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IrriprovevolePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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l’Onnipotente considerava gli irriprovevoli. (Gb 9:20-22) Zaccaria, padre di Giovanni il Battezzatore, non mostrò molta fede nella dichiarazione di Geova trasmessagli dall’angelo Gabriele. (Lu 1:18-20) Nondimeno sia Giobbe che Zaccaria sono chiamati irriprovevoli, perché furono all’altezza di ciò che Geova si aspettava da uomini che, per quanto fedeli, erano comunque imperfetti. — Gb 1:1; Lu 1:6.
Dal punto di vista dei suoi contemporanei ebrei, Paolo, prima di divenire discepolo di Gesù Cristo, era irriprovevole. Faceva ciò che prescriveva la Legge, adempiendo i propri doveri e astenendosi da ciò che era vietato. (Flp 3:6) Ma a quel tempo Paolo non era irriprovevole agli occhi di Geova. Era colpevole di gravi peccati in quanto persecutore dei fratelli di Cristo, nonché bestemmiatore e insolente. — 1Tm 1:13, 15.
L’Altissimo si compiace di coloro la cui condotta rivela che sono spiritualmente sani, puri, irriprovevoli. (Pr 11:20) È quindi indispensabile che i cristiani vivano in maniera irriprovevole, esenti da critiche fondate. — Flp 2:15; 1Ts 5:23.
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Ir-SemesPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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IR-SEMES
(Ir-Sèmes) [città del sole].
Città sul confine di Dan, elencata fra Estaol e Saalabbin in Giosuè 19:41, 42. Potrebbe essere la Bet-Semes di Giosuè 15:10, nel qual caso fu in seguito occupata dalla tribù di Giuda e poi scelta come una delle 48 città levitiche. — Gsè 21:16; 1Cr 6:59; Nu 35:6, 7; vedi BET-SEMES n. 1.
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IruPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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IRU
[forse da un termine che significa “asino adulto”].
Primo figlio dell’esploratore Caleb in ordine di menzione; della tribù di Giuda. (1Cr 4:15) Secondo alcuni studiosi il nome in realtà sarebbe Ir e la “u” non sarebbe che la congiunzione e in ebraico.
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IsaccoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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ISACCO
[risata].
L’unico figlio che Abraamo ebbe da sua moglie Sara, quindi importante anello della discendenza che avrebbe portato a Cristo. (1Cr 1:28, 34; Mt 1:1, 2; Lu 3:34) Isacco fu svezzato quando aveva circa 5 anni, fu sul punto di essere immolato forse a 25 anni, si sposò a 40, diventò padre di due gemelli a 60, e morì all’età di 180 anni. — Ge 21:2-8; 22:2; 25:20, 26; 35:28.
La nascita di Isacco avvenne in circostanze assai insolite. Sia il padre che la madre erano molto anziani; la madre da tempo aveva smesso di avere le mestruazioni. (Ge 18:11) Perciò quando Dio disse ad Abraamo che Sara avrebbe avuto un figlio, egli rise a tale prospettiva, dicendo: “Nascerà un figlio a un uomo di cento anni, e Sara, sì, una donna di novant’anni, partorirà?” (Ge 17:17) Saputo cosa doveva accadere, anche Sara rise. (Vedi RIDERE). Ma l’anno dopo, “al tempo fissato”, il figlio nacque davvero, dimostrando che non c’è nulla di “troppo straordinario per Geova”. (Ge 18:9-15) Allora Sara esclamò: “Dio ha preparato per me di che ridere”, e aggiunse: “Chiunque lo udrà riderà di me”. Perciò, come aveva detto Geova, il bambino fu giustamente chiamato Isacco, che significa “risata”. — Ge 21:1-7; 17:19.
Facendo parte della casa di Abraamo ed essendo erede delle promesse, l’ottavo giorno Isacco fu circonciso. — Ge 17:9-14, 19; 21:4; At 7:8; Gal 4:28.
Che età aveva Isacco quando fu svezzato?
Il giorno in cui Isacco venne svezzato Abraamo preparò un gran convito. Fu a quanto pare in quell’occasione che Sara notò che Ismaele “si prendeva gioco” del fratellastro minore Isacco. (Ge 21:8, 9) Alcune traduzioni (ATE, Mar) dicono che Ismaele semplicemente “giocava” con Isacco, nel senso di un gioco da bambini. Ma il termine ebraico tsachàq può avere anche un significato offensivo. Infatti in altri versetti in cui ricorre lo stesso termine (Ge 19:14; 39:14, 17) queste stesse versioni lo traducono ‘scherzare’, “farsi beffe”, o ‘offendere’.
In Genesi 21:9 certi Targumim, come pure la Pescitta siriaca, attribuiscono alle espressioni di Ismaele il senso di “deridere”. Riguardo a tsachàq, nel suo commentario Cook afferma: “In questo passo, secondo l’opinione comune, ha probabilmente il senso di ‘risata di scherno’. Mentre per Isacco Abraamo aveva riso di gioia e Sara di incredulità, ora Ismaele ride in segno di scherno, probabilmente manifestando uno spirito persecutorio e dispotico”. A dissipare qualsiasi dubbio, l’apostolo Paolo spiega chiaramente e sotto ispirazione che il comportamento di Ismaele nei confronti di Isacco non era un gioco da bambini ma una vera e propria afflizione o persecuzione. (Gal 4:29) Alcuni commentatori pensano che l’insistenza di Sara — “il figlio di questa schiava non sarà erede con mio figlio, con Isacco!” (Ge 21:10) — indichi che Ismaele (di quattordici anni maggiore di Isacco) si lagnava e scherniva Isacco forse riguardo all’eredità.
Geova aveva detto ad Abraamo che come residente forestiero il suo seme sarebbe stato afflitto per 400 anni, afflizione che terminò con la liberazione di Israele dall’Egitto nel 1513 a.E.V. (Ge 15:13; At 7:6) L’afflizione doveva quindi essere
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