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  • g94 22/9 pp. 13-15
  • Perché parlare di Dio?

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  • Perché parlare di Dio?
  • Svegliatevi! 1994
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  • Perché alcuni esitano
  • Un obbligo cristiano
  • I risultati che puoi ottenere
  • Il posto dei giovani nella società cristiana
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
  • Fuggite i desideri propri della giovinezza
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
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    Svegliatevi! 1992
  • Presentazione della buona notizia: Ai giovani
    Il ministero del Regno 1989
Altro
Svegliatevi! 1994
g94 22/9 pp. 13-15

I giovani chiedono...

Perché parlare di Dio?

“Ognuno ha la sua religione. Non bisogna cercare di imporre il proprio Dio agli altri”. — Racish, 14 anni, Guyana.

“Esito a parlare di Dio perché mi vergogno quando poi gli altri mi prendono in giro”. — Rohan, 17 anni, Guyana.

“È giusto parlare di Dio perché è il nostro Creatore e gli dobbiamo la vita”. — Marco, 13 anni, Germania.

ASCOLTA con attenzione i discorsi di un gruppo di giovani e probabilmente giungerai a questa triste conclusione: nella maggioranza dei casi non è certo Dio l’argomento preferito. Se parli di sport, di vestiti, dell’ultimo film o del sesso opposto di solito darai inizio a una vivace conversazione. Se ti azzardi a menzionare Dio, invece, può subito calare un’imbarazzante cappa di silenzio.

Alcuni giovani semplicemente non credono in Dio. Forse ragionano che, siccome non possono vederlo, egli non esista: parlare di lui sembra una perdita di tempo. Tuttavia tra i giovani gli atei sono una piccola minoranza. Secondo un’indagine Gallup, negli Stati Uniti circa il 95 per cento dei giovani crede in Dio. Gallup ha infatti affermato: “Il Dio in cui credono molti giovani non è un vago principio astratto, ma un Dio personale che osserva le loro azioni e li ricompensa o li punisce di conseguenza”. Perché, allora, tanti giovani esitano a parlare di quello in cui credono?

Perché alcuni esitano

A quanto pare molti pensano che non sia educato parlare di questioni di fede e che sia meglio tenere per sé le opinioni religiose. Sembra che per alcuni giovani anche solo l’idea di parlare di Dio sia imbarazzante. ‘Non è una cosa ben vista’, pensano.

A parte ciò che pensano i tuoi coetanei, cosa ne pensi tu? Questa domanda è particolarmente pertinente se sei stato allevato come testimone di Geova. Perché? Perché il dare testimonianza, il parlare ad altri di Dio, è l’essenza stessa di questa fede! — Isaia 43:9, 10; Matteo 24:14.

Nonostante ciò alcuni giovani Testimoni, scoraggiati dall’ostilità che a volte incontrano, esitano a partecipare alla predicazione pubblica, oppure vi partecipano solo perché vengono persuasi dai genitori. Altri partecipano a tale opera, ma segretamente sperano di non essere visti da nessuno dei loro amici di scuola. A scuola alcuni cercano di tenere nascoste le loro convinzioni religiose. Spesso lo fanno per paura di essere presi in giro dai compagni di classe. “Avevo terrore di parlare di Dio”, ammette il giovane Ryan, “perché i miei amici mi insultavano e io non avevo il coraggio di continuare la conversazione”.

Poi ci sono quelli che esitano perché temono che il loro comportamento non sia del tutto conforme alle norme bibliche. Sentendosi attratti dai “desideri propri della giovinezza”, pensano che sia meglio non identificarsi come cristiani caso mai dovessero fare qualcosa di sbagliato. — 2 Timoteo 2:22.

Alcuni non parlano di Dio solo perché non si sentono all’altezza. Wilton, un ragazzo di 19 anni, ha detto: “Trovavo difficile parlare di Dio ai miei compagni di lavoro perché pensavo di non essere capace di dimostrare quello che dicevo. Pensavo che se le mie credenze fossero state messe in dubbio non avrei saputo rispondere in maniera adeguata”.

Un obbligo cristiano

Forse anche tu ti sei trattenuto dal parlare di Dio per motivi simili? In tal caso, non sei il solo. Altri giovani hanno lottato contro gli stessi stati d’animo. Molti, però, hanno capito che, nonostante tutte le cose che potrebbero scoraggiare, ci sono ragioni impellenti per parlare di Dio ad altri. Quali sono alcune di queste ragioni?

Marco, il ragazzo menzionato all’inizio, si è espresso bene quando ha detto che Dio “è il nostro Creatore e gli dobbiamo la vita”. (Rivelazione 4:11) Sì, la vita è un dono prezioso. Il salmista disse a proposito di Dio: “Presso di te è la fonte della vita”. (Salmo 36:9) Avendo ricevuto questo dono, non dovresti mostrare gratitudine per esso?

Un modo per mostrare gratitudine è lodare Geova Dio in presenza di altri. Egli è Colui che ha creato il sole, la luna, la pioggia, l’aria che respiriamo e il cibo che mangiamo. (Atti 14:15-17) “Ogni dono buono e ogni regalo perfetto viene dall’alto”, disse il discepolo Giacomo. (Giacomo 1:17) Ringrazi Dio di questi doni? (Colossesi 3:15) Quale modo migliore hai per esprimere la tua gratitudine se non parlando di Dio? — Luca 6:45.

In realtà, però, Dio ci comanda di parlare di lui. Suo Figlio, Gesù Cristo, comandò ai cristiani: “Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni”. (Matteo 28:19, 20) I giovani non sono esentati dalla responsabilità di partecipare a quest’opera. Il salmista comanda: “Lodate Geova . . . giovani e anche vergini, vecchi insieme a ragazzi. Lodino il nome di Geova, poiché il suo nome solo è irraggiungibilmente alto. La sua dignità è al di sopra della terra e del cielo”. (Salmo 148:7, 12, 13) Tuttavia non devi vedere questo incarico come un peso. Realmente è un privilegio: puoi essere in effetti uno dei “collaboratori di Dio”. — 1 Corinti 3:9.

Che dire se veramente non ti senti all’altezza? Nei tempi biblici, il profeta Geremia si sentì allo stesso modo. “Ohimè, o Sovrano Signore Geova!”, disse. “Ecco, realmente non so parlare, poiché non sono che un ragazzo”. Quale fu la risposta di Geova? “Non dire: ‘Non sono che un ragazzo’. Ma a tutti quelli ai quali ti manderò, devi andare; e tutto ciò che ti comanderò, devi pronunciare”. (Geremia 1:6, 7) Con l’aiuto di Geova, Geremia fece proprio questo per 40 anni!

Lo stesso vale per i cristiani odierni: “Il nostro essere adeguatamente qualificati proviene da Dio”. (2 Corinti 3:5) Anche se per natura sei un tipo timido e schivo, Dio può aiutarti ad avere il coraggio di parlare. Nella congregazione cristiana ci sono provvedimenti che possono aiutarti a diventare più ‘adeguatamente qualificato’ quale insegnante della Parola di Dio. Se ritieni di aver bisogno di aiuto a livello personale, perché non parli con uno dei sorveglianti della congregazione? Può essere solo questione di stabilire un programma di studio biblico personale o di predicare insieme a qualcuno più esperto.

I risultati che puoi ottenere

Parlare di Dio può darti vera soddisfazione. Innanzi tutto, molti tuoi compagni sono in cerca di risposte, hanno un disperato bisogno di aiuto. Non hanno una guida né una chiara visione del futuro. Si chiedono: ‘Perché esistiamo? Dove siamo diretti? Perché nel mondo ci sono tanti problemi?’ Come cristiano tu conosci le risposte, e probabilmente sei nella posizione migliore per trasmettere queste informazioni ai tuoi coetanei. Avete molte cose in comune, ed essi probabilmente sono più disposti a parlare con un coetaneo che con un adulto.

È vero che a volte verrai respinto. Ma potresti anche trovare qualcuno che accetta il messaggio della Bibbia. Una giovane Testimone era seduta in autobus e leggeva la sua copia del libro I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande.a Un giovane che era seduto accanto a lei cominciò a leggere anche lui. “Che bel libro!”, esclamò il ragazzo. “Questo libro parla molto di Dio. Alla maggior parte delle persone la religione non interessa”. La giovane Testimone sfruttò questa occasione per fare una conversazione approfondita sul nome di Dio.

Ovviamente quando ti identifichi come cristiano sei obbligato a comportarti come tale. (1 Pietro 2:12) Ma l’eccellente condotta cristiana non farà che aggiungere credibilità a quello che dici. Prendi l’esperienza di un ragazzo di nome Eric. L’eccellente condotta dei giovani Testimoni della sua scuola lo colpì. Questa fu la scintilla che lo spinse a voler conoscere meglio Dio. Cominciò uno studio biblico e ora è un cristiano battezzato e presta servizio a New York presso la sede mondiale dei testimoni di Geova.

Parlare di Dio può aiutare anche te! Può essere una protezione. Se sapranno che sei un testimone di Geova, molti dei tuoi compagni ti rispetteranno. Se si rendono conto che segui elevate norme morali, e sanno che probabilmente risponderai dando loro testimonianza, forse sarà più difficile che cerchino di indurti a commettere qualcosa di sbagliato.

Naturalmente, questo non vuol dire che ogni volta che apri la bocca tu debba citare qualche versetto biblico. Ti interesserai ancora di sport, di vestiti o di musica, e di tanto in tanto vorrai parlare di tali argomenti. Ma ricorda: “Dall’abbondanza del cuore la bocca parla”. (Matteo 12:34) Se nel tuo cuore provi davvero amore per Dio, sarà naturale per te voler parlare di lui. In un prossimo numero vedremo alcuni modi in cui puoi fare questo in maniera efficace.

[Nota in calce]

a Edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.

[Immagine a pagina 15]

Ti vergogni di esser visto dai tuoi compagni di classe quando partecipi all’opera di predicazione pubblica?

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