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Dove sono i morti?Cosa insegna realmente la Bibbia?
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CAPITOLO SEI
Dove sono i morti?
Cosa accade quando si muore?
Perché si muore?
Può essere confortante conoscere la verità sulla morte?
1-3. Quali domande ci facciamo sulla morte, e quali risposte danno le varie religioni?
QUESTE sono domande che l’uomo si fa da migliaia di anni. Sono domande importanti, le cui risposte interessano a tutti noi, indipendentemente da chi siamo o da dove viviamo.
2 Nel capitolo precedente abbiamo visto in che modo il sacrificio di riscatto di Gesù Cristo ha aperto la via della vita eterna. Abbiamo pure imparato che la Bibbia predice un tempo in cui “la morte non ci sarà più”. (Rivelazione 21:4) Intanto tutti moriamo. “I viventi sono consci che moriranno”, disse il saggio re Salomone. (Ecclesiaste 9:5) Certo tutti cerchiamo di vivere il più a lungo possibile. Nondimeno ci domandiamo cosa accade quando si muore.
3 Piangiamo quando muore una persona cara, e forse ci chiediamo: ‘Cosa le è accaduto? Sta soffrendo? Veglia su di me? Posso aiutarla? La rivedrò mai?’ Le varie religioni danno risposte diverse. Alcune insegnano che chi si comporta bene andrà in cielo e chi si comporta male brucerà in un luogo di tormento. Altre insegnano che alla morte si va a stare nel reame spirituale insieme ai propri antenati. Altre ancora insegnano che i defunti vengono giudicati nell’oltretomba e poi si reincarnano, cioè rinascono in un altro corpo.
4. Quale concetto basilare della morte hanno in comune molte religioni?
4 Tutte queste dottrine si basano su un unico concetto, cioè che una parte di noi sopravvive alla morte del corpo. Secondo quasi tutte le religioni, antiche e moderne, in qualche modo viviamo per sempre, continuando a vedere, sentire e pensare. Ma com’è possibile? I sensi, come i pensieri, dipendono tutti dall’attività del cervello. Alla morte il cervello smette di funzionare. I nostri sensi, ricordi e sentimenti non continuano misteriosamente a esistere in maniera indipendente. Non sopravvivono alla distruzione del cervello.
COSA ACCADE REALMENTE QUANDO SI MUORE?
5, 6. Cosa insegna la Bibbia sulla condizione dei morti?
5 Quello che accade quando si muore non è un mistero per Geova, il Creatore del cervello. Egli conosce la verità, e nella sua Parola, la Bibbia, spiega qual è la condizione dei morti. L’insegnamento biblico è chiaro: quando moriamo cessiamo di esistere. La morte è il contrario della vita. I morti non vedono, non sentono e non pensano. Non c’è una parte di noi che sopravvive alla morte del corpo. Non possediamo un’anima o spirito immortale.a
Dove è andata la fiamma?
6 Dopo aver constatato che i viventi sanno che moriranno, Salomone scrisse: “In quanto ai morti, non sono consci di nulla”. Quindi spiegò ulteriormente questa verità fondamentale dicendo che i morti non possono amare né odiare e che “non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza [nella tomba]”. (Ecclesiaste 9:5, 6, 10) Similmente Salmo 146:4 dice che quando un essere umano muore “periscono in effetti i suoi pensieri”. Siamo mortali e non sopravviviamo alla morte del corpo. La nostra vita è come la fiamma di una candela. Quando la candela si spegne, la fiamma non va da nessuna parte. Semplicemente non c’è più.
COSA DISSE GESÙ
7. A cosa paragonò Gesù la morte?
7 Gesù Cristo parlò della condizione dei morti. Quando seppe che Lazzaro, che conosceva bene, era morto, disse ai discepoli: “Lazzaro, il nostro amico, è andato a riposare”. I discepoli pensarono che intendesse dire che Lazzaro stava riposando, o dormendo, per riprendersi dalla malattia. Ma si sbagliavano. Gesù spiegò: “Lazzaro è morto”. (Giovanni 11:11-14) Notate che Gesù paragonò la morte al riposo e al sonno. Lazzaro non era in cielo né in un inferno ardente. Non era con gli angeli né con i suoi antenati. Non era rinato in un altro essere umano. Riposava nella morte, come in un sonno profondo senza sogni. Anche altri passi biblici paragonano la morte al sonno. Per esempio, quando il discepolo Stefano morì lapidato, la Bibbia dice che “si addormentò”. (Atti 7:60) Similmente l’apostolo Paolo scrisse di alcuni che ai suoi giorni si erano “addormentati” nella morte. — 1 Corinti 15:6.
Geova fece l’uomo perché vivesse per sempre sulla terra
8. Come sappiamo che la morte non faceva parte del proposito di Dio?
8 La morte faceva parte del proposito originale di Dio? Niente affatto! Geova aveva fatto l’uomo perché vivesse per sempre sulla terra. Come abbiamo già visto, Geova Dio aveva posto la prima coppia umana in un incantevole paradiso. Li aveva dotati di una salute perfetta e voleva solo il loro bene. Un genitore amorevole desidera forse che i suoi figli soffrano le pene della vecchiaia e della morte? No di certo! Geova amava i suoi figli e desiderava che provassero felicità senza fine sulla terra. Parlando degli esseri umani, la Bibbia dice: “Il tempo indefinito [Geova] ha posto nel loro cuore”. (Ecclesiaste 3:11) Dio ci ha creati con il desiderio di vivere per sempre. E ci ha dato la possibilità di soddisfare questo desiderio.
PERCHÉ SI MUORE
9. Quale limite impose Geova ad Adamo, e perché non era difficile ubbidire a questo comando?
9 Perché, allora, gli esseri umani muoiono? Per saperlo dobbiamo considerare cosa accadde quando sulla terra c’erano un solo uomo e una sola donna. La Bibbia spiega: “Geova Dio fece crescere dal suolo ogni albero desiderabile alla vista e buono come cibo”. (Genesi 2:9) Tuttavia Geova stabilì un limite e disse ad Adamo: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai”. (Genesi 2:16, 17) Non era difficile ubbidire a questo comando. C’erano molti altri alberi dei cui frutti potevano nutrirsi. Ma quel comando offriva ad Adamo ed Eva la speciale opportunità di mostrare gratitudine a Colui che aveva dato loro tutto, inclusa la vita perfetta. Ubbidendo avrebbero inoltre dimostrato che rispettavano l’autorità del loro Padre celeste e desideravano avere la sua guida amorevole.
10, 11. (a) Come avvenne che la prima coppia umana disubbidì a Dio? (b) Perché la disubbidienza di Adamo ed Eva fu una cosa grave?
10 Purtroppo la prima coppia umana scelse di disubbidire a Geova. Parlando per mezzo di un serpente, Satana chiese a Eva: “È realmente così che Dio ha detto, che non dovete mangiare di ogni albero del giardino?” Eva rispose: “Del frutto degli alberi del giardino possiamo mangiare. Ma in quanto a mangiare del frutto dell’albero che è nel mezzo del giardino, Dio ha detto: ‘Non ne dovete mangiare, no, non lo dovete toccare affinché non moriate’”. — Genesi 3:1-3.
11 “Positivamente non morirete”, replicò Satana. “Dio sa che nel medesimo giorno in cui ne mangerete i vostri occhi davvero si apriranno e voi sarete davvero simili a Dio, conoscendo il bene e il male”. (Genesi 3:4, 5) Satana voleva far credere a Eva che per lei sarebbe stato vantaggioso mangiare il frutto proibito. Secondo lui poteva decidere da sola cosa era giusto e cosa era sbagliato; aveva diritto di fare quel che voleva. Satana insinuò inoltre che Geova aveva mentito circa le conseguenze del mangiare il frutto. Eva gli credette. Perciò colse un frutto e ne mangiò. Poi ne diede al marito e anche lui ne mangiò. Non agirono per ignoranza. Sapevano che stavano facendo esattamente quello che Dio aveva detto loro di non fare. Mangiando il frutto disubbidirono deliberatamente a un comando semplice e ragionevole. Mostrarono disprezzo per il loro Padre celeste e per la sua autorità. Una simile mancanza di rispetto per il loro amorevole Creatore era imperdonabile.
12. Cosa può aiutarci a capire come si sentì Geova quando Adamo ed Eva si rivoltarono contro di lui?
12 Facciamo un esempio: come vi sentireste se dopo aver cresciuto con amore un figlio o una figlia questi vi disubbidisse rivelando di non amarvi e di non avere alcun rispetto per voi? Che dolore sarebbe! Allora immaginate come dovette essere addolorato Geova quando sia Adamo che Eva si rivoltarono contro di lui.
Adamo era venuto dalla polvere e tornò alla polvere
13. Secondo le parole di Geova cosa sarebbe accaduto ad Adamo alla morte, e cosa significa questo?
13 Geova non aveva alcuna ragione di tenere in vita per sempre quei disubbidienti. Proprio come aveva detto, Adamo ed Eva morirono. Cessarono di esistere. Non andarono in un reame spirituale. Lo capiamo da ciò che Geova Dio disse ad Adamo dopo avergli chiesto conto della sua disubbidienza: “Tornerai al suolo, poiché da esso sei stato tratto. Poiché polvere sei e in polvere tornerai”. (Genesi 3:19) Dio aveva fatto Adamo dalla polvere della terra. (Genesi 2:7) Prima Adamo non esisteva. Perciò, dicendogli che sarebbe tornato alla polvere, Geova voleva dire che sarebbe tornato in uno stato di inesistenza. Adamo sarebbe stato senza vita come la polvere di cui era fatto.
14. Perché si muore?
14 Adamo ed Eva potrebbero essere ancora in vita, ma morirono perché scelsero di disubbidire a Dio e peccarono. La ragione per cui si muore è che Adamo trasmise a tutti i suoi discendenti la sua condizione peccaminosa, nonché la morte. (Romani 5:12) Il peccato è come una terribile malattia ereditaria da cui non c’è scampo. La sua conseguenza, la morte, è una maledizione. La morte è un nemico, non un amico. (1 Corinti 15:26) Come possiamo essere grati che Geova abbia provveduto il riscatto per liberarci da questo terribile nemico!
È IMPORTANTE CONOSCERE LA VERITÀ SULLA MORTE
15. Perché è confortante conoscere la verità sulla morte?
15 Quello che la Bibbia insegna sulla condizione dei morti ci conforta. Come abbiamo imparato, i morti non soffrono in nessun modo. Non c’è motivo di averne paura, poiché non possono farci del male. Non hanno bisogno del nostro aiuto e non possono aiutarci. Noi non possiamo parlare con loro e loro non possono parlare con noi. Molti capi religiosi sostengono falsamente di poter aiutare i defunti e così spillano denaro a quelli che ci credono. Ma conoscendo la verità non ci lasciamo ingannare da chi insegna simili menzogne.
16. Chi ha influenzato le dottrine di molte religioni, e in che modo?
16 La vostra religione concorda con ciò che la Bibbia insegna riguardo ai morti? La maggioranza delle religioni no. Perché? Perché le loro dottrine hanno subìto l’influenza di Satana, che si serve della falsa religione per far credere che dopo la morte del corpo si continui a vivere nel reame spirituale. Questa è una delle menzogne con cui Satana allontana le persone da Geova Dio. In che modo?
17. Perché la dottrina del tormento eterno disonora Geova?
17 Come abbiamo già visto, alcune religioni insegnano che, alla morte, chi durante la vita si è comportato male va a soffrire per sempre in un luogo di tormento infuocato. Questo insegnamento disonora Dio. Geova è un Dio di amore e non farebbe mai soffrire nessuno in questo modo. (1 Giovanni 4:8) Cosa pensereste di un adulto che punisse un bambino disubbidiente mettendogli le manine sul fuoco? Avreste rispetto di una persona simile? Vorreste mai conoscerla? Sicuramente no! Senza dubbio la riterreste molto crudele. Eppure Satana vuol farci credere che Geova torturi le persone nel fuoco per sempre, per miliardi e miliardi di anni!
18. Su quale falso insegnamento si basa il culto dei morti?
18 Satana si serve pure di alcune religioni per insegnare che quelli che muoiono diventano spiriti che devono essere rispettati e onorati. Secondo questo insegnamento gli spiriti dei defunti possono rivelarsi amici potenti o terribili nemici. Molti credono a questa menzogna. Hanno paura dei morti e rendono loro onore e adorazione. Invece la Bibbia insegna che i morti dormono e che dobbiamo adorare solo il vero Dio, Geova, che ci ha creati e ci provvede ogni cosa. — Rivelazione 4:11.
19. Quale altro insegnamento biblico siamo aiutati a capire conoscendo la verità sulla morte?
19 Conoscere la verità riguardo ai morti vi protegge da false dottrine che potrebbero sviarvi. Inoltre vi aiuta a capire altri insegnamenti biblici. Per esempio, quando scoprite che alla morte non si va nel reame spirituale, la promessa della vita eterna su una terra paradisiaca acquista vero significato per voi.
20. A quale domanda verrà data risposta nel prossimo capitolo?
20 Molto tempo fa il giusto Giobbe chiese: “Se un uomo robusto muore, può egli tornare a vivere?” (Giobbe 14:14) Chi si è addormentato nella morte può essere riportato in vita? Quello che insegna la Bibbia al riguardo è di grande conforto, come vedremo nel prossimo capitolo.
a Per una spiegazione delle parole “anima” e “spirito”, si veda l’Appendice, al soggetto “‘Anima’ e ‘spirito’: cosa sono realmente?”.
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Vera speranza per i nostri cari che sono mortiCosa insegna realmente la Bibbia?
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CAPITOLO SETTE
Vera speranza per i nostri cari che sono morti
Come facciamo a sapere che i morti risorgeranno davvero?
Cosa indica che Geova desidera risuscitare i morti?
Chi verrà risuscitato?
1-3. Quale nemico insegue tutti noi, e perché esaminare quello che insegna la Bibbia ci recherà sollievo?
IMMAGINATE di essere inseguiti da un terribile nemico. È molto più forte e veloce di voi. Sapete che è spietato perché l’avete visto uccidere alcuni vostri amici. Per quanto corriate, si avvicina sempre più. Sembra che non ci sia speranza. Improvvisamente, però, al vostro fianco compare un liberatore. È molto più potente del vostro nemico e promette di aiutarvi. Che sollievo provate!
2 In un certo senso, siete inseguiti da un nemico. Tutti lo siamo. Come abbiamo imparato nel capitolo precedente, la Bibbia definisce la morte un nemico. Nessuno di noi può sfuggirle o sconfiggerla. Quasi tutti abbiamo visto questo nemico uccidere qualcuno a cui volevamo bene. Ma Geova è molto più potente. È lui l’amorevole Liberatore che ha già dimostrato di poter sconfiggere questo nemico, la morte, e promette di distruggerla una volta per sempre. La Bibbia insegna: “Come ultimo nemico, sarà ridotta a nulla la morte”. (1 Corinti 15:26) Che bella notizia!
3 Soffermiamoci prima su come ci si sente quando la nemica morte colpisce. Questo ci aiuterà ad apprezzare qualcosa che ci renderà felici. Pensate, Geova promette che i morti vivranno di nuovo! (Isaia 26:19) Saranno riportati in vita. Stiamo parlando della speranza della risurrezione.
QUANDO MUORE UNA PERSONA CARA
4. (a) Perché la reazione di Gesù alla morte di una persona cara ci fa capire i sentimenti di Geova? (b) Quale amicizia speciale aveva stretto Gesù?
4 Avete perso qualcuno a cui volevate bene? Il dolore, l’angoscia e il senso di impotenza sembrano insopportabili. In momenti simili abbiamo bisogno del conforto della Parola di Dio. (2 Corinti 1:3, 4) La Bibbia ci fa capire cosa provano Geova e Gesù riguardo alla morte. Gesù, la perfetta immagine del Padre, sapeva quanto si soffre quando muore qualcuno. (Giovanni 14:9) Quando era a Gerusalemme, Gesù andava a trovare Lazzaro e le sue sorelle, Maria e Marta, che vivevano nel vicino villaggio di Betania. Diventarono molto amici, infatti la Bibbia dice che “Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro”. (Giovanni 11:5) Come abbiamo visto nel capitolo precedente, però, Lazzaro morì.
5, 6. (a) Quale fu la reazione di Gesù vedendo il cordoglio della famiglia e degli amici di Lazzaro? (b) Perché la pena che Gesù provò ci incoraggia?
5 Cosa provò Gesù quando perse il suo amico? Leggiamo che si unì ai parenti di Lazzaro che piangevano la sua morte. Vedendoli fu profondamente commosso: “gemé nello spirito e si turbò”. Poi “cedette alle lacrime”. (Giovanni 11:33, 35) Il suo dolore indica che non aveva speranza? Niente affatto. Gesù sapeva che stava per accadere qualcosa di meraviglioso. (Giovanni 11:3, 4) Eppure provò il dispiacere e il dolore che la morte comporta.
6 In un certo senso la pena che Gesù provò ci incoraggia. Ci insegna che Gesù e suo Padre, Geova, detestano la morte. Comunque Geova Dio è in grado di combattere e sconfiggere questo nemico. Vediamo quale potere ha concesso a Gesù.
“LAZZARO, VIENI FUORI!”
7, 8. Perché il caso di Lazzaro poteva sembrare disperato da un punto di vista umano, ma cosa fece Gesù?
7 Lazzaro era stato deposto in una grotta, e Gesù chiese che fosse tolta la pietra che ne sbarrava l’entrata. Marta obiettò, perché dopo quattro giorni il corpo doveva aver iniziato a decomporsi. (Giovanni 11:39) Da un punto di vista umano, che speranza poteva esserci?
La risurrezione di Lazzaro fu motivo di grande gioia. — Giovanni 11:38-44
8 La pietra fu rotolata via, e Gesù gridò a gran voce: “Lazzaro, vieni fuori!” Cosa accadde? “L’uomo che era stato morto venne fuori”. (Giovanni 11:43, 44) Potete immaginare la gioia dei presenti? Tutti quanti, familiari, parenti, amici e vicini, sapevano che Lazzaro era morto. Eppure, eccolo lì, l’uomo a cui volevano bene era di nuovo in mezzo a loro. Doveva sembrare troppo bello per essere vero. Senza dubbio molti abbracciarono Lazzaro pieni di gioia. Che vittoria sulla morte!
Elia risuscitò il figlio di una vedova. — 1 Re 17:17-24
9, 10. (a) In che modo Gesù rivelò da chi proveniva il suo potere di risuscitare Lazzaro? (b) Quali benefìci abbiamo leggendo i passi biblici relativi alle risurrezioni?
9 Gesù non pretese di compiere da solo questo miracolo straordinario. Prima di chiamare Lazzaro pregò, indicando chiaramente che la risurrezione era opera di Geova. (Giovanni 11:41, 42) Quella non fu l’unica volta in cui Geova impiegò la sua potenza per risuscitare qualcuno. La risurrezione di Lazzaro è solo uno dei nove miracoli del genere menzionati nella Parola di Dio.a È un piacere leggere e studiare i brani relativi a questi episodi. Ci insegnano che Dio non è parziale, dato che furono risuscitati giovani e vecchi, maschi e femmine, israeliti e non israeliti. E che gioia è descritta in questi passi biblici! Per esempio, quando Gesù risuscitò una ragazzina, i genitori “furono presi da grande estasi”. (Marco 5:42) Sì, Geova aveva dato loro una gioia che non avrebbero mai dimenticato.
L’apostolo Pietro risuscitò una cristiana, Gazzella. — Atti 9:36-42
10 Naturalmente le persone risuscitate da Gesù in seguito morirono di nuovo. Allora fu inutile risuscitarle? Niente affatto. Questi avvenimenti confermano importanti verità e ci infondono speranza.
IMPARIAMO DALLE RISURREZIONI GIÀ AVVENUTE
11. In che modo la descrizione della risurrezione di Lazzaro conferma la verità riportata in Ecclesiaste 9:5?
11 La Bibbia insegna che i morti “non sono consci di nulla”. Non sono in vita e non hanno un’esistenza cosciente, da nessuna parte. La risurrezione di Lazzaro lo conferma. Tornato in vita, Lazzaro entusiasmò forse gli astanti con elettrizzanti descrizioni del cielo? Oppure li terrorizzò con orribili storie di un inferno ardente? No. La Bibbia non dice che abbia fatto discorsi del genere. Nei quattro giorni durante i quali era morto non era stato ‘conscio di nulla’. (Ecclesiaste 9:5) Lazzaro aveva semplicemente dormito nel sonno della morte. — Giovanni 11:11.
12. Perché possiamo essere sicuri che la risurrezione di Lazzaro è realmente avvenuta?
12 L’episodio di Lazzaro ci insegna inoltre che la risurrezione è una realtà, non una semplice leggenda. Gesù risuscitò Lazzaro davanti a una folla di testimoni oculari. Neanche i capi religiosi, che odiavano Gesù, negarono questo miracolo. Anzi dissero: “Che dobbiamo fare, poiché quest’uomo [Gesù] compie molti segni?” (Giovanni 11:47) Molti andarono a trovare il risuscitato. Di conseguenza sempre più persone riposero fede in Gesù, vedendo in Lazzaro la prova vivente che Gesù era stato mandato da Dio. Era una prova così inoppugnabile che alcuni spietati capi religiosi ebrei complottarono per uccidere sia Gesù che Lazzaro. — Giovanni 11:53; 12:9-11.
13. Che ragione abbiamo per credere che Geova può realmente risuscitare i morti?
13 È poco realistico considerare la risurrezione una realtà? No, perché Gesù insegnò che un giorno “tutti quelli che sono nelle tombe commemorative” saranno risuscitati. (Giovanni 5:28) Geova è il Creatore di ogni forma di vita. È così difficile credere che possa ricreare la vita? Naturalmente molto dipende dalla sua memoria. Geova si ricorda dei nostri cari che sono morti? Nell’universo ci sono miliardi e miliardi di stelle, eppure Geova Dio conosce il nome di tutte! (Isaia 40:26) Quindi può ricordare ogni particolare dei nostri cari, ed è pronto a riportarli in vita.
14, 15. Come è illustrato dalle parole di Giobbe, cosa prova Geova in quanto a riportare in vita i morti?
14 Ma Geova desidera risuscitare i morti? La Bibbia insegna che è ansioso di farlo. Il fedele Giobbe chiese: “Se un uomo robusto muore, può egli tornare a vivere?” Giobbe sapeva che avrebbe aspettato nella tomba fino al momento in cui Geova Dio si sarebbe ricordato di lui, e disse: “Tu chiamerai, e io stesso ti risponderò. Bramerai l’opera delle tue mani”. — Giobbe 14:13-15.
15 Pensate! Geova brama di riportare in vita i morti. Non è incoraggiante sapere che prova questi sentimenti? Che dire quindi di questa futura risurrezione? Chi verrà risuscitato, e dove?
“TUTTI QUELLI CHE SONO NELLE TOMBE COMMEMORATIVE”
16. In quali condizioni vivranno coloro che saranno risuscitati?
16 Le risurrezioni descritte nella Bibbia ci insegnano molto riguardo alla risurrezione avvenire. Coloro che furono riportati in vita qui sulla terra si riunirono ai loro cari. La risurrezione futura produrrà risultati simili, ma sarà di gran lunga migliore. Come abbiamo imparato nel capitolo 3, è proposito di Dio che l’intera terra sia trasformata in un paradiso. Quindi i morti non saranno riportati in vita in un mondo pieno di guerre, criminalità e malattie. Avranno la possibilità di vivere per sempre su questa terra in pace e felicità.
17. Di che portata sarà la risurrezione?
17 Chi verrà risuscitato? Gesù disse che “tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori”. (Giovanni 5:28, 29) Similmente Rivelazione 20:13 dice: “Il mare diede i morti che erano in esso, e la morte e l’Ades diedero i morti che erano in essi”. Il termine “Ades” si riferisce alla comune tomba del genere umano. (Si veda l’Appendice, al soggetto “Che cosa sono lo Sceol e l’Ades?”). Questa tomba collettiva sarà svuotata. Tutti i miliardi di persone che vi riposano torneranno in vita. L’apostolo Paolo disse: “Ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Atti 24:15) Cosa significa?
Nel Paradiso i morti risorgeranno e si riuniranno ai loro cari
18. Chi è incluso fra i “giusti” che saranno risuscitati, e come può influire su di noi questa speranza?
18 I “giusti” includono molte persone di cui si legge nella Bibbia, vissute prima che Gesù venisse sulla terra. Forse vi vengono in mente Noè, Abraamo, Sara, Mosè, Rut, Ester e molti altri. Il capitolo 11 di Ebrei parla di alcuni di questi uomini e donne di fede. Ma i “giusti” includono anche i servitori di Geova che muoiono ai nostri giorni. La speranza della risurrezione ci libera dalla paura della morte. — Ebrei 2:15.
19. Chi sono gli “ingiusti”, e quale opportunità Geova benignamente darà loro?
19 Che dire di tutti coloro che non hanno servito Geova o non gli hanno ubbidito perché non l’hanno mai conosciuto? Quei miliardi di “ingiusti” non saranno dimenticati. Anch’essi saranno risuscitati e avranno il tempo di conoscere il vero Dio e di servirlo. In un periodo di mille anni i morti saranno risuscitati e avranno l’opportunità di unirsi ai fedeli che serviranno Geova sulla terra. Sarà un tempo meraviglioso. Questo è il periodo che la Bibbia chiama il Giorno del Giudizio.b
20. Cos’è la Geenna, e chi ci va?
20 Significa questo che tutti gli esseri umani che sono vissuti nel corso del tempo verranno risuscitati? No. La Bibbia dice che alcuni morti sono nella “Geenna”. (Luca 12:5) La parola Geenna deriva dal nome di una discarica situata fuori dell’antica Gerusalemme, dove si bruciavano cadaveri e immondizia. I morti i cui corpi venivano gettati lì erano considerati dagli ebrei indegni di sepoltura e risurrezione. Perciò la Geenna è un appropriato simbolo di distruzione eterna. Geova è il Giudice supremo e non risusciterà mai persone che giudica malvage e non disposte a cambiare.
LA RISURREZIONE CELESTE
21, 22. (a) Di quale altra risurrezione parla la Bibbia? (b) Chi fu il primo a essere risuscitato alla vita spirituale?
21 La Bibbia descrive anche un’altra risurrezione, quella alla vita spirituale in cielo. Nella Bibbia è riportato solo un esempio di risurrezione di questo tipo, quella di Gesù Cristo.
22 Dopo che Gesù fu messo a morte come uomo, Geova Dio non permise che il suo fedele Figlio rimanesse nella tomba. (Salmo 16:10; Atti 13:34, 35) Lo risuscitò, ma non come essere umano. L’apostolo Pietro spiega che Cristo fu “messo a morte nella carne, ma . . . reso vivente nello spirito”. (1 Pietro 3:18) Questo fu davvero un grande miracolo. Gesù era di nuovo in vita come potente persona spirituale! (1 Corinti 15:3-6) Fu il primo a ricevere questa gloriosa risurrezione. (Giovanni 3:13) Ma non sarebbe stato l’ultimo.
23, 24. Chi e quanti sono i componenti del “piccolo gregge” di Gesù?
23 Sapendo che presto sarebbe tornato in cielo, Gesù disse ai suoi fedeli seguaci che avrebbe ‘preparato un luogo’ per loro. (Giovanni 14:2) Definì “piccolo gregge” coloro che sarebbero andati in cielo. (Luca 12:32) Quanti faranno parte di questo gruppo relativamente piccolo di cristiani fedeli? In Rivelazione 14:1 l’apostolo Giovanni dice: “Vidi, ed ecco, l’Agnello [Gesù Cristo] stava sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila che avevano il suo nome e il nome del Padre suo scritto sulle loro fronti”.
24 Questi 144.000 cristiani, inclusi i fedeli apostoli di Gesù, sono risuscitati alla vita in cielo. Quando avviene la loro risurrezione? L’apostolo Paolo scrisse che sarebbe avvenuta al tempo della presenza di Cristo. (1 Corinti 15:23) Come verrà spiegato nel capitolo 9, stiamo vivendo proprio in quel tempo. Quindi quei pochi rimasti dei 144.000 che muoiono nei nostri giorni vengono risuscitati istantaneamente alla vita in cielo. (1 Corinti 15:51-55) La grande maggioranza dell’umanità, invece, ha la prospettiva di essere risuscitata in futuro per vivere nel Paradiso sulla terra.
25. Cosa verrà trattato nel prossimo capitolo?
25 Geova sconfiggerà veramente la nostra nemica morte, che sparirà per sempre! (Isaia 25:8) Forse però vi chiedete: ‘Cosa faranno quelli risuscitati in cielo?’ Saranno parte del meraviglioso governo del Regno celeste. Nel prossimo capitolo impareremo dell’altro su questo governo.
a Gli altri episodi si trovano in 1 Re 17:17-24; 2 Re 4:32-37; 13:20, 21; Matteo 28:5-7; Luca 7:11-17; 8:40-56; Atti 9:36-42 e 20:7-12.
b Per ulteriori informazioni sul Giorno del Giudizio e sul criterio in base al quale si verrà giudicati, si veda l’Appendice, al soggetto “Che cos’è il Giorno del Giudizio?”.
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