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Il mondo di Satana o il nuovo sistema di Dio?Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca
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Capitolo 25
Il mondo di Satana o il nuovo sistema di Dio?
1. Cosa mostra realmente se si è a favore del nuovo sistema di Dio?
SIETE A FAVORE del giusto nuovo sistema di Dio e volete che venga? Siete contro Satana e volete che il suo mondo abbia fine? Forse rispondete di sì a entrambe le domande. Ma è sufficiente? Si sa che i fatti contano più delle parole. Se credete nel nuovo sistema di Dio, sarà il vostro modo di vivere a dimostrarlo. — Matteo 7:21-23; 15:7, 8.
2. (a) Quali due signori si possono servire? (b) Da cosa si comprende di chi siamo schiavi o servitori?
2 Il vostro modo di vivere può piacere solo a uno dei due signori. O servite Geova Dio o servite Satana il Diavolo. Lo si comprende anche da questo principio contenuto nella Bibbia: “Non sapete che, se continuate a presentarvi a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete suoi schiavi perché gli ubbidite?” (Romani 6:16) A chi ubbidite? Di chi fate la volontà? Indipendentemente dalla vostra risposta, se seguite le ingiuste vie del mondo non state servendo il vero Dio, Geova.
CHE COS’È IL MONDO DI SATANA?
3. (a) Secondo la Bibbia, chi è il governante del mondo? (b) In una preghiera, come distinse Gesù il mondo dai suoi discepoli?
3 Gesù chiamò Satana “il governante di questo mondo”. E l’apostolo Giovanni disse che “tutto il mondo giace nel potere del malvagio”. (Giovanni 12:31; 1 Giovanni 5:19) Si noti che, rivolgendosi in preghiera a Dio, Gesù non incluse i suoi discepoli col mondo di Satana. Egli disse: “Io prego per loro [per i discepoli]; non prego per il mondo . . . Essi non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. (Giovanni 17:9, 16; 15:18, 19) Da ciò è evidente che i veri cristiani devono mantenersi separati dal mondo.
4. (a) In Giovanni 3:16, a cosa si riferisce l’espressione “il mondo”? (b) Cos’è il “mondo” da cui i seguaci di Cristo devono separarsi?
4 Ma a cosa si riferiva Gesù con l’espressione “il mondo”? Nella Bibbia “il mondo” a volte indica solo l’umanità in generale. Dio mandò suo Figlio perché desse la sua vita come riscatto per il mondo del genere umano. (Giovanni 3:16) Satana, però, ha organizzato la maggior parte degli uomini in modo che si oppongano a Dio. Così il mondo di Satana è l’organizzata società umana al di fuori dell’organizzazione visibile di Dio o distinta da essa. È questo il mondo da cui i veri cristiani devono tenersi separati. — Giacomo 1:27.
5. Qual è un importante elemento del mondo, e a cosa la paragona la Bibbia?
5 Il mondo di Satana — la società umana da lui organizzata — si compone di vari elementi strettamente collegati. Un importante elemento è la falsa religione. Nella Bibbia la falsa religione è descritta come una “grande meretrice” o prostituta, chiamata “Babilonia la Grande”. È un impero mondiale, come si comprende dal fatto che essa “ha il regno sopra i re della terra”. (Rivelazione 17:1, 5, 18) Ma qual è la prova che Babilonia la Grande è un impero mondiale religioso?
6, 7. (a) Cosa prova che Babilonia la Grande è un impero religioso? (b) Che relazione c’è fra la falsa religione e i governi politici?
6 Poiché è detto che “i re della terra” ‘commettono fornicazione’ con lei, Babilonia la Grande non può essere un impero mondiale politico. E dato che i “commercianti viaggiatori” della terra se ne stanno a distanza a piangere per la sua distruzione, essa non è nemmeno un impero mondiale commerciale. (Rivelazione 17:2; 18:15) Che si tratti effettivamente di un impero religioso è indicato dalla dichiarazione biblica secondo cui mediante la sua “pratica spiritica furono sviate tutte le nazioni”. — Rivelazione 18:23.
7 Un’altra prova che Babilonia la Grande è un impero religioso è costituita dalla sua relazione con una “bestia selvaggia”. Nella Bibbia queste bestie rappresentano governi politici. (Daniele 8:20, 21) Babilonia la Grande è descritta mentre ‘siede su una bestia selvaggia di colore scarlatto che ha sette teste e dieci corna’. Essa cerca cioè di dare ordini e di esercitare influenza su questa “bestia selvaggia” o governo mondiale. (Rivelazione 17:3) Ed è risaputo che nel corso della storia la religione si è immischiata nella politica, spesso dicendo ai governi quello che dovevano fare. Ha veramente esercitato “il regno sopra i re della terra”. — Rivelazione 17:18.
8. Qual è un altro importante elemento del mondo di Satana, e da cosa sono simboleggiati questi nella Bibbia?
8 Questi governi politici costituiscono un altro importante elemento del mondo di Satana. Come abbiamo già visto, nella Bibbia sono simboleggiati da bestie. (Daniele 7:1-8, 17, 23) Che questi governi paragonati a bestie ricevano il potere da Satana è indicato da una visione messa per iscritto dall’apostolo Giovanni: “Vidi ascendere dal mare una bestia selvaggia, con dieci corna e sette teste . . . E il dragone diede alla bestia la sua potenza”. (Rivelazione 13:1, 2; 12:9) Un’ulteriore prova che questi regni o governi fanno parte del mondo di Satana è il fatto che Satana tentò Gesù offrendogli questi regni. Satana non avrebbe potuto farlo se non ne fosse stato il governante. — Matteo 4:8, 9.
9. (a) Come descrive Rivelazione 18:11 un altro elemento del mondo di Satana? (b) Cosa fa e promuove esso, a conferma che è manovrato da Satana?
9 Un altro importante elemento del mondo di Satana è l’avido e oppressivo sistema commerciale, a cui si accenna in Rivelazione 18:11 con l’espressione “i commercianti viaggiatori”. Questo sistema commerciale stimola nelle persone il desiderio egoistico di procurarsi le cose che esso produce, anche se forse non ne hanno bisogno o addirittura starebbero meglio senza. L’avido sistema commerciale ammassa viveri nei depositi ma contemporaneamente lascia morire di fame milioni di persone perché non hanno i soldi per comprarli. Inoltre, per guadagno, vengono prodotti e venduti armamenti in grado ormai di distruggere l’intera razza umana. Così il sistema commerciale di Satana, insieme alla falsa religione e ai governi politici, promuove egoismo, criminalità e orribili guerre.
10, 11. (a) Qual è un altro aspetto del mondo di Satana? (b) Quali avvertimenti dà la Bibbia al riguardo?
10 L’organizzata società umana sotto Satana il Diavolo è veramente malvagia e corrotta. Si oppone alle giuste leggi di Dio ed è piena di ogni sorta di pratiche immorali. Si può quindi dire che un altro aspetto del mondo di Satana è il suo modo di vivere dissoluto e immorale. Per questa ragione gli apostoli Paolo e Pietro avvertirono i cristiani di evitare il cattivo comportamento delle persone delle nazioni. — Efesini 2:1-3; 4:17-19; 1 Pietro 4:3, 4.
11 Anche l’apostolo Giovanni ribadì la necessità che i cristiani si guardassero dai desideri errati e dal comportamento immorale del mondo, dicendo: “Non amate il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento — non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo”. (1 Giovanni 2:15, 16) Il discepolo Giacomo disse che ‘chi vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Dio’. — Giacomo 4:4.
COME EVITARE DI FAR PARTE DEL MONDO
12, 13. (a) Come mostrò Gesù che i cristiani devono vivere nel mondo? (b) Com’è possibile vivere nel mondo senza farne parte?
12 Finché esiste il mondo di Satana, i cristiani sono costretti a viverci. Gesù lo indicò quando, pregando il Padre, disse: “Io ti prego, non di toglierli dal mondo”. Poi, sempre parlando dei suoi seguaci, Gesù aggiunse: “Essi non fanno parte del mondo”. (Giovanni 17:15, 16) Come si può vivere nel mondo di Satana e allo stesso tempo non farne parte?
13 Ebbene, viviamo in mezzo alle persone che compongono l’attuale organizzata società umana. Fra queste ci sono fornicatori, avidi e altri che fanno cose errate. Forse lavoriamo con loro, andiamo a scuola con loro, mangiamo con loro e svolgiamo altre simili attività insieme a loro. (1 Corinti 5:9, 10) Dobbiamo anche amarli, come fa Dio. (Giovanni 3:16) Ma il vero cristiano non ama le loro azioni malvage. Non ne adotta i modi di pensare e di agire e non ne condivide le aspirazioni. Non partecipa affatto alla loro religione e alla loro politica corrotta. E anche se deve lavorare nel mondo commerciale per guadagnarsi da vivere, non ricorre a pratiche disoneste, né fa dell’acquisto di beni materiali lo scopo principale della sua vita. Essendo a favore del nuovo sistema di Dio, evita la cattiva compagnia dei sostenitori del mondo di Satana. (1 Corinti 15:33; Salmo 1:1; 26:3-6, 9, 10) Di conseguenza, vive nel mondo di Satana ma non ne fa parte.
14. Se siete per il nuovo sistema di Dio, quale comando biblico seguirete?
14 Che dire di voi? Volete far parte del mondo di Satana? O siete a favore del nuovo sistema di Dio? Se siete per il nuovo sistema di Dio, vi manterrete separati dal mondo, inclusa la sua falsa religione. Presterete ascolto al comando biblico: “Uscite da essa [da Babilonia la Grande], o popolo mio”. (Rivelazione 18:4) Per uscire da Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, non basta troncare ogni rapporto con le false organizzazioni religiose. Bisogna anche non aver nulla a che fare con le feste religiose del mondo. — 2 Corinti 6:14-18.
15. (a) Anziché la nascita di Gesù, cosa fu comandato ai cristiani di osservare? (b) Perché Gesù non può essere nato nel freddo inverno? (c) Perché fu scelta la data del 25 dicembre per celebrare la nascita di Gesù?
15 Oggi il Natale è un’importante festa religiosa. Ma la storia mostra che i primi cristiani non lo celebravano. Gesù disse ai suoi seguaci di osservare una commemorazione della sua morte, non della sua nascita. (1 Corinti 11:24-26) In realtà Gesù non nacque il 25 dicembre. Non sarebbe stato possibile, poiché la Bibbia indica che al tempo della sua nascita i pastori erano ancora nei campi di notte. Non sarebbero stati lì durante la fredda e piovosa stagione invernale. (Luca 2:8-12) In effetti si scelse di celebrare la nascita di Gesù il 25 dicembre perché, come spiega un’enciclopedia (World Book Encyclopedia), “il popolo di Roma già la osservava come Festa di Saturno, celebrando il natale del sole”.
16. (a) Quale altra importante festa religiosa ha origini non cristiane? (b) Per quali validi motivi i veri cristiani non celebrano né il Natale né la Pasqua?
16 La Pasqua della cristianità è un’altra importante festa religiosa. Ad essa sono legate le celebrazioni della settimana santa. Ma nemmeno questa festa era celebrata dai primi cristiani, ed essa ha avuto origine da usanze non cristiane. L’Encyclopaedia Britannica dice: “Non c’è nessuna indicazione nel Nuovo Testamento che fosse osservata la festa di Pasqua” della cristianità. Ma che importanza ha che il Natale e la Pasqua non siano celebrazioni cristiane e abbiano avuto origine presso adoratori di falsi dèi? L’apostolo Paolo avvertì di non mischiare il vero col falso, dicendo che anche solo “un po’ di lievito fa fermentare l’intera massa”. (Galati 5:9) Disse ad alcuni primi cristiani che era sbagliato osservare certi giorni rispettati sotto la legge di Mosè ma che Dio aveva abolito per i cristiani. (Galati 4:10, 11) Quanto più importante è che oggi i veri cristiani stiano lontani da festività che Dio non ha mai detto di celebrare e che provengono dalla falsa religione!
17. (a) Che c’è di male nelle feste in onore di uomini famosi o di nazioni? (b) Come indica la Bibbia, quale condotta dovrebbero seguire i cristiani?
17 Altre feste del mondo si tengono in onore di uomini famosi. Altre ancora onorano ed esaltano nazioni o organizzazioni mondane. Ma la Bibbia avverte di non rendere onori idolatrici a uomini e di non confidare in organizzazioni umane perché compiano ciò che solo Dio può fare. (Atti 10:25, 26; 12:21-23; Rivelazione 19:10; Geremia 17:5-7) Perciò le feste che tendono a esaltare un uomo o un’organizzazione umana non sono in armonia con la volontà di Dio, e i veri cristiani non vi partecipano. — Romani 12:2.
18. (a) Quali oggetti hanno fatto gli uomini perché siano onorati o adorati? (b) Cosa dice la legge di Dio in quanto a rendere onori idolatrici a un oggetto?
18 Gli uomini hanno fatto molti oggetti che alla gente vien detto di onorare o adorare. Alcuni sono di metallo o di legno. Altri sono di stoffa, sulla quale può essere cucita o dipinta una figura di qualcosa che è in cielo o sulla terra. Una nazione può emanare una legge che impone a tutti di rendere onori idolatrici a un oggetto del genere. Ma la legge di Dio dice che i suoi servitori non devono farlo. (Esodo 20:4, 5; Matteo 4:10) Cos’hanno fatto in tali situazioni i servitori di Dio?
19. (a) Il re di Babilonia cosa comandò che tutti facessero? (b) Quale esempio i cristiani fanno bene a seguire?
19 Nell’antica Babilonia il re Nabucodonosor costruì un’enorme immagine d’oro e comandò che tutti si inchinassero davanti ad essa. ‘Chiunque non si inchinerà’, disse, ‘sarà gettato nella fornace ardente’. La Bibbia dice che tre giovani ebrei, Sadrac, Mesac e Abednego, rifiutarono di ubbidire al comando del re. Perché? Perché vi era implicata l’adorazione, e questa spettava solo a Geova. Dio approvò il loro modo d’agire e li salvò dalle ire del re. Anzi, Nabucodonosor, essendosi reso conto che quei servitori di Geova non erano un pericolo per lo stato, emanò una legge per proteggere la loro libertà. (Daniele 3:1-30) Non è ammirevole la fedeltà di quei tre giovani? Mostrerete di essere veramente a favore del nuovo sistema di Dio ubbidendo a tutte le leggi di Dio? — Atti 5:29.
20. Quali sono vari mezzi che Satana usa per cercare di farci infrangere le leggi di Dio sulla moralità sessuale?
20 Satana, ovviamente, non vuole che serviamo Geova. Vuole che serviamo lui. Perciò cerca di farci fare quello che vuole lui, sapendo che si diventa schiavi o servitori di colui al quale si ubbidisce. (Romani 6:16) Con vari mezzi, fra cui televisione, cinema, pubblicazioni immorali e certi tipi di ballo, Satana incoraggia i rapporti sessuali fra persone non sposate, come pure l’adulterio. Tale condotta vien fatta sembrare accettabile, addirittura corretta. Ma essa è contraria alle leggi di Dio. (Ebrei 13:4; Efesini 5:3-5) E chi segue tale condotta dimostra in effetti di sostenere il mondo di Satana.
21. Facendo quali altre cose si dimostrerebbe di sostenere il mondo di Satana?
21 Ci sono altre cose che il mondo di Satana ha reso popolari, ma che sono contrarie alle leggi di Dio. Una è l’ubriachezza. (1 Corinti 6:9, 10) Un’altra è l’uso voluttuario di droghe come la marijuana e l’eroina, come pure l’uso di tabacco. Queste cose fanno male al fisico e sono impure. Chi ne fa uso viola chiaramente il comando di Dio di ‘purificarsi da ogni contaminazione di carne e di spirito’. (2 Corinti 7:1) Il fumo danneggia anche la salute altrui, perché chi sta vicino è costretto a respirarlo; quindi il fumatore viola anche la legge di Dio che comanda ai cristiani di amare il prossimo. — Matteo 22:39.
22. (a) Cosa dice la Bibbia in merito al sangue? (b) Perché ricevere una trasfusione di sangue in effetti non è diverso dal ‘mangiarlo’? (c) Cosa indica che ‘astenersi dal sangue’ significa non immetterlo affatto nel proprio corpo?
22 In varie parti del mondo è anche comune mangiare sangue. Vengono mangiati animali non dovutamente dissanguati, oppure il sangue scolato viene usato per scopi alimentari. La Parola di Dio, però, vieta di mangiare sangue. (Genesi 9:3, 4; Levitico 17:10) Che dire delle trasfusioni di sangue? Alcuni possono pensare che ricevere una trasfusione di sangue sia diverso dal ‘mangiarlo’. Ma non è forse vero che quando un paziente non è in grado di mangiare per bocca, spesso il medico prescrive di alimentarlo con lo stesso sistema con cui si somministrano le trasfusioni di sangue? La Bibbia dice di ‘astenersi dal sangue’. (Atti 15:20, 29) Cosa significa questo? Se un medico vi dicesse di astenervi dall’alcool, significherebbe semplicemente che non dovete prenderlo per bocca, ma che potete trasfondervelo direttamente nelle vene? Naturalmente no! Così, ‘astenersi dal sangue’ significa non immetterlo affatto nel proprio corpo.
23. (a) Quale decisione dovete prendere? (b) Da cosa si vedrà quale decisione avete preso?
23 Dovete dimostrare a Geova Dio che siete a favore del suo nuovo sistema e che non fate parte di questo mondo. Questo richiede una decisione. La decisione che dovete prendere è quella di servire Geova, di fare la sua volontà. Non si può essere indecisi, come lo erano alcuni israeliti dell’antichità. (1 Re 18:21) Ricordate infatti che se non servite Geova servite Satana. Voi potete dire di essere a favore del nuovo sistema di Dio, ma cosa indica la vostra condotta? Essere a favore del nuovo sistema di Dio include che si evitino tutte le pratiche che Dio condanna e che non esisteranno nel suo giusto nuovo sistema.
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Cos’è il mondo per il quale Gesù non pregò e di cui i suoi discepoli non fanno parte?
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La Bibbia descrive la falsa religione come una prostituta ubriaca, e i governi del mondo da essa cavalcati come una bestia selvaggia
La dissolutezza è un aspetto del mondo di Satana. Un altro suo elemento importante è l’avido sistema commerciale
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Gesù non può essere nato il 25 dicembre, perché al tempo della sua nascita i pastori passavano ancora la notte nei campi con le greggi
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I servitori di Dio rifiutarono di adorare un’immagine eretta da un re. Cosa fareste voi in una situazione simile?
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La lotta per fare ciò che è giustoPotete vivere per sempre su una terra paradisiaca
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Capitolo 26
La lotta per fare ciò che è giusto
1. Contro quali due cose i cristiani devono combattere?
FINCHÉ esisterà il mondo di Satana, i cristiani dovranno lottare per sottrarsi alla sua malefica influenza. L’apostolo Paolo scrisse: “Rivestitevi della completa armatura di Dio affinché possiate star fermi contro le macchinazioni del Diavolo”. (Efesini 6:11-18) La nostra lotta, però, non è solo contro Satana e il suo mondo; è anche contro i nostri stessi desideri errati. La Bibbia dice: “L’inclinazione del cuore dell’uomo è cattiva fin dalla sua giovinezza”. — Genesi 8:21; Romani 5:12.
2. (a) Perché spesso proviamo un forte desiderio di fare il male? (b) Perché dovremmo lottare contro i desideri errati?
2 A causa del peccato che abbiamo ereditato dal primo uomo, Adamo, il nostro cuore può provare l’ardente desiderio di fare il male. Se cediamo a tale desiderio, non otterremo la vita eterna nel nuovo sistema di Dio. Perciò dobbiamo lottare per fare ciò che è giusto. Anche l’apostolo Paolo dovette lottare, poiché disse: “Quando desidero fare ciò che è giusto, ciò che è male è presente in me”. (Romani 7:21-23) Anche voi potreste riscontrare che è una lotta difficile. A volte dà luogo a un acceso conflitto interiore. In tal caso, cosa deciderete di fare?
3. (a) Quale conflitto interiore provano molti? (b) Quale verità biblica è confermata dal fatto che molti fanno il male pur desiderando fare il bene?
3 Avete appreso le meravigliose promesse di Dio circa la vita eterna sulla terra in condizioni perfette. Credete a queste promesse e desiderate ricevere queste buone cose. Quindi sapete che servire Dio è nei vostri interessi eterni. Ma forse il vostro cuore desidera cose che sapete sono cattive. A volte potreste provare il forte desiderio di commettere fornicazione, rubare o fare altre cose errate. Alcuni che studiano questo libro forse compiono queste cose cattive, pur sapendo che sono condannate da Dio. Il fatto che compiano il male pur desiderando fare il bene conferma questa verità biblica: “Il cuore è più ingannevole di qualunque altra cosa ed è difficile da correggere”. — Geremia 17:9.
UNA LOTTA CHE SI PUÒ VINCERE
4. (a) Da chi dipende se si vince o si perde la lotta per fare ciò che è giusto? (b) Cosa bisogna fare per vincere questa lotta?
4 Questo però non significa che i propri desideri errati, per quanto forti, non si possano dominare. Se veramente lo volete, potete rafforzare il vostro cuore perché vi conduca sulla retta via. Ma spetta a voi farlo. (Salmo 26:1, 11) Nessun altro può vincere la lotta al posto vostro. Innanzi tutto continuate ad acquistare la vivificante conoscenza biblica. (Giovanni 17:3) Ma non basta far entrare questa conoscenza nella mente. Deve anche scendere nel cuore. Dovete prendere a cuore le cose che imparate, in modo da desiderare veramente di metterle in pratica.
5. Come si può edificare nel cuore l’apprezzamento per le leggi di Dio?
5 Ma come potete provare nel cuore apprezzamento per le leggi di Dio? Dovete meditarvi sopra, riflettervi su profondamente. Per esempio, chiedetevi: Che differenza fa ubbidire a Dio o no? Poi osservate la vita di quelli che non hanno tenuto conto delle leggi di Dio, come una ragazza di 19 anni che ha scritto: “Ho preso tre volte una malattia venerea. L’ultima volta mi è costata la possibilità di avere figli, in quanto ho dovuto subire l’asportazione dell’utero”. È davvero triste passare in rassegna tutti i guai causati dalla disubbidienza alle leggi di Dio. (2 Samuele 13:1-19) Una donna che aveva commesso fornicazione disse amaramente: “Per il dolore e il turbamento emotivo che la disubbidienza causa, non ne vale proprio la pena. Ne sto soffrendo ancora”.
6. (a) Perché, nonostante il piacere che se ne potrebbe trarre, non vale la pena di fare il male? (b) Che tipo di vita Mosè avrebbe potuto condurre in Egitto?
6 Eppure sentirete persone dire che commettere fornicazione, ubriacarsi o drogarsi sia divertente. Ma il “divertimento” è solo temporaneo. Non fatevi trascinare in un modo di vivere che vi priverà della vera e durevole felicità. Pensate a Mosè, che fu allevato come “figlio della figlia di Faraone”. Viveva agiatamente nella casa reale dell’antico Egitto. La Bibbia però dice che quando fu cresciuto scelse “di essere maltrattato col popolo di Dio piuttosto che avere il temporaneo godimento del peccato”. (Ebrei 11:24, 25) Il modo di vivere della casa reale d’Egitto, evidentemente immorale e dissoluto, doveva quindi essere piacevole o divertente. Perché allora Mosè se ne allontanò?
7. Perché Mosè rinunciò al “temporaneo godimento del peccato” nella casa reale d’Egitto?
7 Perché Mosè credeva in Geova Dio. E sapeva che c’era qualcosa di molto meglio di qualsiasi temporaneo godimento del peccato che si potesse avere nella casa reale d’Egitto. La Bibbia dice che egli “guardava attentamente alla ricompensa”. Mosè meditava, rifletteva profondamente sulle promesse di Dio. Aveva fede nel proposito di Dio di creare un giusto nuovo sistema. Il suo cuore era commosso dal grande amore di Geova e dalla sua cura per l’umanità. Nel caso di Mosè, non è che avesse semplicemente sentito parlare o letto riguardo a Geova. La Bibbia dice che “rimase saldo come vedendo Colui che è invisibile”. (Ebrei 11:26, 27) Per Mosè, Geova e le sue promesse di vita eterna erano una realtà.
8. (a) Cosa occorre per vincere questa lotta? (b) Quale punto di vista espresso da un giovane facciamo bene a condividere?
8 Può dirsi questo di voi? Considerate Geova una Persona reale, un Padre che vi ama? Quando leggete le sue promesse di concedere la vita eterna sulla terra paradisiaca, vi immaginate già lì a godere quelle benedizioni? (Si vedano le pagine da 156 a 162). Per vincere la lotta contro i molti stimoli a fare il male, bisogna avere un’intima relazione con Geova, e, come Mosè, occorre ‘guardare attentamente la ricompensa’. Un giovane ventenne, di fronte alla tentazione di commettere fornicazione, ragionò come Mosè. In seguito disse: “La speranza della vita eterna era troppo preziosa per rinunciarvi in cambio di pochi attimi di immoralità”. Non è forse il giusto modo di pensare?
IMPARIAMO DAGLI ERRORI ALTRUI
9. In che modo Davide venne meno nella lotta per fare ciò che è giusto?
9 In questa lotta non ci si può mai permettere di allentare la vigilanza, come invece una volta fece il re Davide. Un giorno si trovò a guardare dalla terrazza e vide in lontananza la bella Betsabea che faceva il bagno. Invece di andarsene prima che nel cuore si sviluppassero pensieri errati, egli continuò a guardare. Il suo desiderio di avere rapporti sessuali con Betsabea divenne così forte che la fece condurre nel suo palazzo. In seguito, essendo la donna rimasta incinta e non riuscendo egli a nascondere il loro adulterio, fece in modo che il marito di lei venisse ucciso in battaglia. — 2 Samuele 11:1-17.
10. (a) Come fu punito Davide per il suo peccato? (b) Come avrebbe potuto evitare Davide di commettere adulterio?
10 Fu un peccato terribile. E Davide ne pagò veramente le conseguenze. Non solo egli provò profondo dolore per ciò che aveva fatto, ma Geova lo punì per il resto della sua vita con gravi problemi familiari. (Salmo 51:3, 4; 2 Samuele 12:10-12) Il cuore di Davide fu più ingannevole di quanto pensasse; egli fu sopraffatto dai suoi desideri errati. In seguito disse: “Ecco, con errore fui dato alla luce con dolori di parto, e mia madre mi concepì nel peccato”. (Salmo 51:5) Ma non è detto che Davide non avrebbe potuto evitare di commettere il peccato con Betsabea. Il problema fu che egli continuò a guardarla; non evitò la situazione che gli fece provare un crescente desiderio sessuale per la moglie di un altro.
11. (a) Cosa dovremmo imparare dall’esperienza di Davide? (b) Secondo voi, quali attività possono eccitare l’“appetito sessuale”? (c) Come disse un giovane, cosa eviterà la persona saggia?
11 Dall’esperienza di Davide dovremmo imparare che bisogna stare attenti alle situazioni che eccitano indebiti desideri sessuali. Per esempio, cosa succede se si leggono libri o si guardano programmi televisivi e film che danno risalto al sesso? È probabile che ciò stimoli i desideri sessuali. Evitate quindi le attività e le forme di svago che eccitano l’“appetito sessuale”. (Colossesi 3:5; 1 Tessalonicesi 4:3-5; Efesini 5:3-5) Non mettetevi in una situazione che può portarvi a commettere fornicazione. Un diciassettenne ha giustamente detto: “Si fa presto a dire: ‘So quando fermarmi’. È vero che uno può saperlo, ma quanti ci riescono? È meglio evitare certe situazioni”.
12. Quale esempio facciamo bene a ricordare?
12 Se Davide avesse ricordato l’esempio di Giuseppe, non avrebbe mai commesso un peccato così grave contro Dio. In Egitto Giuseppe era stato preposto alla casa di Potifar. La sensuale moglie di Potifar, in assenza del marito, cercava di sedurre il piacente Giuseppe, dicendogli: “Giaci con me”. Ma Giuseppe rifiutava. Un giorno la donna lo afferrò e cercò di costringerlo a giacere con lei. Ma Giuseppe si liberò e fuggì. Mantenne forte il suo cuore pensando non a soddisfare i propri desideri sessuali, ma a fare ciò che era giusto agli occhi di Dio. Infatti chiese: ‘Come potrei commettere questo grande male e peccare realmente contro Dio?’ — Genesi 39:7-12.
AIUTO NECESSARIO PER VINCERE
13, 14. (a) Cos’altro occorre per vincere questa lotta? (b) Che cambiamento avevano fatto alcuni cristiani di Corinto, e con l’aiuto di che cosa? (c) Che specie di persone erano stati Paolo e Tito?
13 Per vincere questa lotta dovete far scendere la verità biblica nel vostro cuore, in modo da provare il desiderio di metterla in pratica. Ma dovete anche frequentare il popolo di Dio, entrare a far parte della visibile organizzazione di Geova. Con l’aiuto d’essa, per quanto gravi possano essere stati i peccati commessi, si può cambiare. Riguardo a persone dell’antica Corinto che avevano fatto un cambiamento, l’apostolo Paolo scrisse: “Non siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, né ladri, né avidi, né ubriaconi, né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di Dio. E questo eravate alcuni di voi. Ma siete stati lavati”. — 1 Corinti 6:9-11.
14 Pensate! Alcuni di quei primi cristiani un tempo erano stati fornicatori, adulteri, omosessuali, ladri e ubriaconi. Ma con l’aiuto dell’organizzazione cristiana erano cambiati. L’apostolo Paolo stesso un tempo aveva praticato cose errate. (1 Timoteo 1:15) A Tito, suo conservo cristiano, egli scrisse: “Poiché anche noi fummo una volta insensati, disubbidienti, essendo sviati, essendo schiavi di vari desideri e piaceri”. — Tito 3:3.
15. (a) Cosa mostra che per Paolo non era facile fare ciò che era giusto? (b) Come può aiutarci l’esempio di Paolo?
15 Una volta diventato cristiano, divenne facile per Paolo fare ciò che era giusto? No. Paolo continuò a combattere per tutta la vita contro i desideri e i piaceri errati di cui un tempo era stato schiavo. Egli scrisse: “Tratto con durezza il mio corpo e lo conduco come uno schiavo, affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non divenga in qualche modo disapprovato”. (1 Corinti 9:27) Paolo era severo con se stesso. Si costringeva a fare ciò che era giusto, anche quando il suo corpo avrebbe voluto fare il male. Seguendone l’esempio, anche voi potrete vincere questa lotta.
16. Quali esempi attuali possono aiutarci a vincere questa lotta per fare ciò che è giusto?
16 Se avete difficoltà a togliervi qualche cattiva abitudine, assistete alla prossima grande assemblea dei testimoni di Geova. Rimarrete senz’altro colpiti dalla condotta decorosa e dalla gioia dei presenti. Eppure molti di loro un tempo facevano parte di questo mondo, in cui fornicazione, adulterio, ubriachezza, omosessualità, fumo, droga, furto, frode, menzogna e gioco d’azzardo sono comunissimi. Molti di loro un tempo praticavano queste cose. (1 Pietro 4:3, 4) Inoltre, frequentando i testimoni di Geova nelle loro adunanze di congregazione — cosa che dovreste fare senza indugio — vi troverete in compagnia di persone che hanno lottato per togliersi gli stessi vizi e desideri contro i quali ora state forse lottando. Fatevi quindi coraggio! Essi stanno vincendo la lotta per fare ciò che è giusto. Con l’aiuto di Dio, potete riuscirci anche voi.
17. (a) Con chi dobbiamo associarci se vogliamo vincere questa lotta? (b) Chi può aiutarci a risolvere i nostri problemi?
17 Se da qualche tempo state studiando la Bibbia con i testimoni di Geova, avrete senz’altro assistito a delle adunanze nella Sala del Regno. Prendete l’abitudine di frequentarle regolarmente. Tutti noi abbiamo bisogno dell’incoraggiamento spirituale e dell’aiuto che si possono trarre da tale associazione cristiana. (Ebrei 10:24, 25) Fate la conoscenza degli anziani della congregazione, che hanno la responsabilità di ‘pascere il gregge di Dio’. (1 Pietro 5:1-3; Atti 20:28) Non esitate a rivolgervi a loro se avete bisogno di aiuto per vincere qualche abitudine contraria alle leggi di Dio. Vedrete che sono uomini amorevoli, gentili e premurosi. — 1 Tessalonicesi 2:7, 8.
18. Quale prospettiva futura ci dà forza per continuare a lottare?
18 L’incitamento a fare il male non ci viene solo dal mondo di Satana ma dalla stessa peccaminosità che è in noi. Rimanere fedeli a Dio è quindi una lotta quotidiana. Ma è incoraggiante sapere che questa lotta non continuerà per sempre! Presto Satana sarà eliminato, e il suo intero mondo malvagio verrà distrutto. Quindi, nel nuovo sistema di Dio ormai prossimo, ci saranno condizioni giuste in cui sarà molto più facile comportarsi bene. Infine sparirà ogni traccia di peccato, e non bisognerà più lottare strenuamente per fare ciò che è giusto.
19. Perché dovreste essere disposti a fare qualsiasi sforzo per piacere a Geova?
19 Pensate regolarmente alle benedizioni di quel nuovo sistema. Sì, indossate “per elmo la speranza della salvezza”. (1 Tessalonicesi 5:8) Abbiate la stessa convinzione di quella giovane che disse: “Penso a tutto ciò che Geova ha fatto per me e che mi ha promesso. Non ha rinunciato ad aiutarmi. Mi ha benedetta in molti modi. So che ha a cuore i miei migliori interessi, e desidero piacergli. La vita eterna vale qualsiasi sforzo”. Se perseguiamo fedelmente la giustizia, vedremo realizzarsi ‘tutte le buone promesse che Geova ha fatto’ a quelli che lo amano. — Giosuè 21:45.
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La vita nell’antico Egitto aveva i suoi aspetti piacevoli. Perché allora Mosè vi rinunciò?
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Davide continuò a guardare; non evitò una situazione che sfociò nell’immoralità
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Giuseppe fuggì dinanzi alle proposte immorali della moglie di Potifar
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Come ricevere aiuto mediante la preghieraPotete vivere per sempre su una terra paradisiaca
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Capitolo 27
Come ricevere aiuto mediante la preghiera
1. Di quale aiuto di Dio abbiamo bisogno, e come possiamo riceverlo?
PER SOTTRARSI alla malefica influenza del mondo, i cristiani hanno particolare bisogno dell’aiuto che si ottiene tramite la preghiera. Gesù disse: “Il Padre che è in cielo darà spirito santo a quelli che glielo chiedono”. (Luca 11:13) Abbiamo bisogno dello spirito santo o forza attiva di Dio, come abbiamo bisogno di studiare la sua Parola e di associarci con la sua visibile organizzazione. Ma per ricevere lo spirito santo dobbiamo chiederlo in preghiera.
2. (a) Cos’è la preghiera? (b) Quali varie forme di preghiera ci sono? (c) Perché è importante pregare?
2 La preghiera è un modo rispettoso di parlare a Dio. Può consistere in una richiesta, come quando si domanda qualcosa a Dio. Ma la preghiera può anche essere un’espressione di ringraziamento o di lode a Dio. (1 Cronache 29:10-13) Per avere una buona relazione col nostro Padre celeste, dobbiamo parlargli regolarmente in preghiera. (Romani 12:12; Efesini 6:18) La sua forza attiva, ottenibile dietro richiesta, può rafforzarci per fare la sua volontà nonostante i guai o le tentazioni che Satana e il suo mondo possono causarci. — 1 Corinti 10:13; Efesini 3:20.
3. (a) Quale forza possiamo ricevere da Dio? (b) Solo in che modo possiamo mantenere una buona relazione con Dio?
3 Forse state lottando strenuamente per liberarvi di qualche abitudine che dispiace a Dio. In tal caso, chiedete aiuto a Geova. Rivolgetevi a lui in preghiera. L’apostolo Paolo lo faceva, e scrisse: “Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che mi impartisce potenza”. (Filippesi 4:13; Salmo 55:22; 121:1, 2) Una donna che si liberò da un modo di vivere immorale disse: “Geova è l’unico che ha il potere di aiutarvi a uscire da quella situazione. È indispensabile avere questa relazione personale con lui, e l’unico modo per mantenerla è quello di pregare”.
4. Come ricevette un uomo la forza per liberarsi del vizio del fumo?
4 Ma qualcuno dirà: ‘Ho chiesto molte volte aiuto a Dio in preghiera, eppure non riesco a smettere di sbagliare’. Questo è ciò che dicono alcuni fumatori. Alla domanda: “Quand’è che preghi?”, uno di loro rispose: “La sera prima di andare a letto e la mattina quando mi alzo; e quando per debolezza fumo una sigaretta dico a Geova che mi dispiace per quello che ho fatto”. L’amico gli disse: “Il momento in cui hai veramente bisogno dell’aiuto di Dio è quando ti viene voglia di fumare, non ti pare? Quello è il momento in cui dovresti chiedere a Geova di darti forza”. Quando lo fece, quell’uomo ricevette l’aiuto per smettere di fumare.
5. (a) Cosa ci vuole per servire Dio nel giusto modo? (b) Perché cessare di compiere un’attività peccaminosa di solito comporta sofferenze?
5 Con questo non vogliamo dire che pregando Dio, studiando la sua Parola e stando vicini alla sua organizzazione diventi facile fare ciò che è giusto. Bisogna sempre fare uno sforzo, anzi, una dura lotta, che può anche comportare sofferenze. (1 Corinti 9:27) Le cattive abitudini possono produrre un terribile desiderio di fare ciò che è male. Pertanto cessare di compiere un’attività peccaminosa comporta di solito sofferenze. Siete disposti a soffrire pur di fare ciò che è giusto? — 1 Pietro 2:20, 21.
PREGHIERE CHE DIO ASCOLTA
6. (a) Perché molti trovano difficile pregare? (b) Cosa ci vuole perché le nostre preghiere siano udite?
6 Molti trovano difficile pregare. “Mi è difficile rivolgermi in preghiera a uno che non si vede”, ha ammesso una giovane. Poiché nessun uomo ha visto Dio, ci vuole fede per pregare ed essere uditi da Dio. Bisogna credere che Geova esiste veramente e che può fare ciò che gli chiediamo. (Ebrei 11:6) Se abbiamo questa fede e ci rivolgiamo a Dio con cuore sincero, possiamo essere certi che ci aiuterà. (Marco 9:23) Infatti, quando Cornelio, un centurione romano, chiese sinceramente in preghiera la guida di Dio, la sua preghiera fu esaudita nonostante egli non facesse ancora parte dell’organizzazione di Dio. — Atti 10:30-33.
7. (a) Che tipo di preghiere piacciono a Dio? (b) Quali preghiere Dio non ascolterà?
7 Alcuni hanno difficoltà a esprimersi. Questo però non dovrebbe trattenerli dal rivolgersi a Dio in preghiera. Possiamo essere certi che egli conosce i nostri bisogni e che capirà quello che vogliamo dirgli. (Matteo 6:8) Riflettete: Quali espressioni apprezzate di più da un bambino: i suoi semplici ma sinceri ringraziamenti o le parole solenni che qualcuno può avergli suggerito? Allo stesso modo il nostro Padre celeste apprezza le nostre espressioni semplici e sincere. (Giacomo 4:6; Luca 18:9-14) Non servono parole altisonanti o formule religiose. Dio non ascolta nemmeno coloro che pregano usando parole difficili o pompose per far colpo sugli altri, o che ripetono sempre le stesse cose senza sincerità. — Matteo 6:5, 7.
8. (a) Come sappiamo che Dio può udire preghiere pronunciate silenziosamente? (b) Secondo la Bibbia, bisogna pregare in qualche particolare posizione o luogo?
8 Dio può ascoltarvi anche se pregate silenziosamente. Quando Neemia pregò in questo modo, Dio esaudì la sua sincera richiesta, e altrettanto fece con Anna. (Neemia 2:4-8; 1 Samuele 1:11-13, 19, 20) Ciò che conta non è nemmeno quale posizione si assume nel pregare. Si può pregare in qualsiasi posizione, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Comunque, la Bibbia mostra che una posizione che denoti umiltà — come chinare la testa o inginocchiarsi — è appropriata. (1 Re 8:54; Neemia 8:6; Daniele 6:10; Marco 11:25; Giovanni 11:41) E Gesù indicò che è una cosa buona quando le preghiere personali possono essere dette in un luogo privato, dove altri non vedono. — Matteo 6:6.
9. (a) A chi devono essere rivolte tutte le nostre preghiere, e perché? (b) Se vogliamo che le nostre preghiere siano accette a Dio, nel nome di chi dovremmo rivolgergliele?
9 La preghiera è parte della nostra adorazione. Per questo motivo le nostre preghiere dovrebbero essere rivolte solo al Creatore, Geova Dio, e a nessun altro. (Matteo 4:10) E la Bibbia mostra che i cristiani devono rivolgersi a Dio tramite Gesù, che ha dato la sua vita per i nostri peccati. Questo significa che le nostre preghiere devono essere rivolte a Dio nel nome di Gesù. — Giovanni 14:6, 14; 16:23; Efesini 5:20; 1 Giovanni 2:1, 2.
10. (a) Le preghiere di chi non piacciono a Dio? (b) Qual è un requisito fondamentale perché le nostre preghiere siano udite da Dio?
10 Tutte le preghiere sono gradite a Geova? La Bibbia dice: “Chi distoglie l’orecchio dall’udire la legge, perfino la sua preghiera è qualcosa di detestabile”. (Proverbi 28:9; 15:29; Isaia 1:15) Quindi, se vogliamo che Dio oda le nostre preghiere, un requisito indispensabile è che facciamo la sua volontà, che ubbidiamo alle sue leggi. In caso contrario, Dio non ci ascolterà, come una persona retta non ascolterebbe un programma radio che considera immorale. La Bibbia dice: “Qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo le cose che sono piacevoli ai suoi occhi”. — 1 Giovanni 3:22.
11. Cosa significa agire in armonia con le proprie preghiere?
11 Questo significa che dobbiamo agire in armonia con le nostre preghiere. Per esempio, sarebbe sbagliato chiedere aiuto a Dio per smettere di far uso di tabacco o di marijuana e poi andare a comprarli. Né sarebbe logico chiedere aiuto a Geova per non cadere nell’immoralità e poi leggere pubblicazioni o guardare film e programmi televisivi a sfondo immorale. Se uno ha un debole per il gioco, non può chiedere aiuto a Dio per riuscire a smettere e poi andare all’ippodromo o in altri luoghi in cui si pratica il gioco d’azzardo. Se vogliamo che Dio ascolti le nostre preghiere, dobbiamo mostrargli con le nostre azioni che facciamo sul serio.
12. (a) Quali sono alcune cose che possiamo includere nelle nostre preghiere? (b) Affinché le nostre preghiere siano accette a Dio, cosa dobbiamo imparare?
12 Quali sono alcune cose personali che possiamo includere nelle nostre preghiere a Geova? In effetti qualsiasi cosa possa influire sulla nostra relazione con Geova è un appropriato argomento di preghiera, inclusa la nostra salute fisica e l’educazione dei figli. (2 Re 20:1-3; Giudici 13:8) L’apostolo Giovanni scrisse: “Qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta”. (1 Giovanni 5:14) Perciò la cosa importante è che le nostre richieste siano in armonia con la volontà di Dio. Ciò significa che dobbiamo prima imparare qual è la sua volontà. (Proverbi 3:5, 6) Poi, se nel pregare terremo conto della volontà e del proposito di Dio, anziché preoccuparci solo dei nostri interessi personali, le nostre preghiere saranno gradite a Geova. È appropriato ringraziare Geova ogni giorno per le buone cose che provvede. — Giovanni 6:11, 23; Atti 14:16, 17.
13. (a) Secondo ciò che indicò Gesù, quali cose dovrebbero venire al primo posto nelle nostre preghiere? (b) Per quali cose di secondaria importanza dovremmo pregare?
13 Gesù diede ai suoi seguaci una preghiera modello come indicazione del tipo di preghiera che Dio gradisce. (Matteo 6:9-13) Questa preghiera mostra che al primo posto vengono il nome di Dio, il suo Regno e il compimento della sua volontà in terra. Poi vengono i nostri bisogni personali, come la richiesta del cibo quotidiano, il perdono dei peccati, e la liberazione dalla tentazione e dal malvagio, Satana il Diavolo.
PREGHIERE PER AIUTARE ALTRI
14. Come mostra la Bibbia l’importanza di pregare per gli altri?
14 Col suo esempio Gesù mostrò l’importanza di pregare per gli altri. (Luca 22:32; 23:34; Giovanni 17:20) L’apostolo Paolo conosceva il valore di tali preghiere, e spesso chiedeva ad altri di pregare per lui. (1 Tessalonicesi 5:25; 2 Tessalonicesi 3:1; Romani 15:30) Mentre era in prigione scrisse: “Spero che mediante le vostre preghiere sarò messo in libertà per voi”. (Filemone 22; Efesini 6:18-20) Il fatto che poco dopo Paolo fosse liberato di prigione indica l’utilità delle preghiere rivolte a suo favore.
15. Che tipo di richieste possiamo fare a favore di quelli che amiamo?
15 Anche Paolo pregava utilmente per gli altri. “Preghiamo sempre per voi, affinché il nostro Dio vi consideri degni della sua chiamata”, scrisse. (2 Tessalonicesi 1:11) E a un’altra congregazione spiegò: “Preghiamo Dio che non facciate nulla di male . . . ma affinché voi stessi facciate ciò che è eccellente”. (2 Corinti 13:7) È senz’altro bene seguire l’esempio di Paolo e fare richieste specifiche a favore di quelli che amiamo. Veramente “la supplicazione [l’implorazione sincera] del giusto, quando opera, ha molta forza”. — Giacomo 5:13-16.
16. (a) Per ricevere l’aiuto necessario, quando dovremmo pregare? (b) Perché la preghiera è davvero un grande privilegio?
16 Quando conduce uno studio biblico, un ministro di solito chiede allo studente: “Preghi in altri momenti oltre che in occasione del tuo studio biblico settimanale?” Per ricevere l’aiuto di cui abbiamo bisogno, dobbiamo rivolgerci spesso a Dio in preghiera. (1 Tessalonicesi 5:17; Luca 18:1-8) Imparate a parlargli con umiltà come fareste con un caro e intimo amico. È davvero un meraviglioso privilegio poter innalzare preghiere al glorioso Governante di tutto l’universo, l’Uditore di preghiera, e sapere che egli vi ascolta! — Salmo 65:2.
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Quando si è tentati di fumare, cosa si dovrebbe fare: chiedere aiuto in preghiera o cedere?
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Dopo aver chiesto aiuto in preghiera, fate cose che possono portarvi a sbagliare?
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Pregate anche in privato o solo quando siete con altri?
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Andiamo d’accordo, con amorePotete vivere per sempre su una terra paradisiaca
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Capitolo 28
Andiamo d’accordo, con amore
1. (a) Come potete entrare a far parte dell’organizzazione di Dio? (b) A quale comando dovrete allora ubbidire?
MENTRE CRESCETE nella conoscenza e nell’apprezzamento per Geova Dio e i suoi propositi, vorrete frequentare regolarmente coloro che condividono questa stessa fede e speranza. Così facendo, diverrete parte della visibile organizzazione di Dio, una vera fratellanza cristiana. “Abbiate amore per l’intera associazione dei fratelli”: ecco un comando al quale dovrete allora ubbidire. — 1 Pietro 2:17; 5:8, 9.
2. (a) Quale nuovo comando Gesù diede ai suoi seguaci? (b) Cosa indicano chiaramente le espressioni “gli uni gli altri” e “fra voi”? (c) Quanto è importante mostrare amore?
2 Gesù Cristo mise in risalto quanto fosse importante che i suoi seguaci si amassero gli uni gli altri, dicendo loro: “Vi do un nuovo comandamento, che vi amiate gli uni gli altri . . . Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giovanni 13:34, 35) Le espressioni “gli uni gli altri” e “fra voi” indicano chiaramente che tutti i veri cristiani sarebbero stati uniti in un unico gruppo o organizzazione. (Romani 12:5; Efesini 4:25) E questa organizzazione sarebbe stata riconoscibile dall’amore esistente fra i suoi componenti. Se non si ha amore, tutto il resto è inutile. — 1 Corinti 13:1-3.
3. In che modo la Bibbia dà risalto all’importanza di amare i conservi cristiani e interessarsi di loro?
3 I primi cristiani, quindi, ricevevano spesso esortazioni come queste: “Abbiate tenero affetto gli uni per gli altri”. “Accoglietevi gli uni gli altri”. “Fate gli schiavi gli uni agli altri”. “Divenite benigni gli uni verso gli altri, teneramente compassionevoli”. “Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se qualcuno ha motivo di lamentarsi contro un altro”. “Continuate a confortarvi gli uni gli altri e a edificarvi gli uni gli altri”. “Siate pacifici gli uni con gli altri”. “Abbiate intenso amore gli uni per gli altri”. — Romani 12:10; 15:7; Galati 5:13; Efesini 4:32; Colossesi 3:13, 14; 1 Tessalonicesi 5:11, 13; 1 Pietro 4:8; 1 Giovanni 3:23; 4:7, 11.
4. (a) Come sappiamo che oltre ad amarsi fra loro, i cristiani devono amare anche gli altri? (b) Specialmente per chi i cristiani devono avere amore?
4 Comunque, questo non significa che i veri cristiani debbano amare solo i componenti della congregazione di Dio. Devono amare anche gli altri. La Bibbia infatti li esorta a crescere “nell’amore gli uni verso gli altri e verso tutti”. (1 Tessalonicesi 3:12; 5:15) Mettendo le cose nel giusto equilibrio, l’apostolo Paolo scrisse: “Operiamo ciò che è bene verso tutti, ma specialmente verso quelli che hanno relazione con noi nella fede”. (Galati 6:10) Perciò, anche se i cristiani devono amare tutti, inclusi i loro nemici, devono specialmente amare gli altri componenti della congregazione di Dio, i loro fratelli e le loro sorelle spirituali. — Matteo 5:44.
5. Come sappiamo che i veri cristiani, sia nell’antichità che oggi, si sono distinti per il loro amore?
5 I primi cristiani erano ben noti per l’amore che avevano gli uni per gli altri. Secondo Tertulliano, scrittore del secondo secolo, la gente diceva di loro: ‘Vedi come si amano fra loro e sono pronti a morire gli uni per gli altri!’ Questo amore si nota anche oggi fra i veri cristiani. Significa questo, però, che fra i veri cristiani non sorgano mai problemi o difficoltà?
CONSEGUENZE DELL’IMPERFEZIONE
6. Perché a volte anche i veri cristiani peccano gli uni contro gli altri?
6 Dallo studio della Bibbia avete compreso che tutti abbiamo ereditato l’imperfezione dai nostri primogenitori, Adamo ed Eva. (Romani 5:12) Siamo quindi inclini a sbagliare. “Tutti inciampiamo molte volte”, dice la Bibbia. (Giacomo 3:2; Romani 3:23) E dovreste sapere che anche i membri dell’organizzazione di Dio sono imperfetti e a volte fanno cose che non sono giuste. Questo può dar luogo a problemi e difficoltà anche fra veri cristiani.
7. (a) Perché a Evodia e Sintiche si dovette dire di “avere lo stesso pensiero”? (b) Cosa mostra che fondamentalmente erano due brave cristiane?
7 Prendete il caso di Evodia e Sintiche, due donne che facevano parte dell’antica congregazione di Filippi. L’apostolo Paolo scrisse: “Esorto Evodia ed esorto Sintiche ad avere lo stesso pensiero nel Signore”. Perché Paolo incoraggiava quelle due donne “ad avere lo stesso pensiero”? Evidentemente fra loro c’era qualche problema. La Bibbia non ci dice di che si trattasse. Forse in qualche modo erano gelose l’una dell’altra. Fondamentalmente, però, erano buone. Da diverso tempo erano cristiane, avendo partecipato anni prima con Paolo all’opera di predicazione. Per questo egli scrisse alla congregazione: ‘Continuate ad assistere queste donne che hanno combattuto a fianco a fianco con me nella buona notizia’. — Filippesi 4:1-3.
8. (a) Che problema sorse fra Paolo e Barnaba? (b) Se aveste assistito alla scena, quale conclusione avreste potuto trarne?
8 Una volta sorse una disputa anche fra l’apostolo Paolo e il suo compagno di viaggio, Barnaba. Mentre stavano per partire per il loro secondo viaggio missionario, Barnaba decise di portare con sé il cugino Marco. Paolo, però, non voleva, perché Marco, durante il primo viaggio missionario, li aveva lasciati e se ne era tornato a casa. (Atti 13:13) La Bibbia dice: “Allora ci fu un’accesa esplosione d’ira, così che si separarono l’uno dall’altro”. (Atti 15:37-40) Pensate! Se aveste assistito a quell’“accesa esplosione d’ira”, avreste concluso che Paolo e Barnaba, per il modo in cui si erano comportati, non facevano parte dell’organizzazione di Dio?
9. (a) Quale peccato commise Pietro, e perché? (b) Notando tale comportamento, cosa fece Paolo?
9 In un’altra occasione fu l’apostolo Pietro a sbagliare. Smise di frequentare i cristiani gentili per timore di essere criticato da alcuni cristiani ebrei che ingiustamente disprezzavano i loro fratelli gentili. (Galati 2:11-14) Quando l’apostolo Paolo vide l’errato comportamento di Pietro, lo rimproverò davanti a tutti i presenti. Come vi sareste sentiti se foste stati al posto di Pietro? — Ebrei 12:11.
COME RISOLVERE I PROBLEMI CON AMORE
10. (a) Come reagì Pietro alla correzione? (b) Cosa possiamo imparare dall’esempio di Pietro?
10 Pietro si sarebbe potuto adirare con Paolo. Si sarebbe potuto offendere perché Paolo lo aveva corretto davanti agli altri. Ma non si offese. (Ecclesiaste 7:9) Pietro era umile. Accettò la correzione e non lasciò che per questo il suo amore per Paolo si affievolisse. (1 Pietro 3:8, 9) Notate con quali parole Pietro si riferì in seguito a Paolo in una lettera di incoraggiamento indirizzata ai suoi conservi cristiani: “Considerate la pazienza del nostro Signore come salvezza, come anche il nostro diletto fratello Paolo vi scrisse secondo la sapienza datagli”. (2 Pietro 3:15) Sì, Pietro lasciò che l’amore coprisse la difficoltà, che in questo caso era stata causata dal suo stesso comportamento errato. — Proverbi 10:12.
11. (a) Nonostante l’accesa esplosione d’ira, come mostrarono Paolo e Barnaba di essere veri cristiani? (b) Cosa possiamo imparare dal loro esempio?
11 Che dire del problema sorto fra Paolo e Barnaba? Anch’esso fu risolto con amore. Infatti Paolo, quando in seguito scrisse alla congregazione di Corinto, parlò di Barnaba come di uno stretto collaboratore. (1 Corinti 9:5, 6) E anche se sembra che Paolo avesse validi motivi per dubitare dell’utilità di Marco come compagno di viaggio, in seguito questo giovane maturò fino al punto che Paolo poté scrivere a Timoteo: “Prendi Marco e conducilo con te, poiché mi è utile per il servizio”. (2 Timoteo 4:11) Da questo esempio possiamo trarre una lezione su come risolvere i contrasti.
12. (a) Perché possiamo supporre che Evodia e Sintiche abbiano appianato i loro contrasti? (b) Secondo Galati 5:13-15, perché è essenziale che i cristiani appianino i loro contrasti nell’amore?
12 Che dire di Evodia e Sintiche? Risolsero i loro contrasti lasciando che l’amore coprisse qualsiasi peccato potessero aver commesso l’una contro l’altra? La Bibbia non dice come andò a finire la questione. Ma essendo brave donne che avevano lavorato a fianco a fianco con Paolo nel suo ministero cristiano, sarebbe logico supporre che abbiano umilmente accettato il consiglio. Possiamo immaginarci che una volta ricevuta la lettera di Paolo siano andate l’una incontro all’altra per risolvere il problema nello spirito dell’amore. — Galati 5:13-15.
13. In quanto a mostrare amore, che esempio dà Geova Dio?
13 Anche voi potreste avere difficoltà ad andare d’accordo con una o più persone nella congregazione. Sebbene forse possano dover fare ancora molta strada per sviluppare vere qualità cristiane, pensate a questo: Geova Dio, prima di amare le persone, aspetta forse che si liberino di tutte le loro cattive abitudini? No; la Bibbia dice: “Dio ci raccomanda il suo proprio amore in quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi”. (Romani 5:8) Dobbiamo seguire l’esempio di Dio e mostrare amore a quelli che fanno cose cattive e insensate. — Efesini 5:1, 2; 1 Giovanni 4:9-11; Salmo 103:10.
14. Come consigliò Gesù di non criticare gli altri?
14 Essendo tutti molto imperfetti, Gesù ci insegnò a non criticare gli altri. È vero che gli altri hanno difetti, ma li abbiamo anche noi. “Perché, dunque, guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, ma non consideri la trave che è nel tuo occhio?” chiese Gesù. (Matteo 7:1-5) Tenendo presente questo saggio consiglio, saremo aiutati ad andare d’accordo con i nostri fratelli e sorelle.
15. (a) Perché è importante perdonare anche quando si ha motivo di lamentarsi? (b) Nella parabola riportata in Matteo capitolo 18, come illustrò Gesù il bisogno di perdonare?
15 È assolutamente necessario essere misericordiosi e perdonare. Può darsi che abbiate un vero motivo per lamentarvi di un fratello o di una sorella. Ma ricordate il consiglio biblico: “Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se qualcuno ha motivo di lamentarsi contro un altro”. Ma perché perdonare gli altri quando si ha un valido motivo per lamentarsi di loro? Perché “Geova vi perdonò liberalmente”, risponde la Bibbia. (Colossesi 3:13) E Gesù disse che se vogliamo ricevere il perdono di Dio dobbiamo perdonare gli altri. (Matteo 6:9-12, 14, 15) Geova, come il re di una delle parabole di Gesù, ci ha perdonato migliaia di volte; non possiamo quindi perdonare i pochi errori dei nostri fratelli? — Matteo 18:21-35; Proverbi 19:11.
16. (a) In base a 1 Giovanni 4:20, 21, che relazione c’è fra amare Dio e amare i propri conservi cristiani? (b) Cosa dovreste fare se un fratello ha qualcosa contro di voi?
16 Non è possibile praticare la verità e allo stesso tempo trattare male e senza misericordia i propri fratelli. (1 Giovanni 4:20, 21; 3:14-16) Perciò, se mai doveste avere qualche problema con un altro cristiano, non commettete l’errore di non parlargli più. Non nutrite risentimento, ma appianate la questione nello spirito dell’amore. Se avete offeso il fratello, siate pronti a chiedergli scusa e perdono. — Matteo 5:23, 24.
17. Cosa è giusto fare quando si riceve un torto?
17 Che dire se è stato l’altro a offendervi o a farvi qualche torto? La Bibbia consiglia: “Non dire: ‘Proprio come ha fatto a me, così farò a lui’”. (Proverbi 24:29; Romani 12:17, 18) Gesù Cristo esortò: “A chi ti schiaffeggia sulla guancia destra, porgi anche l’altra”. (Matteo 5:39) Uno schiaffo non ha lo scopo di causare un danno fisico, ma solo di insultare o provocare. Con queste parole Gesù voleva insegnare ai suoi seguaci a non farsi coinvolgere in una rissa o in una disputa. Anziché ‘rendere male per male e oltraggio per oltraggio’, dovreste ‘cercare la pace e perseguirla’. — 1 Pietro 3:9, 11; Romani 12:14.
18. In quanto ad amare ogni sorta di persone, cosa impariamo dall’esempio di Dio?
18 Ricordate che dobbiamo ‘avere amore per l’intera associazione dei fratelli’. (1 Pietro 2:17) Geova Dio ce ne dà l’esempio. Non è parziale. Tutte le razze sono uguali ai suoi occhi. (Atti 10:34, 35; 17:26) Quelli che saranno protetti attraverso la veniente “grande tribolazione” provengono da “ogni nazione e tribù e popolo e lingua”. (Rivelazione 7:9, 14-17) Imitando Dio, quindi, non dovremmo amare di meno qualcuno solo perché è di un’altra razza, nazionalità o condizione sociale, o per il diverso colore della sua pelle.
19. (a) Come dovremmo considerare e trattare i nostri conservi cristiani? (b) Quale grande privilegio possiamo avere?
19 Cercate di conoscere bene tutti i componenti della congregazione cristiana, e imparerete ad amarli e ad apprezzarli. Trattate le persone anziane come padri e madri, e i giovani come fratelli e sorelle. (1 Timoteo 5:1, 2) È davvero un privilegio far parte dell’organizzazione visibile di Dio, paragonabile a una famiglia i cui membri vanno d’amore e d’accordo. Come sarà bello vivere per sempre sulla terra paradisiaca con questa amorevole famiglia! — 1 Corinti 13:4-8.
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Cosa possiamo imparare dal problema esistente fra Evodia e Sintiche?
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La disputa fra Paolo e Barnaba dimostrò forse che essi non appartenevano all’organizzazione di Dio?
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I veri cristiani lasciano che l’amore copra i motivi di lamentela
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Nell’organizzazione di Dio l’amore spinge i cristiani a considerarsi tutti uguali
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Come avere successo nella vita familiarePotete vivere per sempre su una terra paradisiaca
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Capitolo 29
Come avere successo nella vita familiare
1. (a) Come ebbe inizio la famiglia? (b) Qual era il proposito di Dio per la famiglia?
QUANDO Geova Dio creò il primo uomo e la prima donna, li unì insieme per formare una famiglia. (Genesi 2:21-24; Matteo 19:4-6) Il proposito di Dio era che questa coppia di coniugi si moltiplicasse generando figli. Una volta cresciuti, questi figli si sarebbero sposati formandosi una loro famiglia. Era proposito di Dio che, col passar del tempo, tutta la terra fosse popolata da famiglie felici, le quali ne avrebbero fatto un bellissimo paradiso. — Genesi 1:28.
2, 3. (a) Perché non si può dare la colpa a Dio se in famiglia le cose vanno male? (b) Cosa è necessario per avere successo nella vita familiare?
2 Eppure oggi ci sono famiglie che si dividono, e molte, pur rimanendo unite, non sono felici. Perciò qualcuno potrebbe chiedere: ‘Se la famiglia è stata davvero creata da Dio, i risultati non dovrebbero essere migliori?’ Comunque, non si può dare la colpa a Dio se molti matrimoni falliscono. Un fabbricante può fornire insieme a un prodotto le istruzioni per l’uso. Se l’acquirente non segue le istruzioni e il prodotto non va, è forse colpa del fabbricante? No di certo. Il prodotto, anche se perfetto, non va perché non è usato dovutamente. Lo stesso può dirsi della famiglia.
3 Geova Dio ha fornito nella Bibbia le istruzioni per la vita familiare. Ma che accade se non si tiene conto di queste istruzioni? Anche se l’istituzione familiare è perfetta, la famiglia può dividersi. I familiari non saranno felici. Se invece si seguono le norme bibliche, la famiglia avrà successo e sarà felice. È quindi essenziale comprendere come Dio ha fatto i diversi componenti della famiglia e il ruolo che ha assegnato a ciascuno di loro.
COME DIO CREÒ L’UOMO E LA DONNA
4. (a) In che cosa differiscono l’uomo e la donna? (b) Perché Dio li fece con queste differenze?
4 È evidente che Geova non fece l’uomo e la donna identici. È vero che sotto molti aspetti sono simili. Ma ci sono ovvie differenze sia nel loro aspetto fisico che nella loro costituzione sessuale. Sono diversi anche sotto il profilo emotivo. Perché queste differenze? Dio li fece così per facilitarli nell’assolvere i rispettivi ruoli. Dopo aver creato l’uomo, Dio disse: “Non è bene che l’uomo stia solo. Gli farò un aiuto, come suo complemento”. — Genesi 2:18.
5. (a) In che senso la donna fu fatta come “complemento” dell’uomo? (b) Dove fu celebrato il primo matrimonio? (c) Perché il matrimonio può davvero essere fonte di felicità?
5 Un complemento è qualcosa che sta bene insieme a qualcos’altro, completandolo. Dio fece la donna quale soddisfacente complemento dell’uomo per aiutarlo ad adempiere le istruzioni divine di popolare la terra e averne cura. Così, dopo aver creato la donna traendola da una parte dell’uomo, Dio celebrò nel giardino di Eden il primo matrimonio, ‘conducendola all’uomo’. (Genesi 2:22; 1 Corinti 11:8, 9) Il matrimonio può essere fonte di felicità perché sia l’uomo che la donna furono fatti con un bisogno che l’altro è in grado di soddisfare. Le loro qualità differenti si equilibrano a vicenda. Quando il marito e la moglie si comprendono, si apprezzano e cooperano in armonia con i rispettivi ruoli, entrambi fanno la loro parte per edificare una famiglia felice.
IL RUOLO DEL MARITO
6. (a) Chi è stato costituito come capo della famiglia? (b) Perché questo è appropriato e pratico?
6 Nel matrimonio o in famiglia c’è bisogno di una guida. L’uomo è stato dotato in misura più marcata delle qualità e della forza necessarie per impartire tale guida. Per questo la Bibbia dice: “Il marito è capo della moglie come anche il Cristo è capo della congregazione”. (Efesini 5:23) Questo è un principio pratico, perché in mancanza di una guida sorgono difficoltà e confusione. Una famiglia senza un capofamiglia sarebbe come un’automobile senza sterzo. E se la moglie cercasse di competere con l’autorità del marito, sarebbe come se l’automobile avesse due autisti, ciascuno con uno sterzo collegato a una delle due ruote anteriori.
7. (a) Perché ad alcune donne non piace l’idea che l’uomo sia il capofamiglia? (b) Tutti hanno un capo? Perché la disposizione di Dio circa l’autorità è saggia?
7 A molte donne però non piace l’idea che l’uomo debba essere il capofamiglia. Una delle ragioni principali è che molti mariti non hanno seguito le istruzioni di Dio su come esercitare la giusta autorità. Ciò nondimeno è un fatto provato che, per funzionare bene, qualsiasi organizzazione ha bisogno di qualcuno che la guidi e prenda le decisioni finali. Per questo la Bibbia dice saggiamente: “Il capo di ogni uomo è il Cristo; a sua volta il capo della donna è l’uomo; a sua volta il capo del Cristo è Dio”. (1 Corinti 11:3) Nella disposizione di Dio, Dio è l’unico a non avere un capo. Tutti gli altri, incluso Gesù Cristo, come pure i mariti e le mogli, devono accettare la guida di qualcuno e sottomettersi alle sue decisioni.
8. (a) Quale esempio dovrebbero seguire i mariti nell’esercitare l’autorità? (b) Quali lezioni dovrebbero trarre i mariti da tale esempio?
8 Questo significa che per adempiere il loro ruolo di mariti gli uomini devono accettare l’autorità di Cristo. Devono inoltre seguirne l’esempio esercitando l’autorità sulla moglie come Cristo la esercita sulla congregazione dei suoi seguaci. Come trattava Gesù i suoi seguaci terreni? Sempre con gentilezza e considerazione. Non era mai aspro o impaziente, nemmeno quando erano lenti a seguire le sue istruzioni. (Marco 9:33-37; 10:35-45; Luca 22:24-27; Giovanni 13:4-15) Fu pronto a dare anche la vita per loro. (1 Giovanni 3:16) Il marito cristiano dovrebbe studiare attentamente l’esempio di Cristo e fare del suo meglio per imitarlo nei suoi rapporti con la famiglia. Così eviterà di essere un capofamiglia dispotico, egoista o privo di considerazione.
9. (a) Di cosa si lamentano molte mogli? (b) Di cosa è saggio che i mariti tengano conto nell’esercitare l’autorità?
9 D’altra parte, però, il marito dovrebbe considerare questo: Tua moglie si lamenta che in realtà non agisci come capofamiglia? Dice forse che non prendi l’iniziativa in casa, nel programmare le attività familiari o nell’assumerti la responsabilità di prendere le decisioni finali? Ma questo è proprio ciò che Dio richiede che i mariti facciano. Certo, è saggio ascoltare i suggerimenti e le preferenze degli altri membri della famiglia e tenerne conto nell’esercitare l’autorità. Come marito, ti è chiaramente affidato il ruolo più arduo nella famiglia. Ma se fai un sincero sforzo per assolverlo, tua moglie sarà probabilmente incline ad aiutarti e a sostenerti. — Proverbi 13:10; 15:22.
COME ADEMPIERE IL RUOLO DI MOGLIE
10. (a) Cosa raccomanda la Bibbia alle mogli? (b) Cosa succede quando le mogli non seguono questo consiglio biblico?
10 Come dice la Bibbia, la donna è stata fatta come aiuto per il marito. (Genesi 2:18) In armonia con questo ruolo, la Bibbia esorta: “Le mogli siano sottomesse ai loro mariti”. (Efesini 5:22) Oggi l’aggressività delle donne e la competizione con l’uomo sono diventate comuni. Ma quando le mogli si spingono avanti, cercando di assumere l’autorità, è quasi certo che sorgeranno problemi. Molti mariti in effetti dicono: ‘Vuole comandare lei? Che si arrangi allora!’
11. (a) Come può una moglie aiutare il marito a prendere l’iniziativa? (b) Se la moglie assolve il ruolo assegnatole da Dio, che effetto avrà probabilmente questo sul marito?
11 D’altra parte la moglie potrebbe sentirsi costretta a prendere l’iniziativa poiché il marito non lo fa. Se è il caso tuo, potresti fare di più per aiutarlo ad assolvere le sue responsabilità di capofamiglia? Mostri di aspettarti che sia lui a esercitare l’autorità? Gli chiedi suggerimenti e guida? Eviti in qualsiasi modo di sminuire quello che fa? Se ti impegni veramente per assolvere il ruolo che Dio ti ha assegnato nella famiglia, è probabile che anche tuo marito comincerà ad assolvere il suo. — Colossesi 3:18, 19.
12. Cosa mostra che la moglie può giustamente esprimere le proprie opinioni, anche se queste non coincidono con quelle del marito?
12 Questo non significa che la moglie non possa esprimere la sua opinione solo perché è diversa da quella del marito. Il suo punto di vista può essere esatto, e la famiglia ne potrebbe trarre beneficio se il marito la ascoltasse. Sara, moglie di Abraamo, è additata come esempio alle mogli cristiane per la sua sottomissione al marito. (1 Pietro 3:1, 5, 6) Eppure una volta propose di risolvere in un certo modo un problema di famiglia e, non essendo Abraamo d’accordo, Dio gli disse: ‘Ascoltala’. (Genesi 21:9-12) Certo, quando il marito prende la decisione finale, la moglie dovrebbe sostenerla, a meno che così facendo non infrangesse la legge di Dio. — Atti 5:29.
13. Cosa farà la brava moglie, e che effetto avrà questo sulla famiglia?
13 Nell’adempiere dovutamente il suo ruolo, la moglie può fare molto per aver cura della famiglia. Per esempio può preparare pasti nutrienti, tenere linda e pulita la casa e contribuire all’educazione dei figli. La Bibbia esorta le donne sposate ‘ad amare i loro mariti, ad amare i loro figli, a essere di mente sana, caste, casalinghe, buone, sottomesse ai loro propri mariti, affinché non si parli ingiuriosamente della parola di Dio’. (Tito 2:4, 5) La moglie e madre che adempie questi doveri si conquisterà il durevole amore e rispetto della famiglia. — Proverbi 31:10, 11, 26-28.
IL POSTO DEI FIGLI NELLA FAMIGLIA
14. (a) Nella famiglia, qual è il giusto posto dei figli? (b) Cosa possono imparare i figli dall’esempio di Gesù?
14 Geova comandò alla prima coppia umana di ‘essere fecondi e moltiplicarsi’. (Genesi 1:28) Sì, Dio disse loro di avere figli, i quali dovevano essere una benedizione per la famiglia. (Salmo 127:3-5) Essendo i figli soggetti alla legge e al comandamento dei genitori, la Bibbia ne paragona la posizione a quella degli schiavi. (Proverbi 1:8; 6:20-23; Galati 4:1) Gesù stesso, quando era bambino, rimase sottoposto ai suoi genitori. (Luca 2:51) Questo significa che ubbidiva, facendo quello che gli dicevano. Se tutti i figli facessero altrettanto, ciò contribuirebbe veramente alla felicità della famiglia.
15. Perché spesso i figli sono fonte di dispiaceri per i genitori?
15 Eppure oggi i figli, invece di essere una benedizione per la famiglia, sono spesso fonte di dolore per i genitori. Perché? Perché sia i figli che i genitori non applicano le istruzioni bibliche sulla vita familiare. Quali sono alcune leggi e princìpi di Dio al riguardo? Esaminiamone alcuni nelle pagine che seguono. Nel farlo, vedete se non siete d’accordo che, applicandoli, potete contribuire alla felicità della vostra famiglia.
Ama tua moglie e onorala
16. Quali comandi sono dati ai mariti, e come possono adempierli dovutamente?
16 Riflettendo la sapienza divina, la Bibbia dice: “I mariti devono amare le loro mogli come i propri corpi”. (Efesini 5:28-30) L’esperienza ha ripetutamente dimostrato che per essere felice la moglie deve sentirsi amata. Questo significa che il marito dovrebbe avere per lei speciali attenzioni, mostrandole tenerezza e comprensione, e rassicurandola. Deve ‘assegnarle onore’, come dice la Bibbia. Può farlo tenendo conto di lei in tutto ciò che fa. In questo modo si guadagnerà il rispetto di lei. — 1 Pietro 3:7.
Rispetta tuo marito
17. Quale comando è dato alle mogli, e come possono adempierlo?
17 Che dire della moglie? “La moglie abbia profondo rispetto per il marito”, dice la Bibbia. (Efesini 5:33) La mancata applicazione di questo consiglio è una delle ragioni principali per cui certi mariti si irritano con le mogli. La moglie mostra di rispettare il marito sostenendone le decisioni e cooperando di buon grado con lui per raggiungere le mete familiari. Assolvendo il ruolo assegnatole dalla Bibbia come ‘aiuto e complemento’ del marito, la moglie si farà voler bene da lui. — Genesi 2:18.
Siate fedeli l’uno all’altro
18. Perché i coniugi devono essere fedeli l’uno all’altro?
18 La Bibbia dice: “I mariti e le mogli siano reciprocamente fedeli”. Al marito dice: “Sii felice con tua moglie e rallegrati con la ragazza che hai sposato . . . perché dovresti amare un’altra donna? Perché dovresti preferire il fascino della moglie di un altro?” (Ebrei 13:4; Proverbi 5:18-20, Today’s English Version) Sì, l’adulterio va contro la legge di Dio; crea problemi nel matrimonio. “Tanta gente pensa che una scappatella vivacizzi il matrimonio”, dice una consulente matrimoniale, ma aggiunge che invece tali relazioni adulterine creano sempre “problemi concreti”. — Proverbi 6:27-29, 32.
Pensate al piacere del vostro coniuge
19. Nei rapporti sessuali, come possono i coniugi provare la massima soddisfazione?
19 Non si è felici quando si cerca principalmente la propria soddisfazione sessuale. Lo si è piuttosto quando si pensa anche al piacere del coniuge. La Bibbia dice: “Il marito renda alla moglie ciò che le è dovuto; ma anche la moglie faccia similmente verso il marito”. (1 Corinti 7:3) Si dà risalto al rendere, al dare. Così facendo, anche chi dà prova vero piacere. Come disse Gesù Cristo, “c’è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.
State insieme ai vostri figli
20. Perché è importante stare insieme ai figli?
20 Un bambino di circa otto anni ha detto: “Mio padre lavora sempre. Non è mai a casa. Mi dà dei soldi e un sacco di giocattoli, ma non lo vedo quasi mai. Gli voglio bene e vorrei che non lavorasse tutto il tempo, così potrei vederlo di più”. Quanto è più piacevole la vita domestica se i genitori seguono il comando biblico di educare i figli ‘quando siedono in casa e quando camminano per la strada e quando giacciono e quando si levano’! Stando insieme ai figli, trascorrendo del tempo con loro in modo proficuo, si contribuisce certamente alla felicità familiare. — Deuteronomio 11:19; Proverbi 22:6.
Impartite la disciplina necessaria
21. Cosa dice la Bibbia in merito alla disciplina da impartire ai figli?
21 Il nostro Padre celeste dà il giusto esempio ai genitori impartendo al suo popolo istruzione correttiva, o disciplina. I figli hanno bisogno della disciplina. (Ebrei 12:6; Proverbi 29:15) Riconoscendo questo fatto, la Bibbia esorta: ‘Voi, padri, continuate ad allevare i vostri figli nella disciplina e nella norma mentale di Geova’. La disciplina, anche se può includere una sculacciata o la sospensione di certi privilegi, è una prova che i genitori amano i figli. La Bibbia dice: ‘Chi ama suo figlio è colui che in effetti lo cerca con la disciplina’. — Efesini 6:4; Proverbi 13:24; 23:13, 14.
Giovani, resistete alle vie del mondo
22. Quale dovere hanno i giovani, e cosa comprende l’assolverlo?
22 Il mondo cerca di indurre i giovani a violare le leggi di Dio. Inoltre, come dice la Bibbia, “la stoltezza è legata al cuore del ragazzo”. (Proverbi 22:15) Perciò bisogna lottare per fare ciò che è giusto. La Bibbia dice: “Figli, davanti al Signore avete il dovere di ubbidire ai vostri genitori, perché così è giusto”. Ciò recherà grandi ricompense. Perciò, figli, siate saggi. Date ascolto al consiglio: ‘Ricordati del tuo Creatore mentre sei ancora giovane’. Resistete alla tentazione di far uso di droghe, ubriacarvi, commettere fornicazione e fare altre cose che vanno contro le leggi di Dio. — Efesini 6:1-4, Parola del Signore, Il Nuovo Testamento; Ecclesiaste 12:1; Proverbi 1:10-19.
Studiate la Bibbia insieme
23. Quali benefìci riceverà la famiglia studiando la Bibbia insieme?
23 Se uno della famiglia studia la Bibbia e la mette in pratica, questo contribuirà alla felicità familiare. Ma se lo fanno tutti — marito, moglie e figli — che famiglia felice sarà! I vincoli familiari saranno saldi, l’atmosfera calorosa, si parlerà liberamente e ognuno cercherà di aiutare gli altri a servire Geova Dio. Prendete dunque l’abitudine di studiare la Bibbia insieme come famiglia! — Deuteronomio 6:4-9; Giovanni 17:3.
COME RISOLVERE I PROBLEMI FAMILIARI
24. Perché ciascun coniuge dovrebbe passar sopra agli sbagli dell’altro?
24 Anche nelle famiglie normalmente felici, di tanto in tanto sorgono problemi. Questo perché siamo tutti imperfetti e sbagliamo. “Tutti inciampiamo molte volte”, dice la Bibbia. (Giacomo 3:2) Perciò i coniugi non dovrebbero pretendere la perfezione l’uno dall’altro. Ciascuno dovrebbe invece passare sopra agli errori dell’altro. Nessuno dei due dovrebbe quindi aspettarsi un matrimonio perfettamente felice, poiché questo è al di là delle possibilità delle persone imperfette.
25. Come si possono risolvere amorevolmente le difficoltà coniugali?
25 Naturalmente sia il marito che la moglie cercheranno di evitare ciò che può dar fastidio al coniuge. Ma per quanto si sforzino, a volte faranno cose che irriteranno l’altro. Come si dovrebbero affrontare queste difficoltà? Ecco cosa consiglia la Bibbia: “L’amore copre una moltitudine di peccati”. (1 Pietro 4:8) Questo significa che i coniugi che si amano non continueranno a rivangare gli errori reciproci. L’amore in effetti dice: ‘È vero, hai fatto uno sbaglio. Ma a volte li faccio anch’io. Perciò io passo sopra ai tuoi e tu passi sopra ai miei’. — Proverbi 10:12; 19:11.
26. Quando sorge un problema, cosa ne faciliterà la soluzione?
26 Se i coniugi sono pronti ad ammettere gli errori e cercano di rimediare, si possono evitare molti dispiaceri e discussioni. Il loro obiettivo dovrebbe essere quello di risolvere i problemi, non di avere la meglio nelle discussioni. Anche se il vostro coniuge avesse torto, con la vostra gentilezza faciliterete la soluzione del problema. Se siete dalla parte del torto, chiedete umilmente perdono. Non rimandate; risolvete il problema senza indugio. “Il sole non tramonti sul vostro stato d’irritazione”. — Efesini 4:26.
27. Seguendo quali consigli biblici i coniugi saranno aiutati a risolvere i loro problemi?
27 Chi è sposato ha particolarmente bisogno di seguire la norma di ‘guardare con interesse personale non solo alle cose proprie, ma anche con interesse personale a quelle degli altri’. (Filippesi 2:4) Bisogna ubbidire a questo comando biblico: “Rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità. Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se qualcuno ha motivo di lamentarsi contro un altro. Come Geova vi perdonò liberalmente, così fate anche voi. Ma, oltre a tutte queste cose, rivestitevi d’amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione”. — Colossesi 3:12-14.
28. (a) Il divorzio è forse il modo di risolvere i problemi coniugali? (b) Secondo la Bibbia, qual è l’unico motivo di divorzio che rende liberi di risposarsi?
28 Oggi molte coppie non si lasciano aiutare dai consigli della Parola di Dio per risolvere i loro problemi, e ricorrono al divorzio. Dio approva il divorzio come modo per risolvere i problemi? No. (Malachia 2:15, 16) Era sua intenzione che il matrimonio durasse per tutta la vita. (Romani 7:2) La Bibbia ammette un unico motivo di divorzio che consente alla persona di risposarsi: la fornicazione (greco, pornèia, grave immoralità sessuale). In caso di fornicazione, il coniuge innocente può decidere se divorziare o no. — Matteo 5:32.
29. (a) Se il vostro coniuge non partecipa con voi all’adorazione cristiana, cosa dovreste fare? (b) Quale potrebbe essere il risultato?
29 Che dire se il vostro coniuge non vuole studiare la Parola di Dio insieme a voi o addirittura si oppone alle vostre attività cristiane? La Bibbia vi incoraggia ugualmente a rimanere col vostro coniuge e a non considerare la separazione una facile via d’uscita. Personalmente fate tutto il possibile per migliorare la situazione in famiglia mettendo in pratica i consigli biblici riguardanti il vostro proprio comportamento. Col tempo, grazie alla vostra condotta cristiana, potreste riuscire a guadagnare il vostro coniuge. (1 Corinti 7:10-16; 1 Pietro 3:1, 2) Che benedizione sarebbe veder ricompensata in questo modo la vostra amorevole pazienza!
30. Perché è così importante che i genitori diano il buon esempio ai figli?
30 Oggi in molte famiglie i problemi riguardano i figli. Cosa si può fare se questo è il caso vostro? Innanzi tutto, come genitori, dovete dare il buon esempio. Infatti i figli sono più inclini a seguire il vostro esempio che non quello che dite. E quando le vostre azioni contrastano con le vostre parole, i figli se ne accorgono subito. Se quindi volete che i vostri figli siano dei bravi cristiani, voi per primi dovete dar loro l’esempio. — Romani 2:21, 22.
31. (a) Quale ragione più importante hanno bisogno di conoscere i figli per ubbidire ai consigli dei genitori? (b) Come potreste spiegare a vostro figlio la saggezza di ubbidire alla legge di Dio che vieta la fornicazione?
31 Dovete anche ragionare con i figli. Non basta dire: ‘Non voglio che tu commetta fornicazione, perché è sbagliato’. Bisogna spiegare ai figli che è Geova Dio, il loro Creatore, a dire che la fornicazione e cose simili sono sbagliate. (Efesini 5:3-5; 1 Tessalonicesi 4:3-7) Ma anche questo non basta. I figli devono essere aiutati a capire perché devono ubbidire alle leggi di Dio e quali benefìci ne trarranno. Per esempio, potreste richiamare l’attenzione di vostro figlio sul modo meraviglioso in cui l’unione di uno spermatozoo maschile e di un ovulo femminile dà origine a un bambino, e chiedergli: ‘Non pensi che Colui che ha reso possibile il miracolo della nascita sa qual è per gli uomini il modo migliore di usare le facoltà riproduttive di cui li ha dotati?’ (Salmo 139:13-17) Oppure potreste chiedere: ‘Pensi che il nostro grande Creatore farebbe una legge per privarci della gioia di vivere? Non credi che saremmo più felici se ubbidissimo alle sue leggi?’
32. (a) Come dovreste reagire se le idee di vostro figlio non coincidessero con quelle di Dio? (b) Cosa potrebbe aiutare vostro figlio a capire la saggezza di ciò che dice la Bibbia?
32 Questo tipo di domande può aiutare il figlio a cominciare a ragionare sulla legge di Dio che regola l’uso degli organi della riproduzione. Incoraggiatelo a esprimere le sue opinioni. Se non sono quelle che vorreste sentire, non adiratevi. Cercate di capire che la generazione a cui appartiene vostro figlio si è allontanata molto dai giusti insegnamenti della Bibbia; cercate quindi di spiegargli che le pratiche immorali della sua generazione non sono sagge. Forse potete richiamare la sua attenzione su qualche esempio specifico in cui l’immoralità sessuale ha causato nascite illegittime, malattie veneree o altri guai. In questo modo lo aiuterete a capire la ragionevolezza e la giustezza di quello che dice la Bibbia.
33. Come può aiutarci ad avere successo nella vita familiare la speranza biblica della vita eterna sulla terra paradisiaca?
33 Specialmente la speranza biblica di vivere per sempre sulla terra paradisiaca può aiutarci ad avere successo nella vita familiare. Perché? Perché se vogliamo veramente vivere nel nuovo sistema di Dio cercheremo seriamente di vivere ora nel modo in cui speriamo di vivere allora. Ciò significa che seguiremo strettamente le istruzioni e la guida di Geova Dio. Come risultato, Geova Dio coronerà la nostra attuale felicità con le gioie della vita eterna e della felicità senza fine nell’eternità che ci attende. — Proverbi 3:11-18.
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Cosa dovete fare per vivere per semprePotete vivere per sempre su una terra paradisiaca
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Capitolo 30
Cosa dovete fare per vivere per sempre
1. (a) Fra quali due strade dovete scegliere? (b) Come potete scegliere quella giusta?
GEOVA DIO vi offre un’opportunità meravigliosa, quella di vivere per sempre nel suo giusto nuovo sistema di cose. (2 Pietro 3:13) Ma per viverci dovete fare ora la volontà di Dio. L’attuale mondo malvagio, inclusi tutti quelli che continuano a farne parte, sta per scomparire, “ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. (1 Giovanni 2:17) Dovete quindi scegliere fra due strade. Una conduce alla morte e l’altra alla vita eterna. (Deuteronomio 30:19, 20) Quale sceglierete?
2. (a) Se avete vera fede, di cosa sarete convinti? (b) Perché confidando in Dio come un figlio confida in un padre amorevole sarete aiutati a servirlo?
2 Come potete dimostrare di aver scelto la vita? Innanzi tutto dovete avere fede in Geova e nelle sue promesse. Siete fermamente convinti che Dio esiste “e che è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”? (Ebrei 11:6) Dovete confidare in Dio come un figlio o una figlia confida in un padre amorevole e misericordioso. (Salmo 103:13, 14; Proverbi 3:11, 12) Se avete questa fede, non dubiterete della saggezza dei suoi consigli o della giustezza delle sue vie, anche se a volte non li comprenderete pienamente.
3. (a) Oltre alla fede, cos’altro è necessario? (b) Quali opere sono necessarie per dimostrare che avete scelto la vita?
3 La fede da sola, però, non è sufficiente. Devono esserci anche opere che dimostrino quello che realmente provate per Geova. (Giacomo 2:20, 26) Avete fatto qualcosa per mostrare che vi dispiace di aver compiuto in passato azioni non giuste? Vi siete sentiti spinti a pentirvi o a fare cambiamenti per mettere la vostra vita in armonia con la volontà di Geova? Vi siete convertiti, abbandonando qualsiasi precedente comportamento errato, e avete cominciato a fare le cose che Dio richiede? (Atti 3:19; 17:30) Queste opere dimostreranno che avete scelto la vita.
DEDICAZIONE E BATTESIMO
4. (a) Cosa dovrebbe spingervi a fare la volontà di Dio? (b) Una volta deciso di voler servire Dio, cosa è giusto fare?
4 Cosa dovrebbe spingervi a scegliere la vita facendo la volontà di Dio? La gratitudine. Pensate: Geova vi ha dato la possibilità di essere completamente liberati da malattie, sofferenze e persino dalla morte! Con il prezioso dono di suo Figlio, egli vi ha aperto la via della vita senza fine su una terra paradisiaca. (1 Corinti 6:19, 20; 7:23; Giovanni 3:16) Se l’amore di Geova suscita in voi il desiderio di contraccambiarlo, cosa dovreste fare? (1 Giovanni 4:9, 10; 5:2, 3) Dovreste rivolgervi a Dio nel nome di Gesù e dirgli in preghiera che volete servirlo, che volete appartenere a lui. In questo modo vi dedicate a Dio. È una questione personale, privata. Nessun altro può farlo per voi.
5. (a) Dopo esservi dedicati a Dio, cosa si aspetta egli che facciate? (b) Su quale aiuto potete contare per vivere in armonia con la vostra dedicazione?
5 Una volta che vi siete dedicati a Dio, egli si aspetta che manteniate la parola. Datene prova attenendovi a questa decisione o dedicazione finché vivrete. (Salmo 50:14) Se rimarrete stretti alla visibile organizzazione di Dio, potrete essere aiutati da altri cristiani, che saranno lieti di incoraggiarvi e sostenervi amorevolmente. — 1 Tessalonicesi 5:11.
6. (a) Una volta dedicata la vostra vita a Dio, quale passo dovete compiere? (b) Qual è il significato del battesimo?
6 Oltre a dire privatamente a Geova che volete appartenergli, dovete fare qualcos’altro. Dovete mostrare davanti ad altri che vi siete dedicati a servire Dio. Come potete dimostrarlo? Sottoponendovi al battesimo in acqua. Il battesimo in acqua è una pubblica dimostrazione che la persona ha dedicato la sua vita a Geova e che si presenta per fare la Sua volontà.
7. (a) Che esempio diede Gesù ai cristiani? (b) Perché il battesimo comandato da Gesù non è per i bambini?
7 Che il battesimo in acqua sia un requisito importante è indicato dall’esempio di Gesù Cristo. Gesù non disse semplicemente al Padre che era venuto a fare la Sua volontà. (Ebrei 10:7) Quando stava per iniziare il suo servizio come predicatore del Regno di Dio, Gesù si presentò a Geova e fu battezzato in acqua. (Matteo 3:13-17) Poiché Gesù stabilì il modello, quelli che oggi si dedicano a Geova per fare la sua volontà devono farsi battezzare. (1 Pietro 2:21; 3:21) Infatti Gesù comandò ai suoi seguaci di fare discepoli di persone di tutte le nazioni e quindi di battezzare questi nuovi discepoli. Non è un battesimo per bambini. È un battesimo di persone divenute credenti, che hanno deciso di servire Geova. — Matteo 28:19; Atti 8:12.
8. Se avete intenzione di battezzarvi, a chi dovreste rivolgervi nella congregazione, e perché?
8 Se avete preso la decisione di servire Geova e desiderate battezzarvi, cosa dovreste fare? Dovreste esprimere il vostro desiderio al sorvegliante che presiede nella congregazione dei testimoni di Geova che frequentate. Egli e altri anziani della congregazione saranno lieti di ripassare con voi le informazioni che dovete conoscere per poter servire Dio in modo accettevole. Quindi saranno prese disposizioni per il vostro battesimo.
QUAL È OGGI LA VOLONTÀ DI DIO PER VOI
9. Cosa fece Noè prima del Diluvio che corrisponde a ciò che Dio vuole che facciate ora?
9 Prima del Diluvio, Geova impiegò Noè, “predicatore di giustizia”, per avvertire le persone dell’imminente distruzione e indicare l’unico luogo di salvezza, l’arca. (Matteo 24:37-39; 2 Pietro 2:5; Ebrei 11:7) La volontà di Dio è che ora voi compiate una simile opera di predicazione. Riguardo ai nostri giorni Gesù predisse: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. (Matteo 24:14) Per sopravvivere alla fine di questo sistema e vivere per sempre, anche gli altri devono conoscere le cose che avete appreso circa i propositi di Dio. (Giovanni 17:3) Il vostro cuore non vi spinge a far conoscere ad altri questa vivificante conoscenza?
10. (a) Se amiamo il prossimo, quale esempio di Gesù vorremo seguire? (b) Come si svolge gran parte dell’opera di predicazione?
10 Seguite l’esempio di Cristo. Egli non aspettò che la gente andasse da lui, ma fu lui ad andare in cerca di quelli disposti ad ascoltare il messaggio del Regno. Comandò ai suoi seguaci — a tutti loro — di fare altrettanto. (Matteo 28:19; Atti 4:13; Romani 10:10-15) Seguendo le istruzioni e l’esempio di Cristo, i primi cristiani visitavano le persone a domicilio. Andavano “di casa in casa” portando il messaggio del Regno. (Luca 10:1-6; Atti 20:20) Ancora oggi questo è il modo principale in cui i veri cristiani svolgono il loro ministero.
11. (a) Perché ci vuole coraggio per predicare il Regno di Dio, ma perché non bisogna temere? (b) Come considera Geova l’opera che compiamo?
11 Per compiere quest’opera ci vuole coraggio. Satana e il suo mondo cercheranno sicuramente di fermarvi, come cercarono di fermare la predicazione dei primi seguaci di Cristo. (Atti 4:17-21; 5:27-29, 40-42) Ma non dovete temere. Come Geova sostenne e rafforzò quei primi cristiani, così farà con voi oggi. (2 Timoteo 4:17) Fatevi quindi coraggio! Dimostrate di amare veramente Geova e il prossimo partecipando attivamente alla salvifica opera di predicazione e insegnamento. (1 Corinti 9:16; 1 Timoteo 4:16) Geova non dimenticherà la vostra opera, e vi ricompenserà riccamente. — Ebrei 6:10-12; Tito 1:2.
12. Cosa impariamo dall’esempio della moglie di Lot?
12 Questo vecchio sistema non ha nulla di veramente prezioso da offrire, per cui non dovreste mai pensare di aver perso qualcosa voltandogli le spalle. “Ricordate la moglie di Lot”, disse Gesù. (Luca 17:32) Dopo essere fuggita con la famiglia da Sodoma, la moglie di Lot guardò con rimpianto alle cose che avevano lasciato. Dio capì dov’era il suo cuore, ed ella divenne una colonna di sale. (Genesi 19:26) Non siate come la moglie di Lot! Tenete lo sguardo rivolto al futuro, alla “vera vita” nel giusto nuovo mondo di Dio. — 1 Timoteo 6:19.
SCEGLIETE LA VITA ETERNA SULLA TERRA PARADISIACA
13. Come descrisse Gesù la scelta che tutti noi dobbiamo fare?
13 Non ci sono che due possibilità. Cristo spiegò che era come scegliere fra due strade. Una strada, disse, è “ampia e spaziosa”. Chi la percorre è libero di fare come gli pare. L’altra strada, invece, è “angusta”. Sì, quelli che la percorrono devono ubbidire alle istruzioni e alle leggi di Dio. La maggioranza, osservò Gesù, sceglie la strada larga; pochi quella stretta. Quale strada sceglierete voi? Nel fare la vostra scelta, tenete presente questo: la strada larga finirà all’improvviso in un vicolo cieco, la distruzione! La strada stretta, invece, vi condurrà diritto nel nuovo sistema di Dio. Lì potrete partecipare all’opera di fare della terra uno splendido paradiso, in cui potrete vivere felici per sempre. — Matteo 7:13, 14.
14. Per entrare nel nuovo sistema di Dio, di cosa dovete far parte?
14 Non illudetevi che ci siano altre strade o modi per ottenere la vita nel nuovo sistema di Dio. Ce n’è una sola. Ci fu solo un’arca che superò il Diluvio, non varie imbarcazioni. E ci sarà un’unica organizzazione — la visibile organizzazione di Dio — che sopravvivrà alla “grande tribolazione” che s’avvicina rapidamente. Non è affatto vero che tutte le religioni portino allo stesso luogo. (Matteo 7:21-23; 24:21) Se volete ricevere da Geova Dio la benedizione della vita eterna, dovete far parte della Sua organizzazione, facendo la Sua volontà. — Salmo 133:1-3.
15. (a) Cosa si deve fare ogni giorno? (b) Quale speranza è molto più che un sogno?
15 Tenete quindi vivo nella mente e nel cuore il quadro del promesso nuovo sistema di cose di Dio. Pensate ogni giorno al grande premio che Geova Dio ha in serbo per voi: la vita eterna sulla terra paradisiaca. Non è un sogno. È una realtà! L’adempimento di questa promessa biblica è infatti certo: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre. . . . Quando i malvagi saranno stroncati, tu lo vedrai”. — Salmo 37:29, 34.
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Dedicatevi a Geova . . . e battezzatevi
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“Ricordate la moglie di Lot”
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Tenete vivo nella mente e nel cuore il nuovo sistema di Dio
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