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L’affascinante mondo dello spettacoloSvegliatevi! 1992 | 8 novembre
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L’affascinante mondo dello spettacolo
HOLLYWOOD! In qualsiasi parte del mondo viviate, è probabile che questo nome vi faccia pensare al cinema e allo spettacolo. Questo sobborgo della metropoli californiana di Los Angeles, definito ora la capitale mondiale dello spettacolo ora Pacchianopoli, è unico: non esiste nessun altro luogo al mondo il cui nome è così legato all’industria dello spettacolo da esserne praticamente sinonimo. Sembrerebbe davvero il posto più splendido e affascinante del mondo. Per usare le parole di uno scrittore, “l’immagine di Hollywood come fabbrica di sogni di celluloide si è diffusa in tutto il mondo”.
L’industria dello spettacolo
Ma non è solo l’immagine di Hollywood che si è diffusa in tutto il mondo: “Hollywood” è un’industria di proporzioni gigantesche che esporta in tutto il mondo. Secondo la rivista Time lo spettacolo, dopo la tecnologia aerospaziale, è il prodotto più esportato degli Stati Uniti. L’industria americana dello spettacolo incassa ogni anno centinaia di miliardi di dollari, e una grossa fetta di questi introiti — circa il 20 per cento — proviene dall’estero.
Gli Stati Uniti incassano il 35 per cento dei proventi del mercato librario mondiale, il 50 per cento di quelli del mercato discografico, il 55 per cento di quelli dell’industria cinematografica e delle videocassette, e dal 75 all’85 per cento dei proventi dell’industria televisiva.
In cambio di questa fortuna Hollywood intrattiene il mondo intero. Non che il mondo ne sia sempre entusiasta: più di un paese si è lamentato dell’imperialismo culturale americano, in quanto le nuove generazioni abbandonano la cultura locale per conformarsi agli appariscenti modelli americani. Questo però non vuol dire che ogni forma di spettacolo venga sempre dagli Stati Uniti. Molti paesi hanno la propria industria del tempo libero, con cinema, TV, musica, libri, sport e così via.
Alla portata di tutti
A prescindere da chi controlla il mercato dello spettacolo e da chi dovrebbe farlo, vale la pena notare che oggi le forme di spettacolo sono così facilmente fruibili e così diffuse che in questo settore c’è stata, per così dire, una rivoluzione. Facciamo un esempio: Se foste vissuti un secolo fa, quanto spesso avreste potuto assistere alle esibizioni di artisti di professione? Anche se foste vissuti nel paese più ricco, probabilmente agli occhi di molti dell’odierna generazione sareste stati quasi a digiuno di spettacoli. Ad esempio, se aveste voluto ascoltare un’opera o un concerto di musica sinfonica avreste dovuto recarvi a teatro. Oggi ascoltiamo tranquillamente musica di ogni genere con i nostri apparecchi stereo portatili, oppure ci buttiamo sul divano del soggiorno e, schiacciando un pulsante, assistiamo a spettacoli praticamente di ogni genere.
Nei paesi industrializzati, in molte case c’è almeno un televisore, un videoregistratore e un lettore di CD o di cassette, nonché altri apparecchi elettronici. Alcuni bambini crescono in case in cui i televisori sono quasi così comuni come gli specchi. In paesi meno industrializzati, molti villaggi e quartieri hanno una sala TV dove la gente si ritrova, la sera, per svagarsi. La TV è diventata un’ossessione per l’umanità. Il tempo libero viene assorbito da un numero sempre maggiore di forme di spettacolo.
C’è qualcosa di sbagliato in questo? Esistono dei pericoli negli spettacoli e nelle altre attività ricreative del nostro tempo, o il fatto che oggi ci sono tante forme di svago significa solo che abbiamo l’imbarazzo della scelta? Esaminiamo in maniera obiettiva alcune forme di spettacolo e di svago.
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Un punto di vista equilibrato sullo svagoSvegliatevi! 1992 | 8 novembre
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Un punto di vista equilibrato sullo svago
“SE UN ragazzo lavora sempre e non gioca mai diventa ottuso e noioso”, dice una massima inglese. È una verità talmente ovvia che è facile sottovalutarne l’importanza. In effetti, lavorare sempre senza svagarsi mai può avere conseguenze più gravi che far diventare noiosi: può far diventare maniaci del lavoro, stacanovisti che non pensano ad altro che a lavorare.
Prendete, ad esempio, un problema che è sorto in Giappone, paese noto per la sua severa etica del lavoro. Lì spesso ci si aspetta che i dipendenti facciano lo straordinario ogni sera e nei fine settimana. Maclean’s, una rivista canadese, ha osservato che l’operaio giapponese medio dedica al lavoro 2.088 ore all’anno, contro le 1.654 ore dell’operaio canadese medio. La rivista, però, faceva notare che “le ditte giapponesi hanno dovuto affrontare un problema diverso: quello dei dipendenti stroncati dalla karoshi, la morte da superlavoro. I giornali riferivano casi di uomini di 40-50 anni colpiti da un attacco cardiaco o da un collasso dopo aver lavorato per 100 giorni di fila senza prendersi una giornata di riposo”. Il ministero giapponese del Lavoro ha dovuto perfino condurre una campagna pubblicitaria, piena di musichette orecchiabili, per incoraggiare la gente a non lavorare nel fine settimana e a rilassarsi. Che differenza rispetto ad alcuni paesi occidentali in cui si deve faticare per far lavorare la gente tutta la settimana!
I benefìci della ricreazione
Com’è giusto, però, gli esperti in genere considerano l’essere maniaci del lavoro una malattia, non una virtù. Come diceva quella massima, i ragazzi hanno bisogno di giocare, e non solo loro; anche gli adulti e i bambini hanno questa necessità. Perché? A cosa serve la ricreazione, il gioco? Un libro di testo sull’argomento elenca parecchi benefìci dello svago: “Possibilità di esprimersi, compagnia, coordinazione psicomotoria, salute, un necessario cambiamento di ritmo rispetto all’intenso programma di lavoro, riposo e relax, possibilità di fare esperienze nuove e di incontrare persone nuove, di stringere amicizie, di consolidare i vincoli familiari, di stare a contatto con la natura, . . . e di star bene senza chiedersi perché. Tutti questi sono fra i benefìci che si traggono dallo svago”.
I sociologi hanno scritto molti libri sul tema dello svago e del gioco, e sono concordi nel dire che lo svago è essenziale sia per l’individuo che per la società. Ma è chiaro che nessuno conosce la natura umana meglio del Creatore dell’uomo. Che ne pensa lui dell’argomento?
Contrariamente a ciò che alcuni sembrano pensare, la Bibbia non è contraria al divertimento e allo svago. Ci dice che Geova è un Dio felice e che si aspetta che anche i suoi servitori siano felici. (Salmo 144:15b; 1 Timoteo 1:11) In Ecclesiaste 3:1-4 impariamo che c’è “un tempo fissato . . . per ridere” e “un tempo per saltare”. Il termine ebraico qui tradotto “ridere” è affine a termini che significano “giocare”. Lo stesso libro della Bibbia ci dice che “per l’uomo non c’è nulla di meglio che mangiare e in realtà bere e far vedere alla sua anima il bene a causa del suo duro lavoro”. — Ecclesiaste 2:24.
Oggi uno dei modi più comuni di impiegare il tempo libero è assistere a qualche spettacolo, rilassarsi e osservare altri che danno prova del loro talento. Neanche questa è una cosa del tutto nuova. La Bibbia mostra che da millenni la gente prova piacere a guardare altri che ballano, cantano, suonano strumenti musicali o partecipano a gare sportive.
Come forma di ricreazione, assistere a uno spettacolo ci può fare molto bene. A chi non piace seguire le imprese di un bravo atleta, ammirare la grazia di una ballerina, provare la suspense di un sano film d’avventura o ascoltare un brano musicale per poi ritrovarsi a canticchiare mentalmente l’allegra melodia? E senza dubbio quasi tutti avremo provato il piacere di rilassarci leggendo un buon libro, girando le pagine sempre più in fretta man mano che la trama ci avvinceva.
Queste forme di svago ci possono rilassare, e non solo. Possono anche stimolarci, edificarci, toccarci il cuore, farci ridere . . . persino illuminarci. La letteratura, ad esempio, può insegnarci molto sulla natura umana. Ne sono un chiaro esempio le opere di Shakespeare.
I pericoli dello svago
Tuttavia, per avere un punto di vista equilibrato sulle odierne forme di svago dobbiamo riconoscere, oltre ai benefìci che offrono, anche i pericoli che comportano. Si parla molto dell’influenza corruttrice dello svago, ma in generale i pericoli dello svago si possono dividere in due grosse categorie: quantità e qualità, ovvero l’abbondanza delle forme di svago disponibili e il loro contenuto. Analizziamo innanzi tutto la qualità.
Viviamo in un periodo buio, in quelli che la Bibbia definisce “tempi difficili”. (2 Timoteo 3:1) Non è strano che le attuali forme di svago rispecchino i tempi, spesso nei loro aspetti peggiori. Violenza sadica, sfacciata immoralità e gli istinti umani più ignobili — come il razzismo — vengono tutti inseriti in popolari forme di svago, contaminandole in varia misura. Nei casi estremi, ciò che dovrebbe essere spettacolo è poco più che pornografia e sozzura. Facciamo qualche esempio.
Cinema: Quest’anno tre degli attori che avevano la nomination all’Oscar, il premio più ambito di Hollywood, per la categoria “miglior attore” avevano impersonato assassini psicopatici in film che ne rappresentavano gli omicidi con crudo realismo. Dicono che un personaggio stacchi con un morso un lembo di carne dalla faccia di una donna mentre la violenta. Un film che quest’anno ha registrato uno dei maggiori incassi è stato Basic Instinct. A giudicare dalle recensioni, il titolo dice ancora poco. Il film si apre con un’esplicita scena di sesso durante la quale la donna, con una specie di piccozza, trafigge più volte l’amante, legato, imbrattandosi di sangue.
Musica: Di recente sia il rap che l’heavy metal sono stati oggetto di critiche sempre più diffuse per i loro contenuti. I dischi di rap e di heavy metal contengono canzoni che esaltano abusi e umiliazioni sessuali inflitti alle donne, violenza e odio nei confronti di varie razze e dei poliziotti e addirittura satanismo. In alcuni luoghi i dischi dal contenuto così esplicito devono avere un’etichetta di avvertimento. Il rapper Ice-T, però, avrebbe ammesso di aver inserito nelle sue canzoni testi scioccanti al solo scopo di ottenere tale etichetta, che attira i curiosi. La rock star Prince ha cantato le lodi dell’incesto tra fratello e sorella. Spesso i video musicali non fanno che aggiungere una dimensione visiva a questa sfacciata immoralità. Il video Justify My Love, della pop star Madonna, è diventato famoso per le sue scene di sadomasochismo e di atti omosessuali. Addirittura la MTV, rete televisiva statunitense nota perché a volte trasmette video immorali senza troppi problemi, si è rifiutata di mandare in onda questo video.
Libri: Ecco alcuni esempi raccolti sfogliando recenti recensioni. American Psycho racconta nei particolari le imprese raccapriccianti di un maniaco pluriomicida che con il corpo delle vittime compie cose orrende e indicibili, tra cui atti di cannibalismo. Vox si incentra su una lunga conversazione telefonica durante la quale un uomo e una donna che non si sono mai visti si stimolano sessualmente a vicenda con discorsi erotici. Raptor narra le perversioni sessuali di due ermafroditi (persone dotate degli attributi sessuali sia maschili che femminili) del VI secolo. I romanzi comunemente difendono ed esaltano adulterio e fornicazione. I fumetti, che un tempo erano una lettura innocua per i bambini, ora spesso contengono scene di sesso, violenza e occultismo.
Sport: Continuano gli appelli per mettere al bando il pugilato. Nonostante le ulteriori prove che ogni pugno che mette K.O. infligge qualche danno cerebrale irreversibile, gli alti premi in palio e i milioni di spettatori continuano ad attirare i pugili sul ring. Letteralmente centinaia di pugili sono morti per i colpi ricevuti.
Altri sport, però, hanno tassi di mortalità ancora più elevati. Non è raro leggere di esplosioni di violenza sui campi da gioco o tra gli spettatori. Gli scontri generati dal nazionalismo o da un tifo maldiretto hanno fatto centinaia di morti negli stadi di tutto il mondo. La corrida, che il settimanale tedesco Die Zeit definisce “probabilmente la manifestazione sportiva più vergognosa che sia sopravvissuta fino ai nostri giorni”, di recente ha riacquistato popolarità in Spagna e nella Francia meridionale. Dopo che un toro ebbe ucciso con una cornata in pieno petto il famoso matador 21enne José Cubero, la bara con la salma dell’eroe caduto fu portata in un’arena di Madrid per essere acclamata da 15.000 fan in adorazione. La TV spagnola mandò in onda parecchie volte le immagini relative alla sua morte.
È vero che questi sono casi estremi e che non significano che tutte le forme di svago o di spettacolo che ricadono in queste categorie siano da evitare. Ma per avere un punto di vista equilibrato sullo svago bisogna ammettere che simili eccessi esistono e sono popolari. Perché? Ebbene, avete notato che ciò che qualche anno fa sembrava un eccesso ora sembra banale e scontato? Gli eccessi tendono ad essere accettati dalla maggioranza: ci si fa l’abitudine. A cosa vi abituerete voi?
Il problema della quantità
Ma anche se tutte le forme di svago fossero completamente sane, ci sarebbe ancora il problema della quantità. L’industria del tempo libero sforna un’incredibile quantità di materiale. Negli Stati Uniti, ad esempio, solo nel 1991 sono stati pubblicati più di 110.000 libri diversi. Se ogni giorno riusciste a leggere un libro da cima a fondo, impieghereste più di 300 anni solo per leggere i libri stampati in un anno! L’industria cinematografica americana produce ben più di 400 film all’anno, e molti paesi importano questi film oltre a produrne di propri. In India si girano ogni anno centinaia di film in hindi. E chi può contare i dischi, i CD e le cassette che escono ogni anno? E non dimentichiamo la TV.
In alcuni paesi industrializzati ci sono moltissime reti televisive tra cui scegliere, e alle reti tradizionali si affianca la TV via cavo e via satellite. Questo significa che nelle case può entrare un flusso di spettacoli 24 ore su 24. Sport, musica, teatro, varietà, fantascienza, talk show, film: basta pigiare un tasto. Per chi ha un videoregistratore sono disponibili anche migliaia di film, oltre a innumerevoli videocassette dedicate al fai-da-te, alla musica o anche a istruttivi documentari sulla natura, sulla storia e sulla scienza.
Ma chi ha il tempo di dedicarsi a tutte queste forme di svago? La tecnologia può compiere il miracolo di presentarci uno spettacolo in qualsiasi momento (immaginate come rimarrebbe sbalordito Mozart ascoltando una delle sue sinfonie attraverso uno stereo portatile!), ma non può creare il tempo che ci vuole per concedersi tutti questi piaceri. Anzi, in alcuni paesi molto avanzati a livello tecnologico il tempo libero disponibile tende a diminuire anziché ad aumentare.
Perciò, se non stiamo attenti, queste forme di svago potrebbero facilmente assorbire tutto il nostro tempo libero. E ricordiamo che assistere a uno spettacolo non è che una delle possibili forme di svago, di solito la più passiva. La maggioranza di noi ha anche bisogno di uscire e di fare qualcosa di più attivo, di partecipare di persona anziché essere semplici spettatori. Si può fare una passeggiata, godere la compagnia degli amici, partecipare a qualche gioco.
Se è sbagliato permettere che le varie forme di svago assorbano tutto il nostro tempo libero, quanto è peggio permettere che ci privino del tempo che dovremmo impiegare in attività più importanti, dedicandolo ad esempio al nostro Creatore, alla famiglia, al lavoro, agli amici! È assolutamente indispensabile, quindi, avere un punto di vista equilibrato sullo svago! Come decidere quali forme di svago non vanno bene per noi, e quanto tempo dedicare allo svago?
[Immagini a pagina 7]
Alcune forme di svago possono toccarci il cuore e illuminarci
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Quali forme di svago sceglierete?Svegliatevi! 1992 | 8 novembre
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Quali forme di svago sceglierete?
AVERE un punto di vista equilibrato sullo svago è una cosa. Essere equilibrati nella scelta dello svago è tutt’altra cosa. È molto facile rendersi conto che lo svago ha la sua importanza, ma molte forme di svago sono insulse e fanno solo perdere tempo. Comunque sia, ogni giorno dobbiamo prendere delle decisioni, e non sono sempre decisioni facili.
Come abbiamo visto, l’industria del tempo libero non semplifica le cose, proponendo una sconcertante gamma di possibilità. Da migliaia d’anni, però, la Bibbia dà alle persone di cuore retto la guida di cui hanno bisogno. La tecnologia moderna non ha reso antiquati i princìpi della Bibbia; al contrario, in questi tempi difficili essi sono più utili e necessari che mai. Dunque vediamo in che modo questi princìpi si possono applicare ai due aspetti pericolosi dello svago: i suoi contenuti e il tempo che assorbe.
Quali indicazioni dà la Bibbia?
Un giovane si uccide, e poi si viene a sapere che ascoltava assiduamente musica heavy metal che incoraggiava il suicidio. Una quattordicenne uccide la madre a mazzate; anche lei, a quanto pare, era ossessionata dall’heavy metal. Un quindicenne uccide una donna, e il suo avvocato sostiene che era condizionato da cruenti film dell’orrore. Esce un film sulla violenza fra bande giovanili, e si verificano scontri fra bande nelle stesse sale cinematografiche e tra chi fa la fila per il biglietto.
È chiaro che il contenuto di ciò che scegliamo di vedere o di ascoltare influisce in qualche misura su di noi. Alcuni esperti possono non dar peso agli episodi appena menzionati, considerandoli casi isolati. Ma a questo proposito ci sono princìpi biblici molto pertinenti. Riflettete, ad esempio, su queste significative parole: “Chi cammina con le persone sagge diverrà saggio, ma chi tratta con gli stupidi se la passerà male”. (Proverbi 13:20) Alcune forme di svago non equivalgono proprio a questo, cioè a camminare o stare in compagnia con persone stupide, ovvero moralmente insensibili? Analogamente, 1 Corinti 15:33 dice: “Non siate sviati. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. Qui non ci sono mezzi termini, né esperti con opinioni contrastanti che dibattono a colpi di statistiche. È un dato di fatto. Se stiamo regolarmente in compagnia di persone moralmente corrotte, le nostre abitudini ne soffriranno.
Questi princìpi sono ugualmente utili in relazione all’idoleggiare campioni dello sport, attori, personaggi della TV e cantanti. Anche se spesso questi personaggi esaltano la violenza o l’immoralità, sia dal palcoscenico che nella vita privata, sembra che i loro fan — specie i più giovani — continuino a idoleggiarli. Il giornale The European di recente ha osservato: “I sociologi fanno notare che, in una società sempre più secolarizzata, potrebbe darsi che le pop star assolvano per molti giovani il ruolo che un tempo aveva la religione”. Ma notate cosa dice Salmo 146:3: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza”. E Proverbi 3:31 aggiunge: “Non divenire invidioso dell’uomo di violenza, e non scegliere nessuna delle sue vie”.
Un altro principio fondamentale: Quando un cristiano prende una decisione, dovrebbe pensare non solo a come essa influirà su di lui, ma anche a come influirà su altri nella congregazione cristiana, compresi quelli che hanno una coscienza più sensibile. (1 Corinti 10:23-33) In chiave positiva, i princìpi biblici ci aiutano anche a stabilire quali forme di svago possiamo scegliere senza pericolo. L’apostolo Paolo esortò: “Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose di seria considerazione, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene, se c’è qualche virtù e qualche cosa degna di lode, continuate a considerare queste cose”. — Filippesi 4:8.
Questi princìpi guidano i servitori di Dio da secoli. I cristiani dell’antica Roma non avevano bisogno di qualche legge esplicita che dicesse loro che i giochi gladiatori, sadici e sanguinari com’erano, non erano uno spettacolo appropriato. Si limitavano ad applicare princìpi come quelli menzionati sopra e così proteggevano se stessi, la loro famiglia e la congregazione.
Come scegliere
Oggi i veri cristiani fanno la stessa cosa. Quando devono scegliere un disco, un libro o un film, per prima cosa ne valutano il contenuto morale. In che modo? Ebbene, prima di comprare un disco, ad esempio, osservano la copertina. Come viene pubblicizzata la musica? Promuove valori degradati? Odio? Ribellione? Violenza? Sesso e seduzione? A volte è possibile consultare i testi delle canzoni. Analogamente, spesso il contenuto di un libro è riassunto nei risguardi o in copertina, e a volte ne esistono recensioni. Anche i film spesso vengono recensiti nei giornali e nelle riviste locali. In alcuni paesi esistono sistemi di classificazione dei film che possono dare utili indicazioni. Ovviamente, se l’odierno mondo degradato ritiene che alcuni spettacoli siano troppo erotici, immorali o violenti, è difficile immaginare che un cristiano abbia delle norme meno elevate e accetti che tali cose entrino nella sua mente e nel suo cuore.
D’altra parte, il saggio re Salomone una volta avvertì: “Non divenire troppo giusto e non ti mostrare eccessivamente saggio. Perché dovresti causarti desolazione?” (Ecclesiaste 7:16) Nella scelta dello svago è molto facile cadere nella trappola di considerarsi più giusti degli altri. Può darsi che siamo fermamente convinti di una scelta che abbiamo fatto dopo aver soppesato attentamente e devotamente i princìpi biblici. Forse, però, scopriamo che altri che seguono gli stessi princìpi decidono in maniera diversa. Ebbene, non lasciamo che questo ci privi della nostra gioia. Ciascuno di noi deve rispondere delle sue scelte. — Galati 6:4.
Quand’è che lo svago diventa troppo?
La scala di valori del mondo è completamente sballata per quanto riguarda il posto che dà al divertimento. Ad esempio, un recente editoriale nella rivista Parks & Recreation ha definito lo svago “l’essenza della vita”. Similmente, parlando del sabato sera, un periodo che molti dedicano al divertimento, il New York Times Magazine ha detto: “Se li sommate, nella nostra vita ci sono molti più giorni infrasettimanali che sabati sera, ma è il sabato sera che rende la vita degna di essere vissuta”. Alcuni sociologi sostengono addirittura che nei paesi più ricchi la società è ora imperniata sullo svago, e che la religione stessa non è che una delle tante attività da svolgere nel tempo libero.
I cristiani non si sorprendono di fronte a questa scala di valori così distorta. La Bibbia prediceva da tempo che in questi “ultimi giorni” gli uomini sarebbero stati “amanti di se stessi, . . . amanti dei piaceri anziché amanti di Dio”. (2 Timoteo 3:1-4) Ma i princìpi della Bibbia ci aiutano ad avere la giusta scala di valori. Gesù disse: “Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. (Marco 12:30) Pertanto, per i servitori di Dio il loro amore per lui viene al primo posto. Lungi dall’essere relegato al ruolo di attività da compiere nel tempo libero, il ministero cristiano ha per loro la precedenza assoluta. Il loro stesso lavoro secolare serve solo a sostenerli in quell’importantissima carriera. — Matteo 6:33.
Perciò quando si tratta di scegliere una forma di svago il cristiano deve far bene i suoi calcoli, considerando quanto tempo gli porterà via e quanto tempo vale la pena dedicare a tale attività. (Luca 14:28) Se lo svago andasse a scapito di cose importanti, come lo studio biblico personale o familiare, lo stare con i compagni di fede, il ministero cristiano o fondamentali obblighi familiari, allora il gioco non vale la candela.
Ciò che le vostre scelte rivelano di voi
La quantità di tempo che dedichiamo allo svago rivela molte cose sulla nostra scala di valori, proprio come il contenuto delle forme di svago che scegliamo rivela molte cose sulla nostra moralità e sulla sincerità della nostra dedicazione. Le nostre scelte diranno agli altri che tipo di persone siamo e quali sono i nostri valori. Diranno ai nostri amici, ai nostri familiari e alla nostra congregazione se siamo equilibrati o rigidi, coerenti o ipocriti, se siamo giusti o ci sentiamo più giusti degli altri.
Fate sì che le vostre decisioni rispecchino i valori vostri e quelli dei vostri familiari, poiché il Creatore, che esamina il cuore e i motivi di noi tutti, vi osserva. Ebrei 4:13 dice: “Non c’è creazione che non sia manifesta alla sua vista, ma tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto”. Solo Dio può conoscere la risposta alla domanda che sta alla base di questo argomento: Ci faremo davvero guidare dai suoi princìpi in ogni aspetto della vita?
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