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  • Rbi8 pp. 1572-1573
  • 3A Traslitterazione dell’ebraico e del greco

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Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
3A Traslitterazione dell’ebraico e del greco

3A Traslitterazione dell’ebraico e del greco

La traslitterazione consiste nel trascrivere i caratteri di una lingua in quelli di un’altra per consentirne la pronuncia. — Vedi Ausiliario per capire la Bibbia (ad) alle voci “Ebraico” e “Greco”.

EBRAICO — Tabella di traslitterazione

L’ebraico si scrive da destra a sinistra, ma la traslitterazione in italiano si legge da sinistra a destra. Riportiamo di seguito l’alfabeto ebraico e alcune regole generali seguite in questa Bibbia con riferimenti.

Carattere

Consonanti

Equivalente

א

ʼàlef

ʼ (spirito dolce)

בּ

behth

b

ב

 

v

גּ

ghìmel

g (con suono duro)

ג

 

gh (aspirata)

דּ

dàleth

d

ד

 

dh

ה

heʼ

h

ו

waw

w

ז

zàyin

z

ח

chehth

ch

ט

tehth

t

י

yohdh

y

כּ

kaf

k

כ Finale: ך

 

kh

ל

làmedh

l

מ Finale: ם

mem

m

נ Finale: ן

nun

n

ס

sàmekh

s

ע

ʽàyin

ʽ (spirito aspro)

פּ

peʼ

p

פ Finale: ף

 

f

צ Finale: ץ

tsadhèh

ts

ק

qohf

q

ר

rehsh

r

שׂ

sin

s

שׁ

shin

sh (= sci)

תּ

taw

t

ת

 

th

Vocali

ָ

qàmets

a (lunga)

ַ

pàthach

a (breve)

ֵ

tsèreh

e (lunga)

ֶ

sèghohl

e (breve)

ִ

chìreq

i (lunga)

ֹ

chòhlem

o (lunga)

ָ

qàmets chatùf

o (breve)

ֻ

qibbùtz

u (breve)

ִ

shùreq

u (lunga)

Semivocali

ְ

shewàʼ

e, con suono indistinto; oppure e muta

ֲ

chatèf pàthach

a

ֱ

chatèf sèghohl

e

ֳ

chatèf qàmets

o

Combinazioni speciali

י ָ = ai

י ִ = i

י ַ = ai

וֹ = oh

י ֵ = eh

וּ = u

י ֶ = ei

יו ָ = av

VOCALI: Tutte le vocali di questa tabella vengono poste sotto la riga tranne chòhlem ( ֹ), che si mette sopra, e shùreq ( ִ), che si trova a metà della waw (וּ = u). Il segno vocalico ( ָ) è usato per rappresentare sia il qàmets “a” che il qàmets chatùf “o”. Se il segno vocalico ( ָ) ricorre in una sillaba chiusa non accentata, dev’essere breve e si pronuncia “o”. Il segno vocalico ( ָ) si pronuncia “o” quando è seguito da uno shewàʼ muto (es. החָכְמָ, chokhmàh), quando è seguito da un daghesh forte (il punto al centro della consonante che la raddoppia) ma ancora non accentato (es. יחָנֵּנִ, chonnèni), o quando è seguito da un maqqef (simile a un trattino posto in alto) che ha l’effetto di cancellare qualsiasi accento precedente (es. ר־אֲשֶׁלכָּ, kol-ʼashèr). Se è seguito da un chatèf qàmets, è pure breve e si pronuncia “o”.

Se però il segno vocalico ( ָ) compare in una sillaba aperta (es. קוּםיָ, yaqùm) o in una sillaba che, benché chiusa, sia accentata (es. ה״מָּל, làmmah), allora è una a lunga. Si noti inoltre che un methegh (una lineetta verticale che serve come una specie di mezzo accento) unito a un qàmets lascia la sillaba aperta e rende lo shewàʼ sonoro (es. ה״כְלָא, ʼakhelàh).

SEMIVOCALI: Gli equivalenti italiani indicati sopra sono solo approssimativi. La pronuncia ebraica delle semivocali è in ogni caso un suono molto breve.

Lo shewàʼ si pronuncia e si traslittera come una e quando si trova sotto una consonante all’inizio di una sillaba (es. לקְטֹ, qetòl), quando si trova sotto una consonante che segue una sillaba aperta identificata da un methegh (es. ה״טְלָק, qatelàh), quando è posto dopo una vocale lunga (es. יםוֹמְרִשׁ, shohmerìm), quando segue un altro shewàʼ in mezzo a una parola, nel qual caso il primo è muto e il secondo è sonoro (es. לוּיִקְטְ, yiqtelù), e quando è sotto una consonante doppia (es. לוּקִטְּ, qittelù). Comunque, quando lo shewàʼ segue una vocale breve o quando sta sotto una consonante che conclude una sillaba, è muto ed è considerato un divisore di sillaba (es. ליִקְטֹ, yiqtòl).

GRECO — Tabella di traslitterazione

Lettera

Nome

Traslitterazione e pronunciaa

Α α

alfa

a

Β β

beta

b

Γ γ

gamma

g, dura, gutturaleb

Δ δ

delta

d

Ε ε

èpsilon

e, breve

Ζ ζ

zeta

z

Η η

eta

e, lunga

Θ θ

theta

th

Ι ι

iota

i

Κ κ

kappa

k

Λ λ

lambda

l

Μ μ

my

m

Ν ν

ny

n

Ξ ξ

xi

x

Ο ο

òmicron

o, breve

Π π

pi

p

Ρ ρ

rho

r

Σ σ, ςc

sigma

s

Τ τ

tau

t

Υ υ

ỳpsilon

y o u,d come “u” francese

Φ φ

fi

f

Χ χ

chi

ch, aspirata

Ψ ψ

psi

ps

Ω ω

omèga

o, lunga

a La pronuncia qui indicata differisce da quella del greco moderno.

b Davanti a κ, ξ, χ, o a un’altra γ, è nasale e si pronuncia come n in angolo.

c Usata solo quando sigma ricorre in fine di parola.

d Ỳpsilon è u quando è la seconda lettera di un dittongo.

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