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  • Prestate attenzione alla parola profetica di Dio!

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  • Prestate attenzione alla parola profetica di Dio!
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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  • Confidate nella parola profetica
  • Guardatevi dagli apostati
  • Il giorno di Geova sta per arrivare!
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 15/3 p. 31

Prestate attenzione alla parola profetica di Dio!

Punti notevoli di Secondo Pietro

LA PAROLA profetica di Geova, il suo messaggio profetico, è come una lampada che risplende in un luogo tenebroso, e i veri cristiani devono prestarle grande attenzione. Non è facile farlo quando falsi insegnanti cercano di promuovere l’apostasia. Ma con l’aiuto di Dio ci si può riuscire. E da parte nostra dobbiamo attenerci saldamente alla parola di Dio se vogliamo sopravvivere al giorno di Geova, che si avvicina rapidamente.

La seconda lettera ispirata dell’apostolo Pietro ci può aiutare a prestare attenzione alla parola profetica di Dio. Pietro scrisse quest’epistola verso il 64 E.V., forse da Babilonia. In essa difende la verità divina, avverte i compagni di fede che il giorno di Geova viene come un ladro e aiuta i lettori a non farsi sviare dall’errore di persone che sfidano la legge. Visto che oggi il giorno di Geova è molto vicino, le parole ispirate di Pietro ci possono essere di grande utilità.

Confidate nella parola profetica

Come cristiani, dobbiamo sforzarci di manifestare sante qualità e dobbiamo prestare attenzione alla parola profetica. (1:1-21) Per non divenire inattivi o infruttuosi dobbiamo ‘aggiungere alla nostra fede virtù, conoscenza, padronanza di sé, perseveranza, santa devozione, affetto fraterno e amore’. Quando Pietro vide la trasfigurazione di Gesù e in quella stessa occasione udì Dio parlare di Cristo, la parola profetica fu resa più sicura. (Marco 9:1-8) È a quella parola ispirata da Dio che dobbiamo prestare attenzione.

Guardatevi dagli apostati

Prestando grande attenzione alla parola profetica di Dio saremo aiutati a stare in guardia contro gli apostati e altre persone corrotte. (2:1-22) Pietro avvertì che falsi maestri si sarebbero infiltrati nella congregazione. Geova, però, avrebbe giudicato in maniera avversa questi apostati, proprio come giudicò gli angeli disubbidienti, il mondo empio dei giorni di Noè e le città di Sodoma e Gomorra. I falsi maestri disprezzano l’autorità data da Dio e adescano i deboli inducendoli a unirsi a loro nella trasgressione. Per tali apostati sarebbe stato meglio non aver conosciuto “il sentiero della giustizia che, dopo averlo accuratamente conosciuto, allontanarsi dal santo comandamento loro trasmesso”.

Il giorno di Geova sta per arrivare!

Come coloro che prestano attenzione alla parola profetica in questi ultimi giorni, non dobbiamo farci influenzare da schernitori che si fanno beffe del messaggio relativo alla presenza di Gesù. (3:1-18) Costoro dimenticano che l’Iddio che si è proposto di distruggere questo sistema di cose ha distrutto il mondo prediluviano. La pazienza di Geova non va scambiata per lentezza, poiché egli vuole che le persone si pentano. Il sistema attuale sarà distrutto nel “giorno di Geova” e sarà sostituito da ‘nuovi cieli e nuova terra in cui dimorerà la giustizia’. Pertanto, dovremmo fare tutto il possibile per essere “immacolati e senza difetto e in pace”. Anziché farci sviare da falsi insegnanti, cresciamo nella conoscenza di Gesù Cristo.

Prendiamo a cuore le parole di Pietro. Stiamo sempre in guardia contro i falsi insegnanti. Viviamo con la consapevolezza che il giorno di Geova arriverà presto. E prestiamo sempre attenzione alla parola profetica di Dio.

[Riquadro/Immagine a pagina 31]

Gettàti nel Tartaro: Geova “non si trattenne dal punire gli angeli che peccarono, ma, gettandoli nel Tartaro, li consegnò a fosse di dense tenebre per essere riservati al giudizio”. (2 Pietro 2:4) Il Tartaro qui menzionato non è quello mitologico di cui si parla nell’Iliade di Omero, il luogo sotterraneo in cui erano imprigionati falsi dèi inferiori, cioè Crono e gli altri Titani. Il Tartaro della Bibbia è la condizione degradata, simile a una prigione, in cui Dio gettò gli angeli disubbidienti ai giorni di Noè. (Genesi 6:1-8; 1 Pietro 3:19, 20; Giuda 6) Le “dense tenebre” risultano dal fatto che essi sono stati esclusi dalla luce spirituale di Dio essendo stati proscritti dalla sua famiglia. Essendo riservati al suo giudizio avverso, le loro prospettive non possono essere che tetre. Il Tartaro è un’anticipazione dell’inabissamento che Satana e i suoi demoni subiranno prima dell’inizio del Regno millenario di Cristo. Dopo il Millennio essi saranno distrutti. — Matteo 25:41; Rivelazione 20:1-3, 7-10, 14.

[Immagine]

Zeus gettò alcuni dèi inferiori in un Tartaro mitologico

[Fonte]

Museo Archeologico Nazionale di Atene

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