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  • Il “Principe della pace” si rivolge ad altri che non sono nel nuovo patto
    Sicurezza mondiale sotto il “Principe della pace”
    • Capitolo 13

      Il “Principe della pace” si rivolge ad altri che non sono nel nuovo patto

      1. Perché i giudei di oggi non possono negare che il patto mosaico stipulato con i loro antenati doveva aver fine?

      GLI odierni giudei naturali, discendenti carnali del patriarca Abraamo, non possono negare che il vecchio patto della Legge mosaica doveva essere rimpiazzato da un patto nuovo e migliore. Non possono cancellare dai loro manoscritti delle Scritture Ebraiche le parole di Dio riportate in Geremia 31:31: “‘Ecco, vengono i giorni’, è l’espressione di Geova, ‘e io per certo concluderò con la casa d’Israele e con la casa di Giuda un nuovo patto’”.

      2. Come fu infine soddisfatta la domanda circa chi sarebbe stato il Mediatore del nuovo patto?

      2 Geremia non predisse chi sarebbe stato il mediatore di quel nuovo patto. Ma Gesù Cristo, quando la notte del 14 nisan del 33 E.V. offrì ai discepoli il calice contenente il vino pasquale, mostrò che quel Mediatore doveva essere lui. (Luca 22:20) In Ebrei 7:22 ci è detto che egli è il “garante” di quel nuovo “patto migliore”.

      3. Quale altro incarico presso Dio ricopre Gesù Cristo, e lo ha forse ricevuto per discendenza?

      3 Col suo sacrificio a favore del nuovo patto, Gesù divenne il Sommo Sacerdote di Geova. Non lo divenne per discendenza naturale da Aaronne, il primo sommo sacerdote d’Israele. Ricevette l’incarico di Sommo Sacerdote con un giuramento, fatto dall’Iddio Altissimo, Geova, l’Istitutore del sacerdozio. Le parole di Salmo 110:4 si riferiscono a Gesù: “Geova ha giurato (e non si rammaricherà): ‘Tu sei sacerdote a tempo indefinito secondo la maniera di Melchisedec!’” — Ebrei 7:20, 21.

      4. (a) Con quale “Israele” Geova concluse il promesso nuovo patto, e perché? (b) Quelli introdotti nel nuovo patto divengono i figli di quali genitori?

      4 Ad eccezione di un piccolo rimanente, la nazione dell’Israele naturale rigettò Gesù Cristo quale Mediatore del nuovo patto. Perciò “la casa d’Israele” con la quale Dio concluse il predetto nuovo patto risultò essere un Israele spirituale, l’“Israele di Dio”. (Galati 6:16) Quell’Israele spirituale fu generato il giorno di Pentecoste del 33 E.V. Essendo spirituale, poteva accogliere fra i suoi cittadini i credenti non giudei, o gentili. (Atti 15:14) Pietro si rivolse ad esso come a “una razza eletta, un regal sacerdozio, una nazione santa, un popolo di speciale possesso”. (1 Pietro 2:9) Questa “nazione santa” è composta dai figli spirituali del più grande Abraamo, Geova, Colui che stipulò e che adempie il patto abraamico. Perciò, nello stesso tempo, essi sono i “figli” della celeste organizzazione di Geova paragonata a una moglie e prefigurata da Sara, moglie di Abraamo. Inevitabilmente, il nuovo patto del più grande Abraamo coinvolge quell’organizzazione celeste quale madre del promesso “seme” prefigurato da Isacco.

      “Altre pecore” incluse in un solo gregge

      5. Cosa richiedeva il nuovo patto qui sulla terra?

      5 Quel nuovo patto necessitava di ministri attivi qui sulla terra, e i membri dell’unto rimanente hanno prestato servizio come ministri adeguatamente qualificati, “ministri d’un nuovo patto” che ha sostituito il vecchio patto della Legge mosaica. (II Corinti 3:6) Non sono ministri clericali appartenenti alle centinaia di sette religiose della cristianità, la parte principale dell’odierna Babilonia la Grande. Hanno dato ascolto all’imperioso invito di Rivelazione 18:4 e sono usciti dall’impero mondiale della falsa religione.

      6. (a) A quanti si limita il numero dei ministri del nuovo patto? (b) Come sappiamo che il Pastore eccellente avrebbe rivolto la sua attenzione ad altri che non erano nel nuovo patto?

      6 Il numero dei ministri di questo nuovo patto doveva limitarsi a 144.000. (Rivelazione 7:1-8; 14:1-5) Doveva quindi venire il tempo in cui il Pastore eccellente avrebbe rivolto la sua attenzione ad altri in aggiunta ai ministri del nuovo patto. Il Primo Ministro di Geova lo previde e vi si riferì quando disse in Giovanni 10:16 di avere “altre pecore” che non erano del “piccolo gregge” dei 144.000. — Luca 12:32.

      7. (a) Perché gli appartenenti alla classe delle “altre pecore” non sono ministri del nuovo patto? (b) In che modo il rimanente di quelli inclusi del nuovo patto è già divenuto una benedizione per le famiglie e le nazioni della terra?

      7 Pur non facendo parte del “piccolo gregge”, le “altre pecore” sarebbero state anch’esse ministri di Dio, ma non ministri del nuovo patto. E il fatto che queste “altre pecore” sarebbero divenute un “solo gregge” col rimanente di quei “ministri d’un nuovo patto” sarebbe stato indice di qualcosa di meraviglioso. Di che cosa? Del fatto che, prima di essere glorificato nel Regno celeste, il rimanente sarebbe stato personalmente a contatto con le “altre pecore” sulla terra. In questo modo il rimanente dello spirituale seme di Abraamo avrebbe cominciato a essere una benedizione per tutte le famiglie e le nazioni prima della “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Armaghedon e prima dell’inizio del Millennio. — Galati 3:29; Rivelazione 16:14, 16.

      8. Quando fu che il Pastore eccellente rivolse la sua attenzione ad altri che non sono nel nuovo patto, e quale passo preliminare hanno compiuto queste “altre pecore”?

      8 Le cose sono andate effettivamente così, in particolare dal 1935. Da allora milioni di queste “altre pecore” si sono unite alle decine di migliaia di congregazioni dei testimoni di Geova in tutto il mondo e si sono dedicate al Supremo Pastore, Geova Dio. Sono state in tal modo introdotte nel “solo gregge” del Pastore eccellente, Gesù Cristo.

      9. Il fatto che il Mediatore del nuovo patto estendesse ad altri la sua attenzione significava che il ministero del nuovo patto sulla terra era finito?

      9 Il fatto che il Mediatore del nuovo patto estendesse la sua attenzione anche alle “altre pecore” significava che il ministero del nuovo patto era finito nel 1935? No, perché sulla terra c’è ancora un rimanente dei ministri del nuovo patto, i quali devono ancora portare a termine quel ministero.

      10. Chi trae oggi beneficio dal ministero del nuovo patto compiuto dagli otto scrittori delle Scritture Greche Cristiane?

      10 Oggi sia il rimanente del “piccolo gregge” che la sempre più numerosa “grande folla” di “altre pecore” del Pastore eccellente traggono beneficio dal ministero dei loro predecessori, fra cui l’apostolo Paolo. Nel compiere fedelmente il ministero del nuovo patto fino alla sua morte avvenuta a Roma qualche tempo prima della distruzione di Gerusalemme nel 70 E.V., Paolo fu ispirato a scrivere 14 dei 27 libri delle Scritture Greche Cristiane. Come possono essere grati l’unto rimanente e la “grande folla” di “altre pecore” che fedeli uomini del I secolo come l’apostolo Paolo e gli altri sette scrittori delle Scritture Greche Cristiane compirono il ministero del nuovo patto sino alla fine della loro vita terrena! E nel nostro tempo milioni di appartenenti alle “altre pecore” traggono già beneficio dal ministero del nuovo patto compiuto dall’unto rimanente sotto il Mediatore Gesù Cristo. Il “Principe della pace” ha ora rivolto la sua attenzione a queste care “altre pecore”, le cui file crescono rapidamente.

      11. (a) Da quanto tempo è in vigore il nuovo patto, e cosa indica questo? (b) In quale incarico presta oggi servizio il rimanente dei ministri del nuovo patto?

      11 Comunque, il tempo si va senz’altro esaurendo! Il nuovo patto è già in vigore da 1.953 anni, 407 più che il patto della Legge mosaica del quale prese il posto, e il numero dei ministri del nuovo patto va diminuendo man mano che questi scompaiono dalla scena terrestre alla loro morte. Ma l’odierno rimanente di quei ministri continua a prestare servizio in qualità di “schiavo fedele e discreto” che il Signore Gesù Cristo ha costituito “sopra tutti i suoi averi”. — Matteo 24:45-47.

      Esteso l’invito: “Vieni!”

      12. Secondo Rivelazione 22:17, quale invito estende la classe della “sposa”, e a chi?

      12 Com’è amorevole il servizio reso da quei ministri del nuovo patto! Per esempio, in Rivelazione 22:17 leggiamo: “Lo spirito e la sposa continuano a dire: ‘Vieni!’ E chi ode dica: ‘Vieni!’ E chi ha sete venga; chi lo desidera prenda l’acqua della vita gratuitamente”. La classe della “sposa”, insieme alla forza attiva o spirito di Geova, estende questo invito a coloro che non fanno parte del nuovo patto. L’invito non è esteso a quelli che attualmente giacciono morti nelle tombe commemorative e che saranno benedetti con una risurrezione dai morti, ma a persone ora viventi, che corrono il pericolo di essere distrutte ad Armaghedon, ma che hanno orecchi che odono.

      13. (a) È risultato forse vano l’invito esteso dalla classe della “sposa”? Spiegate. (b) Cosa stanno facendo, in ubbidienza a Rivelazione 22:17, quelli che hanno già accolto l’invito? (c) Cosa può dirsi del tempo rimasto per estendere l’invito?

      13 Questo amorevole invito non è stato esteso invano in tutto il mondo, in particolare dal 1935. Oltre tre milioni di persone hanno già accolto il benevolo invito a venire a bere. Mostrando di aver udito con apprezzamento, dicono ubbidientemente a molti altri milioni di persone che hanno sete di vita senza fine sulla terra paradisiaca: “Vieni!” Ma il tempo per estendere questo amorevole invito alle “altre pecore” è limitato. Dopo oltre mezzo secolo da che si cominciò a estenderlo, il tempo rimasto deve ormai essere molto breve, mentre la guerra di Dio ad Armaghedon incombe sinistramente su “questa generazione” del genere umano. — Matteo 24:34.

      14. Per che cosa dovremmo rendere grazie e lode a Geova?

      14 Siano quindi rese grazie a Geova per aver provveduto il capace Mediatore che sta portando con successo a compimento lo scopo di quel nuovo patto, quello cioè di produrre un popolo, forte di 144.000 membri, per il Suo nome! Siano anche rese grazie a Geova perché il suo Mediatore, in qualità di Pastore eccellente, sta già portando crescenti milioni di “altre pecore” nel “solo gregge”, dove usufruiscono già dei primi benefìci derivanti al genere umano dal nuovo patto!

      [Immagine a pagina 111]

      In questi ultimi giorni milioni di “altre pecore” sono entrate nell’organizzazione visibile di Geova

  • Dopo il nuovo patto, il Regno millenario
    Sicurezza mondiale sotto il “Principe della pace”
    • Capitolo 14

      Dopo il nuovo patto, il Regno millenario

      1, 2. (a) A chi si possono paragonare gli attuali milioni di beneficiari dell’operato del nuovo patto? (b) Cosa stabilivano i termini del nuovo patto?

      IN TUTTA la terra milioni di persone hanno già ricevuto splendidi benefìci dall’operato del nuovo patto, pur non essendovi inclusi. Sono come i residenti non israeliti che vivevano in Israele al tempo in cui il patto della Legge mosaica era ancora in vigore. (Esodo 20:10) Com’è avvenuto questo nel caso dei sempre più numerosi beneficiari che oggi si uniscono al rimanente degli israeliti spirituali?

      2 Nella profezia di Geremia 31:31-34, Colui che stabilì i termini del nuovo patto disse: “Per certo metterò la mia legge dentro di loro, e la scriverò nel loro cuore. E per certo io diverrò il loro Dio, ed essi stessi diverranno il mio popolo”.

      3. (a) In che forma fu data a Israele la legge del vecchio patto mosaico? (b) Prima che si cominciasse a scrivere le Scritture Greche Cristiane, dove fece scrivere Dio le leggi del nuovo patto?

      3 Nel caso del patto della Legge, Geova Dio, tramite il profeta Mosè quale mediatore, diede all’Israele naturale “il documento scritto a mano . . . , che consisteva di decreti”. (Colossesi 2:14) Che dire, comunque, della legge del nuovo patto? Il suo Mediatore non doveva inciderla su pietra o scriverla in un manoscritto. Il suo Mediatore non lasciò alcuno scritto. Possiamo sapere qual è la legge del nuovo patto dalle ispirate Scritture Greche Cristiane. (II Timoteo 3:16) Ma anche prima che quelle Scritture Greche, a partire dal 41 E.V. circa, cominciassero a essere compilate, Geova Dio cominciò a scrivere la legge del suo nuovo patto. Quando? Il giorno di Pentecoste del 33 E.V. Dove? Esattamente dove molto tempo prima aveva promesso di scriverla: “Porrò le mie leggi nella loro mente e le scriverò nei loro cuori”. — Ebrei 8:10.

      4. Il fatto che Dio avrebbe scritto le sue leggi nel cuore e le avrebbe poste nella mente dei suoi servitori avrebbe prodotto quali effetti positivi?

      4 Essendo scritte nel cuore, era meno probabile che quelle leggi cessassero di essere amate da coloro che ubbidivano ad esse. Essendo poste “nella loro mente”, c’erano meno probabilità che venissero dimenticate. Di conseguenza coloro che osservano quelle leggi dicono, secondo le parole di Salmo 119:97: “Quanto amo la tua legge! Tutto il giorno è la mia sollecitudine”. Dalla parte più intima di se stessi ripongono i loro affetti nelle leggi di Geova date tramite il suo Mediatore Gesù Cristo. Così, spinti dal giusto motivo, prendono la determinazione di osservare quelle preziose leggi. Questo vale sia per il “piccolo gregge” che è nel nuovo patto, sia per la “grande folla” di “altre pecore” che non è nel nuovo patto, ma sotto di esso. — Confronta I Giovanni 5:3; Giovanni 14:15.

      La contesa del Regno sale alla ribalta!

      5. Cosa predisse il Mediatore del nuovo patto in Matteo 24:12-14?

      5 Coloro che osservano le leggi del nuovo patto non osano cedere al pericolo che il Mediatore, Gesù Cristo, predisse come parte del “segno . . . del termine del sistema di cose”: “A causa dell’aumento dell’illegalità l’amore della maggioranza si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni”. — Matteo 24:3, 12-14.

      6. (a) Matteo 24:14 era soltanto una profezia? (b) Chi l’ha preso in un senso che non è soltanto profetico, e cosa si può dire della loro perseveranza?

      6 Quest’ultima affermazione circa una testimonianza mondiale riguardo al Regno non era una semplice predizione. Era una direttiva per i suoi discepoli che sarebbero vissuti nel “termine del sistema di cose”. Era una guida per continuare ad agire in modo appropriato sino alla completa fine di un sistema di cose disamorato e caratterizzato da un generale spirito d’illegalità, e non da una semplice mancanza di rispetto per la legge di Dio. Chi sono oggi quelli che mostrano di essere veri cristiani, seguendo la direttiva di queste parole di Gesù Cristo? I fatti storici accumulatisi dal 1919 rispondono veracemente: i “Testimoni di Geova”! La loro campagna di istruzione biblica relativa al Regno è la più grande di cui si abbia notizia, ed essi han dimostrato di perseverare in essa negli scorsi 67 anni. Ogni anno essa aumenta di portata e vigore.

      7, 8. (a) Durante la prima guerra mondiale, cosa cercò di fare Satana a quelli che erano nel nuovo patto? (b) Nel periodo del dopoguerra, in che modo la contesa del Regno salì alla ribalta?

      7 Durante la prima guerra mondiale, Satana il Diavolo cercò di eliminare il piccolo rimanente degli israeliti spirituali per impedire questa fenomenale campagna di istruzione biblica. Non ci riuscì! Prontamente, dopo essere stati ravvivati da una condizione simile alla morte nell’estate del 1919, tennero il loro primo congresso del dopoguerra a Cedar Point (Ohio) nel settembre di quell’anno. Al secondo congresso di Cedar Point, tenuto nel settembre del 1922, la contesa del Regno salì alla ribalta. Il quarto giorno di quel congresso, intitolato “Il Giorno”, l’emozionante discorso del presidente della Società raggiunse il punto culminante con le parole:

      8 “Allora tornate al campo, figli dell’Iddio Altissimo! Cingete l’armatura! Siate sobri, siate vigilanti, siate attivi, siate coraggiosi. Siate fedeli e veraci testimoni per il Signore. Avanzate nel combattimento finché non sia devastata ogni traccia di Babilonia. Annunciate il messaggio per lungo e per largo. Il mondo deve conoscere che Geova è Dio e che Gesù Cristo è il Re dei re e il Signore dei signori. Questo è il più splendido dei giorni. Ecco, il Re regna! Voi ne siete gli agenti pubblicitari. Perciò, annunciate, annunciate, annunciate il Re e il suo regno”.

      Una più profonda conoscenza di Geova

      9. (a) Visto il moltiplicarsi dei fatti comprovanti l’esistenza di quel giusto governo, quale scelta devono fare le persone? (b) Quale conoscenza viene impartita a coloro che fanno la scelta giusta?

      9 Sono ormai trascorsi più di 70 anni da che Cristo fu intronizzato nel potere del Regno nel 1914. Da allora, i fatti comprovanti l’esistenza del giusto governo di Dio si sono enormemente moltiplicati. Le persone del mondo del genere umano devono prendere posizione nella contesa del Regno, o per esso o contro di esso. E chi prende posizione a favore del governo di Dio vede adempiersi su di sé queste fondamentali parole del nuovo patto: “Non insegneranno più ciascuno al suo compagno e ciascuno al suo fratello, dicendo: ‘Conoscete Geova!’ poiché mi conosceranno tutti, dal più piccolo fino al più grande d’essi”. — Geremia 31:34.

      10. (a) Sotto quale nome il rimanente degli israeliti spirituali cominciò ad accogliere le “altre pecore”? (b) Quale conoscenza hanno acquistato le “altre pecore”?

      10 Nel 1935 il rimanente degli israeliti spirituali cominciò ad accogliere le “altre pecore” del Pastore eccellente in attiva unione con loro in un “solo gregge” sotto Gesù Cristo, essendo tutti loro testimoni di Geova. Quindi quelle “altre pecore”, che cominciarono ad aumentare sino a costituire una “grande folla” senza alcun numero prestabilito, si misero, insieme al rimanente generato dallo spirito, a ‘osservare i comandamenti di Dio’ e a compiere “l’opera di rendere testimonianza a Gesù”. (Rivelazione 7:9-17; 12:17) Così, sin dall’inizio nel 1935, anche queste “altre pecore” hanno imparato a conoscere Geova “dal più piccolo fino al più grande d’essi”.

      11. In che senso la conoscenza che i cristiani hanno di Geova è diversa e migliore di quella dei giudei sotto il patto della Legge?

      11 In che senso, comunque, la conoscenza che i cristiani hanno di Geova è diversa e migliore di quella dei giudei sotto il vecchio patto della Legge mosaica? Il celeste Istitutore del nuovo patto prosegue dicendo: “Poiché perdonerò il loro errore, e non ricorderò più il loro peccato”. (Geremia 31:34; Ebrei 8:12) Questo perché il nuovo patto è basato su un sacrificio migliore per mezzo di un Mediatore migliore. (Ebrei 8:6; 9:11, 12, 22, 23) Il sacrificio migliore compiuto dal Mediatore migliore non ha bisogno di essere ripetuto, come avveniva nell’annuale Giorno di Espiazione sotto il vecchio patto della Legge mosaica. (Ebrei 10:15-18) In vista di tutto ciò, la conoscenza di Geova posseduta da coloro che si trovano nel nuovo patto o sotto di esso è davvero migliore, più ricca, più profonda, più completa della conoscenza di Dio che avevano i giudei sotto il patto della Legge.

      12. Soprattutto, quale posizione occupa Geova nei riguardi di coloro che egli introduce nel nuovo patto e di quelli sotto di esso?

      12 Soprattutto, Geova Dio, l’Istitutore del patto, è il Re di coloro che egli introduce nel nuovo patto e di quelli che pone sotto di esso. (Matteo 5:34, 35; Geremia 10:7) L’apostolo Paolo, 1.850 anni prima che Gesù fosse intronizzato quale Re nei cieli nel 1914, additò la sovranità di Geova su coloro che ubbidiscono alle leggi del nuovo patto, dicendo: “Ora al Re d’eternità, incorruttibile, invisibile, solo Dio, siano onore e gloria per i secoli dei secoli. Amen”. — 1 Timoteo 1:17.

      Il Regno millenario dopo la “grande tribolazione”

      13. (a) Quando e in quali circostanze la “grande folla” riceverà in piena misura le benedizioni derivanti dal nuovo patto? (b) Quale grandioso scopo sarà stato conseguito dal nuovo patto?

      13 La “grande folla” di “altre pecore”, che non si trova nel nuovo patto, ma sotto di esso, attende ansiosamente di uscire viva dalla “grande tribolazione”. Dopo la distruzione dell’attuale sistema di cose condannato, vivranno, per mille anni, sulla terra purificata sotto il dominio di Gesù Cristo e dei suoi coeredi. (Rivelazione 7:9-14) Allora lo scopo del nuovo patto — cioè quello di produrre “un popolo di speciale possesso” i cui componenti divengano eredi del celeste Regno di Dio — sarà stato conseguito. (1 Pietro 2:9; Atti 15:14) Mediante il Regno di Dio, sulla “grande folla” di sopravvissute “altre pecore” si riverseranno sovrabbondanti benedizioni. Satana il Diavolo e la sua invisibile organizzazione demonica saranno stati inabissati e non saranno in grado di recare disturbo. — Rivelazione 21:1-4; 20:1-3.

      14. Quale buona preparazione avrà ricevuto la sopravvissuta “grande folla”?

      14 La sopravvissuta “grande folla” di “altre pecore” sarà stata ben preparata per intraprendere la vita nel nuovo sistema di cose. Come il rimanente degli israeliti spirituali, avranno imparato a conoscere Dio “dal più piccolo fino al più grande d’essi”. (Geremia 31:34) In preghiera a Dio, il regnante Re una volta disse: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giovanni 17:3) Perciò questa universale conoscenza di Geova Dio opererà in vista della salvezza eterna, e questo non solo per la “carne” che sarà salvata essendo conservata in vita attraverso la “grande tribolazione”, ma anche per i miliardi di morti umani che udranno la voce del Re e usciranno dalle loro tombe commemorative. A questi risuscitati sarà impartita tutta la necessaria conoscenza di Geova. — Matteo 24:21, 22; Giovanni 5:28, 29; Rivelazione 20:11-15.

      15. Perché l’adempimento del nuovo patto non significherà nessuna perdita per la “grande folla” di “altre pecore”?

      15 Felicemente, il fatto che il nuovo patto di Dio venga portato con grande successo a compimento non significherà nessuna perdita per la “grande folla” di persone simili a pecore che sopravvivranno alla distruzione di questo condannato sistema di cose. Piuttosto, spianerà la via a benedizioni ancora più grandi qui sulla terra purificata che esse erediteranno e nella cui trasformazione in un paradiso mondiale avranno una parte iniziale. (Matteo 25:34; Luca 23:43) Fra breve, quelli che rovinano la terra scompariranno, ‘ma quelli che sperano in Geova possederanno la terra. . . . I mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace’. (Salmo 37:9-11) Tutti acclamino il Regno millenario di Geova Dio nelle mani del “Principe della pace” che farà seguito all’adempimento del nuovo patto!

      [Immagine a pagina 119]

      La buona notizia del Regno di Dio sarà predicata in tutta la terra prima della fine di questo sistema

  • Eliminata l’antitipica Edom dei nostri giorni
    Sicurezza mondiale sotto il “Principe della pace”
    • Capitolo 15

      Eliminata l’antitipica Edom dei nostri giorni

      1, 2. Come considera il Creatore le nazioni pesantemente armate, e qual è la decisione di Geova, secondo la profezia di Isaia?

      OGGI il mondo è più armato che mai. Le armi nucleari delle nazioni rappresentano una concreta minaccia per l’esistenza stessa dell’umanità. Come considera dunque la situazione il Creatore della famiglia umana, Geova Dio? Lo si comprende chiaramente dal capitolo 34 della profezia di Isaia, che inizia con queste parole:

      2 “Avvicinatevi, nazioni, per udire; e gruppi nazionali, prestate attenzione. Ascolti la terra e ciò che la riempie, il paese produttivo e tutto il suo prodotto. Poiché Geova ha indignazione contro tutte le nazioni, e furore contro tutto il loro esercito. Egli li deve votare alla distruzione; li deve dare al massacro. E i loro uccisi saranno gettati via; e in quanto ai loro cadaveri, il loro puzzo ascenderà; e i monti devono struggersi a causa del loro sangue. E tutti quelli dell’esercito dei cieli devono marcire. E i cieli [gli inefficaci governi umani] devono arrotolarsi, proprio come il rotolo di un libro; e il loro esercito si raggrinzerà tutto, proprio come si raggrinza il fogliame dalla vite e come il fico si raggrinza dalla pianta del fico”. (Isaia 34:1-4) Una profezia davvero funesta!

      3. (a) A che cosa sono esortate a prestare ascolto le nazioni, e perché Geova ha il diritto di dar loro questo comando? (b) Cosa indica che le nazioni non hanno prestato ascolto?

      3 Oggi il Creatore dell’universo ha una controversia con le nazioni. Per questo le nazioni sono esortate a prestare ascolto al messaggio biblico che egli ha fatto proclamare in tutto il mondo dal 1919. Dovrebbero ascoltare ciò che egli ha da dire mediante i suoi Testimoni. Ma la piega degli avvenimenti mondiali indica che le nazioni non hanno fatto questo e non hanno preso sul serio i suoi Testimoni, in quanto hanno optato per le Nazioni Unite anziché per il celeste Regno nelle mani del suo intronizzato Figlio, il “Principe della pace”.

      La profezia di Isaia contro Edom

      4, 5. (a) Chi erano gli edomiti, e quale atteggiamento assunsero verso la nazione gemella, Israele? (b) Cosa decretò pertanto Geova riguardo a Edom?

      4 Fra gli odierni gruppi nazionali opera un elemento particolarmente riprensibile, che fu tipificato dalla nazione di Edom, menzionata per nome in questa profezia. Gli edomiti discendevano da Esaù, che aveva venduto la sua primogenitura al gemello Giacobbe in cambio di “pane e minestra di lenticchie”. Fu in quell’occasione che Esaù venne chiamato Edom, che significa “Rosso”. (Genesi 25:24-34) Essendo stato soppiantato da Giacobbe nella preziosa primogenitura, Esaù cominciò a covare acceso odio nei confronti del fratello gemello. Edom divenne l’implacabile nemico dell’antica nazione d’Israele, o Giacobbe, pur trattandosi di nazioni gemelle. Per questa ostilità verso il popolo di Dio, Edom incorse meritatamente nell’ira di Geova, l’Iddio d’Israele, il quale decretò l’annientamento eterno di Edom. Questa decisione divina è indicata dalle seguenti parole del profeta Isaia:

      5 “Poiché nei cieli la mia spada per certo s’inebrierà. Ecco, scenderà su Edom, e sul popolo da me votato alla distruzione nel diritto. Geova ha una spada; deve empirsi di sangue; si deve ingrassare di grasso, del sangue di giovani montoni e di capri, del grasso dei reni dei montoni. Poiché Geova ha un sacrificio in Bozra [la principale città edomita], e un grande massacro nel paese di Edom”. — Isaia 34:5, 6.

      6. (a) Perché Geova poteva dire che avrebbe brandito la sua “spada” contro Edom “nei cieli”? (b) Quando il regno di Giuda fu attaccato da Babilonia, quale spirito poco fraterno mostrò Edom verso il popolo di Geova?

      6 Il paese della sanguinaria nazione di Edom doveva essere inebriato del loro proprio sangue mediante la “spada” di Geova. Edom si trovava su un’elevata regione montagnosa. (Geremia 49:16) Recando il massacro in quel paese, Geova poteva quindi dire, con linguaggio descrittivo, che avrebbe brandito la spada del suo giudizio “nei cieli”. Edom era fortemente militarizzata, e le sue forze armate andavano avanti e indietro sulle catene montuose svettanti nel cielo per proteggere il paese dagli invasori. L’esercito edomita poteva perciò essere appropriatamente chiamato l’“esercito dei cieli”. Ma la potente Edom non diede alcun aiuto alla nazione gemella, Israele, quando questa fu attaccata dagli eserciti babilonesi. Anzi, Edom si rallegrò vedendo rovesciare il regno di Giuda, e addirittura ne incoraggiò i devastatori. (Salmo 137:7) Nella sua slealtà Edom giunse al punto di inseguire i singoli fuggiaschi per consegnarli al nemico. (Abdia 10-14) Gli edomiti, vantandosi contro Geova, intendevano impadronirsi del paese abbandonato dagli israeliti. — Ezechiele 35:10-15.

      7. Come considerò l’Iddio d’Israele il comportamento sleale della nazione edomita?

      7 Geova, l’Iddio dell’antico Israele, passò forse sopra a questo comportamento poco fraterno degli edomiti nei riguardi del suo popolo eletto? No. Per questo Dio si prefisse nel suo cuore “un giorno di vendetta” e “un anno di retribuzioni” in cambio di ciò che era stato perfidamente fatto alla sua organizzazione terrena, Sion. La profezia diceva: “Poiché Geova ha un giorno di vendetta, un anno di retribuzioni per la causa di Sion”, causa da dibattersi davanti alla Corte dell’universo. — Isaia 34:8; Ezechiele 25:12-14.

      8. (a) Chi impiegò Geova per punire Edom? (b) Cosa aveva predetto circa Edom il profeta Abdia?

      8 Non molto tempo dopo la distruzione di Gerusalemme, Geova cominciò a esprimere la sua giusta vendetta sugli edomiti mediante il re di Babilonia, Nabucodonosor. (Geremia 25:8, 15, 17, 21) Quando gli eserciti di Babilonia mossero contro Edom, nulla poté salvare gli edomiti! Gli eserciti babilonesi li gettarono giù dalle loro altezze rocciose. Fu “un anno di retribuzioni” per Edom. Mediante un altro profeta, Geova aveva predetto: “A causa della violenza al tuo fratello Giacobbe, ti coprirà la vergogna, e dovrai essere stroncato a tempo indefinito. . . . Nel modo che tu hai fatto, sarà fatto a te. La tua sorta di trattamento ricadrà sulla tua propria testa”. — Abdia 10, 15.

      9. Chi è l’antitipica Edom moderna, e perché?

      9 Questo rispecchia il pensiero di Geova anche nei confronti dell’antitipica Edom moderna. Di chi si tratta? Ebbene, nel XX secolo, chi ha preso l’iniziativa nel denigrare e perseguitare i servitori di Geova? Non è forse stata l’apostata cristianità tramite la sua orgogliosa classe del clero? Sì! La cristianità, il reame del falso cristianesimo, si è innalzata come su altezze montuose negli affari di questo mondo. Costituisce una parte preminente dell’organizzazione del sistema di cose umano, e le sue religioni formano la parte predominante di Babilonia la Grande. Ma Geova ha decretato “un anno di retribuzioni” contro l’antitipica Edom moderna per la sua vergognosa condotta nei riguardi del suo popolo, i suoi Testimoni.

      Una sorte simile a quella di Edom

      10. Come descrive Isaia 34:9, 10 la sorte di Edom, ma a chi si applica la profezia oggi?

      10 Mentre consideriamo la restante parte di questa profezia di Isaia, possiamo tenere a mente l’odierna cristianità: “I suoi torrenti si devono cambiare in pece, e la sua polvere in zolfo; e il suo paese deve divenire come pece ardente. Di notte e di giorno non sarà estinta; a tempo indefinito il suo fumo continuerà ad ascendere”. (Isaia 34:9, 10) Il paese di Edom è così descritto mentre diviene riarso come se nei suoi torrenti scorresse pece e la sua polvere fosse zolfo, e come se queste sostanze combustibili venissero quindi incendiate. — Confronta Rivelazione 17:16.

      11, 12. Dalla descrizione profetica che ne fa Isaia 34:10-15, che ne sarebbe stato del paese di Edom, e per quanto tempo?

      11 La profezia di Isaia prosegue dicendo: “Di generazione in generazione sarà inaridita; per i secoli dei secoli nessuno l’attraverserà. E dovranno prenderne possesso il pellicano e il porcospino, e in lei risiederanno i gufi comuni e i corvi stessi; ed egli deve stendere su di lei la corda per misurare del vuoto e le pietre del vacuo. I suoi nobili: non ce n’è nessuno che chiamino al regno stesso, e i suoi medesimi principi diverranno tutti un nulla. Sulle sue torri di dimora devono venir sù le spine, ortiche ed erbacce spinose nei suoi luoghi fortificati; ed essa deve divenire un luogo di dimora di sciacalli, il cortile degli struzzi. E i frequentatori delle regioni senz’acqua devono incontrare animali ululanti, e pure il demonio a forma di capro chiamerà il suo compagno. Sì, lì il caprimulgo per certo starà a suo agio e si troverà un luogo di riposo. Lì il colubro ha fatto il suo nido e depone le uova”. — Isaia 34:10-15.

      12 Edom sarebbe divenuto un paese “vuoto” in quanto ad abitanti umani. Sarebbe divenuto una desolazione, frequentato solo da bestie selvagge, uccelli e serpenti. Questa condizione riarsa del paese sarebbe durata, come dice il versetto 10, “per i secoli dei secoli”. La sua popolazione di un tempo non vi avrebbe fatto ritorno. — Abdia 18.

      13. Cosa è predetto riguardo alla cristianità nel “libro di Geova”, e cos’è specificamente questo libro?

      13 Che terribile sorte prefigurò questo per la moderna controparte di Edom, la cristianità! Essa ha mostrato d’essere un’accanita nemica di Geova Dio, i cui Testimoni ha perfidamente perseguitato. Perciò nel “libro di Geova” è stata predetta questa distruzione che incombe su di lei prima di Armaghedon. (Isaia 34:16) Specificamente, questo “libro di Geova” è il suo libro dei conti, in cui sono annotati i conti in sospeso con i suoi nemici e gli oppressori del suo popolo. Ciò che fu scritto nel “libro di Geova” circa l’antica Edom si avverò, e questo garantisce che si avvererà anche la profezia relativa alla cristianità, l’odierna Edom.

      14. Cosa non hanno accettato gli antitipici edomiti d’oggi, e quale esempio del popolo di Geova non hanno seguito?

      14 Gli antitipici edomiti d’oggi non hanno accettato Geova Dio come Re durante questo “termine del sistema di cose”. Inoltre, essendo una parte così importante di Babilonia la Grande, la cristianità è condannata a partecipare alle sue piaghe. Non ha ubbidito al comando di Geova di ‘uscire’ da Babilonia la Grande. (Rivelazione 18:4) Non ha seguito l’esempio del rimanente degli israeliti spirituali né quello della “grande folla” di “altre pecore”.

      15, 16. Cosa riserva alla cristianità l’immediato futuro, come predetto in Rivelazione 17 e 18 e in Isaia 34?

      15 L’immediato futuro della cristianità è davvero tetro. Essa sta facendo tutto il possibile per rabbonire i suoi amici politici ed evitare che si coalizzino per compiere un’azione aggressiva contro di lei, a sua totale distruzione, ma invano!

      16 Secondo Rivelazione capitoli 17 e 18, l’Iddio Onnipotente, Geova, porrà nel loro cuore l’intento di unire la loro forza politico-militare in un’azione bestiale contro tutte le componenti religiose di Babilonia la Grande, inclusa la cristianità. Questo eliminerà il falso cristianesimo dalla faccia della terra. La cristianità verrà a trovarsi in una condizione desolata simile a quella descritta in Isaia 34. Non sarà presente per vedere la decisiva “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” contro le nazioni che avranno denudato Babilonia la Grande. L’antitipica Edom, la cristianità, sarà stata completamente eliminata dalla superficie della terra, “per i secoli dei secoli”.

      [Immagine a pagina 122]

      La cristianità riceverà un giudizio simile a quello degli edomiti, discendenti di Esaù, che vendette la primogenitura in cambio di un pasto

  • La “grande folla” imbocca la “strada maestra” dell’organizzazione di Dio
    Sicurezza mondiale sotto il “Principe della pace”
    • Capitolo 16

      La “grande folla” imbocca la “strada maestra” dell’organizzazione di Dio

      1, 2. Quando si adempie in senso spirituale Isaia capitolo 35, e quale descrizione troviamo nei primi due versetti?

      DURANTE il Regno millenario del “Principe della pace”, molti aspetti del capitolo 35 di Isaia, attualmente in corso di adempimento prima della distruzione di Babilonia la Grande, avranno un adempimento letterale sull’umanità. Infatti, ciò che si sarà adempiuto in senso spirituale sarà certamente adempiuto in senso letterale. Il principale adempimento spirituale ha luogo ora, con il ristabilimento dei servitori di Dio dopo la schiavitù sotto Babilonia la Grande. Il profeta Isaia la descrisse con questo piacevole linguaggio:

      2 “Il deserto e la regione senz’acqua esulteranno, e la pianura del deserto gioirà e fiorirà come lo zafferano. Senza fallo fiorirà, e realmente gioirà con gioia e con grido di letizia. Gli si deve dare la gloria dello stesso Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron. Lì saranno quelli che vedranno la gloria di Geova”. — Isaia 35:1, 2.

      3. Nel lontano VI secolo a.E.V., dov’era il paese deserto, e come poteva esultare?

      3 Dov’erano situati il deserto, la regione senz’acqua e la pianura del deserto? Nel VI secolo a.E.V. si trovavano nel territorio del regno di Giuda. Nel 537 a.E.V. quel paese era già stato desolato e disabitato per 70 anni. Ma come poteva esultare un deserto? Era necessario che gli abitanti di un tempo vi facessero ritorno. Doveva essere sollevato dal suo stato di abbattimento e ricevere la dignità degli alti monti del maestoso Libano.

      Un simbolico giardino di Eden

      4, 5. (a) Quando ebbe luogo in epoca moderna una simile trasformazione di un paese abbandonato, e perché? (b) Che risultato ebbero le attività di restaurazione dell’unto rimanente? (c) Com’era descritta in Isaia 35:5-7 la loro rinnovata condizione spirituale?

      4 Il corrispondente moderno, in senso spirituale, di questa trasformazione di un paese abbandonato da Dio a una condizione rispecchiante il rinnovato favore di Geova cominciò ad adempiersi nel 1919. Il ristabilito popolo di Geova era deciso a valersi pienamente del periodo di pace appena iniziato. Il più grande Ciro, Gesù Cristo, e suo Padre Geova Dio incaricarono il liberato rimanente degli israeliti spirituali di compiere una splendida opera corrispondente alla riedificazione del tempio di Geova per opera del rimpatriato rimanente dell’antico Israele dopo il 537 a.E.V. Le attività di restaurazione dopo il 1919 ebbero come risultato un simbolico giardino di Eden.

      5 Ciò era stato predetto da queste parole di Isaia 35: “In quel tempo gli occhi dei ciechi saranno aperti, e i medesimi orecchi dei sordi saranno sturati. In quel tempo lo zoppo salterà proprio come fa il cervo, e la lingua di chi è senza parola griderà di gioia. Poiché nel deserto saranno sgorgate le acque, e torrenti nella pianura del deserto. E la terra riarsa sarà divenuta come uno stagno folto di canne, e la terra assetata come fonti d’acqua. Nel luogo di dimora degli sciacalli, luogo di dimora per loro, vi sarà erba verde con canne e piante di papiri”. — Isaia 35:5-7.

      6. L’esistenza dell’antitipica Edom moderna non ha impedito che cosa, e chi sono oggi quelli che gridano con esultanza insieme al ristabilito rimanente?

      6 L’esistenza dell’antitipica Edom moderna non ha impedito la restaurazione dell’Israele spirituale in una condizione paradisiaca in adempimento di Isaia capitolo 35. Perciò gli odierni edomiti non hanno alcuna ragione di rallegrarsi come invece fa il ristabilito rimanente dell’Israele spirituale, insieme alla crescente “grande folla”. La “grande folla” ha un ruolo notevole nel mantenere il paradiso spirituale degli odierni testimoni di Geova.

      7. Prima del 1914, cosa non aveva mai visto il rimanente con gli occhi dell’intendimento, ma che ne fu dei loro occhi “ciechi”?

      7 Prima dello scadere dei tempi dei Gentili, gli occhi dell’intendimento degli israeliti spirituali non erano mai stati aperti al fatto che al termine delle difficoltà mondiali che sarebbero iniziate nel 1914 ci sarebbe stato un rimanente d’essi ancora qui sulla terra. Né vedevano che loro e la “grande folla” di “altre pecore” avrebbero avuto il privilegio di dare una testimonianza mondiale circa l’istituito Regno messianico di Dio. Fu così che nel 1919 gli occhi spiritualmente ciechi del rimanente furono aperti, e che vista si presentò ai loro occhi riguardo all’immediato futuro!

      8. Che effetto ebbero i due congressi di Cedar Point sugli orecchi e sulla lingua spirituali del ristabilito rimanente?

      8 Ai loro congressi tenuti a Cedar Point (Ohio) nel 1919 e nel 1922 ricevettero qualche indicazione dell’opera avvenire. Intrapresero con slancio il compito che li attendeva. I loro orecchi spirituali furono sturati in modo da sentire l’elettrizzante messaggio del Regno di Dio e il bisogno di proclamarlo. Come un cervo, si misero quasi a saltare per rendere testimonianza a favore di quel Regno lungamente invocato. La loro lingua, fino a quel momento muta, gridò di gioia per il Regno messianico al potere nei cieli. — Rivelazione 14:1-6.

      9. Spiritualmente parlando, in che senso nel deserto sgorgarono le acque?

      9 Sì, fu come se in una condizione spirituale precedentemente arida e desolata fossero sgorgate le acque, così che ora tutto appariva verde a motivo della vegetazione lussureggiante, pronta a produrre cibo in quantità. Non sorprende che il ristabilito popolo di Geova provasse una gioia indicibile e si sentisse rafforzato come un cervo che si arrampica energicamente sulle alture! Le acque di verità circa il Regno di Dio istituito nelle mani di Gesù Cristo nel 1914 sgorgarono con crescente forza e divennero fonte di enorme ristoro. — Isaia 44:1-4.

      La “strada maestra” della santità

      10, 11. (a) Cosa significò questo cambiamento ristoratore? (b) Per quale via il rimanente giunse al paradiso spirituale, e come la descrive Isaia 35:8, 9?

      10 Cosa significa tutto questo? Che prima il rimanente e poi la “grande folla” di “altre pecore” uscirono da Babilonia la Grande e furono resi testimoni del Regno di Dio. Ma per quale via dovevano tornare nel favore divino ed entrare in questo paradiso spirituale? Doveva essere come se una strada ampia e spaziosa fosse stata aperta loro per permettere a folle di israeliti animati da spirito pionieristico di marciare unitamente verso la patria data loro da Dio. L’avvincente profezia di Isaia lo indica dicendo:

      11 “E per certo vi sarà una strada maestra, pure una via; e sarà chiamata la Via della Santità. Non vi passerà l’impuro. E sarà per chi cammina nella via, e in essa non erreranno gli stolti. Non vi sarà nessun leone, e non vi salirà alcuna sorta di rapaci bestie selvagge”. — Isaia 35:8, 9.

      12. La fine della prima guerra mondiale aprì automaticamente al rimanente la “strada maestra”, e cosa avvenne il 4 gennaio 1919?

      12 La fine della prima guerra mondiale non aprì automaticamente una moderna “strada maestra”. Otto membri del personale della sede centrale della Società erano ancora in prigione e l’opera di testimonianza procedeva molto a rilento. Il 4 gennaio 1919, all’adunanza annuale della Società tenuta a Pittsburgh (Pennsylvania), J. F. Rutherford, presidente della Società, fu rieletto all’incarico, nonostante si trovasse detenuto, nella certezza che egli era un innocente servitore dell’Iddio Altissimo.

      13, 14. Quali avvenimenti del 1919 indicarono che una simbolica strada maestra era stata aperta al rimanente, e chi si avviò lungo quella “strada maestra”?

      13 Il 25 marzo 1919 lui e gli altri sette detenuti furono rimessi in libertà e poi completamente scagionati. La Torre di Guardia (inglese) del 15 settembre 1919, a pagina 283, conteneva l’incoraggiante notizia che, a partire dal 1º ottobre 1919, gli uffici della Società sarebbero stati nuovamente trasferiti da Pittsburgh alla Betel di Brooklyn, in Columbia Heights 124. Quindi, col numero della Torre di Guardia (inglese) del 15 dicembre 1919, si annunciò che questo quindicinale era di nuovo pubblicato a Brooklyn (New York).

      14 Fu così che nel 1919 una simbolica strada maestra fu aperta dinanzi ai gioiosi servitori di Dio. Quelli che desideravano essere santi agli occhi di Geova si avviarono lungo quella “strada maestra”, “la Via della Santità”. Chiunque non avesse il giusto obiettivo, un motivo puro, non imboccò quella simbolica “Via della Santità” per essere ristabilito nel favore divino.

      15. Quale prova visibile abbiamo che la “grande folla” ha imboccato la simbolica strada maestra?

      15 Il 1º giugno 1935, al congresso di Washington, 840 componenti della “grande folla” furono battezzati in acqua, dando così prova visibile di aver imboccato la “strada maestra”. Ora un crescente numero d’essi, milioni, sono entrati in questa “strada maestra”, unendosi al decrescente numero dell’unto rimanente. Pacificamente e in piacevole compagnia, ora percorrono assieme la “strada maestra”, decisi, con l’aiuto dell’Iddio Onnipotente in cielo, a non permettere che alcunché infranga la loro unità.

      16. Simbolicamente parlando, in che senso su questa strada maestra non c’è nessun leone né alcun’altra bestia rapace?

      16 Simbolicamente parlando, su questa strada maestra non si doveva trovare alcun leone o altra bestia rapace. Non ci sarebbe stato nulla, cioè, che avrebbe ostacolato o spaventato l’unto rimanente e la “grande folla”. Si avviarono fiduciosamente lungo il percorso aperto loro dal Liberatore, il più grande Ciro, diretti a Sion.

      17. (a) Pur essendo inoltrati in questo “termine del sistema di cose”, la “strada maestra” è ancora aperta? (b) Chi entra in questa “Via della Santità”, e in che modo?

      17 Oggi, pur essendo inoltrati nel “termine del sistema di cose”, quella “strada maestra” provveduta da Dio è ancora aperta. Folle di persone riconoscenti agiscono in base all’informazione che Babilonia la Grande è caduta sotto l’attacco del più grande Ciro, Gesù Cristo. E fuggono da essa, imboccando la via del paradiso spirituale, “la Via della Santità”. — Geremia 50:8.

      18. Com’è descritta nell’ultimo versetto di Isaia 35 la condizione attuale dei fedeli testimoni di Geova, e chi bisogna ringraziare per l’adempimento di questa profezia?

      18 Stanno ottenendo un’indescrivibile gioia e allegrezza, come indica il versetto conclusivo del capitolo 35 di Isaia: “E i medesimi redenti da Geova torneranno e per certo verranno a Sion con grido di gioia; e allegrezza a tempo indefinito sarà sulla loro testa. Essi otterranno esultanza e allegrezza, e mestizia e sospiri dovranno fuggire”. Dal 1919 mestizia e sospiri dovuti alla consapevolezza di non essere stati in armonia con Geova Dio sono fuggiti, per non ricomparire mai più tra i fedeli e gioiosi testimoni di Geova. Siano rese grazie all’Iddio verace, Geova, che in maniera così encomiabile ha adempiuto la splendida profezia di Isaia capitolo 35!

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