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MorteRagioniamo facendo uso delle Scritture
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trauma, il controllo automatico delle funzioni organiche diminuisce di conseguenza. Pertanto, i neurormoni e le catecolammine del sistema nervoso vengono prodotti e liberati in quantità incontrollate. Il risultato, fra gli altri sintomi, è un’allucinazione, la sensazione, interpretata razionalmente una volta ripresa conoscenza, d’esser morti e poi tornati in vita”. — Julian DeVries, redattore medico dell’Arizona Republic, 28 maggio 1977, p. C-1; anche il periodico sanitario tedesco Fortschritte der Medizin, n. 41, 1979; Psychology Today, gennaio 1981.
Ma la testimonianza delle persone rianimate non è confermata da altri a cui sono apparse persone care defunte che hanno anche parlato loro?
Si rileggano le scritture già citate a proposito della condizione dei morti. Cosa dice la verace Parola di Dio circa la condizione dei morti?
Chi ha interesse a far sì che gli uomini credano diversamente? Dopo che Geova ebbe avvertito i nostri primogenitori che la disubbidienza avrebbe portato alla morte, chi fu che contraddisse questa affermazione? “Il serpente [impiegato da Satana; vedi Rivelazione 12:9] disse alla donna: ‘Positivamente non morirete’”. (Gen. 3:4) In seguito, ovviamente, Adamo ed Eva morirono. Per logica, chi può essere stato, quindi, a tirar fuori l’idea che una componente spirituale dell’uomo sopravviva alla morte del corpo? Come abbiamo già visto, questo non è ciò che dice la Parola di Dio. La legge data da Dio all’antico Israele condannava come ‘impura’ e ‘detestabile’ l’usanza di interrogare i morti. (Lev. 19:31; Deut. 18:10-12; Isa. 8:19) Un Dio di amore avrebbe forse condannato questa pratica se i vivi avessero davvero potuto comunicare con i loro cari morti? Se invece erano spiriti demonici a spacciarsi per i defunti e a sviare gli uomini mediante sensazioni mentali volte a perpetuare una menzogna, non sarebbe stato amorevole da parte di Dio proteggere i suoi servitori da questo inganno? — Efes. 6:11, 12.
Perché i testimoni di Geova non seguono le usanze tradizionali del lutto per i morti?
Provare dolore per la morte di una persona cara è una cosa normale, e tale sentimento può essere appropriatamente espresso
Dopo la morte di Lazzaro, suo intimo amico, “Gesù pianse”. (Giov. 11:35, VR) A volte servitori di Dio hanno provato un grandissimo dolore per la morte di qualcuno. — 2 Sam. 1:11, 12.
Ma, a motivo della speranza della risurrezione, ai cristiani è detto: “Non vogliamo che siate nell’ignoranza circa quelli che dormono nella morte, affinché non vi rattristiate come fanno anche gli altri che non hanno speranza”. — 1 Tess. 4:13.
I servitori di Geova non rifiutano tutte le usanze funebri
Gen. 50:2, 3: “Giuseppe comandò ai suoi servitori, i medici, di imbalsamare suo padre . . . e impiegarono per lui quaranta giorni interi, poiché di consueto impiegano tanti giorni per imbalsamare”.
Giov. 19:40: “Preso il corpo di Gesù, lo avvolsero in bende con gli aromi, com’è usanza fra i giudei di preparare per la sepoltura”.
Coloro che cercano di piacere a Dio evitano le usanze che sono in contrasto con la sua Parola
Certe usanze fanno pubblicità al dolore della persona. Ma Gesù disse: “Quando digiunate [perché addolorati], smettete di fare la faccia triste come gli ipocriti, poiché sfigurano le loro facce per far vedere agli uomini che digiunano. Veramente vi dico: Essi hanno appieno la loro ricompensa. Ma tu, quando digiuni, spalmati la testa di olio e lavati la faccia, per far vedere che digiuni non agli uomini, ma al Padre tuo che è nel segreto; allora il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà”. — Matt. 6:16-18.
Certe usanze rispecchiano la credenza che l’uomo abbia un’anima immortale che sopravvive alla morte del corpo, e che quindi la persona deceduta sia consapevole di ciò che fanno i superstiti. Ma la Bibbia dice: ‘I morti non sono consci di nulla’. (Eccl. 9:5) E aggiunge: “L’anima che pecca, essa stessa morirà”. — Ezec. 18:4.
Molte usanze hanno origine dalla credenza che i morti abbiano bisogno dell’aiuto dei vivi o dal timore che, se non vengono placati, possano far loro del male. Ma la Parola di Dio mostra che i morti non provano né dolore né piacere. “Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Sal. 146:4; vedi anche 2 Samuele 12:22, 23). “Il loro amore e il loro odio e la loro gelosia son già periti, ed essi non hanno più alcuna porzione a tempo indefinito in nessuna cosa che si deve fare sotto il sole”. — Eccl. 9:6.
Se qualcuno dice:
‘Si muore perché questa è la volontà di Dio’
Si potrebbe rispondere: ‘Questa è un’opinione molto diffusa. Ma ho trovato utile fare una ricerca per vedere cosa dice Dio stesso a questo riguardo’. Quindi si potrebbe aggiungere: (1) ‘(Leggere Genesi 2:17). Secondo lei, se un padre mette in guardia il figlio, dicendogli che se fa una certa cosa perderà la vita, desidera forse che il figlio la faccia?’ (2) ‘Qual è dunque la volontà di Dio per il genere umano? Gesù disse: “Questa è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio [cioè discerne e riconosce che Gesù è veramente il Figlio di Dio] ed esercita fede in lui abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. (Giov. 6:40)’
‘Si morirà sempre’
Si potrebbe rispondere: ‘Questo è senz’altro ciò che è accaduto agli uomini fino ad ora’. Quindi si potrebbe aggiungere: ‘Ma noti questa meravigliosa promessa che Dio fa nel libro dell’Apocalisse (Rivelazione) 21:3, 4 (o Isaia 25:8)’.
‘Quando arriva la propria ora si deve morire’
Si potrebbe rispondere: ‘Molti sono di questo parere. Sapeva che anche nell’antichità molti greci la pensavano così? Credevano che vi fossero tre dee che decidessero quanto doveva vivere ogni essere umano. Ma il punto di vista biblico sulla vita è molto diverso’. Quindi si potrebbe aggiungere: (1) ‘(Leggere Ecclesiaste 9:11). Esempio: Da un palazzo si può staccare un pezzo di cornicione il quale cade in testa a un passante. È stato Dio a provocare l’incidente? Se così fosse, sarebbe giusto incriminare per negligenza il proprietario dell’edificio? . . . Come dice la Bibbia, è per pura coincidenza che la vittima si è trovata imprevedibilmente a passare di lì nell’istante in cui è caduto il pezzo di cornicione’. (2) ‘La Bibbia ci dice che se evitiamo di avere una cattiva condotta salvaguardiamo la nostra vita. (Prov. 16:17) Se ha dei figli, sono sicuro che segue lo stesso principio con loro. Li mette in guardia dai pericoli che potrebbero far perdere loro la vita. Oggi Geova fa la stessa cosa con tutto il genere umano’. (3) ‘Geova sa cosa ha in serbo il futuro. Mediante la Bibbia ci dice come possiamo avere una vita molto più lunga rispetto a coloro che non tengono conto dei suoi avvertimenti. (Giov. 17:3; Prov. 12:28)’ (Vedi anche la voce “Destino”).
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Nati di nuovoRagioniamo facendo uso delle Scritture
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Nati di nuovo
Definizione: Nascere di nuovo comporta l’essere battezzati in acqua (‘nascere d’acqua’) e l’essere generati dallo spirito di Dio (‘nascere di spirito’), divenendo così figli di Dio con la prospettiva di partecipare al suo Regno. (Giov. 3:3-5) Gesù fece questa esperienza, così come la fanno i suoi 144.000 coeredi al Regno celeste.
Perché è necessario che alcuni cristiani ‘nascano di nuovo’?
Dio si è proposto di unire a Gesù Cristo nel Regno celeste un limitato numero di esseri umani fedeli
Luca 12:32: “Non aver timore, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha approvato di darvi il regno”.
Riv. 14:1-3: “Vidi, ed ecco, l’Agnello [Gesù Cristo] stava sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila . . . che sono stati comprati dalla terra”. (Vedi le pagine 68, 69, alla voce “Cielo”).
Gli esseri umani non possono andare in cielo con un corpo di carne e sangue
1 Cor. 15:50: “Dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, né la corruzione eredita l’incorruzione”.
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