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Ricordiamo lealmente l’organizzazione di GeovaSicurezza mondiale sotto il “Principe della pace”
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Capitolo 17
Ricordiamo lealmente l’organizzazione di Geova
1. Dovremmo pensare alla lealtà verso chi, e cosa disse il re Davide a questo riguardo?
OGGI si fa un gran parlare di lealtà al proprio paese. Ma cosa dicono i governanti e i popoli di questo mondo circa la lealtà a Dio, il Creatore della terra su cui si trova ciascun paese? Davide, antico re d’Israele, era un leale adoratore del Creatore, Geova Dio. Rivolgendosi a questo Dio leale, Davide disse: “Con qualcuno leale agirai con lealtà”. (II Samuele 22:26; Salmo 18:25) Esprimono queste parole ciò che anche voi pensate di Dio?
2. Come sappiamo che Geova è rimasto leale alla famiglia umana?
2 Oggi l’umanità in generale non sembra darsi troppo pensiero della lealtà a Dio. Ma indipendentemente da questo, Geova è leale alla famiglia umana. Non l’ha abbandonata. Il suo leale Figlio disse: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. (Giovanni 3:16) Dio non abbandonò il mondo del genere umano nelle mani del suo più grande avversario, Satana, il quale indusse i nostri primogenitori a divenire sleali a Dio. Dio mostrò la propria lealtà alla famiglia umana anche nel 2370 a.E.V., preservando Noè e la sua famiglia attraverso il diluvio universale che spazzò via tutto il resto dell’umanità. (II Pietro 2:5) In questo modo il Creatore diede un nuovo inizio alla famiglia umana.
3. (a) Cosa si può dire della violenza odierna, e Dio cosa si è prefisso di fare in merito? (b) Qual è la ricompensa per la lealtà a Geova?
3 Oggi la violenza in tutta la terra supera quella esistente ai giorni di Noè oltre 4.000 anni fa. (Genesi 6:11) Lo stesso Dio è quindi giustificato a spazzare via l’attuale sistema di cose mondiale. Questo è quanto si è prefisso di fare, ma nel farlo non distruggerà i suoi leali sulla terra. Manterrà la promessa di Salmo 37:28: “Geova ama il diritto, e non lascerà i suoi leali”. Come ai giorni di Noè, egli darà un giusto inizio al nuovo sistema di cose composto di “nuovi cieli e nuova terra”. (II Pietro 3:13) La ricompensa per la lealtà è grande. Significa vita!
4. Come sappiamo che la nazione d’Israele era la visibile organizzazione di Geova a quel tempo?
4 Durante il regno di Davide, la nazione d’Israele si mostrò leale a Geova. Davide diede l’esempio all’intera nazione. Quella nazione era la visibile organizzazione di Geova. Era un popolo organizzato particolarmente suo. Senza dubbio questo è il senso del rammemoratore di Geova che troviamo in Amos 3:1, 2: “Udite questa parola che Geova ha proferita riguardo a voi, o figli d’Israele, riguardo all’intera famiglia che trassi fuori del paese d’Egitto, dicendo: ‘Voi soli ho conosciuto di tutte le famiglie della terra’”. — Confronta I Re 8:41-43.
5. (a) Ai giorni degli apostoli di Gesù Cristo, furono fatti tentativi per introdurre errori nella congregazione cristiana? (b) Cosa fu predetto che sarebbe avvenuto dopo la morte degli apostoli?
5 In modo corrispondente a questo fatto della storia biblica, lo stesso Dio, Geova, ha oggi un popolo organizzato, un’organizzazione visibile sulla terra. È un’organizzazione che è esclusivamente sua. Comunque, furono fatti tentativi per introdurre errori nell’organizzazione di Dio già al suo inizio, ai giorni degli apostoli di Gesù Cristo, che furono energici difensori dell’integrità della congregazione cristiana. (1 Corinti 15:12; II Timoteo 2:16-18) In seguito alla morte dell’apostolo Giovanni, avvenuta a quanto pare non molto tempo dopo il 98 E.V., subentrò la predetta apostasia. — Atti 20:30; II Pietro 2:1, 3; 1 Timoteo 4:1.
6. (a) Per quanto tempo prevalse l’apostasia, e con quale risultato? (b) Sotto quale schiavitù vennero a trovarsi le organizzazioni religiose della cristianità, e quali domande sorgono?
6 Questa apostasia prevalse per oltre 17 secoli, fino alla seconda metà del XIX secolo. La cristianità era ormai frammentata in centinaia di sette religiose. Era difficile distinguere il vero popolo di Dio. La cristianità era una babele di organizzazioni religiose, grandi e piccole, che parlavano un miscuglio di lingue religiose diverse non radicate nella lingua religiosa delle Scritture ispirate. Tali organizzazioni religiose erano state realmente fatte prigioniere da un impero assai più grande di quello babilonese che aveva distrutto Gerusalemme. Ma com’era l’antica Babilonia, e quale dovette essere l’atteggiamento dei giudei fedeli che vi si trovavano prigionieri?
I prigionieri in Babilonia ricordavano lealmente Sion
7. (a) Religiosamente parlando, com’era il paese dell’antica Babilonia? (b) Che effetto dovette avere questo sui prigionieri giudei?
7 L’antica Babilonia era il paese dei falsi dèi, i cui idoli vi abbondavano. (Daniele 5:4) Possiamo immaginare l’effetto che questa adorazione di molti falsi dèi ebbe sul cuore dei giudei fedeli che avevano adorato esclusivamente il solo vero Dio senza far uso di alcuna immagine. Invece di vedere il tempio di Geova che si ergeva in tutta la sua bellezza a Gerusalemme, vedevano i templi di questi falsi dèi e i loro idoli in tutto il paese di Babilonia.a Che sentimenti di repulsione dovevano provare gli adoratori del solo vero Dio alla vista di tutto ciò!
8. (a) Per quanto tempo i giudei avrebbero dovuto sopportare la loro schiavitù, e quale desiderio avrebbero nutrito i giudei leali? (b) Com’è descritta in Salmo 137:1-4 l’affranta condizione dei leali prigionieri giudei?
8 Secondo la profezia di Geremia, avrebbero dovuto sopportare questo per 70 anni prima della restaurazione. (II Cronache 36:18-21; Geremia 25:11, 12) L’affranta condizione dei prigionieri giudei che amavano Geova e che desideravano adorarlo in un tempio a lui dedicato nella sua città eletta ci è descritta in Salmo 137:1-4: “Presso i fiumi di Babilonia, lì sedemmo. Anche piangemmo quando ci ricordammo di Sion. Ai pioppi in mezzo a lei appendemmo le nostre arpe. Poiché lì quelli che ci tenevano prigionieri ci chiesero le parole di un canto, e quelli che ci beffeggiavano, allegrezza: ‘Cantateci uno dei canti di Sion’. Come possiamo cantare il canto di Geova in terra straniera?”
9. In che modo i babilonesi avrebbero considerato “il canto di Geova”, ma cosa doveva aver luogo allo scadere dei 70 anni?
9 “Il canto di Geova” doveva essere il canto di un popolo libero, che lo adorasse nel suo santo tempio. Se quei giudei avessero cantato “il canto di Geova” nella terra della loro schiavitù, avrebbero dato ai conquistatori babilonesi motivo di schernire il nome di Geova, come nome di un dio inferiore agli dèi di Babilonia. Il suo santo nome aveva già subìto una terribile onta allorché egli aveva permesso che il suo popolo fosse deportato dalla terra data loro da Dio e condotto in un paese in cui si adoravano molti dèi. Ma il tempo concesso a quei babilonesi per schernirlo e umiliare il popolo che portava il suo nome era limitato a 70 anni. Allora si sarebbe vista l’umiliazione dei falsi dèi di Babilonia e l’esaltazione del vero Dio, Geova!
Sincero attaccamento all’organizzazione di Geova
10. Quale domanda sorge circa i servitori di Geova del nostro secolo che furono portati in schiavitù a Babilonia la Grande?
10 Oggi c’è un’organizzazione religiosa chiamata Babilonia la Grande che non si limita al paese dell’antica Babilonia, ma si estende a livello mondiale. La condizione di cuore dei giudei nell’antica Babilonia stabilisce un giusto modello per il popolo di Geova del XX secolo che, come disciplina da parte dell’Iddio dell’antico Israele, fu forzatamente portato in schiavitù a Babilonia la Grande?
11. (a) Lasciarono i giudei leali che il ricordo della loro patria si affievolisse? (b) In che modo il salmista prigioniero espresse i sentimenti dei suoi compagni di schiavitù?
11 Pur potendosi stabilire nell’antica Babilonia e farne la propria dimora, in quanto l’esilio sarebbe durato all’incirca una generazione, lasciarono essi che il ricordo della loro patria si affievolisse? Il salmista prigioniero risponde meravigliosamente esprimendo i sentimenti dei suoi compagni di schiavitù: “Se io ti dovessi dimenticare, o Gerusalemme, dimentichi la mia destra. Mi si attacchi la lingua al palato, se io non ti dovessi ricordare, se non dovessi far ascendere Gerusalemme al di sopra della mia principale causa d’allegrezza”. — Salmo 137:5, 6.
12. Cosa rivelava la condizione di cuore del salmista prigioniero?
12 Cosa rivelava quella condizione di cuore dell’israelita prigioniero? Rivelava lealtà alla visibile organizzazione di Geova di quel tempo, mentre egli vedeva la terra che Dio aveva dato al Suo popolo eletto giacere desolata per 70 anni. Sì, la visibile organizzazione di Geova continuava a vivere nel cuore di quegli israeliti.
13. Come fu ricompensata la lealtà all’organizzazione visibile di Geova?
13 Questa lealtà all’antica organizzazione visibile di Dio fu dovutamente ricompensata. Ciò avvenne quando Babilonia, terza potenza mondiale della storia biblica, fu rovesciata, e la Media-Persia, la quarta potenza mondiale, adempì la volontà dell’Iddio d’Israele. In che modo? Restituendo i giudei prigionieri al paese della visibile organizzazione di Geova, con l’ordine di ricostruire il tempio del loro Dio come fulcro della capitale Gerusalemme. (II Cronache 36:22, 23) Non fu ricostruito solo il tempio della vera adorazione, ma anche la città di Gerusalemme, cinta di mura, perché divenisse la città da cui Geova avrebbe regnato sul suo popolo.
14. (a) Secoli dopo, cosa disse il Messia circa l’organizzazione visibile di Geova? (b) In che senso Geova regnava da Gerusalemme?
14 Più di sei secoli dopo la distruzione di Gerusalemme, Gesù disse di “non giurare affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re”. (Matteo 5:34, 35) Quando il Messia era sulla terra, a Gerusalemme si ergeva un ricostruito tempio di Geova e, simbolicamente parlando, Geova Dio regnava nel Santissimo di quel tempio. Così da Gerusalemme come capitale del suo popolo, Geova regnava sulla sua organizzazione visibile.
Geova rimane leale alla sua organizzazione
15. Quando Gesù smascherò gli infedeli capi religiosi d’Israele, stava egli rigettando la parte visibile dell’organizzazione di Geova? Spiegate.
15 Ebbene, quando Gesù smascherò e denunciò gli infedeli capi religiosi d’Israele, rigettò forse la visibile organizzazione di Dio? Sì, poiché disse: “Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quanto spesso ho voluto radunare i tuoi figli, come la gallina raduna i suoi pulcini sotto le ali! Ma voi non avete voluto. Ecco, la vostra casa vi è abbandonata”. (Matteo 23:37, 38) Quando Gesù rigettò Gerusalemme e i suoi “figli”, lasciò forse il suo Padre celeste senza un’organizzazione terrena? No! Poiché Gesù stesso era il fondamento della nuova organizzazione visibile che il Creatore dell’universo stava per edificare.
16. Al tempo della morte di Gesù sul palo di tortura, come fu indicato che l’Israele naturale era stato rigettato?
16 Il rigetto dell’Israele naturale fu indicato con certezza allorché, alla morte di Gesù sul palo di tortura, la spessa cortina che separava il Santissimo dal Santo nel tempio di Gerusalemme fu squarciata in due “da cima a fondo”. Contemporaneamente “la terra tremò, e i massi di roccia si spaccarono”. Questi atti miracolosi compiuti dall’Iddio che in precedenza aveva regnato lì in senso tipico indicarono che egli aveva rigettato la nazione d’Israele e la sua religione. — Matteo 27:51.
17. In che modo Gesù e Geova mostrarono lealtà verso i futuri membri dell’organizzazione visibile di Dio?
17 I futuri membri della nuova organizzazione visibile che di lì a poco Geova Dio avrebbe edificato furono lasciati lì, nella zona di Gerusalemme. Gesù li affidò alla cura di Dio, il quale stava abbandonando la città terrena per qualcosa di superiore. (Giovanni 17:9-15) Geova rimase quindi leale alla sua organizzazione mostrando speciale considerazione per i loro fedeli antenati, Abraamo, Isacco, Giacobbe e i 12 figli di Giacobbe. (Daniele 12:1) Il prossimo capitolo approfondirà l’argomento della lealtà sulla base del Salmo 137.
[Nota in calce]
a Un’iscrizione cuneiforme dell’antica Babilonia afferma: “Nell’insieme ci sono a Babilonia 53 templi degli dèi principali, 55 cappelle di Marduk, 300 cappelle delle deità terrestri, 600 delle deità celesti, 180 altari della dea Ishtar, 180 degli dèi Nergal e Adad e 12 altri altari di dèi diversi”.
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Lealtà all’odierna organizzazione visibile di DioSicurezza mondiale sotto il “Principe della pace”
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Capitolo 18
Lealtà all’odierna organizzazione visibile di Dio
1, 2. Come va intesa la scrittura di Salmo 50:5?
IN SALMO 16:10 è scritto: “Non lascerai la mia anima nello Sceol. Non permetterai al tuo leale di vedere la fossa”. E in Salmo 50:5 si legge: “Raccogli a me i miei leali, quelli che concludono il mio patto sul sacrificio”. A provvedere il “sacrificio” sono forse quelli che concludono il patto di Geova? No, questi leali non ‘sacrificano’ individualmente se stessi cedendo il proprio corpo carnale per stipulare un patto con Dio.
2 Com’è dunque concluso il patto? Sul “sacrificio” del “leale” la cui anima non fu lasciata nello Sceol, ma che fu risuscitato dai morti. L’apostolo Pietro applicò le parole di Salmo 16:10 a Gesù Cristo e aggiunse: “[Davide] vide in anticipo e parlò della risurrezione del Cristo, che non fu abbandonato nell’Ades e che la sua carne non vide la corruzione. Questo Gesù ha Dio risuscitato”. — Atti 2:25, 27, 31, 32.
3. Chi sono quelli che vengono raccolti secondo il comando di Salmo 50:5, e perché dovrebbero sentirsi spinti a essere leali a Dio?
3 Questo risuscitato Gesù è il Mediatore del nuovo patto, ed è sulla base del suo sacrificio che viene convalidato il nuovo patto. (Ebrei 9:15, 17) Chi sono dunque coloro che vengono raccolti secondo il comando di Salmo 50:5? Sono i discepoli di Gesù che si trovano nel nuovo patto in virtù del suo sacrificio. Mossi da gratitudine verso Geova per questo incomparabile sacrificio, dovrebbero provare sentimenti di lealtà verso di lui.
4, 5. (a) Cosa riuscì a fare Satana il Diavolo durante la prima guerra mondiale nei suoi tentativi di distruggere l’organizzazione visibile di Geova? (b) Dove fu trasferita la sede centrale della Società e perché? (c) In un moderno parallelo di Salmo 137:1, con quale stato d’animo il leale rimanente contemplava la condizione di abbattimento dell’organizzazione di Dio?
4 Quando nel 1914 il Regno di Geova fu istituito nei cieli, le nazioni si adirarono in opposizione a quel Regno prendendo parte alla prima guerra mondiale, cosa che Dio permise. (Salmo 2:1, 2) Satana il Diavolo cercò di sfruttare quel conflitto mondiale per distruggere la parte visibile dell’organizzazione di Geova. Riuscì a far mettere in prigione il presidente della Società nel penitenziario federale di Atlanta (Georgia). Altri sette rappresentanti della Società furono imprigionati con lui.
5 A causa della persecuzione, la sede centrale della Società a Brooklyn (New York) fu trasferita in un edificio affittato a Pittsburgh (Pennsylvania). Questo fu fatto per assicurare la pubblicazione della rivista Torre di Guardia. Si attendeva a breve scadenza la glorificazione celeste dei fedeli. Ma i membri del rimanente erano inclini a piangere mentre contemplavano la condizione di oppressione e abbattimento dell’organizzazione di Geova. — Salmo 137:1.
Lealtà durante il periodo dell’imprigionamento
6-8. Mentre era in prigione, in che modo il presidente della Società, J. F. Rutherford, manifestò lealtà all’organizzazione di Geova?
6 Dando prova di lealtà all’organizzazione di Geova durante il suo periodo di reclusione, il 25 dicembre 1918 il presidente della Società, J. F. Rutherford, scrisse una speciale lettera a J. A. Bohnet, un fidato servitore di Geova, all’indirizzo della Società a Pittsburgh. Rutherford scrisse:
7 “Per essermi rifiutato di fare compromesso con Babilonia, cercando di servire fedelmente il Signore, mi trovo in prigione, cosa di cui sono grato. . . . Preferisco molto più avere la Sua approvazione e il Suo sorriso e trovarmi in prigione che fare compromesso o cedere alla Bestia ed essere libero ed avere il plauso del mondo intero. È una benedetta, dolce esperienza poter soffrire per servire fedelmente il Signore. Nel Regno bisogna tenere al sorriso del Padre più che a tutte le altre cose. Questo dovrebbe essere ben chiaro nella mente di ogni figlio di Dio. Attendiamo ansiosamente l’unione che farà di noi Uno lassù. Sono felice, nondimeno vorrei rivedervi tutti. Il congresso e l’adunanza annuale si avvicinano. Possa lo spirito di Cristo pervadere il cuore di tutti i presenti . . .
8 “C’è ancora molto da fare. Sarà un grande privilegio poter partecipare. Solo quelli che Lo amano più di ogni altra cosa sono fedeli e riceveranno questo onore. . . . Prima di quel felice giorno dev’essere data una vigorosa testimonianza. . . . I metodi e gli strumenti del passato non saranno idonei a questo scopo, ma il Signore, nella Sua bontà, provvederà. . . . Sono lieto che l’esperienza del carcere sia toccata a noi anziché al fratello Russell. Mai come ora ho odiato l’illegalità e ho amato la giustizia, e ho desiderato aiutare gli altri. . . . Il trionfo di Sion è imminente”.
L’organizzazione di Dio, loro “principale causa d’allegrezza”
9. Quale spirito del salmista rispecchiavano i rappresentanti della Società imprigionati?
9 Pur essendo marchiati agli occhi del mondo come sleali, traditori e disfattisti, i servitori di Geova non rinnegarono la Sua organizzazione. Rifiutarono di fare compromesso sotto pressione. Preferivano perdere l’uso della mano destra o divenire muti che dimenticare l’organizzazione di Dio e lasciare che essa cessasse d’essere la loro “principale causa d’allegrezza”. — Salmo 137:5, 6.
10, 11. (a) Per che cosa pregò il leale rimanente, e quali parole del salmista riguardo a Edom fecero proprie? (b) Cos’erano riusciti a fare i nemici dell’organizzazione visibile di Geova, e cosa non si sarebbero mai aspettati?
10 I nemici di Geova si rallegrarono perfidamente per l’azione intrapresa contro i rappresentanti terreni della sua organizzazione universale. Ma i servitori di Geova pregarono che venisse il suo giorno di vendetta a motivo di tutta l’onta recata sulla sua organizzazione. Fecero proprie le parole pronunciate dal salmista con riferimento all’antica Edom: “Ricorda, o Geova, riguardo ai figli di Edom il giorno di Gerusalemme, i quali dicevano: ‘Denudatela! Denudatela fino al fondamento entro di essa!’” (Salmo 137:7; Galati 4:26) No, Geova ama troppo la sua organizzazione paragonata a una moglie per dimenticare ciò che i componenti dell’organizzazione del Diavolo dicono e fanno contro i leali della sua organizzazione terrena.
11 A quel tempo, secondo tutte le apparenze, tali simpatizzanti politici di Babilonia la Grande avevano effettivamente denudato l’organizzazione visibile di Geova “fino al fondamento entro di essa”. Non si sarebbero mai aspettati di vederla risorgere dalla polvere fino ad assumere le proporzioni mondiali che l’organizzazione ha oggi.
Felicità del suo Vendicatore
12. (a) Chi mostrò d’essere il liberatore del popolo di Geova prigioniero nell’antica Babilonia, e Salmo 137:8, 9 si riferisce forse a lui nel senso più pieno? (b) Cosa predicevano quei versetti circa il vendicatore dell’organizzazione terrena di Dio?
12 Geova si servì del governante persiano Ciro per liberare il suo popolo dall’antica potenza mondiale di Babilonia. Ma, nel senso più pieno, non era Ciro colui che era indicato dalle parole conclusive del Salmo 137, riferite a Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione: “O figlia di Babilonia, che devi essere spogliata, felice sarà colui che ti ricompenserà col tuo proprio trattamento col quale tu ci hai trattati. Felice sarà chi afferrerà e in effetti frantumerà i tuoi fanciulli contro la rupe”. — Salmo 137:8, 9.
13, 14. Perché il “felice” individuo di Salmo 137:8, 9 non può rappresentare le potenze politiche che distruggeranno Babilonia la Grande?
13 Chi sarà questo che è definito “felice”? Il “felice” individuo rappresenta forse le simboliche “dieci corna” che si trovano sulla testa della “bestia selvaggia”, in groppa alla quale il vecchio sistema religioso paragonato a una meretrice ha cavalcato con gran pompa per tanto tempo? No, perché i devastatori politici dell’impero mondiale della falsa religione non la distruggeranno per far posto alla pura adorazione del vero Dio. Non lo faranno per dar gloria all’Iddio della Bibbia. Come potrebbero quindi essere rappresentati dal “felice” individuo di cui parla il salmista?
14 Le potenze politiche di questo mondo non compiranno quest’opera antireligiosa per amore degli adoratori di Geova. Perché no? Perché i testimoni di Geova rappresenteranno un ostacolo al loro progetto di arrivare a un mondo assolutamente ateo. Le potenze politiche quindi sono solo gli strumenti che l’Iddio dei Testimoni impiegherà per eseguire il suo proposito. — Rivelazione 17:17.
15. Chi spinge in effetti le potenze politiche in questo senso, e mediante chi?
15 Perciò, sebbene queste potenze politiche possano essere direttamente impiegate per annientare l’impero mondiale della falsa religione, in realtà è Geova Dio a spingerle. Come? Mediante suo Figlio Gesù Cristo, il Re intronizzato, il più grande Ciro. Pertanto il “felice” individuo predetto dal salmista è Gesù Cristo nel potere del Regno.
16. In che modo Geova distruggerà i “fanciulli” di Babilonia?
16 Mentre proteggerà i suoi leali, Geova, in senso simbolico, afferrerà ciascuno dei “fanciulli” religiosi del sistema di falsa dottrina paragonato a una meretrice e lo frantumerà contro ciò che si erge come una “rupe”, il saldo Regno di Geova Dio retto da Gesù Cristo.
17. (a) Secondo Isaia 61:1, 2, cosa doveva proclamare Gesù dopo essere stato unto con lo spirito di Dio? (b) Come viene compiuta oggi la proclamazione?
17 Quand’era sulla terra, Gesù fu unto con lo spirito del suo divino Sostenitore non solo per “proclamare l’anno di buona volontà da parte di Geova”, ma anche per proclamare “il giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. (Isaia 61:1, 2; Luca 4:16-21) Nel nostro tempo, durante gli “ultimi giorni” di questo sistema di cose, Geova sta facendo proclamare dai suoi fedeli servitori “il giorno di vendetta da parte del nostro Dio” in tutta la terra abitata, come avvertimento a tutte le nazioni. In questa proclamazione, come predetto in Rivelazione 7:9-17, al rimanente si è aggiunta una crescente “grande folla” di discepoli di Gesù Cristo paragonati a pecore.
18. A quale felicità parteciperanno i leali di Geova?
18 Tutti questi, il rimanente e la “grande folla”, hanno ubbidito al comando angelico di Rivelazione 18:4. Sono usciti da Babilonia la Grande. Perché è urgente compiere questa azione? Perché bisogna fuggire da Babilonia la Grande prima che i suoi “fanciulli” religiosi siano frantumati e devastati mediante la “bestia selvaggia” e le sue “dieci corna” poco prima di Armaghedon. Questi leali parteciperanno alla felicità del più grande Ciro, Gesù Cristo. Si uniranno ai cieli nel dire: “Lodate Iah! La salvezza e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio, perché i suoi giudizi sono veraci e giusti. Poiché egli ha eseguito il giudizio contro la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua fornicazione”. — Rivelazione 19:1, 2; confronta Geremia 51:8-11.
19. Quale felicità prova ora il leale rimanente, e quale felicità maggiore li attende?
19 Dal 1919 Geova ha fatto “una cosa grande” per il suo popolo. (Salmo 126:1-3) Il rimanente liberato prova ancora felicità di cuore per questa esaltazione del Suo potere liberatore, a conferma che Egli è “il Dio fedele”. (Deuteronomio 7:9) Sono profondamente felici, ma li attende una felicità maggiore. Questa avrà luogo quando potranno partecipare alla felicità del più grande Ciro, il regnante Monarca Gesù Cristo, allorché frantumerà tutti i “fanciulli” di quella diabolica organizzazione.
20. Chi altri partecipa alla felicità dell’unto rimanente, e perché?
20 Milioni di ex “prigionieri” di Babilonia la Grande sono già stati aiutati a fuggire da quella condannata organizzazione religiosa prima della sua violenta distruzione. Il risultato è stata la “grande folla” di “altre pecore”. Ora in tutta la terra essa ammonta a oltre 3.000.000 di persone, e non c’è limite al numero di coloro che ancora possono essere salvati dalla distruzione dell’impero mondiale della falsa religione. Mostrando lealtà all’organizzazione, stanno partecipando alla felicità del rimanente essendosi uniti a questo nel proclamare il giorno di vendetta di Geova sulla religiosa Babilonia la Grande.
21. Quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento nei confronti di Babilonia la Grande e dei suoi prigionieri?
21 Nessun compromesso, dunque, con quell’impero mondiale della falsa religione. Non si torni a lei in questi giorni del suo declino. Continuiamo ad aiutare il maggior numero possibile di prigionieri di Babilonia la Grande a uscire da quel condannato sistema prima che il più grande Ciro riporti la sua esaltante vittoria.
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L’incombente “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”Sicurezza mondiale sotto il “Principe della pace”
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Capitolo 19
L’incombente “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”
1. (a) Le nazioni che cosa costringeranno presto l’Iddio Onnipotente a scrivere nel “libro delle Guerre di Geova”, e che cos’era questo libro? (b) Da quale guerra sarà coronato questo libro?
LE NAZIONI sono infine giunte al tempo in cui costringeranno l’Iddio Onnipotente a scrivere il gran finale del “libro delle Guerre di Geova”. (Numeri 21:14) Quel libro letterale era una cronaca delle guerre combattute da Geova a favore del suo popolo. Evidentemente Mosè lo aveva letto. Il libro ebbe forse inizio con la vittoriosa guerra combattuta da Abraamo contro i re che avevano sequestrato Lot, guerra in cui Geova combatté per Abraamo. (Genesi 14:1-16, 20) Fra breve il “libro delle Guerre di Geova” sarà coronato dall’aggiunta di un nuovo capitolo: la descrizione della Sua più splendida vittoria. Sarà la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Armaghedon, l’ultimo atto a chiusura di questo sistema di cose. (Rivelazione 16:14, 16) L’intero “libro” rivelerà che l’Iddio Onnipotente non ha mai perso una guerra o una battaglia.
2, 3. (a) Dagli albori del cristianesimo, cosa si può dire di Geova in quanto a combattere “guerre” militari? (b) Cosa spingerà Geova a combattere per i suoi servitori nel nostro tempo?
2 È vero che dagli albori del cristianesimo a oggi Geova ha protetto il suo popolo con mezzi diversi dalle guerre militari. Geova non ha mai combattuto per i suoi testimoni cristiani come faceva per Israele sotto la Legge mosaica. Ma verrà il tempo, nel prossimo futuro, quando egli combatterà militarmente per i suoi devoti servitori dei tempi moderni. Cosa scatenerà quella guerra ad Armaghedon?
3 Prima dello scoppio della guerra di Dio, Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, sarà stata distrutta. Satana il Diavolo e gli irreligiosi devastatori politici di Babilonia la Grande non sopporteranno l’idea che i testimoni di Geova siano l’unico gruppo religioso superstite. I governanti mondiali non avranno raggiunto il loro obiettivo di istituire un mondo ateo. Ecco quindi che scateneranno un attacco a oltranza contro gli adoratori di Geova, la cui sovranità universale essi negano e sfidano! In tal modo si troveranno a combattere effettivamente contro Dio. — Rivelazione 17:14, 16; confronta Atti 5:39.
“Geova degli eserciti” riprende le attività militari
4. (a) Come risponderà Geova all’attacco di Gog? (b) Cosa dimostrerà quella risposta in armonia col nome “Geova degli eserciti”?
4 Satana il Diavolo, il simbolico Gog di Magog, sarà lo stratega di questo attacco contro il popolo di Geova. Quando Gog scatenerà le sue atee orde contro il popolo di Geova per saccheggiarlo e distruggerlo, Geova interverrà e combatterà per il suo popolo, come predetto in Ezechiele 38:2, 12, 18-20. La reazione di Geova è anche predetta in Zaccaria 14:3: “Geova per certo uscirà e farà guerra contro quelle nazioni come nel giorno in cui fece guerra, nel giorno del combattimento”. In questo modo l’Iddio della Bibbia dimostrerà a tutte le nazioni moderne di essere ancora un Dio guerriero, come lo era ai giorni dell’antico Israele, quando, come si legge per 260 volte nelle Scritture Ebraiche, era chiamato “Geova degli eserciti”. — Salmo 24:10; 84:12.
5, 6. (a) Quale guerra sta per scoppiare, e chi guiderà gli eserciti celesti alla battaglia? (b) Che descrizione fa l’apostolo Giovanni degli eserciti celesti che si lanceranno nella battaglia?
5 Quando arriverà ‘il gran giorno dell’Iddio Onnipotente’, sarà il momento della “guerra” che caratterizzerà quel giorno. Geova farà cenno al suo Maresciallo di campo, Gesù Cristo. Nel nome di Geova, lui e gli eserciti celesti composti da miriadi di angeli, si lanceranno nella battaglia, come su cavalli da guerra. (Giuda 14, 15) Come un corrispondente di guerra, l’apostolo Giovanni ci fornisce una descrizione anticipata della schiacciante vittoria che il Maresciallo di campo di Geova riporterà nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”:
6 “Vidi il cielo aperto, ed ecco, un cavallo bianco. E colui che vi sedeva sopra è chiamato Fedele e Verace, e giudica e guerreggia con giustizia. I suoi occhi sono una fiamma di fuoco, e sulla sua testa sono molti diademi . . . E gli eserciti che erano nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi, ed eran vestiti di lino bianco, puro e fine. E dalla sua bocca esce una lunga spada affilata, affinché colpisca con essa le nazioni, ed egli le pascerà con una verga di ferro. E calca lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente. E sul suo mantello, e sulla coscia, ha scritto un nome, Re dei re e Signore dei signori”. — Rivelazione 19:11-16.
7. Cosa significherà per le nazioni il fatto che il simbolico strettoio dell’ira di Dio verrà calcato?
7 Il regale Maresciallo di campo, Gesù Cristo, guiderà gli eserciti celesti in una carica vittoriosa contro tutti i nemici schierati ad Armaghedon. Trasformerà quel campo di battaglia in un enorme strettoio! Il fatto che il Re dei re ‘calchi lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente’ significa che le nazioni verranno completamente schiacciate. Saranno gettate come uve mature nel terribile “strettoio” dove il “furore dell’ira di Dio Onnipotente” si abbatterà su di loro con forza schiacciante. Gli eserciti celesti calcheranno anch’essi il “grande strettoio dell’ira di Dio”. — Rivelazione 14:18-20.
8. Come descrive Geova la propria strategia bellica?
8 I testimoni di Geova sulla terra non impugneranno la “spada” contro le orde di Gog, ma Geova sì. Questa è la Sua battaglia! Ed ora infine le nazioni di questo mondo scientificamente avanzato Lo vedranno combattere! AscoltateLo mentre descrive la propria strategia bellica: “‘Per certo chiamerò contro di lui [contro Gog] in tutta la mia regione montagnosa la spada’, è l’espressione del Signore Geova. ‘La spada di ciascuno sarà contro il suo proprio fratello. E per certo verrò in giudizio con lui, con la pestilenza e col sangue; e farò piovere rovescio di pioggia inondatrice e chicchi di grandine, fuoco e zolfo su di lui e sulle sue schiere e su molti popoli che saranno con lui. E per certo mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere dinanzi agli occhi di molte nazioni; e dovranno conoscere che io sono Geova’”. — Ezechiele 38:21-23.
Armi divine impiegate contro il nemico
9. Quali sono alcune armi da guerra che Geova impiegherà contro i suoi nemici?
9 Come armi da guerra, Geova impiegherà le forze del creato: rovesci di pioggia inondatrice, chicchi di grandine di dimensioni micidiali, piogge devastatrici di fuoco e zolfo, getti d’acqua dalle profondità del sottosuolo e fragorosi fulmini. Per il fulgore degli strumenti di morte che Dio impiegherà contro i suoi nemici, la luce sarà così intensa di giorno e di notte che sembrerà superflua l’illuminazione del sole e della luna letterali. Sarà come se questi restassero immobili, non dando più luce, ma lasciando che siano gli abbaglianti dardi di Geova a manifestare il loro potere illuminante. (Abacuc 3:10, 11) Geova ha a disposizione un’abbondanza di fenomeni naturali da impiegare nel combattimento. — Giosuè 10:11; Giobbe 38:22, 23, 29.
10. Secondo Zaccaria 14:12, di cos’altro si servirà Geova nel veniente “giorno del combattimento”?
10 Nel veniente “giorno del combattimento”, Geova si servirà anche della pestilenza e del “flagello”. A questo riguardo il profeta Zaccaria scrisse: “Questo sarà il flagello col quale Geova flagellerà tutti i popoli che effettivamente faranno servizio militare contro Gerusalemme: A uno marcirà la carne, mentre starà in piedi; e a uno marciranno i medesimi occhi nelle loro cavità, e a uno marcirà la medesima lingua nella bocca”. — Zaccaria 14:12.
11. Che accadrà quando il “flagello” colpirà i guerrieri che staranno attaccando il popolo di Geova?
11 Sia esso letterale o no, il “flagello” metterà a tacere le bocche che si saranno aperte per pronunciare terribili minacce! Le lingue marciranno! Le facoltà visive verranno meno, così che gli attaccanti dallo sguardo truce potranno solo colpire alla cieca. Gli occhi marciranno! I muscoli dei potenti guerrieri perderanno vigore mentre questi staranno in piedi, non quando giaceranno cadaveri al suolo. La carne che riveste il loro scheletro marcirà! — Confronta Abacuc 3:5.
12. Che effetto avrà il “flagello” sugli accampamenti e sull’equipaggiamento militare del nemico?
12 Il “flagello” si abbatterà all’improvviso sui loro accampamenti militari. L’equipaggiamento offensivo mobile sarà irrimediabilmente immobilizzato! (Zaccaria 14:15; confronta Esodo 14:24, 25). A indicare quanto si rivelerà inutile il loro equipaggiamento militare, Zaccaria 14:6 dice: “Deve accadere in quel giorno che non ci sarà luce preziosa, le cose saranno congelate”. Nessuna celeste luce di favore divino risplenderà su di loro. Le luci artificiali della scienza moderna non dissiperanno le tenebre del disfavore divino. Gli strumenti operativi saranno paralizzati come dal gelo, congelati.
13. Cosa accrescerà il terrore suscitato da Geova fra gli attaccanti?
13 Tutto ciò è abbastanza terrificante! Ma ad accrescere il terrore ci sarà la confusione che Dio provocherà fra gli attaccanti. La loro concertata azione contro i testimoni di Geova sarà sventata. Come gladiatori con un elmo accecante sulla testa in un circo romano, si colpiranno a vicenda alla cieca. La micidiale confusione diverrà generale, mentre si massacreranno gli uni gli altri. — Zaccaria 14:13.
14. (a) Che dimensioni assumerà allora il massacro, e in che modo gli uccelli e le bestie beneficeranno della vittoria di Geova? (b) In che modo i superstiti considereranno gli “uccisi da Geova”?
14 Il massacro in quel giorno fatidico sarà immenso, perché imponenti saranno le forze schierate dalla parte di Gog in quella battaglia. (Rivelazione 19:19-21) Sarà veramente un conflitto mondiale, perché nessun settore della terra sfuggirà alla distruzione. Per di più, quelli uccisi ad Armaghedon non saranno sepolti in tombe commemorative. Uccelli d’ogni sorta e bestie del campo beneficeranno del trionfo di Dio e nello stesso tempo contribuiranno a ripulire la terra dai numerosi cadaveri che giaceranno sul suolo come concime, non rimpianti, insepolti, detestati dai superstiti. (Ezechiele 39:1-5, 17-20; Rivelazione 19:17, 18) Gli “uccisi da Geova” si saranno guadagnati l’infamia eterna. — Geremia 25:32, 33; Isaia 66:23, 24.
Abbellito il nome di Geova
15. Allora quale notevole avvenimento avrà avuto luogo, e con quale effetto sul nome di Geova?
15 Così “Geova degli eserciti”, mediante il suo Maresciallo di campo, Gesù Cristo, si procurerà una gloria eterna. Allora avrà avuto luogo il più grande avvenimento della storia universale: la rivendicazione della sovranità universale di Geova e la santificazione del suo sacro nome. (Ezechiele 38:23; 39:6, 7) Geova si farà un nome superiore a qualsiasi cosa descritta nel “libro delle Guerre di Geova” e nelle Scritture Ebraiche della Sacra Bibbia. (Confronta Isaia 63:12-14). Che bel nome si farà Geova grazie alla sua tremenda vittoria nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”! Con giubilo, tutti coloro che amano quel nome lo celebreranno quindi per sempre, cantandone le lodi!
16. Visto che incombe la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, quale preghiera viene rivolta a favore della “grande folla”?
16 Avanti, dunque, nella battaglia, o Geova degli eserciti, col tuo reale Figlio Gesù Cristo al tuo fianco! (Salmo 110:5, 6) I tuoi fedeli Testimoni sulla terra divengano gioiosi testimoni della tua incomparabile vittoria tramite il tuo Re Gesù Cristo nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”. La “grande folla” esca esultante dalla “grande tribolazione” per essere tuoi testimoni terreni in eterno. (Rivelazione 7:14) Sotto la tua amorevole cura, possano essi sopravvivere ed entrare nel pacifico Regno millenario del tuo vittorioso “Principe della pace”. Siano essi una testimonianza visibile per i morti risuscitati a rivendicazione della tua legittima sovranità su tutto l’universo. Grazie per aver scritto il gran finale del “libro delle Guerre di Geova”. Questa cronaca della tua incomparabile vittoria rimanga per l’eternità negli annali della storia universale!
[Immagine alle pagine 156 e 157]
“Geova degli eserciti” combatterà contro le nazioni
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