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  • La pregiata noce di cola dell’Africa Occidentale
  • Svegliatevi! 1970
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  • Simbolo sociale
  • Usate nel linguaggio
  • Usata in pratiche superstiziose
  • Importante prodotto d’esportazione: Presente e passato
Svegliatevi! 1970
g70 8/6 pp. 16-19

La pregiata noce di cola dell’Africa Occidentale

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nella Sierra Leone

SE VEDESTE un dignitario in visita offrire a un potente capo africano alcune noci in dono, potreste essere inclini a paragonare la cosa a un ambasciatore che offrisse a una regina o a un presidente un sacchetto di caramelle. Ma il vostro paragone sarebbe tutt’altro che accurato. Poiché queste non sono comuni noci. Sono noci pregiate o noci di cola, il seme di un albero noto ai botanici come Cola acuminata.

In effetti le noci di cola non hanno un aspetto straordinario. Nel punto più largo sono di quattro o cinque centimetri e hanno la forma dei frutti d’ippocastano. Sono di colore purpureo, rosa o bianco. E anziché avere un sapore delizioso come ci si potrebbe aspettare, hanno un gusto assai amaro simile a quello del chinino. Ma sono molto famose nel loro ambiente nelle regioni dell’Africa Occidentale.

Analizzando la noce di cola si scopre che ha quasi tutti i componenti del caffè, del tè e del cacao, più altri che questi non possiedono. Il suo contenuto di caffeina può essere del 3,5 per cento. Questo la rende popolare fra coloro che lavorano di notte, perché li aiuta a stare svegli. La cola contiene teobromina e uno stimolante per il cuore a base di glucoside. È pertanto possibile avvertire che il battito cardiaco è accelerato dopo averne masticata una. Una noce di cola, a quanto si riferisce, permette alle ballerine della Società Femminile Bundu della Sierra Leone di mantenere il veloce ritmo per tutta la notte.

Ma oltre a essere uno stimolante, le noci di cola hanno valore alimentare. Gli uomini che lavorano per lunghe ore si sostengono con noci di cola. Infatti, molti Africani ne mangiano centinaia all’anno. In modo interessante, la noce di cola è stata chiamata “una tazza di caffè, un bastoncino di gomma da masticare, una stecca di cioccolato, uno stimolante, una compressa d’aspirina e una pillola di vitamina, tutto in una sola cosa”.

Le proprietà medicinali della cola sono pure apprezzate da lungo tempo. I malati che non riescono a tenere il cibo nello stomaco sono esortati a sgranocchiarne una. Talvolta sono usate con fenazone per curare l’emicrania, e si usano noci di cola in alcuni altri preparati medicinali.

Un altro impiego della noce di cola è come cosmetico. Le noci si possono anche usare per ottenere un colorante marrone per tingere gli abiti. Ma, naturalmente, l’uso forse più comune è nelle numerose specie di bevande analcoliche a base di “cola”. Date le loro numerose e rimarchevoli proprietà è comprensibile che le noci di cola si possano comprare per le strade e in quasi ogni mercato dal Gambia al Congo, oltre che nei paesi dell’interno dell’Africa settentrionale e occidentale.

Simbolo sociale

Anche se le noci di cola si possono acquistare molto a buon mercato, essendo usate come simbolo d’amicizia costituiscono un dono pregiato. Hanno pertanto una parte preminente nelle cerimonie in segno di stima per i capi. I giuramenti si fanno pure su una noce di cola.

Fra la gente dell’Africa Occidentale, di rado mancano le noci di cola a fidanzamenti, matrimoni e nascite. Tra i Creoli di Freetown nella Sierra Leone, c’è l’usanza che l’uomo mandi un simbolico dono alla sua futura sposa. L’anello di fidanzamento e una Bibbia sono posti in una zucca a fiasco, frutto somigliante a un enorme pomodoro verde, ma che viene vuotato e che, una volta indurito, costituisce un utile recipiente. In una seconda zucca sono messe alcune cose di cui la donna avrà bisogno dopo il suo matrimonio, ago e filo, forbici, un pezzo di stoffa e sette o ventuno noci di cola.

Il paese africano del Mali importa grandi quantità di noci di cola, e anche lì i fidanzamenti sono associati alla cola. La proposta di matrimonio da parte della famiglia del ragazzo è accompagnata dal dono di noci di cola. Il numero sarà un multiplo di cento, più una extra per il patriarca che deve dare il consenso finale. Se la noce extra di cola non è inviata, le altre noci di cola saranno restituite e il matrimonio sfuma. L’accettazione delle noci di cola rende legale l’accordo per il matrimonio.

Anche nelle relazioni in cui non c’è l’approvazione dei genitori si fa uso della noce di cola. Fra i Mossi dell’Alto Volta gli incontri clandestini sono disposti durante le visite della ragazza al mercato. Infine il giovane può mandare un amico, che informa la ragazza delle sue intenzioni. Se dà una risposta favorevole, ella riceverà un dono di quattro noci di cola insieme a un po’ di denaro. L’accordo è così suggellato sulle noci di cola.

Usate nel linguaggio

L’uso della noce di cola nell’Africa occidentale è così notevole che compare in molte espressioni d’uso corrente per indicare qualche cosa di prezioso o un dono. Per esempio, c’è il proverbio: “Con un buon saluto di cola si avrà un buon alloggio”. Questo proverbio della lingua dei Mende della Sierra Leone non ha bisogno di spiegazioni. C’è anche il proverbio krio: “La buona parola attira la cola”. Questo significa che con le vostre gentili parole otterrete un dono.

Un altro modo in cui la cola compare nel linguaggio d’uso corrente è in relazione a una mancia o denaro offerto in regalo. In alcuni Paesi c’è l’usanza che coloro che cercano lavoro abbiano pronto del denaro da dare all’agente di collocamento come sua “cola”. I capisquadra hanno estorto la “cola” a coloro che lavoravano sotto di loro. Inoltre, uomini che sono in posizione di concedere grandi appalti riceveranno la “cola”, cioè una mancia in denaro.

Usata in pratiche superstiziose

Nella Sierra Leone c’è l’usanza ben radicata di cucinare per i morti il settimo e il quarantesimo giorno. Quando il pasto è pronto, sono riservate pietanze per il morto, e la vedova prende una noce di cola rossa e una bianca, ciascuna delle quali ha due parti. Le noci sono spaccate a metà. Ora, tenendo in mano i quattro pezzi, la vedova parla al defunto, pensando di poter comunicare con lui. Quindi si getta a terra la cola. Se due, tre o tutt’e quattro i bordi interni rimangono girati in su, si crede che il defunto abbia risposto e accettato il dono di cibo. I pezzi della noce di cola girati in su sono divisi tra gli ospiti; gli altri vengono seppelliti fuori.

Mentre questa usanza è ancora molto seguita, molte persone vi si attengono semplicemente come una formalità o per accontentare altri parenti. Coloro che conoscono la Parola di Dio la Bibbia comprendono che i morti sono inconsci, e, perciò, che non si può comunicare con loro, come dice Ecclesiaste 9:5, 10: “[I] morti non sono consci di nulla . . . non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai”.

Un’altra superstiziosa pratica in cui è usata la cola è che il genitore porti un bambino disubbidiente presso la tomba di un importante parente per narrare le malefatte del bambino. Viene lasciato un dono di noci di cola nella speranza che il parente influisca sul bambino e gli faccia cambiare le sue cattive abitudini. Inoltre, si chiede ricchezza ai morti, e sono spesso lasciate sulla tomba noci di cola come elemosina. Tali azioni, comunque, sono del tutto in disaccordo con gli insegnamenti della Bibbia, che dice: “Non si dovrebbe trovare in te nessuno che . . . consulti un medium spiritico né chi predìca gli avvenimenti per mestiere né alcuno che interroghi i morti. Poiché chiunque fa queste cose è detestabile a Geova”. — Deut. 18:10-12.

Importante prodotto d’esportazione: Presente e passato

La coltivazione della cola può essere un solido investimento. Gli alberi crescono abbondantemente nelle regioni costiere dell’Africa Occidentale. Sono stati coltivati nelle Indie Occidentali e nelle zone tropicali dell’America Meridionale e dell’Asia. Un albero maturo alto quindici metri produrrà due raccolti all’anno per cinquant’anni, dando forse cinquantacinque chili di noci all’anno.

In migliaia di comunità dell’Africa Occidentale la produzione di noci di cola delle comunità è stata notevolmente accresciuta. Grandi quantità ne sono spedite negli Stati Uniti e nei Paesi europei, dove la cola è essiccata e usata per fare rinfrescanti bibite analcoliche. Le noci di cola sono pure esportate in paesi dell’interno dell’Africa come Mali, Alto Volta e Niger. Solo la Nigeria manda a nord noci di cola per strada e per ferrovia per il valore di 10 milioni di sterline all’anno. E gli otto milioni di alberi di cola della Costa d’Avorio danno un raccolto annuo di 20.000 tonnellate per un valore di 3 milioni di sterline.

Per secoli le carovane hanno trasportato le noci di cola da Kano in Nigeria, dagli altipiani della Sierra Leone e della Guinea alle spiagge settentrionali del continente. Le rotte commerciali seguìte da lungo tempo dalle carovane esistevano ancora alla fine del diciannovesimo secolo. A quel tempo Freetown, nella Sierra Leone, era visitata da carovane sudanesi che trasportavano oro e gomma, e una carovana di 5.000 persone portava indietro in cambio noci di cola. Pertanto, se non fosse stato per le noci di cola, le rotte delle carovane che attraversano in lungo e in largo il deserto nordafricano per migliaia di chilometri non sarebbero state forse mai stabilite.

Quando la tratta degli schiavi fu abolita, la noce di cola non perse affatto la sua popolarità. Essa ha ancora una parte importante nella vita dell’Africa Occidentale. Per esempio, quando nel dicembre del 1967 la Sierra Leone emise venticinque nuovi francobolli, nientemeno che undici di essi avevano la figura delle foglie verdi e dei fiori gialli dell’albero di cola. La cola è veramente una noce pregiata dell’Africa Occidentale!

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