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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1967 | 15 luglio
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Domande dai lettori
● Sarebbe appropriato usare sempre scambievolmente le espressioni “altre pecore” (Giov. 10:16) e “grande folla” (Riv. 7:9)? — G. S.
No, questo non sarebbe scritturalmente appropriato. Tutti quelli che formano la “grande folla” di Rivelazione 7:9 sono “altre pecore”, ma non tutte le “altre pecore” di Giovanni 10:16 fanno parte della “grande folla”. Questi termini non sono interamente sinonimi.
Tutti quelli che hanno l’approvazione di Dio si possono considerare scritturalmente pecore. E Gesù Cristo disse: “Io cedo la mia anima per le pecore”. (Giov. 10:15) Mentre c’è un “piccolo gregge” di 144.000 “pecore” che hanno la prospettiva della risurrezione alla vita celeste, molti altri simili a pecore hanno la prospettiva di vivere sulla terra nel promesso nuovo ordine di Dio. (Luca 12:32; Riv. 14:1-4; Sal. 37:11, 29) Tutte le persone che hanno speranze e possibilità terrestri sono chiamate “altre pecore”, in Giovanni 10:16, per distinguerle dalle “pecore” a cui è concessa la vita celeste. Le terrestri “altre pecore” includeranno fedeli uomini dei tempi antichi, come Abraamo, Davide e Daniele. (Ebr. 11:8-19, 32-35; Dan. 12:13) Molti altri risuscitati durante il regno millenario di Cristo saranno ubbidienti a Dio e mostreranno così d’essere anch’essi “altre pecore” dell’eccellente Pastore. Questo termine si applica anche alla “grande folla” di persone dalla giusta disposizione che vivranno durante la distruttiva fine di questo sistema di cose, e a chiunque della loro giusta progenie durante il regno millenniale di Cristo.
Perciò, “altre pecore” è un termine lato. Comunque, la “grande folla” costituisce solo una parte della classe delle “altre pecore”. Rivelazione 7:9, 14 ci dice: “Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua, che stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche; e nelle loro mani erano rami di alberi delle palme. . . . ‘Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello’”. Si deve notare il fatto che la “grande folla”, che si distingue dai 144.000 dell’Israele spirituale, “vengono dalla grande tribolazione” che contrassegna gli “ultimi giorni”. (Matt. 24:20, 21) La “grande folla” di Rivelazione 7:9 non è venuta prima del ‘tempo della fine’.
Pertanto, il termine “altre pecore” include tutte le persone dalla giusta disposizione con prospettive terrestri e comprende la “grande folla”. La “grande folla”, comunque, sono soltanto quelle persone simili a pecore con speranze terrestri che si sono associate alla terrestre organizzazione di Geova Dio durante il tempo contrassegnato dalla “grande tribolazione” che accompagna questi ultimi giorni.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1967 | 15 luglio
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Domande dai lettori
● Si dice che nel tabernacolo d’Israele e più tardi nel tempio che Salomone costruì ci fosse la Scecchina. Che cos’era? — A. G., U.S.A.
La parola ebraica Scecchina significa “che dimora” o “la dimora”. Sebbene questo termine non sia impiegato nella Bibbia, si trova nei Targumim, o Targum, le parafrasi aramaiche delle Scritture Ebraiche. Scecchina è impiegato nei Targum nei versetti biblici relativi alla dimora di Dio o al suo abitare o risiedere fra il suo popolo eletto. (Per es.: Eso. 25:8; 29:45, 46; Num. 5:3; 35:34) Nei Targum la parola ebraica “dimorare” o “tabernacolo” è resa “riposi la Scecchina”. — Si veda il Targum di Isaia 48:11; 63:17; 64:3, 6.
La Scecchina era in evidenza nel Santissimo sia del tabernacolo che del tempio di Salomone. In questo più interno compartimento c’era la sacra arca del patto, o della testimonianza, con due cherubini dorati come coperchio o copertura. Facendo riferimento a quest’Arca, Dio disse a Mosè: “Porrai il Propiziatorio sopra all’Arca, e sull’Arca collocherai la Testimonianza che Io ti darò. Ivi Io mi incontrerò con te; e di sopra al Propiziatorio, tra i due Cherubini, che stanno sull’arca della Testimonianza, Io ti darò tutti quegli ordini che tu dovrai comunicare ai figli d’Israele”. (Eso. 25:21, 22, Na) Ma come poteva Geova presentarsi lì a Mosè? Una maniera appropriata sarebbe stata per mezzo di una luce miracolosa. Inoltre, il sommo sacerdote avrebbe avuto bisogno di luce quand’era nel Santissimo nel giorno d’espiazione. — Lev. 16:11-16.
La Scecchina nel tabernacolo e nel tempio di Salomone era una tal luce o fulgore soprannaturale. Essa splendeva fra i due cherubini dorati sul coperchio dell’Arca. Non si può determinare
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