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Si può sperare di vivere più a lungo?Svegliatevi! 1995 | 22 ottobre
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Si può sperare di vivere più a lungo?
“L’uomo, debole fin dalla nascita, vive solo pochi giorni, ma pieni di guai”. Parole di Giobbe riportate in Giobbe 14:1, “Parola del Signore”.
QUANTE volte la brevità della vita è stata descritta in modo poetico! Sullo stesso tono di Giobbe, uno scrittore del I secolo disse: “Siete un vapore che appare per un po’ e quindi scompare”. — Giacomo 4:14.
Riscontrate anche voi che la vita è tristemente breve? Circa 400 anni fa William Shakespeare scrisse: “Spegniti, spegniti, breve candela! La vita non è che un’ombra che cammina”. E nel secolo scorso un capo dei pellirosse chiese: “Cos’è la vita?” Quindi rispose: “È il bagliore di una lucciola nella notte”.
Quanti anni possono aspettarsi di vivere gli uomini? Il profeta Mosè descrisse così la situazione ai suoi giorni, circa 3.500 anni fa: “In se stessi i giorni dei nostri anni sono settant’anni; e se a causa di speciale potenza sono ottant’anni, tuttavia la loro insistenza è sull’affanno e sulle cose nocive; poiché deve presto passare, e voliamo via”. — Salmo 90:10.
Settant’anni: sono solo 25.567 giorni. E 80 anni consistono di soli 29.219 giorni. Davvero pochi! Si può fare qualcosa per prolungare la vita umana?
La scienza medica può fare qualcosa?
La rivista Science faceva notare: “La probabilità di vita alla nascita [negli Stati Uniti] è passata da 47 anni nel 1900 a circa 75 anni nel 1988”. Essendo stata ridotta la mortalità infantile grazie a condizioni sanitarie e alimentari migliori, gli abitanti degli Stati Uniti possono ora aspettarsi di vivere all’incirca quanto disse Mosè. Ad ogni modo, si prevede per la maggioranza delle persone qualche sorprendente aumento della durata della vita?
È significativo che in un suo libro Leonard Hayflick, famoso gerontologo, affermi: “Progressi nella ricerca biomedica e l’attuazione di migliori cure mediche nel nostro secolo hanno senz’altro influito sulla longevità dell’uomo, ma solo in quanto permettono a più persone di avvicinarsi al limite massimo prestabilito della durata della vita umana”. Pertanto spiega: “La probabilità di vita è aumentata, ma non la durata della vita; la differenza è sostanziale”. — How and Why We Age.
Qual è il “limite massimo prestabilito” della durata della vita dell’uomo? Alcuni dicono che non c’è la certezza che in tempi recenti qualcuno sia vissuto più di 115 anni. Tuttavia la rivista Science affermava: “Fino a quest’anno, 1990, l’età massima accertata che una persona ha raggiunto supera di poco i 120 anni”. Ai primi dell’anno in corso il ministro francese della Sanità, insieme a una schiera di giornalisti e fotografi, ha fatto visita a Jeanne Calment ad Arles, in Francia, in occasione del suo 120º compleanno. Anche Mosè arrivò a 120 anni, ben oltre la media. — Deuteronomio 34:7.
Gli scienziati danno qualche speranza che si possa normalmente vivere tanto a lungo o anche di più? La maggioranza d’essi no. Il Detroit News titolava: “I ricercatori dicono che il limite massimo della durata media della vita è forse di 85 anni”. Nell’articolo S. Jay Olshansky, noto gerontologo, diceva: “Una volta superati gli 85 anni, la persona muore perché più organi smettono di funzionare. Cessa di respirare. In sostanza si muore di vecchiaia. E non c’è cura che tenga”. E aggiungeva: “Se si esclude un’inversione a livello molecolare del processo dell’invecchiamento, non ci saranno altri rapidi aumenti della probabilità di vita”.
La rivista Science rilevava che forse “ci si è già avvicinati al limite massimo della longevità e che è improbabile che la mortalità scenda ancora in maniera significativa”. Si dice che se si potessero eliminare tutte le cause di morte registrate sui certificati di morte, la probabilità di vita aumenterebbe di meno di 20 anni.
Per molti scienziati quindi la durata della vita dell’uomo non è né strana né suscettibile di cambiamento. Ciò nonostante, perché è ragionevole credere che gli uomini vivranno infine molto più a lungo?
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Fatti per vivere per sempreSvegliatevi! 1995 | 22 ottobre
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Fatti per vivere per sempre
IL CORPO umano è progettato in modo straordinario. Lo sviluppo e la crescita sono davvero un miracolo. Un antico scrittore esclamò: “Sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa”. (Salmo 139:14) Ben consapevoli delle meraviglie del corpo umano, alcuni scienziati odierni riscontrano che l’invecchiamento e la morte sono un enigma. È così che la pensate anche voi?
“Poiché l’invecchiamento è una costante della nostra vita”, scrive Steven Austad, biologo della Harvard University, “mi meraviglio che più persone non si accorgano che si tratta di uno dei più grandi misteri biologici”. Il fatto che tutti invecchiano, osserva Austad, “fa apparire [l’invecchiamento] meno enigmatico”. Eppure, se davvero ci pensate, l’invecchiamento e la morte hanno senso?
Il dott. Leonard Hayflick, in un suo libro pubblicato l’anno scorso, riconosce che la vita umana e la crescita hanno del prodigioso e scrive: “Dopo aver compiuto i miracoli che ci portano dal concepimento alla nascita e poi alla maturità sessuale e all’età adulta, la natura preferì non ideare quello che parrebbe un meccanismo più elementare inteso a perpetuare quei miracoli. Questa riflessione sconcerta da decenni i biogerontologi”. — How and Why We Age.
L’invecchiamento e la morte lasciano perplessi anche voi? A quale scopo servono? Hayflick osserva: “Praticamente tutti gli eventi biologici dal concepimento alla maturità sembrano avere uno scopo, ma non l’invecchiamento. Non è evidente perché l’invecchiamento debba aver luogo. Benché abbiamo imparato molto sulla biologia dell’invecchiamento . . . , ci troviamo ancora di fronte al risultato inevitabile dell’invecchiamento, che non ha scopo, cui fa seguito la morte”.
È possibile che non fummo fatti per invecchiare e morire, ma per vivere per sempre sulla terra?
Desiderio di vivere
Sapete senz’altro che quasi nessuno desidera invecchiare e morire, anzi, molti temono questa prospettiva. In un suo libro il medico Sherwin B. Nuland ha scritto: “Nessuno è psicologicamente in grado di affrontare il pensiero della condizione in cui si troverà una volta deceduto, l’idea di uno stato di incoscienza permanente in cui non esiste il vuoto, ma solo il nulla”.a Conoscete qualcuno che voglia invecchiare, ammalarsi e morire?
Se d’altra parte la vecchiaia e la morte fossero naturali e facessero parte di qualche progetto ordinato, non sarebbero benaccette? Invece non è così. Perché no? La risposta è data dal modo in cui siamo stati fatti. La Bibbia dice: “Anche l’idea dell’eternità [Dio] ha posto nel [nostro] cuore”. (Ecclesiaste 3:11, La Bibbia Concordata) A motivo di questo desiderio di un futuro senza fine, da tempo gli uomini vanno in cerca di una cosiddetta fonte dell’eterna giovinezza. Desiderano rimanere sempre giovani. Questo fa sorgere la domanda: Abbiamo il potenziale necessario per vivere più a lungo?
Progettato per ripararsi da sé
Scrivendo nella rivista Natural History, il biologo Austad espone questa idea generale: “Siamo soliti pensare a noi stessi e ad altri animali allo stesso modo in cui pensiamo alle macchine: il logorio è semplicemente inevitabile”. Ma ciò non è vero. “Gli organismi viventi sono essenzialmente diversi dalle macchine”, dice Austad. “Si riparano da sé: le ferite si rimarginano, le ossa si aggiustano, le malattie passano”.
Da qui l’interessante domanda: Come mai invecchiamo? Austad chiede: “Perché dunque [gli organismi viventi] dovrebbero essere soggetti allo stesso tipo di usura delle macchine?” Visto che i tessuti del corpo si riparano, non potrebbero continuare a farlo per sempre?
Nella rivista Discover il biologo evoluzionista Jared Diamond, considerando la meravigliosa capacità che gli organismi hanno di ripararsi, scrive: “Parlando del nostro corpo, l’esempio più evidente di contenimento dei danni è la cicatrizzazione, grazie alla quale viene ripristinata l’integrità della cute. Diversi animali conseguono risultati molto più spettacolari di noi: le lucertole possono rigenerare la coda mozzata, stelle marine e granchi le membra, i cetrioli di mare gli intestini”.
Descrivendo la dentizione, Diamond afferma: “Negli esseri umani è formata da due serie dentarie, negli elefanti da sei e negli squali da un numero imprecisato nell’arco della loro vita”. Quindi spiega: “Un regolare processo di sostituzione ha luogo anche a livello microscopico. Le cellule che rivestono i nostri intestini vengono sostituite a intervalli di pochi giorni, quelle che rivestono la vescica ogni due mesi e i globuli rossi ogni quattro mesi.
“A livello molecolare le nostre molecole proteiche sono soggette a un continuo ricambio, ogni proteina a un suo ritmo particolare; in tal modo si evita l’accumulo di molecole danneggiate. Se quindi paragonate l’aspetto che ha oggi un vostro caro con quello di un mese fa, apparentemente non è cambiato, ma parecchie singole molecole che formano il suo corpo non sono più le stesse. [Si può dire che] la natura ci disfa e ci ricompone ogni giorno”.
Quasi tutte le cellule del corpo vengono sostituite periodicamente da altre nuove. Ma può darsi che certe cellule, come i neuroni del cervello, non vengano sostituite mai. Hayflick comunque spiega: “Se ogni parte della cellula è stata sostituita non è più la stessa cellula. I neuroni con cui siete nati potrebbero sembrare oggi le stesse cellule, ma in realtà molte molecole di cui erano composti quando nasceste . . . possono essere state sostituite da nuove molecole. Quindi le cellule che non si dividono possono alla fin fine non essere le stesse cellule con cui siete nati!” Questo è vero perché gli elementi che compongono le cellule vengono sostituiti. Quindi in teoria la sostituzione dei materiali del corpo potrebbe mantenerci in vita per sempre!
Ricorderete che il dott. Hayflick parla dei “miracoli che ci portano dal concepimento alla nascita”. Quali sono alcuni di questi miracoli? Mentre li esaminiamo brevemente, considerate la possibilità di rendere operante ciò che egli definì “un meccanismo più elementare inteso a perpetuare quei miracoli”.
La cellula
L’essere umano adulto si compone di circa 100.000 miliardi di cellule, ciascuna delle quali è così complessa da superare la nostra comprensione. Per illustrarne la complessità, la rivista Newsweek paragonava la cellula a una città cinta da mura. “Ci sono centrali elettriche che producono l’energia di cui la cellula ha bisogno”, diceva la rivista. “Ci sono fabbriche di proteine, elementi indispensabili per lo scambio chimico. Complessi sistemi di trasporto guidano particolari sostanze chimiche da un punto all’altro della cellula e fuori. Sentinelle ai posti di blocco controllano le esportazioni e le importazioni, e scrutano il mondo esterno in cerca di segnali di pericolo. Disciplinate truppe biologiche si tengono pronte a intervenire contro gli invasori. Un governo genetico centrale mantiene l’ordine”.
Considerate come voi — i circa 100.000 miliardi di cellule di cui siete formati — siete venuti all’esistenza. Avete avuto inizio da un’unica cellula che si formò quando uno spermatozoo di vostro padre si unì a una cellula uovo di vostra madre. Avvenuta la fusione, nel DNA (sigla dell’acido desossiribonucleico) della nuova cellula furono tracciati i piani per produrre infine ciò che siete: un essere umano interamente nuovo e unico. Si dice che le istruzioni contenute nel DNA, “se messe per iscritto, occuperebbero 1.000 volumi di 600 pagine l’uno”.
Poco dopo, quella cellula originale cominciò a dividersi formando due cellule, poi quattro, otto, e così via. Infine, dopo circa 270 giorni — durante i quali in vostra madre si svilupparono miliardi di cellule di molti tipi diversi così da formare un bambino — nasceste VOI. Sarebbe come dire che in quella cellula c’era un’enorme stanza piena di libri contenenti istruzioni particolareggiate su come farvi. Ma altrettanto prodigioso è il fatto che queste complicate istruzioni furono trasmesse a ogni cellula successiva. Sì, sorprendentemente, ciascuna cellula del vostro corpo ha al completo le medesime informazioni che erano contenute nell’originale ovulo fecondato!
Considerate anche questo. Dato che ogni cellula contiene le informazioni per produrre tutti i tipi di cellule, quando arrivò il momento di produrre, diciamo, le cellule del cuore, come vennero ignorate le istruzioni per fare tutte le altre cellule? Agendo probabilmente come farebbe un costruttore che ha uno schedario in cui sono depositati tutti i disegni del progetto per fare un bambino, una cellula estrasse dal suo archivio il disegno per produrre le cellule del cuore. Un’altra cellula prese un disegno diverso contenente le istruzioni per produrre le cellule nervose, un’altra ancora il disegno per fare le cellule del fegato, e così via. Di sicuro questa capacità finora misteriosa che la cellula ha di scegliere le istruzioni necessarie per produrre un particolare tipo di cellule e al tempo stesso di ignorare tutte le altre istruzioni è un altro dei tanti “miracoli che ci portano dal concepimento alla nascita”.
Ma non è tutto qui. Le cellule del cuore, ad esempio, hanno bisogno di essere stimolate per contrarsi ritmicamente. Perciò all’interno del cuore è stato strutturato un complesso sistema che serve a generare impulsi elettrici perché il cuore batta al ritmo giusto e sostenga così il corpo nell’attività in cui è impegnato. Davvero un progetto prodigioso! Non c’è da meravigliarsi che un medico abbia detto del cuore: “È più efficiente di qualsiasi macchina inventata dall’uomo”.
Il cervello
Una meraviglia ancora più grande è lo sviluppo del cervello, la parte più misteriosa del miracolo umano. Tre settimane dopo il concepimento iniziano a formarsi le cellule cerebrali. Col tempo trovano posto nel cervello umano circa 100 miliardi di cellule nervose chiamate neuroni: tante quante sono le stelle della Via Lattea.
“Ciascuna di esse riceve dati da circa 10.000 altri neuroni del cervello”, scriveva la rivista Time, “e invia messaggi a un altro migliaio” di neuroni. Indicando le eventuali combinazioni possibili, il neuroscienziato Gerald Edelman ha detto: “Una parte del cervello grande quanto la capocchia di un fiammifero contiene circa un miliardo di connessioni che si possono combinare in modi che possiamo solo definire iperastronomici, cioè dell’ordine di grandezza di dieci seguito da milioni di zeri”.
Quale potenziale capacità dà questo al cervello? L’astronomo Carl Sagan ha affermato che la quantità di informazioni che il cervello umano può accumulare “riempirebbe venti milioni di libri, quanti ve ne sono nelle più grandi biblioteche del mondo”. Andando oltre, lo scrittore George Leonard ha affermato: “In effetti ora possiamo forse avanzare un’incredibile ipotesi: La fondamentale capacità creativa del cervello può essere praticamente infinita”.
Non dovremmo quindi sorprenderci delle seguenti affermazioni: “Il cervello”, ha detto il biologo molecolare James Watson, uno degli scopritori della struttura del DNA, “è la cosa più complessa che abbiamo scoperto finora nell’universo”. Il neurologo Richard Restak, che trova assurdo paragonare il cervello a un computer, ha detto: “L’unicità del cervello deriva dal fatto che in nessuna parte dell’universo conosciuto esiste qualcosa che gli somigli anche solo lontanamente”.
I neuroscienziati dicono che nell’attuale arco di vita usiamo appena una minima parte del potenziale del nostro cervello, secondo una stima solo circa 1/10.000, ovvero 1/100 dell’1 per cento. Riflettete su questo. Che senso avrebbe aver ricevuto un cervello con simili possibilità prodigiose se non lo si doveva mai usare appieno? Non è ragionevole pensare che gli uomini, dotati della capacità di imparare all’infinito, furono in effetti ideati per vivere per sempre?
Se questo è vero, perché invecchiamo? Cos’è che andò male? Perché, dopo circa 70 o 80 anni moriamo, nonostante il nostro corpo sia stato evidentemente progettato per durare per sempre?
[Nota in calce]
a Come moriamo, trad. di A. F. Tissoni, Mondadori, Milano, 1995, p. 3.
[Diagramma a pagina 7]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
La cellula: Un progetto prodigioso
Membrana cellulare
L’involucro che controlla ciò che entra e ciò che esce dalla cellula
Nucleo
Avvolto in una doppia membrana, è il centro che dirige le attività della cellula
Ribosomi
Strutture sulle quali gli amminoacidi si legano a formare le proteine
Cromosomi
Contengono il DNA della cellula, il suo codice genetico
Nucleolo
Vi vengono prodotti i ribosomi
Reticolo endoplasmatico
Struttura membranosa che conserva o trasporta le proteine prodotte dai ribosomi ad essa aderenti (altri ribosomi si trovano liberi nella cellula)
Mitocondri
Centri di produzione di ATP, le molecole che forniscono energia alla cellula
Apparato del Golgi
Sistema formato da membrane che “impacchetta” e distribuisce le proteine prodotte dalla cellula
Centrioli
Situati vicino al nucleo, hanno un ruolo importante nella riproduzione cellulare
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Perché invecchiamo e moriamo?Svegliatevi! 1995 | 22 ottobre
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Perché invecchiamo e moriamo?
A PARTE la scoperta che col tempo nelle singole cellule avvengono dei cambiamenti”, ammette il dott. Leonard Hayflick, “sulla causa fondamentale dell’invecchiamento oggi non sappiamo molto di più di un secolo fa”. Infatti dice: “Non conosciamo nessuna ragione valida per cui l’invecchiamento debba aver luogo”.
Esperimenti di laboratorio condotti circa 30 anni fa rivelarono che quando cellule umane normali prelevate da un feto venivano coltivate in vitro nelle condizioni migliori, morivano dopo essersi divise circa 50 volte. D’altra parte, cellule prelevate da persone molto anziane si dividevano solo dalle due alle dieci volte prima di morire. Pertanto un libro edito dalla National Geographic Society fa questa osservazione: “Le prove di laboratorio avvalorano l’idea che la morte sia programmata in ciascuno di noi alla nascita”. — The Incredible Machine.
Tuttavia, è inevitabile che la cellula cessi di dividersi? No, non lo è. “A dire il vero”, hanno affermato due gerontologi, Robert M. Sapolsky e Caleb E. Finch, “sembra che la non-senescenza fosse la condizione originale degli esseri viventi sulla terra”. Addirittura oggi nemmeno certe cellule umane anormali invecchiano.
Il libro The Body Machine, a cura del chirurgo Christiaan Barnard, che fu il primo a eseguire un trapianto cardiaco sull’uomo, spiega: “La scoperta di ‘cellule immortali’ costituì un grosso rompicapo per i biologi che studiavano i fenomeni della senescenza, finché non divenne chiaro che tali cellule erano anomale”. Sì, campioni di cellule tumorali possono essere coltivati in vitro ininterrottamente perché sembrano dividersi all’infinito! La World Book Encyclopedia faceva notare: “Se gli scienziati fossero in grado di stabilire come mai tali cellule anomale continuano a vivere, potrebbero comprendere il processo di invecchiamento della cellula”. Attualmente quindi certe cellule tumorali possono a quanto pare proliferare all’infinito in laboratorio, mentre colture in vitro di cellule normali invecchiano e muoiono.
Un meccanismo difettoso
L’invecchiamento e la morte nell’uomo sono forse il risultato del fatto che, come si esprime il libro The Body Machine, “le cellule [normali] perdono la capacità riproduttiva”? Se è così, dice il libro, “è importante individuare e capire il meccanismo che controlla questa limitata capacità ripetitiva al fine di manipolarlo nel tentativo di allungare la durata della vita dell’uomo”.
Come abbiamo visto nell’articolo precedente, il dott. Hayflick parla dei “miracoli che ci portano dal concepimento alla nascita e poi alla maturità sessuale e all’età adulta”. Fa poi riferimento a “un meccanismo più elementare inteso a perpetuare quei miracoli”.
Nonostante gli scienziati compiano da anni sforzi concertati, non sono riusciti a scoprire un meccanismo che renderebbe eterna la vita. “Le cause dell’invecchiamento rimangono un mistero”, ammette il libro The Incredible Machine.
Eppure la causa dell’invecchiamento e della morte non è affatto un segreto. La spiegazione c’è e si può conoscere.
Qual è la spiegazione?
La spiegazione è data da colui cui vanno attribuiti “i miracoli che ci portano dal concepimento alla nascita”, il nostro onnisapiente Creatore, Geova Dio. “Presso di te è la fonte della vita”, dice di lui la Bibbia. “Riconoscete che Geova è Dio. È lui che ci ha fatti, e non noi stessi”. — Salmo 36:9; 100:3.
Pensate in che modo meraviglioso Geova Dio ha programmato lo sviluppo nel grembo materno, scrivendo, per così dire, un libro di istruzioni per fare di ogni individuo una persona unica al mondo! “Tu stesso producesti i miei reni; mi tenesti coperto nel ventre di mia madre”, scrisse un salmista biblico. “Le mie ossa non ti furono occultate quando fui fatto nel segreto . . . I tuoi occhi videro perfino il mio embrione, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti”. (Salmo 139:13, 15, 16) È ovvio che l’organismo umano, progettato in maniera meravigliosa, non è il prodotto del puro caso!
Se però Geova Dio ci creò perfetti affinché potessimo vivere per sempre, come mai invecchiamo e moriamo? La risposta sta in un divieto imposto al primo uomo, Adamo, che Dio pose in una bella dimora terrestre. Dio gli comandò: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai”. — Genesi 2:16, 17.
Che accadde? Anziché ubbidire al suo Padre celeste, Adamo disubbidì unendosi a sua moglie Eva nel mangiare dell’albero. Si aggrapparono egoisticamente a una falsa promessa fatta loro da un ribelle angelico. (Genesi 3:1-6; Rivelazione [Apocalisse] 12:9) Perciò, come Dio aveva avvertito, morirono. Anche se Adamo ed Eva erano stati progettati col potenziale per vivere per sempre, tutto dipendeva dall’ubbidienza a Dio. Disubbidendo peccarono. Poi, come peccatori, trasmisero a tutta la progenie il mortifero difetto che avevano nel corpo. “Così la morte si estese a tutti gli uomini”. — Romani 5:12; Giobbe 14:4.
Questo comunque non significa che non ci sia nessuna speranza di debellare l’invecchiamento e la morte. Non dovrebbe essere difficile credere che il nostro onnisapiente Creatore è in grado di correggere qualsiasi imperfezione genetica e di fornire l’energia necessaria perché la nostra vita duri per sempre. Ma come farà questo? E cosa dobbiamo fare noi per vedere realizzate le sue promesse di vita eterna?
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Come potete vivere per sempreSvegliatevi! 1995 | 22 ottobre
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Come potete vivere per sempre
DATO che il corpo umano ha chiaramente il potenziale per vivere molto più a lungo di quanto non avvenga oggi, alcuni sono fiduciosi che la scienza riuscirà a scoprire come si può vivere per sempre. “Man mano che otterremo una conoscenza più completa delle sostanze chimiche dell’organismo e di come interagiscono”, scrive il dott. Alvin Silverstein, “scopriremo l’essenza della vita. Comprenderemo . . . come mai si invecchia”.
Quale sarà il risultato? Si perverrà a “una nuova era nella storia dell’uomo”, dice Silverstein. “Non ci saranno più ‘vecchi’, perché la conoscenza che permetterà di vincere la morte porterà anche all’eterna giovinezza”.
Saranno gli uomini a realizzare questo? “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza”, esorta la Bibbia. “Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Salmo 146:3, 4) Come abbiamo visto, gli uomini non sono stati in grado di individuare, tanto meno di correggere, il difetto innato che causa l’invecchiamento e la morte. Solo il nostro Creatore può farlo.
Il proposito di Dio, però, è veramente che gli uomini vivano sulla terra per sempre?
Il proposito di Dio
Dov’è che Geova Dio mise la prima coppia umana perché godesse la vita? In un paradiso terrestre. Ed essa ricevette il comando di ‘essere feconda e moltiplicarsi e riempire la terra e soggiogarla’. (Genesi 1:28) Sì, era proposito di Dio che l’intera terra fosse col tempo abitata da una famiglia umana giusta che vivesse unitamente in pace e felicità. — Isaia 45:18.
Anche se ad Adamo fu inflitta la condanna a morte a motivo della sua disubbidienza, l’originale proposito di Dio, cioè che gli uomini vivessero per sempre su una terra paradisiaca, non cambiò. (Genesi 3:17-19) “L’ho proferito”, dice Dio, “anche lo farò”. (Isaia 46:11; 55:11) Dio indicò che il suo proposito riguardo alla terra non era cambiato quando disse: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”. — Salmo 37:29.
Essendo il nostro Creatore, Dio è in grado di correggere il difetto che fa invecchiare e morire gli uomini. In base a che cosa fa questo? Poiché abbiamo ereditato quel difetto dal primo uomo Adamo, Dio ha provveduto come sacrificio di riscatto la vita umana perfetta di suo Figlio, Gesù Cristo, “affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. — Giovanni 3:16; Matteo 20:28.
Gesù Cristo prende così in effetti il posto dell’originale Adamo come nostro padre o datore di vita. Ecco perché nella Bibbia Gesù è chiamato “l’ultimo Adamo”. (1 Corinti 15:45) In tal modo, anziché essere condannati a morire come figli del peccatore Adamo, gli esseri umani ubbidienti possono essere considerati degni di ricevere la vita eterna come figli del loro “Padre eterno”, Gesù Cristo. — Isaia 9:6.
Naturalmente il “Re d’eternità” e “Padre del nostro Signore Gesù Cristo” è Geova Dio. (1 Timoteo 1:17; Rivelazione [Apocalisse] 15:3; Colossesi 1:3) Tuttavia Gesù Cristo, oltre a esserci stato provveduto come nostro “Padre eterno” e “Salvatore”, è anche il “Principe della pace”. (Luca 2:11) Come rappresentante del Padre suo, Cristo eserciterà autorità principesca per portare la pace sulla terra. — Salmo 72:1-8; 110:1, 2; Ebrei 1:3, 4.
Sotto il governo di Gesù Cristo sarà riacquistato il Paradiso terrestre che era stato perso. Ciò accadrà, come disse Gesù, “nella ricreazione, quando il Figlio dell’uomo sederà sul suo glorioso trono”. (Matteo 19:28) Fedeli seguaci di Cristo — in tutto 144.000 — governeranno insieme a lui la terra paradisiaca. (2 Timoteo 2:11, 12; Rivelazione 5:10; 14:1, 3) Milioni di persone beneficeranno di quel governo giusto godendo la vita sulla terra nel Paradiso. Tra loro ci sarà il malfattore che morì accanto a Gesù e al quale Gesù promise: “Tu sarai con me in Paradiso”. — Luca 23:43.
Quindi anche gli ingiusti che sono morti saranno risuscitati e sarà data loro la possibilità di divenire idonei per ricevere la vita eterna sulla terra. (Atti 24:15) La Bibbia descrive magnificamente l’eliminazione delle malattie, dell’invecchiamento e della morte dicendo: “Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore. Le cose precedenti sono passate”. — Rivelazione 21:3, 4.
Come vivere per sempre
Di sicuro desiderate essere tra coloro che possederanno la terra e risiederanno su di essa per sempre. In tal caso dovete soddisfare i requisiti necessari per vivere per sempre nel Paradiso. Rivolgendosi in preghiera al suo Padre celeste, Gesù Cristo indicò qual è un requisito fondamentale dicendo: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. — Giovanni 17:3.
I testimoni di Geova saranno felici di aiutarvi ad acquistare questa vivificante conoscenza. Basta che lo chiediate loro e, gratuitamente, vi faranno visita in un orario conveniente e vi mostreranno come Dio si propone di elevare l’umanità alla perfezione spirituale e fisica. Siate certi che il nostro onnipotente Creatore è assolutamente capace di correggere il difetto innato che causa l’invecchiamento e la morte. Verrà il tempo, e questo tempo è vicino, in cui la vita non sarà più così breve. Geova benedirà il suo popolo con “la vita a tempo indefinito”. — Salmo 133:3.
[Immagine a pagina 10]
Sotto il dominio principesco di Cristo l’invecchiamento e la morte saranno debellati
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