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Perché molti accettano l’evoluzione?Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione?
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Capitolo 15
Perché molti accettano l’evoluzione?
1, 2. Qual è un motivo per cui molti credono nell’evoluzione?
COME abbiamo visto, la quantità di prove a favore della creazione è enorme. Perché, dunque, molti rifiutano la creazione e accettano l’evoluzione? Un motivo è ciò che è stato insegnato loro a scuola. I testi di scienze sostengono quasi sempre opinioni evoluzionistiche. Di rado, se mai, lo studente viene informato degli argomenti contrari. Anzi, di solito si fa in modo che gli argomenti sfavorevoli all’evoluzione non compaiano affatto nei testi scolastici.
2 Scrivendo nella rivista American Laboratory, un medico dice quanto segue a proposito dell’istruzione scolastica dei suoi figli: “Al ragazzo l’evoluzione non è presentata come una teoria. Già nei libri di scienze usati alle elementari (mi baso su quel che ho letto nei libri di testo dei miei figli) vengono fatte velate asserzioni. L’evoluzione è presentata come una realtà, non come un concetto che si possa mettere in discussione. L’autorità del sistema educativo impone pertanto di credere così”. A proposito dell’insegnamento evoluzionistico nelle superiori, questo medico dice: “Allo studente non è permesso avere convinzioni personali o esprimerle: se lo fa, viene fatto oggetto di scherni e critiche da parte dell’insegnante. Spesso lo studente non conformista viene penalizzato sul piano del profitto e riceve voti più bassi”.1
3. In che modo alcuni vengono condizionati ad accettare l’evoluzione?
3 Le idee evoluzionistiche permeano non solo le scuole, ma tutto l’insegnamento scientifico e altri campi come la storia e la filosofia. Libri, articoli su periodici, film e programmi televisivi ne parlano come di un fatto accertato. Spesso si sentono o si leggono frasi come queste: ‘Quando l’uomo si evolse dagli animali inferiori’ o ‘Milioni di anni fa, quando la vita si evolse negli oceani’. Così le persone vengono condizionate ad accettare l’evoluzione come un fatto, e le prove contrarie passano inosservate.
Il peso dell’autorità
4. Come vien fatta pesare l’autorità a favore dell’evoluzione?
4 Quando docenti e scienziati di grido asseriscono che l’evoluzione è un fatto e lasciano intendere che solo un incompetente potrebbe non crederci, quanti profani oseranno contraddirli? Una delle ragioni principali per cui l’evoluzione è accettata da un gran numero di persone è proprio questa autorità che viene fatta pesare a suo favore.
5. (a) Quale esempio mostra l’uso che spesso certi scienziati fanno della loro autorità? (b) Perché queste asserzioni sono errate?
5 Un classico esempio di come spesso si cerchi di intimidire il profano è dato da questa dichiarazione di Richard Dawkins: “La teoria darwiniana è ora confortata da tutte le rilevanti testimonianze disponibili, e la sua veridicità non è messa in dubbio da nessun serio biologo moderno”.2 Ma è veramente così? Niente affatto. Una piccola indagine rivelerà che molti scienziati, inclusi ‘seri biologi moderni’, non solo mettono in dubbio l’evoluzione, ma non ci credono proprio.3 Ritengono che le testimonianze a favore della creazione siano assai più consistenti. Perciò affermazioni gratuite come quella di Dawkins sono errate. Ma sono tipiche di coloro che tentano di mettere a tacere l’opposizione facendo ricorso a dichiarazioni del genere. Prendendone atto, un osservatore scrive su New Scientist: “Richard Dawkins ha forse così poca fede nelle prove a sostegno dell’evoluzione da dover ricorrere ad affermazioni gratuite e generiche per liquidare coloro che dissentono dalle sue opinioni?”4
6. Perché il dogmatismo degli evoluzionisti è contrario alla prassi scientifica?
6 Sullo stesso tono, il libro Una visione della vita, degli evoluzionisti Luria, Gould e Singer, afferma che “l’evoluzione è un fatto”, e dice: “[Con lo stesso criterio] potremmo anche dubitare del fatto che la terra ruoti attorno al sole o che l’acqua sia formata da idrogeno e ossigeno”.5 Afferma pure che l’evoluzione è un fatto così come l’esistenza della forza di gravità. Ma, mentre si può dimostrare sperimentalmente che la terra ruota attorno al sole, che l’acqua è formata da idrogeno e ossigeno e che la forza di gravità esiste, l’evoluzione non è dimostrabile sperimentalmente. Anzi, questi stessi evoluzionisti ammettono che “i processi e i meccanismi dell’evoluzione rimangono argomento di un acceso dibattito”.6 Ma si fanno ancora accesi dibattiti sul fatto che la terra ruoti attorno al sole, che l’acqua sia formata da idrogeno e ossigeno o che esista la forza di gravità? No. Fino a che punto, quindi, è ragionevole asserire che l’evoluzione sia un fatto come queste cose?
7. Perché gli scienziati non sempre basano le loro conclusioni sui fatti?
7 Nella prefazione dell’originale inglese del libro di John Reader, Gli anelli mancanti, David Pilbeam scrive che non sempre gli scienziati basano le loro conclusioni sui fatti. Una ragione, secondo Pilbeam, è che anche gli scienziati “sono uomini, e la posta in palio è notevole, perché si possono ottenere eccezionali vantaggi sotto forma di fama e pubblicità”. Il libro riconosce che l’evoluzione è una disciplina “dominata da individui ambiziosi”, e parla di “preconcetti . . . fermamente connessi con la personalità e l’abilità persuasiva del loro sostenitore”. Come esempio, dice: “Quando i preconcetti . . . sono accolti con tale entusiasmo e si adattano a tal punto alla testimonianza (come nel caso dell’uomo di Piltdown), allora la scienza rivela una predisposizione alla teoria più che alla ricerca”. L’autore aggiunge: “[Gli evoluzionisti] moderni non sono certo meno soggetti dei primi ricercatori ad attaccarsi a dati erronei pur di sostenere i loro preconcetti . . . [esponenti di entrambi i gruppi] rigettarono valutazioni obiettive in favore delle cose in cui ‘volevano’ credere”.7 Essendosi quindi dedicati all’evoluzione, e volendo far carriera, alcuni studiosi non sono disposti ad ammettere la possibilità di essere in errore. Anziché riconoscere fatti che potrebbero risultare sfavorevoli, cercano di trovare elementi a sostegno delle loro idee preconcette.
8. Perché W. R. Thompson deplorò la conversione in massa alla teoria dell’evoluzione?
8 Questo atteggiamento non scientifico fu notato e deplorato da W. R. Thompson nella sua introduzione all’edizione centenaria dell’Origine delle specie di Darwin. Thompson disse: “Se gli argomenti non reggono all’analisi, non è il caso di dare il proprio assenso, e una conversione in massa sulla base di argomentazioni non valide è da considerarsi deplorevole”. E aggiunse: “I fatti e le interpretazioni su cui si basava Darwin non convincono più. Le estese ricerche sull’ereditarietà e la variazione hanno minato la posizione darwiniana”.8
9. Cosa disse Thompson circa il tentativo di certi scienziati di mettere a tacere le critiche all’evoluzione?
9 Thompson inoltre osservò: “Uno spiacevole e prolungato effetto del successo dell’Origine delle specie è stata l’assuefazione dei biologi a speculazioni non verificabili. . . . Il successo del darwinismo è stato accompagnato dal declino dell’integrità scientifica”. E concluse dicendo: “Questa situazione, in cui uomini di scienza si schierano in difesa di una dottrina che non sono in grado di definire scientificamente, e ancor meno di dimostrare con rigore scientifico, nel tentativo di mantenerne il credito presso il pubblico attraverso la soppressione della critica e l’eliminazione degli ostacoli, è anormale e indesiderabile nella scienza”.9
10. Perché molti scienziati accettano l’evoluzione come un “fatto”?
10 Similmente Anthony Ostric, docente di antropologia, ha criticato gli scienziati suoi colleghi per aver definito “un fatto” la presunta discendenza dell’uomo da creature scimmiesche. Ha detto che “nel migliore dei casi si tratta solo di un’ipotesi, e nemmeno ben documentata”. Fa notare che “non c’è nessuna prova che l’uomo non sia rimasto essenzialmente uguale dalle prime tracce della sua comparsa”. Questo antropologo dice che la maggior parte degli addetti si è allineata con i sostenitori dell’evoluzione “per timore di non essere considerati studiosi seri o di essere tenuti fuori dai circoli accademici che contano”.10 A questo riguardo anche Hoyle e Wickramasinghe osservano: “O si crede a tali concetti o si viene bollati inevitabilmente come eretici”.11 Una conseguenza di ciò è stata l’indisponibilità di molti scienziati a esaminare senza pregiudizi l’alternativa della creazione. In una lettera al direttore di Hospital Practice, un lettore scrive: “La scienza si è sempre vantata della propria obiettività, ma temo che noi scienziati stiamo cadendo vittime di quella stessa mentalità prevenuta e ristretta che tanto abbiamo deprecato”.12
Fallimento della religione
11. In che modo il fallimento della religione ha contribuito a far accettare l’evoluzione?
11 Un’altra ragione per cui molti accettano l’evoluzione è che le religioni convenzionali risultano insoddisfacenti sia a livello di insegnamenti che di comportamento, oltre al fatto che non spiegano nel modo dovuto il racconto biblico della creazione. Le persone informate sono ben consapevoli dell’ipocrisia religiosa e dell’oppressione e delle inquisizioni a sfondo religioso. Hanno visto il clero sostenere dittatori sanguinari. Sanno che milioni di persone della stessa religione si sono uccise a vicenda nelle guerre, mentre il clero dava il suo appoggio a entrambi i contendenti. Perciò non vedono alcuna ragione per cui debbano interessarsi dell’Iddio che queste religioni dicono di rappresentare. A questo allontanamento contribuiscono anche dottrine assurde e contrarie alla Bibbia. Concetti come quello del tormento eterno — secondo cui Dio tormenterebbe in eterno alcune sue creature in un letterale inferno di fuoco — ripugnano alle persone ragionevoli.
12. Cosa dimostra in effetti il fallimento delle religioni di questo mondo?
12 Comunque, simili insegnamenti e comportamenti religiosi non ripugnano solo alle persone ragionevoli, ma, come indica la Bibbia, ripugnano anche a Dio. In realtà la Bibbia smaschera apertamente l’ipocrisia di certi capi religiosi. Ad esempio, dice di loro: “Anche voi, di fuori in realtà apparite giusti agli uomini, ma di dentro siete pieni d’ipocrisia e illegalità”. (Matteo 23:28) Gesù disse al popolo che il loro clero era composto di “guide cieche”, che non insegnavano la parola di Dio, ma opposti “comandi di uomini come dottrine”. (Matteo 15:9, 14) In modo simile, la Bibbia condanna le persone bigotte che “dichiarano pubblicamente di conoscere Dio, ma [che] lo rinnegano con le loro opere”. (Tito 1:16) Perciò, nonostante le loro pretese, le religioni che hanno incoraggiato o condonato l’ipocrisia e gli spargimenti di sangue non hanno origine da Dio né lo rappresentano. Sono chiamate “falsi profeti” e paragonate ad alberi che producono “frutti spregevoli”. — Matteo 7:15-20; Giovanni 8:44; 13:35; I Giovanni 3:10-12.
13. Com’è evidente che la religione non dà la giusta guida?
13 Inoltre, molte religioni sono venute meno per quanto riguarda l’evoluzione, lasciando così i loro fedeli senza alcuna alternativa. Ad esempio, un’enciclopedia cattolica afferma: “L’evoluzione generale, anche del corpo dell’uomo, sembra la spiegazione scientifica più probabile delle origini”.13 A un seminario organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze, dodici studiosi che rappresentano il massimo organismo scientifico della Chiesa Cattolica sono giunti a questa conclusione: “Siamo convinti che il cumulo delle prove permetta, al di sopra di ogni seria contestazione, di applicare il concetto di evoluzione all’uomo e agli altri primati”.14 Con questo avallo della religione, che probabilità ci sono che fedeli disinformati vi si oppongano, anche quando, come in questo caso, il “cumulo delle prove” non sostiene l’evoluzione ma, al contrario, la creazione?
14. Come viene spesso colmato il vuoto causato dalla falsa religione?
14 Il vuoto che questo provoca viene spesso colmato dall’agnosticismo e dall’ateismo. Abbandonando la fede in Dio, le persone accettano come alternativa l’evoluzione. Oggi, in alcuni paesi, l’ateismo basato sull’evoluzione rappresenta addirittura la posizione ufficiale dello Stato. La responsabilità di questo spirito irreligioso è in gran parte da attribuirsi alle religioni del mondo.
15. Quali altri concetti religiosi errati non incoraggiano la fede in Dio e nella Bibbia?
15 Ci sono poi certe dottrine religiose che inducono la gente a credere che la Bibbia contenga insegnamenti antiscientifici e a respingere di conseguenza l’Iddio della Bibbia. Per esempio, come si è detto in uno dei primi capitoli, certuni asseriscono erroneamente che secondo la Bibbia la terra sarebbe stata creata in sei giorni letterali di 24 ore e che avrebbe solo 6.000 anni. Ma la Bibbia non lo insegna.
‘Vedere per credere’
16. Perché alcuni rifiutano l’idea di un Creatore?
16 Alcuni, in base al detto ‘vedere per credere’, rifiutano in tutta sincerità l’idea di un Creatore. Forse pensano che se qualcosa non si può vedere o misurare in qualche modo, vuol dire che non esiste. È vero che nella vita quotidiana accettano l’esistenza di molte cose che non si vedono, come l’elettricità, il magnetismo, le onde radio e la forza di gravità. Tuttavia ciò non fa cambiare loro opinione, perché tutte queste cose si possono misurare o rilevare con qualche altro mezzo fisico. Ma non esiste alcun mezzo fisico per vedere o misurare un Creatore, Dio.
17, 18. (a) Quali testimonianze visibili confermano l’esistenza di un Creatore invisibile? (b) Perché non è logico aspettarsi di poter vedere Dio?
17 Comunque, come abbiamo visto nei capitoli precedenti, ci sono validi motivi per credere nell’esistenza di un Creatore invisibile, perché possiamo osservare le testimonianze visibili, i risultati fisici, della sua opera. Le vediamo nella perfezione tecnica e nella complessità della struttura atomica, nell’universo stupendamente organizzato, nello straordinario pianeta Terra, nel modo meraviglioso in cui sono fatti i viventi e nello strabiliante cervello umano. Sono tutti effetti che devono aver richiesto una causa adeguata. Gli stessi materialisti accettano il principio di causa ed effetto in tutti gli altri campi. Perché non dovrebbe valere anche per l’universo fisico?
18 A questo riguardo è chiarissimo il semplice ragionamento che fa la Bibbia: ‘Le invisibili qualità del Creatore, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte’. (Romani 1:20) In altre parole, la Bibbia parte dall’effetto per giungere alla causa. La creazione visibile, le meravigliose “cose fatte”, è un evidente effetto che richiede una causa intelligente. Questa causa invisibile è Dio. E in qualità di Fattore di tutto l’universo, il Creatore possiede senza dubbio una così enorme potenza che gli uomini di carne ed ossa non possono aspettarsi di vedere Dio e continuare a vivere. Come dice la Bibbia, ‘nessun uomo può vedere Dio e vivere’. — Esodo 33:20.
Un’altra importante ragione per cui molti non credono
19. Qual è un’altra importante ragione per cui tanti accettano l’evoluzione?
19 C’è un’altra importante ragione per cui tanti abbandonano la fede in Dio e accettano l’evoluzione. Sono le molte sofferenze esistenti. Nel corso dei secoli si sono viste tante ingiustizie, atti di oppressione, criminalità, guerre, malattie e morte. Molti non capiscono perché sulla famiglia umana si siano abbattute tutte queste difficoltà. Ritengono che un Creatore onnipotente non le avrebbe permesse. Dato quindi che queste condizioni esistono, concludono che Dio non esiste. Nella teoria dell’evoluzione vedono dunque l’unica alternativa possibile, e spesso l’accettano a scatola chiusa.
20. Quali domande esigono una risposta?
20 Perché allora un Creatore onnipotente avrebbe permesso tutte queste sofferenze? Sarà sempre così? La risposta a questo problema, una volta compresa, consentirà di capire la ragione fondamentale, il vero motivo, per cui nei nostri giorni la teoria dell’evoluzione si è così diffusa.
[Testo in evidenza a pagina 179]
Di rado lo studente viene informato degli argomenti contrari
[Testo in evidenza a pagina 180]
L’insegnamento evoluzionistico permea la scienza e altri campi
[Testo in evidenza a pagina 180]
Molti docenti e scienziati dicono o lasciano intendere che solo un incompetente potrebbe non credere nell’evoluzione
[Testo in evidenza a pagina 182]
“La scienza [evoluzionistica] rivela una predisposizione alla teoria più che alla ricerca”
[Testo in evidenza a pagina 182]
“I fatti e le interpretazioni su cui si basava Darwin non convincono più”
[Testo in evidenza a pagina 183]
“La soppressione della critica . . . è anormale e indesiderabile nella scienza”
[Testo in evidenza a pagina 185]
Spesso il vuoto provocato dall’errore religioso porta ad accettare l’evoluzione
[Testo in evidenza a pagina 187]
L’esistenza delle sofferenze spinge molti ad abbandonare la fede in Dio e ad accettare l’evoluzione
[Immagini a pagina 181]
Si fanno ancora accesi dibattiti sul fatto che la terra ruoti attorno al sole, che l’acqua sia formata da idrogeno e ossigeno o che esista la forza di gravità?
Orbita
Acqua
Gravità
[Immagine a pagina 184]
L’appoggio dato dal clero a entrambe le parti in guerra, l’intolleranza e false dottrine come quella dell’inferno di fuoco allontanano molti
[Immagini a pagina 186]
L’esistenza di un Creatore è evidente dalle “cose fatte”
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Perché Dio avrebbe permesso le sofferenze?Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione?
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Capitolo 16
Perché Dio avrebbe permesso le sofferenze?
1. Qual è una ragione per cui molti dicono di dubitare dell’esistenza di un Creatore?
UNA ragione per cui molti dicono di dubitare dell’esistenza di un Creatore è il prevalere delle sofferenze nel mondo. Nel corso dei secoli ci sono stati molti episodi di crudeltà, spargimento di sangue e vera e propria malvagità, che hanno causato grandi sofferenze a milioni di innocenti. Perciò tanti chiedono: ‘Se c’è un Dio, perché permette tutto questo?’ Dato che, come abbiamo visto, il racconto biblico è quello che più corrisponde ai fatti riguardanti la creazione, può la Bibbia aiutarci anche a capire perché un Creatore potente avrebbe permesso tante sofferenze per un tempo così lungo?
2. Come descrive la Bibbia l’ambiente in cui fu posta la prima coppia umana?
2 I capitoli introduttivi di Genesi forniscono gli elementi basilari per rispondere a questa domanda. Descrivono la creazione di un mondo senza sofferenze. Il primo uomo e la prima donna furono posti in un ambiente paradisiaco, una splendida dimora in un giardino chiamato Eden, e fu affidato loro un lavoro piacevole e impegnativo da compiere. Riguardo alla terra, fu detto loro di ‘coltivarla e averne cura’. Furono anche incaricati di aver cura ‘dei pesci del mare e delle creature volatili dei cieli e di ogni creatura vivente che si muove sopra la terra’. — Genesi 1:28; 2:15.
3. Quale prospettiva fu posta dinanzi ad Adamo ed Eva?
3 Inoltre, essendo stati creati con un corpo e una mente perfetti, i primi esseri umani non avevano nessun difetto. Non c’era quindi alcun motivo per cui dovessero mai soffrire a causa di malattie, vecchiaia o morte. Dinanzi a loro si apriva invece la prospettiva di un futuro senza fine in un paradiso terrestre. — Deuteronomio 32:4.
4. Qual era il proposito di Dio per l’uomo e per la terra?
4 Alla prima coppia fu pure detto di ‘essere fecondi e moltiplicarsi ed empire la terra’. Man mano che avrebbero avuto figli, la famiglia umana sarebbe aumentata e avrebbe esteso i confini del Paradiso, così che a suo tempo esso avrebbe abbracciato l’intera terra. La razza umana avrebbe quindi formato una famiglia unita, i cui componenti sarebbero vissuti in perfetta salute su una terra paradisiaca.
Necessità di accettare il dominio di Dio
5. Perché era necessario che l’uomo accettasse il dominio di Dio?
5 Comunque, perché questa armonia non fosse turbata, la prima coppia umana doveva riconoscere che il Creatore aveva il diritto di dirigere gli affari umani. In altre parole, ne dovevano accettare la sovranità. Innanzi tutto perché ciò era giusto. Al costruttore di una cosa spetta per diritto un certo controllo sulla cosa fatta. Questo principio è da secoli alla base delle leggi sulla proprietà. Inoltre, gli uomini dovevano accettare la guida del loro Fattore per questa fondamentale ragione: non erano stati creati con la capacità di autogovernarsi indipendentemente dal loro Creatore, così come non potevano continuare a vivere senza mangiare, bere o respirare. La storia ha confermato la veracità della Bibbia quando dice: “Non appartiene all’uomo terreno la sua via. Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”. (Geremia 10:23) Finché l’uomo fosse rimasto entro i limiti stabiliti dal Creatore, la sua vita sarebbe continuata ininterrottamente e gli avrebbe recato soddisfazione e felicità.
6, 7. (a) Che tipo di libertà Dio concesse all’uomo, e perché? (b) Quale scelta errata fece la prima coppia umana?
6 L’uomo, inoltre, era stato dotato del libero arbitrio. Non era stato fatto per reagire come un robot, o costretto a compiere certe cose più che altro per istinto, come gli animali o gli insetti. Questa libertà, comunque, doveva essere relativa, non assoluta. Andava esercitata in maniera responsabile, entro i confini delle leggi di Dio che garantivano il bene comune. Si noti come questo principio è ribadito nella Bibbia: “Siate come liberi, eppure mantenendo la vostra libertà non come un manto per malizia morale, ma come schiavi di Dio”. (I Pietro 2:16) Senza una legge che regolasse i rapporti fra gli uomini, avrebbe regnato l’anarchia, con conseguenze negative per la vita di tutti.
7 Perciò, mentre una libertà relativa è desiderabile, troppa libertà non lo è più. Se a un bambino si dà troppa libertà, egli potrebbe andare a giocare in mezzo a una strada trafficata o mettere la mano sulla stufa accesa. La libertà totale di prendere tutte le decisioni senza tener conto del nostro Fattore può dar luogo a ogni sorta di problemi. Questo è ciò che accadde ai primi esseri umani. Decisero di fare cattivo uso della libertà donata loro. Cercarono, erratamente, di rendersi indipendenti dal Creatore e di essere così “simili a Dio”. Ritennero di poter decidere da sé quel che era giusto e quel che era sbagliato. — Genesi 3:5.
8. Cosa accadde ad Adamo ed Eva quando si sottrassero al dominio di Dio?
8 Ciò che accadde ai primi esseri umani quando si sottrassero alla guida del Creatore è paragonabile a ciò che accade quando si stacca la spina di un ventilatore acceso. Finché è collegato alla presa di corrente, il ventilatore gira. Ma quando lo si stacca, il ventilatore rallenta e piano piano si ferma. Questo è ciò che accadde ad Adamo ed Eva quando si staccarono dal loro Creatore, “la fonte della vita”. (Salmo 36:9) Avendo essi deliberatamente scelto di vivere in modo indipendente dal loro Fattore, questi lasciò che capissero a fondo le conseguenze della loro scelta, abbandonandoli a se stessi. Un principio biblico dice: ‘Se lasciate Dio, egli lascerà voi’. (II Cronache 15:2) Non essendo più sostenuti dal potere del loro Creatore, cominciò per loro un graduale deterioramento della mente e del corpo. Col tempo invecchiarono e morirono. — Genesi 3:19; 5:5.
9. Come ha influito su tutta l’umanità la scelta errata fatta dalla prima coppia umana?
9 Quando Adamo ed Eva decisero di rendersi indipendenti dal loro Fattore, persero la perfezione. Di conseguenza, quando ebbero figli, questi ne rispecchiarono l’imperfezione acquisita. Perciò la prima coppia umana divenne come un modello difettoso. Tutto ciò che veniva prodotto mediante loro era pure difettoso. Per questo siamo tutti nati imperfetti ed ereditiamo le tare della vecchiaia, delle malattie e della morte. Questa imperfezione, insieme alla lontananza dal Creatore e dalle sue leggi, spalancò le porte alla follia umana. Ecco perché la storia dell’umanità è piena di sofferenze, dolore, malattie e morte. — Salmo 51:5; Romani 5:12.
10. (a) Che ribellione ci fu nel reame spirituale? (b) Come poté succedere una cosa simile?
10 Significa questo che la malvagità ebbe origini esclusivamente umane? No, c’è dell’altro. Gli uomini non erano le uniche creature intelligenti. Dio aveva già creato innumerevoli creature spirituali nei cieli. (Giobbe 38:4, 7) Essendo anch’esse dotate di libero arbitrio, dovevano similmente fare una scelta in quanto ad accettare o no la guida del loro Creatore. Una di queste creature spirituali decise di coltivare un desiderio di indipendenza. La sua ambizione si ingigantì a tal punto da indurlo a sfidare l’autorità di Dio. Disse a Eva, la moglie di Adamo, che avrebbero potuto impunemente infrangere la legge di Dio, e le garantì: “Positivamente voi non morrete”. (Genesi 3:4; Giacomo 1:13-15) Le sue dichiarazioni davano a intendere che essi non avessero bisogno del loro Creatore per continuare a vivere ed essere felici. Anzi, egli disse loro che, infrangendo la legge di Dio, avrebbero addirittura migliorato la loro situazione, in quanto sarebbero divenuti simili a Dio. Mise dunque in discussione la validità delle leggi di Dio e sollevò dubbi sul modo in cui Dio li governava. In effetti mise in dubbio il diritto stesso del Creatore di governare. Per queste sue insinuazioni fu chiamato Satana, che significa “oppositore”, e Diavolo, che significa “calunniatore”. Negli scorsi seimila anni questo atteggiamento satanico ha influito sull’umanità, promuovendo una politica che si ispira al criterio ‘dominare o rovinare’. — Luca 4:2-8; 1 Giovanni 5:19; Rivelazione 12:9.
11. Perché Dio non eliminò subito i ribelli?
11 Ma perché Dio non distrusse subito sia quei ribelli umani che quel ribelle spirituale? La risposta sta nel fatto che dinanzi a tutta la creazione intelligente erano state sollevate importanti questioni. Una verteva su domande come queste: L’indipendenza dalla sovranità di Dio avrebbe mai recato benefìci durevoli? Era meglio lasciarsi guidare da Dio o agire di testa propria? Gli uomini potevano governare con successo questo mondo indipendentemente dal loro Creatore? In sostanza, gli uomini avevano bisogno o no della guida di Dio? Queste domande esigevano risposte che solo il passar del tempo avrebbe potuto dare.
Perché così tanto tempo?
12. Se Dio fosse intervenuto all’inizio, a quale accusa si sarebbe potuto esporre?
12 Ma perché Dio ha lasciato passare così tanto tempo — ormai circa seimila anni — prima di risolvere tali questioni? Non si potevano risolvere in maniera soddisfacente molto tempo fa? Ebbene, se Dio fosse intervenuto molto tempo fa, si sarebbe potuto insinuare che gli uomini non avevano avuto abbastanza tempo per sviluppare un governo efficiente e la tecnologia necessaria per dare pace e prosperità a tutti. Nella sua saggezza, Dio sapeva quindi che per risolvere definitivamente le questioni sollevate ci sarebbe voluto tempo, e lo concesse.
13, 14. Quali sono stati i risultati dell’indipendenza da Dio?
13 Nel corso dei secoli sono stati sperimentati tutti i tipi di governo, ogni tipo di sistema sociale e ogni tipo di sistema economico. Inoltre, gli uomini hanno avuto sufficiente tempo per fare notevoli progressi in campo tecnologico, giungendo a imbrigliare l’atomo e a mettere piede sulla luna. Con quali risultati? Tutto ciò ha forse permesso di realizzare il mondo di cui tutta la famiglia umana avrebbe bisogno?
14 Tutt’altro. Nulla di ciò che l’uomo ha provato ha recato vera pace e felicità a tutti. Al contrario, dopo tutto questo tempo le condizioni sono più precarie che mai. Criminalità, guerra, crisi della famiglia, problemi economici, povertà e fame, affliggono un paese dopo l’altro. È in pericolo l’esistenza stessa dell’umanità. Missili nucleari dotati di un terrificante potere distruttivo potrebbero annientare gran parte della razza umana, se non tutta. Perciò, nonostante migliaia d’anni di tentativi, nonostante i molti secoli di esperienza da cui l’uomo potrebbe trarre profitto e nonostante i brillanti successi in campo tecnologico, l’umanità è ancora disperatamente alle prese con i suoi problemi più elementari.
15. Che ne è stato della terra come conseguenza della ribellione dell’uomo?
15 La terra stessa ne ha risentito. L’uomo, con la sua avidità e trascuratezza, ha trasformato certe zone in deserti abbattendo le foreste che le ricoprivano. Sostanze chimiche e altri prodotti di rifiuto hanno inquinato terra, mare e aria. La descrizione che duemila anni fa la Bibbia fece della vita sulla terra è ancor più valida oggi: “Tutta la creazione continua a gemere insieme ed è in pena insieme fino ad ora”. — Romani 8:22.
Cosa è stato dimostrato?
16, 17. Cosa è stato dimostrato lasciando passare così tanto tempo?
16 Cosa hanno dimostrato, al di là di qualsiasi dubbio, gli avvenimenti succedutisi in tutto questo tempo? Hanno dimostrato che il dominio umano indipendente dal Creatore dell’uomo è insoddisfacente. È stato chiaramente dimostrato che non è possibile gestire efficacemente gli affari della terra senza l’aiuto del Fattore dell’uomo. La storia continua a confermare l’obiettiva valutazione biblica dei tentativi umani di governo: “L’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”. — Ecclesiaste 8:9.
17 Che differenza fra i disastrosi risultati degli sforzi umani e l’ordine e la precisione che regnano nell’universo regolato dalle leggi del suo Creatore! È chiaro che anche gli uomini hanno bisogno di questo tipo di guida nel dirigere i loro affari, perché il non tener conto della guida di Dio si è rivelato disastroso. È stato realmente dimostrato, una volta per sempre, che abbiamo bisogno della guida di Dio così come abbiamo bisogno di aria, acqua e cibo. — Matteo 4:4.
18. In che modo concedendo tempo per risolvere le questioni sollevate è stato stabilito un valido precedente per il futuro?
18 Inoltre, concedendo sufficiente tempo per risolvere le questioni relative al dominio umano, Dio ha stabilito un valido precedente per il futuro. Lo si può paragonare a un fondamentale caso giudiziario discusso da una corte suprema. La questione è stata risolta una volta per sempre: Il dominio umano indipendente da Dio non può garantire condizioni ottimali sulla terra. Così, se in futuro qualche creatura dotata di libero arbitrio dovesse sfidare il modo di agire di Dio, non sarebbe necessario concederle altre migliaia d’anni perché possa tentare di dimostrare la sua accusa. Tutto ciò che doveva essere provato è stato provato in questo periodo di circa seimila anni concesso da Dio. Perciò, per tutta l’eternità futura, a nessun ribelle sarà più permesso di turbare la pace e la felicità della vita sulla terra o di interferire nella sovranità di Dio in alcun altro luogo dell’universo. Come dice esplicitamente la Bibbia, “l’angustia non sorgerà una seconda volta”. — Naum 1:9.
La soluzione di Dio
19. Qual è la soluzione di Dio per il problema della malvagità?
19 La Bibbia fornisce quindi una spiegazione ragionevole dell’esistenza delle sofferenze in un mondo creato da Dio. Inoltre mostra chiaramente che è vicino il tempo in cui Dio si servirà della sua onnipotenza per eliminare coloro che causano tali sofferenze. Proverbi 2:21, 22 dice: “I retti son quelli che risiederanno sulla terra, e gli irriprovevoli quelli che vi saranno lasciati. Riguardo ai malvagi, saranno stroncati dalla medesima terra; e in quanto agli sleali, ne saranno strappati via”. Sì, Dio ‘ridurrà in rovina quelli che rovinano la terra’. (Rivelazione 11:18) Questo includerà infine anche l’eliminazione di Satana il Diavolo. (Romani 16:20) Dio non permetterà ancora per molto che i malvagi deturpino la sua splendida creazione, la terra. Chiunque non si conformi alle sue leggi sarà tolto di mezzo. Solo quelli che fanno la volontà di Dio continueranno a vivere. (I Giovanni 2:15-17) Non si pianta un giardino in un campo di erbacce, né si mettono volpi e galline nella stessa gabbia. Perciò anche Dio, quando ristabilirà il Paradiso per gli uomini giusti, non lascerà che nello stesso tempo vandali possano agire liberamente.
20. Come saranno cancellate le sofferenze del passato?
20 Sebbene questi secoli di sofferenze siano stati dolorosi per chi le ha provate, sono serviti a uno scopo utile. Lo si potrebbe paragonare al caso di un genitore che permette che il figlio subisca un doloroso intervento chirurgico per risolvere un grave problema di salute. I benefìci durevoli compensano di gran lunga qualsiasi dolore temporaneo. Inoltre, il futuro che Dio ha in serbo per questa terra e per i suoi abitanti umani prevede che la memoria venga sollevata dal peso del passato: “Le cose precedenti non saranno richiamate alla mente, né saliranno in cuore”. (Isaia 65:17) Perciò, qualsiasi sofferenza gli uomini abbiano sperimentato, sarà infine cancellata dalla mente di quelli che vivranno quando il dominio di Dio sarà esteso a tutta la terra. Allora le gioie non saranno più offuscate dai brutti ricordi del passato, perché Dio “‘asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate’. E colui che sedeva sul trono disse: ‘Ecco, faccio ogni cosa nuova’”. — Rivelazione 21:4, 5.
21. Quale opportunità sarà data perfino ai morti?
21 Gesù Cristo parlò di questo prossimo nuovo ordine come della “ricreazione”. (Matteo 19:28) Coloro che un tempo furono vittime delle sofferenze e della morte sapranno allora che Dio si interessa realmente di loro, perché quell’èra vedrà anche la letterale ricreazione di quelli che giacciono nella tomba. Gesù disse: “Tutti quelli che sono nelle tombe commemorative . . . ne verranno fuori” essendo riportati in vita o risuscitati sulla terra. (Giovanni 5:28, 29) In questo modo anche ai morti sarà data l’opportunità di sottomettersi al giusto dominio di Dio e di ricevere il privilegio di vivere per sempre nel “Paradiso”, come lo chiamò Gesù. — Luca 23:43.
22. Quali condizioni saranno ristabilite nel regno animale?
22 Perfino il regno animale vivrà in pace. La Bibbia dice che “il lupo e l’agnello stessi pasceranno unitamente, e il leone mangerà la paglia proprio come il toro”, e “un semplice ragazzino li condurrà”. Nel nuovo ordine di Dio, gli animali “non faranno nessun danno né causeranno alcuna rovina”, sia fra loro che nei confronti dell’uomo. — Isaia 11:6-9; 65:25.
23. A quale condizione perverrà l’intera creazione di Dio?
23 Così, in tutti i sensi, come dice Romani 8:21, “la creazione stessa sarà pure resa libera dalla schiavitù alla corruzione e avrà la gloriosa libertà dei figli di Dio”. Col tempo la terra diverrà un paradiso, abitato da persone perfette, libere da malattie, dolore e morte. Le sofferenze saranno per sempre cose del passato. Tutti gli aspetti della creazione terrestre di Dio saranno portati in totale armonia con il suo proposito, e l’orribile macchia che ha deturpato il Suo universo per migliaia d’anni sarà cancellata.
24. Quale domanda può sorgere circa la Bibbia?
24 Questa è la spiegazione che la Bibbia dà dei motivi per cui Dio ha permesso le sofferenze e del modo in cui egli risolverà il problema. Ma qualcuno potrebbe obiettare: ‘Chi mi dice che la Bibbia è veramente degna di fiducia?’
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Molti chiedono: ‘Se c’è un Dio, perché permette tutto questo?’
[Testo in evidenza a pagina 190]
Gli uomini non sono stati creati per autogovernarsi indipendentemente dal loro Creatore
[Testo in evidenza a pagina 190]
La libertà doveva essere relativa, non assoluta
[Testo in evidenza a pagina 192]
Meditare su pensieri errati può far compiere azioni errate
[Testo in evidenza a pagina 193]
Per risolvere definitivamente le questioni sollevate ci sarebbe voluto tempo
[Testo in evidenza a pagina 194]
“Tutta la creazione continua a gemere insieme ed è in pena insieme fino ad ora”
[Testo in evidenza a pagina 196]
Il Creatore non permetterà ancora per molto che i malvagi deturpino la sua splendida terra
[Testo in evidenza a pagina 198]
In tutti i sensi, “la creazione stessa sarà pure resa libera dalla schiavitù alla corruzione”
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La prima coppia umana aveva la prospettiva di vivere per sempre su una terra paradisiaca
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Come un ventilatore acceso, quando viene staccato dalla presa di corrente, rallenta e quindi si ferma, così Adamo ed Eva, staccatisi dalla fonte della vita, invecchiarono e morirono
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Dopo tutti questi secoli, le condizioni del mondo sono più minacciose che mai
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Concedendo sufficiente tempo per rispondere agli interrogativi, Dio ha stabilito un precedente per il futuro, paragonabile a una sentenza fondamentale emessa da una corte suprema
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Qualsiasi sofferenza gli uomini possano avere precedentemente sperimentato sarà cancellata dalle gioie del nuovo ordine di Dio
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