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CieloRagioniamo facendo uso delle Scritture
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Riv. 5:10: “Le hai fatte essere un regno e sacerdoti al nostro Dio, ed esse regneranno sulla terra”. (Per quanto riguarda il senso della preposizione articolata “sulla”, la stessa costruzione grammaticale greca si trova in Rivelazione 11:6 [“sulle acque”]).
Chi sceglie coloro che andranno in cielo?
2 Tess. 2:13, 14: “Siamo obbligati a ringraziare sempre Dio per voi, fratelli amati da Geova, perché Dio vi scelse dal principio per la salvezza mediante la vostra santificazione con lo spirito e mediante la vostra fede nella verità. A questo stesso destino egli vi chiamò per mezzo della buona notizia che noi dichiariamo, allo scopo di acquistare la gloria del nostro Signore Gesù Cristo”.
Rom. 9:6, 16: “Non tutti quelli che sorgono da Israele sono realmente ‘Israele’. . . . Non dipende da chi desidera né da chi corre, ma da Dio, che ha misericordia”.
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Commemorazione (Pasto Serale del Signore)Ragioniamo facendo uso delle Scritture
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Commemorazione (Pasto Serale del Signore)
Definizione: Pasto commemorativo della morte di Gesù Cristo; una commemorazione della sua morte, dunque, una morte i cui effetti hanno avuto una portata maggiore di quella di qualsiasi altra persona. Questo è l’unico avvenimento che il Signore Gesù Cristo comandò ai suoi discepoli di commemorare. È anche chiamata Cena del Signore o Pasto Serale del Signore. — 1 Cor. 11:20.
Qual è il significato della Commemorazione?
Ai suoi fedeli apostoli Gesù disse: “Continuate a far questo in ricordo di me”. (Luca 22:19) Scrivendo ai componenti della congregazione cristiana generata dallo spirito, l’apostolo Paolo aggiunse: “Ogni volta che mangiate questo pane e bevete questo calice, continuate a proclamare la morte del Signore, finché egli arrivi”. (1 Cor. 11:26) Perciò la Commemorazione richiama in particolare l’attenzione sull’importanza della morte di Gesù Cristo nell’attuazione del proposito di Geova. Sottolinea il significato della morte sacrificale di Gesù particolarmente in relazione al nuovo patto e al modo in cui essa influisce su quelli che saranno suoi coeredi nel Regno celeste. — Giov. 14:2, 3; Ebr. 9:15.
La Commemorazione ci ricorda anche che la morte di Gesù e il modo in cui essa avvenne, in armonia col proposito di Dio espresso in Genesi 3:15 e in occasioni successive, servirono a rivendicare il nome di Geova. Mantenendo l’integrità fino alla morte, Gesù dimostrò che il peccato di Adamo non era dovuto ad alcuna imperfezione nel modo in cui il Creatore aveva fatto l’uomo, e che l’uomo era perfettamente in grado di mantenere la santa devozione anche sotto grave pressione. Così facendo Gesù rivendicò Geova Dio quale Creatore e Sovrano universale. Oltre a ciò, Geova si era proposto che la morte di Gesù provvedesse il perfetto sacrificio umano necessario per riscattare la progenie di Adamo, dando così a miliardi di persone che avrebbero esercitato fede la possibilità di vivere per sempre su una terra paradisiaca, in adempimento dell’originale proposito di Geova e in segno del suo grande amore per l’umanità. — Giov. 3:16; Gen. 1:28.
Che enorme peso gravava su Gesù l’ultima notte che trascorse sulla terra come uomo! Sapeva qual era per lui il proposito del suo Padre celeste, ma sapeva anche di doversi mostrare fedele nella prova. Se fosse venuto meno, che biasimo avrebbe questo rappresentato per il Padre suo e che perdita per l’umanità! In vista di tutto quello che sarebbe stato compiuto mediante la sua morte, era più che appropriato che Gesù comandasse che essa venisse commemorata.
Qual è il significato del pane e del vino serviti alla Commemorazione?
Parlando del pane non lievitato che diede agli apostoli nell’istituire la Commemorazione, Gesù disse: “Questo significa il mio corpo”. (Mar. 14:22) Quel pane simboleggiava il suo corpo carnale senza peccato. Gesù avrebbe dato il suo corpo in favore delle prospettive di vita futura dell’umanità, e in questa occasione l’attenzione viene in special modo richiamata sulle
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