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  • Influisce il problema su di voi?

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  • Influisce il problema su di voi?
  • Svegliatevi! 1971
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Svegliatevi! 1971
g71 8/10 pp. 4-5

Influisce il problema su di voi?

IL PROBLEMA dell’inquinamento influisce realmente su di voi? Ebbene, respirate aria, bevete acqua e mangiate cibo? Vi preoccupate della qualità della vostra vita?

Allora già influisce su di voi sia che ve ne rendiate conto o no. Non si tratta di dove abitate. È vero che la situazione nelle città è peggiore che nelle zone rurali. Ma il problema è ora così esteso che in qualche grado influisce su tutte le zone.

Ciò che rende l’inquinamento un tale problema mondiale è che non rispetta nessun confine nazionale; attraversa facilmente le frontiere. L’aria che oggi respiriamo può essere stata usata una settimana o un mese fa in un altro paese. L’acqua di fiumi e laghi si getta negli oceani dove viene fatta circolare fino alle zone più remote.

L’Ordine dei Medici Americani dice che c’è la “schiacciante evidenza che l’inquinamento umano di acqua, aria e rumore come anche la cattiva distribuzione di rifiuti solidi, insetticidi, sostanze per preservare e altri materiali tossici si avvicinano rapidamente al punto in cui gli uomini e altre forme di vita sono minacciati”.

L’ecologo dott. Barry Commoner fa eco a queste parole, dicendo: “Siamo giunti a una svolta nell’abitazione umana della terra. . . . Credo che il continuo inquinamento della terra, se non sarà controllato, distruggerà infine la proprietà di questo pianeta come luogo per la vita umana”.

Quanto presto?

Si riferiscono tali persone a qualche cosa che possa avvenire fra secoli? Di quanti anni parlano?

The Canadian Magazine del 4 aprile 1970 dice: “Il bel Canada sarà morto fra 10 anni. A meno che non cominciamo oggi a salvarlo”.

Il Guardian d’Inghilterra dichiara: “Nei prossimi due decenni, la vita sul nostro pianeta mostrerà i primi segni di soccombere all’inquinamento industriale. L’atmosfera diverrà irrespirabile per uomini e animali; tutta la vita cesserà nei fiumi e nei laghi; le piante si seccheranno per avvelenamento”. E l’ex consigliere del presidente degli Stati Uniti, Daniel Moynihan, stima che l’uomo possa avere meno del cinquanta per cento di opportunità di sopravvivere fino al 1980.

Sono queste persone ‘urlatori di calamità’? Niente affatto. Anni fa molti di loro erano ottimisti. Infatti, nel recente 1962 gran parte della stampa e della comunità scientifica schernì Rachel Carson quando scrisse il suo libro Silent Spring, nel quale predisse terribili conseguenze per il continuo inquinamento dell’uomo.

Essi non scherniscono più. La maggioranza delle sue predizioni si sono avverate. I chiari e concreti fatti hanno costretto gli scienziati e la stampa a riconoscere la verità di ciò che accade. L’uomo sta veramente seguendo una condotta che lo può condurre all’estinzione.

Il sottile strato della vita

La terra sembra ancora abbastanza grande per la maggioranza delle persone. Essa misura circa 40.000 chilometri di circonferenza e la sua atmosfera si estende a circa 950 chilometri di quota. Nella direzione opposta, gli immensi oceani hanno solchi profondi fino a undici chilometri.

È vero. Ma in effetti noi e le altre creature viventi e le piante viviamo tutti in ciò che si può descrivere come un sottilissimo “involucro” che circonda la terra. Questo sottile “involucro” si chiama “biosfera” perché dentro di essa si trova tutta la vita terrestre conosciuta.

Chiamarlo “sottilissimo” non è esagerato. Eccetto alcune spore e batteri galleggianti, la vita esiste solo entro i primi otto chilometri dei novecentocinquanta chilometri dell’atmosfera terrestre. In effetti, le creature che respirano — uomini, animali, uccelli e piante — in assai maggior numero vivono entro appena i primi tremila metri al di sopra del livello del mare.

E così parte della vita si trova undici chilometri più giù sui letti oceanici. Ma la grande maggioranza della vita marina esiste solo nei superiori centocinquanta metri degli oceani. Per di più, è concentrata principalmente lungo i “ripiani continentali”, le acque basse che costeggiano i continenti e anche le acque simili intorno alle isole.

La biosfera, quindi, è una zona di venti chilometri intorno al globo. Davvero sottile. Ma in realtà, un intero 95 per cento di tutta la vita sulla terra si trova in uno strato assai più sottile di tre chilometri. Entro questo “involucro” rimarchevolmente sottile circolano l’aria e l’acqua che sono usate ripetute volte dalle creature viventi della terra. Considerate ora ciò che accade a quell’aria e a quell’acqua, come anche al suolo sul quale viviamo.

[Diagramma a pagina 5]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Quasi tutte le creature che respirano aria vivono nei primi tremila metri al di sopra del livello del mare. La massima parte della vita marina esiste solo nei superiori centocinquanta metri degli oceani

3.000 METRI

LIVELLO DEL MARE

— 150 METRI

[Immagine a pagina 4]

Il segretario generale delle Nazioni Unite, U Thant, ha detto che l’inquinamento del nostro ambiente è ora così grave che, se non si fanno immediati passi per correggerlo, “la stessa proprietà del pianeta di sostenere la vita umana sarà incerta”

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