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  • Quanto può essere importante una promessa?
    La Torre di Guardia 1973 | 1° luglio
    • Oggi la cristianità, come l’infedele Gerusalemme, non si è comportata conforme ai comandi di Dio. La rottura di solenni promesse e accordi è solo una delle molte trasgressioni che ha commesse. Perciò, come sistema che professa d’essere in un patto con Dio, la cristianità sarà la prima a essere distrutta.

      Questo è in armonia con il modello di ciò che accadde nei tempi antichi. La “spada” punitiva venne prima contro gli abitanti di Giuda e Gerusalemme, che erano infedeli alla loro relazione di patto con Dio. Ma la “spada” non si fermò lì. Gli Ammoniti, come gli infedeli Giudei, non erano devoti a ciò ch’era giusto e, perciò, anch’essi meritavano la punizione. Naturalmente, i profeti di Ammon non la pensavano così. Essi ‘guardavano’ una fuga per la loro città capitale di Rabba. Inoltre, i divinatori predicevano che la città sarebbe stata risparmiata. Ma i profeti e i divinatori si sbagliavano. Quello che i profeti ‘guardavano’ fu “un’irrealtà” e ci fu la prova che le predizioni dei divinatori erano “una menzogna”. Ciò avvenne quando Nabucodonosor ridusse in rovina il paese degli Ammoniti. Pertanto, come aveva predetto Ezechiele, gli uccisi di Ammon furono ‘messi sul collo’ dei malvagi Israeliti uccisi, come in un mucchio di morti. — Ezec. 21:28-32.

      Per cui oggi nessuna nazione che è stata deliberatamente falsa e ingannevole nelle sue promesse e nei suoi accordi sfuggirà alla punizione. Per questo motivo è urgente che ciascuno esamini la propria condotta. Potrebbe chiedersi: Imito Gesù Cristo, nella cui ‘bocca non ci fu nessun inganno’? Oppure, rispecchio le caratteristiche di un ribelle violatore di patti, come lo fu il re Sedechia? La vita di tutti dipende oggi dal mantenere un’eccellente condotta. Questo include che si mantengano le proprie solenni promesse. Non mantenerle può far perdere la vita.

  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1973 | 1° luglio
    • Domande dai lettori

      ● Rivelazione 14:3 dice: “Essi cantano come un nuovo cantico davanti al trono e davanti alle quattro creature viventi e alle persone anziane; e nessuno poteva imparare quel cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati comprati dalla terra”. Se gli anziani menzionati lì, e in Rivelazione 4:4, rappresentano l’intero corpo dei 144.000 celesti re-sacerdoti, com’è possibile che i 144.000 cantino di fronte a questi anziani? — Ecuador.

      Siamo aiutati a capire il libro di Rivelazione dalle sue parole iniziali: “Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede, per mostrare ai suoi schiavi le cose che devono accadere fra breve. Ed egli mandò il suo angelo e per mezzo di lui la presentò in segni al suo schiavo Giovanni”. (Riv. 1:1) È evidente che qualcosa che sarebbe impossibile nella realtà si può raffigurare per mezzo di segni o simboli. Ad esempio, mentre un uomo non potrebbe cantare dinanzi a se stesso, potrebbe stare dinanzi alla propria fotografia e cantare. Non c’è dunque nulla di realmente contraddittorio nel fatto che i 144.000 sono raffigurati come in piedi dinanzi a qualche cosa da cui essi stessi sono rappresentati o simboleggiati.

      Il passato stesso di colui che vide la visione, l’apostolo Giovanni, ci aiuta a determinare in che senso le “ventiquattro persone anziane” menzionate in Rivelazione 4:4 sono un segno o simbolo. Essendo giudeo, Giovanni sapeva che gli “anziani d’Israele” rappresentavano l’intera nazione e parlavano per essa. (Eso. 3:16, 18; 19:7) Ora, l’intera congregazione degli unti cristiani forma la “nazione santa” dell’Israele spirituale e gli “anziani” cristiani possono raffigurare o rappresentare quell’intera “nazione”. (1 Piet. 2:9) Conformemente, le “ventiquattro persone anziane” sedute su troni rappresenterebbero l’intero corpo dei 144.000. Il numero ventiquattro avrebbe rammentato a Giovanni le ventiquattro divisioni sacerdotali stabilite dal re Davide perché servissero nel tempio di Gerusalemme. (1 Cron. 24:4) Questo corrisponde appropriatamente al fatto che la “nazione santa” dei 144.000 deve operare come un “regal sacerdozio”.

      Notate pure che Giovanni riceveva lì una visione di futuri avvenimenti, di “cose che devono avvenire”. (Riv. 4:1) Perciò, la visione delle “ventiquattro persone anziane” fu un’anteprima profetica della disposizione che Geova Dio avrebbe preso in cielo. Al tempo che l’apostolo Giovanni vide la visione, non c’era un solo membro del corpo dei 144.000 in cielo. Quelli di quel corpo che si erano addormentati nella morte attendevano la risurrezione. (1 Cor. 15:20-23, 51, 52) Ma il fatto che le “ventiquattro persone anziane” fossero viste in visione garantiva che la posizione di anziani sarebbe stata occupata da quelli a cui era stata riservata.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1973 | 1° luglio
    • Domande dai lettori

      ● È appropriato che una donna sposata lasci suo marito se non riescono ad andare molto d’accordo? Perché la moglie del primo presidente della Watch Tower Bible and Tract Society, C. T. Russell, lo lasciò? — U.S.A.

      La Bibbia non incoraggia il divorzio o la separazione semplicemente perché un marito e sua moglie non vanno molto d’accordo. Sotto ispirazione l’apostolo Paolo scrisse: “Agli sposati do istruzione, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito; ma se effettivamente si separa, rimanga senza sposarsi oppure si riconcili col marito; e che il marito non lasci la moglie”. — 1 Cor. 7:10, 11.

      Anziché ricorrere dunque alla separazione quando sorgono difficoltà nel matrimonio, la donna cristiana dovrebbe fare tutto il possibile per stabilire una migliore, più amorevole relazione con il marito. Comprendendo che il matrimonio è un’istituzione e un dono di Dio al genere umano, ella dovrebbe volere che il suo matrimonio rechi lode e onore al Datore, Geova Dio. Dovrebbe stare attenta a non dare mai al marito nessuna ragione di volerla lasciare, poiché l’incredulo dovrebbe poter vedere che il vero cristianesimo rende la sua compagna una moglie più amorevole, benigna, premurosa e comprensiva. Ciò sarebbe in armonia con il consiglio dato dall’apostolo Pietro: “In maniera simile, voi mogli, siate sottoposte ai vostri mariti, affinché, se alcuni non sono ubbidienti alla parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, essendo stati testimoni oculari della vostra condotta casta insieme a profondo rispetto”. — 1 Piet. 3:1, 2.

      A volte, però, nonostante l’eccellente condotta della moglie cristiana, l’incredulo insiste di lasciarla. In tal caso, dovrebbe la moglie credente cercar di impedire al marito di andarsene? O dovrebbe il marito cristiano impedire alla moglie incredula di lasciarlo? No. La Bibbia ci dice: “Se l’incredulo si separa, si separi; il fratello o la sorella non è in servitù in tali circostanze, ma Dio vi ha chiamati alla pace”. — 1 Cor. 7:15.

      A volte può accadere che una moglie che dice d’essere cristiana lasci il marito credente. Il marito può vivamente rammaricarsi della separazione e sperare giustamente in una riconciliazione. Ma che dire se la moglie se ne va a causa dell’autorità del marito o perché non è d’accordo su qualche altro principio biblico?

      In tal caso il marito cristiano riconosce che non può compromettere la sua posizione di capofamiglia né fare alcuna concessione che sarebbe contraria alle Scritture per ottenere la riconciliazione. Il marito cristiano ha il comando divino di riflettere la gloria di Dio. Se abbandonasse la sua posizione di capo farebbe vergogna al capo della congregazione cristiana, Gesù Cristo, e disonorerebbe Geova Dio. — Si paragoni I Corinti 11:3-7.

      C. T. Russell comprendeva la sua posizione scritturale quale marito, come si vede dal modo in cui risolse il problema in relazione a sua moglie. In una lettera scritta a un amico personale in Inghilterra, in data 27 dicembre 1899, spiegò perché sua moglie se n’era andata ed espresse anche i propri sentimenti in merito, dicendo:

      “La nostra cara sorella Russell è stata colpita dalla stessa malattia che ha colpito altri, in modo notevole quelli menzionati nell’opuscolo ‘Smascherata una cospirazione’. Hanno avuto la stessa difficoltà che ebbe il grande Avversario in principio, l’ambizione, e il desiderio di sovvertire le cose per soddisfare tale ambizione.

      “Sono passati più di vent’anni da che ci sposammo e per tredici di quegli anni la sorella Russell fu tutto quello che si poteva desiderare da una vera compagna amorevole e nobile e al tempo della cospirazione ella aveva ancora questa attitudine tanto che fece volontariamente un viaggio in parecchi stati sulle orme di S. D. Rogers, per correggere le sue calunniose

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