Prima ai Corinti
1 Paolo, chiamato ad essere apostolo+ di Gesù Cristo per volontà di Dio,+ e Sostene+ nostro fratello 2 alla congregazione di Dio che è a Corinto,+ a voi che siete stati santificati+ unitamente a Cristo Gesù, chiamati ad essere santi,+ insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome+ del nostro Signore, Gesù Cristo, Signore loro e nostro:+
3 Abbiate immeritata benignità+ e pace+ da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.+
4 Io ringrazio sempre Dio per voi, in vista dell’immeritata benignità+ di Dio data a voi in Cristo Gesù,+ 5 perché in ogni cosa siete stati arricchiti+ in lui, nella piena capacità di parlare e nella piena conoscenza,+ 6 secondo che la testimonianza* circa il Cristo+ è stata resa ferma fra voi, 7 così che non vi manca nessun dono,+ mentre aspettate ansiosamente la rivelazione+ del nostro Signore Gesù Cristo. 8 Ed egli vi renderà fermi+ sino alla fine,* affinché non siate esposti a nessuna accusa+ nel giorno*+ del nostro Signore Gesù Cristo.*+ 9 Fedele+ è Dio, dal quale foste chiamati alla partecipazione+ col suo Figlio Gesù Cristo, nostro Signore.
10 Ora vi esorto,+ fratelli, per il nome+ del nostro Signore Gesù Cristo, a parlare tutti concordemente,+ e a non avere fra voi divisioni,*+ ma ad essere perfettamente uniti nella stessa mente e nello stesso pensiero.+ 11 Poiché mi è stato rivelato+ a vostro riguardo, fratelli miei, da quelli [della casa] di Cloe, che esistono fra voi dei dissensi. 12 Ciò che voglio dire è questo, che ciascuno di voi dice: “Io appartengo a Paolo”, “ma io ad Apollo”,+ “ma io a Cefa”, “ma io a Cristo”. 13 Il Cristo risulta diviso.+ Paolo non è stato messo al palo* per voi, vero? O foste battezzati+ nel nome di Paolo? 14 Ringrazio di non aver battezzato nessuno di voi tranne Crispo+ e Gaio,+ 15 affinché nessuno dica che voi foste battezzati nel mio nome. 16 Sì, battezzai anche la casa di Stefana.+ In quanto al resto, non so se battezzai qualcun altro. 17 Poiché Cristo non mi inviò+ a battezzare, ma a dichiarare la buona notizia, non con sapienza di parola,+ affinché il palo di tortura* del Cristo non fosse reso inutile.
18 Poiché la parola del palo di tortura è stoltezza+ per quelli che periscono,+ ma per noi che siamo salvati+ è potenza di Dio.+ 19 Poiché è scritto: “Farò perire la sapienza dei saggi,+ e spazzerò via l’intelligenza degli intellettuali”.+ 20 Dov’è il saggio? Dove lo scriba?+ Dove il contenditore+ di questo sistema di cose?*+ Non ha Dio reso stolta la sapienza del mondo?+ 21 Poiché siccome, nella sapienza di Dio, il mondo per mezzo della propria sapienza+ non ha conosciuto Dio,+ Dio ha ritenuto bene di salvare quelli che credono per mezzo della stoltezza+ di ciò che viene predicato.
22 Poiché i giudei chiedono segni+ e i greci cercano sapienza;+ 23 però noi predichiamo Cristo al palo,+ per i giudei causa d’inciampo+ ma per le nazioni stoltezza;+ 24 comunque, per quelli che sono i chiamati, sia giudei che greci, Cristo potenza+ di Dio e sapienza+ di Dio. 25 Perché una cosa stolta* di Dio è più saggia degli uomini, e una cosa debole* di Dio è più forte degli uomini.+
26 Poiché vedete la vostra chiamata, fratelli, che non furono chiamati+ molti saggi+ secondo la carne, non molti potenti,+ non molti di nobile nascita; 27 ma Dio scelse le cose stolte del mondo,+ per svergognare i saggi; e Dio scelse le cose deboli del mondo, per svergognare le forti;+ 28 e Dio scelse le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, le cose che non sono,+ per ridurre a nulla+ le cose che sono, 29 affinché nessuna carne si vanti+ dinanzi a Dio. 30 Ma è dovuto a lui che voi siate uniti a Cristo Gesù, il quale è divenuto per noi sapienza+ di Dio, e giustizia+ e santificazione+ e liberazione mediante riscatto;+ 31 affinché sia come è scritto: “Chi si vanta, si vanti in Geova”.*+
2 E così io, quando venni da voi, fratelli, non venni con stravaganza* di parola+ o di sapienza dichiarandovi il sacro segreto+ di Dio. 2 Poiché decisi di non sapere nulla fra voi eccetto Gesù Cristo,+ e lui al palo. 3 E venni da voi con debolezza e con timore e con molto tremore;+ 4 e la mia parola e ciò che predicai non consistettero in persuasive parole di sapienza, ma in dimostrazione di spirito e potenza,+ 5 affinché la vostra fede fosse non nella sapienza degli uomini,+ ma nella potenza di Dio.+
6 Ora esprimiamo sapienza fra quelli che sono maturi,*+ ma non la sapienza+ di questo sistema di cose né quella dei governanti di questo sistema di cose,*+ che saranno ridotti a nulla.+ 7 Ma esprimiamo la sapienza di Dio in un sacro segreto,+ la sapienza nascosta, che Dio preordinò prima dei sistemi+ di cose* per la nostra gloria. 8 Questa [sapienza] non la conobbe+ nessuno dei governanti+ di questo sistema di cose, poiché se l’avessero conosciuta non avrebbero messo al palo+ il glorioso Signore. 9 Ma come è scritto: “Occhio non ha visto e orecchio non ha udito, né sono state concepite nel cuore dell’uomo le cose che Dio ha preparato per quelli che lo amano”.+ 10 Poiché a noi Dio le ha rivelate+ per mezzo del suo spirito,+ poiché lo spirito+ scruta tutte le cose, anche le cose profonde+ di Dio.
11 Poiché chi fra gli uomini conosce le cose dell’uomo eccetto lo spirito+ dell’uomo che è in lui? E così, nessuno ha conosciuto le cose di Dio, eccetto lo spirito+ di Dio. 12 Ora noi ricevemmo non lo spirito+ del mondo, ma lo spirito+ che è da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state benignamente date da Dio.+ 13 E queste cose esprimiamo non con parole insegnate da sapienza umana,+ ma con quelle insegnate dallo spirito,+ mentre associamo a [cose] spirituali [parole] spirituali.*+
14 Ma l’uomo fisico* non riceve le cose dello spirito di Dio, poiché per lui sono stoltezza; e non [le] può conoscere,+ perché sono esaminate spiritualmente. 15 Comunque, l’uomo spirituale*+ esamina in realtà tutte le cose, ma egli stesso non è esaminato+ da nessun uomo. 16 Poiché “chi ha conosciuto la mente di Geova,*+ così da poterlo istruire?”+ Ma noi abbiamo la mente+ di Cristo.*
3 E così, fratelli, non vi potei parlare come a uomini spirituali,+ ma come a uomini carnali, come a bambini+ in Cristo. 2 Vi diedi da bere latte, non [vi diedi] qualcosa da mangiare,+ poiché non eravate ancora forti abbastanza. Infatti, nemmeno ora siete forti abbastanza,+ 3 poiché siete ancora carnali.+ Poiché dal momento che ci sono fra voi gelosia e contesa,+ non siete voi carnali e non camminate come gli uomini?+ 4 Poiché quando uno dice: “Io appartengo a Paolo”, mentre un altro dice: “Io ad Apollo”,+ non siete voi semplicemente uomini?
5 Che cos’è dunque Apollo?+ Sì, che cos’è Paolo? Ministri*+ per mezzo dei quali voi diveniste credenti, così come il Signore concesse a ciascuno. 6 Io piantai,+ Apollo innaffiò,+ ma Dio faceva crescere;+ 7 così che né colui che pianta né colui che innaffia è qualche cosa,+ ma Dio che fa crescere.+ 8 Ora colui che pianta e colui che innaffia sono uno,*+ ma ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo la propria fatica.+ 9 Poiché siamo collaboratori di Dio.+ Voi siete il coltivato campo+ di Dio, l’edificio+ di Dio.
10 Secondo l’immeritata benignità+ di Dio che mi fu data, come saggio direttore dei lavori posi un fondamento,+ ma qualcun altro vi edifica sopra. Ma ciascuno continui a guardare come vi edifica sopra.+ 11 Poiché nessuno può porre alcun altro fondamento+ oltre quello posto, che è Gesù Cristo.+ 12 Ora se qualcuno edifica sul fondamento oro, argento, pietre preziose, materiali di legno, fieno, stoppia, 13 l’opera di ciascuno sarà manifesta, poiché il giorno la mostrerà, perché sarà rivelata mediante il fuoco;+ e il fuoco stesso mostrerà che sorta di opera è quella di ciascuno. 14 Se l’opera che qualcuno vi ha edificato sopra rimane,+ egli riceverà una ricompensa;+ 15 se l’opera di qualcuno è bruciata completamente egli subirà una perdita, ma egli stesso sarà salvato;+ e, se lo sarà, [sarà] come attraverso il fuoco.+
16 Non sapete che siete il tempio* di Dio,+ e che lo spirito di Dio dimora in voi?+ 17 Se qualcuno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui;+ poiché il tempio di Dio è santo,+ il quale [tempio]+ siete voi.+
18 Nessuno seduca se stesso: Se qualcuno fra voi pensa di essere saggio+ in questo sistema di cose,* divenga stolto, affinché divenga saggio.+ 19 Poiché la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio;+ poiché è scritto: “Egli prende i saggi nella loro astuzia”.+ 20 E ancora: “Geova* sa che i ragionamenti dei saggi sono futili”.+ 21 Nessuno si vanti dunque negli uomini; poiché tutte le cose appartengono a voi,+ 22 sia Paolo sia Apollo+ sia Cefa sia il mondo sia la vita sia la morte sia le cose presenti sia le cose avvenire,+ tutte appartengono a voi; 23 a vostra volta voi appartenete a Cristo;+ Cristo, a sua volta, appartiene a Dio.+
4 Ognuno ci stimi come subordinati*+ di Cristo ed economi+ dei sacri segreti+ di Dio. 2 Inoltre, in questo caso, ciò che si richiede dagli economi*+ è che uno sia trovato fedele.+ 3 Ora per me è cosa di minima importanza che io sia esaminato da voi o da un tribunale umano.*+ Anzi non esamino nemmeno me stesso. 4 Poiché non mi rendo conto+ di nulla contro me stesso. Ma non per questo sono provato giusto, bensì chi mi esamina è Geova.*+ 5 Quindi non giudicate+ nulla prima del tempo stabilito, finché venga il Signore,+ il quale porterà le cose segrete delle tenebre alla luce+ e renderà manifesti i consigli dei cuori,+ e allora ciascuno riceverà la sua lode* da Dio.+
6 Ora, fratelli, queste cose le ho trasferite in modo da applicarle a me e ad Apollo+ per il vostro bene, affinché in noi impariate la [regola]: “Non andare oltre ciò che è scritto”,+ affinché non vi gonfiate+ individualmente a favore dell’uno contro l’altro.+ 7 Poiché chi ti fa differire+ da un altro? In realtà, che cos’hai che tu non abbia ricevuto?+ Se, ora, in realtà [lo] hai ricevuto,+ perché ti vanti+ come se non [lo] avessi ricevuto?
8 Già vi siete saziati, non è vero? Siete già ricchi, non è così?+ Avete cominciato a regnare+ senza di noi, non è vero? E in realtà desidererei che aveste cominciato a regnare, affinché noi pure regnassimo con voi.+ 9 Poiché mi sembra che Dio abbia messo in mostra+ noi apostoli per ultimi come uomini riservati alla morte,+ perché siamo divenuti uno spettacolo teatrale*+ per il mondo, sia per gli angeli+ che per gli uomini.*+ 10 Noi siamo stolti+ a causa di Cristo, ma voi siete discreti+ in Cristo; noi siamo deboli,+ ma voi siete forti;+ voi avete buona reputazione,+ ma noi siamo nel disonore.*+ 11 Fino a questa stessa ora continuiamo a soffrire la fame+ e la sete+ e ad essere scarsamente vestiti*+ e ad essere maltrattati+ e a stare senza dimora+ 12 e a faticare,+ lavorando con le nostre proprie mani.+ Quando siamo oltraggiati, benediciamo;+ quando siamo perseguitati, sopportiamo;+ 13 quando siamo diffamati, supplichiamo;+ siamo divenuti come il rifiuto del mondo, lo scarto di ogni cosa, fino ad ora.+
14 Scrivo queste cose non per farvi vergognare, ma per ammonirvi come figli diletti.+ 15 Poiché per quanto possiate avere diecimila tutori+ in Cristo, certamente non [avete] molti padri;+ poiché in Cristo Gesù io vi ho generati per mezzo della buona notizia.+ 16 Perciò, vi supplico: Divenite miei imitatori.+ 17 Per questo vi mando Timoteo,+ dato che è mio figlio diletto+ e fedele nel Signore; ed egli vi ricorderà i miei metodi riguardo a Cristo Gesù,*+ come insegno dappertutto in ogni congregazione.
18 Alcuni si sono gonfiati+ come se io non dovessi realmente venire da voi. 19 Ma verrò da voi fra breve, se Geova* vuole,+ e conoscerò non la parola di quelli che si sono gonfiati, ma la [loro] potenza. 20 Poiché il regno di Dio [consiste] non in parola, ma in potenza.+ 21 Che volete? Devo venire da voi con una verga,+ o con amore e mitezza di spirito?+
5 In effetti, si riferisce che fra voi c’è fornicazione,*+ e fornicazione tale che non esiste neanche fra le nazioni, che un certo [uomo] ha la moglie del [proprio] padre.+ 2 E siete voi gonfi,+ e non avete piuttosto fatto cordoglio,+ affinché l’uomo che ha commesso tale azione fosse tolto di mezzo a voi?+ 3 Io da parte mia, benché assente nel corpo, ma presente nello spirito, certamente ho già giudicato,+ come se fossi presente, l’uomo che ha agito in questo modo, 4 perché nel nome del nostro Signore Gesù, essendovi voi radunati, e il mio spirito col potere del nostro Signore Gesù,+ 5 consegniate tale uomo a Satana+ per la distruzione della carne, affinché lo spirito+ sia salvato nel giorno del Signore.+
6 La vostra [ragione di] vanto+ non è eccellente. Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare+ l’intera massa?+ 7 Eliminate il vecchio lievito, affinché siate una nuova massa,+ secondo che siete liberi da fermento. Poiché, in realtà, Cristo,+ la nostra pasqua,+ è stato sacrificato.+ 8 Quindi osserviamo la festa+ non con vecchio lievito,+ né con lievito+ di malizia e malvagità,+ ma con pani non fermentati di sincerità e verità.+
9 Nella mia lettera vi scrissi di cessar di mischiarvi in compagnia di fornicatori, 10 non [volendo dire] interamente con i fornicatori+ di questo mondo+ o con gli avidi e i rapaci o gli idolatri. Altrimenti, dovreste effettivamente uscire dal mondo.+ 11 Ma ora vi scrivo di cessar di mischiarvi in compagnia+ di* qualcuno chiamato fratello che è fornicatore o avido+ o idolatra o oltraggiatore o ubriacone+ o rapace, non mangiando nemmeno con un tal uomo. 12 Poiché spetta forse a me giudicare quelli di fuori?+ Non giudicate voi quelli di dentro,+ 13 mentre Dio giudica quelli di fuori?+ “Rimuovete l’[uomo] malvagio di fra voi”.+
6 Osa qualcuno di voi che ha una causa+ contro un altro andare in tribunale davanti a uomini ingiusti,+ e non davanti ai santi?+ 2 O non sapete che i santi giudicheranno+ il mondo?+ E se il mondo dev’essere giudicato da voi, non siete voi in grado di giudicare cose di minima importanza?+ 3 Non sapete che noi giudicheremo gli angeli?+ Perché, dunque, non cose di questa vita? 4 Se dunque avete da giudicare+ cose di questa vita, ponete come giudici gli uomini che sono disprezzati nella congregazione?+ 5 Parlo per farvi provare vergogna.+ È vero che non c’è fra voi un uomo saggio+ che possa giudicare tra i suoi fratelli, 6 ma un fratello va in tribunale con un fratello, e ciò davanti agli increduli?+
7 Realmente, dunque, significa una completa sconfitta per voi che abbiate processi+ gli uni con gli altri. Perché non vi lasciate piuttosto fare un torto?+ Perché non vi lasciate piuttosto defraudare?+ 8 Al contrario, voi fate torto e defraudate, e questo ai vostri fratelli.+
9 Che cosa! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio?+ Non siate sviati. Né fornicatori,+ né idolatri,+ né adulteri,+ né uomini tenuti per scopi non naturali,+ né uomini che giacciono con uomini,*+ 10 né ladri, né avidi,+ né ubriaconi,+ né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di Dio.+ 11 E questo eravate alcuni di voi.+ Ma siete stati lavati,+ ma siete stati santificati,*+ ma siete stati dichiarati giusti+ nel nome del nostro* Signore Gesù Cristo+ e con lo spirito del nostro Dio.+
12 Ogni cosa mi è lecita; ma non ogni cosa è vantaggiosa.+ Ogni cosa mi è lecita;+ ma non mi farò porre sotto autorità da alcuna cosa.+ 13 I cibi sono per il ventre, e il ventre per i cibi;+ ma Dio ridurrà a nulla questi e quello.+ Ora il corpo non è per la fornicazione, ma per il Signore;+ e il Signore è per il corpo.+ 14 Ma come Dio destò il Signore+ così desterà anche noi da [morte]+ per mezzo della sua potenza.+
15 Non sapete voi che i vostri corpi sono membra+ di Cristo?+ Toglierò dunque io le membra del Cristo e ne farò le membra di una meretrice?*+ Non sia mai! 16 Che cosa! Non sapete voi che chi si unisce ad una meretrice è un solo corpo? Poiché “i due”, egli* dice, “saranno una sola carne”.+ 17 Ma chi si unisce al Signore è un solo+ spirito.+ 18 Fuggite la fornicazione.+ Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del suo* corpo, ma chi pratica la fornicazione pecca contro il proprio corpo.+ 19 Che cosa! Non sapete che il corpo di voi è il tempio*+ dello spirito santo che è in voi,+ il quale avete da Dio? E voi non appartenete a voi stessi,+ 20 poiché siete stati comprati a prezzo.+ A tutti i costi, glorificate Dio+ nel vostro corpo.+
7 Ora circa le cose di cui mi scriveste, è bene per l’uomo non toccar+ donna; 2 ma, a causa del prevalere della fornicazione,*+ ciascun uomo abbia la propria moglie+ e ciascuna donna abbia il proprio marito. 3 Il marito renda alla moglie ciò che le è dovuto;+ ma anche la moglie faccia similmente verso il marito.+ 4 La moglie non esercita autorità sul proprio corpo, ma il marito;+ e similmente, nemmeno il marito esercita autorità sul proprio corpo, ma la moglie.+ 5 Non ve [ne] private l’un l’altro,+ se non di mutuo consenso per un tempo fissato,+ per dedicare tempo alla preghiera e unirvi di nuovo, affinché Satana non continui a tentarvi+ per la vostra mancanza di continenza.+ 6 Comunque, dico questo per concessione,*+ non per comando.*+ 7 Ma vorrei che tutti gli uomini fossero come sono io.+ Tuttavia, ciascuno ha il proprio dono+ da Dio, uno in un modo, uno in un altro.
8 Ora dico a quelli non sposati+ e alle vedove: È bene per loro che rimangano come sono anch’io.+ 9 Ma se non hanno padronanza di sé,+ si sposino, poiché è meglio sposarsi+ che essere infiammati [dalla passione].+
10 Agli sposati do istruzioni, non io ma il Signore,+ che la moglie non si separi dal marito;+ 11 ma se in realtà si separa, che rimanga senza sposarsi oppure che si riconcili col marito; e che il marito non lasci la moglie.
12 Ma agli altri dico, sì, io, non il Signore:+ Se un fratello ha la moglie incredula, ed essa acconsente a dimorare con lui, non la lasci; 13 e se una donna ha il marito incredulo, ed egli acconsente a dimorare con lei, non lasci il marito. 14 Poiché il marito incredulo è santificato in relazione alla moglie, e la moglie incredula è santificata in relazione al fratello; altrimenti, i vostri figli sarebbero realmente impuri,+ ma ora sono santi.+ 15 Ma se l’incredulo si separa,+ si separi; il fratello o la sorella non è in servitù in tali circostanze, ma Dio vi ha chiamati alla pace.+ 16 Poiché, moglie, che ne sai se non salverai [tuo] marito?+ O, marito, che ne sai se non salverai [tua] moglie?+
17 Solo, come Geova* ha dato a ciascuno una parte,+ così ciascuno cammini come Dio* l’ha chiamato.+ E così ordino+ in tutte le congregazioni. 18 Fu qualcuno chiamato essendo circonciso?+ Non divenga incirconciso. È stato qualcuno chiamato nell’incirconcisione?+ Non si circoncida.+ 19 La circoncisione+ non significa nulla e l’incirconcisione+ non significa nulla, ma l’osservanza dei comandamenti di Dio [è ciò che conta].+ 20 In qualsiasi stato* ciascuno fu chiamato,+ in esso rimanga.+ 21 Fosti chiamato quando eri schiavo? Non te ne preoccupare;+ ma se puoi anche divenire libero, afferrane piuttosto l’opportunità. 22 Poiché chiunque nel Signore fu chiamato da schiavo è un liberto del Signore;+ similmente colui che fu chiamato da libero+ è uno schiavo+ di Cristo. 23 Foste comprati a prezzo;+ smettete di divenire schiavi+ degli uomini. 24 In qualsiasi condizione+ ciascuno fu chiamato, fratelli, in essa rimanga unito a Dio.
25 Ora riguardo ai vergini non ho nessun comando dal Signore, ma esprimo la mia opinione+ come uno al quale è stata mostrata dal Signore la misericordia+ di esser fedele.+ 26 Perciò penso che questo sia bene in vista della nostra presente necessità, che è bene per l’uomo restare com’è.+ 27 Sei legato ad una moglie?+ Smetti di cercare uno scioglimento.+ Sei sciolto dalla moglie? Smetti di cercare moglie. 28 Ma anche se ti sposassi, non commetteresti peccato.+ E se una [persona] vergine* si sposasse, non commetterebbe peccato. Comunque, quelli che si sposano avranno tribolazione nella loro carne.+ Ma io vi risparmio.
29 Inoltre, dico questo, fratelli, che il tempo rimasto è ridotto.+ Da ora in poi quelli che hanno moglie siano come se non l’avessero,+ 30 e anche quelli che piangono siano come quelli che non piangono, e quelli che si rallegrano come quelli che non si rallegrano, e quelli che comprano come quelli che non possiedono, 31 e quelli che fanno uso del mondo+ come quelli che non ne usano appieno; poiché la scena di questo mondo cambia.+ 32 In realtà, voglio che siate liberi da ansietà.+ L’uomo non sposato è ansioso delle cose del Signore, come possa guadagnare l’approvazione del Signore. 33 Ma l’uomo sposato è ansioso+ delle cose del mondo, come possa guadagnare l’approvazione della moglie,+ 34 ed è diviso. Inoltre, la donna non sposata, e la vergine, è ansiosa delle cose del Signore,+ per essere santa nel corpo e nello spirito. Comunque, la donna sposata è ansiosa delle cose del mondo, come possa guadagnare l’approvazione del marito.+ 35 Ma dico questo per il vostro vantaggio personale, non per gettarvi un laccio, bensì per indurvi a ciò che è convenevole+ e a ciò che significa costante assiduità verso il Signore senza distrazione.+
36 Ma se qualcuno pensa di comportarsi indebitamente verso la sua verginità,*+ se questa* ha passato il fiore della giovinezza,* e così deve avvenire, faccia ciò che vuole; non pecca. Si sposino.+ 37 Se al contrario qualcuno è fermo nel suo cuore, non avendo alcuna necessità, ma ha autorità sulla propria volontà e ha preso questa decisione nel proprio cuore, di mantenere la propria verginità, farà bene.+ 38 Quindi anche chi dà la sua verginità in matrimonio fa bene,+ ma chi non la dà in matrimonio fa meglio.+
39 La moglie è legata per tutto il tempo che il marito vive.+ Ma se il marito si addormenta [nella morte], è libera di sposare chi vuole, solo nel* Signore.+ 40 Ma è più felice se rimane com’è,+ secondo la mia opinione. Certamente penso di avere anch’io lo spirito di Dio.+
8 Ora circa i cibi offerti agli idoli:*+ sappiamo che tutti abbiamo conoscenza.+ La conoscenza gonfia, ma l’amore edifica.+ 2 Se qualcuno pensa di avere acquistato conoscenza di qualche cosa,+ non [la] conosce ancora come [la] dovrebbe conoscere.+ 3 Ma se qualcuno ama Dio,+ è conosciuto da lui.+
4 Ora circa il mangiare+ cibi offerti agli idoli, sappiamo che l’idolo non è nulla+ nel mondo,* e che non c’è che un solo Dio.+ 5 Poiché benché ci siano quelli che sono chiamati “dèi”,+ sia in cielo+ che sulla terra,+ come ci sono molti “dèi” e molti “signori”,+ 6 effettivamente c’è per noi un solo Dio,*+ il Padre,+ dal quale sono tutte le cose, e noi per lui;+ e c’è un solo Signore,+ Gesù Cristo,+ per mezzo del quale sono tutte le cose+ e noi per mezzo di lui.
7 Tuttavia, non in tutti è questa conoscenza;+ ma alcuni, essendo finora abituati all’idolo, mangiano il cibo come qualche cosa sacrificata all’idolo,+ e la loro coscienza, essendo debole, è contaminata.+ 8 Ma il cibo non ci raccomanderà a Dio;+ se non mangiamo, non veniamo meno, e, se mangiamo, non ne abbiamo nessun merito.+ 9 Ma continuate a vigilare che questa vostra autorità non divenga in qualche modo una pietra d’inciampo per quelli che sono deboli.+ 10 Poiché se qualcuno vede te, che hai conoscenza, giacere a un pasto nel tempio di un idolo,* non sarà la coscienza di colui che è debole edificata fino al punto di mangiare cibi offerti agli idoli?+ 11 Realmente, dalla tua conoscenza, viene rovinato l’uomo che è debole, il [tuo] fratello per amore del quale Cristo morì.+ 12 Ma quando voi peccate così contro i vostri fratelli e ferite la loro coscienza+ che è debole, peccate contro Cristo. 13 Perciò, se il cibo fa inciampare il mio fratello,+ non mangerò mai più carne, per non far inciampare il mio fratello.+
9 Non sono io libero?+ Non sono io apostolo?+ Non ho visto Gesù, nostro Signore?+ Non siete voi la mia opera nel Signore? 2 Se non sono apostolo per altri, certissimamente lo sono per voi, poiché voi siete il suggello che conferma+ il mio apostolato riguardo al Signore.
3 La mia difesa verso quelli che mi esaminano è la seguente:+ 4 Non abbiamo noi l’autorità di mangiare+ e bere? 5 Non abbiamo l’autorità di condurre con noi una sorella come moglie,+ come anche il resto degli apostoli e dei fratelli del Signore+ e Cefa?+ 6 O siamo solo io e Barnaba+ a non avere l’autorità di astenerci dal lavoro [secolare]?+ 7 Chi mai serve come soldato a proprie spese?* Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto?+ O chi pasce un gregge e non mangia del latte del gregge?+
8 Dico queste cose secondo le norme umane?+ O non è la Legge+ stessa a dire queste cose? 9 Poiché nella legge di Mosè è scritto: “Non devi mettere la museruola al toro mentre trebbia il grano”.+ Ha Dio cura dei tori? 10 O lo dice interamente per noi? Realmente fu scritto per noi,+ perché l’uomo che ara deve arare con speranza e l’uomo che trebbia deve farlo con la speranza di partecipare.+
11 Se vi abbiamo seminato cose spirituali,+ è un gran che se mietiamo da voi cose per la carne?+ 12 Se altri uomini partecipano a questa autorità su di voi,+ non l’abbiamo noi molto di più? Tuttavia, non abbiamo fatto uso di questa autorità,+ ma sopportiamo ogni cosa, per non porre nessun impedimento alla buona notizia+ del Cristo. 13 Non sapete che gli uomini che compiono i servizi sacri mangiano+ le cose del tempio, e che quelli che servono di continuo+ all’altare hanno per sé una porzione con l’altare? 14 E in questo modo il Signore ordinò+ che quelli che proclamano la buona notizia vivano mediante la buona notizia.+
15 Ma io non ho fatto uso di una sola di queste [facoltà].+ In realtà, non ho scritto queste cose perché avvenga così nel mio caso, poiché sarebbe meglio per me morire, piuttosto che qualcuno renda vana la mia ragione di vanto!+ 16 Se, ora, io dichiaro la buona notizia,+ non è per me ragione di vanto, poiché necessità+ me n’è imposta. Realmente, guai+ a me se non dichiarassi la buona notizia! 17 Se compio questo volontariamente,+ ho una ricompensa;+ ma se lo faccio contro la mia volontà, mi è affidata ciò nonostante una gestione.+ 18 Qual è, dunque, la mia ricompensa? Che mentre dichiaro la buona notizia io fornisca la buona notizia senza costo,+ al fine di non abusare della mia autorità nella buona notizia.
19 Poiché, sebbene io sia libero da tutti, mi sono reso schiavo+ di tutti, per guadagnare+ il maggior numero di persone. 20 E così ai giudei divenni come un giudeo,+ per guadagnare i giudei; a quelli sotto la legge divenni come sotto la legge,+ benché io stesso non sia sotto la legge,+ per guadagnare quelli che sono sotto la legge. 21 A quelli senza legge+ divenni come senza legge,+ benché io non sia senza legge verso Dio, ma sotto la legge+ verso Cristo,+ per guadagnare quelli senza legge. 22 Ai deboli divenni debole, per guadagnare i deboli.+ Son divenuto ogni cosa a persone di ogni sorta,+ per salvare a tutti i costi alcuni. 23 Ma faccio tutto per amore della buona notizia, per divenirne partecipe+ con [altri].
24 Non sapete voi che i corridori+ nella corsa corrono tutti, ma solo uno riceve il premio?+ Correte+ in modo tale da conseguirlo.+ 25 Inoltre, ogni uomo che prende parte a una gara esercita padronanza di sé+ in ogni cosa. Ora essi, naturalmente, lo fanno per ottenere una corona corruttibile,+ ma noi una incorruttibile.+ 26 Perciò, il modo in cui corro+ non è incerto; il modo in cui dirigo i miei colpi è tale da non colpire l’aria;+ 27 ma tratto con durezza* il mio corpo+ e lo conduco come uno schiavo, affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non divenga in qualche modo disapprovato.+
10 Ora non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri antenati furono tutti sotto la nube+ e tutti passarono attraverso il mare+ 2 e tutti furono battezzati in Mosè+ mediante la nube e il mare; 3 e tutti mangiarono lo stesso* cibo spirituale+ 4 e tutti bevvero la stessa bevanda spirituale.+ Poiché bevevano al masso di roccia+ spirituale che li seguiva, e quel masso di roccia*+ significava* il Cristo.+ 5 Tuttavia, sulla maggior parte di loro Dio non espresse la sua approvazione,+ poiché furono abbattuti+ nel deserto.
6 Ora queste cose divennero nostri esempi,* affinché non siamo desiderosi di cose dannose,+ proprio come essi le desiderarono. 7 Né divenite idolatri, come alcuni di loro;+ come è scritto: “Il popolo si mise a sedere per mangiare e bere, e si alzarono per divertirsi”.+ 8 Né pratichiamo la fornicazione, come alcuni di essi commisero fornicazione,+ solo per cadere, ventitremila [d’essi] in un giorno.+ 9 Né mettiamo Geova*+ alla prova, come alcuni di loro [lo] misero alla prova,+ solo per perire mediante i serpenti.+ 10 Né siate mormoratori, come alcuni di loro mormorarono,+ solo per perire ad opera del distruttore.+ 11 Ora queste cose accadevano loro come esempi,* e furono scritte per avvertimento+ a noi sui quali sono arrivati i termini* dei sistemi di cose.*+
12 Quindi chi pensa di stare in piedi badi di non cadere.+ 13 Nessuna tentazione vi ha colti eccetto ciò che è comune agli uomini.+ Ma Dio è fedele,+ e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare,+ ma con la tentazione farà anche la via d’uscita+ perché la possiate sopportare.
14 Perciò, diletti miei, fuggite+ l’idolatria.+ 15 Parlo come a uomini di discernimento;+ giudicate voi stessi ciò che dico. 16 Il calice+ di benedizione che noi benediciamo, non è una partecipazione al sangue del Cristo? Il pane che noi rompiamo,+ non è una partecipazione al corpo del Cristo?+ 17 Poiché c’è un solo pane, noi, benché molti,+ siamo un solo corpo,*+ giacché partecipiamo tutti a quel solo pane.+
18 Guardate ciò che è Israele secondo la carne:+ Quelli che mangiano i sacrifici non sono partecipi con l’altare?+ 19 Che dirò dunque? Che ciò che è sacrificato a un idolo sia qualcosa, o che un idolo sia qualcosa?+ 20 No; ma dico che le cose che le nazioni* sacrificano le sacrificano ai demoni,+ e non a Dio; e io non voglio che diveniate partecipi con i demoni.+ 21 Voi non potete bere il calice di Geova*+ e il calice dei demoni; non potete partecipare alla “tavola di Geova”*+ e alla tavola dei demoni. 22 O “incitiamo Geova* a gelosia”?+ Noi non siamo più forti+ di lui, vi pare?
23 Tutte le cose sono lecite; ma non tutte le cose sono vantaggiose.+ Tutte le cose sono lecite;+ ma non tutte le cose edificano.+ 24 Ciascuno continui a cercare non il proprio [vantaggio],+ ma quello altrui.+
25 Continuate a mangiare ogni cosa che si vende al macello,+ senza informarvi a motivo della vostra coscienza;+ 26 poiché “a Geova*+ appartiene la terra e tutto ciò che la riempie”.+ 27 Se qualcuno degli increduli vi invita e desiderate andarvi, mangiate di ogni cosa che vi è posta davanti,+ senza informarvi a motivo della vostra coscienza.+ 28 Ma se qualcuno vi dicesse: “Questa è una cosa offerta in sacrificio”, non ne mangiate a motivo di colui che ha avvertito e a motivo della coscienza.*+ 29 “Coscienza”, dico, non la tua, ma quella dell’altra persona. Difatti, perché sarebbe la mia libertà giudicata dalla coscienza di un’altra persona?+ 30 Se io partecipo rendendo grazie, perché si deve parlare ingiuriosamente di me per quello di cui rendo grazie?+
31 Perciò, sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio.+ 32 Astenetevi dal divenire causa d’inciampo+ sia ai giudei che ai greci e alla congregazione di Dio, 33 come anch’io faccio piacere a tutti in ogni cosa,+ non cercando il mio proprio vantaggio,+ ma quello di molti, affinché siano salvati.+
11 Divenite miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo.+
2 Ora vi lodo perché in ogni cosa vi ricordate di me e ritenete le tradizioni+ come ve [le] ho trasmesse. 3 Ma voglio che sappiate che il capo di ogni uomo è il Cristo;+ a sua volta il capo della donna è l’uomo;+ a sua volta il capo del Cristo è Dio.+ 4 Ogni uomo che prega o profetizza avendo qualcosa sul capo fa vergogna al suo capo;+ 5 ma ogni donna che prega o profetizza+ con il capo scoperto* fa vergogna al suo capo,+ poiché è la stessa cosa che se fosse una [donna] col capo raso.*+ 6 Poiché se la donna non si copre, sia anche rapata; ma se è vergognoso per una donna essere rapata o rasa,+ si copra.+
7 Poiché l’uomo non si deve coprire il capo, essendo egli immagine+ e gloria+ di Dio; ma la donna è gloria dell’uomo.+ 8 Poiché l’uomo non è dalla* donna, ma la donna dall’uomo,*+ 9 e, per di più, l’uomo non fu creato a causa della donna, ma la donna a causa dell’uomo.+ 10 Per questo la donna deve avere un segno di autorità* sul capo+ a motivo degli angeli.+
11 Inoltre, riguardo al Signore la donna non è senza l’uomo né l’uomo senza la donna.+ 12 Poiché come la donna è dall’uomo,+ così anche l’uomo è per mezzo della donna;+ ma tutte le cose sono da Dio.+ 13 Giudicate voi stessi: È convenevole che una donna preghi Dio senza coprirsi? 14 Non vi insegna la natura stessa che se l’uomo ha i capelli lunghi, è un disonore per lui, 15 ma se la donna ha i capelli lunghi, è per lei una gloria?+ Perché i capelli le sono dati in luogo di copricapo.*+ 16 Comunque, se qualcuno sembra disputare+ per qualche altra usanza,+ noi non ne abbiamo nessun’altra, né l’hanno le congregazioni di Dio.
17 Ma, mentre do queste istruzioni, non vi lodo, perché vi radunate non per il meglio, ma per il peggio.+ 18 Poiché prima di tutto, quando vi riunite nella congregazione, odo* che esistono fra voi divisioni;*+ e in parte lo credo. 19 Poiché ci devono anche essere fra voi delle sette,*+ affinché le persone approvate siano pure manifeste fra voi.+
20 Perciò, quando vi riunite in uno stesso luogo, non è possibile mangiare* il pasto serale del Signore.*+ 21 Poiché, quando [lo] mangiate,* ciascuno prende in anticipo il proprio pasto serale, così che uno ha fame, ma un altro è ebbro. 22 Certamente avete delle case per mangiare e bere, non è vero?+ O disprezzate la congregazione di Dio e fate vergognare quelli che non hanno nulla?+ Che vi dirò? Vi loderò io? In questo non vi lodo.
23 Poiché ho ricevuto dal Signore* ciò che vi ho anche trasmesso, che il Signore Gesù nella notte+ in cui stava per essere consegnato prese un pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò+ e disse: “Questo significa* il mio corpo+ che è a vostro favore. Continuate a far questo in ricordo+ di me”. 25 E fece similmente riguardo al calice,+ dopo aver preso il pasto serale, dicendo: “Questo calice significa il nuovo patto+ in virtù del mio sangue.+ Continuate a far questo, ogni volta che ne berrete, in ricordo+ di me”. 26 Poiché ogni volta+ che mangiate questo pane e bevete questo calice, continuate a proclamare la morte+ del Signore, finché egli arrivi.+
27 Quindi chiunque mangia il pane o beve il calice del Signore indegnamente sarà colpevole+ rispetto al corpo e al sangue+ del Signore. 28 Prima l’uomo approvi se stesso dopo scrutinio,+ e così mangi del pane e beva del calice. 29 Poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio+ contro se stesso se non discerne il corpo. 30 Per questo molti fra voi sono deboli e malati, e parecchi dormono+ [nella morte]. 31 Ma se discernessimo ciò che noi stessi siamo, non saremmo giudicati.+ 32 Comunque, quando siamo giudicati,+ siamo disciplinati da Geova,*+ affinché non siamo condannati+ col mondo.+ 33 Quindi, fratelli miei, quando vi riunite per mangiare,+ aspettatevi gli uni gli altri. 34 Se qualcuno ha fame, mangi a casa,+ affinché non vi riuniate per un giudizio.+ Ma le cose che rimangono le sistemerò quando sarò venuto.
12 Ora circa i doni spirituali,*+ fratelli, non voglio che siate nell’ignoranza. 2 Voi sapete che quando eravate persone delle nazioni,+ eravate trascinati dietro quegli idoli+ senza voce+ secondo che eravate condotti. 3 Perciò vi faccio conoscere che nessuno quando parla mediante lo spirito di Dio dice: “Gesù è maledetto!”*+ e nessuno può dire: “Gesù è Signore!” se non mediante lo spirito santo.+
4 Ora ci sono varietà di doni,*+ ma c’è lo stesso spirito;+ 5 e ci sono varietà di ministeri,+ eppure c’è lo stesso Signore;+ 6 e ci sono varietà di operazioni,+ eppure lo stesso Dio+ compie tutte le operazioni in tutte le persone.+ 7 Ma la manifestazione dello spirito è data a ciascuno per uno scopo utile.+ 8 Per esempio, a uno è data per mezzo dello spirito parola di sapienza,+ a un altro parola di conoscenza+ secondo lo stesso spirito, 9 a un altro fede+ mediante lo stesso spirito, a un altro doni di guarigioni+ mediante quell’unico spirito, 10 a un altro ancora operazioni di opere potenti,*+ a un altro profezia,+ a un altro discernimento+ di espressioni ispirate,*+ a un altro diverse lingue+ e a un altro interpretazione+ di lingue. 11 Ma tutte queste operazioni le compie quell’unico e medesimo spirito,+ facendo una distribuzione+ a ciascuno rispettivamente, come vuole.+
12 Poiché come il corpo è uno ma ha molte membra, e tutte le membra di tale corpo, benché siano molte, sono un solo corpo,+ così è anche il Cristo.+ 13 Poiché veramente mediante un solo spirito fummo tutti battezzati+ in un solo corpo, sia giudei che greci, sia schiavi che liberi, e tutti fummo abbeverati+ di un solo spirito.
14 Poiché il corpo, in realtà, non è un solo membro, ma molte.+ 15 Se il piede dicesse: “Poiché non sono mano, non sono parte del corpo”, non per questo non sarebbe parte del corpo.+ 16 E se l’orecchio dicesse: “Poiché non sono occhio, non sono parte del corpo”, non per questo non sarebbe parte del corpo.+ 17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se fosse tutto udito, dove sarebbe l’odorato? 18 Ma ora Dio ha posto le membra nel corpo, ciascuna di esse, come gli è piaciuto.+
19 Se tutti fossero un solo membro,+ dove sarebbe il corpo? 20 Ma ora sono molte membra,+ eppure un solo corpo. 21 L’occhio non può dire alla mano: “Non ho bisogno di te”; o, ancora, la testa [non può dire] ai piedi: “Non ho bisogno di voi”. 22 Anzi, molto più le membra del corpo che sembrano essere più deboli+ sono necessarie, 23 e le parti del corpo che pensiamo siano meno onorevoli, le circondiamo di più abbondante onore,+ e così le nostre parti indecorose hanno più abbondante decoro, 24 mentre le nostre parti decorose non hanno bisogno di niente. Tuttavia, Dio compose* il corpo, dando più abbondante onore alla parte che ne mancava, 25 affinché nel corpo non vi fosse divisione,* ma le sue membra avessero la stessa cura le une per le altre.+ 26 E se un membro soffre, tutte le altre membra soffrono+ con esso; o se un membro è glorificato,+ tutte le altre membra si rallegrano con esso.+
27 Ora voi siete il corpo di Cristo, e individualmente membra.+ 28 E Dio ha posto i rispettivi [membri] nella congregazione,+ in primo luogo, apostoli;+ in secondo luogo, profeti;+ in terzo luogo, maestri;+ quindi opere potenti;*+ quindi doni di guarigioni;+ soccorsi,+ capacità di dirigere,*+ diverse lingue.+ 29 Non tutti sono apostoli, vero? Non tutti sono profeti, vero? Non tutti sono maestri, vero? Non tutti compiono opere potenti, è così?* 30 Non tutti hanno doni di guarigioni, è così? Non tutti parlano in lingue,+ è così? Non tutti sono interpreti,+ vero? 31 Ma continuate a cercare zelantemente i doni maggiori.*+ Eppure vi mostro una via che sorpassa tutte le altre.+
13 Se parlo le lingue+ degli uomini e degli angeli ma non ho amore, son divenuto un [pezzo di] rame risonante o un rimbombante cembalo.+ 2 E se ho il dono di profezia+ e conosco tutti i sacri segreti+ e tutta la conoscenza,+ e se ho tutta la fede da trapiantare* i monti,+ ma non ho amore, non sono nulla.+ 3 E se do tutti i miei averi per nutrire altri,+ e se consegno il mio corpo,+ per potermi vantare, ma non ho amore,+ non ne ho nessun profitto.
4 L’amore*+ è longanime+ e benigno.+ L’amore non è geloso,+ non si vanta,+ non si gonfia,+ 5 non si comporta indecentemente,+ non cerca i propri interessi,+ non si irrita.+ Non tiene conto del male.+ 6 Non si rallegra dell’ingiustizia,+ ma si rallegra della verità.+ 7 Copre ogni cosa,+ crede ogni cosa,+ spera ogni cosa,+ sopporta ogni cosa.+
8 L’amore non viene mai meno.+ Ma se ci sono [doni di] profezia, saranno eliminati; se ci sono lingue, cesseranno; se c’è conoscenza, sarà eliminata.*+ 9 Poiché abbiamo* conoscenza parziale+ e profetizziamo parzialmente;+ 10 ma quando sarà arrivato ciò che è compiuto,+ ciò che è parziale sarà eliminato. 11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma ora che son divenuto uomo,+ ho eliminato i [tratti] del bambino. 12 Poiché al presente vediamo a contorni vaghi* per mezzo di uno specchio di metallo,+ ma allora sarà faccia a faccia.+ Al presente conosco parzialmente,* ma allora conoscerò accuratamente come sono anche accuratamente conosciuto.+ 13 Ora, comunque, rimangono fede, speranza, amore, queste tre [cose]; ma la più grande di queste è l’amore.*+
14 Perseguite l’amore, ma continuate a cercare zelantemente i doni spirituali,+ e preferibilmente di poter profetizzare.+ 2 Poiché chi parla in lingua parla non agli uomini, ma a Dio, giacché nessuno ascolta,+ ma egli dice sacri segreti+ mediante lo spirito. 3 Comunque, chi profetizza edifica+ e incoraggia e consola gli uomini con la sua parola. 4 Chi parla in lingua edifica se stesso, ma chi profetizza edifica la congregazione. 5 Ora vorrei che parlaste tutti in lingue,+ ma preferisco che profetizziate.+ In realtà, chi profetizza è maggiore di chi parla in lingue,+ a meno che, infatti, non interpreti, affinché la congregazione ne riceva edificazione. 6 Ma ora, fratelli, se venissi da voi parlando in lingue, che bene vi farei a meno che non vi parlassi con una rivelazione*+ o con conoscenza+ o con profezia o con insegnamento?
7 Così è per le cose inanimate* che emettono un suono,+ sia flauto o arpa; se non danno intervallo ai toni, come si saprà ciò che è suonato sul flauto o sull’arpa? 8 Poiché veramente, se la tromba dà un suono indistinto, chi si preparerà alla battaglia?+ 9 E nello stesso modo, se con la lingua voi non pronunciate una parola facilmente comprensibile,+ come si saprà ciò che viene detto? Infatti, parlerete all’aria.+ 10 Possono esserci al mondo molte specie di suoni di parole, eppure nessuna [specie] è senza significato. 11 Se io non capisco dunque il valore del suono della parola, sarò uno straniero+ per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me. 12 Così anche voi, giacché siete zelantemente desiderosi dei [doni dello] spirito,*+ cercate di abbondare in essi per l’edificazione della congregazione.+
13 Perciò chi parla in lingua preghi di poter interpretare.+ 14 Poiché se io prego in lingua, il mio [dono dello] spirito prega,+ ma la mia mente è infruttuosa. 15 Che si deve fare, dunque? Pregherò col [dono dello] spirito, ma pregherò anche con la mente. Canterò lodi+ col [dono dello] spirito, ma canterò lodi anche con la mente.+ 16 Altrimenti, se offri lodi con un [dono dello] spirito, come farà colui che occupa il posto della persona comune a dire “Amen”+ al tuo rendimento di grazie, giacché non sa ciò che dici? 17 Certo, tu rendi grazie in modo eccellente, ma l’altro non è edificato.+ 18 Ringrazio Dio che parlo in lingue più di tutti voi.+ 19 Tuttavia, in una congregazione direi piuttosto cinque parole con la mia mente, per istruire oralmente anche altri, anziché diecimila parole in lingua.+
20 Fratelli, non divenite bambini nelle facoltà di intendimento,+ ma siate bambini in quanto a malizia;+ e divenite uomini fatti nelle facoltà d’intendimento.+ 21 Nella Legge è scritto: “‘Con le lingue di stranieri e con le labbra di estranei*+ parlerò a questo popolo,+ e nemmeno allora mi presteranno ascolto’, dice Geova”.*+ 22 Quindi le lingue sono di segno+ non per i credenti, ma per gli increduli,+ mentre la profezia non è per gli increduli, ma per i credenti.+ 23 Perciò, se tutta la congregazione si raduna in uno stesso luogo e tutti parlano in lingue,+ ma entrano persone comuni o increduli, non diranno che siete pazzi? 24 Ma se voi tutti profetizzate ed entra qualche incredulo o persona comune, è ripresa da tutti,+ è da tutti attentamente esaminata; 25 i segreti del suo cuore divengono manifesti,+ così che cadrà sulla [sua] faccia* e adorerà Dio, dichiarando: “Dio è realmente fra voi”.+
26 Che si deve fare, dunque, fratelli? Quando vi radunate, uno ha un salmo,* un altro ha un insegnamento, un altro ha una rivelazione, un altro ha una lingua, un altro ha un’interpretazione.+ Ogni cosa abbia luogo per l’edificazione.+ 27 E se qualcuno parla in lingua, ce ne siano due o al massimo tre, e a turno; e qualcuno interpreti.+ 28 Ma se non c’è nessun interprete, taccia nella congregazione e parli a se stesso+ e a Dio. 29 Inoltre, parlino due o tre profeti,+ e gli altri discernano il significato.+ 30 Ma se a un altro è fatta una rivelazione+ mentre è seduto, il primo taccia. 31 Poiché potete tutti profetizzare+ a uno a uno, affinché tutti imparino e tutti siano incoraggiati.+ 32 E i [doni dello] spirito* dei profeti devono essere controllati dai profeti. 33 Poiché Dio non è [un Dio] di disordine,+ ma di pace.+
Come in tutte le congregazioni dei santi, 34 le donne stiano in silenzio+ nelle congregazioni, poiché non è loro permesso di parlare, ma siano sottomesse,+ come dice anche la Legge.+ 35 Se, dunque, vogliono imparare qualcosa, interroghino a casa i propri mariti, poiché è vergognoso+ per una donna parlare nella congregazione.
36 Che cosa? È uscita forse da voi la parola di Dio,+ o è pervenuta solo fino a voi?
37 Se qualcuno pensa di essere profeta o dotato dello spirito,* riconosca le cose che vi scrivo, perché* sono il comandamento del Signore.+ 38 Ma se qualcuno è ignorante, rimane ignorante. 39 Quindi, fratelli miei, continuate a cercare zelantemente di profetizzare,+ e non impedite di parlare in lingue.+ 40 Ma ogni cosa abbia luogo decentemente e secondo disposizione.*+
15 Ora vi faccio conoscere, fratelli, la buona notizia+ che vi ho dichiarato,+ che voi avete anche ricevuto, e nella quale state saldi,+ 2 per mezzo della quale siete anche salvati,+ con la parola con cui vi ho dichiarato la buona notizia, se la ritenete saldamente, a meno che, in realtà, non abbiate creduto senza scopo.+
3 Poiché vi ho trasmesso, fra le prime cose, ciò che anch’io ho ricevuto,+ che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture;+ 4 e che fu sepolto,+ sì, che è stato destato+ il terzo giorno+ secondo le Scritture;+ 5 e che apparve a Cefa,+ quindi ai dodici.+ 6 Apparve poi a più di cinquecento fratelli in una volta, la maggioranza dei quali rimangono fino al presente,+ mentre alcuni si sono addormentati [nella morte]. 7 Apparve poi a Giacomo,+ quindi a tutti gli apostoli;+ 8 ma, ultimo di tutti, apparve anche a me+ come a uno nato prematuramente.*
9 Poiché io sono il minimo+ degli apostoli, e non son degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato+ la congregazione di Dio. 10 Ma per immeritata benignità+ di Dio io sono quello che sono. E la sua immeritata benignità verso di me non è stata vana,+ anzi ho faticato più di tutti loro,+ non io però, ma l’immeritata benignità di Dio che è in me.+ 11 Comunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.+
12 Se ora si predica che Cristo è stato destato dai morti,+ come mai alcuni fra voi dicono che non c’è risurrezione* dei morti?+ 13 Se, in realtà, non c’è risurrezione dei morti, nemmeno Cristo è stato destato.+ 14 Ma se Cristo non è stato destato, la nostra predicazione è certamente vana, e la nostra fede è vana.+ 15 Inoltre, siamo anche trovati falsi testimoni di Dio,+ perché abbiamo reso testimonianza+ contro Dio che egli ha destato il Cristo,+ che tuttavia non ha destato se i morti non sono realmente destati.+ 16 Poiché se i morti non sono destati, nemmeno Cristo è stato destato. 17 Inoltre, se Cristo non è stato destato, la vostra fede è inutile; voi siete ancora nei vostri peccati.+ 18 In effetti, anche quelli che si sono addormentati [nella morte] unitamente+ a Cristo sono periti.+ 19 Se abbiamo sperato in Cristo+ solo in questa vita, siamo i più miserevoli di tutti gli uomini.
20 Comunque, Cristo è stato ora destato dai morti,+ primizia+ di quelli che si sono addormentati [nella morte].+ 21 Poiché siccome la morte+ è per mezzo di un uomo, anche la risurrezione+ dei morti è per mezzo di un uomo. 22 Poiché come in Adamo tutti muoiono,+ così anche nel Cristo tutti saranno resi viventi.+ 23 Ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia,+ poi quelli che appartengono al Cristo durante la sua presenza.*+ 24 Poi, la fine,* quando avrà consegnato il regno al suo Dio e Padre, quando avrà ridotto a nulla ogni governo e ogni autorità e potenza.+ 25 Poiché egli deve regnare finché [Dio]* non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.+ 26 Come ultimo nemico, sarà ridotta a nulla* la morte.+ 27 Poiché [Dio] “ha posto tutte le cose sotto i suoi piedi”.+ Ma quando dice che ‘sono state sottoposte tutte le cose’,+ è evidente che è a eccezione di colui che gli ha sottoposto tutte le cose.+ 28 Ma quando tutte le cose gli saranno state sottoposte,+ allora anche il Figlio stesso si sottoporrà* a Colui+ che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti.*+
29 Altrimenti, che faranno quelli che si battezzano allo scopo* [di essere] dei morti?+ Se i morti non devono affatto essere destati,+ perché sono anche battezzati+ allo scopo di [esser] tali? 30 E perché noi siamo ogni ora in pericolo?+ 31 Ogni giorno mi espongo alla morte.+ Questo affermo per l’esultanza+ a motivo di voi, fratelli, che ho in Cristo Gesù nostro Signore. 32 Se, come gli uomini,* ho combattuto a Efeso con le bestie selvagge,+ che bene ne ho? Se i morti non sono destati, “mangiamo e beviamo, poiché domani moriremo”.+ 33 Non siate sviati. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini.+ 34 Destatevi alla sobrietà+ in modo giusto e non praticate il peccato, poiché alcuni sono senza conoscenza di Dio.+ Parlo per farvi provare vergogna.+
35 Tuttavia, qualcuno dirà: “Come saranno destati i morti? Sì, con quale sorta di corpo verranno?”+ 36 Irragionevole! Ciò che semini non è reso vivente se prima non muore;+ 37 e in quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un nudo granello,+ forse di grano o di qualcuno degli altri [semi]; 38 ma Dio gli dà un corpo+ come gli è piaciuto,+ e a ciascuno dei semi il proprio corpo. 39 Non ogni carne è la stessa carne, ma ce n’è una del genere umano, e c’è altra carne dei bovini, e altra carne degli uccelli, e altra dei pesci.+ 40 E ci sono corpi celesti,*+ e corpi terrestri;*+ ma la gloria+ dei corpi celesti è di una sorta, e quella dei corpi terrestri è di una sorta diversa. 41 La gloria del sole+ è di una sorta, e la gloria della luna+ è di un’altra, e la gloria delle stelle+ è di un’altra; infatti, una stella differisce da un’altra stella in gloria.
42 Così è anche la risurrezione dei morti.+ È seminato nella corruzione, è destato nell’incorruzione.+ 43 È seminato nel disonore,+ è destato nella gloria.+ È seminato nella debolezza,+ è destato nella potenza.+ 44 È seminato corpo fisico,*+ è destato corpo spirituale.+ Se c’è un corpo fisico, ce n’è anche uno spirituale. 45 Così è anche scritto: “Il primo uomo Adamo divenne anima vivente”.*+ L’ultimo Adamo divenne spirito+ vivificante.+ 46 Tuttavia, il primo non è ciò che è spirituale, ma ciò che è fisico, poi ciò che è spirituale.+ 47 Il primo uomo è dalla terra e fatto di polvere;+ il secondo uomo è dal cielo.+ 48 Come [è] quello fatto di polvere,+ così [sono] anche quelli fatti di polvere; e come [è] il celeste,+ così [sono] anche i celesti.+ 49 E come abbiamo portato l’immagine+ di quello fatto di polvere, porteremo* anche l’immagine+ del celeste.
50 Comunque, dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio,+ né la corruzione eredita l’incorruzione.+ 51 Ecco, vi dico un sacro segreto: Non tutti ci addormenteremo [nella morte], ma tutti saremo mutati,+ 52 in un momento, in un batter d’occhio, durante l’ultima* tromba. Poiché la tromba+ suonerà, e i morti saranno destati incorruttibili, e noi saremo mutati. 53 Poiché questo che è corruttibile deve rivestire l’incorruzione,+ e questo che è mortale+ deve rivestire l’immortalità.* 54 Ma quando [questo che è corruttibile avrà rivestito l’incorruzione e]* questo che è mortale avrà rivestito l’immortalità, allora si adempirà la parola che è scritta: “La morte+ è inghiottita per sempre”.*+ 55 “Morte, dov’è la tua vittoria? Morte, dov’è il tuo pungiglione?”*+ 56 Il pungiglione+ che produce la morte è il peccato, ma la potenza del peccato è la Legge.*+ 57 Ma grazie a Dio, poiché egli ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo!+
58 Quindi, miei diletti fratelli, divenite saldi,+ incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore,+ sapendo che la vostra fatica non è vana*+ riguardo al Signore.
16 Ora circa la colletta+ per i santi,+ come ho dato ordine alle congregazioni della Galazia,+ così fate anche voi. 2 Ogni primo giorno della settimana, ciascuno di voi, nella propria casa, metta da parte qualcosa secondo che abbia prosperità, affinché le collette non si facciano proprio quando io arrivo. 3 Ma quando sarò giunto, quegli uomini che avrete approvato mediante lettere,+ li manderò a Gerusalemme a portare il vostro benigno dono. 4 Comunque, se converrà che ci vada anch’io, essi ci andranno con me.
5 Ma verrò da voi quando avrò attraversato la Macedonia, poiché attraverso la Macedonia;+ 6 e forse resterò o anche passerò l’inverno con voi, affinché mi accompagniate+ per parte del cammino dove andrò. 7 Poiché non vi voglio vedere ora di passaggio, giacché spero di rimanere qualche tempo con voi,+ se Geova*+ lo permette.+ 8 Ma rimarrò a Efeso+ sino alla [festa della] Pentecoste; 9 poiché mi è stata aperta una grande porta che conduce ad attività,+ ma ci sono molti oppositori.
10 Comunque, se arriva Timoteo,+ guardate che sia senza timore fra voi, poiché egli compie l’opera di Geova,*+ come me. 11 Nessuno, perciò, lo disprezzi.+ Accompagnatelo per parte del cammino in pace, affinché venga da me, poiché l’aspetto con i fratelli.
12 Ora circa Apollo+ nostro fratello, l’ho supplicato moltissimo di venire da voi con i fratelli, eppure non era affatto sua volontà venire ora; ma verrà quando ne avrà l’opportunità.
13 State svegli,+ siate fermi nella fede,+ comportatevi da uomini,+ divenite* potenti.+ 14 Tutte le vostre cose si facciano con amore.+
15 Ora vi esorto,* fratelli: Voi sapete che la casa di Stefana è la primizia+ dell’Acaia* e che essi si sono dedicati al servizio dei santi.+ 16 Continuate anche voi a sottomettervi a persone di questa specie e a ognuno che coopera e fatica.+ 17 Ma mi rallegro della presenza* di Stefana+ e Fortunato e Acaico, perché hanno supplito al vostro non esser qui. 18 Poiché essi hanno ristorato lo spirito+ mio e vostro. Perciò riconoscete gli uomini di tale sorta.+
19 Le congregazioni dell’Asia vi mandano i loro saluti.+ Aquila e Prisca insieme alla congregazione che è nella loro casa+ vi salutano di cuore nel Signore. 20 Tutti i fratelli vi salutano. Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio.+
21 [Ecco] il mio saluto, di Paolo, di mia propria mano.+
22 Se qualcuno non ha affetto per il Signore, sia maledetto.+ O Signore nostro, vieni!*+ 23 L’immeritata benignità del Signore Gesù sia con voi. 24 Il mio amore sia con tutti voi unitamente a Cristo Gesù.
“Testimonianza”: gr. martỳrion; lat. testimonium.
Gr. tèlous.
“Giorno”, אAB; D, “presenza”; Vg, “giorno dell’avvento”.
“Cristo”, אACDVgSyh,hi,p; P46B omettono.
O, “scissioni”. Gr. schìsmata, “scismi”; lat. scismata.
Vedi App. 5C.
Vedi App. 5C.
O, “ordine di cose”. Gr. aiònos; lat. saeculi; J17,22(ebr.), haʽohlàm hazzèh, “questo ordine di cose”.
O, “la stoltezza”.
O, “la debolezza”.
Vedi App. 1D.
O, “superiorità”.
O, “adulti”. Lett. “perfetti”.
Vedi nt. a 1:20.
O, “ordini di cose”. Gr. aiònon; lat. saecula; J22(ebr.), haʽohlamìm, “gli ordini di cose”.
O, “mentre abbiniamo [cose] spirituali a [uomini] spirituali”.
O, “psichico”. Gr. psychikòs; lat. animalis.
Lett. “lo spirituale”. Gr. ho . . . pneumatikòs; Vgc(lat.), spiritualis.
Vedi App. 1D.
“Di Cristo”, P46אACVgSypJ17,18,22; BD*It, “del Signore”.
O, “Servitori”. Gr. diàkonoi; lat. ministri (da minus, “meno”); J18,22(ebr.), mesharethìm, “servitori”.
Lett. “una sola (cosa)”. Gr. hen, neutro, a indicare unità d’azione. Vedi nt. a Gv 10:30.
O, “abitazione (dimora) divina”. Gr. naòs; lat. templum; J17,22(ebr.), hehkhàl, “palazzo, tempio”.
Vedi nt. a 1:20.
Vedi App. 1D.
O, “servitori; assistenti”. Gr. hyperètas; lat. ministros.
“Economi”: gr. oikonòmois, “amministratori della casa”; lat. dispensatores; J17(ebr.), hassokhenìm, “gli economi (amministratori)”.
“Tribunale umano”: lett. “giorno umano”, cioè un giorno stabilito da un giudice umano.
Vedi App. 1D.
O, “la lode verrà a ciascuno”.
“Spettacolo teatrale”: lett. “un teatro”. Gr. thèatron; lat. spectaculum.
O, “e per gli angeli e per gli uomini”.
“Nel disonore”: lett. “disonorevoli”. Gr. àtimoi.
“Scarsamente vestiti”: o, “nudi”.
“Gesù”, P46אCVgc; ABVgSyp omettono.
Vedi App. 1D.
Lett. “di non mischiarvi con”. Gr. me synanamìgnysthai; lat. non commisceri.
O, “né sodomiti”. Lett. “né quelli che giacciono con maschi”. Gr. oùte arsenokòitai; lat. neque masculorum concubitores.
O, “siete stati ritenuti sacri (trattati come santi)”. Gr. hegiàsthete; lat. sanctificati estis; J17,22(ebr.), quddashtèm.
“Nostro”, BVgSypArm; P46אAD omettono.
O, “fornicatrice; prostituta”. Gr. pòrnes.
O, “essa”, cioè la scrittura.
“Del suo”: lett. “del”.
O, “abitazione (dimora) divina”. Gr. naòs; lat. templum; J17,22(ebr.), hehkhàl, “palazzo; tempio”.
“Del prevalere della fornicazione”: lett. “delle fornicazioni”.
Lett. “opinione congiunta”.
“Comando”: lett. “ingiunzione”.
“Geova”, in armonia con J28, Ro 12:3 e 2Co 10:13; P46אABCD(gr.), ho Kỳrios; Syh e TR, “Dio”. Vedi App. 1D.
“Dio”, P46אABCDVgSyp; Syh e TR, “il Signore”; J7,8,10, “Geova”.
O, “chiamata”.
“Una [persona] vergine”, B.
O, “vergine”. Gr. parthènon; lat. virgine.
O, “essa”.
Lett. “oltre il fiore della vita”. Gr. hypèrakmos; lat. superadulta.
O, “solo se egli è unito al”.
O, “le cose sacrificate agli idoli”.
O, “non è assolutamente nulla”.
“Un solo Dio”: gr. heis Theòs; lat. unus Deus; J18,22(ebr.), ʼElohìm ʼechàdh.
Cfr. Gdc 9:27.
Lett. “salario”. Lat. stipendiis.
Lett. “colpisco sotto (l’occhio)”.
“Lo stesso”, אcBVgSyp; א* omette; P46A, “il”.
“Masso di roccia”: gr. pètra, femm. Vedi nt. a Mt 16:18, “roccia”.
O, “era”. Vedi nt. a Mt 26:26.
O, “tipi”. Gr. tỳpoi; lat. in figura.
“Geova”, J18,22,23; אBC(gr.), ton Kỳrion; P46D, “il Cristo”; A, “Dio”. Vedi App. 1D.
O, “come per uno scopo tipico”. Gr. typikòs; lat. in figura.
O, “fini compiute (complete)”. Gr. tèle.
O, “degli ordini di cose”. Gr. ton aiònon; lat. saeculorum; J17,22(ebr.), haʽohlamìm.
O, “Poiché noi, benché molti, siamo un solo pane, un solo corpo”.
“Le nazioni”, P46אACVgSyh,p; BD, “esse”.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Syh e TR aggiungono: “(Poiché la terra appartiene al Signore [J7,8,10,11,13,14,16,17, “a Geova”], come pure la sua pienezza)”.
O, “non velato”.
Cioè raso come punizione per immoralità.
O, “l’uomo non appartiene alla”.
O, “la donna appartiene all’uomo”.
O, “libertà permessa”.
O, “le sono dati come copertura”.
O, “continuo a udire”.
O, “scissioni”. Gr. schìsmata, “scismi”.
“Sette”: gr. hairèseis; lat. hereses.
O, “non si mangia”.
Lett. “la cena relativa al Signore”.
O, “quando [lo] mangia”.
“Dal Signore”, אAB; J13,14, “da Geova”.
Lett. “è”. Gr. estin. Vedi nt. a Mt 26:26.
Vedi App. 1D.
O, “le cose spirituali”; o, “le persone spirituali”. Lett. “le (cose) spirituali”. Gr. ton pneumatikòn; Vgc(lat.), spiritualibus.
Lett. “anatema”. Gr. Anàthema.
Lett. “di benigni doni”. Gr. charismàton.
O, “di miracoli”.
Lett. “di spiriti”. Gr. pneumàton.
Lett. “mischiò insieme”. Gr. synekèrasen.
O, “scissione”. Gr. schìsma, “scisma”; lat. scisma.
“Opere potenti”: o, “miracoli”.
Lett. “pilotaggi”. Gr. kybernèseis; lat. gubernationes.
Lett. “Non tutti sono potenze, è così?”
O, “più grandi”.
Lett. “da trasferire”.
“L’amore”: gr. he agàpe.
Lett. “sarà resa inefficace”.
O, “acquistiamo”.
Lett. “in espressione oscura”.
O, “acquisto conoscenza parziale”.
“Amore”: gr. agàpe; lat. caritas; J17,18(ebr.), haʼahavàh, “l’amore”.
Lett. “scoprimento; palesamento”. Gr. apokalỳpsei.
O, “cose senz’anima”. Gr. àpsycha.
Lett. “siete zelanti di spiriti”.
Lett. “di (persone) diverse”.
Vedi App. 1D.
O, “si prostrerà”.
O, “una composizione sacra”.
Lett. “E spiriti”.
“Dotato dello spirito”: lett. “(uno) spirituale”.
O, “che”.
O, “secondo ordine”. Gr. katà tàxin. Vedi nt. a Nu 1:52, “campo”.
O, “a un aborto”. lat. abortivo.
“Risurrezione”: gr. anàstasis, “alzarsi; sorgere” (da anà, “su” e stàsis, “stare”); lat. resurrectio.
Vedi App. 5B.
O, “fine compiuta (completa)”. Gr. tèlos.
Lett. “egli”.
O, “dev’essere distrutta”. Lett. “viene resa inefficace”. Gr. katargèitai.
O, “sarà sottoposto”.
O, “ogni cosa fra tutti”.
O, “a motivo”.
O, “Se, per motivi umani”. Lett. “Se, secondo l’uomo”. Gr. ei katà ànthropon.
Lat. corpora caelestia.
Lat. corpora terrestria.
O, “psichico”. Gr. psychikòn; lat. animale.
“Porteremo”, B; P46אADVg, “ci sia concesso di portare”.
O, “all’ultima”.
“Immortalità”: gr. athanasìan; lat. inmortalitatem; J17,18(ebr.), ʼal-màweth, “non-morte”.
ABDSyp includono le parole che si trovano fra parentesi quadre; א*Vg omettono.
Paolo cita parte di Os 13:14 dai Settanta. I LXXBagster leggono: “Dov’è la tua pena [gr. dìke], o morte? O Ades, dov’è il tuo pungiglione?”
Lett. “Il pungiglione della morte è il peccato, e la potenza del peccato è la Legge”.
Lett. “vuota”.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
O, “siate”.
O, “vi supplico”.
La provincia romana della Grecia meridionale con capitale Corinto.
Vedi App. 5B.
Se la traslitterazione dall’aram. in gr. è Maràna tha. Se si traslittera Maràn athà, “Il nostro Signore viene”, o, “Il nostro Signore è venuto”.