Ai Romani
1 Paolo, schiavo+ di Gesù Cristo e chiamato+ ad essere apostolo,+ separato per la buona notizia+ di Dio, 2 che egli aveva promesso anteriormente nelle sacre Scritture per mezzo dei suoi profeti,+ 3 riguardo al Figlio suo, che secondo la carne+ sorse dal seme* di Davide,+ 4 ma secondo lo spirito+ di santità fu dichiarato* con potenza+ Figlio+ di Dio per mezzo della risurrezione dai morti+ — sì, Gesù Cristo nostro Signore, 5 per mezzo del quale abbiamo* ricevuto immeritata benignità+ e apostolato+ affinché ci sia ubbidienza di fede riguardo al suo nome fra tutte le nazioni,+ 6 fra le quali siete anche voi, chiamati ad appartenere a Gesù Cristo — 7 a tutti quelli che sono a Roma come diletti di Dio, chiamati+ ad essere santi:+
Abbiate immeritata benignità e pace+ da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.+
8 Prima di tutto, rendo grazie+ al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché della vostra fede si parla+ in tutto il mondo. 9 Poiché Dio, al quale rendo sacro servizio* col mio spirito riguardo alla buona notizia del Figlio suo, mi è testimone+ di come incessantemente faccio sempre menzione di voi nelle mie preghiere,+ 10 implorando che ora, se in qualche modo è possibile, io sia infine reso prospero nella volontà+ di Dio in modo da venire da voi. 11 Poiché desidero ardentemente vedervi,+ per impartirvi qualche dono spirituale+ affinché siate resi fermi; 12 o, piuttosto, perché ci sia fra voi uno scambio d’incoraggiamento,*+ da parte di ciascuno mediante la fede dell’altro,+ sia vostra che mia.
13 Ma non voglio che ignoriate, fratelli,+ che molte volte mi sono proposto di venire da voi+ — ma finora ne sono stato impedito — affinché acquisti qualche frutto+ anche fra voi come fra il resto delle nazioni. 14 Io sono debitore ai greci e ai barbari,* ai saggi+ e agli insensati: 15 quindi, da parte mia, ho premura di dichiarare la buona notizia+ anche a voi che siete a Roma.+ 16 Poiché non mi vergogno+ della buona notizia; essa è, infatti, potenza di Dio+ per la salvezza di ognuno che ha fede,+ del giudeo prima*+ e anche del greco;+ 17 poiché in essa è rivelata la giustizia+ di Dio a motivo della fede+ e in vista della fede, come è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”.+
18 Poiché l’ira+ di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia+ degli uomini che reprimono la verità+ in modo ingiusto,+ 19 poiché quello che si può conoscere di Dio è manifesto fra loro,+ poiché Dio lo ha reso loro manifesto.+ 20 Poiché le sue invisibili+ [qualità], perfino la sua sempiterna potenza+ e Divinità,*+ si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo,*+ perché si comprendono dalle cose fatte,+ così che sono inescusabili;+ 21 perché, sebbene abbiano conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio né lo hanno ringraziato,+ ma hanno vaneggiato+ nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intelligenza si è ottenebrato.+ 22 Benché asseriscano di essere saggi, sono divenuti stolti+ 23 e hanno mutato la gloria+ dell’incorruttibile Dio in qualcosa di simile all’immagine+ dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di cose striscianti.+
24 Perciò Dio, secondo i desideri dei loro cuori, li ha abbandonati ad impurità,+ affinché i loro corpi+ siano disonorati fra loro,+ 25 essi, che hanno cambiato la verità+ di Dio in menzogna+ e hanno venerato e reso sacro servizio alla creazione anziché a Colui che creò, il quale è benedetto per sempre. Amen.* 26 Per questo Dio li ha abbandonati a vergognosi appetiti sessuali,+ poiché le loro femmine hanno mutato il loro uso naturale in uno contro natura;+ 27 e similmente anche i maschi hanno lasciato l’uso naturale della femmina+ e nella loro concupiscenza si sono infiammati violentemente gli uni verso gli altri, maschi con maschi,+ operando ciò che è osceno*+ e ricevendo in se stessi la piena ricompensa+ dovuta al loro errore.+
28 E siccome non hanno approvato di ritenere Dio nell’accurata conoscenza,+ Dio li ha abbandonati a un disapprovato stato mentale,+ affinché facciano le cose sconvenienti,+ 29 essendo essi pieni di ogni ingiustizia,+ malvagità,+ concupiscenza,+ malizia,+ essendo pieni d’invidia,+ assassinio,+ contesa,+ inganno,+ malignità,+ essendo sussurratori,+ 30 maldicenti,+ odiatori di Dio, insolenti,+ superbi,+ millantatori,+ inventori di cose dannose,+ disubbidienti ai genitori,+ 31 senza intendimento,+ falsi negli accordi,*+ senza affezione naturale,+ spietati.+ 32 Benché questi conoscano molto bene il giusto decreto di Dio,+ che quelli che praticano tali cose meritano la morte,+ non solo continuano a farle, ma anche approvano+ quelli che le praticano.
2 Perciò sei inescusabile, o uomo,+ chiunque tu sia, se giudichi;+ poiché nella cosa in cui giudichi un altro, condanni te stesso, in quanto tu che giudichi+ pratichi le stesse cose.+ 2 Ora sappiamo che il giudizio di Dio, secondo verità,+ è contro quelli che praticano tali cose.
3 Ma hai tu questa idea, o uomo,+ mentre giudichi quelli che praticano tali cose e tu pure le fai, che sfuggirai al giudizio di Dio?+ 4 O disprezzi tu le ricchezze della sua benignità,+ della sua sopportazione+ e della sua longanimità,+ perché non sai che la benevola [qualità] di Dio cerca di condurti al pentimento?*+ 5 Ma secondo la tua durezza+ e il tuo cuore impenitente+ accumuli per te stesso ira+ nel giorno dell’ira+ e della rivelazione+ del giusto giudizio+ di Dio. 6 Ed egli renderà a ciascuno secondo le sue opere:+ 7 vita eterna a quelli che cercano gloria e onore e incorruttibilità+ mediante la perseveranza nell’opera buona; 8 comunque, per quelli che sono contenziosi+ e disubbidiscono alla verità+ ma ubbidiscono all’ingiustizia ci saranno ira e indignazione,+ 9 tribolazione e angustia, sull’anima di ogni uomo che opera ciò che è dannoso, del giudeo+ prima e anche del greco;+ 10 ma gloria e onore e pace a ognuno che opera ciò che è bene,+ al giudeo prima+ e anche al greco.+ 11 Poiché presso Dio non c’è parzialità.+
12 Per esempio, tutti quelli che hanno peccato senza legge periranno anche senza legge;+ ma tutti quelli che hanno peccato sotto la legge+ saranno giudicati mediante la legge.+ 13 Poiché non gli uditori della legge sono giusti dinanzi a Dio, ma gli operatori+ della legge saranno dichiarati giusti.+ 14 Poiché tutte le volte che quelli delle nazioni+ che non hanno legge+ fanno per natura le cose della legge,+ questi, benché non abbiano legge, sono legge a se stessi. 15 Essi sono i medesimi che dimostrano come la sostanza della legge sia scritta nei loro cuori,+ mentre la loro coscienza+ rende testimonianza con loro e, nei loro propri pensieri, sono accusati+ oppure scusati. 16 Questo avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà per mezzo di Cristo Gesù+ le cose segrete+ del genere umano,+ secondo la buona notizia che io dichiaro.+
17 Se, ora, tu sei giudeo di nome+ e ti riposi sulla legge+ e provi orgoglio in Dio,+ 18 e conosci la sua volontà+ e approvi le cose eccellenti* perché sei istruito oralmente nella Legge;+ 19 e sei persuaso di essere guida dei ciechi,+ luce di quelli che sono nelle tenebre,+ 20 correttore degli irragionevoli,+ maestro dei bambini,+ e hai nella Legge l’ossatura*+ della conoscenza e della verità,+ 21 tu, dunque, che insegni a qualcun altro, non insegni a te stesso?+ Tu, che predichi di “non rubare”,+ rubi?+ 22 Tu, che dici di “non commettere adulterio”,*+ commetti adulterio? Tu, che esprimi abominio verso gli idoli, derubi+ i templi? 23 Tu, che sei orgoglioso della legge, mediante la tua trasgressione della Legge+ disonori Dio? 24 Poiché “il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra fra le nazioni”,+ come è scritto.
25 La circoncisione+ è infatti di beneficio solo se pratichi la legge;+ ma se sei trasgressore della legge, la tua circoncisione+ è divenuta incirconcisione.+ 26 Se, perciò, un incirconciso+ osserva le giuste esigenze+ della Legge, la sua incirconcisione sarà considerata circoncisione, non è vero?+ 27 E l’incirconciso che è tale per natura, compiendo la Legge, giudicherà te+ che col codice scritto e con la circoncisione sei trasgressore della legge. 28 Poiché non è giudeo colui che lo è di fuori,+ né è circoncisione quella che è di fuori nella carne.+ 29 Ma è giudeo colui che lo è di dentro,+ e la [sua] circoncisione è quella del cuore+ mediante lo spirito, e non mediante un codice scritto.+ La lode+ di [una] tale [persona] viene non dagli uomini, ma da Dio.+
3 Qual è dunque la superiorità del giudeo,+ o qual è il beneficio della circoncisione?+ 2 Grande in ogni modo. Prima di tutto, perché a loro furono affidati i sacri oracoli* di Dio.+ 3 Che dunque? Se alcuni non hanno espresso fede,+ renderà forse la loro mancanza di fede senza efficacia la fedeltà+ di Dio?+ 4 Non sia mai! Ma sia Dio trovato verace,+ benché ogni uomo sia trovato bugiardo,+ come è scritto: “Affinché tu sia provato giusto nelle tue parole e vinca quando sei giudicato”.+ 5 Comunque, se la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio,+ che diremo? Dio non è ingiusto+ quando sfoga la sua ira, vero? (Parlo da uomo).+ 6 Non sia mai! Altrimenti, come Dio giudicherà il mondo?+
7 Ma se a motivo della mia menzogna la verità di Dio+ è stata resa più eminente alla sua gloria, perché sono io ancora giudicato come peccatore?+ 8 E [perché] non [dire], come siamo falsamente accusati+ e come alcuni asseriscono che diciamo: “Facciamo il male affinché venga il bene”?+ Il giudizio+ contro quegli [uomini] è in armonia con la giustizia.+
9 Che dunque? Siamo noi in una posizione migliore?+ Niente affatto! Poiché abbiamo già fatto l’accusa che sia giudei che greci sono tutti sotto il peccato;*+ 10 come è scritto: “Non c’è un [uomo] giusto, nemmeno uno;+ 11 non c’è chi abbia perspicacia, non c’è chi cerchi Dio.+ 12 Tutti [gli uomini] si sono sviati, tutti insieme son divenuti indegni; non ce n’è uno che operi benignità, non ce n’è nemmeno uno”.+ 13 “La loro gola è un sepolcro aperto, hanno usato l’inganno con le loro lingue”.+ “Veleno di aspidi è dietro le loro labbra”.+ 14 “E la loro bocca è piena di maledizione e di amara espressione”.+ 15 “I loro piedi sono veloci a spargere sangue”.+ 16 “Rovina e miseria sono nelle loro vie,+ 17 e non hanno conosciuto la via della pace”.+ 18 “Non c’è timore di Dio davanti ai loro occhi”.*+
19 Ora sappiamo che tutte le cose che la Legge*+ dice le dice a quelli che sono sotto la Legge, affinché ogni bocca sia chiusa+ e tutto il mondo sia soggetto+ a Dio per la punizione.+ 20 Perciò mediante le opere della legge nessuna carne sarà dichiarata giusta+ dinanzi a lui, perché mediante la legge+ si ha l’accurata conoscenza del peccato.+
21 Ma ora indipendentemente dalla legge la giustizia+ di Dio è stata resa manifesta, come rendono testimonianza+ la Legge+ e i Profeti;+ 22 sì, la giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù* Cristo,+ per tutti quelli che hanno fede.+ Poiché non c’è distinzione.+ 23 Poiché tutti hanno peccato+ e sono privi della gloria di Dio,+ 24 ed è come gratuito dono+ che son dichiarati giusti per sua immeritata benignità+ tramite la liberazione mediante il riscatto+ [pagato] da Cristo* Gesù. 25 Dio lo ha stabilito come offerta per la propiziazione*+ mediante la fede nel suo sangue.+ Questo avvenne per dimostrare la sua propria giustizia, perché perdonava i peccati+ commessi nel passato, mentre Dio esercitava sopportazione;+ 26 per dimostrare la sua propria giustizia+ nel tempo presente, affinché egli sia giusto anche quando dichiara giusto+ l’uomo che ha fede in Gesù.
27 Dov’è, dunque, il vanto?+ È escluso. Mediante quale legge?+ Quella delle opere?+ No, in realtà, ma mediante la legge della fede.+ 28 Poiché riteniamo che l’uomo è dichiarato giusto* per fede, indipendentemente dalle opere della legge.+ 29 O è egli l’Iddio dei soli giudei?+ Non lo è anche della gente delle nazioni?+ Sì, anche della gente delle nazioni,+ 30 se Dio è veramente uno,+ che dichiarerà giuste le persone circoncise+ come risultato della fede e le persone incirconcise+ per mezzo della loro fede. 31 Aboliamo dunque la legge per mezzo della nostra fede?+ Non sia mai! Al contrario, noi stabiliamo la legge.+
4 Stando così le cose, che diremo di Abraamo nostro antenato+ secondo la carne?* 2 Se, per esempio, Abraamo fosse dichiarato giusto come risultato delle opere,+ avrebbe motivo di vantarsi; ma non presso Dio. 3 Poiché cosa dice la scrittura? “Abraamo esercitò fede in Geova* e gli fu attribuito a giustizia”.+ 4 Ora a chi lavora+ la paga non è attribuita* come immeritata benignità,+ ma come debito.+ 5 D’altra parte, all’uomo che non lavora ma ripone fede+ in colui che dichiara giusto l’empio, la sua fede [gli] è attribuita a giustizia.+ 6 Come anche Davide parla della felicità* dell’uomo al quale Dio attribuisce giustizia indipendentemente dalle opere: 7 “Felici quelli le cui opere illegali sono state perdonate+ e i cui peccati sono stati coperti;+ 8 felice l’uomo al quale Geova* non attribuisce peccato”.+
9 Viene dunque questa felicità sui circoncisi o anche sugli incirconcisi?+ Giacché diciamo: “Ad Abraamo la fede fu attribuita a giustizia”.+ 10 In quali circostanze, quindi, fu attribuita? Quando era nella circoncisione o nell’incirconcisione?+ Non nella circoncisione, ma nell’incirconcisione. 11 Ed egli ricevette un segno,+ cioè la circoncisione, come suggello* della giustizia mediante la fede che aveva mentre era nel suo stato incirconciso, perché fosse il padre+ di tutti quelli che hanno fede+ mentre sono nell’incirconcisione, affinché sia loro attribuita la giustizia; 12 e il padre della progenie circoncisa, non solo di quelli che aderiscono alla circoncisione, ma anche di quelli che camminano ordinatamente nelle orme di quella fede che il nostro padre+ Abraamo ebbe mentre era nello stato incirconciso.
13 Poiché non per mezzo della legge Abraamo o il suo seme ebbe la promessa+ che sarebbe stato erede di un mondo, ma per mezzo della giustizia mediante la fede.+ 14 Poiché se sono eredi quelli che aderiscono alla legge, la fede è stata resa inutile e la promessa è stata abolita.+ 15 In realtà la Legge produce ira,+ ma dove non c’è legge, non c’è neppure trasgressione.+
16 Per questo motivo fu come risultato della fede, perché fosse secondo l’immeritata benignità,+ affinché la promessa+ fosse assicurata a tutto il suo seme,+ non solo a quello che aderisce alla Legge, ma anche a quello che aderisce alla fede di Abraamo. (Egli è il padre+ di tutti noi, 17 come è scritto: “Ti ho costituito padre di molte nazioni”).+ Questo avvenne dinanzi a Colui nel quale ebbe fede, Dio, che fa vivere i morti+ e chiama* le cose che non sono come se fossero.+ 18 Benché al di là della speranza, basandosi tuttavia sulla speranza ebbe fede+ che sarebbe divenuto il padre di molte nazioni,+ secondo ciò che era stato detto: “Così sarà il tuo seme”.+ 19 E, benché non si indebolisse nella fede, considerò il proprio corpo, ora già ammortito,+ avendo circa cent’anni,+ e l’ammortimento del seno di Sara.+ 20 Ma a motivo della promessa+ di Dio non vacillò per mancanza di fede,+ bensì divenne potente mediante la sua fede,+ dando gloria a Dio 21 ed essendo pienamente convinto che ciò che egli aveva promesso era anche in grado di fare.+ 22 Quindi “gli fu attribuito a giustizia”.+
23 Che ‘gli fosse attribuita’+ fu scritto, comunque, non solo per lui,+ 24 ma anche per noi ai quali è destinata ad essere attribuita, perché crediamo in colui che destò il nostro Signore Gesù dai morti.+ 25 Egli fu consegnato per i nostri falli+ e fu destato per dichiararci giusti.+
5 Perciò, ora che siamo stati dichiarati giusti come risultato della fede,+ godiamo la pace+ con Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, 2 per mezzo del quale abbiamo anche ottenuto il nostro accesso+ per fede* in questa immeritata benignità nella quale ora stiamo; ed esultiamo, basandoci sulla speranza+ della gloria di Dio. 3 E non solo questo, ma esultiamo mentre siamo nelle tribolazioni,+ sapendo che la tribolazione produce perseveranza;+ 4 la perseveranza, a sua volta, una condizione approvata;+ la condizione approvata, a sua volta, speranza,+ 5 e la speranza non conduce alla delusione;*+ perché l’amore di Dio+ è stato versato nei nostri cuori+ mediante lo spirito santo,+ che ci è stato dato.
6 Poiché, in realtà, Cristo, mentre eravamo ancora deboli,+ morì per uomini empi* al tempo fissato.+ 7 Poiché difficilmente qualcuno morirà per un [uomo] giusto;+ in realtà, per un [uomo] buono+ forse qualcuno osa anche morire.+ 8 Ma Dio ci raccomanda il suo proprio amore+ in quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi.+ 9 Tanto più, quindi, giacché ora siamo stati dichiarati giusti mediante il suo sangue,+ saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.+ 10 Poiché se, quando eravamo nemici,+ fummo riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo,+ molto di più, ora che siamo stati riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.+ 11 E non solo questo, ma esultiamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo,* per mezzo del quale abbiamo ora ricevuto la riconciliazione.+
12 Ecco perché, come per mezzo di un solo uomo+ il peccato entrò nel mondo e la morte+ per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato+ . . . 13 Poiché fino alla Legge il peccato era nel mondo, ma il peccato non è attribuito a nessuno quando non c’è legge.+ 14 Tuttavia, la morte regnò da Adamo fino a Mosè,+ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo,+ che è un tipo* di colui che doveva venire.+
15 Ma non è del dono come fu del fallo. Poiché se per il fallo di un solo uomo molti sono morti, molto di più l’immeritata benignità di Dio e il gratuito dono con l’immeritata benignità del solo uomo+ Gesù Cristo sono abbondati a molti.+ 16 E non è del gratuito dono+ come del modo in cui le cose accaddero per mezzo del solo [uomo] che peccò.+ Poiché il giudizio+ portò da un solo fallo alla condanna,+ ma il dono portò da molti falli a una dichiarazione di giustizia.*+ 17 Poiché se per il fallo di un solo [uomo]+ la morte ha regnato+ per mezzo di quel solo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza dell’immeritata benignità+ e del gratuito dono*+ della giustizia regneranno+ nella vita per mezzo di uno solo, Gesù Cristo.+
18 Così, dunque, come per mezzo di un solo fallo risultò a uomini di ogni sorta la condanna,+ similmente anche per mezzo di un solo atto di giustificazione*+ è risultato a uomini di ogni sorta+ che sono dichiarati giusti per la vita.+ 19 Poiché come per mezzo della disubbidienza di un solo uomo molti+ furono costituiti peccatori, similmente anche per mezzo dell’ubbidienza+ di uno solo molti+ saranno costituiti giusti.+ 20 Ora la Legge+ sopraggiunse* perché abbondasse il fallo.+ Ma dove abbondò il peccato,+ abbondò ancora di più l’immeritata benignità.+ 21 A qual fine? Affinché, come il peccato regnò con la morte,+ similmente anche l’immeritata benignità+ regnasse per mezzo della giustizia in vista della vita eterna+ per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.
6 Quindi, che diremo? Rimarremo nel peccato, affinché abbondi l’immeritata benignità?+ 2 Non sia mai! Visto che morimmo riguardo al peccato,+ come continueremo a vivere ancora in esso?+ 3 O non sapete che tutti noi che fummo battezzati in Cristo Gesù*+ fummo battezzati nella sua morte?+ 4 Perciò fummo sepolti+ con lui per mezzo del nostro battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo fu destato dai morti per mezzo della gloria del Padre,+ anche noi camminassimo similmente in novità di vita.+ 5 Poiché se siamo stati uniti a lui* nella somiglianza della sua morte,+ certamente saremo anche [uniti a lui nella somiglianza] della sua risurrezione;+ 6 poiché sappiamo che la nostra vecchia personalità* fu messa al palo con [lui],+ affinché il nostro corpo peccaminoso* fosse reso inattivo,+ perché non continuassimo più ad essere schiavi del peccato.+ 7 Poiché colui che è morto è stato assolto* dal [suo] peccato.+
8 Inoltre, se siamo morti con Cristo, crediamo che pure vivremo con lui.+ 9 Poiché sappiamo che Cristo, ora che è stato destato dai morti,+ non muore più;+ la morte non lo signoreggia più. 10 Poiché [la morte] che egli subì, la subì riguardo al peccato una volta per sempre;+ ma [la vita] che egli vive, la vive riguardo a Dio.+ 11 Similmente anche voi: fate conto di essere in realtà morti+ riguardo al peccato, ma viventi+ riguardo a Dio mediante Cristo Gesù.
12 Perciò non lasciate che il peccato continui a regnare+ nel vostro corpo mortale per ubbidire ai suoi desideri.+ 13 Né continuate a presentare le vostre membra al peccato+ come armi d’ingiustizia,+ ma presentate voi stessi a Dio come viventi+ dai morti, e le vostre membra a Dio come armi+ di giustizia. 14 Poiché il peccato non vi deve signoreggiare,* visto che non siete sotto la legge+ ma sotto l’immeritata benignità.+
15 Che dunque? Commetteremo peccato perché non siamo sotto la legge+ ma sotto l’immeritata benignità?+ Non sia mai! 16 Non sapete che, se continuate a presentarvi a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete suoi schiavi perché gli ubbidite,+ sia del peccato+ in vista della morte+ che dell’ubbidienza+ in vista della giustizia?+ 17 Ma grazie a Dio che eravate schiavi del peccato e siete divenuti ubbidienti di cuore a quella forma d’insegnamento alla quale siete stati affidati.+ 18 Sì, essendo stati resi liberi+ dal peccato, siete divenuti schiavi+ della giustizia.+ 19 Parlo in termini umani a causa della debolezza della vostra carne:+ poiché come avete presentato le vostre membra+ schiave all’impurità+ e all’illegalità in vista dell’illegalità,* così ora presentate le vostre membra schiave alla giustizia in vista della santità.+ 20 Poiché quando eravate schiavi del peccato,+ eravate liberi in quanto alla giustizia.
21 Qual era, dunque, il frutto+ che avevate in quel tempo? Cose*+ delle quali ora vi vergognate. Poiché la fine* di quelle cose è la morte.+ 22 Comunque, ora, siccome siete stati resi liberi dal peccato, ma siete divenuti schiavi di Dio,+ avete il vostro frutto+ nella via della santità, e il fine la vita eterna.+ 23 Poiché il salario* che il peccato paga è la morte,+ ma il dono*+ che dà Dio è la vita eterna+ mediante Cristo Gesù nostro Signore.+
7 Può darsi che non sappiate, fratelli (poiché parlo a quelli che conoscono la legge), che la Legge signoreggia l’uomo finché vive?+ 2 Per esempio, la donna sposata* è legata dalla legge al proprio marito mentre egli vive; ma se il marito muore, è esonerata dalla legge del marito.+ 3 E mentre il marito vive, essa sarebbe dunque chiamata adultera se divenisse di un altro uomo.+ Ma se il marito muore, è libera dalla sua legge, così che non è adultera se diviene di un altro uomo.+
4 Così, fratelli miei, anche voi foste resi morti alla Legge+ per mezzo del corpo del Cristo, per divenire di un altro,+ di colui che fu destato dai morti,+ affinché portassimo frutto+ a Dio. 5 Poiché quando eravamo in armonia con la carne,+ le passioni peccaminose eccitate dalla Legge operavano nelle nostre membra affinché portassimo frutto per la morte.+ 6 Ma ora siamo stati esonerati dalla Legge,+ perché siamo morti+ a ciò da cui eravamo detenuti,+ così che siamo schiavi* in un nuovo senso secondo lo spirito,+ e non nel vecchio senso secondo il codice scritto.+
7 Che diremo dunque? È la Legge peccato?+ Così non sia! Realmente io non avrei conosciuto il peccato+ se non fosse stato per la Legge; e, per esempio, non avrei conosciuto la concupiscenza+ se la Legge non avesse detto: “Non devi concupire”.*+ 8 Ma il peccato, prendendo occasione dal comandamento,+ operò in me ogni sorta di concupiscenza, poiché senza la legge il peccato era morto.+ 9 Infatti, io fui una volta vivente senza la legge;+ ma quando arrivò il comandamento,+ il peccato venne di nuovo in vita, e io morii.+ 10 E il comandamento che era per la vita,+ questo trovai essere per la morte.+ 11 Poiché il peccato, prendendo occasione dal comandamento, mi sedusse+ e per mezzo d’esso mi uccise. 12 Così che, da parte sua, la Legge è santa,+ e il comandamento è santo e giusto+ e buono.+
13 Ciò che è buono mi è dunque divenuto morte? Non sia mai! Ma il peccato sì, affinché si mostrasse come peccato, operante in me la morte per mezzo di ciò che è buono;+ affinché il peccato divenisse assai più peccaminoso per mezzo del comandamento.+ 14 Poiché sappiamo che la Legge è spirituale;+ ma io sono carnale, venduto sotto il peccato.+ 15 Poiché ciò che opero non lo conosco. Poiché ciò che desidero,* questo non pratico; ma ciò che odio è quel che faccio. 16 Comunque, se ciò che non desidero è quello che faccio,+ convengo che la Legge è eccellente.+ 17 Ma ora non sono più io a operarlo, ma il peccato che risiede in me.+ 18 Poiché so che in me, cioè nella mia carne, non dimora niente di buono;+ poiché in me è presente la capacità di desiderare,+ ma la capacità di operare+ ciò che è eccellente non è [presente]. 19 Poiché il bene che desidero non lo faccio,+ ma il male che non desidero è ciò che pratico. 20 Se, ora, ciò che non desidero è ciò che faccio, chi lo opera non sono più io, ma il peccato che dimora in me.+
21 Trovo dunque nel mio caso questa legge: che quando desidero fare ciò che è giusto,+ ciò che è male è presente in me.+ 22 Realmente mi diletto+ nella legge di Dio secondo l’uomo+ che sono interiormente, 23 ma vedo nelle mie membra+ un’altra legge che combatte+ contro la legge della mia mente+ e mi conduce prigioniero alla legge del peccato+ che è nelle mie membra. 24 Misero uomo* che sono! Chi mi libererà dal corpo che subisce questa morte?+ 25 Grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!+ Così, dunque, con la [mia] mente io stesso sono schiavo della legge di Dio,+ ma con la [mia] carne della legge del peccato.+
8 Perciò quelli che sono uniti a Cristo Gesù non hanno nessuna condanna.+ 2 Poiché la legge+ di quello spirito+ che dà vita+ unitamente a Cristo Gesù ti ha reso libero+ dalla legge del peccato e della morte.+ 3 Poiché, essendovi un’impossibilità da parte della Legge,+ in quanto era debole+ a causa della carne, Dio, mandando il suo proprio Figlio+ nella somiglianza della carne+ peccaminosa e riguardo al peccato,+ condannò il peccato nella carne, 4 affinché la giusta esigenza della Legge si adempisse+ in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo spirito.+ 5 Poiché quelli che sono secondo la carne rivolgono la loro mente alle cose della carne,+ ma quelli che sono secondo lo spirito alle cose dello spirito.+ 6 Poiché rivolgere la mente alla carne significa morte,+ ma rivolgere la mente allo spirito+ significa vita e pace; 7 perché rivolgere la mente alla carne significa inimicizia+ con Dio, poiché non è sottoposta+ alla legge di Dio, né, infatti, può esserlo. 8 Quindi quelli che sono in armonia con la carne+ non possono piacere a Dio.
9 Comunque, voi non siete in armonia con la carne, ma con lo spirito,+ se lo spirito di Dio dimora veramente in voi.+ Ma se uno non ha lo spirito di Cristo,+ questi non appartiene a lui. 10 Ma se Cristo è unito a voi,+ il corpo in realtà è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita+ a causa della giustizia. 11 Se, ora, lo spirito di colui che destò Gesù dai morti dimora in voi, colui che destò Cristo Gesù dai morti+ renderà viventi+ anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo spirito che risiede in voi.
12 Così, dunque, fratelli, abbiamo l’obbligo non verso la carne di vivere secondo la carne;+ 13 poiché se voi vivete secondo la carne siete sicuri di morire;+ ma se mettete a morte le pratiche del corpo+ mediante lo spirito, vivrete. 14 Poiché tutti quelli che sono condotti dallo spirito di Dio, questi sono figli di Dio.+ 15 Poiché voi non avete ricevuto uno spirito di schiavitù che causi di nuovo timore,+ ma avete ricevuto uno spirito+ di adozione+ come figli,* mediante il quale spirito gridiamo: “Abba,*+ Padre!” 16 Lo spirito+ stesso rende testimonianza+ col nostro spirito+ che siamo figli di Dio.+ 17 Se, dunque, siamo figli, siamo anche eredi: eredi in realtà di Dio, ma coeredi+ di Cristo, purché soffriamo+ insieme per essere insieme anche glorificati.+
18 Quindi ritengo che le sofferenze+ del tempo presente non sono di alcuna importanza in paragone con la gloria+ che sarà rivelata in noi. 19 Poiché l’ansiosa aspettazione+ della creazione+ attende la rivelazione dei figli di Dio.+ 20 Poiché la creazione fu sottoposta alla futilità,+ non di propria volontà, ma per mezzo di colui che la sottopose, in base alla speranza+ 21 che* la creazione+ stessa sarà pure resa libera+ dalla schiavitù della corruzione e avrà la gloriosa libertà dei figli di Dio. 22 Poiché sappiamo che tutta la creazione continua a gemere insieme e ad essere in pena insieme fino ad ora. 23 Non solo questo, ma anche noi stessi che abbiamo le primizie,+ cioè lo spirito, sì, noi stessi gemiamo+ in noi medesimi, mentre aspettiamo ansiosamente l’adozione come figli,*+ la liberazione dal nostro corpo mediante riscatto. 24 Poiché siamo stati salvati in [questa] speranza;+ ma la speranza che si vede non è speranza, poiché quando un uomo vede una cosa, la spera egli? 25 Ma se speriamo+ in ciò che non vediamo,+ continuiamo ad aspettarlo con perseveranza.+
26 In maniera simile anche lo spirito+ viene in aiuto della nostra debolezza;+ poiché non sappiamo per che cosa dobbiamo pregare secondo il bisogno,+ ma lo spirito+ stesso intercede per noi con gemiti inespressi.* 27 Ma colui che scruta i cuori+ sa qual è l’intenzione* dello spirito,+ perché intercede in armonia con Dio per i santi.+
28 Ora sappiamo che Dio* fa cooperare tutte le sue opere+ per il bene di quelli che amano Dio, quelli che sono chiamati secondo il suo proposito;+ 29 poiché quelli ai quali diede il suo primo riconoscimento*+ ha anche preordinato*+ ad essere modellati+ secondo l’immagine+ del Figlio suo, affinché sia il primogenito+ tra molti fratelli.+ 30 Inoltre, quelli che ha preordinati+ sono quelli che ha anche chiamati;+ e quelli che ha chiamati sono quelli che ha anche dichiarati giusti.+ Infine quelli che ha dichiarati giusti sono quelli che ha anche glorificati.+
31 Che diremo dunque a queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà* contro di noi?+ 32 Colui che non risparmiò nemmeno il proprio Figlio,+ ma lo consegnò per tutti noi,+ perché non ci darà con lui benignamente anche tutte le altre cose?+ 33 Chi presenterà accusa contro gli eletti di Dio?+ Dio è Colui che [li] dichiara giusti.+ 34 Chi è che condannerà? Cristo Gesù* è colui che morì, sì, anzi, colui che fu destato dai morti,* che è alla destra+ di Dio, che pure intercede per noi.+
35 Chi ci separerà dall’amore del Cristo?*+ Tribolazione o angustia o persecuzione o fame o nudità o pericolo o spada?+ 36 Come è scritto: “Per amor tuo siamo messi a morte tutto il giorno, siamo stati considerati come pecore da scannare”.+ 37 Al contrario, in tutte queste cose siamo completamente vittoriosi+ per mezzo di colui che ci ha amati. 38 Poiché sono convinto che né morte né vita+ né angeli+ né governi+ né cose presenti né cose avvenire né potenze+ 39 né altezza né profondità né alcun’altra creazione potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore.+
9 Dico la verità+ in Cristo; non mento,+ giacché la mia coscienza rende testimonianza con me nello spirito santo, 2 che ho in cuore grande dolore e incessante pena.+ 3 Poiché potrei desiderar di essere io stesso separato dal Cristo come il maledetto* a favore dei miei fratelli,+ dei miei parenti secondo la carne,+ 4 che, come tali, sono israeliti,+ ai quali appartengono l’adozione come figli+ e la gloria+ e i patti+ e l’emanazione della Legge+ e il sacro servizio*+ e le promesse;+ 5 ai quali appartengono gli antenati+ e dai quali [sorse] il Cristo secondo la carne:+ Dio,+ che è sopra tutti,* [sia] benedetto per sempre. Amen.
6 Comunque, non è come se la parola di Dio fosse venuta meno.+ Poiché non tutti quelli che [sorgono] da Israele sono realmente “Israele”.+ 7 Né perché sono seme di Abraamo sono tutti figli,+ ma: “Quello che sarà chiamato ‘tuo seme’ verrà da Isacco”.+ 8 Cioè i figli della carne+ non sono realmente i figli di Dio,+ ma i figli della promessa+ sono considerati come seme. 9 Poiché la parola della promessa fu la seguente: “In questo tempo verrò e Sara avrà un figlio”.+ 10 E non solo in questo caso, ma anche quando Rebecca concepì i gemelli+ da un solo [uomo], Isacco nostro antenato: 11 poiché quando non erano ancora nati né avevano praticato alcuna cosa buona o vile,+ affinché il proposito di Dio riguardo all’elezione continuasse a dipendere non dalle opere, ma da Colui che chiama,+ 12 le fu detto: “Il maggiore sarà schiavo del minore”.+ 13 Come è scritto: “Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù”.+
14 Che diremo, dunque? C’è ingiustizia in Dio?+ Non sia mai! 15 Poiché egli dice a Mosè: “Avrò misericordia di chi avrò misericordia e mostrerò compassione a chi mostrerò compassione”.+ 16 Così, dunque, non dipende da chi desidera né da chi corre, ma da Dio,+ che ha misericordia.+ 17 Poiché la Scrittura dice a Faraone: “Proprio per questo ti ho lasciato rimanere,* affinché riguardo a te io mostri la mia potenza e perché il mio nome sia dichiarato in tutta la terra”.+ 18 Così, dunque, egli mostra misericordia+ a chi desidera, ma lascia divenire ostinato+ chi desidera.
19 Perciò mi direte: “Perché trova egli ancora da ridire? Poiché chi ha resistito alla sua espressa volontà?”+ 20 O uomo,+ chi sei veramente tu da replicare dunque a Dio?+ Dirà la cosa modellata a colui che l’ha modellata: “Perché mi hai fatto così?”+ 21 Che cosa? Non ha il vasaio+ autorità sull’argilla, da fare dalla stessa massa un vaso per uso onorevole, un altro per uso disonorevole?+ 22 Se, ora, Dio, benché avesse la volontà di dimostrare la sua ira e di far conoscere la sua potenza, tollerò con molta longanimità vasi d’ira resi adatti alla distruzione,+ 23 affinché facesse conoscere le ricchezze+ della sua gloria sui vasi+ di misericordia, che egli preparò in anticipo per la gloria,+ 24 cioè noi, che ha chiamato non solo di fra i giudei ma anche di fra le nazioni,+ [che dire]? 25 Come dice anche in Osea: “Quelli che non sono mio popolo+ chiamerò ‘mio popolo’, e colei che non era diletta, ‘diletta’;+ 26 e nel luogo in cui fu detto loro: ‘Voi non siete mio popolo’, là saranno chiamati ‘figli dell’Iddio vivente’”.+
27 Inoltre, Isaia grida riguardo a Israele: “Anche se il numero dei figli d’Israele fosse come la sabbia del mare,+ è il rimanente che sarà salvato.+ 28 Poiché Geova* farà una resa dei conti sulla terra, portandola a termine e abbreviandola”.*+ 29 E come Isaia aveva detto precedentemente: “Se Geova* degli eserciti+ non ci avesse lasciato un seme, saremmo divenuti come Sodoma, e saremmo stati resi come Gomorra”.+
30 Che diremo dunque? Che persone delle nazioni, benché non perseguissero la giustizia, hanno conseguito la giustizia,+ la giustizia che risulta dalla fede;+ 31 ma Israele, benché perseguisse una legge di giustizia, non ha raggiunto la legge.+ 32 Per quale ragione? Perché la perseguiva non mediante la fede, ma come mediante le opere.+ Essi hanno inciampato nella “pietra d’inciampo”,+ 33 come è scritto: “Ecco, io pongo in Sion una pietra+ d’inciampo e un masso di roccia d’offesa,+ ma chi ripone fede in esso* non proverà delusione”.*+
10 Fratelli, la buona volontà del mio cuore e la mia supplicazione a Dio per loro sono, in realtà, per la loro salvezza.+ 2 Poiché rendo loro testimonianza* che hanno zelo+ verso Dio; ma non secondo accurata conoscenza;+ 3 poiché, siccome non conoscevano la giustizia di Dio+ ma cercavano di stabilire la propria,+ non si sono sottoposti alla giustizia di Dio.+ 4 Poiché Cristo è il fine* della Legge,+ affinché chiunque esercita fede abbia giustizia.+
5 Poiché Mosè scrive che l’uomo che ha osservato la giustizia della Legge vivrà per essa.+ 6 Ma la giustizia risultante dalla fede parla in questa maniera: “Non dire nel tuo cuore:+ ‘Chi ascenderà in cielo?’+ cioè per farne scendere Cristo;+ 7 o: ‘Chi scenderà nell’abisso?’+ cioè per far salire Cristo dai morti”.+ 8 Ma che cosa dice? “La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore”;+ cioè la “parola”+ della fede, che noi predichiamo.*+ 9 Poiché se pubblicamente dichiari quella ‘parola della tua bocca’,+ che Gesù è Signore,*+ ed eserciti fede nel tuo cuore che Dio lo ha destato dai morti,+ sarai salvato.+ 10 Poiché col cuore+ si esercita fede per la giustizia, ma con la bocca si fa pubblica dichiarazione+ per la salvezza.
11 Poiché la Scrittura dice: “Chiunque ripone+ fede in lui non sarà deluso”.*+ 12 Poiché non c’è distinzione fra giudeo e greco,+ poiché sopra tutti è lo stesso Signore, che è ricco+ verso tutti quelli che lo invocano. 13 Poiché “chiunque invoca il nome di Geova* sarà salvato”.+ 14 Comunque, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede?+ Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare? Come, a loro volta, udranno senza qualcuno che predichi?+ 15 Come, a loro volta, predicheranno se non sono stati mandati?+ Come è scritto: “Come sono piacevoli i piedi di quelli che dichiarano la buona notizia di cose buone!”+
16 Tuttavia, non tutti hanno ubbidito alla buona notizia.+ Poiché Isaia dice: “Geova,* chi ha riposto fede in ciò che ha udito da noi?”+ 17 Quindi la fede segue ciò che si ode.+ A sua volta ciò che si ode viene dalla parola intorno a Cristo.*+ 18 Tuttavia chiedo: Essi non hanno mancato di udire, vero? Anzi, in realtà, “il loro suono è uscito per tutta la terra,+ e le loro espressioni fino alle estremità* della terra abitata”.*+ 19 Tuttavia chiedo: Israele non ha mancato di conoscere, vero?+ Per primo Mosè dice: “Vi inciterò a gelosia per mezzo di quella che non è una nazione; vi inciterò a violenta ira per mezzo di una nazione stupida”.+ 20 Ma Isaia si fa molto ardito e dice: “Fui trovato da quelli che non mi cercavano;+ mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me”.+ 21 Ma in quanto a Israele dice: “Tutto il giorno ho steso le mie mani verso un popolo che è disubbidiente+ e contraddice”.+
11 Quindi chiedo: Dio non ha rigettato il suo popolo, vi pare?+ Non sia mai! Poiché anch’io sono israelita,+ del seme d’Abraamo, della tribù di Beniamino.+ 2 Dio non ha rigettato il suo popolo, che prima riconobbe.*+ Infatti, non sapete ciò che la Scrittura dice riguardo a Elia, quando egli supplica Dio contro Israele?+ 3 “Geova,* hanno ucciso i tuoi profeti, hanno abbattuto i tuoi altari, e io solo sono rimasto, e cercano la mia anima”.*+ 4 Ma che gli dice la dichiarazione divina?+ “Ho lasciato rimanere per me settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio a Baal”.+ 5 In questo modo, perciò, anche al tempo presente si è trovato un rimanente+ secondo l’elezione+ dovuta all’immeritata benignità. 6 Ora se è per immeritata benignità,+ non è più dovuto alle opere;+ altrimenti, l’immeritata benignità non è più immeritata benignità.+
7 Che dunque? Ciò che Israele cerca ardentemente non l’ha ottenuto,+ ma gli eletti*+ l’hanno ottenuto. Agli altri la sensibilità si è intorpidita,+ 8 come è scritto: “Dio* ha dato loro uno spirito di profondo sonno,+ occhi per non vedere e orecchi per non udire, fino a questo stesso giorno”.+ 9 E Davide dice: “La loro tavola* divenga per loro un laccio e una trappola e una pietra d’inciampo e una retribuzione;+ 10 i loro occhi siano ottenebrati così da non vedere, e curva sempre il loro dorso”.+
11 Perciò chiedo: Hanno inciampato in modo da cadere+ completamente? Non sia mai! Ma dal loro passo falso+ viene la salvezza per persone delle nazioni,+ per incitarli a gelosia.+ 12 Ora se il loro passo falso significa ricchezza per il mondo, e la loro diminuzione significa ricchezza per persone delle nazioni,+ quanto più lo significherà il loro numero completo!*+
13 Ora parlo a voi che siete persone delle nazioni. Dal momento che sono, in realtà, apostolo+ delle nazioni,+ glorifico+ il mio ministero,+ 14 se in qualche modo posso incitare a gelosia [quelli che sono] la mia propria carne e salvare+ fra loro alcuni.+ 15 Poiché se il rigettarli+ significa per il mondo riconciliazione,+ che significherà il riceverli se non la vita dai morti? 16 Inoltre, se la [parte presa come] primizie+ è santa, lo è anche la massa; e se la radice è santa,+ lo sono anche i rami.
17 Comunque, se alcuni dei rami furono recisi, ma tu, benché fossi un olivo selvatico, fosti innestato fra loro+ e divenisti partecipe della radice della grassezza+ dell’olivo,+ 18 non esultare sopra i rami. Se, però, esulti sopra di essi,+ non sei tu a portare la radice,+ ma la radice [porta] te.+ 19 Tu dirai, dunque: “Dei rami furono recisi+ perché fossi innestato io”.+ 20 Bene! Per [la loro] mancanza di fede+ furono recisi, ma per la fede tu stai in piedi.+ Cessa di avere alte idee,+ ma abbi timore.+ 21 Poiché se Dio non risparmiò i rami naturali, nemmeno risparmierà te.+ 22 Vedi, perciò, la benignità+ e la severità+ di Dio. Severità verso quelli che caddero,+ ma benignità di Dio verso di te, purché tu rimanga+ nella sua benignità; altrimenti, sarai potato anche tu.+ 23 Essi pure, se non rimangono nella loro mancanza di fede, saranno innestati;+ poiché Dio li può innestare di nuovo. 24 Poiché se tu fosti tagliato dall’olivo che per natura è selvatico e fosti innestato+ contro natura nell’olivo coltivato, tanto più questi che sono naturali saranno innestati nel loro proprio olivo!+
25 Poiché non voglio, fratelli, che ignoriate questo sacro segreto,+ affinché non siate discreti ai vostri occhi: che un intorpidimento della sensibilità+ è avvenuto in parte a Israele finché non sia entrato il numero completo*+ delle persone delle nazioni,+ 26 e in questa maniera tutto Israele+ sarà salvato. Come è scritto: “Il liberatore uscirà da Sion+ e allontanerà da Giacobbe le pratiche empie.+ 27 E questo è da parte mia il patto con loro,+ quando toglierò i loro peccati”.+ 28 Certo, in riferimento alla buona notizia essi sono nemici a causa vostra,+ ma in riferimento all’elezione [di Dio]* sono diletti a causa dei loro antenati.+ 29 Poiché i doni e la chiamata di Dio non sono cose di cui egli si rammarichi.+ 30 Poiché come voi una volta foste disubbidienti+ a Dio, ma ora vi è stata mostrata misericordia+ a causa della loro disubbidienza,+ 31 così anche questi sono stati ora disubbidienti risultandone a voi misericordia,+ affinché anche a loro sia ora mostrata misericordia. 32 Poiché Dio li ha rinchiusi tutti insieme nella disubbidienza,+ per mostrare a tutti loro misericordia.+
33 O profondità della ricchezza+ e della sapienza+ e della conoscenza+ di Dio! Come [sono] imperscrutabili i suoi giudizi+ e impenetrabili le sue vie! 34 Poiché “chi ha conosciuto la mente di Geova,*+ o chi è divenuto suo consigliere?”+ 35 O: “Chi gli ha dato per primo, così che gli debba essere reso?”+ 36 Poiché da lui e mediante lui e per lui sono tutte le cose.+ A lui sia la gloria per sempre.+ Amen.
12 Quindi vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi+ in sacrificio+ vivente,+ santo,+ accettevole a Dio,+ sacro servizio*+ con la vostra facoltà di ragionare.+ 2 E cessate di conformarvi+ a questo sistema di cose,* ma siate trasformati rinnovando la vostra mente,+ per provare a voi stessi+ la buona e accettevole e perfetta volontà+ di Dio.
3 Poiché per l’immeritata benignità datami dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare;+ ma di pensare in modo da avere una mente sana,+ ciascuno secondo la misura+ di fede che Dio gli ha distribuito.+ 4 Poiché come in un solo corpo abbiamo molte membra,+ ma le membra non hanno tutte la stessa funzione, 5 così noi, benché molti, siamo un solo corpo,+ uniti a Cristo, ma membri appartenenti individualmente gli uni agli altri.+ 6 Siccome abbiamo dunque doni diversi+ secondo l’immeritata benignità+ dataci, se profezia, [profetizziamo] secondo la fede impartita[ci]; 7 se ministero, [dedichiamoci] a questo ministero;+ chi insegna,+ [si dedichi] al suo insegnamento;+ 8 chi esorta, [si dedichi] alla sua esortazione;+ chi distribuisce, [lo faccia] con liberalità;+ chi presiede,*+ [lo faccia] con reale premura; chi mostra misericordia,+ [lo faccia] con allegrezza.
9 Il [vostro] amore+ sia senza ipocrisia.+ Aborrite ciò che è malvagio,+ aderite a ciò che è buono.+ 10 Con amore fraterno+ abbiate tenero affetto gli uni per gli altri. Nel mostrare onore+ gli uni agli altri prevenitevi. 11 Non siate indolenti nelle vostre faccende.+ Siate ferventi nello spirito.+ Siate schiavi di Geova.*+ 12 Rallegratevi nella speranza.+ Perseverate nella tribolazione.+ Siate costanti nella preghiera.+ 13 Condividete con i santi secondo i loro bisogni.+ Seguite il corso dell’ospitalità.+ 14 Continuate a benedire quelli che [vi] perseguitano;+ benedite+ e non maledite.+ 15 Rallegratevi con quelli che si rallegrano;+ piangete con quelli che piangono. 16 Abbiate verso gli altri i medesimi sentimenti che avete verso voi stessi;+ non pensate alle cose alte,+ ma siate attirati dalle cose modeste.+ Non divenite discreti ai vostri propri occhi.+
17 Non rendete a nessuno male+ per male. Provvedete cose eccellenti davanti a tutti gli uomini. 18 Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici+ con tutti gli uomini. 19 Non vi vendicate,+ diletti, ma fate posto all’ira;+ poiché è scritto: “La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova”.*+ 20 Ma, “se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli qualcosa da bere;+ poiché facendo questo accumulerai carboni ardenti sulla sua testa”.+ 21 Non farti vincere dal male, ma continua a vincere il male col bene.+
13 Ogni anima* sia sottoposta+ alle autorità superiori,+ poiché non c’è autorità+ se non da Dio;+ le autorità esistenti sono poste nelle loro rispettive+ posizioni* da Dio.+ 2 Perciò chi si oppone all’autorità* si mette contro la disposizione di Dio; quelli che si mettono contro di essa ne riceveranno giudizio.+ 3 Poiché quelli che governano sono oggetto di timore, non per l’opera buona, ma per la cattiva.+ Non vuoi dunque aver timore dell’autorità? Continua a fare il bene,+ e ne* avrai lode; 4 poiché essa* è ministro* di Dio per te per il bene.+ Ma se fai il male,+ abbi timore: poiché non senza scopo essa porta la spada; poiché è ministro di Dio, vendicatrice+ per esprimere ira su chi pratica il male.
5 C’è quindi una ragione impellente* per sottoporvi, non solo a motivo di tale ira, ma anche a motivo della [vostra] coscienza.+ 6 Poiché per questo anche pagate le tasse; poiché essi sono pubblici servitori*+ di Dio che servono costantemente a questo stesso scopo.* 7 Rendete a tutti ciò che è dovuto, a chi [chiede] la tassa, la tassa;+ a chi [chiede] il tributo, il tributo; a chi [chiede] timore, tale timore;+ a chi [chiede] onore, tale onore.+
8 Non siate debitori di nulla a nessuno,+ se non di amarvi gli uni gli altri;+ poiché chi ama il suo simile* ha adempiuto [la] legge.+ 9 Poiché il [codice della legge]: “Non devi commettere adulterio,*+ non devi assassinare,+ non devi rubare,+ non devi concupire”,+ e qualsiasi altro comandamento, si riassume in questa parola, cioè: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”.+ 10 L’amore+ non fa male al prossimo;+ perciò l’amore è l’adempimento della legge.+
11 E [fate] questo perché conoscete il tempo,* che è già l’ora di svegliarvi+ dal sonno, poiché ora la nostra salvezza è più vicina di quando divenimmo credenti.+ 12 La notte è inoltrata; il giorno+ si è avvicinato. Svestiamoci perciò delle opere che appartengono alle tenebre+ e indossiamo le armi+ della luce. 13 Come di giorno camminiamo decentemente,+ non in gozzoviglie e ubriachezze,+ non in rapporti illeciti e condotta dissoluta,*+ non in contesa+ e gelosia. 14 Ma rivestitevi del Signore* Gesù Cristo+ e non fate i piani in anticipo per i desideri della carne.+
14 Accogliete [l’uomo] che ha debolezze+ nella [sua] fede, ma non per prendere decisioni su intime+ opinioni. 2 Un [uomo] ha fede di mangiare di tutto,+ ma chi è debole mangia [cibi] vegetali. 3 Colui che mangia non disprezzi colui che non mangia,+ e colui che non mangia non giudichi colui che mangia, poiché Dio l’ha accolto. 4 Chi sei tu da giudicare il domestico di un altro?+ Egli sta in piedi o cade al suo proprio signore.+ In realtà, sarà fatto stare in piedi, poiché Geova* può farlo stare in piedi.+
5 Un [uomo] giudica un giorno più di un altro;+ un altro giudica un giorno come tutti gli altri;+ ciascuno sia pienamente convinto nella sua propria mente. 6 Colui che osserva il giorno lo osserva per Geova.* E chi mangia, mangia per Geova,*+ poiché rende grazie a Dio;+ e chi non mangia non mangia per Geova,*+ eppure rende grazie a Dio.+ 7 Nessuno di noi vive infatti solo per se stesso,+ e nessuno muore solo per se stesso; 8 poiché se viviamo, viviamo per Geova,*+ e se moriamo, moriamo per Geova.*+ Perciò sia se viviamo che se moriamo, apparteniamo a Geova.*+ 9 Poiché per questo Cristo morì e tornò in vita,+ per essere Signore sia dei morti+ che dei vivi.+
10 Ma tu, perché giudichi il tuo fratello?+ O anche tu, perché disprezzi il tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale+ di Dio; 11 poiché è scritto: “‘Come io vivo’, dice Geova,*+ ‘a me si piegherà ogni ginocchio, e ogni lingua esprimerà aperto riconoscimento a Dio’”.+ 12 Così, dunque, ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.*+
13 Perciò non giudichiamoci+ più gli uni gli altri, ma sia piuttosto questa la vostra decisione,+ di non mettere davanti al fratello+ pietra d’inciampo+ o causa per incespicare. 14 Io so e sono persuaso nel Signore Gesù che nulla in se stesso è contaminato;+ solo se un uomo considera qualcosa contaminato, per lui è contaminato.+ 15 Poiché se a causa del cibo il tuo fratello è addolorato, tu non cammini più secondo l’amore.+ Non rovinare per il tuo cibo uno per il quale Cristo morì.+ 16 Non lasciate dunque che del bene che fate si parli a vostra ingiuria. 17 Poiché il regno di Dio+ non significa* mangiare e bere,+ ma [significa]* giustizia+ e pace+ e gioia+ con spirito santo. 18 Poiché chi a questo riguardo è schiavo di Cristo è accettevole a Dio e ha l’approvazione degli uomini.+
19 Così, dunque, perseguiamo le cose che contribuiscono alla pace+ e le cose che sono reciprocamente edificanti.+ 20 Smettete di abbattere l’opera di Dio per amore del cibo.+ Certo, tutte le cose sono pure, ma è dannoso per l’uomo che mangia [dando] occasione d’inciampo.+ 21 È bene non mangiare carne né bere vino né fare alcuna cosa nella quale il tuo fratello inciampa.+ 22 La fede che hai, abbila in armonia con te stesso dinanzi a Dio.+ Felice l’uomo che non giudica se stesso mediante ciò che approva. 23 Ma se ha dubbi, è già condannato qualora mangi,+ perché non [mangia] con fede. In realtà, tutto ciò che non è dalla fede è peccato.+
15 Noi, però, che siamo forti dobbiamo portare le debolezze di quelli [che] non [sono] forti,+ e non piacere a noi stessi.+ 2 Ciascuno di noi cerchi di piacere al prossimo in ciò che è bene per [la sua] edificazione.+ 3 Poiché anche il Cristo non fece piacere a se stesso;+ ma come è scritto: “I biasimi di quelli che ti biasimavano son caduti su di me”.+ 4 Poiché tutte le cose che furono scritte anteriormente furono scritte+ per nostra istruzione,+ affinché per mezzo della nostra perseveranza+ e per mezzo del conforto+ delle Scritture avessimo speranza.*+ 5 Ora l’Iddio che dà perseveranza e conforto vi conceda di avere fra voi la medesima attitudine mentale+ che ebbe Cristo Gesù, 6 affinché di comune accordo+ glorifichiate con una sola bocca l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo.
7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri,+ come anche il Cristo accolse noi,+ in vista della gloria di Dio. 8 Poiché dico che Cristo divenne effettivamente ministro+ di quelli che sono circoncisi+ a favore della veracità+ di Dio, per confermare le promesse+ che Egli aveva fatto ai loro antenati, 9 e affinché le nazioni+ glorifichino Dio per la sua misericordia.+ Come è scritto: “Per questo ti riconoscerò apertamente fra le nazioni* e innalzerò melodie al tuo nome”.+ 10 E di nuovo dice: “Rallegratevi, nazioni, col suo popolo”.+ 11 E di nuovo: “Lodate Geova,* nazioni tutte, e tutti i popoli lo lodino”.+ 12 E di nuovo Isaia dice: “Ci sarà la radice di Iesse,+ e uno che sorgerà per governare [le] nazioni;+ in lui [le] nazioni riporranno la loro speranza”.+ 13 L’Iddio che dà speranza vi riempia di ogni gioia e pace mediante il vostro credere, affinché abbondiate nella speranza col potere dello spirito santo.+
14 Ora anch’io sono persuaso riguardo a voi, fratelli miei, che voi pure siete pieni di bontà, giacché siete stati riempiti di ogni conoscenza,+ e che vi potete ammonire gli uni gli altri.+ 15 Comunque, vi scrivo più francamente su alcuni punti, come per ricordarvi+ di nuovo, a motivo dell’immeritata benignità datami da Dio+ 16 di essere pubblico servitore* di Cristo Gesù per le nazioni,+ impegnandomi nella santa opera della buona notizia+ di Dio, affinché l’offerta,+ cioè queste nazioni, risulti accettevole,+ essendo santificata con lo spirito santo.+
17 Perciò ho motivo di esultare in Cristo Gesù+ in quanto alle cose relative a Dio.+ 18 Poiché non oserò dire una sola cosa se non è di quelle che Cristo ha operato per mio mezzo+ affinché le nazioni siano ubbidienti,+ mediante [la mia] parola+ e [la mia] opera, 19 col potere di segni e portenti,+ col potere dello spirito santo;* così che da Gerusalemme e in un giro+ fino all’Illirico ho completamente predicato la buona notizia intorno al Cristo.+ 20 In questo modo, in realtà, ho avuto la mira di non dichiarare la buona notizia dove Cristo era già stato nominato, per non edificare sul fondamento di un altro;+ 21 ma, come è scritto: “Coloro ai quali non è stato fatto nessun annuncio intorno a lui vedranno, e coloro che non hanno udito capiranno”.+
22 E perciò fui molte volte impedito di venire da voi.+ 23 Ma ora che in queste regioni non ho più territorio [intatto], e avendo da alcuni anni un vivo desiderio di venire da voi+ 24 quando sarò diretto in Spagna,+ spero, soprattutto, allorché sarò in viaggio per andarvi, di vedervi e di esservi scortato+ da voi per un tratto dopo essermi prima in qualche misura saziato della vostra compagnia. 25 Ma ora sto per fare il viaggio a Gerusalemme per servire i santi.+ 26 Poiché quelli della Macedonia e dell’Acaia*+ hanno avuto piacere di condividere le loro cose mediante una contribuzione+ per i poveri dei santi [che sono] a Gerusalemme. 27 Sì, hanno avuto piacere di farlo, nondimeno erano loro debitori; poiché se le nazioni hanno partecipato alle loro cose spirituali,+ esse devono anche servire pubblicamente a questi le cose per il corpo carnale.+ 28 Quindi dopo aver terminato questo e avere sicuramente portato loro questo frutto,+ partirò per la Spagna passando da voi.+ 29 Inoltre, so che quando verrò da voi verrò con una piena misura di benedizione da parte di Cristo.+
30 Ora vi esorto, fratelli,* per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo e per mezzo dell’amore dello spirito,+ a sforzarvi con me nelle preghiere a Dio per me,+ 31 affinché io sia liberato+ dagli increduli in Giudea e affinché il mio ministero che è per Gerusalemme+ risulti accettevole ai santi,+ 32 così che quando con gioia verrò da voi per volontà di Dio io sia ristorato+ insieme a voi. 33 L’Iddio che dà pace sia con tutti voi.+ Amen.
16 Vi raccomando* Febe, nostra sorella, che è ministro*+ della congregazione di Cencrea,+ 2 affinché l’accogliate+ nel Signore in modo degno dei santi, e l’assistiate in qualunque cosa essa abbia bisogno di voi,+ poiché essa stessa ha mostrato di difendere molti, sì, me stesso.
3 Date i miei saluti a Prisca e Aquila,+ miei compagni d’opera+ in Cristo Gesù, 4 che hanno rischiato il proprio collo+ per la mia anima,* ai quali non solo io ma anche tutte le congregazioni delle nazioni rendono grazie;+ 5 e [salutate] la congregazione che è nella loro casa.+ Salutate il mio diletto Epeneto, che è una primizia+ dell’Asia per Cristo. 6 Salutate Maria, che ha compiuto per voi molte fatiche. 7 Salutate Andronico e Giunia miei parenti+ e compagni di prigionia,+ che sono uomini noti fra gli apostoli e che sono stati uniti+ a Cristo più a lungo di me.
8 Date i miei saluti+ ad Ampliato, mio diletto nel Signore. 9 Salutate Urbano, nostro compagno d’opera in Cristo, e il mio diletto Stachi. 10 Salutate+ Apelle, l’approvato in Cristo. Salutate quelli della casa di Aristobulo. 11 Salutate Erodione mio parente.+ Salutate quelli della casa di Narcisso che sono nel Signore.+ 12 Salutate Trifena e Trifosa, [donne] che hanno faticato nel Signore. Salutate Perside, nostra diletta, poiché ha compiuto molte fatiche nel Signore. 13 Salutate Rufo, l’eletto nel Signore, e la madre sua e mia. 14 Salutate Asincrito, Flegonte, Erme, Patroba, Erma e i fratelli che sono con loro. 15 Salutate Filologo e Giulia, Nereo e sua sorella, e Olimpa e tutti i santi che sono con loro.+ 16 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio.+ Tutte le congregazioni del Cristo vi salutano.
17 Ora vi esorto, fratelli, a tenere d’occhio quelli che causano divisioni+ e occasioni d’inciampo contro l’insegnamento+ che avete imparato, ed evitateli.+ 18 Poiché gli uomini di quella sorta non sono schiavi del nostro Signore Cristo, ma del loro proprio ventre;+ e con discorso blando+ e parlar complimentoso+ seducono i cuori dei semplici. 19 Poiché la vostra ubbidienza è divenuta nota a tutti.+ Perciò mi rallegro di voi. Ma voglio che siate saggi+ in quanto a ciò che è bene, e innocenti+ in quanto a ciò che è male.+ 20 Da parte sua, l’Iddio che dà pace+ stritolerà fra breve Satana+ sotto i vostri piedi. L’immeritata benignità del nostro Signore Gesù sia con voi.+
21 Timoteo, mio compagno d’opera, vi saluta, e anche Lucio e Giasone e Sosipatro miei parenti.+
22 Io, Terzo, che ho scritto questa lettera, vi saluto nel Signore.
23 Vi saluta Gaio,+ ospite mio e di tutta la congregazione. Vi saluta Erasto, economo della città,+ come pure Quarto suo* fratello. 24* —
25 Ora a colui+ che vi può rendere fermi secondo la buona notizia che io dichiaro e* la predicazione di Gesù Cristo, conforme alla rivelazione* del sacro segreto+ che per tempi di lunga durata è stato taciuto, 26 ma che ora è stato reso manifesto+ ed è stato fatto conoscere per mezzo delle scritture profetiche fra tutte le nazioni secondo il comando dell’Iddio eterno per promuovere l’ubbidienza mediante la fede:+ 27 a Dio, solo sapiente,+ sia la gloria+ per mezzo di Gesù Cristo+ per sempre.* Amen.
O, “progenie”.
O, “fu determinato che fosse”.
“Abbiamo”: pl. di modestia. O, “ho”.
“Rendo sacro servizio”: gr. latrèuo; J17,18(ebr.), ʼanì ʽovèdh, “servo (adoro)”. Vedi nt. a Eso 3:12.
Lett. “per essere incoraggiati insieme in voi”.
O, “agli stranieri”.
“Prima”: B omette.
“Divinità”: gr. Theiòtes, affine a Theòs, “Dio”; lat. Divinitas. Cfr. nt. ad At 17:29.
“Del mondo”: gr. kòsmou; lat. mundi; J17,22(ebr.), haʽohlàm, “il mondo”.
O, “Così sia”. Gr. amèn; lat. amen; J17,18,22(ebr.), ʼamèn. Vedi Ne 5:13.
“Ciò che è osceno”: lett. “l’indecenza”.
O, “contrari a qualsiasi accordo”.
Lett. “mutamento di pensiero”.
O, “e metti alla prova le cose che differiscono”.
Lett. “forma”. Gr. mòrfosin.
Vedi nt. a 13:9.
O, “sacre dichiarazioni”. Lett. “paroline”. Gr. lògia; lat. eloquia; J17,18,22(ebr.), divrèh.
“Peccato”: gr. hamartìan; lat. peccato; J17(ebr.), hachèthʼ, “il peccato”; da una radice che significa “mancare il bersaglio [come nel lanciare un giavellotto]”. Vedi v. 23.
“La Legge”: gr. ho nòmos, con l’articolo determinativo ho per specificare. Qui il contesto giustifica l’uso della maiuscola per indicare la “Legge” data mediante Mosè. Nel Bible Translator, vol. 1, gennaio 1950, edito dalle United Bible Societies, Londra, p. 165, J. Harold Greenlee afferma: “La parola ‘legge’ va esaminata caso per caso. L’articolo [greco] indica una legge particolare, o la legge mosaica; senza articolo, il riferimento può essere a ‘legge’ come principio”.
“Gesù”: B omette.
O, “tramite la redenzione che è in (mediante) Cristo”.
“Offerta per la propiziazione”: lett. “propiziatorio”. Gr. hilastèrion; lat. propitiationem; J17(ebr.), lekhappòreth, “come un propiziatorio”. Vedi Eb 9:5.
“È dichiarato giusto”: lett. “essere giustificato”. Gr. dikaioùsthai; lat. iustificari.
“Che diremo di Abraamo . . . secondo la carne”, B; אADVg, “che diremo che Abraamo nostro antenato secondo la carne abbia ottenuto”.
Vedi App. 1D.
Lett. “è messa in conto”. Gr. logìzetai; lat. inputatur.
O, “anche Davide dichiara la beatitudine”.
Vedi App. 1D.
O, “conferma”.
O, “convoca”.
“Per fede”: BD omettono.
O, “vergogna”.
“Uomini empi”: o, “irriverenti”. Gr. asebòn; lat. impiis, “empi”.
“Cristo”: B omette.
O, “che è figura”.
O, “a un atto di giustificazione”. Cfr. il v. 18.
“Del gratuito dono”: B omette.
O, “un solo atto giusto”. Gr. henòs dikaiòmatos; lat. unius iustitiam.
O, “entrò furtivamente”.
“Gesù”: B omette.
O, “siamo cresciuti insieme a lui”.
Lett. “il nostro vecchio uomo”.
O, “il nostro corpo appartenente al peccato”.
Lett. “è stato giustificato”. Gr. dedikàiotai.
O, “non vi signoreggerà”.
“In vista dell’illegalità”: B omette.
O, “che avevate in quel tempo dalle cose”.
Gr. tèlos.
“Il salario”: lat. stipendia.
Lett. “benigno dono”. Gr. chàrisma; lat. gratia.
O, “la donna soggetta a un marito”.
“Siamo schiavi”, אAB; J18, “siamo servitori di Geova”.
O, “Non concupirai”.
O, “voglio”.
Lett. “Uomo che sopporta un callo”.
“Di adozione come figli”: lett. “di collocamento come figlio”. Gr. huiothesìas; lat. adoptionis filiorum.
“Abba”: parola aram. che significa “il padre” o, “Padre!”
O, “perché”.
“L’adozione come figli”, אABCVgSyh,p; P46D omettono.
O, “inesprimibili”.
O, “la mente; il pensiero”.
“Dio”, P46AB; אCDVgSyp omettono.
O, “quelli che preconobbe”.
Lett. “predeterminato”.
O, “è; può essere”.
“Gesù”, אAC; BDSyp omettono.
“Dai morti”, AC; P46BDVgSyp omettono.
“Del Cristo”, CDItVgSyh,p; א, “di Dio”; B, “di Dio che è in Cristo Gesù”.
Lett. “anatema”. Gr. e lat. anàthema.
“Sacro servizio”: gr. latrèia; J17(ebr.), wehaʽavohdhàh, “e il servizio (l’adorazione)”. Vedi nt. a Eso 12:25.
Per una trattazione dell’espressione “Dio, che è sopra tutti”, vedi App. 6D.
“Ti ho lasciato rimanere”, J17,18,22; אAB, “ti ho suscitato”; Eso 9:16, LXX, che Paolo qui cita, “sei stato preservato”.
Vedi App. 1D.
O, “ed eseguendola rapidamente”.
Vedi App. 1D.
O, “in lui”.
O, “non proverà vergogna”.
“Rendo . . . testimonianza”: gr. martyrò; lat. testimonium . . . perhibeo.
O, “la fine compiuta (completa)”. Gr. tèlos.
O, “annunciamo; proclamiamo”. Gr. kerỳssomen; lat. praedicamus. Cfr. nt. a Da 5:29, “proclamarono”.
Gr. kỳrios; J12-14,16-18,22(ebr.), haʼadhòhn, “il Signore”. Non “Geova”.
O, “svergognato”.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
“Parola intorno a Cristo”, P46א*BCD*Vg; אcASyp, “parola di Dio”; J7,8,10, “parola di Geova”.
Vedi nt. a Mt 12:42.
“Terra abitata”: lett. “abitata”. Gr. oikoumènes, femm. sing., riferito alla terra.
O, “che preconobbe”.
Vedi App. 1D.
O, “vita”. Vedi App. 4A.
“Gli eletti”: lett. “l’elezione; la scelta”.
“Dio”, אABVgSyp; J7,8,10,13-15,20, “Geova”.
Cioè la tavola per i sacrifici. O, “Il loro banchetto”.
O, “la loro pienezza”.
O, “la pienezza”.
‘L’elezione [di Dio]’: o, “l’elezione; gli eletti”.
Vedi App. 1D.
“Sacro servizio”: gr. latrèian; J17(ebr.), ʽavohdhathkhèm, “il vostro servizio (la vostra adorazione)”. Vedi nt. a Eso 12:25.
O, “ordine di cose”. Gr. aiòni; lat. saeculo.
O, “chi fa da conduttore”.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
O, “Ogni persona vivente”. Vedi App. 4A.
“Sono poste nelle loro rispettive posizioni”: lett. “sono state poste in ordine”.
Lett. “chi si mette contro l’autorità”.
O, “da essa”, cioè dall’“autorità”.
“Essa”: cioè l’“autorità”.
Lett. “servitore”.
Lett. “una necessità”.
“Pubblici servitori”: gr. leitourgòi.
O, “che si dedicano a questa medesima cosa”.
O, “chi ama l’altro”, cioè l’altro di due.
O, “Non devi commettere infedeltà coniugale”. Gr. Ou moichèuseis; lat. non adulterabis; J22(ebr.), loʼ tinʼàf. Vedi nt. a Ez 16:32.
Lett. “tempo fissato”. Gr. kairòn.
“Condotta dissoluta”: gr. aselgèiais; lat. inpudicitiis; J17,22(ebr.), zimmàh. Vedi nt. a Gal 5:19, “dissoluta”. Cfr. nt. a Le 18:17.
O, “imitate le maniere del Signore”.
“Geova”, J18,23; P46אABC(gr.), ho Kỳrios; DVgSyh, “Dio”. Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
“A Dio”, אADVgSyh,p; B omette.
O, “non è”.
O, “[è]”.
“Speranza”, אAVgSyp; B, “speranza del conforto; la confortante speranza”.
“Nazioni”, ABSyp; אcVgc, “nazioni, o Signore”.
Vedi App. 1D.
“Pubblico servitore”: gr. leitourgòn.
“Spirito santo”, AD*Vg; P46אSyh,p, “spirito di Dio”; B, “spirito”.
La provincia romana della Grecia meridionale con capitale Corinto.
“Fratelli”, אADVgSyp; P46B omettono.
O, “Vi presento”.
O, “servitore”. Gr. diàkonon; lat. in ministerio; J18(ebr.), mesharàth, “una donna ministro”.
O, “vita”.
O, “nostro”.
P46אABC omettono; DItVgc, “L’immeritata benignità del nostro Signore Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen”, che corrisponde alla fine del v. 20.
O, “sì”.
Lett. “scoprimento; palesamento”. Gr. apokàlypsin; lat. revelationem.
“Per sempre”, P46BC; אADItVgArm, “per i secoli dei secoli”.