto — che dipendono dalle sue facoltà mentali, smettono di funzionare. Secondo la Bibbia i morti entrano in uno stato di assoluta incoscienza.

      5. (a) Come mostra la Bibbia che la condizione degli uomini morti è uguale a quella degli animali morti? (b) Cos’è lo “spirito” che fa vivere sia gli uomini che gli animali?

      5 Una volta morti, sia gli uomini che gli animali si trovano nel medesimo stato di assoluta incoscienza. Notate come lo spiega la Bibbia: ‘Come muore l’uno, così muore l’altro; e tutti hanno un solo spirito, così che non c’è superiorità dell’uomo sulla bestia, poiché ogni cosa è vanità. Tutti vanno a un solo luogo. Tutti sono venuti dalla polvere, e tutti tornano alla polvere’. (Ecclesiaste 3:19, 20) Lo “spirito” che tiene in vita gli animali è lo stesso che tiene in vita gli uomini. Quando questo “spirito” o invisibile forza vitale se ne esce, sia uomini che bestie tornano alla polvere di cui sono fatti.

      L’ANIMA MUORE

      6. Come mostra la Bibbia che gli animali sono anime?

      6 Alcuni dicono che l’uomo differisce dagli animali perché l’uomo avrebbe un’anima e gli animali no. In Genesi 1:20 e 30, però, è detto che Dio creò “anime viventi” perché vivessero nelle acque, e che gli animali hanno “vita come un’anima”. In questi versetti alcune Bibbie usano le parole “esseri” e “vita” invece di “anima”, ma i traduttori riconoscono che nella lingua originale qui c’è la parola “anima”. Uno dei passi in cui la Bibbia chiama gli animali anime è Numeri 31:28, dove si parla di “un’anima su cinquecento, del genere umano e della mandria e degli asini e del gregge”.

      7. Cosa dice la Bibbia a conferma che sia le anime umane che quelle animali muoiono?

      7 Poiché gli animali sono anime, quando muoiono loro muore la loro anima. Come dice la Bibbia, “ogni anima vivente morì, sì, le cose nel mare”. (Rivelazione 16:3) Che dire dell’anima umana? Come abbiamo visto nel capitolo precedente, Dio non creò l’uomo con un’anima. L’uomo è un’anima. Logicamente, quindi, quando l’uomo muore, la sua anima muore. Questo fatto è più volte ripetuto nella Bibbia, la quale non dice mai che l’anima sia immortale, cioè che non possa morire. “Si piegheranno tutti quelli che scendono alla polvere, e nessuno conserverà mai in vita la sua propria anima”, dice Salmo 22:29. “L’anima che pecca, essa stessa morirà”, spiega Ezechiele 18:4, 20. E se leggete Giosuè 10:28-39, troverete che per sette volte si parla dell’uccisione o distruzione dell’anima.

      8. Come sappiamo che l’anima umana Gesù Cristo morì?

      8 In una profezia riguardante Gesù Cristo la Bibbia dice: “Versò la sua anima alla medesima morte . . . ed egli stesso portò il medesimo peccato di molti”. (Isaia 53:12) L’insegnamento del riscatto prova che fu un’anima (Adamo) a peccare, e che per riscattare gli uomini ci voleva il sacrificio di un’anima (un uomo) corrispondente. Cristo, ‘versando la sua anima alla morte’, pagò il riscatto. L’anima umana, Gesù stesso, morì.

      9. Cosa significano le parole ‘lo spirito stesso torna a Dio che l’ha dato’?

      9 Come abbiamo visto, lo spirito è diverso dall’anima. Lo spirito è la forza vitale. Questa forza vitale si trova in ogni cellula del corpo, sia degli uomini che degli animali. È sostenuta o mantenuta attiva dalla respirazione. Cosa intende allora la Bibbia quando dice che alla morte “la polvere torna alla terra . . . e lo spirito stesso torna al vero Dio che l’ha dato”? (Ecclesiaste 12:7) Alla morte, la forza vitale lascia col tempo tutte le cellule del corpo, e il corpo comincia a decomporsi. Ma questo non significa che la nostra forza vitale lasci letteralmente la terra e viaggi nello spazio fino a Dio. Lo spirito torna a Dio nel senso che ora la nostra speranza di vivere di nuovo dipende interamente da Dio. Solo lui ha il potere di ridarci lo spirito o forza vitale e farci vivere di nuovo. — Salmo 104:29, 30.

      LAZZARO: MORTO PER QUATTRO GIORNI

      10. Sebbene Lazzaro fosse morto, cosa disse Gesù circa la sua condizione?

      10 Ciò che accadde a Lazzaro, morto per quattro giorni, ci aiuta a capire la condizione dei morti. Gesù aveva detto ai suoi discepoli: “Lazzaro, il nostro amico, è andato a riposare, ma io vado a svegliarlo dal sonno”. Ma i discepoli replicarono: “Signore, se è andato a riposare, sarà sanato”. Allora Gesù disse loro chiaramente: “Lazzaro è morto”. Perché Gesù disse che Lazzaro dormiva quando invece era morto? Vediamo.

      11. Cosa fece Gesù per l’amico morto?

      11 Quando Gesù giunse vicino al villaggio in cui abitava Lazzaro, gli andò incontro Marta, sorella di Lazzaro. Insieme a molti altri si recarono alla tomba in cui era stato deposto il morto. Era una grotta contro cui era stata posta una pietra. Gesù disse: “Togliete la pietra”. Dato che Lazzaro era morto da quattro giorni, Marta obiettò: “Signore, ormai deve puzzare”. Ma la pietra fu tolta, e Gesù gridò: “Lazzaro, vieni fuori!” Ed egli ubbidì! Venne fuori vivo, ancora avvolto nelle bende funebri. “Scioglietelo e lasciatelo andare”, disse Gesù. — Giovanni 11:11-44.

      12, 13. (a) Perché possiamo essere certi che mentre era morto Lazzaro era inconscio? (b) Perché Gesù disse che Lazzaro dormiva quando in effetti era morto?

      12 Ora riflettete: qual era stata la condizione di Lazzaro nei quattro giorni in cui era rimasto morto? Era andato in cielo? Lazzaro era un uomo buono. Eppure non disse affatto di essere andato in cielo, cosa che avrebbe senz’altro fatto se ci fosse stato. Lazzaro era proprio morto, come aveva detto Gesù. Perché allora dapprima Gesù aveva detto ai discepoli che Lazzaro dormiva?

      13 Gesù sapeva che il morto, Lazzaro, era inconscio, come dice la Bibbia: ‘I morti non sono consci di nulla’. (Ecclesiaste 9:5) Ma come si può essere svegliati da un sonno profondo, così Gesù voleva dimostrare che, col potere datogli da Dio, poteva destare l’amico Lazzaro dalla morte.

      14. Conoscendo il potere di Cristo di destare i morti, cosa dovremmo sentirci spinti a fare?

      14 Quando una persona è immersa in un sonno molto profondo, non ricorda nulla. Lo stesso vale per i morti. Non sentono nulla. Non esistono più. Ma al tempo stabilito da Dio i morti da Lui riscattati saranno riportati in vita. (Giovanni 5:28) Sapere questo dovrebbe certo spingerci a voler ottenere il favore di Dio. Se lo faremo, Dio si ricorderà di noi anche se dovessimo morire, e ci riporterà in vita. — 1 Tessalonicesi 4:13, 14.

      [Immagine a pagina 76]

      ADAMO fatto dalla polvere . . . tornò alla polvere

      [Immagine a pagina 78]

      In che condizione si trovava Lazzaro prima che Gesù lo risuscitasse?

  • L’“inferno” esiste veramente?
    Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca
    • Capitolo 9

      L’“inferno” esiste veramente?

      1. Cosa insegnano molte religioni circa l’inferno?

      A MILIONI di persone è stato insegnato dalle rispettive religioni che c’è un luogo di eterno tormento chiamato “inferno”. Vi andrebbero i cattivi. Secondo l’Encyclopaedia Britannica, “la Chiesa Cattolica Romana insegna che l’inferno . . . esisterà per sempre; le sue pene non avranno fine”. Questo insegnamento cattolico, prosegue l’enciclopedia, “è ancora mantenuto da molti gruppi protestanti conservatori”. Anche gli indù, i buddisti e i musulmani insegnano che l’inferno è un luogo di tormento. Non sorprende che spesso le persone a cui è stato insegnato questo dicano che, se l’inferno è davvero così brutto, preferiscono non parlarne.

      2. Cosa disse Dio riguardo al bruciare i bambini nel fuoco?

      2 Questo suscita una domanda: l’Iddio Onnipotente ha creato un simile luogo di tormento? Cosa pensò Dio quando gli israeliti, imitando i popoli circonvicini, cominciarono a bruciare i loro figli nel fuoco? Nella sua Parola egli spiega: “Hanno edificato gli alti luoghi di Tofet, che è nella valle del figlio di Innom, per bruciare i loro figli e le loro figlie nel fuoco, cosa che io non avevo comandato e che non mi era salita in cuore”. — Geremia 7:31.

      3. Perché è sia irragionevole che antiscritturale pensare che Dio possa tormentare qualcuno?

      3 Riflettete: se a Dio l’idea di arrostire qualcuno nel fuoco non era mai venuta in mente, vi sembra ragionevole che abbia creato un inferno di fuoco per quelli che non lo servono? La Bibbia dice che “Dio è amore”. (1 Giovanni 4:8) Un Dio di amore tormenterebbe qualcuno in eterno? Voi lo fareste? Sapendo che Dio è amore, dovremmo volerci rivolgere alla sua Parola per vedere se esiste davvero l’“inferno” come luogo di eterno tormento.

      SCEOL E ADES

      4. (a) Come mostra la Bibbia che Sceol e Ades indicano la stessa cosa? (b) Cosa indica il fatto che Gesù andò nell’Ades?

      4 Per indicare il luogo in cui vanno gli uomini quando muoiono, la Bibbia usa nelle Scritture Ebraiche la parola “Sceol” e nelle Scritture Greche “Ades”. Che queste parole indichino la stessa cosa è evidente da un confronto fra Salmo 16:10 e Atti 2:31, versetti che potete vedere nella pagina accanto. Notate che, citando Salmo 16:10, dove compare “Sceol”, Atti 2:31 usa “Ades” (“inferno”, Edizioni Paoline [EP]). Alcuni dicono che l’Ades sia un luogo di eterno tormento. Ma si noti che Gesù Cristo andò nell’Ades. Dobbiamo pensare che Dio tormentasse Cristo in un “inferno” di fuoco? No di certo! Quando morì, Gesù andò semplicemente nella tomba.

      5, 6. In che modo ciò che vien detto di Giacobbe e del figlio Giuseppe, e anche riguardo a Giobbe, dimostra che lo Sceol non è un luogo di tormento?

      5 Genesi 37:35 parla di Giacobbe che faceva lutto credendo che l’amato figlio Giuseppe fosse stato ucciso. La Bibbia dice che “[Giacobbe] si rifiutava di esser confortato e diceva: ‘Poiché scenderò facendo lutto da mio figlio nello Sceol!’” Fermiamoci un attimo. Lo Sceol era un luogo di tormento? Giacobbe credeva forse che il figlio Giuseppe fosse finito in un luogo del genere per l’eternità? Voleva raggiungerlo lì? Non pensava piuttosto che il figlio diletto fosse morto, nella tomba, per cui voleva morire anche lui?

      6 Sì, anche i buoni vanno nello Sceol. Pensate per esempio a Giobbe, famoso per la sua integrità e fedeltà a Dio. Poiché soffriva molto, chiese aiuto a Dio. La sua preghiera si trova in Giobbe 14:13: “Oh mi nascondessi tu nello Sceol, . . . mi stabilissi un limite di tempo e ti ricordassi di me!” Riflettete: se lo Sceol fosse un infuocato luogo di tormento, Giobbe avrebbe espresso il desiderio di andarvi e rimanervi finché Dio non si fosse ricordato di lui? Chiaramente Giobbe voleva morire e andare nella tomba per porre fine alle sue sofferenze.

      7. (a) Qual è la condizione di quelli nello Sceol? (b) Cos’è dunque lo Sceol o Ades?

      7 In tutti i casi in cui ricorre nella Bibbia, Sceol non è mai messo in relazione con vita, attività o tormento. Al contrario, è spesso collegato con la morte e l’inattività. Per esempio, Ecclesiaste 9:10 dice: “Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con la tua medesima potenza, poiché non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai”. La risposta è quindi molto chiara. Sceol e Ades non indicano un luogo di tormento, ma la comune tomba del genere umano. (Salmo 139:8) Nello Sceol o Ades vanno sia i buoni che i cattivi.

      DALL’“INFERNO” SI PUÒ USCIRE

      8, 9. Perché quand’era nel ventre del pesce, Giona disse che era nello Sceol [“inferno”]?

      8 Si può uscire dallo Sceol (Ades)? Prendete il caso di Giona. Quando Dio lo fece inghiottire da un grosso pesce per salvarlo dall’annegamento, Giona pregò dal ventre del pesce: “Dalla mia angustia chiamai Geova, ed egli mi rispondeva. Dal ventre dello Sceol [“inferno”, versione cattolica di Douay] invocai soccorso. Tu udisti la mia voce”. — Giona 2:2.

      9 Cosa voleva dire Giona con le parole “dal ventre dello Sceol” [“inferno”, Douay]? Certo il ventre di quel pesce non era un infuocato luogo di tormento, ma sarebbe potuto diventare la tomba di Giona. Infatti Gesù Cristo disse riguardo a sé: “Come Giona fu nel ventre del grosso pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo sarà nel cuore della terra tre giorni e tre notti”. — Matteo 12:40.

      10. (a) Che prova abbiamo che quelli che si trovano nell’“inferno” ne usciranno? (b) Che altra prova c’è che l’“inferno” è la “tomba”?

      10 Gesù rimase morto nella tomba per tre giorni. Ma la Bibbia riferisce che “non fu abbandonato nell’Ades [“inferno”, EP] . . . Questo Gesù ha Dio risuscitato”. (Atti 2:31, 32) Similmente, per comando di Dio, Giona fu tirato fuori dallo Sceol, cioè da quella che avrebbe potuto essere la sua tomba. Questo accadde quando il pesce lo vomitò sull’asciutto. Sì, si può uscire dallo Sceol! Infatti la rincorante promessa contenuta in Rivelazione (Apocalisse) 20:13 è che ‘la morte e l’Ades [l’“inferno”, EP] daranno i morti che sono in essi’. Che differenza fra l’insegnamento biblico circa la condizione dei morti e ciò che hanno insegnato molte religioni!

      GEENNA E LAGO DI FUOCO

      11. Quale altra parola greca è a volte tradotta “inferno”?

      11 Ma qualcuno obietterà: ‘La Bibbia però parla del fuoco dell’inferno e del lago di fuoco. Non è una prova che c’è un luogo di tormento?’ È vero che alcune traduzioni della Bibbia, come quella di Eusebio Tintori, parlano di “fuoco dell’inferno” e dell’essere gettati “nell’inferno, al fuoco inestinguibile”. (Matteo 18:9; Marco 9:44, 45) In totale nelle Scritture Greche Cristiane ci sono 11 versetti in cui questa versione cattolica usa “inferno” per tradurre la parola greca Geenna. Mentre l’Ades non è altro che la tomba, la Geenna è davvero un infuocato luogo di tormento?

      12. Cos’era la Geenna e cosa vi si faceva?

      12 È chiaro che la parola ebraica “Sceol” e la parola greca “Ades” indicano la tomba. Ma cos’è la Geenna? Nelle Scritture Ebraiche la Geenna è “la valle di Innom”. Come ricorderete, Innom era il nome della valle appena fuori delle mura di Gerusalemme dove gli israeliti sacrificavano i loro figli nel fuoco. A suo tempo il buon re Giosia rese quella valle non idonea per tale mostruoso rito. (2 Re 23:10) Fu trasformata in un immenso scarico di rifiuti.

      13. (a) Ai giorni di Gesù, com’era usata la Geenna? (b) Cosa non vi veniva mai gettato?

      13 Perciò ai giorni in cui Gesù era sulla terra la Geenna era l’immondezzaio di Gerusalemme. Per incenerire le immondizie vi si tenevano accesi fuochi con l’aggiunta di zolfo. Un dizionario biblico (Smith’s Dictionary of the Bible, Volume I) spiega: “Divenne il comune immondezzaio dove si gettavano i corpi morti dei criminali e degli animali, e ogni altra specie di sudiciume”. Non vi veniva gettata nessuna creatura vivente.

      14. Che prova c’è che la Geenna è usata come simbolo di distruzione eterna?

      14 Conoscendo l’immondezzaio della loro città, gli abitanti di Gerusalemme capirono cosa voleva dire Gesù quando disse ai malvagi capi religiosi: “Serpenti, progenie di vipere, come sfuggirete al giudizio della Geenna?” (Matteo 23:33) Chiaramente Gesù non voleva dire che quei capi religiosi sarebbero stati tormentati. Quando gli israeliti bruciavano vivi i loro figli in quella valle, Dio disse che non gli era mai venuto in mente di fare una cosa così terribile! Perciò è chiaro che Gesù si servì della Geenna come appropriato simbolo di distruzione completa ed eterna. Voleva dire che quei malvagi capi religiosi non meritavano una risurrezione. Gli ascoltatori di Gesù erano in grado di capire che chi, come le immondizie, finiva nella Geenna, sarebbe stato distrutto per sempre.

      15. Cos’è “il lago di fuoco”, e che prova ne abbiamo?

      15 Cos’è allora “il lago di fuoco” menzionato nel libro biblico di Rivelazione (Apocalisse)? Ha un significato simile a quello della Geenna. Non indica un tormento cosciente, ma la morte o distruzione eterna. È la Bibbia stessa a dirlo, in Rivelazione 20:14: “E la morte e l’Ades [“l’inferno”, EP] furono scagliati nel lago di fuoco. Questo significa la seconda morte, il lago di fuoco”. Sì, il lago di fuoco significa “la seconda morte”, la morte da cui non c’è risurrezione. È evidente che questo “lago” è simbolico, perché vi sono gettati la morte e l’“inferno” (Ades). La morte e l’“inferno” non possono essere bruciati in senso letterale. Ma possono essere eliminati o distrutti, come infatti avverrà.

      16. Cosa significa che il Diavolo sarà tormentato per sempre nel “lago di fuoco”?

      16 ‘Ma la Bibbia dice che il Diavolo sarà tormentato per sempre nel lago di fuoco’, dirà qualcuno. (Rivelazione 20:10) Cosa significa questo? Al tempo in cui Gesù era sulla terra, i carcerieri erano a volte chiamati “torturatori”. In una delle sue illustrazioni, Gesù disse di un certo uomo: “E il padrone, sdegnato, lo consegnò ai torturatori, fino a che non avesse pagato tutto il debito”. (Matteo 18:34, EP) Quelli gettati nel “lago di fuoco” subiscono la “seconda morte”, dalla quale non c’è risurrezione, per cui è come se fossero incarcerati per sempre nella morte. Rimangono in essa come sotto la custodia di carcerieri per tutta l’eternità. Ovviamente i malvagi non possono essere tormentati in senso letterale, perché, come abbiamo visto, una volta morta la persona non esiste più. È inconscia.

      IL RICCO E LAZZARO

      17. Come sappiamo che le parole di Gesù sul ricco e Lazzaro sono un’illustrazione?

      17 Cosa intendeva allora Gesù quando in una delle sue illustrazioni disse: “Il mendicante morì e fu portato dagli angeli nella posizione del seno di Abraamo. Morì anche il ricco e fu sepolto. E nell’Ades alzò gli occhi, esistendo nei tormenti, e vide molto lontano Abraamo e Lazzaro nella posizione del seno presso di lui”? (Luca 16:19-31) Poiché, come abbiamo visto, l’Ades è la tomba del genere umano e non un luogo di tormento, è chiaro che Gesù stava pronunciando un’illustrazione, un racconto. Come ulteriore conferma che non si tratta di un episodio letterale, ma di un’illustrazione, considerate questo: si trova l’inferno letteralmente a portata di voce dal cielo, tanto che si possa fare un’effettiva conversazione? Inoltre, se il ricco era in un ardente lago letterale, come poteva Abraamo mandare Lazzaro a rinfrescargli la lingua con una semplice goccia d’acqua sulla punta del dito? Cosa voleva dunque illustrare Gesù?

      18. Nell’illustrazione, cosa rappresentano (a) il ricco? (b) Lazzaro? (c) la morte di entrambi? (d) i tormenti del ricco?

      18 Il ricco dell’illustrazione rappresentava gli arroganti capi religiosi che respinsero Gesù e in seguito lo uccisero. Lazzaro raffigurava la gente comune che accettò il Figlio di Dio. La morte del ricco e di Lazzaro rappresentava un cambiamento nella loro condizione. Questo cambiamento ebbe luogo quando Gesù alimentò spiritualmente la trascurata classe di persone rappresentata da Lazzaro, così che questa ottenne il favore del più grande Abraamo, Geova Dio. Nello stesso tempo i falsi capi religiosi ‘morirono’ in quanto all’avere il favore di Dio. Essendo stati rigettati, subirono i tormenti quando i seguaci di Cristo ne smascherarono le opere empie. (Atti 7:51-57) Quindi questa illustrazione non insegna che alcune persone morte siano tormentate in un letterale inferno di fuoco.

      INSEGNAMENTI ISPIRATI DAL DIAVOLO

      19. (a) Quali menzogne ha diffuso il Diavolo? (b) Perché possiamo essere certi che la dottrina del “purgatorio” è falsa?

      19 Fu il Diavolo a dire ad Eva: ‘Non morirai affatto’. (Genesi 3:4; Rivelazione 12:9) Invece Eva morì; nessuna parte di lei continuò a vivere. Che l’anima sopravviva alla morte è una menzogna che ha avuto origine dal Diavolo. Un’altra menzogna diffusa dal Diavolo è che le anime dei cattivi siano tormentate nell’inferno o nel purgatorio. Poiché la Bibbia mostra chiaramente che i morti sono inconsci, questi insegnamenti non possono essere veri. Nella Bibbia non ricorre né la parola né l’idea di un “purgatorio”.

      20. (a) Cosa avete imparato da questo capitolo? (b) Come vi sentite conoscendo queste cose?

      20 Abbiamo visto che lo Sceol o Ades è un luogo in cui i morti, buoni e cattivi, riposano in attesa della risurrezione. Abbiamo anche appreso che la Geenna non indica un luogo di tormento, ma è usata nella Bibbia come simbolo di distruzione eterna. Allo stesso modo “il lago di fuoco” non è un letterale luogo infuocato, ma rappresenta la “seconda morte”, da cui non c’è risurrezione. Non potrebbe essere un luogo di tormento perché un’idea del genere non è mai passata né per la mente né per il cuore di Dio. Del resto tormentare qualcuno in eterno per aver fatto il male sulla terra per alcuni anni è contrario alla giustizia. Com’è rassicurante conoscere la verità riguardo ai morti! Può davvero liberarci dal timore e dalla superstizione. — Giovanni 8:32.

      [Riquadro a pagina 83]

      La parola ebraica “Sceol” e la parola greca “Ades” hanno il medesimo significato

      Salmo 16:10

      10 Poiché non lascerai la mia anima

      nello Sceol.

      Non permetterai che il tuo

      leale veda la fossa.

      Atti 2:31

      31 vide in anticipo e parlò della risurrezione del Cristo, che non fu abbandonato nell’Ades e che la sua carne non vide la corruzione.

      [Immagine alle pagine 84 e 85]

      Dopo essere stato inghiottito da un pesce, perché Giona disse: ‘Dal ventre dell’inferno invocai soccorso’?

      [Immagine a pagina 86]

      La Geenna era una valle fuori di Gerusalemme. Fu usata come simbolo di morte eterna

  • Gli spiriti malvagi sono potenti
    Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca
    • Capitolo 10

      Gli spiriti malvagi sono potenti

      1. Cosa credono molti?

      SI SENTE spesso di persone che dicono di aver parlato con i morti. Il defunto James A. Pike, un eminente vescovo episcopaliano, disse di aver parlato col figlio morto, Jim. Secondo Pike, il figlio gli avrebbe detto: “Ho masse di gente attorno a me, e mani che mi sollevano, per così dire . . . ero così infelice perché non riuscivo a fartelo sapere”.

      2. (a) Perché nessuno può parlare con i morti? (b) Quindi quali domande sorgono?

      2 Esperienze come queste sono molto comuni, per cui è evidente che molti hanno parlato con qualcuno del mondo spirituale. Ma non hanno parlato con i morti. La Bibbia dice molto chiaramente: “In quanto ai morti, non sono consci di nulla”. (Ecclesiaste 9:5) Se quelli che parlano dal mondo spirituale non sono i morti, chi sono? Chi si spaccia per essi?

      3. (a) Chi sono quelli che fingono di essere persone morte, e perché? (b) A chi gli spiriti malvagi forniscono spesso informazioni?

      3 Sono spiriti malvagi. Questi spiriti o demòni sono gli angeli che si unirono a Satana nella ribellione contro Dio. Perché si spacciano per persone morte? Per far credere che i morti siano ancora vivi. Gli spiriti malvagi hanno anche indotto molti a credere alla menzogna secondo cui la morte è solo un passaggio a un’altra vita. Per diffondere questa menzogna, gli spiriti malvagi forniscono ai medium, agli indovini e ai maghi una conoscenza particolare che sembra provenire da persone decedute.

      NELLE SEMBIANZE DEL DEFUNTO SAMUELE

      4. (a) Perché il re Saul cercava disperatamente aiuto? (b) Cosa diceva la legge di Dio circa i medium e gli indovini?

      4 Nella Bibbia c’è l’esempio di uno spirito malvagio che si spacciò per un defunto profeta di Dio, Samuele. Questo avvenne nel quarantesimo anno del regno di Saul. Un potente esercito filisteo era salito contro l’esercito israelita di Saul, il quale aveva una gran paura. Saul conosceva questa legge di Dio: “Non vi rivolgete ai medium spiritici, e non consultate quelli che per mestiere predicono gli avvenimenti, in modo da divenire impuri mediante essi”. (Levitico 19:31) Saul, però, si era allontanato da Geova. Perciò Samuele, mentre era ancora vivo, non aveva più voluto vedere Saul. (1 Samuele 15:35) Ora, trovandosi in difficoltà, Saul era disperato perché Geova non ascoltava le sue invocazioni di aiuto.

      5. (a) A chi si rivolse Saul per avere aiuto? (b) Cosa fu in grado di fare la medium?

      5 Saul era così ansioso di sapere cosa sarebbe accaduto che andò da una medium a En-Dor. Essa fu in grado di produrre le sembianze di una persona a lei visibile. Dalla descrizione che ne fece, Saul pensò che fosse “Samuele”. Allora lo spirito, fingendo di essere Samuele, disse: “Perché mi hai disturbato facendomi salire?” Saul rispose: “Sono in gravissima angustia, perché i filistei combattono contro di me”. Lo spirito replicò: “Perché, dunque, interroghi me, quando Geova stesso si è ritirato da te e mostra d’essere tuo avversario?” Lo spirito malvagio che fingeva di essere il defunto Samuele disse quindi a Saul che sarebbe stato ucciso nella battaglia contro i filistei. — 1 Samuele 28:3-19.

      6. Perché colui che parlò con Saul non poteva essere Samuele?

      6 È ovvio che la medium non aveva realmente evocato Samuele. Samuele era morto, e alla morte la persona “torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Salmo 146:4) Riflettendoci su, si comprende ancora meglio che la voce non poteva essere quella del defunto Samuele. Samuele era un profeta di Dio. Quindi si era opposto ai medium. Inoltre, come abbiamo visto, da vivo non aveva più voluto parlare col disubbidiente Saul. Se quindi Samuele fosse stato ancora vivo, avrebbe consentito a una medium di organizzargli un incontro con Saul? Pensate anche a questo: Geova aveva rifiutato di dare a Saul qualsiasi informazione. Poteva una medium costringere Geova a dare un messaggio a Saul tramite il defunto Samuele? E se i vivi potessero effettivamente parlare con i loro cari morti, senz’altro un Dio di amore non avrebbe detto che quelli che si rivolgono ai medium divengono “impuri”.

      7. Quale avvertimento diede Dio per proteggere il suo popolo dagli spiriti malvagi?

      7 Gli spiriti malvagi vogliono far del male agli uomini. Quindi Geova avverte i suoi servitori per proteggerli. Leggete il seguente avvertimento dato alla nazione di Israele. Vi darà un’idea dei metodi usati dai demòni per ingannare. La Bibbia dice: “Non si deve trovare in te . . . alcuno che usi la divinazione, né praticante di magia né alcuno che cerchi presagi né stregone, né chi leghi altri con una malia né alcuno che consulti un medium spiritico né chi per mestiere predìca gli avvenimenti né alcuno che interroghi i morti. Poiché chiunque fa queste cose è detestabile a Geova”. (Deuteronomio 18:10-12) Dovremmo voler scoprire in che modo oggi gli spiriti malvagi cercano di far del male e come possiamo proteggerci da loro. Ma prima consideriamo quando e come questi spiriti divennero malvagi.

      ANGELI CHE DIVENNERO SPIRITI MALVAGI

      8. (a) Satana indusse anche chi a ribellarsi a Dio? (b) Dopo aver smesso di svolgere la loro attività in cielo, dove andarono?

      8 Mentendo a Eva nel giardino di Eden, una certa creatura angelica fece di sé il malvagio spirito Satana il Diavolo. In seguito egli cominciò a cercare di indurre altri angeli a ribellarsi a Dio. Col tempo vi riuscì. Alcuni angeli smisero di svolgere l’attività affidata loro da Dio in cielo e vennero sulla terra, assumendo corpi materiali come quelli degli uomini. Il discepolo cristiano Giuda ne parlò quando scrisse in merito agli “angeli che non mantennero la loro posizione originale ma abbandonarono il proprio luogo di dimora”. (Giuda 6) Perché vennero sulla terra? Quale desiderio errato Satana aveva posto nel loro cuore per indurli ad abbandonare la loro eccellente posizione in cielo?

      9. (a) Perché quegli angeli vennero sulla terra? (b) Come mostra la Bibbia che fecero qualcosa di sbagliato?

      9 La Bibbia ce lo spiega dicendo: “I figli del vero Dio notavano che le figlie degli uomini erano di bell’aspetto; e si prendevano delle mogli, cioè tutte quelle che scelsero”. (Genesi 6:2) Sì, quegli angeli si materializzarono e vennero sulla terra per avere rapporti sessuali con belle donne. Ma era sbagliato che angeli avessero tali relazioni. Era un atto di disubbidienza. La Bibbia paragona la gravità del loro errore a quello degli atti omosessuali degli abitanti di Sodoma e Gomorra. (Giuda 6, 7) Quale fu il risultato?

      10, 11. (a) Che figli ebbero gli angeli? (b) Cosa accadde ai giganti quando venne il Diluvio? (c) Cosa accadde invece agli angeli?

      10 Dall’unione di questi angeli con le loro mogli nacquero dei bambini. Ma erano diversi. Continuavano a crescere fino a divenire giganti, giganti malvagi. La Bibbia li chiama “i potenti dell’antichità, gli uomini famosi”. Questi giganti cattivi cercavano di costringere tutti a comportarsi come loro. La Bibbia dice che, come risultato, “la cattiveria dell’uomo era abbondante sulla terra e che ogni inclinazione dei pensieri del suo cuore era solo cattiva in ogni tempo”. (Genesi 6:4, 5) Perciò Geova mandò il Diluvio. I giganti, o “nefilim”, e tutti i malvagi annegarono. Ma che accadde agli angeli venuti sulla terra?

      11 Non annegarono. Si sbarazzarono dei corpi carnali e tornarono in cielo come persone spirituali. Ma Dio non permise loro di rientrare nella sua organizzazione di santi angeli. La Bibbia dice che “Dio non si trattenne dal punire gli angeli che peccarono, ma, gettandoli nel Tartaro, li consegnò a fosse di dense tenebre per essere riservati al giudizio”. — 2 Pietro 2:4.

      12. (a) Che accadde agli angeli malvagi quando tornarono in cielo? (b) Perché non possono più assumere corpi umani? (c) Cosa fanno quindi oggi?

      12 Quegli angeli malvagi non furono gettati in un luogo letterale chiamato Tartaro. Il Tartaro, erroneamente tradotto “inferno” in alcune Bibbie, è la condizione decaduta, degradata, di questi angeli. Furono tagliati fuori dalla luce spirituale dell’organizzazione di Dio, in attesa di subire la distruzione eterna. (Giacomo 2:19; Giuda 6) Dal tempo del Diluvio, Dio non ha permesso agli angeli demonici di materializzarsi, per cui non possono soddisfare direttamente i loro innaturali desideri sessuali. Ma possono ancora esercitare un pericoloso potere su uomini e donne. Infatti con l’aiuto di questi demòni Satana “svia l’intera terra abitata”. (Rivelazione 12:9) Oggi il notevole aumento dei reati sessuali, della violenza e di altre trasgressioni indica che bisogna stare in guardia per non essere sviati da loro.

      COME GLI SPIRITI MALVAGI SVIANO LE PERSONE

      13. (a) In che modo gli spiriti malvagi ingannano le persone? (b) Cos’è lo spiritismo e cosa dice la Bibbia al riguardo?

      13 Abbiamo già visto che Satana, come “iddio di questo sistema di cose”, si serve dei governi umani e della falsa religione per accecare le persone affinché non capiscano le verità bibliche. (2 Corinti 4:4) Un altro modo in cui gli spiriti malvagi sviano uomini e donne è lo spiritismo. Cos’è lo spiritismo? È il mettersi in contatto, direttamente o tramite medium umani, con gli spiriti malvagi. Lo spiritismo porta la persona sotto l’influenza dei demòni. La Bibbia ci avverte di star lontani da qualsiasi pratica legata allo spiritismo. — Galati 5:19-21; Rivelazione 21:8.

      14. (a) Cos’è la divinazione? (b) Cosa dice la Bibbia in merito ad essa?

      14 La divinazione è una diffusa forma di spiritismo. Consiste nel cercar di conoscere il futuro o altro con l’aiuto degli spiriti. Il discepolo cristiano Luca ne parlò dicendo: “Una serva con uno spirito, un demonio di divinazione, ci venne incontro. Essa forniva ai suoi signori molto guadagno praticando l’arte della predizione”. L’apostolo Paolo riuscì a liberare la ragazza dal potere di quello spirito malvagio, ed essa non fu più in grado di predire il futuro. — Atti 16:16-19.

      15. (a) Quali sono alcune cose legate allo spiritismo? (b) Perché è pericoloso avere a che fare con queste cose?

      15 Molti sono attratti dallo spiritismo perché è una cosa strana e misteriosa. Li affascina. Così cominciano a praticare stregoneria, vodù, ipnotismo, magia, astrologia e altre cose legate allo spiritismo, come l’uso delle tavolette oui-ja. Forse leggono libri sull’argomento o vedono programmi cinematografici o televisivi che ne parlano, o prendono addirittura parte a sedute spiritiche. Ma tutto questo non si addice a chi vuol servire il vero Dio. È pure pericoloso. Può causare guai seri. Inoltre Dio giudicherà e allontanerà da sé tutti quelli che praticano lo spiritismo. — Rivelazione 22:15.

      16. Come mostra la Bibbia che i cristiani hanno un combattimento contro gli spiriti malvagi?

      16 Anche chi fa tutto il possibile per star lontano dallo spiritismo potrebbe subire l’attacco di spiriti malvagi. Ricorderete che Gesù Cristo udì la voce del Diavolo stesso che lo tentava per fargli infrangere la legge di Dio. (Matteo 4:8, 9) Altri servitori di Dio hanno subìto simili attacchi. L’apostolo Paolo disse: “Abbiamo un combattimento . . . contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”. Questo significa che ogni servitore di Dio deve indossare ‘la completa armatura di Dio per poter resistere’. — Efesini 6:11-13.

      COME RESISTERE AGLI ATTACCHI DI SPIRITI MALVAGI

      17. Cosa dovreste fare se udiste una “voce” parlarvi dal reame spirituale?

      17 Cosa dovreste fare se udiste una “voce” parlarvi dal mondo spirituale? Che dire se la “voce” sostenesse di essere un parente morto o uno spirito buono? Ebbene, cosa fece Gesù quando il “governante dei demoni” gli parlò? (Matteo 9:34) Gli disse: “Va via, Satana!” (Matteo 4:10) Anche voi potete fare così. Potete inoltre invocare l’aiuto di Geova. Pregate ad alta voce e usate il nome di Dio. Ricordate che egli è più potente degli spiriti malvagi. Seguite questa condotta saggia. Non ascoltate queste voci dal mondo degli spiriti. (Proverbi 18:10; Giacomo 4:7) Questo non vuol dire che chiunque senta delle “voci” sia attaccato dai demòni. A volte certi disturbi fisici o mentali possono far udire delle voci.

      18. Cosa fecero i primi cristiani di Efeso come esempio da seguire per chi vuole liberarsi dallo spiritismo?

      18 Forse avete praticato qualche forma di spiritismo e ora volete liberarvene. Cosa potete fare? Considerate l’esempio dei primi cristiani di Efeso. La Bibbia dice che, dopo aver accettato la “parola di Geova” predicata dall’apostolo Paolo, “un gran numero di quelli che avevano praticato le arti magiche misero insieme i loro libri e li bruciarono davanti a tutti”. E quei libri valevano 50.000 pezzi d’argento! (Atti 19:19, 20) A imitazione di quelli che divennero seguaci di Cristo a Efeso, se possedete oggetti che hanno diretta relazione con lo spiritismo, è saggio distruggerli, non importa quanto possano valere.

      19. (a) Cosa non sanno molti che praticano lo spiritismo? (b) Se vogliamo vivere per sempre felici sulla terra, cosa dobbiamo fare?

      19 Dato il grande interesse che c’è oggi per le cose strane e misteriose, sempre più persone sono coinvolte nello spiritismo. La maggioranza non sa di essere in realtà in contatto con spiriti malvagi. Non è un innocuo passatempo. Gli spiriti malvagi hanno il potere di fare del male. Sono perversi. E prima che Cristo li imprigioni per sempre nella distruzione, cercano di fare tutto il possibile per portare gli uomini sotto il loro malvagio potere. (Matteo 8:28, 29) Perciò, se volete vivere per sempre felici sulla terra quando tutta la malvagità sarà stata eliminata, dovete star lontani dall’influenza demonica astenendovi da ogni forma di spiritismo.

      [Immagine a pagina 91]

      Con chi si mise in contatto la medium di En-Dor?

      [Immagini alle pagine 92 e 93]

      I figli angelici di Dio notarono le figlie degli uomini

      [Immagine a pagina 94]

      Gli angeli materializzati non annegarono. Si sbarazzarono dei corpi carnali e tornarono in cielo

      [Immagine a pagina 97]

      La Bibbia avverte: ‘State lontani da ogni forma di spiritismo’

      [Immagine a pagina 98]

      Quelli che divennero cristiani a Efeso bruciarono i loro libri di spiritismo: un ottimo esempio per noi oggi

  • Perché Dio ha permesso la malvagità?
    Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca
    • Capitolo 11

      Perché Dio ha permesso la malvagità?

      1. (a) Qual è oggi la situazione sulla terra? (b) Quale lamentela esprimono alcuni?

      OVUNQUE guardiate nel mondo ci sono criminalità, odio e problemi. Spesso sono gli innocenti a farne le spese. Alcuni danno la colpa a Dio, dicendo: ‘Se c’è un Dio, perché permette tutte queste cose?’

      2. (a) Chi è che fa il male? (b) Come si potrebbero evitare molte sofferenze?

      2 Ma chi è che compie queste azioni malvage? Sono gli uomini, non Dio. Dio condanna il male. Molte sofferenze si potrebbero evitare se gli uomini ubbidissero alle leggi di Dio. Egli ci comanda di amarci e vieta omicidio, furto, fornicazione, avidità, ubriachezza e altre azioni errate che causano sofferenze. (Romani 13:9; Efesini 5:3, 18) Dio dotò Adamo ed Eva di un corpo e di un cervello meravigliosi, nonché della capacità di godere pienamente la vita. Non voleva affatto che essi o i loro figli soffrissero o avessero problemi.

      3. (a) Di chi è la colpa se esiste il male? (b) Cosa mostra che Adamo ed Eva avrebbero potuto resistere alle tentazioni di Satana?

      3 Fu Satana il Diavolo a dare inizio al male sulla terra. Ma la colpa fu anche di Adamo ed Eva. Non erano così deboli da non poter resistere alle tentazioni del Diavolo. Avrebbero potuto dire a Satana: “Va via!”, come in seguito fece l’uomo perfetto Gesù. (Matteo 4:10) Ma non lo fecero. Di conseguenza divennero imperfetti. Tutti i loro figli, noi compresi, hanno ereditato quell’imperfezione, che ha portato con sé malattie, dolore e morte. (Romani 5:12) Ma perché Dio ha permesso che la sofferenza continuasse?

      4. Cosa ci aiuta a capire perché un Dio amorevole può avere temporaneamente permesso la malvagità?

      4 Qualcuno potrebbe pensare che per nessuna ragione Dio avrebbe dovuto permettere tutte le sofferenze subite dall’uomo nel corso dei secoli. Ma è giusta questa conclusione? Non capita a volte che genitori che amano veramente i figli permettano che questi subiscano una dolorosa operazione pur di vederli guarire? Questa sofferenza temporaneamente permessa può consentire ai figli di avere una salute migliore per il resto della vita. L’aver Dio permesso la malvagità che benefìci ha recato?

      UN’IMPORTANTE CONTESA DA RISOLVERE

      5. (a) Cosa disse Satana per contraddire Dio? (b) Cosa promise Satana a Eva?

      5 La ribellione contro Dio nel giardino di Eden sollevò un’importante contesa o questione. Dobbiamo esaminarla per poter capire perché Dio ha permesso la malvagità. Geova aveva detto ad Adamo di non mangiare di un certo albero del giardino. Cosa sarebbe accaduto ad Adamo se ne avesse mangiato? Dio disse: “Positivamente morirai”. (Genesi 2:17) Ma Satana affermò esattamente il contrario. Esortò Eva, la moglie di Adamo, a mangiare del frutto proibito. “Positivamente non morirete”, disse Satana. Anzi, proseguendo le disse: “Poiché Dio sa che nel medesimo giorno in cui ne mangerete i vostri occhi davvero si apriranno e voi sarete davvero simili a Dio, conoscendo il bene e il male”. — Genesi 3:1-5.

      6. (a) Perché Eva disubbidì a Dio? (b) Cosa significò mangiare del frutto proibito?

      6 Eva disubbidì a Dio e ne mangiò. Perché? Eva cedette a Satana. Pensò egoisticamente che le convenisse disubbidire a Dio. Così, pensava, né lei né Adamo avrebbero più dovuto rendere conto a Dio o sottomettersi alle sue leggi. Avrebbero potuto decidere da sé ciò che è “bene” e ciò che è “male”. Adamo seguì Eva, mangiandone anche lui. Parlando del peccato originale dell’uomo contro Dio, una nota in calce della Bibbia di Gerusalemme dice: “È . . . la facoltà di decidere da se stessi ciò che è bene e male, e di agire di conseguenza: una rivendicazione di autonomia morale . . . Il primo peccato è stato un attentato alla sovranità di Dio”. Fu cioè un attentato al diritto di Dio di essere il sovrano assoluto dell’uomo.

      7. (a) Quale contesa fu suscitata dalla disubbidienza dell’uomo? (b) A quali domande si doveva rispondere in relazione con quella contesa?

      7 Mangiando del frutto proibito, Adamo ed Eva si sottrassero quindi al dominio di Dio. Agirono a modo loro, facendo ciò che era “bene” o “male” a loro giudizio. Perciò l’importante contesa o questione suscitata fu: Dio ha il diritto di essere il sovrano assoluto dell’umanità? In altre parole, è Geova a dover decidere ciò che è bene e ciò che è male per gli uomini? È lui a stabilire quale condotta è giusta e quale no? Oppure l’uomo può governare se stesso? Quale modo di governare è il migliore? Possono gli uomini, sotto l’invisibile guida di Satana, governarsi con successo senza la guida di Geova? Oppure c’è bisogno della guida di Dio per poter avere un giusto governo che rechi durevole pace sulla terra? Tali domande furono tutte suscitate da quell’attentato alla sovranità di Dio, al suo diritto di essere il sovrano assoluto dell’umanità.

      8. Perché Geova non distrusse subito i ribelli?

      8 È ovvio che appena sorta la ribellione Geova avrebbe potuto distruggere i tre ribelli. Non c’era alcun dubbio che egli era più forte di Satana o di Adamo ed Eva. Ma distruggerli non sarebbe stato il modo migliore di risolvere la cosa. Per esempio non avrebbe risposto alla domanda se gli uomini potessero o no governarsi con successo senza l’aiuto di Dio. Perciò Geova concesse del tempo per risolvere l’importante contesa suscitata.

      RISOLTA LA CONTESA

      9, 10. Quali sono stati i risultati dei tentativi degli uomini di governarsi senza la guida di Dio?

      9 Ora che è passato del tempo, qual è stato il risultato? Ebbene, cosa direste? Gli scorsi 6.000 anni di storia mostrano forse che gli uomini sono riusciti a governarsi bene senza la guida di Dio? Hanno istituito un buon governo per il bene e la felicità di tutti? Oppure la storia mostra l’esattezza delle parole del profeta Geremia, secondo cui “non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”? — Geremia 10:23.

      10 Nel corso della storia sono stati provati tutti i tipi di governo, ma nessuno d’essi ha dato sicurezza e vera felicità a tutti quelli sui quali ha esercitato il dominio. Alcuni additeranno i segni del progresso. Ma si può parlare di vero progresso quando l’arco e le frecce sono stati sostituiti dalla bomba atomica e oggi il mondo teme seriamente lo scoppio di un’altra guerra mondiale? Che progresso è poter camminare sulla luna ma non poter vivere in pace sulla terra? A che serve costruire case dotate di ogni comodità moderna quando le famiglie che vi abitano sono piene di problemi? I tumulti nelle vie, la distruzione della proprietà e della vita, la diffusa illegalità sono cose di cui essere orgogliosi? Niente affatto! Ma questi sono i risultati del tentativo degli uomini di governarsi senza tener conto di Dio. — Proverbi 19:3.

      11. Evidentemente, quindi, di cosa hanno bisogno gli uomini?

      11 Le prove dovrebbero essere chiare per tutti. Gli sforzi dell’uomo di autogovernarsi in modo indipendente da Dio sono miseramente falliti. Hanno prodotto tante sofferenze. “L’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”, dice la Bibbia. (Ecclesiaste 8:9) È chiaro che gli uomini hanno bisogno della guida di Dio. Così come fu creato col bisogno di mangiare e di bere, l’uomo è stato creato col bisogno di ubbidire alle leggi di Dio. Se non ne tiene conto, l’uomo va incontro a difficoltà, proprio come soffrirebbe se non tenesse conto dei suoi bisogni fisici come quello di cibo e di acqua. — Proverbi 3:5, 6.

      PERCHÉ COSÌ TANTO TEMPO?

      12. Perché Dio ha concesso un tempo così lungo per risolvere la contesa?

      12 Ma qualcuno chiederà: ‘Perché Dio ha concesso così tanto tempo, ormai circa 6.000 anni, per risolvere la contesa? Non si poteva risolvere in modo soddisfacente molto tempo fa?’ In effetti no. Se Dio fosse intervenuto molto tempo fa, qualcuno avrebbe potuto obiettare che gli uomini non avevano avuto abbastanza tempo per provare. Così invece gli uomini hanno avuto sufficiente tempo per produrre un governo in grado di soddisfare i bisogni di tutti i suoi sudditi, come pure di fare scoperte scientifiche che avrebbero potuto contribuire alla prosperità di tutti. Nel corso dei secoli gli uomini hanno provato quasi ogni tipo di governo, e il loro progresso in campo scientifico è stato notevole. Hanno imbrigliato l’atomo e sono arrivati sulla luna. Ma con quali risultati? Hanno forse istituito un grande nuovo sistema per il bene dell’umanità?

      13. (a) Nonostante tutto il progresso scientifico dell’uomo, qual è oggi la situazione? (b) Cosa dimostra chiaramente questo?

      13 Tutt’altro! Sulla terra ci sono più problemi e infelicità che mai. Criminalità, inquinamento, guerra, crisi della famiglia e altri problemi sono giunti a un punto talmente pericoloso che gli scienziati temono per l’esistenza stessa dell’uomo. Sì, dopo un’esperienza di autogoverno durata circa 6.000 anni, e dopo aver raggiunto l’apice del “progresso” scientifico, l’umanità rischia ora l’autodistruzione! Com’è chiaro che gli uomini non possono riuscire a governarsi indipendentemente da Dio! E nessuno può lamentarsi che Dio non abbia concesso abbastanza tempo per risolvere questa contesa.

      14. Cosa dovrebbe incoraggiarci a esaminare l’altra importante contesa sollevata da Satana?

      14 Dio ha senz’altro avuto buone ragioni per permettere che gli uomini sotto il dominio di Satana facessero il male per così tanto tempo. Con la sua ribellione, Satana sollevò un’altra contesa, la cui soluzione ha pure richiesto del tempo. Esaminando questa contesa si può capire meglio perché Dio ha permesso la malvagità. Questa contesa dovrebbe interessarvi in modo particolare perché vi riguarda personalmente.

      [Immagine a pagina 100]

      Per validi motivi, un genitore può permettere che un figlio a cui vuol bene subisca un doloroso intervento. Anche Dio ha avuto buoni motivi per permettere temporaneamente che gli uomini soffrissero

      [Immagine a pagina 101]

      Mangiando il frutto proibito, Adamo ed Eva si sottrassero al dominio di Dio. Cominciarono a decidere da soli ciò che era bene e ciò che era male

      [Immagini a pagina 103]

      L’uomo è stato creato col bisogno della guida di Dio, proprio come ha bisogno di mangiare e di bere

  • Un’importante contesa che vi riguarda
    Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca
    • Capitolo 12

      Un’importante contesa che vi riguarda

      1, 2. (a) Perché il vostro modo di vivere è veramente importante? (b) A chi altri interessa e perché?

      IL VOSTRO modo di vivere ha veramente importanza. Determinerà se avrete un futuro felice o spiacevole. Alla fine determinerà se scomparirete con questo mondo o sopravvivrete alla sua fine ed entrerete nel giusto nuovo mondo di Dio, in cui potrete vivere per sempre. — 1 Giovanni 2:17; 2 Pietro 3:13.

      2 Ma il vostro modo di vivere non influisce solo su di voi. Influisce anche su altri. Per esempio, se i vostri genitori sono in vita, ciò che fate può recare loro onore o vergogna. La Bibbia dice: “Il figlio saggio è quello che rallegra il padre, e il figlio stupido è il dolore di sua madre”. (Proverbi 10:1) Ciò che più conta, il vostro modo di vivere influisce su Geova Dio. Può rallegrarlo o rattristarlo. Perché? A motivo di un’importante contesa che vi riguarda.

      GLI UOMINI SARANNO FEDELI A DIO?

      3. Che sfida lanciò Satana a Geova?

      3 Questa contesa fu suscitata da Satana il Diavolo allorché indusse Adamo ed Eva a infrangere la legge di Dio e a unirsi così a lui nella ribellione contro Dio. (Genesi 3:1-6) Satana pensò quindi di avere una buona base per lanciare a Geova questa sfida: ‘Gli uomini ti servono solo perché gli conviene. Se solo me ne dai la possibilità, riuscirò ad allontanare tutti da te’. Anche se in effetti queste parole non compaiono nella Bibbia, è chiaro che Satana deve aver detto a Dio qualcosa di simile. Lo si comprende dal libro biblico di Giobbe.

      4, 5. (a) Chi era Giobbe? (b) Cosa avvenne in cielo al tempo di Giobbe?

      4 Giobbe visse molti secoli dopo la ribellione avvenuta nel giardino di Eden. Era un giusto e fedele servitore di Dio. Ma a Dio o a Satana importava davvero se Giobbe era fedele o no? La Bibbia dice di sì. Essa narra un episodio in cui Satana apparve dinanzi a Geova nelle corti celesti. Notate l’argomento della loro conversazione:

      5 “Ora venne il giorno in cui i figli del vero Dio entrarono per porsi dinanzi a Geova, e anche Satana entrava proprio in mezzo a loro. Geova disse quindi a Satana: ‘Da dove vieni?’ Allora Satana rispose a Geova e disse: ‘Dal percorrere la terra e dal camminare per essa’. E Geova proseguì, dicendo a Satana: ‘Hai rivolto il cuore al mio servitore Giobbe, che non c’è nessuno come lui sulla terra, uomo irriprovevole e retto, che teme Dio e si ritrae dal male?’” — Giobbe 1:6-8.

      6. Secondo la Bibbia, quale questione era aperta ai giorni di Giobbe?

      6 Perché Geova disse a Satana che Giobbe era un uomo retto? Chiaramente c’era una questione aperta, cioè se Giobbe sarebbe rimasto fedele a Geova o no. Pensate alla domanda di Dio: “Da dove vieni?” e alla risposta di Satana: “Dal percorrere la terra e dal camminare per essa”. Questa domanda e la risposta di Satana mostrano che Geova dava a Satana piena libertà di sostenere la sua sfida di poter allontanare tutti da Dio. Cosa rispose Satana alla domanda di Geova circa la fedeltà di Giobbe?

      7, 8. (a) Satana sosteneva che Giobbe servisse Dio per quale ragione? (b) Cosa fece Geova per risolvere la questione?

      7 “Allora Satana rispose a Geova e disse: ‘È per nulla che Giobbe ha temuto Dio? Non hai tu stesso posto una siepe attorno a lui e attorno alla sua casa e attorno a ogni cosa che ha tutt’intorno? Hai benedetto l’opera delle sue mani, e il suo stesso bestiame si è sparso sulla terra. Ma, per cambiare, stendi la tua mano, ti prego, e tocca tutto ciò che ha e vedi se non ti maledirà nella tua medesima faccia’”. — Giobbe 1:9-11.

      8 Rispondendo così, Satana cercava di trovare una scusa per la fedeltà di Giobbe a Dio. ‘Giobbe ti serve’, diceva Satana, ‘per tutte le cose che gli dai, non perché ti ama’. Inoltre Satana si lamentò che Geova si valeva slealmente della sua superiore potenza. ‘Tu l’hai sempre protetto’, disse. Così, per risolvere la questione, Geova rispose: “Ecco, ogni cosa che ha è nella tua mano. Solo non stendere la tua mano contro lui stesso!” — Giobbe 1:12.

      9. Quali guai Satana procurò a Giobbe, e con quale risultato?

      9 Satana cominciò subito a creare guai a Giobbe. Fece in modo che tutto il suo bestiame fosse ucciso o rubato, e che i suoi dieci figli fossero uccisi. Giobbe perse quasi tutto, eppure rimase fedele a Geova. Non maledisse Dio. (Giobbe 1:2, 13-22) Ma la cosa non finì lì.

      10. Cosa mostra che Satana non si arrese?

      10 Satana apparve di nuovo con gli altri angeli dinanzi a Geova. Ancora una volta Geova chiese a Satana se aveva visto la fedeltà di Giobbe, aggiungendo: “Eppure mantiene ancora la sua integrità”. Al che Satana rispose: “Pelle per pelle, e l’uomo darà tutto ciò che ha per la sua anima. Per cambiare, stendi la tua mano, ti prego, e tocca fino al suo osso e alla sua carne e vedi se non ti maledirà nella tua medesima faccia”. — Giobbe 2:1-5.

      11. (a) A quali altre prove Satana sottopose Giobbe? (b) Quale fu il risultato?

      11 In risposta Geova diede a Satana il permesso di fare a Giobbe qualsiasi cosa, fuorché ucciderlo. (Giobbe 2:6) Allora Satana colpì Giobbe con una terribile malattia. La sofferenza di Giobbe era tale che egli pregava di morire. (Giobbe 2:7; 14:13, 14) Perfino sua moglie gli si rivoltò contro, dicendo: “Maledici Dio e muori!” (Giobbe 2:9) Ma Giobbe rifiutò di farlo. “Finché spirerò non rimuoverò da me la mia integrità!” disse. (Giobbe 27:5) Giobbe rimase fedele a Dio. Fu così dimostrato che Satana aveva torto nel sostenere che Giobbe non serviva Dio per amore ma per tornaconto. Fu anche dimostrato che Satana non poteva distogliere tutti dal servire Dio.

      12. (a) Quale possibilità di rispondere alla sfida di Satana Giobbe fornì a Dio? (b) Cosa dimostrò la fedeltà di Gesù a Dio?

      12 Come pensate che si sia sentito Geova vedendo la fedeltà di Giobbe? Ne fu molto felice! La Parola di Dio esorta: “Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima”. (Proverbi 27:11) È Satana a biasimare Geova. E Giobbe, con la sua fedele condotta, rallegrò il cuore di Geova. Questo diede a Dio la possibilità di rispondere alla presuntuosa sfida di Satana secondo cui gli uomini, messi alla prova, non avrebbero servito Dio. Anche molti altri hanno dato a Dio la possibilità di rispondere a Satana. Il più grande esempio è stato l’uomo perfetto Gesù. Egli rimase leale a Dio nonostante tutte le prove e le difficoltà a cui Satana lo sottopose. Questo dimostrò che l’uomo perfetto Adamo, se l’avesse voluto, avrebbe potuto fare altrettanto, e che Dio non era ingiusto nell’esigere dall’uomo piena ubbidienza.

      DA CHE PARTE STATE?

      13. (a) Che relazione c’è fra il vostro modo di vivere e questa contesa? (b) Come possiamo rendere felice Dio o addolorarlo?

      13 Che dire della vostra vita? Forse pensate che il vostro modo di vivere non sia poi così importante. Ma lo è. Che lo sappiate o no, esso sostiene o la parte di Dio o quella di Satana nella contesa. Geova ha cura di voi e vuole che lo serviate e viviate per sempre sulla terra paradisiaca. (Giovanni 3:16) Quando gli israeliti si ribellarono a Dio, egli ne fu addolorato, contristato. (Salmo 78:40, 41) Il vostro modo di vivere rende felice Dio o lo addolora? Ovviamente per far felice Dio dovete conoscere le sue leggi e osservarle.

      14. (a) Per quanto riguarda i rapporti sessuali, a quali leggi dobbiamo ubbidire per fare felice Dio? (b) Perché è un crimine violare tali leggi?

      14 Uno degli scopi principali di Satana è quello di indurre le persone a violare le leggi di Dio che regolano l’uso delle facoltà riproduttive e la divina istituzione del matrimonio e della famiglia. Le leggi di Dio, per proteggere la nostra felicità, dicono che chi non è sposato non deve avere rapporti sessuali e che gli sposati devono avere rapporti sessuali solo col proprio coniuge. (1 Tessalonicesi 4:3-8; Ebrei 13:4) Spesso quando si infrange la legge di Dio nascono bambini i cui genitori non li amano e non li vogliono. Forse le madri ricorrono addirittura all’aborto, uccidendo i bambini prima che nascano. Inoltre molti che commettono fornicazione contraggono terribili malattie veneree che possono danneggiare gli eventuali figli. Avere rapporti sessuali con una persona con cui non si è sposati è un atto di infedeltà, un reato contro Dio. Giobbe disse: “Se il mio cuore fu sedotto da una donna, e alla porta del mio vicino stetti a spiare . . . è ben questa un’infamia, un delitto da condannarsi”. — Giobbe 31:1, 9, 11, Edizioni Paoline.

      15. (a) Se commettiamo fornicazione, a chi facciamo piacere? (b) Perché è saggio ubbidire alle leggi di Dio?

      15 Non dovremmo sorprenderci che a questo mondo dominato dal Diavolo sembri giusto e normale avere rapporti sessuali con una persona con la quale non si è sposati. Ma se lo faceste, a chi fareste piacere? A Satana, non a Geova. Per rendere felice Dio bisogna ‘fuggire la fornicazione’. (1 Corinti 6:18) È vero che non è sempre facile essere fedeli a Dio. Non fu facile nemmeno per Giobbe. Ma ricordate: è saggio ubbidire alle leggi di Dio. Se lo farete, già ora sarete più felici. Ma, quel che più conta, sosterrete la parte di Dio nella contesa e lo farete felice. Da parte sua, egli vi benedirà con la vita eterna nella felicità sulla terra.

      16. (a) Come fu benedetto Giobbe per la sua fedeltà? (b) Cosa si può dire del male causato da Satana, come l’uccisione dei dieci figli di Giobbe?

      16 È vero che Satana ridusse Giobbe in povertà e causò la morte dei suoi dieci figli. Non c’è dubbio che per Giobbe fu una terribile perdita. Ma essendosi Giobbe mostrato fedele, Dio lo benedisse dandogli il doppio di ciò che aveva prima che a Satana fosse concesso di metterlo alla prova. Inoltre Giobbe ebbe altri dieci figli. (Giobbe 42:10-17) Possiamo anche essere certi che i dieci figli di Giobbe uccisi da Satana saranno riportati in vita alla risurrezione dei morti. Perciò a Satana non è permesso di causare nessun danno o guaio a cui il nostro Padre amorevole Geova non porrà rimedio a tempo debito.

      17. Perché il nostro modo di vivere è veramente importante?

      17 Vorrete sempre ricordare, quindi, che il vostro modo di vivere è veramente importante. Interessa in particolare a Geova Dio e a Satana il Diavolo. Questo perché siete implicati nella contesa della fedeltà degli uomini a Dio.

      [Immagine a pagina 106]

      Giobbe rispose alla sfida di Satana secondo cui nessuno sarebbe rimasto fedele a Dio nella prova

      [Immagine a pagina 110]

      Avere rapporti sessuali con qualcuno con cui non si è sposati è un reato contro Dio

      [Immagine a pagina 111]

      Geova benedisse Giobbe per la sua fedeltà dandogli molto di più di quanto aveva prima

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi