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  • Altri miracoli a Capernaum
    Il più grande uomo che sia mai esistito
    • Capitolo 23

      Altri miracoli a Capernaum

      IL SABATO dopo che Gesù aveva chiamato i suoi primi quattro discepoli — Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni — tutti insieme si recano in una sinagoga a Capernaum. Lì Gesù si mette a insegnare, e i presenti si stupiscono perché insegna loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.

      Questo sabato è presente un indemoniato, il quale, dopo un po’, grida a gran voce: “Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a distruggerci? So esattamente chi sei, il Santo di Dio”.

      Il demonio che si è impossessato di quest’uomo è in effetti un angelo di Satana. Rimproverando il demonio, Gesù gli dice: “Taci, ed esci da lui!”

      Allora il demonio getta l’uomo in convulsioni e urla con quanta voce ha, ma esce da lui senza fargli del male. Tutti sono stupiti! “Che cos’è questo?”, chiedono. “Egli dà ordini con autorità anche agli spiriti impuri, e gli ubbidiscono”. La notizia si diffonde in tutto il paese circostante.

      Usciti dalla sinagoga, Gesù e i suoi discepoli vanno a casa di Simone, o Pietro. La suocera di Pietro è molto malata ed ha la febbre alta. Perciò implorano Gesù di aiutarla. Gesù va da lei, la prende per la mano e la solleva. Guarita all’istante, la donna si accinge a preparare loro un pasto!

      Più tardi, quando il sole è tramontato, persone da ogni parte vengono a casa di Pietro portando i loro malati. In poco tempo, l’intera città si raduna presso la porta! Gesù guarisce tutti i malati, non importa di quale malattia soffrano. Libera anche gli indemoniati, espellendo da loro i demoni. Questi, uscendo, gridano: “Tu sei il Figlio di Dio”. Ma Gesù li rimprovera e non permette loro di parlare, perché sanno che è il Cristo. Marco 1:21-34; Luca 4:31-41; Matteo 8:14-17.

      ▪ Cosa accade nella sinagoga il sabato dopo che Gesù aveva chiamato i suoi quattro discepoli?

      ▪ Uscito dalla sinagoga, dove va Gesù, e quale miracolo compie lì?

      ▪ Che accade più tardi quella stessa sera?

  • Perché Gesù venne sulla terra
    Il più grande uomo che sia mai esistito
    • Capitolo 24

      Perché Gesù venne sulla terra

      GESÙ, con i quattro discepoli, ha avuto una giornata intensa a Capernaum, che si è conclusa quando la sera gli abitanti della città gli hanno portato tutti i loro malati perché li guarisse. Non c’è stato un attimo di quiete o intimità.

      Perciò l’indomani mattina di buon’ora, mentre è ancora buio, Gesù si alza e, uscito da solo, va in un luogo solitario dove può pregare il Padre suo in privato. Ma non riesce a stare a lungo appartato, perché non appena Pietro e altri si accorgono che non è in casa, escono a cercarlo.

      Quando lo trovano, Pietro dice: “Tutti ti cercano”. Gli abitanti di Capernaum vogliono che Gesù stia con loro. Essi apprezzano veramente quanto ha fatto per loro! Ma Gesù è venuto sulla terra principalmente per compiere simili guarigioni miracolose? Cosa dice lui stesso a questo riguardo?

      Come narra in un punto la Bibbia, Gesù risponde ai suoi discepoli: “Andiamo altrove, nelle borgate vicine, affinché io predichi anche là, poiché per questo scopo sono uscito”. Benché la gente del posto lo esorti a restare, Gesù dice loro: “Anche ad altre città devo dichiarare la buona notizia del regno di Dio, perché per questo sono stato mandato”.

      Sì, Gesù è venuto sulla terra specialmente per predicare il Regno di Dio, il Regno che rivendicherà il nome del Padre suo ed eliminerà in maniera definitiva tutti i mali dell’umanità. Tuttavia, per provare che è inviato da Dio, Gesù compie guarigioni miracolose. Allo stesso modo Mosè, secoli prima, aveva compiuto miracoli perché fosse riconosciuto come servitore di Dio.

      Questa volta Gesù, quando lascia Capernaum per predicare in altre città, è accompagnato dai suoi quattro discepoli, cioè Pietro e suo fratello Andrea, e Giovanni e suo fratello Giacomo. Ricorderete che solo la settimana prima erano stati invitati da Gesù a divenire i suoi primi collaboratori e compagni di viaggio.

      Il giro di predicazione in Galilea compiuto da Gesù insieme ai quattro discepoli produce risultati straordinari! Infatti, la notizia della sua attività si diffonde anche in tutta la Siria. Grandi folle provenienti dalla Galilea, dalla Giudea e dall’altro lato del Giordano seguono Gesù e i suoi discepoli. Marco 1:35-39; Luca 4:42, 43; Matteo 4:23-25; Esodo 4:1-9, 30, 31.

      ▪ Cosa accade la mattina dopo l’intensa giornata trascorsa da Gesù a Capernaum?

      ▪ Perché Gesù fu mandato sulla terra, e qual è lo scopo dei suoi miracoli?

      ▪ Chi accompagna Gesù nel suo giro di predicazione in Galilea, e come viene accolta la sua attività?

  • Compassione per un lebbroso
    Il più grande uomo che sia mai esistito
    • Capitolo 25

      Compassione per un lebbroso

      MAN mano che Gesù e i suoi quattro discepoli visitano le città della Galilea, in tutta la regione si sparge la notizia delle cose meravigliose che egli compie. La fama delle sue opere raggiunge una certa città in cui vive un uomo affetto da lebbra. Il medico Luca lo definisce “pieno di lebbra”. Negli stadi avanzati, questa terribile malattia sfigura a poco a poco varie parti del corpo. Questo lebbroso, quindi, è in uno stato pietoso.

      Quando Gesù arriva nella città, il lebbroso gli viene incontro. Secondo la Legge di Dio, chi è lebbroso deve gridare “Impuro, impuro!” per impedire che altri si avvicinino troppo rischiando il contagio. Ora il lebbroso cade sulla sua faccia e implora Gesù: “Signore, se tu vuoi, puoi rendermi puro”.

      Che fede ha quest’uomo in Gesù! E tuttavia, che aspetto miserevole deve avere a causa della sua malattia! Cosa farà Gesù? Voi, cosa avreste fatto? Mosso a compassione, Gesù stende la mano, lo tocca e dice: “Lo voglio. Sii reso puro”. E immediatamente la lebbra sparisce da lui.

      Vorreste avere come re una persona così compassionevole? Il modo in cui Gesù tratta questo lebbroso ci dà la certezza che durante il dominio del Suo Regno verrà adempiuta questa profezia biblica: “Proverà commiserazione per il misero e per il povero, e salverà le anime dei poveri”. Sì, allora Gesù realizzerà il suo sentito desiderio di aiutare tutti gli afflitti.

      Già prima della guarigione del lebbroso, il ministero di Gesù ha suscitato grande entusiasmo fra la gente. In adempimento della profezia di Isaia, ora Gesù comanda all’uomo che ha sanato: “Bada di non dire nulla a nessuno”. Poi gli ordina: “Va, mostrati al sacerdote e offri per la tua purificazione le cose stabilite da Mosè, in testimonianza a loro”.

      Quell’uomo, però, è talmente felice che non riesce a tenere per sé il miracolo. Andatosene, comincia a narrare ovunque l’accaduto, ed evidentemente desta un interesse e una curiosità tali che Gesù non può più entrare apertamente in una città. Perciò Gesù risiede in luoghi solitari dove non abita nessuno, e da ogni parte vengono persone per ascoltarlo e per essere guarite dalle loro malattie. Luca 5:12-16; Marco 1:40-45; Matteo 8:2-4; Levitico 13:45; 14:10-13; Salmo 72:13; Isaia 42:1, 2.

      ▪ Quali effetti può avere la lebbra, e quale avvertimento doveva dare chi era lebbroso?

      ▪ Con quali parole un lebbroso invoca Gesù, e cosa possiamo apprendere dalla risposta di Gesù?

      ▪ Cosa fa l’uomo, una volta sanato, mancando di ubbidire a Gesù, e con quali conseguenze?

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