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Testimoni di Geova: Rapporto dell’Annuario 1994Annuario dei Testimoni di Geova del 1994
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Testimoni di Geova: Rapporto dell’Annuario 1994
SECONDO la scrittura dell’anno passato, la nostra sincera preghiera quali testimoni di Geova è stata: “Istruiscimi, o Geova . . . Unifica il mio cuore per temere il tuo nome”. (Sal. 86:11) Come il salmista Davide, desideriamo essere ammaestrati da Geova. E in che modo meraviglioso Geova ha esaudito la nostra preghiera impartendo insegnamento divino!
Lo scorso anno, negli studi di libro di congregazione, abbiamo tratto profitto dallo studio approfondito della vita del più grande uomo che sia mai esistito, l’unigenito Figlio di Dio, colui che rispecchia alla perfezione le qualità del Padre. (Giov. 8:23; Ebr. 1:3) Con l’aiuto della Torre di Guardia siamo stati pure rafforzati da articoli di studio sulla misericordia e sul perdono di Geova, e su come salvaguardare la nostra vita familiare, avere una veduta equilibrata dell’istruzione secolare, provvedere amorevole aiuto ai malati e agli anziani, camminare con sapienza nei confronti del mondo, e anche coltivare qualità come santa sottomissione, fede, virtù e padronanza di sé. Grazie all’adunanza di servizio e alla Scuola di Ministero Teocratico siamo stati aiutati a divenire più efficaci nel ministero e a interessarci di più delle persone che contattiamo. Come è stato utile tutto questo! Inoltre in molti paesi l’anno di servizio è stato coronato dalla meravigliosa assemblea di distretto “Insegnamento divino”.
L’insegnamento divino non è solo un esercizio mentale. Questo insegnamento tende a modellare la persona interiore in modo che il nostro cristianesimo non sia una semplice vernice. In risposta alle nostre preghiere Geova ci aiuta a unificare il nostro cuore per non essere incerti, o tiepidi, nell’adorazione che gli rendiamo, ma per essere zelanti nel fare la sua volontà.
Da tutto il mondo arrivano rapporti che danno prova del genere di zelo che scaturisce da un simile cuore unificato. Grazie alla benedizione di Geova sui nostri sforzi congiunti, durante lo scorso anno di servizio un massimo di 4.709.889 persone si sono spese nel Suo servizio, parlando ad altri del Suo Regno. In un sempre maggior numero di paesi ci sono oltre 100.000 proclamatori del Regno. Questo si può dire di due paesi dell’America Settentrionale, tre dell’America Latina, cinque dell’Europa, uno dell’Africa e due dell’Estremo Oriente. Complessivamente i testimoni di Geova predicano in 231 paesi. Attualmente sono attivi in più di 70 paesi dove 40 anni fa non c’erano Testimoni.
Dovunque questi proclamatori del Regno si sono spesi davvero, dedicando durante l’anno di servizio 1993 un totale di 1.057.341.972 ore al ministero di campo. Anche in zone devastate dalla guerra i nostri fratelli si sforzano di mettere al primo posto gli interessi del Regno. Infatti nella Bosnia centrale una congregazione ha una media mensile di 34 ore per proclamatore, senza contare i pionieri. In media ogni mese 623.006 Testimoni in tutta la terra si sono impegnati in qualche fase del servizio di pioniere. In aprile il Giappone ha raggiunto un totale di 100.441 pionieri, cioè il 56 per cento dei proclamatori del paese. In tutto il mondo sono stati tenuti 237.460 studi biblici a domicilio in più, raggiungendo il nuovo massimo di 4.515.587. I presenti alla Commemorazione sono saliti a 11.865.765, ed è rincuorante osservare che durante l’anno 296.004 di questi hanno fatto progresso fino alla dedicazione e al battesimo.
Per provvedere la sorveglianza e le pubblicazioni necessarie a quest’opera di istruzione mondiale, 13.828 volontari prestano servizio come membri della famiglia Betel mondiale. Di questi 4.922 servono alla sede mondiale a Brooklyn (New York) e in località vicine. Appartengono tutti a un ordine religioso dedicato esclusivamente al ministero.
Assemblee “Insegnamento divino”
Come sono state pratiche e spiritualmente ristoratrici le assemblee di distretto “Insegnamento divino”! Se ne sono già tenute centinaia e altre sono ancora in corso. A proposito dell’istruzione impartita, un anziano dei Paesi Bassi ha detto: “Preghiamo così spesso per avere l’aiuto e la guida di Geova nella nostra opera. Questa assemblea è stata una risposta alle nostre preghiere. Proprio come se Geova dicesse: ‘Ascolta e metti in pratica i consigli’”.
Grazie alla generosità del popolo di Geova, 1.667 missionari e “servitori internazionali” hanno potuto assistere alle assemblee nei paesi in cui avevano vissuto e servito in passato. Ed essi ringraziano di cuore tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile ciò. È stato davvero incoraggiante stare insieme a loro e sentirli parlare alle diverse assemblee. Le loro esperienze ci hanno fatto pensare all’occasione in cui Paolo e Barnaba riferirono alla congregazione di Antiochia “le molte cose che Dio aveva fatto per mezzo d’essi e che aveva aperto alle nazioni la porta della fede”. — Atti 14:27.
A Monaco, in Germania, l’intero programma dell’assemblea è stato svolto anche in croato e in serbo. Fra i presenti c’erano fratelli venuti da Croazia, Serbia, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro e Macedonia, e anche delegati di Albania, Romania, Russia, Ucraina e Ungheria. C’erano anche un gran numero di rom (zingari). Erano venuti tutti per trarre beneficio dall’insegnamento divino. Come erano piacevoli la pace, l’amore e l’unità esistenti fra il popolo di Geova! Che contrasto con i conflitti in corso nelle zone da cui molti di questi delegati erano venuti, alcuni costretti a fuggire come profughi!
Di particolare interesse per tutti i testimoni di Geova sono state le assemblee internazionali di Mosca, in Russia, e di Kiev, in Ucraina. Per quanto sia stato necessario limitare le dimensioni dell’assemblea di Mosca, delegati di 30 paesi hanno considerato un privilegio speciale essere fra i 23.743 presenti. Tra una sessione e l’altra hanno colto le opportunità di fare la conoscenza di fratelli dei vari gruppi linguistici. In questo modo la loro fede è stata rafforzata da esperienze gioiose e incoraggianti. I congressisti hanno dedicato del tempo anche al ministero di campo. Alcuni si sono alzati presto per farlo; altri hanno unito la testimonianza informale alle visite ai monumenti della città. Sono rimasti colpiti vedendo i russi non solo accettare con piacere un volantino nella loro lingua, ma spesso interrompere quello che stavano facendo per leggerlo da cima a fondo.
Nonostante una certa opposizione, l’assemblea di Mosca è stata un grande successo. Quando l’ultimo oratore in programma ha espresso gratitudine a Geova per tutto quello che aveva fatto per rendere possibile un’assemblea del genere, l’uditorio è balzato in piedi prorompendo in un fragoroso e prolungato applauso.
Due settimane dopo si è tenuta a Kiev un’assemblea molto più grande. Fra i 64.714 presenti quasi 53.000 erano venuti da Armenia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia e Russia, e naturalmente dall’Ucraina.
Mentre i fratelli stavano facendo i gabinetti da usare allo stadio, alcuni cittadini hanno chiesto se potevano dare una mano. Perché? La risposta: “Anche noi desideriamo fare qualcosa per servire Geova”. Molti a Kiev, osservando i Testimoni e lo spirito che mostravano, li salutavano con la mano. Indicando lo stadio, un agente di polizia ha detto: “Non ho mai visto una cosa del genere. Che gente! Hanno un viso così aperto. Mi sembra di essere già nel nuovo mondo. Non si può che rimanere stupiti da tutto ciò . . . Non riesco a capire perché eravate perseguitati”. Durante l’assemblea più di 2.000 interessati hanno lasciato nome e indirizzo, chiedendo di essere visitati dai testimoni di Geova appena possibile.
Il culmine dell’assemblea è stato raggiunto quando 7.402 persone si sono presentate per battezzarsi in simbolo della loro dedicazione a Geova Dio. È stato il battesimo più grande della storia cristiana, che ha superato quello di New York del 1958, quando, con un numero di presenti quattro volte maggiore, il numero degli immersi fu leggermente inferiore. Sì, Geova ha suscitato altre migliaia di suoi Testimoni per compiere la grandiosa opera che sta facendo fare in questa parte della terra negli ultimi giorni di questo vecchio sistema!
Seminari per le filiali
L’anno scorso un aspetto notevole del programma di istruzione divina ha riguardato i seminari di una settimana per i rappresentanti delle filiali. Otto di questi seminari sono stati tenuti da gennaio ad aprile.
Rappresentanti di 17 filiali dell’America Centrale e Meridionale sono convenuti in gennaio nella filiale della Colombia dedicata di recente. In febbraio si è tenuto in Australia un seminario per le otto filiali che ricevono buona parte delle pubblicazioni dall’Australia. Questo è stato seguito da adunanze tenute nelle Filippine per le 12 filiali del Sud-Est asiatico e del Pacifico. In marzo 24 filiali — incluse quasi tutte le principali filiali che stampano — hanno mandato rappresentanti al seminario tenuto negli Stati Uniti. In aprile c’è stato un seminario in Puerto Rico per provvedere ai bisogni dei paesi della zona caribica. La stessa settimana è stata tenuta un’adunanza in Nigeria per i paesi dell’Africa centrale e occidentale. Contemporaneamente, in Austria, hanno partecipato a un altro seminario fratelli di 16 filiali di questa parte del mondo, e un mese dopo, a un’adunanza tenuta nella nuova filiale della Zambia, si è prestato particolare attenzione alle altre filiali africane.
Il programma includeva materiale provveduto dai Comitati del Corpo Direttivo, Editoriale, del Servizio, dell’Insegnamento, degli Scrittori e del Personale. Lo scopo era quello di accrescere l’unità delle filiali e di tutte le congregazioni impegnate con vigore a portare a termine la predicazione della buona notizia.
Operazioni di soccorso: un’espressione del nostro amore
I violenti uragani, le gravi siccità, le inondazioni e le guerre che hanno fatto notizia negli ultimi mesi incidono profondamente sulla vita di milioni di persone, inclusi i testimoni di Geova. Non possiamo limitarci ad augurare ai nostri fratelli ogni bene senza provvedere loro il necessario per vivere, né vogliamo far questo. L’amore ci spinge a condividere con loro ciò che abbiamo. (Giac. 2:15-17; 1 Giov. 3:17) I testimoni di Geova lo fanno sicuramente e, se possono, cercano di aiutare anche altri. — Gal. 6:10.
Negli anni 1991-92 una delle peggiori siccità a memoria d’uomo ha piagato vaste zone dell’Africa, incluso il Mozambico. Alcuni hanno perso i raccolti prima a causa della siccità, poi a causa di un’inondazione e dei ladri. La filiale di Maputo ha costituito comitati di soccorso onde coordinare gli sforzi per provvedere i viveri e gli indumenti indispensabili ai fratelli e alle sorelle nel bisogno. Questo ha comportato la distribuzione di 25 tonnellate di farina di mais, 6 tonnellate di legumi, 2,7 tonnellate di riso, 1.700 litri d’olio e 6,5 tonnellate di indumenti usati. A volte questi aiuti sono stati distribuiti in occasione di assemblee, e sono stati molto apprezzati. Ma i missionari hanno osservato che, quando i fratelli facevano i piani per assistervi, ciò che aspettavano più ansiosamente era il cibo spirituale. Un gruppo di 10 fratelli di Ile, non avendo i soldi per pagarsi il viaggio, percorse a piedi 112 chilometri per non perdere l’assemblea speciale di un giorno!
Anche gran parte della Zambia è stata colpita dalla siccità. Per aiutare i fratelli che non potevano usufruire del programma di soccorso del governo, all’inizio dell’anno la filiale della Società (Watch Tower) ha acquistato e distribuito 14 tonnellate di cereali. Inoltre i fratelli hanno diviso fra loro quello che avevano. Quando i camion della Società portavano la letteratura, caricavano anche cereali che scaricavano lungo il percorso dove c’era bisogno.
In Ruanda, durante un periodo di conflitti interni, gli abitanti delle zone interessate dai combattimenti fuggivano nei campi profughi, dove le condizioni erano critiche. Tuttavia i nostri fratelli profughi — 381 — sono stati amorevolmente soccorsi dalle congregazioni. Per alleggerire la responsabilità, sono stati suddivisi fra diverse congregazioni. La Società ha provveduto i fondi necessari, e fratelli qualificati hanno fatto visite regolari per offrire incoraggiamento spirituale. Molti di questi proclamatori profughi, pur avendo perso praticamente ogni cosa materiale, hanno servito come pionieri ausiliari in quei difficili mesi. Altri hanno iniziato il servizio di pioniere regolare.
Un migliaio di fratelli dello Zaire sono stati ridotti in miseria in seguito alle lotte tribali. Qualcuno mangiava solo una volta ogni tre giorni. Quando ne ebbero notizia i Testimoni della filiale del Sudafrica provarono compassione per i loro fratelli dello Zaire. L’ufficio riferì subito la cosa al Corpo Direttivo e poi inviò 24 tonnellate di viveri, sapone e medicinali per rendere meno critica la situazione. Similmente, quando un gruppo di 70, fra Testimoni adulti e i loro figli, è stato costretto a fuggire in Namibia dall’Angola a causa della guerra civile, i fratelli locali si sono subito occupati di loro. Visto che il campo in cui erano stati portati i Testimoni profughi non era pronto per accoglierli, i fratelli hanno provveduto tende, viveri, indumenti, coperte, e il materiale per costruire un Sala del Regno provvisoria.
I nostri fratelli di Austria, Germania, Italia e Svizzera sono stati molto generosi nell’offrire ciò che avevano per assistere i Testimoni delle regioni dell’ex Iugoslavia dilaniate dalla guerra. Nello scorso anno sono state inviate loro 153 tonnellate di viveri e 23 tonnellate di indumenti, detersivi e medicinali, nonché cibo spirituale. Fratelli si sono offerti di effettuarne il trasporto in camion nonostante i pericoli a cui andavano incontro. A proposito di uno dei viaggi a Sarajevo, un fratello ha riferito che, dopo aver passato la dogana, lungo la strada hanno incontrato una quindicina di posti di blocco disposti da esercito e polizia. Ma i fratelli erano preparati e ad ogni posto di blocco hanno lasciato riviste ai militari. Le strade erano state distrutte e la neve che si scioglieva trasformava il percorso in un pantano; a volte le esplosioni erano così vicine che i fratelli pensavano di essere stati colpiti. Ma per loro è stato un privilegio servire in questo modo. E quelli che hanno ricevuto l’aiuto sono profondamente grati e sentono più che mai di fare davvero parte di una famiglia internazionale.
Dall’altra parte del globo, nel settembre 1992 l’uragano Iniki si è abbattuto sulle Hawaii nord-occidentali. Si è dimostrato il peggior disastro naturale della storia delle Hawaii. Prima ancora che il fortunale colpisse l’isola di Kauai, gli anziani si erano organizzati per assistere i fratelli. La spiritualità ha avuto il primo posto. Durante le settimane successive 400 case di fratelli sono state riparate e ricostruite. Ogni volta, prima di iniziare il lavoro in una determinata casa, la squadra di lavoratori e la famiglia che ci abitava consideravano la scrittura del giorno e pregavano insieme. Inoltre per sei mesi anziani esperti di altre isole, accompagnati dalle rispettive mogli, si sono recati nella zona disastrata per fare opera pastorale, tenere adunanze, prendere la direttiva nel servizio e aiutare a compilare le richieste di risarcimento da presentare al governo e/o alle compagnie d’assicurazione.
Sapete dove si trova l’isola di Niutao? Pochi lo sanno. Su questo atollo corallino del Pacifico meridionale vivono solo 800 persone circa. Fra loro c’è un proclamatore non battezzato che nel gennaio scorso ha perso la casa e tutti i suoi beni in seguito a un maremoto. Non appena hanno saputo dell’accaduto, i fratelli di un’altra isola delle Tuvalu hanno inviato viveri e altri generi di soccorso. C’è voluto più tempo per raccogliere il materiale da costruzione necessario e per inviarlo a Niutao. Poi gli hanno ricostruito la casa. Nell’isola si è parlato molto dell’amore mostrato in questo modo dai Testimoni.
Nella Liberia dilaniata dalla guerra, osservando quello che fanno i servitori di Geova per aiutarsi a vicenda, la vicina ha detto a una nostra sorella: “Il vostro Dio Geova vi ama davvero per provvedervi un servizio del genere”. Certo che ci ama.
Costruzioni per far fronte ai bisogni dovuti alla rapida crescita
Dato che in un solo anno ci sono stati 296.004 battezzati e si sono formate 3.512 nuove congregazioni (2.528.524 battezzati e 26.835 nuove congregazioni negli ultimi dieci anni), c’è molto da fare per provvedere a tutti. Fra le altre cose questo richiede lavoro di costruzione. E che considerevole mole di lavoro è stata fatta lo scorso anno!
Negli Stati Uniti 73 Comitati Regionali di Costruzione hanno preso parte alla costruzione di Sale del Regno. Nell’anno di servizio 1993, con la cooperazione di decine di migliaia di volontari volenterosi, hanno aiutato a costruire circa 200 Sale del Regno e a ristrutturarne altre 200.
In Giappone, dove pure si usano i metodi di costruzione rapida, sono state ultimate 108 Sale del Regno, che hanno dovuto essere progettate in modo da resistere a terremoti e tifoni. Quelli che si sono offerti di partecipare ai lavori hanno provveduto non solo mano d’opera qualificata ma anche altre risorse.
In Argentina i fratelli si sono prefissi di far sì che ciascuna delle oltre 1.500 congregazioni avesse un luogo idoneo in cui radunarsi per l’adorazione. L’anno scorso sono state ultimate 57 nuove sale. Ma ne occorrono molte altre. Là le Sale del Regno vengono costruite in tre o quattro settimane.
Nelle Filippine, negli ultimi sei anni, sono state costruite oltre 800 Sale del Regno. Ma ci sono 3.332 congregazioni, e molte di queste hanno ancora bisogno di un luogo più adatto in cui radunarsi.
In Brasile, dove negli ultimi cinque anni c’è stato un aumento di 120.687 Testimoni, non è stato possibile far fronte alla necessità di nuove Sale del Regno. Ma l’anno scorso sono state ultimate 93 sale ed è iniziata la costruzione di altre 1.383.
Anche in Colombia ci vogliono altre Sale del Regno per stare al passo con la rapida crescita. La filiale cerca di preparare un progetto che semplifichi i lavori di costruzione e preveda l’aiuto di squadre edili speciali addestrate alla filiale.
Nelle zone rurali del Sudafrica alcune congregazioni preparano i propri blocchetti di cemento e, con l’aiuto dei volontari mandati dal Comitato Regionale di Costruzione, sono in grado di portare a termine una sala ordinata e poco costosa in un periodo che va dai tre ai sei fine settimana. Il lavoro di squadre di costruzione multirazziali in zone dilaniate da conflitti come Soweto richiede molta cautela, ma dimostra anche in maniera lampante l’amore e l’unità del popolo di Geova.
In Norvegia ci sono 21 Sale del Regno al di sopra del Circolo Polare Artico. Una di queste si trova a Hammerfest, la città più settentrionale d’Europa.
Rispecchiando lo spirito di Isaia 2:3, 4, i fratelli dell’Ungheria hanno costruito due delle nuove Sale del Regno in una proprietà usata un tempo per grandi basi militari russe.
Lo spirito di abnegazione mostrato dai fratelli venuti dall’estero per aiutare a costruire la filiale e la Sala delle Assemblee delle Isole Salomone ha influito profondamente sui Testimoni locali. Questo è stato evidente quando a Munda il governo ha concesso un ottimo pezzo di terra su cui i fratelli potevano costruire una Sala del Regno. La congregazione però era piccola. Chi poteva fare il lavoro? I fratelli di Honiara si sono detti: “Se i nostri fratelli d’oltremare hanno potuto impiegare tempo e denaro per aiutarci a costruire una Sala delle Assemblee e una filiale, perché non possiamo rinunciare alle nostre vacanze e andare a Munda a costruire la Sala del Regno?” Ed è proprio quello che hanno fatto. Fratelli e sorelle di 13 isole e tribù si sono dati da fare, e in soli 10 giorni la sala era pronta.
Una congregazione della Slovacchia in cui metà dei proclamatori sono pionieri si è dimostrata piena di risorse. Le famiglie hanno raccolto frutti di bosco per procurarsi il denaro per la costruzione. Per ridurre le spese sabbia e pietre sono stati presi dal letto di un vicino ruscello.
In Corea sei capifamiglia hanno contratto mutui bancari e poi hanno donato i fondi alla congregazione per la nuova Sala del Regno. Per contribuire al progetto i fratelli si sono assunti l’impegno di estinguere personalmente i mutui.
Quattro fratelli di una piccola congregazione della Nigeria si erano rivolti all’“onojie”, tradizionale capo locale, per chiedere un terreno da acquistare per una nuova Sala del Regno. Ma non erano in grado di pagare la somma richiesta. Qualche mese dopo uno degli anziani prestò all’“onojie” la videocassetta I testimoni di Geova: organizzati per predicare la buona notizia. Egli ne rimase profondamente colpito. Dopo averla guardata cinque volte egli mise a disposizione dei fratelli il terreno necessario per la nuova Sala del Regno.
In molti luoghi si è dimostrato pratico avere anche le nostre Sale delle Assemblee. L’anno scorso sale del genere sono state costruite in Colombia e negli Stati Uniti. Altre due sono state dedicate in Brasile, due in Costa Rica e una in Giamaica. In Perú una Sala delle Assemblee in grado di accogliere 10.000 persone per le assemblee di distretto è stata dedicata nel febbraio 1993. Aperta alle estremità, e anche ai lati per circa 3 metri da terra, ha una buona ventilazione. Il pavimento leggermente inclinato permette a tutto l’uditorio di godere una buona visuale del palco. Quest’anno i fratelli della Francia hanno costruito la loro quinta e più grande Sala delle Assemblee. Molti lavoratori con la famiglia sono stati felici di usare le loro vacanze per portare a termine l’impresa in soli quattro mesi. In Italia una nuova sala è stata ultimata in provincia di Catanzaro, e i fratelli della Spagna hanno dedicato la loro quarta Sala delle Assemblee.
Naturalmente la crescita numerica dei Testimoni richiede anche l’ampliamento delle filiali per provvedere la sorveglianza e le pubblicazioni necessarie. L’anno scorso nuovi grandi edifici per le filiali erano in costruzione in Polonia, Puerto Rico e Zambia, e anche nella Repubblica Dominicana, in Ecuador, Francia, Messico e Taiwan. Negli Stati Uniti la sede di Brooklyn è in continua espansione e un ottimo progresso è stato fatto nei lavori al Watchtower Educational Center di Patterson. Importanti lavori di ampliamento stanno avvenendo anche in Australia, Brasile, Canada, Corea, Germania, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Spagna e Sudafrica. Nuove filiali più piccole sono in costruzione in Giamaica, Mozambico, Paraguay, Samoa Occidentali, Srī Lanka, Suriname, Tahiti e Ungheria. Molte migliaia di fratelli e sorelle si sono offerti di prendere parte ai lavori. Che anno è stato questo!
Dedicazione di filiali
Dopo la dedicazione del tempio di Geova a Gerusalemme ai giorni di Salomone, gli israeliti ritornarono a casa “rallegrandosi e sentendosi gioiosi di cuore per tutta la bontà che Geova aveva usato” al suo popolo. (1 Re 8:66) Anche nei tempi moderni la dedicazione di filiali della Società, pure usate per promuovere la vera adorazione, è fonte di grande gioia. In quali paesi sono state dedicate filiali durante lo scorso anno di servizio?
Colombia
Qui, a Facatativá, sulle Ande dell’America Meridionale, a quasi 2.700 metri di altitudine, La Torre del Vigía ha nuovi uffici e tipografia, e anche una casa in cui alloggiano i volontari che vi lavorano. Questi edifici furono dedicati il 1º novembre 1992. È un bel sito, 42 chilometri a nord-ovest di Bogotá, al limite dell’altopiano dove sorge la capitale della Colombia. Qui vengono stampate in spagnolo le edizioni a colori della Torre di Guardia e di Svegliatevi! per la Colombia, il Venezuela, il Panamá, l’Ecuador e il Perú.
Quando iniziò la costruzione di questa nuova filiale, in Colombia c’erano 34.261 testimoni di Geova. I lavori di costruzione richiesero cinque anni, durante i quali i Testimoni aumentarono del 63 per cento, fino a 55.693. Attualmente tengono 100.927 studi biblici a domicilio con singoli e nuclei familiari. Nel 1993 hanno assistito alla Commemorazione della morte di Cristo 249.271 persone. Questo in Colombia è davvero un gioioso tempo di mietitura spirituale.
Quattrocento Testimoni colombiani, insieme a un centinaio di “servitori internazionali”, costituivano il nucleo della squadra di costruzione che ha trasformato un ex allevamento di polli in un centro di istruzione teocratica. Altri 3.000 volontari delle congregazioni vicine hanno dato una mano nei giorni festivi e nei fine settimana, e altri 1.500 circa sono venuti dall’estero — alcuni per qualche settimana, altri per qualche mese — a proprie spese. Gli uomini d’affari locali non potevano crederci, e uno interrogò personalmente Testimoni colombiani e stranieri per assicurarsi che le cose stessero così. Un altro, profondamente colpito da ciò che vedeva e udiva, accettò uno studio biblico. Ora sia lui che la moglie sono Testimoni battezzati.
Per il programma della dedicazione c’erano 1.500 ospiti, provenienti da 14 paesi, fra cui Milton Henschel e Daniel Sydlik del Corpo Direttivo. Che felici incontri ci furono! E che gioia per la prosperità spirituale che Geova ha dato ai suoi servitori in Colombia!
Polonia
Quello stesso mese, il 28 novembre, ci fu la dedicazione di un’altra filiale, quella della Polonia, a Nadarzyn, vicino a Varsavia. Theodore Jaracz, del Corpo Direttivo, presente per l’occasione, dichiarò: “Questa dedicazione è veramente storica. . . . È la prima filiale costruita e che ora viene dedicata in una zona un tempo ‘dietro la cortina di ferro’. Ma la cosiddetta cortina di ferro non ha potuto impedire l’avanzata dell’organizzazione di Geova! E la prova eccola qui!”
Alcuni degli ospiti avevano atteso per decenni questa occasione. Fra loro c’erano Testimoni che avevano servito fedelmente Geova, nonostante dure prove, per 45, 50 anni o più. Alcuni avevano svolto in clandestinità il lavoro della Betel per più di 40 anni. Furono davvero commossi quando Zygfryd Adach, coordinatore del Comitato di Filiale, disse: “Carissimi, vi siete dati da fare per portare avanti il lavoro dell’organizzazione di Dio distribuendo cibo spirituale in tempi difficili, anche estremamente difficili. Dopo anni di prigione, spesso vi siete offerti spontaneamente di continuare l’opera. A volte questo si è ripetuto quattro o cinque volte e anche più. Tutti ricordiamo quel tempo, perciò con assoluta convinzione citiamo le parole del Salmo 124: ‘Se non fosse stato perché Geova mostrò d’essere per noi quando gli uomini si levarono contro di noi, ci avrebbero inghiottiti perfino vivi . . . Benedetto sia Geova, che non ci ha dati come preda ai loro denti. La nostra anima è come un uccello che è scampato dalla trappola degli adescatori. La trappola è rotta, e noi stessi siamo scampati’”. — Sal. 124:2-7.
Quando fu annunciato che si doveva costruire la filiale, la risposta fu spontanea. Le congregazioni portarono carbone e legna, frigoriferi, viveri e arnesi. Fratelli e sorelle che avevano un’adeguata preparazione professionale e tecnica offrirono con ardore i loro servigi. C’erano persone anziane che avevano passato anni in prigione. Anche molti giovani si offrirono volenterosamente. Da dieci paesi arrivarono “servitori internazionali”. Quante volte il cuore dei lavoratori palpitò davanti all’evidenza della direttiva e della benedizione di Geova! Un ordine di “fermare i lavori” da parte del consiglio comunale venne revocato. Furono reperiti materiali apparentemente introvabili. Solo due anni e mezzo dopo che era stato dato il permesso di costruire, il luogo in cui sorgeva un motel in rovina era diventato un attraente complesso di edifici per la filiale della Polonia.
Nuova Zelanda
Nei sei anni da che era stata dedicata una nuova filiale in Nuova Zelanda i proclamatori del Regno erano aumentati più del 30 per cento. Per far fronte ai loro bisogni si dovevano ampliare i locali. Ma c’era dell’altro. Come è stato spiegato durante il programma della dedicazione, oltre metà dei nuovi uffici sarebbero stati usati per il lavoro di traduzione, poiché qui si traducono pubblicazioni in samoano, maori, rarotonga e niueano, a beneficio degli abitanti di varie isole del Pacifico meridionale. Perciò il 27 febbraio 1993 sono stati dedicati nuovi uffici, locali di supporto e alloggi.
Era presente per l’occasione Lloyd Barry, membro del Corpo Direttivo, che era cresciuto e aveva iniziato a servire Geova in Nuova Zelanda. C’erano tutti i membri della famiglia Betel e della costruzione, e anche i sorveglianti viaggianti con le rispettive mogli. C’erano pure ospiti venuti dai paesi vicini del Pacifico meridionale. La maggioranza però era composta di neozelandesi che si erano battezzati prima del 1955. Uno degli oratori ha fatto notare che i più anziani avevano svolto l’opera che aveva posto le fondamenta per ciò che avveniva al programma della dedicazione. Ma come apprezzano l’eccellente sostegno e il duro lavoro dei più nuovi che si sono uniti a loro nel lodare Geova!
Puerto Rico
Da tempo i locali della filiale eretta 24 anni fa in Puerto Rico erano sovraffollati. Nell’isola i proclamatori da 5.400 nel 1969 erano saliti a oltre 25.000 al momento della dedicazione della nuova filiale il 17 aprile 1993. L’ottimo complesso di edifici è il frutto di quattro anni di duro lavoro da parte di migliaia di fratelli e sorelle.
I presenti al programma hanno apprezzato in modo particolare di avere per l’occasione come oratori Karl Klein e Albert Schroeder, del Corpo Direttivo, e anche altri rappresentanti di Brooklyn. Durante la settimana precedente, i nuovi locali erano già stati usati per un seminario a cui avevano partecipato rappresentanti di 14 filiali. Poi, dopo la dedicazione il Reparto Traduzioni in lingua spagnola, con il suo team internazionale, è stato trasferito da Brooklyn in questa nuova sede.
Zambia
Una settimana dopo la dedicazione in Puerto Rico, è stato dedicato alla periferia di Lusaka il complesso di 13 edifici della nuova filiale della Zambia. Perché là?
Semi di verità biblica erano stati piantati in questo paese già nel 1911. Nel 1924 si erano formati gruppetti di studio. Ora ci sono 80.488 proclamatori che fanno parte delle 1.993 congregazioni della Zambia, e nel 1993 i presenti alla Commemorazione sono stati 362.204. Questo è un campo fertile per l’espansione del Regno.
La costruzione della nuova filiale della Zambia è stata possibile grazie alla cooperazione internazionale tipica dell’organizzazione di Geova. I progetti sono stati preparati dagli uffici della Società negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone. Le gru sono state donate da fratelli americani. L’attrezzatura che ha reso possibile l’installazione dei telefoni è un regalo della Nuova Zelanda. Gli unici materiali da costruzione reperibili sul posto erano sabbia, cemento, pietra e legno. Ma in media due grandi camion carichi di altro materiale arrivavano ogni settimana dal Sudafrica: un viaggio di 3.500 chilometri fra andata e ritorno. E i Testimoni della Zambia sono stati generosi nel dare se stessi e le loro risorse per portare a termine il lavoro. Alla dedicazione erano presenti sia Milton Henschel che Theodore Jaracz, del Corpo Direttivo, che si sono rallegrati insieme ai fratelli della Zambia per il felice evento.
Ungheria
Il 31 luglio è stato un giorno particolarmente gioioso per i nostri fratelli dell’Ungheria: Lyman Swingle, del Corpo Direttivo, ha dedicato i nuovi locali appena costruiti che avrebbero provveduto altri alloggi e un ufficio traduzione. Sono stati costruiti in soli cinque mesi, con l’aiuto delle congregazioni locali e di Testimoni di altri otto paesi, e l’agenzia nazionale d’informazioni ungherese ne ha annunciato il completamento.
Dopo decenni di dura persecuzione, nel 1989 i testimoni di Geova dell’Ungheria ottennero il riconoscimento giuridico. Quell’anno un massimo di 9.990 proclamatori partecipò in qualche misura al ministero di campo e fece rapporto. Da allora hanno dedicato più di 8.300.000 ore al ministero di campo, e il numero dei proclamatori del Regno è salito a 14.347.
Gran Bretagna
La prima filiale della Società fu aperta a Londra nel 1900. La sua sede dovette essere ampliata molte volte. Il 7 agosto 1993 è stata dedicata l’ultima aggiunta: uno stabilimento di 18.600 metri quadrati e un complesso amministrativo.
Gli edifici dello stabilimento sul retro sono stati costruiti in soli 17 mesi, con sezioni di pareti di cemento costruite secondo il metodo “tilt-up”. Circa 5.000 volontari hanno preso parte ai lavori. Per l’edificio di mattoni adibito a uffici sono stati usati ben 133.000 mattoni. Quanti muratori ci sono voluti? Solo sette sorelle e due fratelli per sovrintendere al lavoro. Un imprenditore edile che ha visitato il cantiere ha scosso la testa incredulo quando gli è stato detto chi ha fatto il lavoro.
Albert Schroeder, del Corpo Direttivo, era presente al programma della dedicazione. Per la gioia dei presenti ha descritto nei particolari la crescita dell’opera del Regno in Gran Bretagna dal 1937, quando era stato mandato nelle Isole Britanniche per dirigere l’opera e incoraggiare almeno 1.000 proclamatori a iniziare il servizio di pioniere. Che gioia vedere che ora in Gran Bretagna ci sono 127.395 proclamatori del Regno e che, in media, 12.803 di loro svolgono il servizio di pioniere ogni mese.
Servizio Traduzioni
Il Corpo Direttivo si interessa vivamente di fare qualsiasi cosa necessaria affinché la grande folla esca da “ogni nazione e tribù e popolo e lingua”, come dichiara la Bibbia. (Riv. 7:9) Come fare questo è stato oggetto di preghiera presso la sede mondiale e fra i servitori di Geova in tutto il mondo. È un’impresa immane contattare persone appartenenti a tutti questi gruppi, un’impresa che può essere felicemente portata a termine solo con lo spirito di Geova.
La traduzione della Bibbia e della letteratura biblica svolge un ruolo importante. Si possono contattare le persone se non esiste letteratura nella loro lingua? Sì, ma l’opera di predicare e fare discepoli è molto più efficace quando queste persone hanno a disposizione letteratura nella madrelingua.
Al presente abbiamo alcune pubblicazioni recenti in almeno 236 lingue. La Torre di Guardia si stampa regolarmente in 116 lingue. Durante l’anno passato sono state potenziate molte équipe di traduttori che traducono nelle lingue in cui si pubblicano le riviste e sono state addestrate quelle che traducono in altre 70 lingue. Fra queste ci sono lingue parlate nell’Europa orientale, nell’Asia meridionale e in Africa, e lingue parlate dalle tribù indie dell’America Meridionale e da popolazioni delle isole del Pacifico. Per costituire queste équipe bisogna trovare, addestrare e fornire del necessario traduttori, revisori e correttori. Devono essere tutti cristiani dedicati, volontari che siano anche in grado di rendersi disponibili per compiere tale lavoro.
Naturalmente ci sono altre lingue ancora in cui occorre letteratura, e molte di esse sono parlate da oltre un milione di persone. I fratelli responsabili lavorano continuamente per trovare e addestrare traduttori e per fornire le attrezzature necessarie, per creare se occorre nuovi caratteri e programmi di computer in grado di gestire il lavoro in tali lingue. Mentre passiamo in rassegna ciò che Geova ha già fatto, abbiamo fiducia che provvederà tutto ciò che è necessario perché l’opera sia portata a termine nel tempo che rimane. È un privilegio essere suoi collaboratori. — 1 Cor. 3:9.
Tenuta su sei continenti la Scuola di Addestramento per il Ministero
La Scuola di Galaad opera da 50 anni e i suoi diplomati hanno contribuito a promuovere gli interessi del Regno in oltre 200 paesi. L’attività di questi servitori di Geova che sono stati pronti a sacrificarsi ha avuto come risultato un grande ‘mucchio di testimonianza’.
Grazie alla Scuola di Addestramento per il Ministero, che offre addestramento specializzato per mezzo di un corso intensivo della durata di due mesi, è stato provveduto ulteriore aiuto per soddisfare i bisogni urgenti. Durante lo scorso anno di servizio sono state organizzate 29 classi e gli oltre 684 anziani e servitori di ministero che hanno frequentato questa scuola hanno ricevuto un prezioso addestramento. Il corso è stato tenuto in Giappone, Nigeria e Stati Uniti; e nel territorio delle filiali latino-americane le classi erano formate da studenti di lingua spagnola di 16 diversi paesi. In Australia hanno frequentato la scuola fratelli provenienti da Figi, Papua Nuova Guinea, Nuova Zelanda, Isole Salomone e Samoa Occidentali. In cinque luoghi d’Europa sono stati addestrati fratelli di 12 paesi.
In molte congregazioni mancano fratelli che prendano la direttiva. Questo avviene particolarmente nell’America Latina, dove, in una grande congregazione, possono esserci solo uno o due anziani e più o meno lo stesso numero di servitori di ministero. Nei casi in cui diplomati della Scuola di Addestramento per il Ministero sono stati assegnati a servire in queste zone del loro paese d’origine dove c’è speciale bisogno, l’attività di campo è aumentata, il servizio di pioniere è stato molto incoraggiato, specie tra i giovani, ed è stata prestata maggiore attenzione a livello personale ai molti nuovi che ora si uniscono all’organizzazione.
Parecchi di coloro che frequentano la scuola parlano altre lingue. Perciò in Europa e particolarmente negli Stati Uniti questi fratelli sono stati utilizzati in gruppi e congregazioni di lingua araba, cinese, coreana, croata, francese, giapponese, italiana, russa, spagnola, turca e vietnamita. Essi sono stati di grande aiuto.
Alcuni diplomati che erano in grado di andare all’estero sono stati assegnati a paesi dell’Europa orientale, dell’Africa e dell’Estremo Oriente per servire nelle filiali e come missionari, pionieri speciali e sorveglianti viaggianti. Anche in questo modo la scuola ha contribuito al progresso dell’opera del Regno.
Di questi anziani e servitori di ministero celibi che si sono offerti volenterosamente si può dire davvero che i loro sforzi stanno portando frutto. Sono inclusi nella “compagnia di giovani” paragonati a “gocce di rugiada”, per usare la descrizione di Salmo 110:3.
Vengono contattate persone di ogni nazionalità
In alcuni paesi c’è molto territorio dove non si predica regolarmente. Questo avviene in particolar modo in quelle nazioni dove i missionari non sono graditi. Tuttavia negli ultimi anni milioni di persone di questi paesi sono emigrate in nazioni dove i testimoni di Geova svolgono una predicazione intensa e regolare. Per i proclamatori è come se i campi missionari stranieri andassero da loro. E alcune di queste persone, non essendo soggette alle forti pressioni che la comunità esercita nei paesi d’origine, sono felici di studiare la Bibbia. In alcuni luoghi il campo degli immigrati si è dimostrato il più fertile.
Pertanto la filiale di Cipro comunica: ‘Qui a Cipro si sta aprendo un nuovo territorio. Troviamo interessati fra persone provenienti da Libano, Siria, Persia, Bulgaria, Romania, Russia, ex Iugoslavia, Filippine e da altre nazioni. Queste persone che sono venute per lavorare e cominciare una nuova vita sono spesso più inclini ad ascoltare di altre’.
Mentre frequentava l’università nella Germania orientale una ragazza della Mongolia conobbe e sposò un giovane della Guyana. In seguito, nella Guyana, essi cominciarono a leggere le pubblicazioni della Società e chiesero uno studio biblico a domicilio. Nel 1993 si sono battezzati. Anche i loro figli sono proclamatori della buona notizia. In quanto alla donna, è ansiosa di far conoscere il messaggio del Regno alla sua famiglia e ad altri in Mongolia.
In Inghilterra i fratelli stanno imparando a predicare a una maggior varietà di persone per essere in grado di soddisfare il bisogno spirituale di gente di altri paesi. Ora a Londra si tengono regolarmente adunanze in 8 lingue. In Canada ci sono congregazioni che soddisfano i bisogni di 11 gruppi linguistici, e si tengono alcune adunanze in 4 altre lingue. C’è un campo fertile tra gli immigranti di lingua russa oltre che fra le migliaia di orientali che negli ultimi anni sono andati ad abitare in Canada.
Molti che erano desiderosi di sottrarsi alle condizioni difficili del paese d’origine sono andati in Norvegia oltre che in altre nazioni. I fratelli norvegesi hanno ora cominciato a fare visite speciali in tutti i luoghi in cui alloggiano questi profughi.
Anche in Israele l’immigrazione ha aperto un campo nuovo per l’opera di testimonianza. Gruppi numerosi si sono trasferiti dall’ex Unione Sovietica, e sono parecchi quelli che mostrano interesse per la verità.
Nel vostro territorio ci sono persone che non parlano la lingua locale? Cosa fate per trasmettere loro il messaggio del Regno? È volontà di Geova che “ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all’accurata conoscenza della verità”. — 1 Tim. 2:3, 4.
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Stadio Lokomotiv di Mosca dove 23.743 persone hanno assistito a un’assemblea internazionale dei testimoni di Geova
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Il pubblico ha accettato con piacere volantini biblici e molti si sono messi subito a leggerli
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Da ragazza, nel 1944, conobbe la verità da Testimoni tedesche detenute nel campo di concentramento femminile di Ravensbrück
Conobbe per la prima volta la verità nel 1942 in Bessarabia (ora Moldavia); fu arrestato più volte a motivo della sua fede; ora è sorvegliante di circoscrizione
Stadio di Kiev dove erano presenti 64.714 persone e 7.402 si sono battezzate
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Membri del Corpo Direttivo insieme a rappresentanti delle filiali al seminario tenuto a Wallkill, negli Stati Uniti
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Automezzo della Watch Tower usato per i soccorsi. Monrovia, in Liberia
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Sala del Regno costruita di recente a Igieduma, in Nigeria
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Nuova Sala delle Assemblee dei testimoni di Geova a Rio de Janeiro, in Brasile
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Nuovi uffici e tipografia a Facatativá, in Colombia
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Nuovi edifici della filiale in Nuova Zelanda
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In alto: in Zambia; al centro: in Puerto Rico; a destra: in Ungheria
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Filiale della Polonia a Nadarzyn, vicino a Varsavia
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Nuovi edifici della filiale a Londra, in Inghilterra
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Rapporto mondiale: Totali del 1993Annuario dei Testimoni di Geova del 1994
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Rapporto mondiale: Totali del 1993
Numero dei paesi: 231
Massimo dei proclamatori: 4.709.889
Media dei proclamatori: 4.483.900
Percentuale di aumento rispetto al 1992: 4,5
Numero dei battezzati: 296.004
Media dei pionieri: 623.006
Numero delle congregazioni: 73.070
Totale delle ore: 1.057.341.972
Media degli studi biblici: 4.515.587
Presenti alla Commemorazione: 11.865.765
Partecipanti alla Commemorazione in tutto il mondo: 8.693
Numero delle filiali: 100
Nel corso dell’anno di servizio 1993 la Watch Tower Society ha speso 48.857.112,38 dollari per provvedere ai pionieri speciali, missionari e sorveglianti viaggianti impegnati nel servizio
[Prospetto alle pagine 34-41]
RAPPORTO MONDIALE DEI TESTIMONI DI GEOVA PER L’ANNO DI SERVIZIO 1993
(Vedi l’edizione stampata)
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Rapporto mondialeAnnuario dei Testimoni di Geova del 1994
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Rapporto mondiale
Africa e isole vicine
L’Africa è un continente frammentato da conflitti tribali e nazionali. Ma Rivelazione 7:9-14 predice che “una grande folla . . . di ogni nazione e tribù e popolo e lingua” si unirà nell’adorazione di Geova, con la prospettiva di sopravvivere ed entrare nel suo pacifico nuovo mondo. Molte migliaia di persone in tutta l’Africa stanno dando chiara prova di far parte di questa folla felice.
A Città del Capo, nel Sudafrica, una sorella rimase di stucco quando l’uomo con cui parlava alla porta la interruppe, chiedendo: “Qual è il vostro scopo?” Subito rispose: “Iniziare studi biblici”. Con sua meraviglia l’uomo replicò: “Bene! Si accomodi, cominciamo adesso”. Seguì una bella conversazione con questo ebreo, e la nostra sorella dispose di ritornare insieme al marito. L’uomo ha fatto un ottimo progresso. Oltre allo studio, ha letto quattro volte la Bibbia da cima a fondo, e tre volte tutto il libro Il più grande uomo che sia mai esistito. Si dà da fare anche parlando della verità con i parenti. È molto grato che Geova gli abbia aperto gli occhi alla verità. Il giorno in cui la sorella gli fece la prima visita, disse alla famiglia: “Venite a fare la conoscenza di queste persone, perché Dio le ha mandate da noi”. Stava pensando al suicidio.
I legami familiari possono svolgere un ruolo importante nel diffondere la verità. Un pioniere ausiliario iniziò uno studio in un villaggio di Maurizio. Darmen, un ragazzino del vicinato, incuriosito ascoltava con interesse e ripeteva ai genitori, specie alla madre che era indù, ciò che sentiva. Essa si convinse che quello che stava imparando ora era la verità, perciò abbatté il tempietto indù che aveva in giardino. Darmen parlò con tutti i parenti che aveva nel villaggio: fratelli, sorelle, cognati, zii, zie e cugini. Quando venne a sapere della scrittura del giorno, cominciò a trattarla con loro. Alcune sere più di 30 persone partecipavano a queste conversazioni fino a tardi. Dopo qualche settimana una coppia di pionieri speciali dispose di tenere uno studio con loro. Tredici membri di questa famiglia sono ora battezzati; altri quattro sono proclamatori non battezzati. E Darmen? Adesso è sposato e sia lui che la moglie servono come pionieri speciali.
La guerra civile ha inciso pesantemente sulla vita della popolazione della Liberia. Mentre i proclamatori di Mano River assistevano a un’assemblea a Monrovia, la zona venne attaccata e per tutto l’anno non poterono ritornarvi. Ma un proclamatore non battezzato che era rimasto a casa continuò a predicare. Benché non si ritenesse idoneo a usare la Sala del Regno, dato che non si era ancora battezzato, la protesse da saccheggi. Spiegò che aveva anche cercato di fare “visite pastorali” a quelli che un tempo studiavano, per tenere vivo il loro interesse per la verità, e aveva tenuto adunanze in casa propria. Quest’anno era fra i battezzati all’assemblea “Insegnamento divino”.
L’avvenimento dell’anno nella Repubblica Centrafricana è stato il decreto governativo del 20 gennaio 1993, che eliminava completamente le restrizioni imposte all’attività dei testimoni di Geova. Per quanto da diversi anni i fratelli godessero di considerevole libertà, ora hanno il riconoscimento giuridico. Questo ha permesso loro di riaprire le Sale del Regno. Nel paese scuole, ospedali e molti uffici governativi non funzionano a motivo della mancanza di mezzi per pagare gli stipendi. Invece i testimoni di Geova, nonostante i propri problemi finanziari, hanno riparato e imbiancato tutt’e cinque le Sale del Regno di Bangui e le usano di nuovo come centri per la pura adorazione.
Alcuni osservatori africani notano la differenza tra i testimoni di Geova e altri gruppi religiosi. In seguito agli scontri etnici nel sud dello Zaire, un gruppo di kasaiani scacciati dai katanghesi si rifugiò in casa del capo di un villaggio vicino a Kamina. Dopo aver chiesto cosa era accaduto, il capo domandò: ‘Qui fra voi ci sono testimoni di Geova?’ Essi si informarono, poi risposero: ‘No’. Il capo chiese: ‘Perché no? Non ce ne sono nel villaggio?’ ‘Ce ne sono alcuni’, fu la risposta. ‘Allora perché nessuno di loro è qui?’, insisté il capo. Infine disse: ‘Adesso capite perché i testimoni di Geova dicono che le vostre religioni sono false. Quelli che vi hanno scacciati appartengono alle vostre chiese, mentre i testimoni di Geova non hanno cacciato via i loro fratelli. Al contrario li hanno accolti e protetti’.
Dove l’analfabetismo è un problema, i proclamatori si trovano a dover insegnare non solo la verità della Bibbia, ma anche a leggere e scrivere. Nello Zimbabwe una pioniera che faceva questo con i suoi studenti rimase sorpresa quando si offrirono di pagarle le lezioni. In seguito scrisse: “Mi sono ricordata di Gheazi, il servitore di Eliseo, e di come fu colpito dalla lebbra. Perciò ho detto loro: ‘La mia ricompensa è vedervi fare progresso nel conoscere la verità e praticare quello che imparate. Non voglio il vostro denaro’”. — 2 Re 5:20-27.
Asia
Fu in Oriente che Geova piantò il paradiso originale dove pose le prime creature umane. Esse non apprezzarono ciò che Geova aveva fatto per loro. Ma nel nostro tempo ci sono centinaia di migliaia di orientali che mostrano di apprezzare le giuste vie di Geova e zelantemente essi fanno conoscere ad altri la notizia inerente al proposito di Dio di trasformare l’intera terra in un paradiso.
Una sorella del Giappone che deve lavorare a tempo pieno per mantenere la famiglia fa anche la pioniera. Come ci riesce? Sfruttando il tempo che passa ogni giorno in treno. Si tratta di un viaggio di un’ora e mezzo sia all’andata che al ritorno. Dev’essere discreta, ma siccome i pendolari prendono lo stesso treno tutti i giorni, fa persino visite ulteriori a coloro che l’ascoltano. Distribuisce in media 167 riviste al mese e ha iniziato sette studi biblici sul treno.
Una pioniera della Malaysia si recò parecchie volte a casa di una donna con la quale aveva studiato, ma non trovava nessuno in casa. Comunque, c’era un vicino dallo sguardo truce che la osservava sempre con sospetto. “Perché non parlare a quest’uomo?”, si chiese la sorella. “C’è tutte le volte che vengo, e forse sa dirmi dov’è la donna”. L’uomo l’apostrofò bruscamente: “Cosa vuole? Cosa sta facendo?” Ma, sorprendentemente, dopo averle detto che la donna si era trasferita, ascoltò il messaggio della Bibbia e accettò di studiare, addirittura con un certo entusiasmo. La prima volta che si tenne lo studio, era presente anche sua moglie, oltre a un collega che era un devoto seguace di una setta della cristianità e che cercò di interrompere lo studio biblico. Ma dopo avere osservato la calma della sorella e le sue meditate risposte agli attacchi verbali, disse al collega di badare ai fatti suoi e di lasciarlo studiare a suo piacimento. Il progresso fu rapido. Era un medium spiritico di mestiere, ma quando seppe che la Bibbia condanna lo spiritismo gettò subito via tutti gli oggetti legati a questa pratica. Ora lui e la moglie frequentano regolarmente le adunanze di congregazione ogni settimana.
Mentre svolgeva l’opera di casa in casa una pioniera dell’India incontrò tre ragazze che andavano all’università. Benché fossero indù, accettarono l’offerta di uno studio biblico perché volevano la risposta a molte domande. Dopo qualche tempo fu dato loro il libro L’uomo alla ricerca di Dio. Leggendolo si convinsero pienamente che il culto degli idoli è errato. Spiegarono alla madre quello che avevano appreso, dopo di che lei buttò via gli idoli dei suoi dèi e le ragazze gettarono via l’oui-ja. In seguito dissero: “Il 1992 è stato un anno indimenticabile per noi. In gennaio siamo uscite da ‘Babilonia la Grande’ gettando via gli idoli. In aprile abbiamo cominciato ad assistere regolarmente alle adunanze. In agosto siamo diventate proclamatrici non battezzate. In ottobre ci siamo battezzate tutt’e quattro. In novembre due di noi facevano le pioniere ausiliarie regolari e in dicembre conducevamo dieci studi biblici, uno dei quali con la nostra nonna 71enne”.
I proclamatori della Thailandia riscontrano che nel loro territorio il numero di coloro che sono molestati dai demoni è in aumento. A Nakhon Sawan c’era un uomo che abitava con la moglie in una casa piena di idoli. Mentre la coppia andava avanti nello studio della Bibbia, il marito menzionò che in casa loro accadevano le cose più strane e che esse impedivano loro di dormire. Disse pure che quando la moglie cercava di andare alla Sala del Regno, aveva la sensazione che qualcuno la trattenesse, impedendole di uscire di casa. Il proclamatore fece loro notare le informazioni dell’opuscolo Gli spiriti dei morti. L’uomo riconobbe che le cose descritte erano esattamente quelle capitate loro. Gli fu mostrato con le Scritture cosa doveva fare per avere la benedizione di Geova. (Deut. 7:25, 26; 1 Giov. 5:21) Il giorno dopo chiese ai fratelli di aiutarlo a portar via da casa sua tutti gli idoli e altri oggetti religiosi — abbastanza da riempire un camioncino — e di bruciarli in sua presenza fuori città. La sua fede fu notevolmente rafforzata allorché vide che gli idoli, i suoi oggetti di devozione di un tempo, non potevano salvare se stessi. Da allora in poi questa famiglia non fu più sotto il potere dei demoni e progredì spiritualmente.
Visto che il loro futuro è così incerto, molti giovani sono in cerca di risposte. Alcuni le hanno trovate nell’opuscolo Vivere sulla terra per sempre! e nel libro I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande. Una madre buddista dello Srī Lanka ha scritto: “Colgo questa occasione per ringraziarvi dal più profondo del cuore di avere aiutato mia figlia a trovare la strada giusta. Sono stata molto contenta quando ho visto il libro che avete dato a mia figlia. Credo sia il dono più prezioso che abbia mai ricevuto in vita sua. Lo legge e lo rilegge, e l’ho letto anch’io. Grazie ancora dal più profondo del cuore per questo bel regalo”.
Europa
In parecchi paesi le condizioni economiche sono difficili. Ma i servitori di Geova hanno “molto da fare nell’opera del Signore”. (1 Cor. 15:58) Invece di lamentarsi a causa della disoccupazione, i Testimoni della Finlandia hanno colto l’occasione per dedicare più tempo ad aiutare le persone a capire perché i tempi sono così difficili e perché abbiamo bisogno del Regno di Dio.
Che parte hanno in questo i proclamatori giovani? Facciamo un esempio: Una sorella della Finlandia era in servizio con la figlioletta di cinque anni. Incontrarono un uomo che, essendo prevenuto, non voleva neppure parlare con la sorella. Ma quando la bambina gli offrì un volantino, non poté rifiutare. In seguito la moglie trovò il volantino sul tavolo della cucina, lo lesse e ciò che diceva riguardo alla speranza del paradiso le piacque. Ordinò alla Società il libro Vivere per sempre e cominciò a leggerlo. Quando i proclamatori tornarono alla sua porta fu iniziato uno studio biblico. Il marito si oppose. Tuttavia, dopo aver visto costruire una Sala del Regno in un paio di giorni disse: “Se i testimoni di Geova sono capaci di fare cose di questo genere, dev’esserci qualcosa di molto più grande dietro l’organizzazione”. Cominciò a studiare anche lui e dopo un anno si battezzarono entrambi.
Molte congregazioni del Portogallo lavorano il loro territorio tutte le settimane, e trovano ancora persone simili a pecore. Una sorella racconta: “Ogni mattina, prima di uscire in servizio, prego Geova di aiutarmi a trovare qualcuno che sia interessato a studiare la Bibbia”. Un giorno dispose di studiare con le persone che lavoravano in un negozio di parrucchiere. In seguito, quando lo studio fu trasferito a casa sua, si presentò solo una donna che disse: ‘Gli altri non sono interessati, ma io sì’. Nel giro di un mese conduceva lei stessa due studi. Ben presto si battezzò e intraprese l’opera di pioniere.
Benché unita secondo l’usanza degli zingari, una coppia della Svezia si sposò in armonia con la legge svedese, e nel 1992 i due si presentarono per essere battezzati come testimoni di Geova. A motivo del rispetto in cui è tenuto da altri zingari, il marito ha potuto iniziare molti studi biblici. Nel gennaio 1993 conduceva 21 studi. Il gruppo con cui teneva uno studio era così numeroso che chiese di usare la Sala del Regno. Quando il sorvegliante di circoscrizione andò con lui a fare lo studio, nell’appartamento c’erano 26 zingari adulti che lo aspettavano per lo studio. Ma il fratello nuovo disse: “Non riesco a capire dove sono finiti gli altri stasera. Di solito sono presenti da 40 a 50 persone”. Lo studio fu tenuto in tre lingue: svedese, croato e romani. Quello che attira queste persone ancor più delle benedizioni del nuovo mondo è l’amore di Dio e l’atteggiamento imparziale e senza pregiudizi evidente anche ora fra il popolo di Geova.
Per evitare di fare doppio lavoro e per sfruttare al massimo le risorse, sono stati fatti notevoli cambiamenti nell’attività svolta presso alcune filiali. Due di queste sono i Paesi Bassi e la Svizzera. La filiale dei Paesi Bassi cura le traduzioni in olandese; coordina anche la produzione e la distribuzione di videocassette per l’Europa. Ma per quanto riguarda la stampa delle riviste olandesi, nonché il deposito e la spedizione della letteratura per i Paesi Bassi, se ne occupa ora la filiale della Germania. Allo stesso modo, la stampa e la spedizione che prima venivano effettuate in Svizzera sono ora curate dalla Germania. Alcuni della famiglia Betel che servivano a Emmen, nei Paesi Bassi, si sono offerti di andare a lavorare in altre filiali, per cui due sono stati assegnati alla Gran Bretagna, quattro alla Germania e sette alla Nigeria, dove si sta installando la macchina per la stampa in quadricromia che era nei Paesi Bassi. Le attrezzature della Svizzera saranno impiegate per migliorare la stampa nelle Filippine, e una coppia della Svizzera andrà lì per un po’ a dare una mano. Un altro fratello della Svizzera si sta trasferendo in Nigeria. Altri torneranno a servire come pionieri.
In Irlanda i fratelli danno testimonianza da oltre cent’anni e la loro paziente perseveranza continua a portare frutto. Una proclamatrice di Tipperary iniziò uno studio biblico con un uomo del posto, Michael. In seguito, però, egli cercò di evitare la proclamatrice. Allorché quest’ultima se ne accorse, insieme a un’altra sorella andò a cercarlo al bar perché pensava che il suo interesse fosse sincero. Quando entrarono nel bar, si fece silenzio; tutti sapevano chi erano le sorelle. Le proclamatrici si limitarono a rammentare a Michael lo studio. Dopo che le proclamatrici se ne erano andate, egli cercò di nascondere la cosa dicendo agli altri uomini: “Mi sono dimenticato che dovevo ripararle il fornello!” Ma si rese conto che non poteva più evitare le sorelle.
Dopo d’allora Michael fece progresso. Sposò May la quale, anche se in principio nutriva qualche sospetto in merito al caloroso interesse delle sorelle, acconsentì a studiare. Poi Michael e May cominciarono a parlare a Breda, la sorella di May, di quello che imparavano. Nel 1993 si battezzarono tutt’e tre. Intanto il fratello di May e la sua ragazza e anche il fratello minore di Michael e sua moglie cominciarono a studiare e ad assistere alle adunanze. Così grazie alla perseveranza di questa sorella sette persone traggono beneficio dalla verità.
Sara, una bambina di cinque anni che vive in Austria, è molto espansiva e parla spesso con le persone che passano davanti a casa sua. In un’occasione chiese esplicitamente a una giovane: “Fuma?” Alla risposta negativa della donna, Sara fece subito un’altra domanda: “Lei è una testimone di Geova?” Piuttosto perplessa, la donna rispose: “Sì!” Questo la spinse a parlare alla madre di Sara. Le spiegò che, sebbene fosse cresciuta come Testimone, non aveva più contatti con loro. Chiese alla madre di Sara di andare a visitarla. Come sono veraci le parole di Matteo 21:16: “Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode”!
C’è stata grande allegrezza fra i testimoni di Geova della Slovacchia il 24 marzo 1993, quando l’associazione religiosa dei testimoni di Geova ha ottenuto il riconoscimento giuridico: in questo modo è stato revocato ufficialmente il bando che era stato imposto oltre 43 anni fa. Successivamente, il 1º settembre, la Repubblica Ceca ha preso un provvedimento analogo. In questi paesi ci sono molte persone che sono rimaste deluse dalla religione e dalla politica. Alcune di esse cercano la verità. Questo può dirsi di un’anziana coppia di Bobron na Orave, in Slovacchia. La donna aveva fatto domande al sacerdote in merito alla Bibbia, ma lui aveva risposto: “Hanka, scegli un libro migliore da leggere”. Tuttavia lei e il marito continuarono a leggere la Bibbia. Stavano facendo cambiamenti nella loro vita in armonia con ciò che imparavano. Per soddisfare la loro fame spirituale si erano abbonati a varie riviste religiose. Quindi accettarono di studiare la Bibbia con i Testimoni. Come disse in seguito la donna, sin dall’inizio della sua conversazione con i pionieri aveva capito che era stato Dio stesso a mandarli.
America Centrale e Meridionale
“Ecco, i miei propri servitori grideranno di gioia a causa della buona condizione del cuore”. (Isa. 65:14) Questa buona condizione spirituale del cuore è evidente fra i testimoni di Geova del Messico. Nonostante la decisa opposizione della Chiesa Cattolica, il 7 maggio 1993 il governo del Messico concesse il riconoscimento giuridico alle nostre due associazioni religiose: La Torre del Vigía, A.R., e Los Testigos de Jehová en México, A.R. In quella data i testimoni di Geova sono diventati una religione ufficialmente riconosciuta. Non vedono l’ora di appendere insegne per identificare pubblicamente per la prima volta le loro Sale del Regno.
L’anno scorso sono state formate 445 nuove congregazioni. In giugno i proclamatori sono stati complessivamente 375.351. Il numero dei presenti alla Commemorazione è stato 1.349.998. Con l’aumento dei proclamatori il territorio viene lavorato più di frequente. In un territorio molto lavorato due sorelle bussarono a una porta e la padrona di casa esasperata esclamò: “Vi ho già detto che non dovete venire con il vostro messaggio a casa mia. Perché non state attente?” Una delle sorelle rispose: “Be’, siamo in tanti a predicare. Senz’altro l’ha detto ad alcuni nostri colleghi. Tuttavia possiamo disporre che non venga nessuno da lei. Ci dia il suo nome e indirizzo completo e passeremo queste informazioni a tutti i Testimoni della zona così nessuno verrà più da lei”. Al che la padrona di casa disse: “No, non c’è bisogno di arrivare a questi estremi. Potete sempre venire a trovarmi, ma per favore, non così spesso”. Non molto tempo dopo le sorelle incontrarono la stessa donna alla Sala del Regno. Cos’era accaduto? Quando un’altra proclamatrice era passata di lì, la donna aveva accettato di studiare la Bibbia.
Tra i paesi dell’America Meridionale, la Guiana Francese è quello con meno abitanti, ma gli interessi spirituali prosperano. In aprile la filiale ha comunicato il suo 21º massimo consecutivo nel numero dei proclamatori, che dedicano in media al servizio di campo 14,5 ore per proclamatore ogni mese. Anche in questo paese ‘il piccolo è diventato mille’ ed essi sono felici di far parte della “nazione potente” che loda Geova in tutto il mondo. — Isa. 60:22.
Il contrasto fra i Testimoni e altri attira chi ama la giustizia. Una sorella anziana di Caracas, in Venezuela, andò a ritirare del denaro in banca. Senza contarlo se lo mise in borsa. Ma arrivata a casa riscontrò che il cassiere le aveva dato 1.200 bolívar (circa 20.000 lire) in più. Telefonò alla banca e disse al cassiere che se alla fine della giornata scopriva che gli mancava del denaro, doveva informarla. Alle 17 l’uomo si presentò a casa della sorella e disse che gli mancavano 1.200 bolívar. Quando la sorella gli porse il denaro il cassiere esclamò: “È la prima volta che qualcuno fa una cosa del genere! Potevo perdere il posto”. La sorella approfittò di quell’occasione e di quelle successive in cui si recò in banca per dare testimonianza. Ben presto fu iniziato uno studio biblico con questo giovane che ha cominciato ad assistere alle adunanze alla Sala del Regno.
Mentre danno testimonianza i pionieri del Cile si rendono conto molto bene che è Geova a dirigere l’opera. (1 Cor. 3:9) Una coppia del Cile meridionale stava per tornare a casa dopo avere trascorso nove ore in un territorio lontano. Mentre i due camminavano sulla strada principale furono superati dall’ultimo autobus per Antuco. Erano stanchi e affamati e li attendeva una camminata in salita di 40 chilometri. Si stava facendo buio ed era freddo. Anche altri veicoli li superarono, come se non esistessero. Mentre proseguivano il cammino si chiedevano cosa Geova avesse in mente per loro. Poi, senza che essi facessero alcun segno, un autobus che andava nella direzione opposta si fermò per prenderli su; così salirono a bordo. Arrivati a una cittadina scesero e allora si ricordarono di una coppia che avevano incontrato alcuni mesi prima. Magari questa coppia conosceva qualcuno che aveva qualche mezzo di trasporto e che poteva accompagnarli ad Antuco. Il padrone di casa ebbe un’idea migliore: “Perché non passate la notte da noi?”
La padrona di casa fu molto felice quando i pionieri accettarono l’invito ed esclamò: ‘Ora vi avremo solo per noi e così risponderete alle nostre domande!’ E quante domande fecero, su Geova, sugli unti, sullo schiavo fedele, sulla grande folla, sulla bestia selvaggia, ecc.! La coppia aveva ricevuto il libro Vivere per sempre e l’aveva studiato fino a saperne un bel po’ a memoria. Avevano pregato tanto che qualcuno li aiutasse a capirlo meglio! “Ed eccovi qui!” Dopo una lunga e soddisfacente conversazione questa famiglia ospitale servì loro uno squisito pasto e poi offrì loro un comodo letto. Come furono grati quei pionieri di essere stati usati da Geova in questo modo!
A volte non è il confutare le accuse ma la gentilezza a penetrare la dura scorza degli oppositori. Come dice Proverbi 25:15, “la stessa lingua mite può rompere un osso”. Brumilda Castillo, una Testimone che è un’ex suora, visitò una devota famiglia cattolica dell’Ecuador. Quando vide la Testimone, la moglie la coprì di improperi. La sorella non si mise a controbattere le accuse; si limitò a sorridere, ringraziò la donna e disse che avrebbe senz’altro potuto parlarle un’altra volta. Mentre se ne andava la sorella incontrò il marito che non solo reagì come la moglie ma ordinò anche alla sorella Castillo di andarsene dalla sua proprietà. Di nuovo lei sorrise, lo ringraziò e gli disse che sperava di parlare con lui un’altra volta. Quando marito e moglie ragionarono su ciò che era accaduto rimasero perplessi. Come poteva sorridere e ringraziarli visto che erano stati così sgarbati con lei? Rimasero talmente colpiti che quando passò un altro Testimone il marito lo fece entrare. Il Testimone li invitò a un’adunanza ed essi vi andarono. Chi fu la prima persona a salutarli? La sorella che avevano trattato così male. Si profusero in scuse e lei colse l’occasione per cominciare a visitarli.
Un giorno l’uomo volle sapere cosa ne pensava della cappella che aveva costruito sulla sua proprietà e riempito di immagini. Essa gli chiese se si sarebbe arrabbiato con lei se gli diceva la verità. “Naturalmente no”, rispose lui. “Farà ciò che dice la Bibbia?”, chiese. “Lo farò oggi stesso”, promise lui. Così la sorella gli mostrò quello che diceva la sua Bibbia cattolica dell’uso delle immagini. Al che egli disse: “Voglio che mi aiuti a sbarazzarmi di tutte queste immagini”. Ci vollero quattro giorni per toglierle e bruciarle tutte.
Quelli che diventano servitori di Geova hanno bisogno di rivestire la nuova personalità. Con alcuni, però, l’impresa può sembrare impossibile. Nel Brasile nord-orientale un giovane che accettò di studiare la Bibbia aveva una pessima reputazione. I suoi familiari dicevano che quasi tutti i giorni qualcuno andava a casa loro per farsi pagare i debiti che lui faceva per bere. I suoi genitori vivevano nel perenne timore che sarebbe stato ucciso. Tutti dicevano ai pionieri che studiavano con lui: “Sprecate il vostro tempo. Non cambierà mai”. Ma “la parola di Dio è vivente ed esercita potenza”. (Ebr. 4:12) Quando l’uomo smise di bere e di tenere una condotta immorale, l’intero paese fu colpito. I suoi genitori esclamarono: “C’è di nuovo la pace in casa nostra!” I cambiamenti che ha fatto hanno indotto altri tre suoi familiari a studiare e frequentare le adunanze.
America Settentrionale e Antille
In più di un’occasione Gesù ribadì l’importanza di amare il prossimo come se stessi. Ci sono molti modi in cui si può mostrare tale amore. Una sorella della Martinica scrive: ‘Una mattina mentre mi recavo al lavoro offrii un passaggio a una giovane che sembrava stesse poco bene. Durante il tragitto verso la città le parlai del proposito di Dio e delle benedizioni del nuovo mondo. Disse che sua madre era una testimone di Geova ma che per quanto riguardava lei aveva troppi problemi e non credeva che Dio potesse fare alcunché per migliorare la sua condizione. Le proposi di studiare la Bibbia con me per un mese e lei accettò. Trascorso il mese le chiesi se voleva continuare. “Come non mai”, disse.
‘La sua situazione familiare era grave. In seguito, quando il marito, che aveva un’altra donna, le ordinò di andarsene di casa, aiutai lei e i suoi figli. Successivamente lasciò la Martinica per la Francia, dove le avevano offerto un lavoro.
‘Qualche tempo dopo venne alla mia porta il marito. Dapprima ebbi timore. Ma lui era rimasto profondamente colpito dal cambiamento della moglie e dal mio comportamento. Era venuto a chiedere uno studio biblico’.
Una pioniera della Giamaica che è anche insegnante dice che interessandosi delle persone ed essendo gentile con loro spesso è in grado di aiutarle spiritualmente. Notò che nell’istituto in cui lavorava alcuni studenti avevano difficoltà con una particolare materia, così gentilmente offrì loro ulteriore assistenza. Per aiutarli a capire il valore dell’istruzione usava anche materiale del libro I giovani chiedono. Le sue premure fecero cambiare idea a coloro che osservavano. Come risultato riuscì a iniziare quattro studi biblici e a distribuire una considerevole quantità di letteratura.
Un aereo acquistato di recente, più adatto di quello che avevamo prima per svolgere la nostra opera, viene utilizzato dalla filiale dell’Alaska per affrettare l’opera di dare testimonianza nei villaggi isolati. Nella stessa quantità di tempo si riesce a fare il doppio del lavoro rispetto agli anni passati.
Bussando a una porta nella Repubblica Dominicana due proclamatori scorsero all’interno della casa una coppia che stava pregando in ginocchio. Aspettarono che la coppia finisse di pregare poi bussarono di nuovo. Quando la porta venne aperta, i proclamatori furono accolti con le parole: “Dio, ti ringraziamo per avere ascoltato la nostra preghiera”. I due accettarono con entusiasmo d’essere aiutati a studiare la Bibbia. Due giorni dopo, quando si considerarono versetti che condannano l’uso degli idoli, chiesero il permesso di alzarsi e raccolsero tutte le immagini che avevano in casa. (Deut. 7:25) Volgendosi verso sua moglie, l’uomo chiese: “Siamo con Geova o con il Diavolo?” “Con Geova”, rispose la donna. Dopo di che bruciarono tutte le immagini, e ne avevano parecchie. Spiritualmente parlando, nella Repubblica Dominicana i campi sono bianchi da mietere, e negli ultimi anni i Testimoni locali sono stati lieti di accogliere altri Testimoni, più di 150, che sono venuti dall’estero per essere d’aiuto nella raccolta.
Isole del Pacifico
Il 1º marzo 1993 fu un giorno importante per i fratelli delle Filippine. Quel giorno la Corte Suprema revocò all’unanimità una decisione che aveva preso nel 1959. Sostenne il diritto dei testimoni di Geova “di rifiutarsi di salutare la bandiera filippina a motivo delle loro credenze religiose”. A questi studenti non si doveva impedire di frequentare scuole, pubbliche o private, perché si astenevano, per motivi religiosi, dal salutare la bandiera, dal cantare l’inno nazionale e dal recitare un prescritto giuramento patriottico.
Una sorella dell’isola di Guam che ha un lavoro a tempo pieno voleva accrescere il suo ministero. Desiderava provare la gioia dei proclamatori che narravano esperienze circa studi biblici produttivi. Molte volte aveva pregato Geova al riguardo. Esaminando le sue circostanze, si rese conto che forse poteva iniziare studi biblici proprio nel luogo dove lavorava ogni giorno. Dopo avere chiesto a Geova coraggio e sostegno, cominciò a parlare con i colleghi di lavoro. Dapprima fu difficile; quelli che mostravano interesse erano scherniti dagli altri. Per riuscire a parlare della buona notizia a vari tipi di persone si preparò bene, e riscontrò che un aspetto importante della sua preparazione era la preghiera. Quando si avvicinava il tempo di feste mondane, spiegava le ragioni scritturali per cui lei si asteneva dal parteciparvi. Cercava letteratura che sarebbe stata particolarmente appropriata per ciascuna persona. In un caso, si limitò a leggere in silenzio la Bibbia dove una collega poteva vederla. Com’era prevedibile, la giovane collega si incuriosì e fu iniziato uno studio. Un po’ alla volta la sorella cominciò a tenere studi biblici produttivi. Quando fu trasferita in un altro reparto, si presentarono nuove opportunità. Una studentessa la presentò a una cara amica che pure mostrò interesse e che, a sua volta, parlò alla madre, al fratello e alla cognata. Tutti studiavano regolarmente. Furono così tanti quelli che mostrarono interesse che la nostra sorella dovette chiedere ad altri proclamatori di aiutarla ad averne cura. Sì, essa ha scoperto che la testimonianza informale può dare risultati positivi e molta gioia.
Mentre si trovava in un cimitero un proclamatore adolescente dell’Australia vide una filippina che piangeva presso una tomba. Intavolò una conversazione con lei e le fece notare l’iscrizione sulla lapide di suo nonno: “Dorme in attesa della risurrezione”. Questo offrì lo spunto per dare ulteriore testimonianza. Furono prese disposizioni per incontrarla nello stesso luogo la settimana dopo, ma la filippina non venne. Il giovane proclamatore perseverò. Insieme alla madre cercò tra gli annunci funebri del giornale locale finché trovarono un nome che sembrava filippino. Servendosi dell’elenco telefonico si misero in contatto con lei. La donna spiegò che era mancata all’appuntamento perché aveva avuto problemi col mezzo di trasporto. Ma era veramente interessata, e furono prese disposizioni per uno studio biblico. L’interesse per le persone e la perseveranza portano frutto.
Paesi dove ora le condizioni sono più favorevoli
Negli scorsi cinque anni sono avvenuti sorprendenti cambiamenti. In almeno 35 paesi sono stati rimossi gli ostacoli e il messaggio del Regno è ora proclamato più liberamente. In molte di queste nazioni è stato tolto il bando oppure l’associazione religiosa dei testimoni di Geova ha ottenuto il riconoscimento giuridico. In tal modo è stato aperto un vasto campo. Cosa si sta facendo per coltivarlo?
Sono stati mandati 12 missionari in Estonia, oltre a 20 pionieri speciali dalla Finlandia. Almeno 200 altri proclamatori si sono trasferiti in Estonia per servire in territori dove il bisogno è più grande. I fratelli riferiscono: “Gli abitanti dell’Estonia sono entusiasti di parlare della Bibbia. Quasi tutti ascoltano volentieri il messaggio”.
A Maardu (Estonia) i fratelli ricevettero il terreno gratis su cui costruire una Sala del Regno, ma il sindaco stabilì certe condizioni: (1) Dovevano prendersi cura del piccolo parco vicino alla sala, (2) la Sala del Regno doveva essere portata a termine entro il 15 ottobre 1993, (3) alle adunanze dovevano poter assistere tutti gli abitanti della città, e (4) i Testimoni dovevano portare agli abitanti di Maardu il messaggio biblico e insegnare loro come comportarsi. I fratelli furono ben felici di accettare tutt’e quattro le richieste del sindaco!
Da che l’opera dei testimoni di Geova di Capo Verde è divenuta ufficialmente libera nel 1991, sono stati assegnati a questo territorio dieci missionari. Quali sono i risultati? Una coppia di missionari riferisce che sta tenendo studi con 70 persone, alcune delle quali, dopo due o tre mesi soltanto, hanno cominciato studi con altri. Un gruppo isolato di sei proclamatori ha avuto la gioia di vedere 150 persone assistere a un discorso del sorvegliante di circoscrizione. E la televisione nazionale ha fatto un servizio sulla costruzione della prima Sala del Regno in questo paese.
L’8 gennaio 1993 la Corte Suprema dello Zaire ha dichiarato illegale il bando imposto ai testimoni di Geova. Lo stesso anno 75.944 proclamatori hanno partecipato al ministero di campo e hanno tenuto 163.454 studi biblici a domicilio. Inoltre i presenti alla Commemorazione sono stati 310.088.
Oltre 25 anni fa il governo cambogiano si rifiutò di rinnovare il visto a George e Carolyn Crawford, che furono costretti a lasciare il paese dov’erano stati assegnati come missionari. Durante la maggior parte del tempo trascorso da allora, in Cambogia non c’è stato nessun Testimone. Tuttavia l’anno scorso il fratello Crawford fu ricevuto gentilmente dal capo del Ministero della Religione cambogiano. Il ministro voleva sapere che beneficio avrebbe tratto il popolo cambogiano se ai missionari fosse stato di nuovo concesso l’ingresso nel paese. Altri gruppi religiosi promettevano vantaggi materiali. Ma il fratello Crawford spiegò che i testimoni di Geova insegnano alle persone a vivere secondo i princìpi e le leggi della Bibbia e che da questo derivano benefìci spirituali, morali e pratici, e inoltre che coloro che si comportano in questo modo diventano cittadini migliori. Il ministro fu soddisfatto. Fu concessa l’approvazione per far entrare subito nel paese due missionari, e altri in seguito. Il 20 gennaio 1993 si ricevette una lettera con cui veniva accordato alla Watch Tower Society il permesso di aprire un ufficio nella capitale, Phnom Penh, per curare la predicazione della religione cristiana di “Geova”.
Dopo essere stati al bando per 40 anni, nel 1990 i testimoni di Geova della Romania ottennero il riconoscimento giuridico. Essi hanno fatto buon uso delle loro mutate circostanze. L’anno scorso i proclamatori del Regno sono aumentati del 15 per cento. Sono già state costruite o sono in via di costruzione 130 Sale del Regno. Alcuni proclamatori stanno prendendo l’iniziativa per andare a predicare in zone dove finora non c’erano Testimoni. Nel settembre 1991 due pioniere si trasferirono nella cittadina di Urziceni, che si trova a una sessantina di chilometri da Bucarest. A quell’epoca non c’erano Testimoni in questa città; ora ci sono 10 battezzati e alla Commemorazione hanno assistito 66 persone. Chi conduce le adunanze? Dapprima erano le sorelle a organizzarle e condurle. Ora un servitore di ministero, un fratello che ha quasi 80 anni, fa un viaggio di 30 chilometri, tre volte la settimana, per condurre le adunanze. Una volta al mese anziani di Bucarest pronunciano per il gruppo un discorso pubblico e conducono lo studio Torre di Guardia.
Anche in alcuni paesi in cui sono ancora al bando, i testimoni di Geova sono in grado di svolgere il loro ministero con meno ostacoli. In una di queste nazioni ora i proclamatori lavorano il territorio più a fondo, visitando tutte le case invece di saltare qua e là per evitare di essere localizzati. In una città le autorità fermarono un gruppo di proclamatori, esaminarono i loro documenti di identità e li interrogarono. I fratelli spiegarono che erano studenti della Bibbia e che volevano parlare ad altri di ciò che studiavano. Le autorità si scusarono per averli disturbati e li lasciarono andare. Fu una gioiosa giornata di attività teocratica.
In un altro paese in cui hanno subìto atroci maltrattamenti, di recente i testimoni di Geova hanno cominciato a riunirsi e a predicare più apertamente. Si tratta del Malawi. In precedenza, quando avevano una piccola assemblea, costruivano una siepe tutt’attorno alla casa perché da fuori non si vedessero le luci. Ma in una circoscrizione si resero conto che le autorità locali che sapevano delle loro adunanze non intervenivano più contro di loro; così quando di recente hanno avuto un’assemblea non hanno costruito la siepe e hanno persino cantato i cantici. In un’altra zona un fratello che predicava al mercato si è sentito dire da un poliziotto del posto che l’aveva visto: “Non avete più motivo di temerci. Vogliamo che predichiate, anche noi dovremmo essere dei vostri”. In un’altra zona ancora un uomo che, come Saulo di Tarso, capeggiava i persecutori dei Testimoni accettò uno studio biblico. Ben presto altri si unirono a lui e il numero di quelli che studiavano salì a 26. Dopo che il primo uomo si fu battezzato, il numero di quelli che studiavano perché avevano visto il suo mutato comportamento salì a 66. Poi, finalmente, il 12 agosto 1993 il bando imposto ai testimoni di Geova del Malawi fu revocato. Era durato 26 anni. C’era davvero motivo di rallegrarsi!
Ciò che è successo in Albania è davvero incoraggiante. Alla fine di ottobre vennero mandati in Albania 16 pionieri speciali dall’Italia e 4 dalla Grecia. Dopo una settimana, e nonostante avessero appena cominciato a imparare la lingua, avevano iniziato 90 studi biblici! Ad Argirocastro un annunciatore radiofonico fu così colpito da ciò che studiava con un pioniere speciale da dire alla radio: “I testimoni di Geova vi faranno visita. Parleranno di come avere una famiglia felice e vi insegneranno cosa dice la Bibbia. Aprite loro la porta e ascoltateli”.
Da che il bando imposto ai testimoni di Geova nel Benin fu tolto nel 1990, moltitudini di persone hanno cominciato ad assistere alle adunanze dei testimoni di Geova. L’anno scorso ci furono 15.951 presenti alla Commemorazione, quasi cinque volte il numero dei proclamatori. Una congregazione con 37 proclamatori ebbe 698 presenti!
Nel 1992 furono fatti gli ultimi passi per ottenere il riconoscimento giuridico dei testimoni di Geova nel Togo, segnando così la fine di un bando che era stato imposto nel 1978. Migliaia di persone erano impazienti di studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Nel 1993 i 7.125 proclamatori conducevano 19.014 studi biblici a domicilio. A Lomé, la capitale, ci sono 4.200 proclamatori, raggruppati in 33 congregazioni che si riuniscono in sei Sale del Regno. Essi hanno urgente bisogno di altri luoghi in cui riunirsi. Anche se c’erano disordini politici, a causa dei quali circa 300.000 profughi di Lomé si rifugiarono in paesi circonvicini, il Corpo Direttivo dispose che il 1º giugno 1993 cominciasse a operarvi una nuova filiale. Com’è stato incoraggiante questo per i fratelli del Togo!
Nel febbraio 1993 venne tolto il bando imposto ai testimoni di Geova nel Camerun 23 anni fa. Commentando la decisione del governo, un giornale del Camerun ha scritto riguardo al popolo di Geova: “Sotto il profilo sociale, il loro comportamento non ha niente in comune con l’ipocrisia di quelli che li circondano, . . . predicano con l’esempio”. Il giornale aggiungeva che, ora che ai Testimoni è stata concessa la libertà di culto, “si presenta a tutte le vecchie chiese della cristianità una tremenda sfida”. Nonostante il bando durato così a lungo, nel Camerun ci sono 19.268 Testimoni, e l’anno scorso alla Commemorazione vi hanno assistito 67.671 persone.
Che dire dei paesi dell’ex Unione Sovietica? Come abbiamo detto precedentemente, alcune delle assemblee più emozionanti del 1993 sono state tenute in questa parte del mondo. In 12 di questi paesi durante l’anno passato i nostri fratelli hanno dedicato complessivamente 14.180.165 ore all’opera di proclamare il Regno, sono stati battezzati 14.973 nuovi discepoli e 256.242 persone si sono riunite per la Commemorazione della morte di Gesù Cristo. Sì, è evidente che anche questi paesi saranno rappresentati in quella ‘grande folla di ogni nazione e tribù e popolo e lingua’ che sopravvivrà alla prossima grande tribolazione con la prospettiva della vita eterna nel giusto nuovo mondo di Geova. — Riv. 7:9, 14.
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