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Giovani: il vostro ruolo in una famiglia felice e unitaLa Torre di Guardia 1986 | 1° novembre
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Giovani: il vostro ruolo in una famiglia felice e unita
“Mostrai d’essere un vero figlio a mio padre, tenero e unico dinanzi a mia madre”. — PROVERBI 4:3.
1, 2. Quale problema esiste in alcune famiglie cristiane?
CHE sollievo si prova a far conoscere i propri timori a qualcuno che si preoccupa di noi, che cerca di capire come ci sentiamo e che ci dà consigli tenendo conto della nostra personalità! E se quel qualcuno è un genitore, allora è una vera e propria benedizione. Voi vi sentite vicini ai vostri genitori?
2 Due adolescenti i cui genitori sono cristiani hanno scritto: “Il nostro problema numero uno è il dialogo. Sembra proprio che non riusciamo a parlare con i nostri genitori. Entrambi li amiamo molto, moltissimo, ma sembra non si sia capaci di comunicare. Ho pregato costantemente per questo, ma non riesco a trovare la soluzione”. Perché ci sono casi in cui anche in case cristiane manca un vero e proprio dialogo? È possibile risolvere questo problema?
Perché manca il dialogo
3, 4. Citate alcune ragioni per cui tra genitori e figli manca il dialogo.
3 I ragazzi di cui si è parlato prima non erano d’accordo con i loro genitori in merito alla scelta dello svago e delle amicizie. I disaccordi, insieme alla sensazione che non si tenga conto del loro punto di vista, possono essere tra le cause dell’interruzione del dialogo. Ma perché sorgono questi contrasti? Proverbi 20:29 suggerisce una ragione. Qui leggiamo: “La bellezza dei giovani è la loro potenza, e lo splendore dei vecchi sono i loro capelli grigi”. Siccome la “potenza” giovanile non è stata temprata dalle dure realtà vissute nel corso degli anni, voi giovani potete non vedere i pericoli, pensando che ‘non succederà niente di male’. I vostri genitori, invece, grazie alla saggezza accumulata con gli anni — o anche in seguito a qualche amara esperienza personale — la pensano in un altro modo. Anche se comprendono i vostri sentimenti, possono scorgere subdoli pericoli di cui voi non vi accorgete. — Proverbi 29:15.
4 In altre circostanze, la mancanza di dialogo può essere dovuta al fatto che trovate difficile parlare di certi vostri stati d’animo che vi turbano. A causa di contrasti avuti con altri o di errori da voi stessi commessi, forse vi sentite molto addolorati. La vostra reazione potrebbe essere come quella di Giobbe, il quale pensava che i suoi stessi fratelli, i suoi amici più cari, sì, persino i suoi stessi familiari gli avessero voltato le spalle. (Giobbe 19:13-19) In alcuni casi la barriera si crea perché un genitore “chiude l’orecchio” quando un giovane cerca di parlare dei propri intimi sentimenti. (Proverbi 21:13) Un’adolescente si lamentò, dicendo: “Stavo malissimo, piangevo tantissimo e mio padre mi diceva: ‘Piangere non serve a nulla’; così mi sono chiusa in me stessa. Non piangevo più mentre lui era nei paraggi e smettemmo di parlarci”.
5. Qual è la prima cosa da fare per migliorare il dialogo?
5 Tuttavia, a prescindere dall’atteggiamento dei vostri genitori, c’è molto che potete fare voi per migliorare il dialogo! Cominciate col fare un’onesta valutazione del rapporto che avete con i vostri genitori. La nazione di Israele, ad esempio, pretendeva di essere molto vicina al suo celeste Padre, dicendo: “Padre mio, tu sei l’amico confidenziale della mia giovinezza!” Ma, in realtà, la loro relazione con Lui era tesa, perché si comportavano in modo ribelle. (Geremia 3:4, 5) I vostri genitori sono veramente degli ‘amici confidenziali’, intimi? È possibile che stiate facendo cose che, magari senza volerlo, ostacolano il dialogo? Potete dire come Salomone: “Mostrai d’essere un vero figlio a mio padre [e mia madre]”? (Proverbi 4:3) Cosa potete fare per avvicinarvi di più a loro?
“L’amorevole benignità e la verità”
6. (a) Secondo Proverbi 3:3, quali qualità aiuteranno un giovane a ‘trovare favore agli occhi di Dio e dell’uomo’? (b) Come si possono ‘legare alla gola’?
6 Il saggio re Salomone esaminò cosa occorreva a un giovane per ‘trovare favore e buona perspicacia agli occhi di Dio e dell’uomo terreno [genitori inclusi]’. Le sue conclusioni? “Figlio mio, . . . l’amorevole benignità e la verità stesse non ti lascino. Legatele intorno alla gola. Scrivile sulla tavoletta del tuo cuore”. (Proverbi 3:1-4) L’amorevole benignità e la verità vi faranno avvicinare ai vostri genitori. Queste qualità, però, devono diventare parte integrante della vostra personalità, devono essere ‘legate intorno alla gola e scritte sul cuore’. Nei tempi biblici, spesso l’anello con sigillo era legato a una funicella appesa al collo. (Genesi 38:18) Questo anello aveva un valore inestimabile, perché senza di esso un documento non poteva essere autenticato. Colui che portava l’anello non lo dimenticava mai e gli veniva di continuo rammentato quanto fosse prezioso. Perciò, occorre tenere sempre in mente l’amorevole benignità e la verità e non dimenticarne mai l’importanza. Ma come si possono manifestare queste qualità?
7. Come si può mostrare amorevole benignità allo scopo di migliorare il dialogo?
7 “L’amorevole benignità”, nel senso dell’originale parola ebraica, vuol dire “amore leale” e sottintende l’impegno personale che uno mette in una relazione. Pertanto, siete leali verso i vostri genitori e vi sforzate di star loro vicini dal punto di vista affettivo? In Zaccaria 7:9, 10 l’amorevole benignità viene posta in relazione con la misericordia e la compassione. Siete compassionevoli verso i vostri genitori, tenendo conto delle pressioni cui loro devono far fronte? L’amorevole benignità di alcuni “è come le nuvole del mattino e come la rugiada che presto scompare”. (Osea 6:4) La vostra amorevole benignità scompare se la discussione si fa accesa o le cose non vanno come volete voi? Se siete nervosi, sapete mantenere ‘la legge di amorevole benignità sulla vostra lingua’? La lealtà e la compassione sono indispensabili perché ci sia dialogo. — Proverbi 31:26.
8. Come può un giovane mostrarsi veritiero?
8 “La verità” crea un profondo legame di amicizia, dato che occorre la fiducia perché una relazione sia intima. Non siate come “gli uomini non veritieri”, i quali nascondevano il tipo di persone che erano. (Salmo 26:4) Potreste essere tentati a vivere, in effetti, una doppia vita: una quando i genitori sono nelle vicinanze, e un’altra quando non vi vedono. Questo comportamento può avere un esito tragico, particolarmente quando dovete affrontare un problema serio e non siete sufficientemente preparati per risolverlo da soli. Pensate, inoltre, alla perdita di fiducia, allorché viene a galla una condotta ipocrita. “I miei sanno molte più cose di quanto io non creda”, ha detto un giovane cristiano. “Se cerco di nasconder loro qualcosa, non faccio altro che ingannare me stesso e tentare di prendere in giro Geova”. Sì, siate decisi a coltivare la verità in voi stessi. Ma mostrarsi veritieri significa soltanto evitare discorsi e azioni ‘perversi’? — Proverbi 4:20, 24; 10:9.
‘Parlate con cuore sincero’
9. Quale problema riuscirono a risolvere due giovani, e con quale risultato?
9 Alcuni giovani non rivelano i loro veri sentimenti ai genitori. Per esempio, uno dei giovani menzionati nel paragrafo 2 ha ammesso: “Per mantenere la pace, cominciammo a dire quello che sapevamo i nostri genitori volevano sentire, ma tenevamo per noi i nostri veri sentimenti”. Questi adolescenti cercarono aiuto. Un anziano li incoraggiò a parlare ai loro genitori imitando il giovane Eliu, che disse: “Parlo con cuore sincero”. (Giobbe 33:3, Nuovissima Versione della Bibbia) Dopo aver fervidamente pregato, aprirono infine il cuore ai genitori, esternando le proprie amarezze. (Confronta Proverbi 12:18). Pur sorpreso nell’apprendere qual era lo stato d’animo dei figli, il padre ammise di aver esagerato. Fu felice che avessero parlato. La figlia ha detto: “La nostra situazione familiare sta lentamente, ma decisamente, migliorando. Quando abbiamo cominciato a parlare in modo più aperto, noi figli abbiamo compreso i motivi per cui loro hanno stabilito certe regole. Loro hanno smesso di sgridarci come se fossimo bambini. Abbiamo cominciato a capirci molto meglio”.
10, 11. (a) Secondo Proverbi 27:19, cosa può contribuire a rendere calorosa l’atmosfera familiare? (b) In che modo i giovani possono mettere in pratica questo versetto?
10 Aprirsi con i propri genitori favorisce il dialogo sincero. Quando parlate con calma e in modo rispettoso, i vostri genitori possono rendersi conto di cosa avete nel cuore. (Proverbi 29:11) Anche voi potete capire le qualità che sono nel loro cuore. Questo dialogo aperto e cordiale vi aiuta a conoscere meglio il vostro stesso cuore. Proverbi 27:19 afferma: “Come nell’acqua faccia corrisponde a faccia, così il cuore di un uomo a quello di un uomo”.a Come in uno specchio d’acqua potete vedere riflessa l’immagine del vostro volto, così dialogando sinceramente con i vostri genitori potrete capire che i loro sentimenti e i loro motivi non sono poi tanto diversi dai vostri. Questo scambio di idee favorisce la comprensione e l’interessamento reciproci, essenziali perché l’atmosfera familiare sia calorosa.
11 Perciò, siate disposti a trattare con i vostri genitori anche argomenti spiacevoli. Parlate dei vostri timori e delle vostre delusioni, nonché delle vostre gioie e dei vostri successi. Dite loro quali mete vi siete prefissi nella vita e per che cosa pregate. Non cedete alla tendenza a ‘isolarvi’. (Proverbi 18:1) Cercate di passare regolarmente un po’ di tempo insieme a uno dei vostri genitori, per poter parlare di questi argomenti personali. Alcuni giovani sono riusciti a farlo tra una visita e l’altra mentre svolgevano l’opera di predicazione con un genitore, o durante lunghe passeggiate, o anche quando la famiglia sta insieme per divertirsi.
12. Di quali realtà devono tenere conto i giovani?
12 Anche se i vostri sforzi per favorire un buon dialogo di solito avranno un effetto positivo, né voi né i vostri genitori siete perfetti. A volte i genitori possono agire in modo ingiusto, mostrare mancanza di sensibilità nei confronti dei sentimenti altrui o non dare un buon esempio. Potrebbero non essere credenti e non trattarvi sempre secondo i princìpi biblici. Alcuni di voi forse vivono in una famiglia dove c’è un solo genitore o dove c’è un patrigno o una matrigna, situazioni queste in cui sorgono problemi particolari. Per quanto possiate essere legati ai vostri genitori ci saranno momenti in cui vi sentirete emotivamente soli. Com’è possibile riuscire a sopportare fedelmente queste circostanze difficili?
Imparate a ‘portare il giogo durante la giovinezza’
13. Perché l’affermazione di Geremia riportata in Lamentazioni 3:27 sembra strana?
13 Quando ricevette il suo incarico da Geova, il profeta Geremia esclamò: “Effettivamente io non so parlare, poiché non sono che un ragazzo”! Ma Geova lo rassicurò e lo rafforzò. A motivo delle sofferenze, dei timori e dello scoraggiamento, a volte Geremia provò il desiderio di smettere, e in un’occasione disse: “Maledetto sia il giorno in cui nacqui!” (Geremia 1:6, 19; 20:7-9, 11, 14) In seguito, scrisse: “È bene che l’uomo robusto porti il giogo durante la sua giovinezza”. (Lamentazioni 3:27) Ma in che senso può essere utile portare un giogo di afflizioni? La vicenda di Giuseppe ce lo fa capire molto bene.
14, 15. (a) Cosa accadde a Giuseppe da giovane? (b) In che modo fu ‘raffinato dal detto di Geova?
14 A 17 anni Giuseppe ricevette in sogno la promessa divina secondo la quale lui avrebbe occupato una posizione importante. Ma purtroppo i fratelli, gelosi, lo vendettero in schiavitù. Finì in Egitto e successivamente fu gettato in catene in una prigione sotterranea dietro la falsa accusa di tentata violenza carnale. (Genesi 37:2, 4-11, 28; 39:20) Questo giovane esemplare, erede di una straordinaria promessa, era ora rinchiuso tra le squallide pareti di una segreta! Poiché si trovava in terra straniera, non aveva neppure un amico che si preoccupasse del suo caso o intercedesse per lui.
15 “Afflissero con i ceppi i suoi piedi [di Giuseppe], la sua anima venne entro i ferri; fino al tempo che venne la sua parola, il detto di Geova stesso lo raffinò”. (Salmo 105:17-19) Giuseppe soffrì come schiavo e prigioniero per 13 anni prima che si avverasse la promessa di Geova. Questa esperienza lo raffinò. Geova permise queste difficoltà per uno scopo, anche se non fu lui a provocarle. Avrebbe Giuseppe continuato a riporre la propria speranza nel “detto di Geova” pur se sottoposto a questa durissima prova? Sarebbe riuscito a far maturare le sue buone qualità e a conseguire la pazienza, l’umiltà, la forza spirituale e la determinazione necessarie per superare questa difficile situazione? Ebbene, Giuseppe uscì da quella prova come l’oro dopo che è stato raffinato dal fuoco: più puro e ancor più prezioso agli occhi di Dio, che lo avrebbe poi usato in maniera meravigliosa. — Genesi 41:14, 38-41, 46; 42:6, 9.
16. Come deve considerare un giovane le avversità?
16 Sia Giuseppe che Geremia non soffrirono per colpa loro. Avevano già coltivato delle qualità sante. Ma si raffinarono ancora di più man mano che fronteggiarono le avversità. Quanto più hanno bisogno di essere raffinati quei giovani che hanno sbagliato! Se lasciate che essa vi addestri, la disciplina — a volte molto difficile da accettare — produrrà giustizia. (Ebrei 12:5-7, 11) Questo addestramento può produrre una forza interiore simile a quella dell’acciaio temperato. Così come “Geova continuò ad essere con Giuseppe e gli mostrava amorevole benignità”, egli vi darà forza oltre ciò che è normale e vi ricompenserà riccamente per la vostra perseveranza. — Genesi 39:21; II Corinti 4:7.
17. Che effetto ebbe su una ragazza una situazione difficile? Quale lezione ne potete trarre?
17 Per esempio, una ragazza pensò di andarsene di casa perché le sembrava che il suo nuovo patrigno fosse troppo rigido e non capisse come lei si sentiva dopo la morte del suo amatissimo padre. Rendendosi conto però che questo non avrebbe fatto altro che aggravare i problemi, rimase a casa e perseverò. Ora, quasi 13 anni dopo, dice: “La disciplina del mio patrigno mi ha reso una persona migliore. Quando vivevo sola con mia madre, ero viziata e ribelle. Volevo sempre fare le cose a modo mio. Ho imparato a tener conto degli altri. Geova ha esaudito le mie molte preghiere per avere la forza di abituarmi alla morte di mio padre e di avvicinarmi di più al mio patrigno”. Certo, se imparerete a vivere con le avversità, vi avvicinerete di più a Geova. Egli potrà così divenire vostro Amico, ‘la vostra fiducia dalla giovinezza’. — Salmo 71:5.
18. (a) Cosa determina quale sarà il futuro di un giovane? (b) Perché i giovani dovrebbero considerare preziosi i genitori?
18 Non dimenticate mai che non è l’ambiente familiare da solo a determinare quanto valete come persona, né quale sarà il vostro futuro. Ma “mediante le sue pratiche il ragazzo [o la ragazza] fa riconoscere se la sua attività è pura e retta”. (Proverbi 20:11) Le vostre pratiche rette vi renderanno cari a Dio e daranno un senso e un significato alla vostra vita. Nessuna famiglia è perfetta, ma cercate le qualità positive che esistono in casa vostra. Pensate ai sacrifici che i vostri genitori hanno fatto per fornirvi cibo, vestiario, un tetto, cure mediche, e cose del genere. Anziché ripagarli con l’ingratitudine, ‘onorate vostro padre e vostra madre’. Teneteli in gran conto, considerateli preziosi. — Efesini 6:1-3; Proverbi 16:20; 17:13.
19. Quali ricompense si hanno quando si ubbidisce di cuore ai propri genitori?
19 Se avrete un buon dialogo con i genitori, li amerete di più. Ubbidirete così di cuore. “Figlio mio [o figlia mia], non dimenticare la mia legge, e il tuo cuore osservi i miei comandamenti”, esorta il padre saggio, che specifica poi quali ricompense ci saranno, “perché ti saranno aggiunti lunghezza di giorni e anni di vita e pace”. — Proverbi 3:1, 2.
[Nota in calce]
a Lo studioso A. Cohen commenta così questo versetto: “Nel cuore del nostro amico vediamo riflesso il nostro stesso carattere. . . . È grazie a un aperto e cordiale rapporto di amicizia che impariamo a conoscere noi stessi e a capire cosa abbiamo dentro”. (Proverbi, Soncino Press) La versione biblica di W. F. Beck dice in parte: “Così puoi vedere te stesso riflesso nel cuore di un altro uomo”.
Ricordate?
◻ Quali possono essere le cause della mancanza di dialogo?
◻ Come può mostrare un giovane amorevole benignità?
◻ In che modo la verità migliorerà il dialogo in famiglia?
◻ A cosa serve portare il giogo dell’avversità da giovani?
[Immagine a pagina 18]
Come il giogo delle difficoltà raffinò la personalità di Giuseppe, così la vostra personalità sarà raffinata se sopporterete le difficoltà mentre siete giovani
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Genitori, come potete ‘edificare’ la vostra famiglia?La Torre di Guardia 1986 | 1° novembre
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Genitori, come potete ‘edificare’ la vostra famiglia?
“Mediate la sapienza si edificherà una casa, e mediante il discernimento sarà fermamente stabilita”. — PROVERBI 24:3.
1. Cosa è indispensabile perché la famiglia sia forte?
NEL corso di un recente sondaggio è stato chiesto a oltre 550 consulenti familiari quali caratteristiche accomunano le famiglie forti. In cima all’elenco c’erano il comunicare e l’ascoltare. Dolores Curran, che ha condotto il sondaggio, ne ha spiegato il perché: “Sono fattori che ci spingono a preoccuparci, a dare, a prodigarci e a impegnarci per gli altri. Se non ascoltiamo gli altri e non ci prodighiamo con sincerità per loro, non possiamo conoscerli. La nostra casa diventerà una specie di dormitorio i cui occupanti saranno pronti a reagire con ira, invece di preoccuparsi dei bisogni reciproci”. Sì, un buon dialogo è indispensabile per avere una famiglia forte.
2, 3. (a) Quale problema è stato notato perfino in alcune famiglie cristiane? (b) Secondo quanto rivela Proverbi 24:3, 4, cosa serve per edificare una famiglia forte? (c) A quali domande occorre rispondere?
2 Se manca l’intimità, invece, ci possono essere conseguenze tragiche. Per esempio, a una filiale africana della Società (Watch Tower) è stato chiesto perché alcuni giovani cristiani hanno lasciato la moralità biblica. “La principale debolezza che riguarda l’intero problema nel suo insieme”, è stata la risposta, è da ricercarsi nella “mancanza da parte di alcuni genitori di essere buoni ascoltatori e di ragionare con i figli. Tantissimi genitori non hanno una relazione veramente intima con i figli”. Questo è, naturalmente, soltanto un aspetto del problema, per quanto importante. L’ubbidienza e la santa devozione che il singolo giovane — come chiunque altro — deve mostrare vengono al primo posto. (Romani 14:12; 1 Timoteo 6:6) Esaminate poi Proverbi 24:3, 4, che dice: “Mediante la sapienza si edificherà una casa, e mediante il discernimento sarà fermamente stabilita. E mediante la conoscenza le stanze interne si empiranno d’ogni cosa di valore, preziosa e piacevole”.
3 Come si può, tuttavia, usare la sapienza, il discernimento e la conoscenza per raggiungere la necessaria intimità affettiva, in particolar modo con gli adolescenti? Come evitare di creare, magari senza volerlo, ostacoli al dialogo? (Confronta Proverbi 14:1, 12). Soprattutto, come si può edificare una famiglia che sia salda nella vera adorazione? Ci sono così tante cose che richiedono tempo e attenzione, che c’è da chiedersi da dove cominciare. La prima qualità, la sapienza, può servire a determinare quali cose sono più importanti.
Stabilite con sapienza quali cose sono più importanti
4. Una famiglia cristiana a cosa dovrebbe dare la precedenza assoluta?
4 “Il timore di Geova è il principio della sapienza”, scrisse il salmista. (Salmo 111:10) È indispensabile avere sano timore di dispiacere a Dio e mettere al primo posto la sua adorazione. Una madre ha spiegato come lei e il marito sono riusciti ad educare i due figli perché diventassero servitori di Geova: “Abbiamo riempito la nostra vita della verità: abbiamo assistito a tutti i congressi, ci siamo preparati e abbiamo frequentato tutte le adunanze e abbiamo fatto del servizio di campo un aspetto regolare della nostra vita”. Il marito ha aggiunto: “La verità non è semplicemente parte della nostra vita, è la nostra vita. Tutto il resto ruota attorno ad essa”. Date anche voi all’adorazione di Geova la precedenza assoluta in casa vostra?
5. Perché i genitori cristiani devono mostrare equilibrio?
5 Prendere parte al ministero di campo come famiglia vi farà sentire più vicini, ma dovete dedicare personalmente tempo ed energie emotive per interessarvi dei bisogni specifici dei figli. Perciò, ci vuole equilibrio per stabilire quanto tempo potete dedicare all’opera di predicazione o alle attività di congregazione mentre al tempo stesso curate spiritualmente, affettivamente e materialmente ‘quelli che son vostri’. Dovete ‘imparare prima a praticare la santa devozione nella vostra propria casa’. (I Timoteo 5:4, 8) Per aiutare in particolar modo i padri ad acquistare il necessario equilibrio nel ripartire il tempo tra obblighi familiari e doveri del ministero, La Torre di Guardia del 1º marzo 1960 consigliava: “Si deve dare il giusto peso agli interessi della nostra stessa famiglia. Certo Geova Dio non s’aspetta che un uomo dedichi tutto il suo tempo all’attività della congregazione, per aiutare fratelli e vicini ad ottenere la salvezza, tanto da trascurare la salvezza della propria famiglia. La moglie e i figli costituiscono la principale responsabilità dell’uomo”.
6. Da quale pericolo devono guardarsi i genitori e come possono riuscirci?
6 Per assolvere questa responsabilità non basta trascorrere molte ore in compagnia dei figli: occorre sfruttare pienamente quel tempo. Purtroppo, alcuni genitori si sono lasciati prendere a tal punto dalle faccende della congregazione — di per se stesse molto impegnative — o dalla ricerca di cose materiali che, anche quando sono con i figli, hanno la mente altrove. Spesso, solo dopo che in famiglia si è verificato il dramma hanno capito di dover riconsiderare a cosa dare la precedenza. “La sapienza dall’alto è . . . ragionevole, pronta a ubbidire”. (Giacomo 3:17) La sapienza celeste vi aiuterà a ripartire dovutamente il vostro tempo e il vostro impegno emotivo in modo da ubbidire a tutti i comandi di Geova.
La verga e la riprensione danno sapienza
7. Come si può mettere in pratica con efficacia Proverbi 29:15?
7 Se con benignità vi mostrate fermi quando si tratta dei giusti princìpi, i vostri figli capiranno che vi preoccupate di loro. La permissività alimenta l’insicurezza giovanile e la delinquenza. “la verga e la riprensione sono ciò che dà sapienza”. (Proverbi 29:15; 22:15) Perché abbiano effetto, “la verga e la riprensione” devono essere accompagnate dall’amore. Se viene impartita senza un criterio o quando gli animi sono accesi, la disciplina può avere l’effetto di abbattere i figli. “Padri, non esasperate i vostri figli, onde non siano scoraggiati”. (Colossesi 3:21) È vero che “la verga” della disciplina include anche la dovuta punizione, ma imporre esigenze non ragionevoli, essere eccessivamente critici e umiliare i figli significa abusare di questa “verga”, e di conseguenza la fiducia dei figli in voi e in se stessi spesso ne risulterà minata. Potrebbero ‘scoraggiarsi’.
8. Spiegate per quale motivo la “riprensione” va oltre la punizione.
8 Occorrono però sia “la verga” che “la riprensione”. Riprendere non vuol dire semplicemente punire, ma anche presentare fatti che convincano un’altra persona.a Il termine ebraico reso “riprensione” è tradotto anche ‘argomento avverso’, o contrario. (Salmo 38:14) Pertanto, riprendere significa in effetti volere e sapere esporre fatti che consentano a vostro figlio di capire i motivi del vostro comportamento. Le pubblicazioni della Società (Watch Tower) contengono materiale, in parte scritto appositamente per i giovani, che può aiutarvi a fornire valide ragioni per spiegare a vostro figlio perché una certa condotta è sbagliata. Ve ne avvalete?
Il discernimento genera empatia
9. Cos’è il discernimento, e perché è importante?
9 Anche il discernimento è indispensabile perché vi sia dialogo. Il termine ebraico originale deriva da una radice che vuol dire “discernere fra”, “distinguere”. Si tratta di una profonda perspicacia che non si ferma alle apparenze, ed è pertanto affine all’intendimento, all’empatia e alla compassione. — I Pietro 3:8.
10. In che modo, nei tempi biblici, andando oltre le apparenze fu evitata una guerra?
10 Un esempio biblico che mostra quanto sia importante il discernimento è riportato in Giosuè 22:9-34. Le tribù di Ruben e di Gad e mezza tribù di Manasse, che avevano ricevuto la loro eredità terriera ad est del Giordano, costruirono sulla loro terra un enorme altare. Le altre tribù, considerandolo un atto apostata, si accinsero a punire quella che pareva una flagrante violazione della legge di Dio. (Levitico 17:8, 9) Prima di passare all’azione, inviarono una delegazione dalle due tribù e mezzo. (Proverbi 13:10) Dalla conversazione risultò chiaro che l’altare non era stato costruito per offrire sacrifici, ma “piuttosto per l’ansiosa cura”. Poiché il Giordano le separava dalle altre tribù, le due tribù e mezzo erano profondamente preoccupate che le generazioni successive si allontanassero dall’adorazione di Geova. L’altare sarebbe servito a ricordare, fungendo da “testimonianza”, del fatto che anche loro facevano parte del popolo di Dio. Come apparivano diverse le cose dopo quella spiegazione! Quello che pareva uno spudorato peccato andava ora visto sotto una luce diversa. Essendo ‘lente all’ira’, le altre tribù riuscirono a capire la vera situazione, ciò che generò un’atmosfera di comprensione reciproca. — Proverbi 14:29.
11. In che modo un genitore mostrò discernimento?
11 Quando sorge un problema che vede coinvolto vostro figlio, cercate di mostrare discernimento? Per esempio, il figlio di una coppia cristiana cominciò a tornare a casa da scuola ‘arrabbiato con tutti’. “Non voleva dirci perché era tanto arrabbiato”, ha spiegato il padre. “In un primo momento ho pensato che stesse semplicemente diventando ribelle, ma poi ho notato che si calmava quando gli chiedevo com’era andata a scuola. Ebbene, abbiamo fatto una lunga chiacchierata e ho scoperto che, siccome era basso per la sua età, i suoi compagni lo prendevano in giro. Dopo avergli assicurato che capivo quanto era difficile sopportare un simile trattamento, gli diedi alcuni consigli pratici per aiutarlo ad affrontare la situazione”. Il comportamento del ragazzo migliorò subito.
12. Perché per quasi tutti i giovani l’adolescenza è un periodo difficile, e cosa è richiesto da parte dei genitori?
12 Con vostro figlio avreste mostrato la stessa pazienza? Cose come la scuola, l’aspetto fisico, i desideri sessuali e l’essere popolari influiscono molto sui giovani, e soprattutto sugli adolescenti. “Fra tutti gli stadi dello sviluppo dell’uomo, l’adolescenza è il più difficile”, ha affermato un periodico (Adolescence). “Gli adolescenti, critici verso se stessi e inesperti, si rendono conto che manca loro qualcosa in un mondo competitivo e insensibile. Non sapendo accettare le umiliazioni e gli insuccessi, reagiscono provando profondo risentimento e ansietà”. Questi problematici stati d’animo possono influire sul comportamento del figlio. (Confronta Ecclesiaste 7:7a). Solo se avete un dialogo aperto con vostro figlio potrete capire qual è il vero problema e riuscire a discernere il modo migliore di aiutarlo.
13. (a) Quali sono alcune cose che ostacolano il dialogo? (b) Perché alcuni genitori devono avere perseveranza per seguire il consiglio di Proverbi 20:5? Fate un esempio.
13 Molti giovani hanno difficoltà ad esprimere a parole le proprie apprensioni. Pertanto, mentre vostro figlio comincia ad aprirsi, evitate di fare commenti che feriscono, tipo: ‘Tutto qui? Pensavo fosse una cosa importante’. ‘Il tuo problema è che. . .’. ‘Come hai potuto farmi una cosa simile?’ ‘Be’, cosa ti aspettavi? In fondo, sei ancora un bambino’. (Proverbi 12:18) A volte occorre scavare un po’ nel giovane, in particolar modo quando si tratta di problemi emotivi. “L’uomo [o la donna] di discernimento” cercherà con perseveranza di ‘attingere’ questi sentimenti. (Proverbi 20:5) Una coppia cristiana notò che la figlia sembrava disinteressarsi delle attività svolte dalla famiglia. I genitori provarono a sondare il terreno, ma senza risultati. Persisterono. “Un giorno, infine, mi sono seduta accanto a lei sul letto, le ho messo il braccio sulle spalle e le ho chiesto nuovamente cosa c’era che non andava”, ha riferito la madre. “In lacrime mi ha detto che pensava che a noi e agli altri non piacesse la sua compagnia, per cui cercava di starsene il più in disparte possibile. Il mio primo impulso è stato quello di dirle: ‘Ma è semplicemente ridicolo’, ma mi sono trattenuta limitandomi ad ascoltare mentre lei apriva il cuore”. I genitori le assicurarono che le volevano molto bene e da allora si sono sforzati di farla sentire più a suo agio in famiglia. La ragazza ha superato il problema e ora è una felice evangelizzatrice a tempo pieno.
14. Perché non basta che la famiglia sia unita dal punto di vista affettivo?
14 È importante edificare una famiglia unita, e anche alcune famiglie mondane ci sono riuscite. Ma è una cosa diversa edificare una famiglia dalla mentalità spirituale che resti fedele a Geova e sia unita intorno alla sua Parola. Per riuscirci non basta star vicini ai figli dal punto di vista affettivo.
Rafforzate la conoscenza
15. Che genere di conoscenza è di importanza vitale, e perché?
15 “Mediante la conoscenza le stanze interne si empiranno d’ogni cosa di valore, preziosa e piacevole”. (Proverbi 24:4) Queste preziose cose di valore non sono tesori materiali, ma cose come la sicurezza spirituale, l’amore altruistico, il santo timore e la fede che si basano sulla conoscenza di Dio. Esse arricchiscono la vita familiare. (Proverbi 2:5; 15:16; I Pietro 1:7) Questa conoscenza darà ai figli quella forza interiore grazie alla quale potranno resistere agli stratagemmi di Satana, visto che Proverbi 24:5 afferma: “Il saggio in forza è un uomo robusto, e l’uomo di conoscenza rafforza la potenza”. Dovete però far scendere questa conoscenza nel loro cuore. — Deuteronomio 6:6, 7; I Giovanni 2:14.
16. (a) Cosa è indispensabile fare perché la conoscenza di Dio scenda nel cuore di vostro figlio? (b) Perché i figli ne traggano vero beneficio, cosa occorre fare?
16 Uno dei metodi migliori per inculcare la Parola di Dio nei vostri figli è quello di tenere un regolare studio familiare che li incoraggi a far propria la verità. “Lo studio familiare crea l’atmosfera giusta, così che la mente del figlio è pronta ad apprendere”, spiega un padre che ha allevato con successo quattro figli. Aggiunge: “Non appena ci si accinge a correggere i figli, automaticamente ci si ritrova davanti un ‘uditorio ostile’. Ma se si tratta l’argomento quando non c’è ostilità, come durante lo studio familiare, ci sono maggiori probabilità che essi accettino i punti che si vogliono far loro capire”. Ma perché i figli ne traggano vero beneficio, dovete imitare l’apostolo Paolo, il quale scrisse: “Desidero grandemente di vedervi, per impartirvi qualche dono spirituale affinché siate resi fermi”. (Romani 1:11) Un dono è particolarmente apprezzato se si tratta di qualcosa di pratico e veramente utile per chi lo riceve. Perciò attingete dal materiale trattato aspetti che concernono la vita dei vostri figli.
17. (a) Cosa può servire a rendere lo studio familiare informativo e interessante? (b) Avete altri suggerimenti?
17 I genitori dovrebbero accertarsi che tutti i familiari sappiano a che ora si tiene lo studio e quale materiale verrà trattato. Alcuni fanno ricorso ad ausili visivi, come cartine e prospetti, per rendere più interessante il materiale. Altri genitori preparano uno spuntino da consumare prima o dopo lo studio. Riservano forse un po’ di tempo dopo lo studio per parlare dei problemi della giornata o della settimana. (Per altri suggerimenti, vedi il riquadro che accompagna questo articolo). Soprattutto, tenete lo studio regolarmente! Molti genitori devono fare grandi sforzi per nutrire i figli e dare loro un tetto; ma è ancora più importante provvedere loro il ‘latte non adulterato che appartiene alla parola, affinché per mezzo d’esso [i figli] crescano verso la salvezza’. — I Pietro 2:2; Giovanni 17:3.
18. Cosa contribuirà ad ‘edificare’ la vostra famiglia?
18 Per edificare una famiglia forte ci vogliono abilità e tempo. Siate decisi a sviluppare l’abilità necessaria per comunicare con i vostri figli e così restare loro emotivamente vicini. Non permettete che nulla vi impedisca di dedicare il tempo necessario alla vostra famiglia per rafforzarla mediante sapienza, discernimento e conoscenza. Pregate per e con i vostri figli nella consapevolezza che soltanto Geova può coronare i vostri sforzi di ‘edificare’ la famiglia. — Salmo 127:1.
[Nota in calce]
a Secondo l’Hebrew and English Lexicon di John Parkhurst, il termine tradotto “riprensione” deriva da un verbo che significa ‘mostrare con chiarezza, indicare mediante fatti, dimostrare, mostrare mediante ragioni e argomentazioni chiare e convincenti’. William Wilson, nella sua opera Old Testament Word Studies, definisce lo stesso verbo: “provare”.
Ricordate?
◻ In che modo la famiglia è rafforzata mediante la sapienza, e cosa può aiutare i figli a conseguirla?
◻ Perché il discernimento contribuisce a migliorare il dialogo in famiglia?
◻ Perché la conoscenza di Dio è indispensabile?
◻ Come lo studio familiare può essere reso interessante e informativo?
[Riquadro a pagina 24]
UNO STUDIO FAMILIARE EFFICACE
Come tenerlo?
Mantenete un’atmosfera distesa, ma rispettosa. Evitate di essere meccanici, eccessivamente formali. Fate domande supplementari, valetevi di esempi che stimolino la riflessione e coinvolgete tutti. Quando è necessario, semplificate il materiale. È meglio non rimproverare i figli durante lo studio. L’eventuale rimprovero necessario può essere fatto in privato.
Cosa studiare?
Decidetelo in base ai bisogni della famiglia. Siate flessibili. Si potrebbe preparare il settimanale studio della Torre di Guardia. Potrebbe essere necessario trattare articoli specifici ad esempio su problemi che i ragazzi affrontano a scuola, appuntamenti, attività extrascolastiche, sport e atteggiamenti immorali. Usate articoli o pubblicazioni che li prendano in esame. Potreste suddividere il tempo dello studio per trarre vari soggetti.
Quando tenerlo e quanto deve durare?
Il capofamiglia può stabilirlo dopo aver valutato i programmi dei vari familiari e le rispettive limitazioni. Occorre tener conto dell’età dei figli e per quanto tempo riusciranno a restare attenti. Forse, se i figli sono piccoli, lo studio si potrebbe tenere più volte durante la settimana per brevi periodi. Alcuni lo fanno subito dopo il pranzo o la cena. La cosa importante non è la quantità, ma la qualità del tempo trascorso insieme.
Come essere certi di raggiungere il cuore del figlio?
Incoraggiate il figlio a rispondere con parole sue. Fate con tatto domande volte a conoscere qual è il suo vero punto di vista. Potreste chiedere: “Cosa pensano i tuoi compagni di scuola di questo argomento? Pensi abbiano ragione?” O: “Come spiegheresti a un tuo compagno perché noi non commettiamo fornicazione? Pensi sia davvero per il tuo bene? Perché?” State attenti a non reagire in modo sbagliato alle sue risposte a questo tipo di domande, affinché si senta libero di esprimersi con sincerità. Concedete a ognuno il tempo di parlare, così da essere sicuri che lui o lei capisca bene i punti importanti.
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